ANNO 10 NUMERO
113 MAGGIO 2021
E D I Z I O N E D I F F U S A I N T U T T O I L N O R D I TMaggio A L 2021 IA
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Sommario ATTUALITÀ
L’EDITORIALE
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Last generation
L’ARIA CHE TIRA
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Insetti in padella
FISCO E TRIBUTI
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E-commerce estero con reti d’imprese
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Trattrici e carri botte con credito d’imposta
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Agevolazioni compravendite
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Maggio 2021
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Indennità compensative Il bando apre in anticipo
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Ministero e Alibaba uniti contro i falsi
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Agroambiente e biologico bandi aperti in Piemonte
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Manca l’accordo sui fondi europei
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Contributi dalla Regione per ospitare gli stagionali
Agricoltori penalizzati dalla qualità dell’aria
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Transizione ecologica in cerca dei giusti semi
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Biodiversità agricola progetto Germonte 2
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Soldi a fondo perduto per i giovani agricoltori
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Agricoltura 4.0 vessillo tricolore
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Danni dal gelo come 50 anni fa
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artedì 13 aprile presso il Castello di Lagnasco, in presenza dell’assessore regionale Protopapa, del consigliere regionale Demarchi, dei sindaci dei Comuni di Lagnasco, Manta, Costigliole Saluzzo, Saluzzo e Verzuolo, delle Associazioni di categoria Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative e delle Organizzazioni dei produttori Asprofr Frutta... (Continua a pag. 20)
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Gian Paolo Tosoni un vuoto incolmabile
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FIERE
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Confermato Cheese dal 17 al 20 settembre
ZOOTECNIA
37
La sfida della qualità per i suini all’ingrasso
43
Zootecnia assente al tavolo della Pac
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Biometano agricolo nel piano del Governo
ORTOFRUTTICOLTURA
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Danni dal gelo come 50 anni fa
63
Noccioleto, istruzioni per l’uso dell’acqua
NOTIZIE DALLE AZIENDE
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Dai tunnel a Etunnel: l’evoluzione delle coperture
SEMINATIVI
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RADICI
Medica e leguminose verso nuovi orizzonti
ENOLOGIA
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Se la Brexit brinda senza vino italiano
56
Alta tecnologia nei vigneti Unesco
La prima volta davanti al bivio
L’INVITATO SPECIALE
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Da metalmeccanico a vignaiolo in Francia
OSSERVATORIO PREZZI
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Prezzi e mercati all’ingrosso
SCADENZE
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Scadenze giugno 2021
MERCATINO
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Gli affari dell’Imprenditore
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Soldi a fondo perduto per i giovani agricoltori
a visita del ministro delle Politiche agricole Stefa Ê*>ÌÕ> i Ê> ½ à i>ÊmÊ stata l’occasione per conoscere da vicino la struttura e le attività `i ½ ÃÌ ÌÕÌ ]Ê >Ê> V iÊ«iÀÊ > ciare il nuovo strumento agevolativo per i giovani agricoltori. Grazie alle novità presenti nel decreto Semplificazioni sarà possibile, infatti, anche per i giovani (Continua a pag. 72)
L’IMPRENDITORE AGRICOLO Direttore responsabile: Osvaldo Bellino Direttore editoriale: Valerio Maccagno Direzione, redazione e amministrazione: Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano - Cuneo Tel. 0172.711279 redazione@imprenditoreagricolo.com www.imprenditoreagricolo.com Editore: Réclame S.r.l.
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dito
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Last generation
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astÊ}i iÀ>Ì ÊÛÕ Ê` ÀiÊºÕ Ì >Ê}i iÀ>â i»°Ê iÝÌÊ}i iÀ>Ì ]Ê prossima generazione. Su queste due definizioni si gioca il futuro dell’agricoltura in Europa. Secondo il deputato irlandese Chris Macmanus, questa sarà l’ultima generazione di aziende agricole a gestione familiare nell’Unione europea. Colpa della Politica agricola europea, che avrebbe favorito un “allarmante tasso” di concentrazione della proprietà terriera, determinando dal 2005 al 2014 la morìa di almeno quattro milioni di aziende agricole, gran parte delle quali di piccole dimensioni. Un andamento, a suo dire, ormai difficilmente reversibile. iÝÌÊ}i iÀ>Ì Êm]Ê ÛiVi]Ê Ê« `iÀ à ʫÀ }iÌÌ ÊiV V Ê>ÌÌÀ>ÛiÀÃ Ê Ê quale la stessa Europa si propone di ridisegnare lo sviluppo del continente ` « Ê ½i iÀ}i â>Ê«> `i V>°Ê Ê« > ÊmÊ`i à Ê` ÊLÕ iÊ Ìi â ]ÊV Ê >Ê dichiarata ambizione di costruire un nuovo modello di crescita basato sulla transizione ecologica, la promozione dell’ambiente e la qualità della vita. >Ê >Ê` > `>Êm\ʵÕ> iÊë>â Ê>ÛÀD]ÊÃiÊ iÊ>ÛÀD]Ê >ÃÌÊ}i iÀ>Ì Ê i >Ê iÝÌÊ generation? Le piccole aziende agricole sono state e, nonostante tutto, rimangono una « iÌÀ>Ê >ÀiÊ`i ½>ÌÌ Û ÌDÊ>}À V >Ê Ê ÕÀ «>°Ê i Ê` VÕ i Ì Êà ÌÌ ÃVÀ ÌÌ Ê`>Ê oltre sessanta associazioni agricole, insieme a accademici e Organizzazioni non governative in occasione della Giornata mondiale della lotta contadina del 17 aprile scorso, queste piccole realtà socio-economiche del settore primario vengono definite “fondamentali per le fondamenta stesse di tutta l’agricoltura”. Una visione che a parole nessuno osa contraddire, ma che alla prova dei fatti, cioè del mercato, rischia un brusco risveglio dal sogno. Per “garantire cibo sano a tutta la popolazione, rinvigorire le zone rurali e conservare la diversità territoriale, biologica e culturale”, come scrivono gli irriducibili profeti della rivoluzione verde, bisognerà avere la forza non solo di remare contro la corrente delle multinazionali, dei grandi gruppi economici e della globalizzazione, ma anche di seminare consapevolezza e rispetto del ruolo dell’agricoltore nella società. La prossima generazione non dovrà essere solo quella degli agricoltori, ma anche dei consumatori, dei cittadini e dei politici. Occorrerà saldare equamente il conto della vecchia politica agricola, ben sapendo che senza la resistenza dell’ultima generazione non ci potrà mai essere una vera “prossima generazione”.
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ria
che
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Insetti in padella
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’Unione Europea ha autorizzato il consumo di insetti “tal quali” ovvero non trasformati in farina: le farine di insetti, infatti, esistono da anni e si usano come ingrediente in diversi paesi, anche per produrre biscotti e lievitati. Gli insetti non sono una abitudine alimentare per gli Europei, ma hanno diverse caratteristiche che li rendono interessanti: UÊÃ Ê Ì Ê Ì> Ê`>} ÊÕ > ]ÊÃÕ >ÊÃV> >ÊiÛ ÕÌ Û>]ÊµÕ ` ÊmÊ Ì Ê «À babile prendersi una malattia che colpisce i grilli mangiando i grilli. Ben diverso il caso quando si consumano bovini (brucellosi-febbre maltese, BSE-sindrome di Kreutzfeld Jacob), suini (tenia e altri) o anche mammiferi più esotici (pensiamo ai pangolini e ai pipistrelli tristemente celebri per il loro consumo in Cina); UÊ} Ê ÃiÌÌ ÊV ÛiÀÌ ÊµÕi ÊV iÊ > } > Ê Ê«À Ìi iÊV ÊÕ >Êivv V i â>Ê senza paragoni: poco più di un chilogrammo di nutrimento diventa un chilogrammo di insetti edibili, mentre i Kg di cibo necessari per avere un chilo di pollo sono almeno 3 e quelli per avere un chilo di manzo, ben oltre una decina; UÊ>Ê«>ÀÌiÊ iʵÕiÃÌ ÊVÕ ÌÕÀ> ÊiÊÀi } Ãi]Ê ÊV Êà ÊÀ>} Ê À}> iÌÌ V iÊ per non mangiare gli insetti: io ne ho consumati per la prima volta anni fa, e quelli fritti soprattutto non sono diversi da molti degli snack che sgranocchiamo. i Ê«À Ãà Ê> ]Ê >Ê iViÃà ÌDÊ` Ê>Õ i Ì>ÀiÊ >Ê` ë L ÌDÊ` ÊV L Ê«iÀÊÕ Ê pianeta sovraffollato dovrà fare i conti con il consumo di insetti: si tratta di proteine prontamente digeribili, facili da allevare, disponibili in molti luoghi sulla Terra senza particolari problemi o limitazioni. E quindi, dobbiamo iniziare a pensare di mandare in pensione, polli, tacchini, conigli e capre, maiali a vacche? Certo che no, però dobbiamo anche smetterla di pensare che se una cosa non à ÊmÊ > Êv>ÌÌ>Ê> À>Ê Êà ʫբʫÀ «À Êv>Ài°Ê ½> ÌÀ>Ê«>ÀÌi]Ê }} ]Ê Ê ÃÀ>i iÊmÊ blasfemo mangiare le chiocciole, in Svezia guai a parlare di una bella bistecca di cavallo e in Gran Bretagna i conigli stanno in casa al posto dei gatti, altro V iÊ Ê«i Ì >ÊV Ê ÊÛ ÊL > V ÊiÊ iÊ ÛiÊÌ>}} >ÃV ioÊ Ã >]Ê } Ê*>iÃiÊ e ogni cultura ha continuamente, nella storia, individuato i cibi accettabili e quelli che non lo sono. Ma questo non è un buon motivo per chiudere gli occhi di fronte a un fenomeno che non ci toglierà il piacere di riunirci o mangiare, ma ci offrirà semplicemente una alternativa in più. E chissà che non si riveli una scoperta preziosa!
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Fisco e Tributi
E-commerce estero con reti d’imprese Ai fini di potenziare il commercio elettronico e la vendita a distanza verso l’estero effettuato dalle imprese agricole, la legge di bilancio 2021 ha previsto – per le reti di impresa agricole e agroalimentari – la riproposizione, per il periodo 2021-2023, del credito d’imposta a soste} Ê`i Ê >`iÊ Ê Ì> Þ° QUALI OBIETTIVI La finalità della disposizione è quella di favorire: - la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al
potenziamento del commercio elettronico; - il miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori del territorio nazionale; - la creazione di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri (qualora necessari e gestiti dai medesimi organismi associativi agevolati di cui in seguito); - la stipula di accordi con gli spedizionieri doganali per le attività ed i progetti legati all’incremento delle esportazioni, nonchè ai fini dell’assolvimento degli
oneri fiscali. REQUISITI AGEVOLAZIONI Per beneficiare dell’agevolazione in commento occorre che le attività sopra menzionate vengano poste in essere attraverso una forma di aggregazione tra imprese agricole e agroalimentari: reti d’impresa, cooperative, consorzi, o tramite aziende aderenti al disciplinare delle “strade del vino”. ÊÃ ÃÌi} Ê«ÀiÛ ÃÌ Ê`> >Ê legge di bilancio avviene, di fatto, riproponendo ai
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Fisco e Tributi
La legge di bilancio 2021 ha riproposto, per il periodo 2021-2023, il credito d’imposta a sostegno del Made in Italy. Ecco come funziona soggetti citati il credito d’imposta. ½>ÀÌ V ÊÀÕLÀ V>Ì Êº ÌiÀÛi Ì Ê per il sostegno del Made in Ì> Þ”, prevede un credito d’imposta del 40% fino ad un tetto massimo di 50.000 euro, per i nuovi investimenti sostenuti nel triennio 20212023 ed effettuati per le finalità sopra citate. CREDITO D’IMPOSTA ÊVÀi` Ì Ê` Ê « ÃÌ>]ÊÃÌ> ÌiÊ Ê tenore letterale della norma originaria riproposta, dovrà presumibilmente essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
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per il quale è concesso e sarà fruibile, con tutta probabilità, solamente in compensazione iÝÊ>ÀÌ°Ê£Ç]Ê ° }ðÊÓ{£É£ Ç°Ê Tale beneficio non concorrerà alla determinazione del reddito, nè del valore della «À `Õâ iÊ> Êw Ê À>«° Sarà in ogni caso un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, in fase di emanazione, a stabilire con certezza i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta in commento, per il quale vi è uno stanziamento pari a 5 milioni di euro per ogni anno del triennio.
