Magazine P&F febbraio 2019

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Il Magazine dedicato ai bandi e alle iniziative in project financing

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La riforma del Codice appalti si fa attendere ........................................................... > pag. 7

TFE Consulting: esperienza e professionalità al servizio di professionisti e imprese ........................................................... > pag. 12

Il settore delle Rinnovabili decolla con il decreto Fer 1 ........................................................... > pag. 15

Pubblicazione mensile in formato digitale sul sito www.project-financing.it

www.project-financing.it

Editore Pay Click Srl

n. 12 FEBBRAIO

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project-financing.it FEBBRAIO 2019 - numero 12

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Il Magazine di Project-Financing.it Anno II◦FEBBRAIO 2019◦N. 12

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Sommario magazine Direttore Responsabile Maria Rosaria De Leonardis Realizzazione editoriale e pubblicità Pay Click Srl Viale degli Artigiani, 9 71121 - Foggia (FG) Pec: payclicksrl@pec.net P. Iva: 04167300716 Sito web www.project-financing.it Progetto grafico Mediaweb Graphic www.soluzionimediaweb.it Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 22/03/2018

................................................ E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

EDITORIALE

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Energia: disegno di legge recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione

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La riforma del Codice appalti si fa attendere

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TFE Consulting: esperienza e professionalità al servizio di professionisti e imprese

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Il settore delle Rinnovabili decolla con il decreto Fer 1

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Affidamento diretto lavori: estensione soglia nella nuova Legge di Bilancio 2019 Il Parere Legale

Previsioni economiche d'inverno 2019: la crescita frena in un contesto di incertezza globale NPEs delle banche italiane in forte contrazione: -39% dal 2015 al 2018 PUBBLIREDAZIONALE

Bandi Appuntamenti Nel nuovo Codice Appalti un decreto per riformare gli appalti, un Piano Nazionale per l'ammodernamento delle infrastrutture della Protezione Civile e un ‘patto per i cantieri’

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Editoriale

Affidamento diretto lavori: estensione soglia nella nuova Legge di Bilancio 2019

Tante importanti novità sono previste nella Legge di Bilancio 2019 in materia di Appalti Pubblici. La novità più rilevante è senz’altro quella che riguarda l’estensione della soglia per l’affidamento diretto di lavori nelle gare di Appalti Pubblici. Vediamo nel dettaglio che cosa cambia. Nelle more di una complessiva revisione del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, fino al 31 dicembre 2019, le stazioni appaltanti, in deroga all’articolo 36, comma 2, del medesimo codice, possono procedere all’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di tre operatori economici e mediante le procedure di cui al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 36 per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro. L’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro dovrà, comunque, essere effettuato, così come disposto, tra l’altro, all’articolo 36, comma 1 del Codice dei contratti, nel rispetto dei principi di cui all’articoli 30, comma 1 del Codice dei contratti, nonché del rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese.

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Nell’articolo 30, comma 1 è precisato invece che “L’affidamento e l’esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni, ai sensi del presente codice garantisce la qualità delle prestazioni e si svolge nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Nell’affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti rispettano, altresì, i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice. Il principio di economicità può essere subordinato, nei limiti in cui è espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti nel bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute, dell’ambiente, del patrimonio culturale e alla promozione dello sviluppo sostenibile, anche dal punto di vista energetico”. Nel 2019 la gestione delle procedure per l'acquisizione di lavori, beni e servizi sarà caratterizzata anche da diverse altre novità, determinate in parte dall'attuazione di alcune norme del Codice dei Contratti e per altro verso da alcuni interventi prodotti nel d.l. n. 135/2018 (c.d. Decreto Semplificazioni), noi cercheremo di tenervi aggiornati mese dopo mese. Buona lettura!


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Il parere legale

Energia: disegno di legge recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione

A cura dell’avvocato Paolo Caputo Attività economiche, energia e fonti rinnovabili, agroalimentare, ambiente, infrastrutture e trasporti. Questi sono solo alcuni dei 19 settori strategici individuato dal nuovo ddl “recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione”. Di cosa si tratta? Di un provvedimento creato con l’esplicito obiettivo di velocizzare l’iter parlamentare delle misure di semplificazione. Il disegno di legge, la cui bozza è stata approvata dal Consigli dei Ministri lo scorso 12 dicembre, prevede una super-delega al Governo con cui avviare un’ampia riforma normativa. In merito si è espresso anche Massimo Bello, Presidente AIGET (associazione italiana grossisti di energia e trader), che ha detto: “Tale proposta amplia le competenze del Governo in materia di energia: attenzione alle prerogative sul mercato elettrico. Oltre al decreto-legge sulle semplificazioni, il Governo ha elaborato anche un disegno di legge che potrebbe a nostro avviso rischiare di creare uno sconfinamento dell’esecutivo nelle prerogative dell’Autorità indipendente dell’energia (ARERA). Recita infatti il disegno di legge che il Governo interviene

