A&B Block Notes n. 12

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progetto sanità nessun progetto potrà decollare. E in Italia questa fondamentale risorsa è caratterizzata dalla disponibilità di 44.279 MMG e 7.662 PLS (numeri ISTAT 15 giugno 2020). Senza dimenticare il tema essenziale della preparazione dei MMG a svolgere attività molto più impegnative - ma allo stesso tempo gratificanti e meritocratiche (introducendo meccanismi premiali, incentivali e carrieristici oltre, naturalmente, a criteri misurabili circa la qualità dell’assistenza fornita al cittadinopaziente) - di quelle prestate sino ad oggi. I MMG/PLS, senza dimenticare i Medici della Continuità Assistenziale (CA), comunemente denominati Guardie Mediche, ed i 118isti, rappresentano un patrimonio italiano che ha pagato un contributo altissimo di vittime nei recenti terribili mesi, patrimonio su cui bisogna investire in formazione, qualità e gratificazione. Non è certo compito dei sottoscritti valutare e suggerire quale inquadramento contrattuale per MMG/PLS/CA sia quello maggiormente funzionale al raggiungimento degli obbiettivi sopra indicati: dipendenza, consulenza, para subordinazione, ecc. Si è già parlato dell’ampia disponibilità di tecnologie di supporto di cui oggi disponiamo: il problema sarà la loro standardizzazione e la capacità di colloquio interregionale, principio ovvio ma spesso non applicato (come dimostrato dalla campagna di vaccinazione). Tutte le azioni dovranno avere, per il cittadino, un archivio costituito dal Fascicolo Sanitario il cui utilizzo ha ancora - purtroppo scarsa diffusione nella popolazione e ancora non trascurabili

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RIVOLUZIONE SANITÀ - DAGLI INGEGNERI LE PROPOSTE PER UN APPROCCIO SCIENTIFICO dei pazienti. Visto lo stanziamento sostanzialmente esiguo, con ogni probabilità si tratterà di reparti da inserire in Ospedali o Strutture già esistenti, di cui bisogna valutare preliminarmente i costi di gestione e la fattibilità; il termine Ospedale di Comunità risponde forse ad esigenze politiche, perché se si definisce una struttura «a gestione essenzialmente infermieristica» questa non è “Ospedale” per tabulas. Questo termine presuppone, peraltro, una autosufficienza tecnico / funzionale / economica, impossibile per una Struttura della dimensione indicata. Impossibilità che ha portato nel recente passato alla chiusura di “veri” piccoli Ospedali. Fa parte della seconda componente del Piano Missione 6 il “M6C2”, cioè Innovazione ricerca digitalizzazione del SSN per un valore 8,63 miliardi. La componente prevede l’acquisto di nuove apparecchiature tecnologicamente avanzate, la digitalizzazione di 280 Strutture ospedaliere, l’acquisto di 7.700 posti letto e l’adeguamento antisismico di 116 Strutture. Tema che non si ritiene di dover 3) Rafforzamento dell’assistenza approfondire in quanto non sanitaria intermedia e delle sue strettamente attinente al tema strutture (Ospedali di Comunità). trattato dall’articolo. Si introduce l’attivazione di Ospedali di Comunità per pazienti La Liguria anticipa a bassa intensità di cura (20/40 i “bisogni” nazionali posti letto). Se ne prevedono Come si tradurrà quanto sin qui 381 con un investimento di enunciato nella realtà Ligure? 1 miliardo (2,6 milioni l’uno). Secondo i programmi l’Ospedale La nostra Regione si è dotata di Comunità potrà anche facilitare d i u n a “ S t r u t t u r a Te c n i c a la transizione dei pazienti di Missione” dedicata alla dalle Strutture ospedaliere pianificazione della riforma per acuti al proprio domicilio, sanitaria con i fondi del PNRR consentendo alle famiglie di avere ed alla sua concreta attuazione il tempo necessario per adeguare nei tempi previsti dalle norme di l’ambiente domestico e renderlo riferimento: un incarico triennale più adatto alle esigenze di cura con ampi poteri, che spaziano inefficienze tecniche. Il FSE deve, infatti, svolgere tre funzioni chiave: (i) divenire punto di accesso per l’individuo per la fruizione di servizi essenziali forniti dal SSN; (ii) costituire la banca dati per i professionisti sanitari che includa l’intera storia clinica del paziente; (iii) offrire uno strumento per le ASL che potranno utilizzare in forma anonima le informazioni cliniche del FSE per effettuare analisi di dati clinici e migliorare la prestazione dei servizi sanitari. La gestione del Fascicolo è parte integrante degli interventi per la digitalizzazione della PA. Il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Dipartimento per la Transizione Digitale saranno congiuntamente responsabili della gestione complessiva del progetto. Le risorse complessive assorbite dal progetto all’interno del budget sono pari a 1,38 miliardi di euro, di cui 0,57 miliardi relativi al progetto già in essere di realizzazione del Sistema di Tessera Sanitaria Elettronica. Per l’attuazione dell’iniziativa si prevedono azioni a livello centrale e a livello locale.