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Trattrici e carri botte con credito d’imposta Un recente intervento dell’amministrazione finanziaria in tema di credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi ed in particolare in materia di acquisto di trattrici agricole e carri botte con i relativi allestimenti hardware e software, crea l’occasione per alcune considerazioni in merito al credito in oggetto legato ad investimenti effettuati da imprenditori agricoli. TRANSAZIONE 4.0. La normativa in commento, come ormai ben noto, consente di usufruire di un credito d’imposta sull’acquisto di beni strumentali nuovi 4.0 che per il 2021 è riconosciuto in misura pari al 50% dell’investimento. Tale credito può essere utilizzato in tre quote annuali in compensazione mediante modello F24 con imposte, tasse, tributi, contributi, ecc. Dal punto di vista amministrativo, oltre alla dicitura in fattura di “bene agevo-
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Tra dichiaraz asseverate, acceder riserva nuovi b labile ai sensi dell’articolo 1, commi da 1054 a 1058, Legge 178/2020” è possibile per i beni di valore non superiore ad Euro 300.000,00 che il titolare o legale rappresentante dell’azienda rilasci una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che il bene rispetta i requisiti tecnici necessari per accedere al credito d’imposta, in luogo di una perizia asseverata di un ingegnere o perito industriale o di una dichiarazione di un ente certificatore, assolutamente necessarie
qualora invece l’investimento sia superiore ad Euro 300.000,00. REQUISITI BENEFICIARI La risposta dell’Agenzia `i iÊ ÌÀ>ÌiÊ °ÊÓÈx]Ê`i Ê 19 aprile, è proprio sul tema dei requisiti di cui sopra, in quanto è stato richiesto all’Amministrazione Finanziaria, che poi a sua volta ha girato la richiesta al Ministero per lo Sviluppo Economico, se l’acquisto di trattrici e carri botte, così come descritti nell’istanza, rispettasse i requisiti di cui alla cosid-
Fisco e Tributi detta “Transazione 4.0”. Senza entrare negli aspetti tecnici delle implementazioni hardware e software riportati nella risposta dell’Agenzia delle Entrate, che esulano dalle competenze professionali
ivi indicati i mezzi citati possono beneficiare del credito d’imposta. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA Premesso che un docu-
aspetti molto tecnici relativi a tutt’altro ambito, è in ogni caso molto importante prestare sempre estrema attenzione a rilasciare dichiarazioni sostitutive di atto notorio che, se non
zioni sostitutive e perizie , cosa è bene sapere per re alle agevolazioni ate all’acquisto di beni strumentali 4.0 di chi scrive, la risposta è stata affermativa, pertanto se rispettati i requisiti
mento di un’agenzia fiscale mal si concilia con delle indicazioni che riguardano
veritiere, comportano ripercussioni anche in ambito penale, oltre al recupero
del credito, degli interessi e delle sanzioni. PERIZIA ASSEVERATA Ovviamente la perizia tecnica asseverata di un ingegnere o di un perito industriale (così come la dichiarazione da parte di un ente certificatore) assolve all’adempimento liberando da ogni gravame l’acquirente a fronte di un costo che spesso rispetto al beneficio dell’agevolazione e assolutamente à ÃÌi L i°Ê ÊV>Ã Ê ÛiViÊ di sottoscrizione dell’autocertificazione il consiglio è quello di rilasciarla a fronte di avere in mano della documentazione idonea, rilasciata da parte del venditore, che ci consenta di poter autocertificare il rispetto dei requisiti con una certa tranquillità.
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Agevolazioni compravendite L’atto notarile con cui si procede all’acquisto di un’abitazione e relative pertinenze ai fini di trasferivi la propria fissa dimora, è soggetto al pagamento di imposte che possono essere calcolate in modo agevolato rispetto all’acquisto di un immobile, che non viene destinato a futura abitazione.
acquistando l’immobile di altri immobili residenziali; UÊ Ê`iÛiÊiÃÃiÀiÊ«À prietario di altri immobili per cui aveva già fruito dell’agevolazione prima casa; UÊ`iÛiÊÃÌ>L ÀiÊ >Ê«À «À >Ê residenza nel comune dove sta acquistando entro 18 mesi dalla data di acquisto;
seguenti voci: UÊ « ÃÌ>Ê` ÊÀi} ÃÌÀ Ê«>À Ê al 2% del valore catastale dell’immobile oggetto di compravendita (invece che il 9% ordinario, con un conseguente risparmio del 7%); UÊ « ÃÌiÊ « ÌiV>À iÊiÊ catastali nella misura fissa di euro 50,00. i ÊV>Ã Ê ÊVÕ ÊÃ Ê>VµÕ ÃÌ Ê
Come si calcolano le imposte nel caso dell’acquisto di un’abitazione e relative pertinenze ai fini di trasferirvi la propria fissa dimora, come prima casa PRIMA CASA L’agevolazione “prima casa” per le imposte in compravendita non hanno nulla a che vedere con la «À >ÊV>Ã>Ê> Êw Ê Õ]Ê >Ê dipende da alcuni requisiti che chi acquista deve obbligatoriamente rispettare: UÊ ½>VµÕ Ài ÌiÊ Ê`iÛiÊ essere proprietario nello stesso comune dove sta
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UÊ ½ L iÊV iÊÃ ÊÃÌ>Ê>Vquistando non deve avere le caratteristiche di lusso. QUALI AGEVOLAZIONI i ÊV>Ã Ê ÊVÕ ÊÌ> ÊÀiµÕ siti vengano rispettati, in sede di compravendita di un immobile residenziale, l’acquirente potrà fruire dell’agevolazione prima casa che consiste nelle
la prima casa direttamente da un’impresa costruttrice iÊà Ê`iLL>Ê«>}>ÀiÊ ½ Û>]Ê anche quest’ultima sarà agevolata nella misura del 4% (invece che al 10% V ÊÕ ÊÀ ë>À ÊÃÕ ½ Û>Ê `i Êȯ®° TRASFERIMENTO RESIDENZA Dopo l’acquisto con i
Fisco e Tributi benefici della prima casa si dovrà dunque trasferire la residenza in tale immobile entro 18 mesi dalla data di acquisto (fermo restando eventuali ulteriori proroghe che potranno essere previste a causa dell’attuale situazione epidemica) e per i successivi cinque anni l’immobile stesso non potrà essere ulteriormente venduto, altrimenti si deve provvedere al pagamento dell’intera imposta che sarebbe stata dovuta nel caso in cui non si fosse fruita l’agevolazione prima casa; ad esempio se Tizio acquista oggi con l’agevolazione prima casa pagando l’imposta di registro al 2%, ma rivendesse prima del quinto anno, allora nel momento della vendita dovrà ragguagliare il 9% pagando ulteriormente il
7% di imposta di registro (a cui si dovranno ulteriormente sommare gli interessi ed una mora). Se si vendesse prima del quinquennio, per evitare il pagamento di questo conguaglio si dovrà procedere con l’acquisto di una nuova prima casa entro
un anno dalla vendita della precedente prima V>Ã>°Ê ʵÕiÃÌ Ê ` Ê Ê andrebbero persi i requisiti per evitare di pagare la differenza del 7% prima esplicata. CALCOLO IMPOSTE Chiaramente tutti questi
calcoli delle imposte vengono eseguiti dal notaio rogante scelto dall’acquirente, ma questo breve approfondimento può aiutare a capire meglio come vengono pagate le imposte durante una compravendita di immobili residenziali, qualunque sia l’attività svolta dal soggetto acquirente (coltivatore, allevatore, coadiuvante, artigiano, libero professionista etc.). Solo successivamente all’acquisto si potrà procedere con il trasloco per trasferirvi la fissa dimora e contemporaneamente comunicare la nuova residenze all’anagrafe comunale cosicché il comune possa calcolare la tassa rifiuti e possa partire ½iÃi â iÊ ÕÊ«iÀÊ >Ê prima casa.
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Danni dal gelo come 50 anni fa
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Ortofrutticoltura
Martedì 13 aprile presso il Castello di Lagnasco, in presenza dell’assessore regionale Protopapa, del consigliere regionale Demarchi, dei sindaci dei Comuni di Lagnasco, Manta, Costigliole Saluzzo, Saluzzo e Verzuolo, delle Associazioni di categoria Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative e delle Organizzazioni dei produttori Asprofrut, Joinfruit, Jolly, Lagnasco Frutta, Ortofruititalia, Rivoira, Solfrutta e Agrion, e, a distanza, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, si è tenuto il Tavolo Frutta Monviso convocato con urgenza al fine di individuare le strategie e presentare le richieste di sostegno alla Regione Piemonte per il danno causato dalle gelate nelle notti
Frutteti in ginocchio dopo gli straordinari eventi atmosferici del 7 e 8 aprile, convocato d’urgenza il Tavolo Frutta Monviso per le richieste di sostegno del 7 e 8 aprile scorsi. SOPRALLUOGO Si tratta di danni generalizzati su tutte le colture ed in tutte le zone con temperature prolungate di -7°-8° C nella fase di caduta petali in cui la pianta è maggiormente esposta e fragile a questo tipo di evento. Danno analogo non si verificava da oltre 50 anni. Successivamente ai sopralluoghi effettuati
nei comuni del Saluzzese dall’assessore e dal consi} iÀi]Ê> iÊ£ÈÊà ÊmÊ>«iÀÌ Ê Ê />Û °Ê Ê«Àià `i ÌiÊ Ã«À frut, Domenico Sacchetto, nonché presidente Assortofrutta, come concordato nella riunione effettuata in videoconferenza nella serata di lunedì 12 aprile del Tavolo Frutta Monviso, ha esposto quanto condiviso da tutti gli attori del Tavolo stesso in aggiunta alle considerazioni emergenti
dalla riunione con tutte le OP Piemontesi tenutasi nella mattina di lunedì 12 aprile. SITUAZIONE DANNI Al momento i danni riscontrati fanno presagire una riduzione della produzione del 70-80% per le drupacee (pesche, nettarine, susine, albicocche e ciliegie), del 90% per l’actinidia, del 20-25% complessivamente per le mele con punte del
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Ortofrutticoltura 50% in determinate zone, mentre per il nocciolo la situazione è più vaÀ >]ÊV Êâ iÊV Ê`> Ê`i ÊÈä Çä¯Ê ed altre del 20-30%.Per il melo, il danno medio del 20-25% genererà una variabile di perdita qualitativa `i ÊvÀÕÌÌ Ê`i ÊÎä Îx¯° Ê/>Û Ê ÀÕÌÌ>Ê Monviso quindi ha esposto tutte le possibili soluzioni per sostenere le aziende produttrici, i magazzini con particolare riferimento anche a tutti i dipendenti che inevitabilmente si troveranno in difficoltà. CALAMITÀ NATURALE Ê«À >ÊL>ÌÌÕÌ>ÊµÕ ` Êà ÊmÊië ÃÌ>Ê l’assoluta necessità di dichiarare lo stato di “calamità naturale” in quanto le gelate, oltre a provocare danni alle colture, con una perdita di reddito degli agricoltori, creeranno danni come effetto domino a tutta la filiera ed all’indotto del nostro territorio. Per questo motivo non solo i produttori agricoli avranno una significativa perdita di reddito, ma anche le strutture di confezionamento (siano
esse OP e Cooperative che Srl o SpA) avranno difficoltà nel far fronte ai costi fissi, agli ammortamenti, agli investimenti, alle rate dei mutui ecc. che porterà a ricadute occupazionali ed alla perdita di quote di mercato.