sulle disposizioni in materia di (tra l’altro): mercato dell’energia e borsa elettrica; risparmio energetico; Autorità di regolazione per energia reti e ambiente; liberalizzazione e disciplina del mercato del gas naturale e dell’energia; somministrazione di energia alla popolazione (prezzi e tariffe dei prodotti energetici). La formulazione è abbastanza ampia e non del tutto definita ma occorre fare attenzione ad un rischio concreto. E’ necessario difendere e sostenere l’autonomia dell’Autorità di settore, che non può essere condizionata nelle sue scelte dall’esecutivo. La finalità delle Autorità indipendenti è proprio quella di garantire il buon funzionamento dei mercati senza conflitti d’interesse. L’esecutivo non è imparziale nella partita che riguarda il mercato elettrico perché tante aziende operanti nel settore dell’energia sono controllate dallo Stato o da altri enti pubblici. Bisogna evitare assolutamente che si prendano scelte in favore dell’uno o dell’altro competitor. Questo sarebbe grave nei confronti della concorrenza, anche perché ci muoviamo in un mercato che ancora prevede numerosi vantaggi di cui godono gli operatori ex-monopolisti (ad esempio l’affidamento

dei clienti con tariffa regolata e le concessioni relative alle reti). L’indipendenza del regolatore è un principio cardine nel mercato energetico. Ridurre tale indipendenza vorrebbe dire infierire ancora di più su una concorrenza barcollante come quella che esiste nel settore dell’energia”. Una Commissione permanente, creata presso la Presidenza del CdM, avrà il compito di assicurare in concreto l’attuazione delle varie misure, con il potere di sospendere gli attimi amministrativi generali e quelli regolamentari, ne possa sospendere

gli effetti l’adozione di decreti legislativi per l’esercizio di tali deleghe. La bozza prevede il riordino dell’Unità per la Semplificazione e l’istituzione di un Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività. Per info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it 5


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La riforma del Codice appalti si fa attendere Ancora nulla di fatto per la nuova riforma, varie proposte e ripensamenti si sono susseguiti facendone slittare i tempi per l’applicazione. A cura del dott. Tommaso Mazziotti Direttore Generale Cred.it Spa Ad oggi il Codice degli Appalti sembra addirittura quasi tutto da rifare. Il parere di Professionisti, imprese e Pubbliche Amministrazioni è che sia troppo complesso e vada semplificato onde evitare un vero e proprio blocco dei cantieri. Bruxelles chiede spiegazioni dopo che il testo non ha superato il controllo di conformità della Commissione UE. Va detto che comunque i tempi si fanno sempre più stretti e di modifiche determinanti al momento neppure l’ombra, l’unica modifica reale apportata è l’innalzamento temporaneo delle soglie per l’affidamento diretto. In base alla Legge di Bilancio per il 2019, fino al 31 dicembre 2019 le Stazioni Appaltanti potranno procedere all'affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40mila euro e inferiore a 150mila euro mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di tre operatori economici. Per i lavori di importo compreso tra 150mila e 350mila euro si potrà utilizzare la procedura negoziata previa consultazione di almeno dieci operatori economici. Il Decreto Legge “Semplificazioni” ha schematizzato in modo più chiaro

le norme sugli illeciti professionali e le cause di esclusione dalle gare. Si tratta di modifiche più che altro formali, adottate per facilitare l’applicazione del Codice. Una delle novità già stabilite dalla Legge di Bilancio è la creazione di una Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, il dispositivo è stato pensato per evitare che gli investimenti in opere pubbliche possano subire ritardi a causa della mancanza di tecnici nelle Pubbliche Amministrazioni. La Struttura avrà il ruolo di fornire supporto alle amministrazioni, contribuendo all’efficientamento energetico e ambientale nella progettazione e alla predisposizione di modelli innovativi progettuali ed esecutivi per edifici pubblici e opere similari e connesse o con elevato grado di uniformità e ripetitività. Il costo complessivo del progetto si aggira attorno ai 100 milioni di euro all’anno, al suo interno lavoreranno 300 unità di personale (prevalentemente tecnici). L’idea generale è che il nuovo ente sottrarrà lavoro e non assicurerà la concorrenza e la qualità dei progetti. Allo stesso tempo, la dotazione di personale appare comunque scarsa per far fronte al fabbisogno di tutte

le piccole Amministrazioni, ma per capire se i dubbi in merito sono fondati bisognerà attendere il testo del decreto. Già a dicembre il Governo aveva tentato di inserire una serie di modifiche sostanziali e urgenti al Codice Appalti all’interno del DL “Semplificazioni”,

ma in fase di approvazione i tentativi di riforma veloce si sono tradotti in un nulla di fatto. A gennaio il Governo ha deciso di procedere con un disegno di legge urgente di iniziativa parlamentare che, secondo il capogruppo del M5S in Senato, Stefano Patuanelli, sarà varato subito, in attesa della Legge Delega di riforma del Codice. In realtà, l’unico modo per procedere con urgenza è attraverso un decreto legge, che devono comunque sottostare alle tempistiche del Parlamento. Per info e contatti: t.mazziotti@creditspa.it 7


