Magazine P&F febbraio 2019

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project-financing.it FEBBRAIO 2019 - numero 12

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Il parere legale

Energia: disegno di legge recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione

A cura dell’avvocato Paolo Caputo Attività economiche, energia e fonti rinnovabili, agroalimentare, ambiente, infrastrutture e trasporti. Questi sono solo alcuni dei 19 settori strategici individuato dal nuovo ddl “recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione”. Di cosa si tratta? Di un provvedimento creato con l’esplicito obiettivo di velocizzare l’iter parlamentare delle misure di semplificazione. Il disegno di legge, la cui bozza è stata approvata dal Consigli dei Ministri lo scorso 12 dicembre, prevede una super-delega al Governo con cui avviare un’ampia riforma normativa. In merito si è espresso anche Massimo Bello, Presidente AIGET (associazione italiana grossisti di energia e trader), che ha detto: “Tale proposta amplia le competenze del Governo in materia di energia: attenzione alle prerogative sul mercato elettrico. Oltre al decreto-legge sulle semplificazioni, il Governo ha elaborato anche un disegno di legge che potrebbe a nostro avviso rischiare di creare uno sconfinamento dell’esecutivo nelle prerogative dell’Autorità indipendente dell’energia (ARERA). Recita infatti il disegno di legge che il Governo interviene

sulle disposizioni in materia di (tra l’altro): mercato dell’energia e borsa elettrica; risparmio energetico; Autorità di regolazione per energia reti e ambiente; liberalizzazione e disciplina del mercato del gas naturale e dell’energia; somministrazione di energia alla popolazione (prezzi e tariffe dei prodotti energetici). La formulazione è abbastanza ampia e non del tutto definita ma occorre fare attenzione ad un rischio concreto. E’ necessario difendere e sostenere l’autonomia dell’Autorità di settore, che non può essere condizionata nelle sue scelte dall’esecutivo. La finalità delle Autorità indipendenti è proprio quella di garantire il buon funzionamento dei mercati senza conflitti d’interesse. L’esecutivo non è imparziale nella partita che riguarda il mercato elettrico perché tante aziende operanti nel settore dell’energia sono controllate dallo Stato o da altri enti pubblici. Bisogna evitare assolutamente che si prendano scelte in favore dell’uno o dell’altro competitor. Questo sarebbe grave nei confronti della concorrenza, anche perché ci muoviamo in un mercato che ancora prevede numerosi vantaggi di cui godono gli operatori ex-monopolisti (ad esempio l’affidamento

dei clienti con tariffa regolata e le concessioni relative alle reti). L’indipendenza del regolatore è un principio cardine nel mercato energetico. Ridurre tale indipendenza vorrebbe dire infierire ancora di più su una concorrenza barcollante come quella che esiste nel settore dell’energia”. Una Commissione permanente, creata presso la Presidenza del CdM, avrà il compito di assicurare in concreto l’attuazione delle varie misure, con il potere di sospendere gli attimi amministrativi generali e quelli regolamentari, ne possa sospendere

gli effetti l’adozione di decreti legislativi per l’esercizio di tali deleghe. La bozza prevede il riordino dell’Unità per la Semplificazione e l’istituzione di un Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività. Per info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it 5


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