SGRAVI CONTRIBUTIVI Per agricoltori e strutture è necessario prevedere almeno fino al 30 giugno 2022 sgravi contributivi e defiscalizzazione degli oneri; moratoria al sistema bancario per mutui/ prestiti; cassa integrazione guadagni e strumenti similari di sostegno al
reddito dei lavoratori nel settore; agevolazioni per mantenere il flusso finanziario attraverso convenzioni ëiV wV iÊV Ê ÆÊ}>À> â iÊ`> >Ê Regione Piemonte per gli istituti di credito a nuovi finanziamenti di lunga durata. ESIGENZE DI LIQUIDITÀ ÌÀi]Ê«iÀÊvÀ Ìi}} >ÀiÊÌi «iÃÌ Û>mente le esigenze di liquidità, è necessario accelerare i tempi di istruttoria e lo scorrimento delle graduatorie sui bandi attivati del Psr; anticipare la liquidazione delle misure ambientali sia del Psr, che della Pac e dell’Ocm; nonché attivare tutte quelle norme di rilancio e sostegno per le aziende coinvolte dalla perdita economica causata dalle gelate sopracitate. Si richiede inoltre, come attuato in passato, l’attivazione delle sovvenzioni ai frutticoltori di cui alla Legge Ài} > iÊ£ÓÊ ÌÌ LÀiÊ£ Çn]Ê °ÈÎ]Ê Ê similari, per il ripristino degli impianti danneggiati dall’evento calamitoso e per le strutture di confezionamento
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che dovranno far fronte a minori conferimenti. BANDI E ASSICURAZIONE i ½> L Ì Ê`i Ê*ÃÀÊÃ ÊÀ chiede l’apertura dei bandi a sostegno delle imprese per gli investimenti di protezione attiva dei frutteti, quali impianti anti-brina (ed ovviamente anti-grandine) ed altresì prevedere l’introduzione, quale spesa ammissibile, delle candele, il cui utilizzo nei piccoli appezzamenti si è rilevato ivwV>V i°Ê ÌÀi]ÊÃ ÊÀ V i`iÊ che la Regione Piemonte intervenga affinché venga rivisto e rivisitato il sistema assicurativo sul gelo, con condizioni che permettano agli agricoltori la possibilità di assicurarsi con norme più chiare, applicabili e coperture più adeguate; inoltre bisogna incentivare l’utilizzo di garanzie assicurative a copertura dei costi fissi delle strutture e norme che favoriscano e contribuiscano alla diffusione dei Fondi Mutualistici per la stabilizzazione del reddito delle imprese agricole. RICHIESTA DEROGHE ÊÕ Ì ]Ê >Ê Ê«iÀÊ importanza, è necessario che attraverso la Regione Piemonte, le OP abbiano le opportune deroghe alle
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applicazioni dei programmi operativi per l’anno 2021 (ai sensi del Reg. UE 1308/13) che permettano di superare questa causa di forza maggiore nell’esecuzione delle attività programmate ed approvate come già accaduto lo scorso anno con la normativa Covid (a titolo di esempio ma non esaustivo: deroga alle condizioni di equilibrio come attuato nel 2020 con la normativa Covid; aumento della contribuzione UE pur mantenendo il limite massimo del 4,1% del VPC come attuato nel 2020 con la normativa Covid; deroga ai vincoli sulle azioni ambientali che non potranno essere attuate; deroga per ammettere la sola potatura verde anche senza il dirado manuale laddove obbligatorie entrambe per talune
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per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva. Rassicurante anche l’intervento del presidente Alberto Cirio che ha confermato di richiedere l’attivazione del fondo di solidarietà statale tramite lo stato di calamità naturale e ha dichiarato la disponibilità di cercare fondi regionali di sostegno tramite il Psr per finanziare i danni da calamità naturale.
specie; deroga alla sospensione dei volumi minimi previsti in un solo anno per il personale tecnico di magazzino con l’introduzione della media degli ultimi tre o cinque anni). MISURE URGENTI L’assessore Protopapa ha condiviso pienamente le considerazioni del Tavolo Frutta Monviso, sottolineando poi l’importanza di attivare misure urgenti nel Psr per aumentare le difese da eventi atmosferici (antigrandine e antibrina), oltre che intervenire sui premi e relative coperture delle polizze assicurative. Ha confermato di richiedere lo stato di calamità naturale per consentire di accedere agli interventi previsti
LAVORATORI STAGIONALI ÊV ÕÃÕÀ>Ê`i Ê >Û À ]Ê l’assessore regionale ha confermato ai presenti che la Regione Piemonte ha intrapreso un’azione di supporto all’attività lavorativa stagionale in agricoltura, al fine di prevenire lo sfruttamento ed il fenomeno del caporalato, con l’obiettivo di incidere concretamente sul tessuto sociale e culturale piemontese, creando condizioni di legalità diffuse sul territorio e tali da innescare processi virtuosi di emersione del lavoro non regolare. L’intenzione è di intervenire sulla problematica della accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali, pertanto anche per l’anno in corso è confermato il bando.
Attualità
Ministero e Alibaba uniti contro i falsi Rinnovato l’accordo tra l’Italia e la più importante piattaforma di commercio on line del mondo per tutelare i marchi della qualità agroalimentare È stato rinnovato l’accordo tra il Ministero delle Politiche agricole e il Gruppo Alibaba per promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro Paese e combattere i falsi, dal parmesan al prosecco contraffatto. RUOLO STRATEGICO L’accordo consolida la collaborazione esistente con il Gruppo Alibaba, confermandone il ruolo strategico nella promozione delle eccellenze agroalimentari di qualità certificata del nostro Paese e nella tutela dei consumatori e acquirenti online. Tra-
ÌiÊ ½ VµÀvÊ Ã«iÌÌ À>Ì ÊVi ÌÀ> iÊ`i >Ê tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), ordini e prodotti sospetti (che violano o evocano indicazioni geografiche tutelate) possono infatti essere segnalati direttamente al sistema di protezione della proprietà intellettuale di Alibaba. L’alleanza del Ministero con Alibaba per contrastare la contraffazione e proteggere i marchi d’origine mÊ â >Ì>Ê i ÊÓä£È\Êà ÊV ÀV>ÊÓääÊ le inserzioni di prodotti rimosse, sia nell’ambito dei marketplace B2B che B2C di Alibaba.
TASK FORCE Per individuare i falsi il Ministero ha costituito una task force operativa `i ½ ëiÌÌ À>Ì ÊÀi«ÀiÃà iÊvÀ ` ÊV iÊ quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni illecite vengono rimosse e i venditori informati che stanno violando le indicazioni geografiche italiane. Con il nuovo accordo, sono attualmente 41 le indicazioni geografiche italiane riconosciute e protette da Alibaba sulle proprie piattaforme di e-commerce.
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Attualità
Manca l’accordo sui fondi europei Ê iÀ Ì Ê> >Ê > V>Ì>Ê ÌiÃ>]Ê in Conferenza Stato – Regioni, nella ripartizione dei fondi iÕÀ «i Ê i>ÃÀÊ>ÃÃi} >Ì Ê> ½ Ì> >Ê per la programmazione futura del Programma di sviluppo rurale, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco *À Ì «>«>]ÊV i Ì>\Ê stante i solleciti per il riparto dei fondi Feasr alle Regioni in tempi brevi, apprendo della mancata intesa che causerà ritardi nella determinazione delle risorse economiche per l’attuazione del Programma di sviluppo rurale per i due anni di transizione».
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RISPETTARE GLI IMPEGNI Ê* i ÌiÊV Õ µÕiÊÛ>Ê>Û> Ì Ê nella programmazione del Psr 2021-2022 – afferma Protopapa e la Regione è partita con i bandi sulle misure del Psr agroambientali, in agricoltura biologica e nella partecipazione ai regimi ` ʵÕ> ÌD°Ê Ê« Ãà > ÊÊ« ÙÊ attendere e abbiamo l’urgenza di sostenere le nostre aziende agricole che hanno necessità di riëiÌÌ>ÀiÊ} Ê «i} Ê«Àià °Ê Ê } Ê caso ci aspettiamo che il governo confermi la proposta di riparto formulata dal ministro Patuanelli e sulla quale si sono espresse a
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Attualità
Le Regioni non trovano l’intesa sulla ripartizione delle risorse economiche destinate all’agricoltura, ma il Piemonte tira dritto sulla programmazione del Psr 2021-2022
favore ben 15 Regioni tra le qua Ê Ê* i Ìi°Ê ʵÕiÃÌ Ê ` ÊÃ Ê sancirebbe il superamento degli iniqui e anacronistici “criteri storici” e le nostre aziende potrebbero finalmente contare su fondi commisurati al reale peso dell’agricoltura piemontese». DANNI GELO Al Tavolo verde, convocato il 21 aprile dall’Assessorato regionale all’Agricoltura con la partecipazione delle organizzazioni agricole, è sta-
to affrontato il tema dell’attuazione delle misure strutturali del Psr per i `ÕiÊ> Ê` ÊÌÀ> Ã â i°Ê Ê«>ÀÌ colare ho espresso la volontà della Regione di attuare la misura del Psr rivolta alle aziende agricole per investimenti nella prevenzione dei danni da calamità naturali - precisa l’assessore Protopapa – e in questo si considerano anche gli interventi per la protezione dal gelo che ha causato gravi danni a gran parte del comparto agricolo nel mese di aprile».
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Notizie dalle aziende
Dai tunnel a Etunnel: l’evoluzione delle coperture L’azienda trevigiana, pioniera delle coperture fisse o mobili in acciaio e telo a uso agricolo, celebra i suoi primi 10 anni di attività. Quando racconta i primi 10 anni di vita della sua Etunnel di Arcade (TV), Eros Zanatta tradisce una certa emozione: “Una mattina di 10 anni fa, io e mio padre Renato, insieme a mio zio Valerio, abbiamo deciso di creare Etunnel. Lo abbiamo fatto un po’ per orgoglio e un po’ per far quadrare i conti. E abbiamo fatto bene”. Nata nel 2011, oggi Etunnel è sinonimo di un nuovo modo di fare edilizia in ambito rurale. Uno stile a basso impatto ecologico e a prezzi accessibili, basato sul ricorso a tunnel in acciaio e telo resistenti ma leggeri, con fondazioni in mini palo e di rapida installazione. Uno stile di successo: le strutture Etunnel, pensate e realizzate per il ricovero di mezzi agricoli, fieno e bestiame, si stanno diffondendo in ogni angolo d’Italia e d’Europa. Come prima mossa strategica, la famiglia Zanatta brevetta le strutture ad “arco
rinforzato”. “Sono strutture – spiega Zanatta – che raddoppiano la portata neve e potenziano anche la portata vento, funzionalità molto apprezzate in diverse aree geografiche”. Dal 2012, l’azienda cresce insieme al suo catalogo di soluzioni per l’agricoltura. “Dopo qualche anno – prosegue Zanatta – abbiamo sviluppato anche le strutture
a gamba dritta, proponendo progetti modulari e personalizzati con larghezza anche superiori ai 20 metri”. Altra tappa storica è il 2016, quando la Saipem chiede all’azienda trevigiana ben 32 tunnel per la copertura di greggio stoccato per la raffineria Eni di Taranto. “Un lavoro che ci ha fatto crescere, soprattutto per ciò che riguarda il rispetto delle norme in tema di sicurezza sul lavoro”. Nel 2019, l’azienda decide di proporre i primi tunnel prodotti in kit di montaggio. “Un processo che prevede il taglio laser ad altissima precisione. Inizialmente pensavamo di limitarci alla produzione di piccole strutture installabili dai clienti. Oggi conclude Zanatta - stiamo replicando questo modello produttivo anche per le strutture più grandi. La soddisfazione del cliente è il nostro unico obiettivo, da sempre”.
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Attualità
Contributi dalla Regione per ospitare gli stagionali Per l’anno 2021 Comuni, Unioni di Comuni e Consorzi di Comuni del Piemonte potranno contare su una dotazione finanziaria complessiva di 125 mila euro che la Regione assegna per la sistemazione temporanea dei salariati agricoli stagionali non fissi che operano nelle aziende agricole. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, definendo i criteri di assegnazione dei contributi e le tipologie di strutture abitative prefabbricate per l’ospitalità dei lavoratori stagionali in agricoltura. CONTRIBUTI FORFETTARI Viene concesso un contributo forfettario di 1.500 euro per l’acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale, e un contributo di 500 euro per la locazione (comprensivi di trasporto ed installazione) e viene finanziato l’adeguamento igienico-sanitario in strutture esistenti non residenziali che siano di proprietà pubblica o nella
Alle aziende agricole andranno 1.500 euro per l’acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale e 500 euro per la locazione
disponibilità effettiva degli Enti locali richiedenti. Per strutture prefabbricate si intendono container di tipo abitativo e prefabbricati modulari ad uso di servizi } i V °Ê Ê«iÀ ` Ê` ÊÕÌ ââ Ê
non può essere superiore a centottanta giorni all’anno. ÊV ÌÀ LÕÌ Ê >ÃÃ ÊV iÊ può essere assegnato ad ogni ente locale è di 25 mila euro e avranno priorità gli enti con minor numero
di abitanti al fine di consentire una distribuzione capillare delle strutture abitative e limitare gli spostamenti degli stessi lavoratori stagionali. SOSTEGNO DIRETTO «Anche per il 2021 dalla Regione Piemonte arriva un sostegno diretto ai Comuni per gestire l’ospitalità dei lavoratori stagionali non fissi in strutture conformi alle norme igienicosanitarie, con più risorse e con regole modificate e migliorate dopo l’esperienza dello scorso anno e nel rispetto delle segnalazioni ricevute dai territori coinvolti - sottolinea l’assessore regionale Marco Protopapa –; la possibilità di collocare le strutture direttamente nelle aziende agricole per chi ne fa richiesta offre una disponibilità immediata di manodopera in azienda e garantisce maggior sicurezza in tempo di Covid, evitando concentrazioni di numeri elevati di persone in strutture centralizzate e limitando gli spostamenti tra comuni».