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Previsioni economiche d'inverno 2019: la crescita frena in un contesto di incertezza globale L'economia europea dovrebbe crescere per il settimo anno consecutivo nel 2019, con previsioni di espansione in tutti gli Stati membri. In generale si prevede una frenata del ritmo di crescita rispetto ai tassi elevati degli ultimi anni e le prospettive sono soggette a forte incertezza. Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l'Euro e il dialogo sociale, nonché per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: "Si prevede che tutti i paesi dell'UE continueranno a crescere nel 2019, il che significa più posti di lavoro e più prosperità. Le nostre previsioni sono tuttavia riviste al ribasso, in particolare per le maggiori economie della zona euro. Questa revisione riflette fattori esterni quali tensioni commerciali e rallentamenti sui mercati emergenti, in particolare in Cina. In alcuni paesi della zona euro riemergono preoccupazioni per il legame tra banche ed emittenti sovrani e per la sostenibilità del debito. La possibilità di una Brexit non ordinata crea ulteriore incertezza. Avere consapevolezza di questi rischi crescenti significa essere a metà dell'opera; l'altra metà consiste nella scelta della giusta combinazione di politiche: agevolare gli investimenti, intensificare gli sforzi per realizzare le riforme strutturali e perseguire politiche di bilancio prudenti." Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha affermato: "Dopo il picco raggiunto nel 2017, nel 2019 l'economia dell'UE continuerà a decelerare, fino a una crescita dell'1,5 %. Il rallentamento sarà più pronunciato rispetto a quello previsto lo scorso autunno, soprattutto nella zona euro, a causa delle incertezze del commer-

cio mondiale e di fattori interni delle nostre economie più grandi. I fondamentali economici dell'Europa restano solidi e continuiamo a ricevere buone notizie, in particolare sul fronte dell'occupazione. La crescita dovrebbe riprendersi gradualmente nella seconda metà di quest'anno e nel 2020." L'attività economica ha subito una frenata nella seconda metà del 2018 a seguito del rallentamento della crescita del commercio mondiale, in un contesto in cui la fiducia è minata dall'incertezza e il prodotto in alcuni Stati membri ha risentito negativamente di fattori interni temporanei quali perturbazioni nella produzione automobilistica, tensioni sociali e incertezze della politica di bilancio. Di conseguenza, la crescita del prodotto interno lordo (PIL) sia nella zona euro che nell'UE è scivolata all'1,9 % nel 2018, in calo rispetto al 2,4 % del 2017 (previsioni d'autunno: 2,1 % per l'UE a 28 e la zona euro). L'impulso economico all'inizio di quest'anno è stato contenuto, anche se i fondamentali restano solidi. La crescita economica continuerà, ma sarà più moderata. L'economia europea dovrebbe continuare a beneficiare del miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, di condizioni di finanziamento favorevoli e di una politica di bilancio leggermente espansiva. Secondo le previsioni il PIL della zona euro dovrebbe crescere dell'1,3 % nel 2019 e dell'1,6 % nel 2020 (previsioni

d'autunno: 1,9 % nel 2019 e 1,7 % nel 2020). Anche le previsioni di crescita del PIL dell'UE sono state riviste al ribasso all'1,5 % nel 2019 e all'1,7 % nel 2020 (previsioni d'autunno: 1,9 % nel 2019 e 1,8 % nel 2020). Tra gli Stati membri più grandi, le revisioni al ribasso della crescita nel 2019 sono state consistenti per la Germania, l'Italia e i Paesi Bassi. Molti Stati membri continuano a beneficiare di una forte domanda interna, anche sostenuta dai fondi dell'UE. L'inflazione dei prezzi al consumo nella zona euro è scesa verso la fine del 2018 a causa di un forte calo dei prezzi dell'energia e di un'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari più bassa. L'inflazione di fondo, che esclude i prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari non trasformati, è stata modesta nel corso dell'anno, nonostante la crescita più rapida dei salari. L'inflazione generale (IAPC) è stata in media dell'1,7 % nel 2018, in aumento rispetto all'1,5 % del 2017. Con ipotesi sui prezzi del petrolio per quest'anno e per l'anno prossimo attualmente più basse rispetto a quelle formulate in autunno, l'inflazione della zona euro dovrebbe rallentare, attestandosi all'1,4 % nel 2019, prima di risalire leggermente all'1,5 % nel 2020. Nell'UE invece l'inflazione dovrebbe raggiungere in media l'1,6 % quest'anno e poi salire all'1,8 % nel 2020.

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NPEs delle banche italiane in forte contrazione: -39% dal 2015 al 2018 La fotografia delle NPEs (non performing exposures) nel sistema bancario italiano segnala un forte miglioramento: il totale delle esposizioni deteriorate al lordo delle svalutazioni (stock di NPEs) è passato dai 341 miliardi di euro registrati nel dicembre 2015 a 209 miliardi di euro nel settembre 2018. Parallelamente, la gestione degli UTP (unlikely-to-pay, inadempienze probabili) è diventata una priorità per le banche italiane.

Secondo Luca Cosentino, Partner EY del team di Transaction Advisory Services specializzato in istituzioni finanziarie, “il 2018 è stato sicuramente un anno di svolta per il mercato italiano e le principali banche nazionali hanno completato con successo importanti piani di deleveraging. Sta però iniziando una nuova fase, dove l’attenzione dei principali operatori si focalizzerà sempre più sulla gestione proattiva degli UTP (a settembre 2018 pari a circa 52 miliardi di euro al netto delle svalutazioni), l’incremento delle performance di recupero, la cessione di portafogli relativi a nuove asset class e lo sviluppo del mercato secondario”. Il mercato è stato anche caratterizzato da numerose operazioni straordinarie riguardanti servicers e piattaforme bancarie per la gestione dei crediti, con il coinvolgimento di investitori nazionali e internazionali per la creazione di operatori specializzati.

