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Il pensiero e la poetica
Fra umanitarismo e nazionalismo
Una nuova poetica
Temi, motivi e simbologie
L’innovazione stilistica
L’ideologia di Pascoli era piena di un profondo umanitarismo; in gioventù finì in carcere per le sue idee politiche in favore delle classi lavoratrici, ma anche dopo quell’esperienza, che lo portò ad abbandonare la politica, egli continuò ad aspirare alla concordia tra le persone e alla solidarietà tra le classi sociali. Il nazionalismo di Pascoli ebbe origine dal tragico fenomeno dell’emigrazione, che portava alla disgregazione del “nido familiare”.
Per Pascoli, in ciascuno di noi è nascosto un fanciullino, ma solo il poeta riesce a vedere il mondo con i suoi occhi ingenui, che scoprono le cose per la prima volta: è così che nasce la poesia dello stupore. Il fanciullino, come il poeta, sa cogliere nuove corrispondenze tra le cose grazie a una poesia intuitiva e spontanea. Pascoli aderisce al Simbolismo francese e cerca un ritmo e un linguaggio capaci di suscitare sensazioni.
Nella poesia di Pascoli i temi e i motivi più ricorrenti sono: il pensiero della morte, il ricordo dei cari defunti e il dolore per l’assassinio del padre; il richiamo al “nido” e agli affetti familiari; il motivo della siepe, che si associa alla dimensione rurale dell’esistenza; la celebrazione della natura, che ha connotazione ambivalente: da un lato è rasserenante e consolatoria; dall’altro è percorsa da forze misteriose e minacciose; gli elementi del paesaggio, che si caricano di significati misteriosi e simbolici; il mistero del cosmo, di fronte al quale il poeta prova un senso di smarrimento; i miti del mondo classico.
Nella poesia di Pascoli è frequente il ricorso al linguaggio analogico basato su relazioni segrete tra le cose. Frequente è la sinestesia che condensa impressioni della vista e dell’udito. La sintassi è paratattica: le frasi sono brevi e collegate per asindeto, prive del verbo o del soggetto. L’onomatopea (cioè la riproduzione di suoni) comunica una visione nuova del reale. Anche i suoni delle parole acquistano significati autonomi: è il fonosimbolismo, basato sulle immagini e suggestioni provenienti dai suoni delle parole. Il poeta usa termini aulici, parole tratte dal linguaggio colloquiale, termini tecnici e scientifici, parole straniere (plurilinguismo).