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Seminativi
Medica e leguminose verso nuovi orizzonti Colture che fino a pochi anni fa sembravano destinate a scomparire, diventano protagoniste della nuova Pac Oltre 200 persone, collegate anche da 9 Paesi euÀ «i Êi`ÊiÝÌÀ>Ê1 ]Ê > Ê partecipato al web meeting organizzato dall’Associazione italiana foraggi essiccati (Aife) svoltosi venerdì 23 aprile e dedicato al progetto Medi-C-ARbonio (contabilizzazione
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delle emissioni e sequestri del carbonio nel processo produttivo del foraggio da prato di erba medica per valutarne il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici), che vede coinvolte una quarantina di aziende associate ad Aife/Filiera italiana forag-
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gi e la collaborazione in qualità di partner scientifico del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia. SOSTENIBILITÀ E CLIMA Sulla trattativa in corso >Ê ÀÕÝi iÃÊ«iÀÊ >Ê Õ Û>Ê Pac 2023-2027, Paolo De Castro del Parlamento Europeo ha ricordato che tra gli obiettivi della futura Politica agricola europea “vi è il rafforzamento alla sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici”. «Siamo nel pieno di un
negoziato che racchiude molte novità all’interno di una fase nuova più orientata alla tutela dell’ambiente e in un contesto in cui le colture leguminose come l’erba medica entrano a pieno titolo, offrendo a tutti gli Stati membri grandi opportuniÌD°Ê Ê i} â >Ì Ê` ÛÀiLLiÊ concludersi al massino entro il prossimo mese di giugno, mentre la pubblicazione del documento in Gazzetta Ufficiale Europea è previsto per l’autunno. A quel punto, prima
Seminativi dell’entrata in vigore della nuova Pac prevista per il 1 gennaio 2023, i Paesi membri avranno davanti un anno di tempo per conoscerla e approfondirne tutti gli aspetti». ECOSISTEMI PORTANTI Gli ecoschemi saranno un asse portante della nuova Politica agricola europea, “ad essi è destinato circa il 30% del budget destinato ai pagamenti diretti – ha spiegato nel suo intervento Angelo Frascarelli dell’Università ` Ê*iÀÕ} >ÊqÆÊi ÌÀ Ê >Ì> iÊ ogni Stato della Ue dovrà scegliere i suoi ecoschemi che più in generale prevedono tra gli altri attività già codificate, come il biologico, ma anche il
controllo meccanico delle infestanti e l’adozione di pratiche agroecologiche come la rotazione delle colture con inserimento di leguminose. Sarà quindi importante costruire dei buoni ecoschemi perché la nuova architettura verde della Pac è fatta di una condizionalità più alta rispetto al passato e il sostegno al reddito sarà sempre più orientato verso la sostenibilità”. PROGETTO MEDI-C-A-RBONIO E per evidenziare e documentare i plus di sostenibilità ambientale dei foraggi da prati di erba medica ecco che il progetto Medi-C-A-Rbonio
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Seminativi ÃV i Ì wV °Ê Ê«À }iÌÌ ÊmÊ partito verso la fine del 2020 e intende stabilire il ruolo della coltivazione di erba medica nel sequestro del carbonio nel terreno nella parte orientale dell’Emilia Romagna.
entra a pieno titolo nella discussione perché “attraverso questo progetto intendiamo valutare il contributo delle foraggere poliennali al sequestro
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di carbonio nel suolo e raccogliere gli elementi di sostenibilità documentandoli anche a supporto di una certificazione ecologica”.
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Così Maria Teresa Pacchioli del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia, che è al fianco della Filiera italiana foraggi come partner
POTENZIALITÀ INTERESSANTI «Gli studi che abbiamo condotto con altri progetti che hanno riguardato l’intera regione – ha spiegato la ricercatrice –, ci hanno mostrato che mediamente lo stoccaggio nei primi 30 cm di suolo nei diversi territori e usi del suolo Ài} > ÊmÊ` ÊÈ£ }É >]Ê ma nei terreni dove si coltivano foraggere destinate a Parmigiano Reggiano possiamo arrivare anche a
75Mg/ha. Questo dimostra quanto possano essere interessanti le potenzialità di una leguminosa come l’erba medica sul sequestro di carbonio e il contributo che la sua coltivazione può dare alla mitigazione del cambiamento climatico». LIFE MAGIS Un contributo che merita una giusta valorizzazione, la quale a sua volta va comunicata al consumatore finale affinchè la funzione dell’agricoltura sia realmente percepita come un valido contributo al miglioramento del nostro ambiente. Un percorso che conduce alla certificazione di prodotto,
quel >`iÊ}Àii Ê Ê Ì> Þ di cui ha parlato Sara Cortesi dell’Enea, illustrando il progetto Life Magis partito nel settembre di due anni fa per favorire la conoscenza sul mercato di prodotti >`iÊ Ê Ì> Þ di alta qualità ambientale attraverso l’adozione di linee guida per il calcolo degli impatti, “mettendo a disposizione documenti, strumenti, dati e materiali di comunicazione che facilitino la conoscenza e l’adozione dello schema >`iÊ}Àii Ê Ê Ì> Þ” ha puntualizzato la ricercatrice. ÊÃ Ê w iÊ > V>Ì Ê gli approfondimenti sulle priorità delle iniziative messe in campo dall’Europa legate al sequestro
di carbonio e i chiarimenti sulle migliori tecniche disponibili, le cosiddette Bat (Best available techniques) da adottare per il contenimento delle emissioni derivanti dalla produzione di foraggio disidratato. STOCCAGGIO CARBONIO «Gli studi in corso ci faranno capire se le attuali norme ci permetteranno di arrivare nel 2050 alla neutralità da emissioni qÊ >Êë i}>Ì Ê V >Ê` Ê Virgilio della Commissione
europea DG Agri-Unit 4 ambiente e bioeconomia – o dovranno essere riviste. Per ora la Commissione ha concluso che da qui al 2030 l’obiettivo di riduzione al 55% è raggiungibile ed è superiore al 40% inizialmente previsto. È però necessario aumentare lo stoccaggio del carbonio nel terreno e arrivare alla sua rimozione dall’atmosfera. Un percorso particolarmente condizionato dal clima e dalla situazione geografica di ogni Stato membro che
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Seminativi richiede l’individuazione di una corretta gestione agricola e del ruolo delle colture foraggere in ogni contesto». DISIDRATAZIONE FORAGGIO w iÊ iÊi ÃÃ Ê generate dagli impianti
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di disidratazione del foraggio. German Giner Santonja della Commissione europea DG Joint Research Centre Directorate B Growth > `Ê Û>Ì ]Ê Circular Economy > `Ê `ÕÃÌÀ > Ê Leadership ha ricordato che la Diretti-
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va industriale europea è in fase di revisione e la nuova, che la Commissione intende ultimare entro quest’anno, sarà maggiormente orientata alla tutela ambientale puntando in special modo all’efficienza energetica per ridurre le emissioni e le polveri in atmosfera.«La Direttiva non obbliga a tecniche precise – ha sottolineato – ma le raccomanda, consigliando ad esempio l’uso di calore di scarto per le operazioni di essicamento o il filtro a manico o il ciclone per contrastare la diffusione delle polveri».
TREND CRESCENTE Da coltura che fino a pochi anni fa sembrava destinata a scomparire, oggi per l’erba medica si aprono scenari molto interessanti sia da un punto di vista produttivo che economico. Lo dimostrano anche i numeri di Aife che nell’ultimo anno ha esportato V ÀV>Ê ÊÈä¯Ê`i >ÊÃÕ>Ê produzione con un trend in continua ascesa. Ê ä¯Ê`i >Êw iÀ>Ê`i Ê foraggi sono essiccati e disidratati a livello nazionale, con una produzione di circa 800 mila tonnellate/anno, pari al 10% della Ì Ì> ÌDÊ«À ` ÌÌ>Ê Ê Ì> >Ê e trasformata nei 30 impianti distribuiti in diverse regioni.
Zootecnia
La sfida della qualità per i suini all’ingrasso ʺ >`iÊ Ê Ì> Þ»]Ê> V iÊ e soprattutto in ambito agricolo e alimentare, è ancora garanzia di qualità. Ed è importante che il consumatore ne sia al V ÀÀi Ìi°Ê iÊmÊV Û Ì>Ê la famiglia Tassone, che dalla fine degli anni ‘70 porta avanti a Peveragno – precisamente in zona San Lorenzo – un allevamento suinicolo. Un’azienda agricola che si è evoluta nel corso del tempo, restando
sempre fedele al legame con il territorio. IMPRESA FAMIGLIARE A raccontarci dell’allevamento è Enzo Tassone, 52 anni, che attualmente manda avanti l’azienda insieme al fratello Valter e al nipote Michael. «L’attività nasce negli anni ‘70 per opera di mio padre – racconta Enzo, in azienda fin dal 1982 –. Come era usuale all’epo-
ca, inizialmente aveva prevalentemente bovini e à ʵÕ> V iÊ > > i°Ê i Ê ‘79 l’allevamento viene convertito: niente più bovini e diventa scrofaia, con la produzione di suinetti a ciclo aperto». Da lì in poi l’azienda conosce diversi momenti di evoluzione. Solo per citarne alcuni, nell’ ‘88 viene aggiunto un pezzo di capannone per i suini all’ingrasso, nel ‘90 viene
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Zootecnia
La scelta dell’azienda agricola della famiglia Tassone, a Peveragno: evolversi restando fedeli al legame con il territorio
Enzo Tassone
realizzato un piccolo mangimificio aziendale e nel 2002 viene messo a punto un ulteriore ampliamento. Oltre a diverse ristrutturazioni, nel corso degli anni il cambiamento più importante viene approntato alla fine del 2020: l’allevamento delle scrofe viene accantonato, e la famiglia Tassone si dedica ai suini all’ingrasso. SUINI ALL’INGRASSO Attualmente l’azienda agricola peveragnese conta circa 2.000 suini all’ingrasso. Due i capannoni, uno parallelo all’altro, ed un solo sito produttivo. «Compriamo gli animali
a 30-35 chili, i suinetti – spiega Enzo Tassone –. Li teniamo in allevamento per circa È ÇÊ ià ]Êw Ê>ʵÕ> ` Ê Ê arrivano a 170 chili di peso, e poi li vendiamo». L’impresa dei Tassone aderisce alla filiera del Parma e del San Daniele: «Per il consorzio, seguiamo un disciplinare che impone determinate regole. Per esempio, il suino deve avere almeno 10 mesi d’età, e dunque non crescere troppo in fretta, ed avere una determinata alimentazione, senza certi sottoprodotti che sono permessi all’estero». Una filiera, dunque, che è garanzia di salubrità. ALIMENTAZIONE DI QUALITÁ A proposito di alimentazione, i suini Tassone sono nutriti
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Zootecnia ciabilità, entrata in vigore ad inizio anno. Prevede l’indicazione della provenienza delle carni fresche in etichetta: è più che mai importante che il consumatore sia consapevole di ciò che acquista e mangia». La caratteristica principale che ha permesso all’azienda agricola peveragnese di attraversare diversi decenni è la capacità di rinnovarsi
con mais, orzo, crusca e componenti proteiche della soia. Oltre ad oligoelementi e vitamine. «Gli alimenti che somministriamo ai suini sono al 50% prodotti da noi e per l’altra metà comprati in aziende agricole del vicinato – dice Enzo –. Alimentiamo i capi tre volte al giorno: mattino, pomerig} ÊiÊÃiÀ>°Ê ÊV ÌÀ Ê«À cipalmente i pasti, le razioni e gli approvvigionamenti di cereali, mio fratello segue più la parte dei terreni». «Per quanto riguarda la pulizia della stalla seguiamo la regola del “tutto pieno, tutto vuoto”. Quando i
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suini vengono venduti ed il capannone si svuota lo puliamo e igienizziamo per evitare malattie o patologie. È una buona prassi anche nell’ottica del benessere animale». IMPORTANZA TRACCIABILITÀ Anche il comparto suinicolo, ovviamente, non è stato risparmiato dalle difficoltà generate dalla pandemia. «La ristorazione chiusa, il calo dei consumi e la contrazione dei prezzi, inevitabilmente si ripercuotono anche sul nostro settore – affermano i Tassone –. Un altro problema del com-
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parto è rappresentato dai capi provenienti dall’estero, che con la globalizzazione (quando la grande distribuzione butta giù i prezzi) possono rappresentare una minaccia. Confidiamo molto nella legge sulla trac-
sempre e guardare avanti. Cosa che i Tassone continuano a fare. «Per i prossimi anni il proposito è quello di continuare a migliorarci sempre, anche e soprattutto con il supporto della tecnologia».