E’ quanto emerge dal report di EY “The Italian NPEs market: from darkness to daylight”, che analizza il mercato delle esposizioni deteriorate in Italia, il suo sviluppo e i suoi trend più recenti.

Di grande rilevanza è stato anche il contributo in materia di regolamentazione apportato dalle maggiori autorità di vigilanza europee, che hanno pubblicato diverse misure finalizzate a ridurre lo stock di NPEs e prevenirne il riaccumulo in futuro. L'attenzione si è concentrata principalmente nel fornire alle banche un set di linee guida standardizzate per la gestione degli NPEs e garantire livelli di copertura minimi comuni.

Nel 2018 si è assistito al completamento di numerose cessioni di portafogli di crediti deteriorati; ciò ha permesso una consistente riduzione del relativo stock presente nei bilanci bancari. Lo schema di Garanzia cartolarizzazione sofferenze (GACS), introdotto nel 2016, ha ricoperto un ruolo chiave in tal senso, favorendo il rilancio del mercato delle cartolarizzazioni in Italia e lo smobilizzo di importanti masse di crediti. 10

NPEs delle banche italiane in forte contrazione: -39% dal 2015 al 2018

Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, il processo ha coinvolto più enti e si trova ad ora in fase di finalizzazione, visto anche l’accordo politico raggiunto tra Commissione Europea, Consiglio dell'UE e Parlamento Euro-

peo il 18 dicembre 2018. Il mercato degli UTP offre nuove opportunità d’investimento sia ai fondi internazionali, già attivi sul mercato delle sofferenze, sia agli operatori specializzati di turnaround, intenzionati ad immettere capitale fresco in società / assets che in un futuro nemmeno troppo lontano potrebbero, se presi ed indirizzati in tempo, realizzare rilevanti upside per tutti gli stakeholders coinvolti. Secondo Katia Mariotti, Partner, Restructuring & NPE Mediterranean Leader di EY, “gli unlikely-to-pay sono l’anticamera delle sofferenze ma, a differenza di queste, i cui recuperi sono collegati ad attività di natura legale e/o di recupero fallimentare, sono crediti nei confronti di controparti ancora attive che, in quanto tali, richiedono soluzioni industriali e finanziarie ad hoc. Per gli UTP una strategia del tipo one-size–fits-all non è percorribile e le opzioni strategiche possono essere individuate solo dopo un’attenta e

approfondita analisi, una due diligence, sia finanziaria sia industriale, che identifichi un approccio di tipo going or gone concern a seconda delle fattispecie”.


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Pubbliredazionale

pubbliredazionale

TFE Consulting: esperienza e professionalità al servizio di professionisti e imprese L’amministratore Scandaletti: condividiamo con il cliente ogni elemento utile alla valutazione della convenienza e dell’equilibrio dell’iniziativa. Riteniamo che questo sia l’approccio migliore per costruire e consolidare un rapporto di partnership. TFE Consulting nasce, come società di ingegneria, in Veneto nel 2017 con il preciso scopo di affiancare professionisti, imprese ed enti pubblici che operano nell’ambito del Partenariato Pubblico Privato (PPP). A presentare l’azienda è l’amministratore, ingegner Massimo Scandaletti. «La nostra peculiarità sta nel possedere, al noIng. Scandaletti stro interno, tutte le competenze necessarie ad affrontare il mercato degli Enti Pubblici, in affiancamento ai nostri clienti. Ing. Collerone Operiamo, infatti, in ambito tecnico/ ingegneristico per la progettazione a tutti i livelli disciplinati dal Codice degli Appalti, ma offriamo anche Ing. Tommasin consulenza in materia di analisi economico-finanziaria e giuridico-amministrativa. Inoltre, fanno parte del nostro staff persone che hanno maturato esperienze significative 12

in ruoli direttivi nella Pubblica Amministrazione e questo ci consente di individuare soluzioni progettuali e di pianificazione economica che tengano conto delle esigenze delle stazioni appaltanti/enti concedenti oltre che di quelle degli operatori economici». Un team di lavoro efficiente e competente garantisce al cliente di TFE Consulting professionalità e affidabilità. Attualmente, oltre all’ing. Scandaletti e all’ing. Tommasin, amministratori della società, e al direttore tecnico ing. Collerone, il team di lavoro è composto da 5 professionisti, 2 per le attività prettamente tecniche e progettuali, 2 per le attività di analisi finanziaria e risk management e 1 per il supporto legale ed amministrativo. Ma per l’anno 2019 è in programma un ulteriore potenziamento della struttura, con l’introduzione di una figura nel ruolo di project manager. La TFE offre consulenza specialistica nella valutazione strategica e nell’analisi tecnica, economica e finanziaria di progetti di investimento, con particolare riferimento alle opere pubbliche e ai servizi di pubblica utilità,

sviluppando una consulenza ad ampio spettro che favorisca la diffusione di strumenti di partenariato pubblico-privato. «I nostri clienti sono principalmente operatori economici che operano abitualmente nel mercato della Pubblica Amministrazione, - precisa Scandaletti - facendosi promotori di iniziative di PPP (finanza di progetto, concessioni di lavori e servizi, contratti di disponibilità) o partecipando a gare pubbliche aggiudicate secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nelle quali quindi la qualità del progetto proposto è un importante elemento di valutazione. Si tratta di imprese di costruzione, edili ed impiantistiche, ge-

stori di servizi di pubblica utilità (servizi energetici e manutentivi, servizi alla persona, servizi di


