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La produzione letteraria
LA PRODUZIONE LETTERARIA
Il Canzoniere
Fin dalla pubblicazione delle prime liriche del periodo 1911 – 1912, Saba meditò di raccogliere la sua produzione in un’opera unitaria, il Canzoniere, che ebbe cinque edizioni, di cui l’ultima (1961) postuma. Per la scelta di un linguaggio colloquiale, Saba è considerato il poeta più rappresentativo della linea antinovecentista della lirica italiana e la sua lezione sarà alla base della poesia che fa della chiarezza e dell’adesione alla realtà quotidiana i suoi tratti distintivi. Le prime raccolte poetiche di Saba ricevettero un’accoglienza tiepida da parte della critica, soprattutto per la difficoltà di cogliere i tratti originali di una poesia che affida alla forma semplice l’espressione delle verità più profonde. L’interesse per il Canzoniere subì un’importante svolta nel 1928, quando la rivista “Solaria” dedicò un intero numero all’opera di Saba. Dopo questo primo riconoscimento, l’opera di Saba fu oggetto di attenzione costante.
Le opere in prosa
ô Raccolti nel 1956 nel volume Ricordi – racconti, sono: - i cinque racconti Gli ebrei (1910 – 1912), incentrati sull’ambiente ebraico triestino dal 1820 alla fine del secolo - le Sette novelle (1912 – 1913), collegate alle vicende familiari. ô Le prose Scorciatoie e raccontini (1946) furono composte durante il soggiorno a Roma di Saba; si tratta di circa 200 testi brevissimi, talvolta ironici e leggeri. Quest’opera confluì in Prose (1964), insieme a Storia e cronistoria del Canzoniere (1948), un autocommento in terza persona che fornisce informazioni sui testi del
Canzoniere. ô Nel 1953 Saba lavorò al romanzo
Ernesto, che rimase incompiuto e fu pubblicato postumo nel 1975.
Ernesto, alter ego dell’autore, è un adolescente che, da poco assunto in una ditta, scopre la sessualità attraverso il rapporto con un giovane operaio. L’argomento dell’omosessualità è analizzato con chiarezza, senza rinunciare alla profondità del tema.
Il Canzoniere
Fin dalla pubblicazione delle prime liriche del periodo 1911 - 1912, Saba meditò di raccogliere la sua produzione in un’opera unitaria, il Canzoniere, che ebbe cinque edizioni, di cui l’ultima (1961) postuma. Per la scelta di un linguaggio colloquiale, Saba è considerato il poeta più rappresentativo della linea antinovecentista della lirica italiana e la sua lezione sarà alla base della poesia che fa della chiarezza e dell’adesione alla realtà quotidiana i suoi tratti distintivi. Le prime raccolte poetiche di Saba ricevettero un’accoglienza tiepida da parte della critica, sia per l’isolamento della città di Trieste, sia per la difficoltà di cogliere i tratti originali di una poesia che affida alla forma semplice l’espressione delle verità più profonde. Solo dopo la prima edizione del Canzoniere (1921), l’autore cominciò a ricevere apprezzamenti. Ma l’interesse per il Canzoniere subì un’importante svolta nel 1928, quando la rivista “Solaria” dedicò un intero numero all’opera di Saba. Dopo questo primo riconoscimento, l’opera di Saba fu oggetto di attenzione costante.
Raccolti nel 1956 nel volume Ricordi – racconti, sono i cinque racconti Gli ebrei, che risalgono agli anni 1910 - 1912, incentrati sull’ambiente ebraico triestino dal 1820 alla fine del secolo, e le Sette novelle (1912 - 1913), collegate alle vicende familiari. Le prose Scorciatoie e raccontini (1946) furono composte durante il soggiorno a Roma di Saba; si tratta di circa 200 testi brevissimi, talvolta ironici e leggeri. Quest’opera confluì in Prose (1964), insieme a Storia e cronistoria del Canzoniere (1948), un autocommento in terza persona che fornisce informazioni sui testi del Canzoniere. Nel 1953 Saba lavorò al romanzo Ernesto, che rimase incompiuto e fu pubblicato postumo nel 1975. Qui il poeta ripercorre le proprie esperienze giovanili. Ernesto, alter ego dell’autore, è un adolescente che, da poco assunto in una ditta, scopre la sessualità attraverso il rapporto con un giovane operaio; deciso a troncare la relazione, riesce a farsi licenziare ma poi è costretto a confessare alla madre il vero motivo. L’argomento dell’omosessualità è analizzato con chiarezza, senza rinunciare alla profondità del tema.
Le opere in prosa