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Zootecnia assente al tavolo della Pac Rammarico dell’Associazione di organizzazioni produttori di carne bovina: «Nel dibattito sul futuro del comparto parlano tutti, tranne gli allevatori» «Poteva essere un’ottima occasione per ascoltare anche la nostra voce, le nostre istanze, le nostre idee per una zootecnia sempre più sostenibile. Peccato che nel novero delle numerose personalità e rappresentanti dei vari settori agricoli quello zootecnico non fosse
presente. Quasi come se non esistesse o fosse un comparto talmente marginale da non considerarlo strategico e fondamentale, soprattutto in uno momento storico come quello che stiamo vivendo». TAVOLO ZOPPO C’è stupore e rammarico
nelle parole di Fabiano Barbisan, presidente `i >Ê «Ê Ì> >Ê< ÌiVnica, all’indomani della convocazione del Tavolo nazionale di partenariato, svoltosi pochi giorni fa in modalità online e organizzato dalla Rete rurale nazionale e dal Ministero delle Politiche agricole per
discutere il Piano strategico nazionale in vista della nuova Pac 2023-2027. >Ê «Ê Ì> >Ê< ÌiV V>Ê è l’Associazione di organizzazioni produttori di carne bovina a cui afferiscono 14 Associazioni regionali che da nord a sud del Paese abbracciano tutta la penisola e rap-
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«ÀiÃi Ì> ÊV ÀV>Ê ÊÈä¯Ê della produzione di carne bovina italiana. È evidente quindi l’importanza che la caratterizza, al pari di tanti altri comparti zootecnici rimasti totalmente esclusi dall’incontro. ZOOTECNIA ASSENTE «Durante una discussione che si preannunciava molto interessante e che si è protratta per oltre tre ore – continua Barbisan – oltre alle personalità istituzionali di spicco come il ministro Stefano Patuanelli, abbiamo ascoltato gli interventi dei rappresentanti di numerose categorie agricole, delle organizzazioni sindacali, del mondo della trasformazione, ma anche
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delle associazioni ambientaliste e animaliste. Un variegato mondo di attori del comparto agricolo in cui è mancata la voce autorevole della zootecnia, ma non quella di chi vorrebbe distruggerla o quantomeno trasformarla, diciamo così, in base alle sue convinzioni ideologiche». PRECONCETTI IDEOLOGICI «Ho ascoltato attentamente infatti l’intervento di Anna Maria Pisapia, direttrice di Compassion ÊÜ À `Êv>À }Ê Ì> >Ê onlus – osserva Barbisa che dopo aver sottolineato l’insostenibilità dell’attuale produzione agrozootec-
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nica ha indicato la strada che a suo giudizio dovrà caratterizzare il nuovo corso della Politica agricola comune: incentivare
i pascoli e gli allevamenti estensivi con obiettivi concreti – ha detto proprio così – temporali e soprattutto vincolanti».
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Secondo Pisapia, quindi, occorre avviarsi verso una transizione ecologica non incompatibile col benessere animale.
«Prima di ricordare un altro passaggio dell’intervento della direttrice del Ciwf – sottolinea il presidente Barbisan - vorrei
ribadire che nelle nostre stalle il benessere animale è una realtà consolidata `>ÊÌi « °Ê Ê«À ÃÊ«iÀV jÊ esiste una normativa precisa e cogente, secondariamente perché nessun allevatore ha interesse a maltrattare il suo bestiame, non fosse altro che per una mera questione di redditività. Poi è chiaro, margini di miglioramento esistono sempre e non è certo il comparto zootecnico a negarlo o a rifiutarsi di adottare tutti gli strumenti e le pratiche che possono contribuire a questo miglioramento. Ma siamo stanchi di essere tacciati per i grandi inquinatori del pianeta o per coloro che maltrattano
gli animali che allevano perché non è vero». ORIENTAMENTO VEGETARIANO «E se va riconosciuto che, toccando il tema della certificazione e della tutela della sostenibilità, Pisapia ha sottolineato l’importanza di premiare gli allevamenti virtuosi, non posso ignorare che ha comunque ribadito la necessità di orientarsi verso un modello alimentare più vegetale, con diete che prevedano meno proteine animali. Sistemi che insieme a un minor spreco alimentare e a una riduzione del consumo di suolo contribuiscono a ridurre il rischio legato all’esplosione di
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pandemie. Un accorato appello quello di Anna Maria Pisapia che segue la scia ormai sistematica di chi vede nella zootecnia la radice di tutti i mali del pianeta». BUON SENSO Le parole del ministro Patuanelli al termine
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dell’incontro, rileva Barbisan, “ci hanno in parte confortato quando, sottolineando che il tema del benessere animale gli sta particolarmente a cuore, ha ribadito che occorre fare ancora di più di quanto sia stato fatto fino a oggi senza demonizzare o mettere in croce
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il comparto, fornendo invece strumenti normativi ed economici per accompagnare un percorso di maggior sviluppo. Ritengo siano decisamente parole di buon senso che il ministro ha invitato a raccogliere come spunto di riflessione”. «Ecco – conclude Bar-
bisan – questo tipo di affermazioni non può che trovarci sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, garantendo al proposito la nostra massima collaL À>â i°Ê Ê« ÃÃ > Ê invece più tollerare un ostracismo che ogni giorno di più assume i contorni di una crociata contro un settore che, invece, come abbiamo dimostrato durante la pandemia, ha saputo garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione. Anche per questo chiediamo che ai prossimi incontri del Tavolo di lavoro di partenariato sulla nuova Pac il nostro comparto possa partecipare in forza del ruolo che svolge e di ciò che rappresenta».
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Biometano agricolo nel piano del Governo Gli impianti di digestione anaerobica integrati nelle aziende agricole riconosciuti come infrastrutture strategiche in grado di stimolare la transizione agroecologica Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione del Governo di stanziare parte delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un progetto di sviluppo della produzione di biometano in ambito agricolo. «Ritengo che questo sia un segnale importante che riconosce come gli impianti di digestione anaerobica integrati nelle aziende agricole siano infrastrutture
strategiche in grado di stimolare la transizione agroecologica nei territori», dichiara Piero Gattoni, «Àià `i ÌiÊ`i Ê Ã Àâ Ê Ì> > Ê Biogas. PROGETTI CANTIERABILI Gli 1,92 miliardi di euro previsti dal Pnrr sono un importante volano per gli investimenti nel settore primario in progetti immediatamente cantierabili nella filiera
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agricola e agroindustriale italiana. «Questo risultato è frutto di un profondo lavoro di sensibilizzazione svolto dal Consorzio anche grazie al progetto Farming for Future - prosegue Gattoni - che ha permesso di aprire un dialogo costante con le associazioni agricole, il mondo dell’ambientalismo scientifico, il mondo industriale e con le istituzioni nazionali».
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INVESTIMENTO PRODUTTIVO «Un particolare apprezzamento va al lavoro svolto dal Parlamento e dalle strutture ministeriali che hanno visto nelle potenzialità di sviluppo del biometano agricolo un’opportunità per rafforzare il sistema produttivo del Paese, per promuovere l’innovazione nelle imprese agricole e per contribuire a contrastare il cambiamento
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climatico». Questo passaggio in Consiglio dei Ministri costituisce un primo tassello per il rilancio della nostra iV >]Ê ÃÃiÀÛ>Ê Ê Ã Àâ Ê Ì>liano Biogas, che si dichiara “pronto a dare il proprio contributo per affrontare le sfide che attendono il Paese nei prossimi mesi e consentire la piena attuazione del piano nei tempi programmati”.
Attualità
Transizione ecologica in cerca dei giusti semi i} ÊÕ Ì Ê£ääÊ> ]ÊÃiV ` Ê >Ê Fao, è scomparso il 75% delle specie vegetali impiegate in agricoltura. Tra le principali cause della perdita di biodiversità troviamo l’uso sempre più ridotto di varietà vegetali coltivate in porzioni di territorio sempre più estese. Ê«À `ÕÀÀiÊ ÊÈä¯Ê`i ÊÃi ÊÛi `ÕÌ Ê in tutto il mondo sono solo quattro aziende, le stesse che producono pesticidi e concimi impiegati nell’agricoltura industrializzata. Questo modello ha dimostrato di avere effetti negativi sulla biodiversità agricola ma anche su ambiente e salute umana. Parte delle sementi utilizzate non è ‘riproducibile’ oppure l’autoriproduzione a cura dell’agricoltore non
risulta interessante perché instabile e poco produttiva. CAMPI BIOLOGICI L’agricoltura biologica necessita di varietà ‘locali’, legate cioè alle caratteristiche delle aree di produzione, oppure selezionate in modo specifico per una pratica agroecologica, in grado di svilupparsi pienamente in campi dove la chimica di sintesi non viene impiegata. La Strategia europea Farm to Fork prevede che entro il 2030 i campi biologici arrivino al 25% della superficie agricola del continente. Obiettivo importante e ambizioso visto che il bio copre oggi l’8% `i iÊÌiÀÀiÊ>}À V iÊiÕÀ «iiÊ Ê Ì> >Ê questo dato sale al 15,8%): per
moltiplicare i campi bio così come indica il Green Deal, occorre partire dall’inizio, da semi adatti. Semi che siano in grado di produrre piante con radici ramificate e profonde, in grado di ‘andarsi a cercare’ il nutrimento che non viene fornito in forma immediata dai fertilizzanti chimici di sintesi. Semi che – ad esempio – diano vita a piante di frumento alte, in grado di competere con le erbe infestanti. O che siano in grado di far fronte, anche per diversità e varietà, ai cambiamenti climatici. SEMI DEL CAMBIAMENTO Di questo si è parlato nel web talk “Dal seme alla tavola/From Seed Ì Ê À »ÊV iÊ >ÌÕÀ>- ÊiÊ- ÜÊ `Ê
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Attualità Ì> >]Ê ÊV >L À>â iÊV Ê dazione Seminare il Futuro, hanno organizzato all’interno di Terra Madre, in occasione della Giornata mondiale della Terra. Dopo la lecture introduttiva di Stefano Mancuso, botanico, dal titoloÊ Ê semi del cambiamento, a discutere di come costruire e sostenere un nuovo sistema alimentare a parti-
sioni della tavola rotonda. AGRICOLTURA DIVERSA ÊL } V ÊÛ ÛiÊ` ÊL ` ÛiÀÃ ÌDÊ Ê >Ê detto Fausto Jori -, l’agricoltura così come è stata concepita a partire dalla metà del secolo scorso punta sulla semplificazione: gli stessi semi, e, quindi, le stesse piante alimentari, dalla Finlandia al Vietnam al Cile.
dal seme giusto e questo richiede un lavoro lungo e puntuale per selezionare i semi del futuro». BENE COMUNE ÊÃi Ê`iÛ ÊiÃÃiÀiÊV Ã `iÀ>Ì Ê un bene comune, perché sono alla base della nostra vita, essenziali alla sopravvivenza del pianeta. E mettere la nostra esistenza in
La Strategia europea Farm to Fork prevede che entro il 2030 i campi biologici arrivino al 25% della superficie agricola del continente re dai semi sono stati Fausto Jori, > ÃÌÀ>Ì ÀiÊ`i i}>Ì Ê` Ê >ÌÕÀ>Sì; Carlo Petrini, fondatore di Slow Food; Federica Bigongiali, direttrice della Fondazione Seminare il Futuro. Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao ha tirato le conclu-
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Questo è possibile attraverso l’uso di pesticidi e fertilizzanti che rendono omogeneo l’ambiente di crescita, ma che allo stesso tempo sono causa dell’inquinamento dell’acqua, del suolo, dell’aria. Una diversa agricoltura parte anche
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mano a poche aziende non è giusto oltre che pericoloso», ha commentato Carlo Petrini. ÊÛ>ÊÌÀ>ÃVÕÀ>Ì ]Ê« ]ÊV iÊ iÊ grandi aziende che hanno il controllo delle sementi sono leader nella produzione di pesticidi e diserbanti.
Attualità Quindi, c’è un intreccio tra chi produce semi e input chimici per il terreno. Tutti noi abbiamo un dovere preciso nei confronti dei semi: proteggerli, liberarli e condividerli per tutelare il patrimonio di diversità biologica e culturale che rappresentano, a prescindere dalla convenienza iV V>°Ê Ê«iÀV ÀÃ Ê >ÊÕ Ê punto di partenza: i contadini e la terra. Lo scopo è dare la possibilità agli agricoltori di produrre in modo sostenibile semi sani e in grado di rappresentare territori e culture». ORIZZONTE RIGENERAZIONE ÊÛ Vi` ÀiÌÌ ÀiÊ}i iÀ> iÊ`i >Ê Fao, Maurizio Martina, ha sottolineato l’urgenza di andare avanti in maniera veloce nella comprensione dei temi dell’equilibrio ecologico del
pianeta, ricordando la celebrazione dell’Earth Day. Ê«À L i >ÊV iÊ` LL > Ê affrontare non è solo quello del contenimento degli effetti avversi della crisi ambientale ma la costruzione di un equilibrio duraturo, la cui chiave è la rigenerazione. E in questo senso il biologico, con il suo impegno verso pratiche rigenerative del suolo e l’utilizzo di semi buoni e a disposizione degli agricoltori, è un punto centrale. L’agricoltura biologica e biodinamica possono essere parte della soluzione all’impoverimento agricolo e alimentare. Ma occorre un impegno forte su ricerca e innovazione per lo sviluppo e la selezione di sementi adatte al biologico. Oggi Ê Ì> >Ê>Êv>À ÊÃ Ê Ê« V ]Ê nonostante il nostro Paese sia il secondo per estensione di campi convertiti al biologico.
