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RIVOLUZIONE SANITÀ - DAGLI INGEGNERI LE PROPOSTE PER UN APPROCCIO SCIENTIFICO
SRP3- STRUTTURA RESIDENZIALE PSICHIATRICA PER INTERVENTI SOCIO-RIABILITATIVI Norma attuale DLR Liguria 2018
Norma integrativa/sostitutiva
Requisiti strutturali SRP 3
È organizzata in moduli fino a 8 posti letto per un massimo di 3 moduli . È preferibilmente collocata in contesto residenziale urbano o vicino a zone di vita urbana. È raggiungibile con mezzi pubblici. È assicurata la visitabilità condizionata di cui all’art. 5 comma 7 del D. Lgs. n. 236/89. visitabilità di cui all’art. 5 comma 7 del D. Lgs n. 236/89. Sono garantite condizioni di sicurezza per gli ospiti (ad es., messa in atto di sistemi per la sicurezza antincendio). Le camere possono essere personalizzate, Fondamentale che l’immobile disponga anche con l’inserimento di arredi personali. di adeguata privacy rispetto a tutte le vedute esterne Per ogni modulo sono previsti:
• Tu t t a l a s t r u t t u r a d o v r à a p p l i c a r e c r i t e r i p r o g e t t u a l i d i p r e v e n z i o n e all’autolesionismo; • Le finestre e le porte finestre avranno maniglie asportabili; Area residenziale • Le finestre, le porte ed in generale tutto il perimetro esterno dell’immobile dovranno • Camere da letto a 1 o 2 posti letto (superficie rispettivamente di 9 o 14 mq); avere sistemi di controllo al transito non autorizzato; • Un servizio igienico completo ogni 4 pl; • I bagni avranno dimensioni ed attrezzature per utenti disabili, impermeabilizzati • Presenta le caratteristiche delle civili abitazioni: - un’organizzazione interna che garantisca gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana anche verticalmente garantendo la tenuta; • I rilevatori antincendio dovranno distinguere il fumo di tabacco da quello della (soggiorno/sala pranzo); - cucina e locali accessori, adeguati alle normative vigenti in materia. Se tale servizio è combustione • I sistemi di illuminazione nelle camere da letto dovranno garantire un livello di appaltato all’esterno, è presente un locale per porzionatura. luminosità idoneo ad un controllo visivo dei pazienti senza disturbo al sonno; • Dovranno essere disponibili accendini elettrici e ridotti o eliminati quelli a gas. • Dovrà esistere uno spazio buffer per garantire spazi residenziali idonei a pazienti asintomatici o paucisintomatici, compresi percorsi differenziati per il personale, spogliatoi, porzionatura cibi, ecc.); • Dovranno essere garantiti spazi verdi esterni, comprensivi di sedute, illuminazione notturna, percorsi idonei anche a persone diversamente abili; • Gli spazi comuni è necessario abbiano idonei sistemi di riduzione della riverberazione.
Servizi generali (per l’intera struttura):
È necessario che i colori siano scelti nella scala di quelli rilassanti (azzurri e verdi) utilizzando colori vivaci sono in ridotte campiture per evitare sovraeccitazione; Favorire affacci delle finestre su spazi verdi. È altamente funzionale prevedere un sistema domotico di controllo delle presenze, dei percorsi e di eventuali uscite non autorizzate/previste
Requisiti tecnologici Requisiti impiantistici
Condizionamento e riscaldamento Dovranno essere ridotte e possibilmente eliminate tutte le utenze alimentate a combustibile fossile, utilizzando energia elettrica, auspicabilmente autoprodotta con fonti rinnovabili Deve essere garantito un sistema di rinnovo dell’aria, tale da garantire il raggiungimento di condizioni termoigrometriche rientranti nel “range” del confort ambientale (vedi ad es. diagramma psicrometrico benessere Aicarr e ISO 7730/84) e si consiglia, considerando l’utenza, di evitare i valori minimi sia in inverno sia in estate. Il calore dell’indice di benessere PMV deve essere valutato e rientrare nel range -0,5 / +0,5. Le portate dell’aria saranno quelle derivanti dal calcolo per il raggiungimento dei valori termoigrometrici previsti; è ammesso il ricircolo nei limiti del 30%. Dovranno comunque essere sfruttate al meglio le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive degli spazi per favorire la ventilazione naturale dell’edificio; resta comunque imprescindibile il rispetto delle normative sul contenimento dei consumi energetici e ricorso a energie alternative non convenzionali. I diffusori dell’aria devono essere posizionati tenendo conto dell’arredo interno favorendo quelli con limitata turbolenza e comunque con getto possibilmente esterno alle zone di riposo (letti, poltrone, tavolo servitore, ecc.). L’intero sistema di climatizzazione deve essere conforme alle normative regionali sulla qualità dell’aria (L.R. 2 luglio 2002 n. 24). Il progetto dell’impianto deve essere dettagliato e riportare tutti i parametri considerati e gli output previsti; i contenuti prestazionali del progetto, riguarderanno: - caratteristiche generali; - modalità d’uso; - organizzazione del progetto; - definizione stanza per stanza della classe d’igiene, dei limiti climatici e delle caratteristiche tecniche e strutturali dei materiali impiegati; - apparecchiature; - manuale sicurezza e antincendio; - criteri di risparmio energetico; - prove di verifica; - normativa di riferimento.
