RFI S.p.A.
SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE
Governance, obiettivi di sostenibilità di lungo periodo, ambiti di azione In coerenza con la propria missione sociale e con quanto enunciato nella sua Politica Ambientale, elemento centrale della “Politica Integrata per la Sicurezza”, RFI gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale secondo un approccio orientato a innalzarne il valore quale asset fondamentale del sistema della mobilità del Paese e significativo riferimento per la valorizzazione sociale, economica e ambientale del territorio nazionale, a massimizzare i vantaggi ambientali propri del trasporto su ferro e a favorire il trasferimento della mobilità verso modalità più sostenibili e integrate, a promuovere l’uso razionale delle risorse naturali e delle energie rinnovabili, a prevenire e ridurre gli impatti sull’ambiente delle attività industriali, a collaborare e rispondere sempre meglio alle esigenze e alle aspettative degli stakeholder. Facendo leva su un orientamento strategico già fortemente mirato alla creazione di valore condiviso e al raggiungimento dei Sustainable Development Goals, con particolare riguardo per gli obiettivi di lungo periodo 2030/2050 di Gruppo, la Società ha messo in campo soluzioni immediate di risposta alla contingenza avviando in parallelo - nel confronto con gli stakeholder ed in linea con la spinta delle politiche comunitarie e nazionali di sostegno alla ripresa economica orientata alla transizione verso lo sviluppo sostenibile con l’impegno attivo delle imprese - la messa a punto/il rafforzamento/l’accelerazione di soluzioni, piani e indirizzi d’azione ai diversi orizzonti temporali. Nel 2021, in un contesto nazionale ed europeo caratterizzato da misure definite per la ripresa economica e sociale dalla crisi indotta dal COVID-19 in linea con il Green Deal europeo e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, RFI è stata chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nella definizione ed attuazione del PNRR in riferimento agli investimenti inclusi nella Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” da realizzare entro il 2026. Gli investimenti RFI inseriti nel PNRR, in attuazione del Regolamento UE 2021/241 che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, sono stati definiti insieme al MIMS sia in quanto funzionali alla crescita e alla trasformazione sostenibile del Paese e del suo sistema di mobilità (accessibilità e connessione dei territori, integrazione tra diversi modi di trasporto, attrattività della modalità ferroviaria, resilienza e efficientamento energetico della rete, interoperabilità e sicurezza, ecc.) sia in quanto conformi al principio definito con il Regolamento UE 2020/852 ‘Tassonomia’ del “Do Not Significant Harm"(DSNH), cioè ‘Non creare danni significativi’ rispetto ai sei obiettivi ambientali individuati dallo stesso Regolamento. In continuità con lo stesso principio, le ‘Linee Guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e del PNC’ emesse dal MIMS (in riferimento all’art 48, D.Lgs n. 77/2021), definiscono metodi, strumenti e fasi di valutazione dei progetti atti ad assicurare un approccio nuovo rispetto alla progettazione, la realizzazione e la gestione di un’infrastruttura, mettendo al centro la sostenibilità e l’innovazione in tutte le sue principali accezioni, estendendo tale principio ed attenzione anche alla fase di cantierizzazione e alla manutenzione. In questo quadro l’imponente e accelerato sforzo realizzativo che RFI sta mettendo in campo per l’attuazione degli investimenti PNRR in parallelo con gli altri interventi programmati, richiede un immediato rafforzamento dell’impegno e della capacità di sviluppo di metodologie e processi di infrastrutturazione e gestione improntati ad avanzati standard e criteri di sostenibilità, solo in parte già disponibili e consolidati per l’applicazione sistematizzata nel settore delle grandi infrastrutture sia a livello nazionale che internazionale.
Relazione finanziaria annuale 2021
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