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Enologia
Se la Brexit brinda senza vino italiano -Ì À V ÊVÀ Ê`i ÊÎÈ¯Ê % delle esportazioni di Û Ê >`iÊ Ê Ì> ÞÊ Ê À> Ê Bretagna per effetto degli ostacoli burocratici ed amministrativi che frenano gli scambi commerciali ` « Ê >Ê ÀiÝ Ì° E’ quanto emerge dall’analisi del Centro Studi Divulga sulla base `i Ê`>Ì Ê ÃÌ>ÌÊÀi >Ì Û Ê> Ê commercio esterno nel primo mese del 2021, dopo l’uscita dall’Unione Europea. OVERDOSE BUROCRATICA La Gran Bretagna – sottolinea Centro Studi Divulga - resta il terzo mercato di sbocco del vino Made Ê Ì> Þ]Ê` « Ê-Ì>Ì Ê1 Ì ÊiÊ Germania, ma le spedizioni hanno raggiunto quest’anno il minimo del `iVi °Ê Ê` ` V Ê Õ Û ®Ê vincoli obbligatori solo per esportare il vino nel Regno Unito nel post-
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ÀiÝ Ì]ÊÃ ÊÃ Ê >Ê«Õ Ì>Ê dell’iceberg di una overdose di burocrazia con la quale le imprese nazionali del settore agroalimentare dovranno dunque fare i conti. La complessa documentazione richiesta per entrare in Gran Bretagna è una delle numerose criticità evidenziate dal primo V « iÌ ÊÀi« ÀÌÊÃÕ ½iÝport nel Regno Unito delle imprese vitivinicole realizzato dal Centro Studi Divulga. ETICHETTATURA Si parte dall’etichettatura: fino al 30 settembre 2022 nessuna modifica, ma successivamente a tale data bisogna cambiare etichetta e indicare nome e indirizzo dell’importatore o imbottigliatore che opera nel Regno Unito. E’ richiesto subito un certificato specifico, incerto
Enologia ÛiViÊ Ê `i Ê6 £ ° Per il vino biologico nel 2022 scatta un certificato di ispezione. E ancora, novità sugli obblighi degli imballaggi, un nuovo codice, informazioni in etichetta che scoraggino l’uso di alcol, registrazione su Banca `>Ì Ê,iÝÊ«iÀÊëi` â Ê` Ê oltre seimila euro e infine un nuovo regime tariffario (che per il momento salva le produzioni di origine Ue). MERCATO RICCO Per le imprese si aprono
sono i principali consumatori mondiali di Prosecco secondo la Coldiretti. SCENARIO OMBROSO Vino e bollicine sono la principale voce di esportazione dell’agroalimentare >`iÊ Ê Ì> ÞÊV Ê ÌÀiÊ un quinto del totale delle spedizioni di prodotti agroalimentari in Gran Bretagna mettendo a segno negli ultimi 10 anni un balzo `i Ê{ä¯°Ê ½ Ì> >ÊÛ Ì Û V la ha conquistato spazi e negli ultimi anni è riuscita
Export al minimo del decennio, con dodici nuovi vincoli per portarlo sulle tavole inglesi. Per le imprese, una nuova sfida alla burocrazia dunque nuove e complesse sfide burocratiche che si rifletteranno su un business che è stato finora particolarmente ricco. Ê,i} Ê1 Ì ]ÊV ÊÕ ÊÛ> re delle importazioni di vino e spumanti di 3,7 miliardi, è oggi il secondo mercato mondiale per il settore dopo gli Stati Uniti. i Ê*>iÃiÊÃ ÊÃÌ>ÌiÊ Û >ÌiÊ iÌ V iÌÌiÊ >`iÊ Ê Ì> ÞÊ i Ê 2020 per 714 milioni di euro, di cui 324 milioni sono esportazioni di spumanti, con gli inglesi che
a sorpassare in bottiglie vendute nel Regno Unito le produzioni francesi. Per il nostro Paese, dunque, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea apre uno scenario segnato da ÌiÊ LÀi°Ê Ê Õ Û Ê>`i pimenti, peraltro ancora non perfettamente chiariti, rischiano di frenare i flussi commerciali e di aggravare, con ulteriori costi richiesti dalle nuove procedure, il bilancio del settore vitivinicolo già duramente provato dall’effetto Covid 19. Maggio 2021
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Alta tecnologia nei vigneti Unesco Per la viticoltura si tratta della più grande novità meccanica dell’ultimo mezzo secolo e il Monferrato, territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, diventa un attore pionieristico che procede nella direzione della sostenibilità.
ATOMIZZATORE TECNOLOGICO Ê«À }iÌÌ Ê Û >}À Ê iÜÊ application of vegetation `iÝiÃÊ Ê>}À VÕ ÌÕÀi), fortemente voluto e promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, porterà le risorse per la realizzazione di un prototipo meccanico di atomizzatore da impiegare in vigna. Una macchina che servirà a limitare la dispersione di prodotto fitosanitario in fase di trattamento dei vigneti, con un sofisticato sistema tecnologico che incontra ottimizzazione del lavoro e basso impatto ambientale. RISULTATO IMPORTANTE « ÊÀÕ Ê`i Ê Ã Àâ Ê Ê questo progetto è attivo e
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concreto – dichiara Filippo Mobrici, presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato –, siamo orgogliosi di essere gli apripista di un’iniziativa lungimirante e originale che contribuisce a sviluppare una grande innovazione per la viticolÌÕÀ>°Ê Ê«À Ê Õ } Ê«iÀÊ il suo carattere altamente sostenibile, poi perché apre uno spazio di riduzione dei costi e di risparmio. Abbiamo costruito, passo dopo passo, i passaggi per giungere a questo importante risultato; abbiamo indirizzato la ricerca e le sue applicazioni partendo dalla conoscenza del nostro territorio e del lavoro dei nostri viticoltori. Continueremo a essere presenti con attenzione e
a seguire ogni momento della realizzazione del prototipo, fiduciosi che il progetto possa presto avere un respiro ancora maggiore e diventare una realtà fattuale e fruibile dalle aziende, nel segno della sostenibilità e del rispetto ambientale». COME FUNZIONA ÊV VÀiÌ Ê Ê«À }iÌÌ ]Ê finanziato interamente dalla Regione Piemonte, è finalizzato a realizzare una macchina irroratrice a gestione automatica della distribuzione. Cioè un macchinario che, attraverso sensori regolati da un sistema di visione e telecomunicazioni, potrà circoscrivere, gestire, orientare o interrompere i flussi e l’erogazione di prodotto fitosanitario
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e la Regione Piemonte promuovono un prototipo meccanico di atomizzatore che si annuncia rivoluzionario per la viticoltura sui filari e sulle foglie, limitandone al minimo la dispersione in terra o nell’aria e producendone un conseguente risparmio stimato attorno al 40%. Ma anche risparmio idrico, stimato attorno al 20%. A livello tecnico, infatti, la struttura della macchina sarà caratterizzata
dalla separazione dei serbatoi. Questo consentirà di dividere acqua e prodotto fitosanitario, oggi miscelati assieme, determinando due implicazioni sostanziali: quella di conservare gli eventuali esuberi e quella di gestire lo smaltimento in maniera differenziata e meno
impattante, considerata appunto la separazione degli elementi. IMMAGINI MULTISPETTRALI Ê«À Ì Ì « ÊÃ>ÀDÊ Ìigrato da una App per smartphone che fornirà informazioni per il settaggio e da un sistema di riconoscimento ottico per
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Enologia mezzo di immagini multispettrali ottenute con voli e droni aerei. Quest’ultimo aspetto consentirà a agricoltori e tecnici di individuare la posizione e il numero di piante infette presenti nel vigneto, permettendo così di rilevare prontamente problemi di flavescenza dorata, mal dell’esca o virosi. L’output del sistema (DDS, Decision Support System) restituirà una mappa del vigneto compresa di indicazioni relative a due rilievi: dove si trovano le piante malate e da che cosa sono affette. Ciò consentirà infine di redigere un protocollo di lotta il più mirato possibile e finalizzato a limitare l’ulteriore diffusione della patologia.
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PRODUZIONE ECOSOSTENIBILE Un’innovazione concreta, dunque, che incontra la necessità di adottare strategie a basso impatto ambientale e, per estensione, apre nuovi spazi di interesse economico e turistico. Ê«À Ê Õ } Ê«iÀÊ iÊ eventuali declinazioni che questo prototipo può avere in altre colture; e poi perché, attraverso il vino e la viticoltura, il progetto trasforma il territorio in una regione sempre più attenta alla produzione ecosostenibile e alla natura, dove impresa e agricoltura concorrono a tutelare la salute del territorio senza sacrificare una produzione importante come quella enologica. La quale, per
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Enologia tradizione e vocazione, rappresenta una massima espressione del made in Ì> ÞÊ i Ê ` °Ê OBIETTIVO COMPETITIVITÀ «Si tratta di un importante progetto di ricerca
e sviluppo che coinvolge più enti, con il Consorzio come capofila, mirato a sviluppare nuove tecniche di coltivazione a sostegno del settore vitivinicolo del Monferrato – commenta Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura della
Regione Piemonte –; abbiamo bisogno di iniziative come queste, basate sull’agricoltura sostenibile a tutela del nostro territorio e dell’ambiente, che offrano nuovi strumenti ai nostri viticoltori piemontesi, anche ai piccoli produttori, per continuare a produrre vini di qualità di cui il Piemonte ha un’ampia offerta. Requisito fondamentale per essere competitivi sui mercati». PARTNER COINVOLTI Molti i partner coinvolti nell’elaborazione e nello sviluppo del progetto: Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Regione Piemonte, Università degli Studi di Torino (Disafa, Dipartimento di
scienze agrarie forestali e alimentari), Spezia srl (Pmi), Azienda agricola Barbero Enrico (azienda agricola), Azienda agricola Domanda di Domanda Eleonora (azienda agricola), Azienda agricola Û> ` Ê >À Ê` Ê Û> ` Ê drea (azienda agricola), Azienda agricola Laiolo Davide (azienda agricola), Azienda agricola Quasso Marco (azienda agricola), Bersano Vigneti (azienda agricola), Cascina Rey di Monticone Monica (azienda agricola), Csp qÊ Û>â iÊ i iÊ VÌÊ (istituto di ricerca), Greensharp (Pmi), Michele Chiarlo (azienda agricola), Ûi Ê- iÊ>â i `>Ê agricola), Giacoppo Salvatore (consulente agronomo) e Vassallo Delfino & P. (Pmi).
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Convegno on line aperto a tutti, giovedì 20 maggio alle 9,30, nell’ambito del Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola
ÊÓäÊ >}} ]Ê À >Ì>Ê`i iÊL diversità agricola e alimentare, si svolgerà in modalità Webinar un convegno in cui verranno illustrati i risultati del progetto “Germonte 2”, proposto dalla Regione Piemonte nell’ambito del Programma
Attualità
Biodiversità agricola progetto Germonte 2 regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola e volto all’iscrizione delle risorse genetiche vegetali locali del Piemonte all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, in merito alla legge “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”. PARTNER COINVOLTI Ê«À }iÌÌ ÊV Û }iÊ«>ÀÌ iÀÊV Ê lunga esperienza nel recupero, identificazione e conservazione di varietà vegetali: Agrion - Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese; Università degli
Studi di Torino - Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari- Disafa - Unità colture arboree; Consiglio nazionale delle À ViÀV iÊ Ê ÃÌ ÌÕÌ Ê«iÀÊ >Ê«À Ìiâ iÊ Ã ÃÌi L iÊ`i iÊ« > ÌiÊ À «Ã«®ÆÊ Aiab in Piemonte; Scuola Malva Arnaldi. COME PARTECIPARE ÊV Ûi} Êà ÊÃÛ }iÀDÊ>Ê«>ÀÌ ÀiÊ dalle 9,30 in modalità webinar, su « >ÌÌ>v À >Ê< °Ê La partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi inviando una mail a info@agrion.it L’iniziativa è dedicata alla memoria di Moreno Soster, dirigente regionale autore dei progetti Germonte.
