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Il Verismo
Verga, Rosso Malpelo Capuana, Giacinta
Serao, Scuola normale femminile e Telegrafi dello Stato Capuana, Profumo De Roberto, I Viceré
L’influenza del Naturalismo
Capuana e Verga
Gli altri autori
Naturalismo e Verismo a confronto
Dalle suggestioni dei romanzi di Zola nacque il movimento del Verismo. Centro di diffusione del Verismo fu Milano, ma i maggiori esponenti furono meridionali, perché nel Sud vi erano le condizioni di arretratezza e di degrado oggetto della narrazione verista.
Luigi Capuana fu il teorico del Verismo. Egli evidenziò che il Verismo italiano si differenziava dal Naturalismo per la maggiore importanza data alla fantasia. L’autore deve abbandonare il romanzo storicopolitico a favore di un «romanzo di costumi contemporanei». L’autore più rappresentativo del Verismo fu Giovanni Verga. Secondo le dichiarazioni di poetica verghiana, l’opera deve essere un «documento umano»; lo scrittore deve riportare una ricostruzione scientifica dei processi psicologici; il carattere dei personaggi deve emergere dai loro gesti e comportamenti; l’autore deve scomparire dalla narrazione.
Oltre a Giovanni Verga, scrittore verista fu Luigi Capuana, autore di due romanzi su situazioni patologiche: Giacinta e Profumo. Federico De Roberto approfondì l’indagine psicologica dei personaggi nei Viceré. Matilde Serao compose due racconti su esperienze autobiografiche: Scuola normale femminile e Telegrafi dello Stato. Grazia Deledda muove da tendenze veriste per descrivere la sua terra, la Sardegna.
Alcuni aspetti differenziano la narrativa verista dal Naturalismo. Il romanzo naturalista vuole formare una coscienza civile, quello verista vuole rappresentare la realtà così com’è. Il romanzo naturalista vuole migliorare la società, quello verista soltanto denunciarne i mali; il romanzo verista interpreta in modo meno rigoroso il determinismo naturalistico e lo apre all’influenza di fattori culturali e psicologici. Il romanzo naturalista si concentra sulle condizioni di vita del proletariato urbano mentre quello verista rappresenta la realtà regionale degli umili lavoratori, soprattutto del Sud. Il divario tra Naturalismo e Verismo consiste soprattutto nel fatto che l’opera d’arte deve restare tale, non trasformarsi in scienza.