Gas medicinali La distribuzione dei gas medicinali deve essere realizzata con sistema di stoccaggio, rete di distribuzione e terminali di stanza soltanto nelle strutture e nelle aree in cui è prevista la creazione di un area buffer.
Impianti elettrici e impianti speciali È assicurato il collegamento funzionale con il Dipartimento di Salute Mentale.
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- Collegamento digitale anche con sistemi di Telemedicina. - Collegamenti con maxischermo nelle aree buffer ed in generale almeno in un locale utilizzabile per contatti virtuali
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RIVOLUZIONE SANITÀ - DAGLI INGEGNERI LE PROPOSTE PER UN APPROCCIO SCIENTIFICO
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L’Umanizzazione delle cure passaggio obbligato per la tutela delle persone ING. GIULIO TAGLIAFICO Dirigente Ingegnere S.C. Patrimonio e Gestione Tecnica presso ASL2 - Savona Commissione Sanità Ordine Ingegneri Genova «Il primo requisito di un ospedale dovrebbe essere quello di non far del male ai propri pazienti». Approcciando la tematica dell’Umanizzazione delle cure, ci si imbatte inevitabilmente nella produzione di Florence Nightingale (18201910), considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica, da cui è tratto l’aforisma iniziale. Svolgendo attività quotidiana all’interno del SSN, e con la consapevolezza che la Pubblica Amministrazione ha la missione di tutelare Diritti, tale affermazione può essere guida nella definizione delle scelte, delle priorità e delle strategie. Il Sistema Sanitario Nazionale viene istituito come strumento a servizio della Repubblica (L. 833/1978) al fine di tutelare la Salute come fondamentale diritto dellindividuo e interesse della collettività (art. 32 Costituzione Repubblica Italiana). La definizione di Salute si può trovare nell’Atto Costitutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1948) ed include già non solo lo stato “clinico” della persona,
ma anche il suo sistema di relazioni: «La Salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la mera assenza di malattia o d’infermità. L’articolo 14 del titolo IV del D. Lgs. 502/1992 introduce il concetto di “misura” della prestazione sanitaria, prevedendo indicatori di qualità dei servizi e delle prestazioni relativamente, tra altre, all’Umanizzazione dell’assistenza. Il patto per la salute 2014-2016, all’art. 4, impegna le Regioni ad attuare interventi strutturali di Umanizzazione (oltre che organizzativi e relazionali) in ambito sanitario; il patto per la salute 2019-2021, alla scheda 14, pone il focus sulla partecipazione e l’interazione del cittadino quale portatore di interessi. Regione Liguria, con Legge Regionale numero 9/2017 e con DGR 1185/2017, ha aggiornato le norme in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie. Il capitolo 8 del manuale di accreditamento istituzionale tratta di “Umanizzazione”, criterio
così declinato: «L’impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici e terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica è un impegno comune a tutte le strutture». L’accreditamento istituzionale è uno strumento di garanzia della qualità delle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie, che devono soddisfare criteri qualitativi ritenuti sufficienti ad assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza. L’ a c c r e d i t a m e n t o è obbligatorio per ogni struttura (intesa sia come “contenitore” strutturale sia come servizio organizzato) al fine di poter accedere al finanziamento da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Nel criterio riferito all’umanizzazione, richiamando la centralità del paziente e il principio dell’appropriatezza delle cure, i requisiti richiesti afferiscono sia ad aspetti organizzativi quali la sfera della relazione e della comunicazione, sia ad aspetti tecnici: garanzia di “condizioni di comfort” nelle aree dedicate ai
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