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Noccioleto, istruzioni per l’uso dell’acqua FABBISOGNO IDRICO Un corileto in piena produzione necessita per garantire una produzione soddisfacente di un apporto d’acqua di almeno 800 mm/anno, Li Ê` ÃÌÀ LÕ ÌiÊ`ÕÀ> ÌiÊ >ÊÃÌ>} i°Ê Ê mesi di giugno, luglio e agosto sono considerati quelli più critici per il VV °Ê Ê«>ÀÌ V >Ài]Ê ÊvÀÕÌÌ Ê«Õ¢Ê soffrire lo stress idrico manifestando un’alta incidenza di vuoti e diminuzioni significative della resa allo Ã}ÕÃV >Ì °Ê Êv>LL à } Ê `À V Ê` ÊÕ Ê noccioleto può essere determinato in diverse modalità: UÊ iÌ ` Ê`i ÊL > V Ê `À V ÊÃi plificato: che consente di definire l’apporto idrico alle piante mediante
la misura dell’evapotraspirato (Etc); UÊ Ì À>}} Ê`i ÊV Ìi ÕÌ Ê `À V Ê del suolo: che permette di comprendere il fabbisogno idrico delle piante attraverso la misura della disponibilità di acqua nel suolo. BILANCIO IDRICO SEMPLIFICATO Prevede la restituzione della quota di acqua evapotraspirata attraverso le irrigazioni sommate alla quantità di acqua scesa al suolo secondo la seguente formula: bilancio idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione)] – (evapotraspirazione). Pioggia utile: viene determinata attraverso le capannine meteorologiche o meno precisamente attraverso
l’uso di pluviometri. La pioggia viene misurata in mm e i valori d’acqua vengono espressi attraverso la seguente formula di conversione: 1mm/mq = 1litro/mq = 10.000 litri/ Ha = 10m3/Ha. Evapotraspirazione: viene misurata manualmente, attraverso l’evaporimetro, oppure con stazioni meteo automatizzate. L’evaporimetro è una vasca riempita di acqua attraverso la quale vengono misurati giornalmente i millimetri persi per evaporazione (ET0). Questi valori moltiplicati per il coefficiente colturale (Kc) consentono di determinare l’evapotraspirato reale (ETc), cioè il volume d’acqua da apportare alla coltura.
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MONITORAGGIO CONTENUTO IDRICO ÊV Ìi ÕÌ Ê`½>VµÕ>Ê i Ê terreno è definito come il volume d’acqua presente in 1m3 di suolo. La tessitura del suolo (dimensioni delle particelle solide) è uno dei fattori che influiscono sulla maggiore o
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minore disponibilità idrica del suolo: UÊ« ÙÊ iÊ«>ÀÌ Vi iÊÃ Ê grandi (suoli sabbiosi) minore sarà la quantità di acqua trattenuta ma tuttavia sarà facilmente assorbibile dalle piante; UÊ` ÛiÀÃ> i ÌiÊ iÊÀ>` V Ê dovranno compiere un
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maggiore sforzo per assorbire l’acqua in presenza di suoli limosi o argillosi. L’umidità può essere misurata attraverso i tensio iÌÀ °Ê ÊvÕ â > i Ì Ê si basa sullo sforzo che compie la radice per assorbire l’acqua dal terreno e il valore espresso risulta indi-
pendente dalla tessitura. Sul mercato esistono tensiometri manuali la cui efficacia e ottima, ma richiedono una lettura manuale giornaliera e una manutenzione continua. ÌÀi]Ê«iÀÊ«ÀiÃà iÊ igative superiori a 70 – 80 centibar non risultano più così attendibili. ÊÌi à iÌÀ Êi iÌÌÀ V Ê (Watermark ecc) seppur più costosi sono affidabili e necessitano di minor manutenzione. Forniscono un dato digitale che può anche essere letto a distanza (APP ecc) oppure in loco con appositi lettori. IMPIANTO MICROIRRIGAZIONE Con il termine microirrigazione si intende il metodo di irrigazione caratterizzato
Le indicazioni di Agrion per determinare e monitorare il fabbisogno idrico, tra microirrigazione, tipologie di impianto e aspetti economici da una distribuzione lenta e localizzata dell’acqua a livello delle radici della coltura che minimizza le perdite per evaporazione, deriva, e percolazione. Per questo è riconosciuta come la tecnica irrigua più efficiente con valori che variano tra il 90 al 95%. Prima di realizzare un impianto di irrigazione a goccia è opportuno procedere con un’accurata progettazione che si deve basare sui seguenti parametri: UÊ > Ã Ê>}À V >Ì V>\Ê stima dei fabbisogni della coltura in relazione all’am-
biente di coltivazione e conseguente definizione dell’evapotraspirazione (ETC); UÊ > Ã Ê`i ÊÌiÀÀi \Ê> > Ã Ê chimico-fisica e gestione del suolo; UÊ > Ã Ê`i ½>VµÕ>\Ê«À -
venienza e analisi chimicofisiche delle acque irrigue; UÊ i V> ââ>â i\Ê« > metria degli appezzamenti e definizione delle pendenze dell’impianto. L’impianto di microirrigazione è generalmente sud-
diviso in settori e costituito da: UÊÕ Ê Ã i iÊ` Ê` ë Ã Ì Û Ê idraulici destinati all’eventuale sollevamento e alla messa in pressione dell’acqua irrigua, alla filtrazione, alla misura e al controllo di portata e pressione, alla distribuzione dell’acqua, alla gestione (manuale o automatica) delle portate, alla fertirrigazione; UÊÕ ÊÀiÌ V Ê` Ê iiÊwÃÃiÊ dotate di erogatori (ali
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gocciolanti, microspinkler o gocciolatori) di caratteristiche diverse. TIPOLOGIA DI IMPIANTO Con ala gocciolante/subirrigazione:
UÊ*iÀÊ> >Ê} VV > ÌiÊÃ Ê intende un tubo in polietilene dotato di gocciolatori ÃiÀ Ì Ê>Ê` ÃÌ> âiÊÀi} >À °Ê Ê gocciolatori sono termosaldati all’interno del tubo in fase di produzione. UÊ ½> >Ê} VV > ÌiÊmÊV>ratterizzata dal passo (cioè la distanza regolare tra un gocciolatore e il successivo) che varia da 0,4 a 1 m e la « ÀÌ>Ì>ÊV iÊÛ>À >Ê`>Êä]ÈÊ>Ê 2,3 l/h. UÊ iÊ> Ê} VV > Ì ÊÃ Ê autocompensanti, cioè ogni gocciolatore eroga la stessa identica quantità di acqua indipendentemente dalle variazioni di pressione sull’impianto all’interno di un range che va da 0,4 a 4 bar. UÊ iÊ> Ê} VV > Ì Ê« Ãsono essere installate in superficie oppure interrate
(subirrigazione) purché siano dotate di sistema Antisifone (UniramTMAS) e Antiradice (UniramTMXR). Con microsprinklers: UÊ À }> Ê« ÀÌ>ÌiÊV prese tra 30-110 l/h con pressioni di esercizio tra1,5 e 4,0 bar. Con gocciolatori: UÊ*iÀÊ} VV >Ì À ÊÃ Ê tendono erogatori che si montano esternamente su una tubazione cieca in PE (polietilene); UÊ iÊ« ÀÌ>ÌiÊà ÊV «Àise tra 2 l/h e 8 l/h sotto una pressione d’esercizio intorno a 0,5 – 3,0 bar (pressione nominale). Ê} VV >Ì À Êà Ê>ÕÌ compensanti, cioè erogano la stessa quantità di acqua indipendentemente dalle variazioni di pressione sull’impianto.
TIPOLOGIA IMPIANTO La tipologia di impianto viene scelta in base alla gestione agronomica della coltura nel suo complesso, alla natura del terreno, alle condizioni agro-climatiche e alla disponibilità idriV>°Ê Ê> L i Ì Ê ÊVÕ Ê >Ê temperatura o la velocità del vento siano particolarmente elevate, è preferibile l’irrigazione a goccia, perché l’acqua nebulizzata dagli spruzzatori tenderebbe a evaporare prima del contatto con il suolo o a cadere lontano dalle piante per effetto della deriva
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V>ÕÃ>Ì>Ê`> ÊÛi Ì °Ê i ÊV>Ã Ê` ÊÃÕ Ê`Ài > Ì ÊÀ VV Ê` ÊÃV i iÌÀ Ê ÊÃ>LL >Ê grossa) è possibile scegliere tra i microsprinklers, se si vuole ottenere una maggior velocità di distribuzione oppure l’ala gocciolante con ridotti passi e basse portate in modo da ottenere una migliore diffusione dell’acqua ed evitare la percolazione dell’acqua negli strati profondi. ASPETTI ECONOMICI ÊV ÃÌ Ê` ÊÕ Ê « > Ì Ê` Ê VÀ ÀÀ }>â iÊÃ ÊÛ>À >L Ê ÊvÕ â iÊ`i >Ê conformazione e dimensione dell’appezzamento ma anche della tipologia di acqua.
COMPONENTI
Ali gocciolanti
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SCELTA E FUNZIONE La scelta delle specifiche tecniche delle ali gocciolanti dipende dal volume e dalla velocità con cui si intende apportare acqua durante un intervento irriguo.
SPECIFICHE TECNICHE
• La portata dei singoli gocciolatori: • 0,6- 1l/h su terreni sabbiosi e drenanti • 1 - 2,3 l/h su terreni medio impasto-argilloso • La distanza tra i gocciolatori: • 0,4-0,5 m su terreni sabbiosi drenanti • 0,6-0,8 m su terreni medio Definire il numero di settori impasto-argilloso o turni irrigui massimi, da cui • Diametro dell’ala gocciolante: dipenderanno conseguentemente le dimensioni di tutti gli • 16mm o 20mm in base alle portate elementi dell’impianto idraulico in gioco e alla lunghezza del filare.
COMPONENTI
Linea principale di alimentazione dell’acqua
SCELTA E FUNZIONE
SPECIFICHE TECNICHE
Costituita da una struttura ramificata di condotte in polietilene e/o in PVC. È dimensionata per trasportare tutta la portata richiesta dai singoli settori o turni irrigui
• Valvole: organi di regolazione e controllo che hanno lo scopo di deviare la portata di adacquamento nei diversi settori dell’impianto; possono essere o manuali oppure più frequentemente automatiche. • Regolatori di pressione che hanno lo scopo di garantire la corretta pressione in tutti i settori. • Contatore per il controllo e monitoraggio delle portate e il corretto funzionamento dell’impianto
Dotare l’impianto di opportuni dispositivi per la filtrazione dell’acqua al fine di evitare l’intasamento degli erogatori
• Filtro a vortice o idrociclone, che sfrutta la forza centrifuga per separare dall’acqua le particelle di sabbia ed altre con densità superiore, generalmente utilizzato su acque da pozzo. • Filtro a sabbia, impiegato in presenza di acque cariche di materiale organico (canali, laghi ecc..). • Filtro a dischi (tipo SpinKlinTM), ad oggi il sistema di filtrazione tecnologicamente più avanzato. Sono dotati di teste filtranti ciascuna con una pila di dischi scanalati che trattengono le particelle sospese superiori ad un certo diametro.
Sistemi di controllo e automazione
Gli impianti a goccia si prestano per essere completamente automatizzati.
• Funzionamento automatico degli elementi idraulici. • Raccolta dati e informazioni attraverso a una serie di sensori (umidità suolo, stazioni meteo ecc.) e mediate attraverso appositi modelli colturali a supporto dell’agricoltore nella gestione dell’irrigazione e della fertirrigazione.
Sistemi di sollevamento (pozzi)
Per trasferire l’acqua dal punto di pescaggio fino all’ultimo erogatore occorre fornire energia al liquido mediante pompe idrauliche
• La quantità di energia necessaria dipende dalla portata (Q) e dalla prevalenza dell’impianto (H). In base a questi 2 valori, su base tabellare fornita dalle società produttrici, si sceglieranno le pompe per il sollevamento dell’acqua.
Fertirrigazione
• Un sistema di fertirrigazione è costituito da un elemento La distribuzione di di iniezione come pompe idrauliche (tipo MixriteTM), tubo nutrienti, mediante venturi, banchi di fertirrigazione (tipo FertiKitTM), in grado concimi solubili, attraverso di aspirare il fertilizzante in modo proporzionale e preciso il flusso dell’acqua ed immetterlo nel flusso di acqua dell’impianto
Filtrazione
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Attualità
Soldi a fondo perduto per i giovani agricoltori La visita del ministro delle Politiche agricole Stefano *>ÌÕ> i Ê> ½ Ã i>ÊmÊÃÌ>Ì>Ê l’occasione per conoscere da vicino la struttura e le >ÌÌ Û ÌDÊ`i ½ ÃÌ ÌÕÌ ]Ê >Ê anche per lanciare il nuovo strumento agevolativo per i giovani agricoltori. FONDO PERDUTO Grazie alle novità presenti nel decreto Semplificazioni
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sarà possibile, infatti, anche per i giovani imprenditori agricoli del Centro e `i Ê À`Ê Ì> >]Ê>vw> V>ÀiÊ al mutuo a tasso zero il contributo a fondo perduto per finanziare l’ampliamento di un’azienda esistente oppure avviare un progetto di start up nel quadro di un’operazione di ricambio generazionale. Ê ÝÊ`i iÊ`ÕiÊ>}iÛ -
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lazioni, previsto in precedenza solamente nel Mezzogiorno (decreto Resto al sud) è stato infatti esteso all’intero territorio nazionale.