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RIVOLUZIONE SANITÀ - DAGLI INGEGNERI LE PROPOSTE PER UN APPROCCIO SCIENTIFICO dalla sfera sanitaria, a quella socio-sanitaria ed a quella di bilancio. Si è pensato di superare le difficoltà che tradizionalmente caratterizzano l’organizzazione regionale, nel dialogo tra le Strutture che governano i fattori produttivi (Direzione Finanze e Direzione appalti) e quelli preposti all’organizzazione del sistema sanitario (Dipartimento Sanità e ALISA) con una struttura trasversale che, senza oneri aggiuntivi, avesse come funzione primaria il coordinamento dell’azione dei vari attori per garantirne unitarietà e, quindi, efficienza ed efficacia. Tr a i r i s u l t a t i a t t e s i d a l contributo della Struttura, oltre alla realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità su enunciati, vi sono quelli di un’inversione di tendenza negli andamenti delle liste di attesa e della mobilità passiva. Due elementi che stanno a indicare un esistente disallineamento tra l’offerta del sistema regionale e la domanda di beni e servizi sanitari da parte della popolazione, che – nella nostra Regione - ha esigenze precipue e non solo legate alla collocazione geografica. Occorre, infatti, premettere che la Liguria rappresenta un unicum nel panorama nazionale, poiché la sua struttura anagrafica attuale (che impone, ad esempio, di pensare e progettare una forte capacità di risposta assistenziale domiciliare del sistema, unitamente a Strutture in grado di gestire i cosiddetti “post-acuti”) è analoga a quella che l’Italia avrà nel 2050 e, quindi, come affronteremo i bisogni sanitari e socio-sanitari dei liguri oggi influenzerà lo sviluppo del Sistema Sanitario Nazionale

nel suo futuro. Un futuro, ormai prossimo per la Liguria, nel quale ci si deve porre due obbiettivi: il primo è quello di riuscire a creare una lettura collettiva del Sistema Sanitario quale strumento per la produzione e l’erogazione di beni e servizi sanitari in risposta al bisogno dei cittadini-pazienti. Il secondo - strettamente connesso ad una seconda visione - è fatto di un mondo di Digital Twin, Digital Home Care, Medicina predittiva, Ospedali-Residenze in grado di gestire in modo combinato intensità di cura e di assistenza differenziati, Ospedali iper tecnologici in grado di concentrare in tempi ridotti intensità di cura sempre più elevata e messi in condizione di dialogare a pieno regime con le altre realtà presenti nel percorso. Un mondo che - allo stesso tempo - è quanto mai necessario continui a basarsi sui Professionisti Sanitari, Medici in primis, che dovranno essere i “padroni intelligenti ” di queste tecnologia D’altronde, è sotto gli occhi di tutti come la pandemia sia stata affrontata con grande spirito di sacrificio, abnegazione e coesione degli Operatori sanitari, in particolar modo di coloro che sono stati impegnati “al fronte”, dapprima nella diagnosi e cura dell’infezione da Covid-19, poi anche nella prevenzione della stessa tramite la pratica vaccinale; un’attività che, soprattutto nelle condizioni in cui è stato richiesto di esercitarla, è andata ben oltre i confini dell’attività medica, alla quale i Professionisti della Sanità pur si dedicano quotidianamente, con passione e vocazione. È in questo contesto che ben si comprende la centrale

progetto sanità importanza che rivestono - e sempre più potranno rivestire - l’ingegneria biomedica, con specifico riferimento alla branca dell’ingegneria clinica e l’ingegneria per la sanità nella sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: condivisione e comunicazione dei dati, informatizzazione, telemedicina, dematerializzazione delle prescrizioni, co-gestione OspedaleTerritorio, robotica, cartella clinica del Terzo Millennio, integrazione pubblico-privato. Sono, queste, solo alcune delle sfide, tremendamente attuali, che la Governance sanitaria deve affrontare - nel minor tempo possibile - perché dalla bioingegneria e dalla ingegneria per la sanità possono derivare molte delle risposte in tema di efficentamento, di potenziamento dell’attività diagnostica a distanza, di riduzione dei tempi d’attesa e delle inutili duplicazioni diagnostiche e di miglioramento dell’architettura del sistema: ne deriverà, in tal modo, un notevole risparmio di risorse che potranno essere allocate nel ridare alla Professione medica la dignità che merita nel contesto sociale. L’emergenza, in fondo, ha posto tutti noi di fronte ad una evidenza oltremodo ovvia e intuitiva, ma che - per troppi anni - era stata scotomizzata (cioè rimossa inconsciamente dalla percezione e dalla memoria) dai più: il bene salute è il bene primario per eccellenza.

La medicina territoriale centro del sistema sanitario

Un bene che già oggi, e non solo nel prossimo futuro, deve vedere la Medicina del Territorio al centro del Sistema Sanitario;

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