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facility) e Multiutilities. Offriamo, inoltre, servizi di supporto tecnico specialistico alla Pubblica Amministrazione, in particolare degli Enti Locali». Valore aggiunto della TFE Consulting sono i tempi per la gestione e realizzazione dei progetti: «Escludendo le procedure di iniziativa pubblica, nelle quali i tempi per la predisposizione della proposta sono dettati dalla disciplina di gara, in linea generale l’orizzonte temporale per la definizione di un progetto, dall’analisi preliminare con eventuali rilievi a campo fino all’asseverazione del Piano Economico-Finanziario laddove prevista,

è pari a circa 60 gg». All’amministratore Scandaletti abbiamo chiesto: come garantite in sostanza affidabilità, sicurezza e metodologia operativa? «Il nostro modus operandi è basato sulla condivisione con il cliente di ogni elemento utile alla valutazione della convenienza e dell’equilibrio dell’iniziativa in esame. Evidenziamo le eventuali criticità di un progetto, rendendo partecipe il cliente del processo di analisi condotto e delle possibili soluzioni.

vista tecnico o non sufficientemente remunerativa o, ancora, con elementi di rischio non correttamente prevedibili. Riteniamo che questo sia l’approccio migliore per costruire e consolidare un rapporto di partnership con i nostri clienti».

Ci è capitato più volte di suggerire al cliente di abbandonare una determinata iniziativa, perché non sostenibile dal punto di

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Il settore delle Rinnovabili decolla con il decreto Fer 1 Priorità agli impianti su ex discariche e fotovoltaico al posto dell’amianto su scuole e ospedali. Confermata la stretta su geotermia e mini idroelettrico

Sono brevi i tempi di attesa prima che arrivi l’ok da parte della Commissione Europea per il via libera agli incentivi da destinare al settore delle rinnovabili, il testo del decreto Fer 1 è al vaglio a Bruxelles. In base al testo inviato alla Commissione Europea, gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta. In questo modo sarà incentivata non solo l’energia prodotta e immessa nella rete, ma anche quella destinata all’autoconsumo. Questo consentirà agli interessati di coprire i costi necessari alla sostituzione delle coperture. In più, per gli impianti di potenza fino a 100 kW installati sugli edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 €/MWh. Questo incentivo potrà essere cumulato con quello riconosciuto all’energia autoconsumata e prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione delle coperture in amianto. Rispetto alle bozze iniziali, passa da dodici a quindici mesi il limite di tempo che può intercorrere tra la comunicazione di aggiudicazione dell’incentivo e l’entrata in esercizio dell’impianto senza che il bonus subisca una decurtazione. Pe quanto riguarda la geotermia e il mini-idroelettrico il decreto pre-

vede una stretta agli incentivi e per questo ha subìto la bocciatura della Conferenza Unificata. Ma l’Esecutivo è andato avanti. Come funzioneranno gli incentivi: L’accesso agli incentivi sarà regolato da due meccanismi a seconda della potenza. Parteciperanno a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri: - gli impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW; - gli impianti oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW; - gli impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW. Possono richiedere gli incentivi anche più impianti riuniti in un gruppo, a condizione che la potenza del singolo impianto sia superiore a 20kW e quella totale inferiore a 1 MW. Gli impianti di potenza uguale o maggiore di 1MW per accedere agli incentivi devono partecipare a procedure di asta. Anche in questo caso sono ammessi alle procedure i gruppi di impianti. La potenza dei singoli impianti deve essere compresa tra 20 kW e 500 kW e quella complessiva maggiore di 1 MW. Saranno esclusi gli impianti che hanno già usufruito degli incenti-

vi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico previsti dal DM 23 giugno 2016 o che sono risultati idonei ma inseriti in posizione non utile nei registri. Gli impianti fotovoltaici dovranno essere di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione. Devono inoltre rispettare le disposizioni dell’articolo 65 della Legge 27/2012 sul divieto di accesso agli incentivi per gli impianti situati in zona agricola. Sia per i registri, sia per le aste, il GSE pubblicherà otto bandi, l’ultimo bando sarà pubblicato il 31 maggio 2021. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per la presentazione delle domande, dopodiché il GSE formerà la graduatoria, che non sarà soggetta a scorrimento in caso di rinuncia o revoca. Sarà data priorità agli impianti eolici o fotovoltaici realizzati su discariche chiuse e Sin, agli impianti fotovoltaici che sostituiranno le coperture di amianto su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici, agli impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, agli impianti alimentati dai gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato. Prevista la priorità anche per tutti gli impianti connessi in parallelo con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW. 15


