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Il pensiero e la poetica

Una poesia tra sperimentalismo e tradizione

L’influenza di Ungaretti

La prima fase della produzione di Ungaretti presenta un forte sperimentalismo e un deciso carattere autobiografico. La poesia è basata su esperienze personali, recuperate attraverso la memoria, anche se Ungaretti vuole far diventare la dimensione privata il simbolo di una condizione universale. Le opere risentono dell’influsso del Futurismo, cioè delle “parole in libertà”, ma per Ungaretti la parola non è casuale: ha un significato profondo ed è un mezzo per cogliere l’essenza delle cose. Le liriche di questa fase sono improntate alle seguenti innovazioni stilistiche: l’adozione di un linguaggio scarno, essenziale; il ricorso al verso libero; la riduzione del verso a una sola parola; l’uso dell’analogia; la frantumazione della sintassi e l’abbandono della punteggiatura a favore del semplice accostamento delle parole; la presenza di spazi bianchi, di pause e silenzi. La seconda fase è rappresentata dalla raccolta Sentimento del tempo e risente della scoperta di un rinnovato sentimento religioso. Tema centrale è la percezione del tempo interiore, sia come legame con il passato, sia come dimensione provvisoria della vita che diventa occasione per meditare sulla morte. La sintassi è strutturata; troviamo la punteggiatura e la metrica tradizionale (in particolare l’endecasillabo). Il linguaggio è ricercato. La terza fase comprende le raccolte Il dolore, La terra promessa, Un grido e paesaggi e Il taccuino del vecchio. Nella raccolta Il dolore, il tono delle liriche è meno intimo: l’autore si apre al colloquio con gli altri uomini, comunicando il proprio dolore per la morte del figlio, e quello dell’umanità intera per la seconda guerra mondiale. La poesia delle ultime raccolte si caratterizza per la compostezza, l’equilibrio formale, orientata verso una dimensione classica.

Le tre fasi della poetica di Ungaretti sono caratterizzate dalla ricerca della potenza espressiva della parola poetica. La fase più innovativa è la prima stagione, quella in cui lo sperimentalismo porta a una rottura con la tradizione. Ungaretti è considerato l’anticipatore della corrente dell’Ermetismo, soprattutto per le innovazioni stilistiche relative all’uso del verso libero, della “parola essenziale” e dell’analogia.

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