UN ALTRO NOVECENTO

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1.

L ’ EUROPA ORIENTALE NEL PERIODO INTERBELLICO

bilità di condurre un’esistenza normale, o perlomeno tollerabile, in uno Stato “altro”. Vi furono anche esempi positivi di soluzione mediata, come l’autonomia culturale concessa dalla Finlandia alla popolazione di madrelingua svedese delle isole Åland, o l’autonomia nazionalculturale garantita nel 1925 dall’Estonia alle proprie comunità allogene, in particolare tedeschi ed ebrei. La Prima guerra mondiale, con il suo carattere totalizzante ed estremo, ispirò tuttavia soprattutto modelli di gestione della differenza improntati all’intolleranza e all’odio per il diverso: oltre all’insorgenza di un virulento antisemitismo politico nella Russia zarista durante la guerra, occorre ricordare lo sterminio della popolazione armena che costò la vita a circa un milione di persone e venne perpetrato nel 1915-16 dalle truppe di occupazione turche 22. Inoltre, la convenzione di Losanna, l’atto che pose fine al violento conflitto greco-turco (preceduto da un accordo simile firmato dalla Bulgaria e dalla Grecia nel novembre 1920), non si limitava a legittimare a posteriori un trasferimento forzato classificato come “scambio di popolazione” (oltre un milione di greci cacciati dall’Anatolia e, successivamente, quasi 400.000 turchi espulsi dalla Grecia). Losanna contribuì anche a portare alle estreme conseguenze il principio dello Stato nazionale (uno Stato una nazione), affermatosi nei Balcani a partire dal congresso di Berlino del 1878 23. Nel suo studio comparato sui trasferimenti forzati di popolazione europei, Antonio Ferrara richiama l’attenzione sul 1913, quando «per la prima volta nell’età contemporanea venne firmato un accordo tra due Stati (impero ottomano e Bulgaria) per uno scambio di popolazioni a carattere involontario» 24. Ciò che si produsse nel 1913 si sarebbe ripetuto nel 1945 con le deliberazioni della Conferenza di Potsdam sull’espulsione “regolamentata” dei tedeschi dalla Cecoslovacchia, dalla Polonia e dall’Ungheria, e ancora nel 1995, con gli accordi di pace di Dayton relativi alla Bosnia, legittimazione ex post della pulizia etnica mascherata da atto di chiusura di una vertenza umanitaria.

1.3 Integrazione, minacce esterne, problemi economici 1.3.1.

IL QUADRO INTERNAZIONALE

La dissoluzione repentina degli imperi e la nascita di una dozzina di Stati nazionali soddisfecero le aspirazioni di sempre più vaste élite culturali e politiche aderenti al principio dell’autodeterminazione dei 27


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Bibliografia

35min
pages 365-386

Indice dei nomi

18min
pages 387-398

Note

1hr
pages 327-364

Problemi e sfide del nuovo secolo

16min
pages 317-326

Rivoluzioni democratiche e “Stati falliti”

7min
pages 313-316

Crisi economica e prospettive di ripresa

6min
pages 310-312

7.5. Il postcomunismo nei Balcani: catastrofe e ripresa

31min
pages 287-304

totalitario

7min
pages 283-286

mento

14min
pages 276-282

6.4. La fine del comunismo, 1988-91

28min
pages 252-266

postcomunismo

9min
pages 271-275

reale

42min
pages 230-251

6.2. Stabilità politica, disastro economico

13min
pages 223-229

5.5. L’ultima utopia: il 1968 cecoslovacco

12min
pages 212-218

5.3. Repressione e consolidamento, 1956-67

28min
pages 186-199

5.4. Risultati e fallimenti del “socialismo reale”

23min
pages 200-211

4.4. Il disgelo e le sue contraddizioni

15min
pages 164-172

5.2. Continuità e rottura negli anni di Chruˇsˇcëv

7min
pages 182-185

4.3. Gli anni del terrore

17min
pages 155-163

4.2. Pianificazione e militarizzazione

11min
pages 149-154

3.5. La nascita del blocco sovietico

12min
pages 131-138

stria

3min
pages 129-130

2.6. Liberazione e occupazione

3min
pages 94-96

3.2. L’Europa orientale nella sfera di influenza sovietica

13min
pages 103-109

3.3. Politica ed economia negli anni della transizione

37min
pages 110-128

2.4. Collaborazionismo e resistenza nei paesi occupati

13min
pages 77-83

2.5. Gli alleati/satelliti del Reich

20min
pages 84-93

2.3. Guerra di sterminio a Est

13min
pages 69-76

dell’URSS, 1939-41

9min
pages 64-68

1.7. Democrazie impossibili?

4min
pages 57-60

Bulgaria

29min
pages 37-51

1.4. I nuovi Stati: Cecoslovacchia e Jugoslavia

13min
pages 30-36

Introduzione

12min
pages 7-14

tiche

5min
pages 20-22

1.3. Integrazione, minacce esterne, problemi economici

13min
pages 23-29

Stati baltici

9min
pages 52-56
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