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CONCESSIONE DEL SERVIZIO DELLE PISCINE COMUNALI COMPRENSIVO DEI LAVORI ACCESSORI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO DA REALIZZARSI CON FINANZA DI PROGETTO DI SERVIZI. Categorie/Settori Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Progettazione Edile, Servizi di architettura, 45215400 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

SCHEDA: 19UA113744744O19G CUP: SCADENZA: 29/03/2019 APERTURA BUSTE: 01/04/2019 IMPORTO: € 439.100,00 BASE ASTA: € 26.833.460,00

PROVINCIA DI TERNI - COMUNE DI MONTEGABBIONE - TERNI

REALIZZAZIONE DELL'AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI MONTEGABBIONE E LA RELATIVA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA PER L'ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI Settori assimilabili Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Progettazione Edile, Servizi di architettura, 45215400 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CIG: 7720303394 CUP: G12F18000090007 Scadenza: 18/02/2019 Apertura buste: 19/02/2019 Importo € 439.100,00 Base asta:

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA AREA VASTA BRESCIA - PROVINCIA DI BRESCIA

ID SINTEL: 106234797 CONCESSIONE TRAMITE PROJECT FINANCING DEL SERVIZIO ENERGIA E GESTIONE ELETTRICA DEGLI EDIFICI, DEGLI IMPIANTI-COMPRESI GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI-DELLA RETE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA E PREDISPOSIZIONE AI SERVIZI SMART E DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA E REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA MEDIANTE UN CONTRATTO DI RENDIMENTO ENERGETICO AI SENSI DEL DLGS 102/2014 PER UN PERIODO DI 20 ANNI NEL COMUNE DI ZANICA N.B. PER PARTECIPARE ALLA GARA OCCORRE REGISTRARSI SUL SITO: WWW.ARCA.REGIONE.LOMBARDIA.IT Categorie/Settori OG10, OG11, OG9, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, SERVIZI DI CONCESSIONE PUBBLICA - LICENZE - AUTORIZZAZIONI, servizi gas Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

SCHEDA: 19AA09411671W19M CUP: Scadenza: 14/02/2019 Apertura buste: Importo: € 7.820.000,00 Base asta:

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CUC DELL'UNIONE RENO GALLIERA COMUNE DI PIEVE DI CENTO - BOLOGNA

CONCESSIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA, DI COMPLETAMENTO E DI GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE SITA IN VIALE L. SCIASCIA IN COMUNE DI SAVIANO PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, L'ESECUZIONE DEI LAVORI DI AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI PIEVE DI CENTO E LA GESTIONE ECONOMICA PER LA CONCESSIONE (VENDITA) A TERZI DEI LOCULI, OSSARI E CINERARI Categorie/Settori OG1, OG11, Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Progettazione Edile, Servizi di architettura

CIG:7723864E32 CUP: F98C18000090005 Scadenza: 25/02/2019 Apertura buste: Importo: Base asta: € 1.315.000,00

Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

AZIENDA USL DI BOLOGNA - BOLOGNA

CONCESSIONE DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI EDIFICIO ACCOGLIENZA CON SPAZI COMMERCIALI, PARCHEGGI PUBBLICI E PARCHEGGI DIPENDENTI OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA Settori assimilabili Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, Sicurezza e protezione, 45210000 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CIG: 76423678C0 CUP: E37B13000210005 Scadenza: 08/04/2019 Apertura buste: Importo: € 52.046.833,00 Base asta:

AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO "VITTORIO EMANUELE" - CATANIA

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA PROGETTAZIONE, DELLA REALIZZAZIONE E DELLA GESTIONE DI UN BAR-RISTORO SITO ALL'INTERNO DEL NUOVO OSPEDALE SAN MARCO DELL'AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO "VITTORIO EMANUELE" DI CATANIA, NONCHE' IL COMPLETAMENTO DEI LAVORI E LA GESTIONE COMMERCIALE DI TRE LOCALI CONTIGUI AL LOCALE TICKET Settori assimilabili CIG: 7670812A4E Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, SERVIZI DI CATERING - PREPA- CUP: I68I18000120005 RAZIONE PASTI, SERVIZI DI CONCESSIONE PUBBLICA - LICENZE - AUTORIZ- Scadenza: 21/02/2019 ZAZIONI, 45212423 Apertura buste: Importo: € 1.183.317,27 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

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Base asta: € 866.480,94


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CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA SELE - PICENTINI - SALERNO

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE DEL COMUNE DI PAGANI Categorie/Settori OG10, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 45316110 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

SCHEDA: 9CB1619467137O19G CUP: Scadenza: 25/03/2019 Apertura buste: 26/03/2019 Importo: € 9.860.000,00 Base asta: € 2.533.000,00

COMUNE DI CUNEO - CUNEO

SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE ELETTRICA VOTIVA NEI CIMITERI COMUNALI CUNEO Settori assimilabili Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 45316000 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CIG: 7768580305 CUP: B29D16007520005 SCADENZA:12/06/2019 APERTURA BUSTE: IMPORTO: € 2.136.398,75 BASE ASTA: € 698.857,70

CONTARINA S.P.A. - TREVISO

CONCESSIONE PER PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E CONDUZIONE IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE METANO PER AUTOTRAZIONE A SPRESIANO (TV) Categorie/Settori OG6, Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, FORNITURA COMBUSTIBILI PER TRAZIONE E RISCALDAMENTO, OLI LUBRIFICANTI, LIQUIDI Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CIG: 7794631CF9 CUP: SCADENZA: 25/03/2019 APERTURA BUSTE: 26/03/2019 IMPORTO: € € 21.528.193,43 BASE ASTA:

CUC PER CONTO DEL COMUNE DI SPIRANO - BERGAMO

ATTIVITA' DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Categorie/Settori OG10, Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, servizi gas - elettricita Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CIG: 77862031FB CUP: SCADENZA: 16/04/2019 APERTURA BUSTE: IMPORTO: € 2.711.786,03 BASE ASTA:

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Appuntamenti

Appuntamenti MIPIM 2019 Il mercato immobiliare leader nel mondo PALAIS DES FESTIVALS, CANNES, FRANCE, dal 12/03/2019 al 15/03/2019 Ente Organizzatore: MIPIM Istituito nel 1990, MIPIM è un evento di 4 giorni che riunisce gli operatori più influenti di tutti i settori dell'industria immobiliare internazionale. Vi si ritrova ogni anno l’intera catena del valore e offre un accesso ineguagliabile a innumerevoli progetti di sviluppo e ricerca di capitali in tutto il mondo. MIPIM è per creare e sviluppare nuove relazioni. Nell’area espositiva di MIPIM sono stati presentati progetti immobiliari, servizi alle imprese di alto livello e soluzioni innovative da tutto il mondo. Uno spazio dedicato dove discutere delle tendenze e degli investimenti nel settore alberghiero e nel settore immobiliare rivolto al turismo. Un’area dedicata per valorizzare gli operatori principali del settore immobiliare sanitario. Un programma dedicato di conferenze e uno spazio espositivo dove presentare le best practice e le soluzioni più innovative del settore immobiliare. Contatti: mike.williams@reedmidem.com Tel: +33 (0)1 79 71 99 33 Link: http://www.mipim.com

Settima Rassegna urbanistica nazionale - Run Mosaico Italia: raccontare il futuro CENTRO CONGRESSI DI RIVA DEL GARDA, TRENTO, dal 03/04/2019 al 06/04/2018 Ente Organizzatore: INU – Istituto Nazionale di Urbanistica "Mosaico Italia: raccontare il futuro" è un modo di leggere i tanti cambiamenti attraverso le sperimentazioni in corso, nei diversi territori italiani, fra strategie nazionali e agende locali, progetti, programmi straordinari, piani di nuova generazione, pianificazione territoriale e urbanistica ordinaria dei vari livelli di governo del territorio. Attraverso il sito web dedicato www.inucongressorun2019.com potranno manifestare il proprio interesse ed iscriversi gli enti pubblici, i privati, le associazioni preparandosi così a partecipare all'esposizione che verrà allestita in un duplice formato, al Centro Congressi di Riva del Garda e nella modalità della gallery online, e affiancata da una serie di seminari paralleli di discussione e approfondimento (4 aprile), da un convegno internazionale sulla montagna (3 aprile) e dai lavori del trentesimo Congresso e dell'assemblea dei soci dell'Inu (5 e 6 aprile). Quattro le direttrici tematiche che costituiranno la trama dell'esposizione e della discussione: l'Italia fragile, l'Italia policentrica, l'Italia delle reti e l'Italia che si rigenera, quattro visuali per raccontare il futuro caratterizzato da un inarrestabile urbanesimo delle popolazioni, quattro strati narrativi che rappresentano pratiche innovative, sperimentazioni, inerzie, ovvero piani che avanzano e progetti di una società in profonda mutazione. Contatti: ufficiostampa@inu.it Link: http://www.inucongressorun2019.com

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Appuntamenti

EnergyMed Mostra convegno sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica nel mediterraneo NAPOLI, MOSTRA D'OLTREMARE, dal 28/03/2019 al 30/03/2019 Ente Organizzatore: Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA) Si consolida l’appuntamento con l’innovazione green, grazie alla 12a edizione di EnergyMed che torna a Napoli, dal 28 al 30 marzo 2019; il market place per chi propone soluzioni e sistemi innovativi e per confrontarsi sulle tendenze del comparto verde in materia di energia rinnovabile, mobilità a bassa emissione e circular economy. Un parterre espositivo che, ancora una volta, presenterà una panoramica merceologica completa e ricca di novità in tutti i comparti: dal Riscaldamento alla Componentistica, dal Condizionamento dell’aria alla Refrigerazione e Ventilazione, dalle Energie rinnovabili alla Home & Building Automation fino alla mobilità elettrica e alla riduzione a monte dei rifiuti. EnergyMed 2019 sarà quindi, per gli oltre 100.000 operatori professionali provenienti da tutta Italia, un’occasione unica per scoprire di persona tutti i trend tecnologici di un mercato in continua evoluzione. Un vasto programma congressuale con crediti formativi professionali, luogo di incontro tra le principali associazioni di settore, le aziende, i progettisti, gli architetti, gli ingegneri, gli installatori, i system integrator, e i centri di ricerca fungerà da corollario per l’aggiornamento tecnico e normativo. Contatti Tel. +39 081 419528 Email: info@energymed.it Link: http://www.energymed.it/

MADE EXPO 2019 FIERA MILANO RHO, dal 13/03/2019 al 16/03/2019 Dopo i risultati positivi dell’ultima edizione, gli organizzatori di MADE expo sono al lavoro per preparare la nona puntata della fiera internazionale del progetto e delle costruzioni più visitata in Italia e nel bacino Mediterraneo. Edizione che punterà ancor più su innovazione, progetto e integrazione tra soluzioni costruttive, confermando così il ruolo di manifestazione leader dove incontrare e conoscere tutti i protagonisti e le eccellenze del mondo delle costruzioni e delle finiture. Un appuntamento imperdibile per architetti, ingegneri, tecnici, distributori, imprese, serramentisti e altri operatori specializzati. Link: http://www.madeexpo.it

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News

Nel nuovo Codice Appalti un decreto per riformare gli appalti, un Piano Nazionale per l'ammodernamento delle infrastrutture della Protezione Civile e un ‘patto per i cantieri’ Per l’approvazione del decreto manca davvero poco, e poi si darà il via alla semplificazione del Codice Appalti, quindi si procederà con lo sblocco dei cantieri e l’avvio di un Piano Nazionale per la messa in sicurezza del territorio entro metà febbraio. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato che il Governo intende avviare un grande progetto di semplificazione amministrativa e di sburocratizzazione, anche nel settore delle costruzioni, ed ha affermato che al più presto arriverà un decreto legislativo che semplificherà il Codice ma non è ancora in grado fornire tempi certi. Di conseguenza, gli imprenditori sono scettici davanti a quest’ulteriore annuncio che potrebbe trasformarsi nell’ennesimo nulla di fatto. Il Consiglio Generale dell’Ance ha dichiarato una mobilitazione permanente delle imprese del settore per denunciare la grave assenza di azioni e decisioni da parte della politica. Sul fronte degli investimenti in infrastrutture, Conte ha annunciato l’avvio di un Piano Nazionale per la messa in

sicurezza e l’ammodernamento del territorio e del sistema viario, il Piano sarà gestito tramite la Protezione Civile e avrà un percorso accelerato, sfruttando la corsia emergenziale. Anche se non c’è ancora chiarezza totale sull’acquisizione delle risorse, Conte ha annunciato che per tale mi22

sura sono previsti ‘sonori miliardi’. Arriverà invece a breve un ‘Patto per i Cantieri’ da attuare attraverso una cabina di regia insediata a Palazzo Chigi che avrà il compito di monitorare ogni singolo cantiere e analizzare i motivi per cui è bloccato e i modi in cui sbloccarlo.

Si sa per certo che invece è pronta all’avvio la ‘Struttura di progettazione’ che metterà a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche ‘300 super specialisti’ in progettazione, soprattutto ingegneri, che affiancheranno “a costo zero” le PA nella realizzazione delle opere pubbliche. Anche in questo caso il Premier si è limitato ad annunciare le misure senza scendere nel dettaglio su tempi e risorse. In risposta alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria e dai sindacati per affrontare le crisi delle costruzioni, il Ministero dello Sviluppo Economico ha tenuto ieri un tavolo, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, a cui hanno preso parte anche i rappresentanti del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Anas, e le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. L'obiettivo del tavolo è quello di individuare un percorso condiviso per esaminare le problematiche in cui versa il settore e mettere in campo le possibili soluzioni per fronteggiare le crisi e tutelare i lavoratori.

"Il Governo - ha dichiarato Sorial vuole affrontare in maniera attiva il rilancio di un settore strategico per il Paese, adottando tutte quelle soluzioni propedeutiche a una visione strutturale e alla tutela occupazionale. Per questo motivo il lavoro sinergico con i Ministeri competenti porterà nelle prossime settimane alla riforma del codice degli appalti, su cui è noto l’impegno del Governo, e alla implementazione di investimenti utili al Paese”. “Giudichiamo positivamente l’apertura del tavolo interministeriale sulla crisi delle costruzioni, ma date la situazione del settore riteniamo indispensabile che ci sia il coinvolgimento dei massimi livelli politici dei ministeri interessati, con cabina di regia a Palazzo Chigi”. Lo hanno dichiarato le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil al termine dell’incontro al Mise. “Non accetteremo tattiche dilatorie, perché la crisi è già costata 600 mila posti di lavoro e la scomparsa di 120 mila aziende. Ovviamente confermiamo il nostro impegno per le due mobilitazioni nazionali in programma, quella di Cgil,Cisl, Uil del 9 febbraio, e quella di settore del 15 marzo. Bisogna rilanciare il settore perché è l’unico modo per consentire a tutta l’economia di invertire la rotta e tornare a crescere”. Pur giudicando positivamente l'istituzione del tavolo, imprese e sindacati hanno chiesto ai vertici di Governo di una convocazione urgente per definire un piano d’azione per affrontare la crisi di uno dei settori chiave per la sicurezza e la crescita del Paese, anche a favore della qualità del lavoro e dell’occupazione.


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