PIÙ IMPRESA «La nuova misura a favore dei giovani estesa su scala nazionale – afferma il ministro Patuanelli - rientra in quella serie di iniziati-
Attualità partire dalla transizione ecologica e digitale, e devono rientrare a pieno titolo negli strumenti a sostegno dello sviluppo agricolo dei territori. Territori che devono giovarsi di un’agricoltura sostenibile in termini ambientali e sociali. È un ulteriore passo verso l’Agricoltura 5.0 che il Ministero ha intenzione di agevolare attraverso l’innovazione digitale e le pratiche agroindustriali ecocompatibili».
ve dedicate al sostegno dell’innovazione. “Più impresa” è uno strumento che guarda in questa direzione e offre un’opportunità professionale a tutte
le nuove generazioni che intendono ridare valore > >Ê ÃÌÀ>ÊÌiÀÀ>°Ê Ê} Û> Ê sono il punto di contatto di tutte le politiche che il Ministero porta avanti, a
OGGETTO AGEVOLAZIONI i Ê`iÌÌ>} ]Ê >Ê ÃÕÀ>Ê denominata “Più impresa” finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro per lo sviluppo o il consolidamento nei settori della produzione agricola, della
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte, nei limiti `i ÊÈä¯Ê`i ½ ÛiÃÌ i to. La durata massima è stabilita in 15 anni con un periodo di preammortamento di massimo 30 mesi. RICAMBIO GENERAZIONALE Destinatari dell’intervento sono le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte e da giovani di età compresa tra i 18 e i
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Attualità
Ismea finanzia su tutto il territorio nazionale le operazioni di subentro e di sviluppo di aziende a conduzione giovanile, attraverso mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto 41 anni non compiuti. «Un’unica misura che opera su tutto il territorio nazionale per favorire il ricambio generazionale e accrescere la competitività delle imprese condotte da giovani, favorendo l’innovazione – sottolinea Maria
>À>Ê<>}> i ]Ê` ÀiÌÌ ÀiÊ }i iÀ> iÊ`i ½ Ã i>Ê °Ê Un importante intervento in linea con gli obiettivi strategici del Piano nazio-
nale di ripresa e resilienza che offrirà al settore agroalimentare ulteriori possibilità di ammodernamento e di sviluppo sostenibile». Ê>ÌÌiÃ>Ê`i >Ê«À ÃÃ >Ê pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, è attivo il nuovo portale per la presentazione delle domande che verranno istruite in base all’ordine di arrivo.
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Attualità
Agricoltura 4.0 vessillo tricolore
“Qualche volta nella vita avrai bisogno di un architetto, un medico, un avvocato… ma ogni giorno, almeno per tre volte, hai bisogno di un agricoltore!” AGRICOLTURA La produzione primaria è un pilastro fondamentale e vale (seppur comples-
sivamente agricoltura, silvicoltura e pesca) il 15% del Pil. Storicamente, socialmente e culturalmente la categoria degli imprenditori agricoli è da sempre stata considerata una “fetta” da trattare con “condizionalità”. L’intuizione che ebbe l’onorevole Bonomi nel creare una associazione
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datoriale autonoma (con intenti anche elettoralistici) è lì a dimostrare la valenza di quella strategia nel secondo dopo guerra. A mio parere, sotto l’aspetto del peso nel mercato dell’imprenditore agricolo, la creazione di una rete nazionale di servizi e commercializzazione dei prodotti agricoli fu
un’intuizione molto avanzata. La rete dei Consorzi Agrari non aveva uguali in Europa, e fu smantellata in modo disastroso col risultato che ai gironi nostri si stanno improvvisando delle fusioni su quello che è rimasto. Basti pensare alla Lombardia e altre poche realtà nella vicina Emilia, ove si sta tentando di
Attualità
salvare il salvabile. Ma ne riprendo il ragionamento al punto successivo. AGROALIMENTARE Pensate se i Consorzi Agrari, i cui punti vendita e di servizio erano allocati in quasi tutti i Comuni ita > Ê> i Ê> Ê À`®]ÊÃ Ê fossero riposizionati come punti vendita agroalimentari (GD e GdO), avremmo avuto una capillarità di offerte al consumatore senza uguali in Europa e v ÀÃiÊ i Ê ` °Ê Êv> so progetto Aquila dell’allora onorevole Lo Bianco, trovò ostacoli immensi e sul patrimonio dei Consorzi Agrari Provinciali si riversò una delle più grandi speculazioni immobiliari del nostro Paese: nessuno se ne accorse. L’altra branca della
Riflessioni sulle nuove sfide del comparto primario: agricoltura, agroalimentare e agrogreen. Le 3A degli imprenditori agricoli
cooperazione agroalimentare, in particolare il settore lattiero-caseario, subì in Lombardia (ove si «À `ÕViÊÌÕÌ̽ À>Ê ÊÈä¯Ê del prodotto nazionale) un tracollo con la caduta di Federconsorzi, che deteneva il 100% della Polenghi Lombardo, attraverso il subentro di una
nota cordata francese che oggi impera sul mercato del latte. Altresì il comparto delle carni è stato oggetto di acquisizioni da parte di gruppi nazionali ed europei che hanno determinato la fuoriuscita della rappresentanza delle parti agricole da quel mercato.
AGROGREEN La recente creazione del Ministero della Transizione Ecologica, pone il comparto agricolo di fronte a delle innovazioni produttive per la produzione di biomasse strategiche, attraverso le cosiddette fonti rinnovabili. Anche qui, importanti
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esperienze sono sorte nell’ultimo ventennio, ma con una logica di “megalomania” produttiva. La creazione di grossi agglomerati produttivi (digestori mega), sono oggi in difficoltà nel reperire la materia prima (cereali, erbai, etc.). Si tratta ora di promuovere piccoli « > Ì Ê>â i `> ÊxäÉÈäÊ Kw) e prendere l’esempio dall’agricoltura tedesca. IL TRICOLORE A causa della pandemia o meno, al mercato di Chicago il mais è aumentato del 30% ed altre materie prime indispensabili per l’alimentazione del nostro bestiame sono cresciute in media del 15%. Questo cosa comporta: la certezza di aumento dei
prezzi delle materie prime cerealicole, proteiche e proteoleaginose ai produttori monoculturali, che inevitabilmente si riverserà sui produttori zootecnici (cosa che sta già avvenendo), con un aumento notevolissimo dei costi di produzione per l’alimentazione animale, aggiunti agli aumenti dei costi energetici (gasolio agricolo, elettricità, eccetera). Ma veniamo al Tricolore. Proponiamo che si passi dal sostantivo Agricoltura al neo-logismo AgricUltura. E’ una nuova locuzione che si sostanzia in una opzione Culturale e non solo. La bandiera italiana ha una data ufficiale di nascita, il 7 gennaio 1797 e anche un luogo di nascita
ben preciso: Reggio Emilia, Teatro Romolo Valli. Orbene dobbiamo in ogni occasione che parliamo delle 3A (Agricoltura – Agroalimentare – Agrogreen) ricordare le tre tonalità di colore della nostra bandiera: il verde (produzioni vegetali), il bianco (produzioni
lattiero casearie) e il rosso (produzioni animali). Ad ogni stazione di servizio autostradale e non solo, posizioniamo dei totem che riproducano il nostro vessillo con illustrati i rispettivi prodotti della zona. Agostino Resmini
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Indennità compensative Il bando apre in anticipo Presentazione delle domande entro lunedì 17 maggio, utilizzate le economie del bando 2019 pari a 550 mila euro La Giunta regionale del Piemonte ha dato via al bando per la presentazione delle domande sulla misura 13 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, le cosiddette “indennità compensative”, destinate agli agricoltori operanti nelle zone montane, erogate annualmente per ettaro di superficie agricola, per risarcire, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli cui è soggetta la produzione agricola nelle Terre Alte. QUALI DESTINATARI.Ê ÊL> ` ÊmÊ rivolto agli agricoltori che si impegnano a proseguire l’attività agricola nelle zone classificate montane della Regione Piemonte e che sono in
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possesso del requisito di “agricoltore in attività”, ai sensi della normativa V Õ Ì>À >ÊiÊ >â > i°Ê ÊV ÌÀ LÕÌ Ê consiste in un premio per ettaro di superficie agricola aziendale ed è modulato sulla base di diversi parametri: tipologia colturale (pascoli, seminativi, coltivazioni legnose,…), classe di svantaggio dei terreni (fondovalle, alta quota,…) e stanzialità delle aziende in zona montana. APERTURA ANTICIPATA.Ê Ê>ÌÌisa del riparto delle risorse a livello nazionale e al fine di concedere agli agricoltori un adeguato periodo di tempo per la presentazione delle domande, in accordo con le organizza-
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zioni agricole, si è deciso di anticipare l’apertura del bando con le economie del bando 2019 pari a 550 mila euro – dichiara il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso –; si tratta di una misura importante volta ad incentivare l’uso continuativo delle superfici agricole, la cura dello spazio naturale, il mantenimento e la promozione di sistemi di produzione agricola sostenibili e, di conseguenza, di contrastare l’abbandono del territorio montano. Auspico che al più presto si possa integrare la dotazione finanziaria in modo da coprire il fabbisogno raccolto da tutte le domande». ÊÌiÀ iÊ«iÀÊ >Ê«ÀiÃi Ì>â iÊ`i iÊ domande è lunedì 17 maggio 2021.
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Attualità
Agroambiente e biologico bandi aperti in Piemonte Interessate le Misure 10 e 11 del PSR 2014-2020
La Regione Piemonte ha pubblicato il bando sulla misura 10 del PSR 20142020, per interventi agro-climaticoambientali in agricoltura, rivolto agli agricoltori. MISURA 10. Con una dotazione w > â >À >ÊV « iÃà Û>Ê` ÊxÈ°£ää°äääÊ milioni di euro il bando va a sostenere nello specifico: biodiversità nelle risaie (misura 10.1.2), agricoltura conservativa (misura 10.1.3), sistemi colturali (misura 10.1.4), riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera (misura 10.1.5 ), difesa bestiame al paÃV Ê ÃÕÀ>ʣ䰣°È®]Êi i i Ì Ê >ÌÕÀ>liformi (misura10.1.7), razze autoctone (misura 10.1.8) pascolo ecosostenibile
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(misura10.1.9). MISURA 11. Aperto anche il bando sulla misura 11 del Psr 2014-2020, che sostiene l’adozione del metodo di produzione biologico. La dotazione finanziaria complessiva è di 30 milioni di euro per la conversione al biologico (misura 11.1.1) e per il mantenimento > ÊL } V Ê ÃÕÀ>Ê££°Ó°£®°Ê ÊL> ` ÊmÊ rivolto ad agricoltori attivi o ad associazioni di agricoltori attivi, che hanno aderito al sistema dell’agricoltura biologica. SCADENZA E CONDIZIONI. «L’Assessorato regionale all’Agricoltura ha attivato i bandi della misura 10 e della misura 11, molto attesi dal comparto
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agricolo, nonostante non sia stata ancora ufficializzata la ripartizione tra le Regioni dei fondi del Psr assegnati > ½ Ì> >Ê Ê«ÀiV Ã>Ê ½>ÃÃiÃà ÀiÊÀi} > iÊ all’Agricoltra e Cibo Marco Protopapa –; il Piemonte va avanti nella programmazione del Psr 2021-2022 in quanto abbiamo l’urgenza di sostenere i nostri agricoltori che hanno necessità di À ëiÌÌ>ÀiÊ} Ê «i} Ê«Àià °Ê Êà ÃÌigno è condizionato dall’approvazione da parte della Commissione europea della modifica al Psr 2014-2020 che la Regione ha inoltrato per il biennio 2021-2022, e all’assegnazione al Piemonte delle risorse finanziarie sulla base del riparto dei fondi europei da parte del governo.
Attualità
Agricoltori penalizzati dalla qualità dell’aria Il settore primario colpito in modo eccessivo L’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha partecipato con i colleghi assessori regionali all’AgriV ÌÕÀ>Ê`i Ê À`Ê Ì> >Ê all’incontro con il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, portando all’attenzione di quest’ultimo le problematiche che gli agricoltori piemontesi devono affrontare in tema di inquinamento dell’aria.
che potrebbe colpire i fondi europei, tra cui il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale».
PROCEDURA D’INFRAZIONE Sin dal 2014 è attiva nei V vÀ Ì Ê`i ½ Ì> >ÊÕ >Ê *À Vi`ÕÀ>Ê`½ vÀ>â iÊ europea per i ripetuti superamenti dei limiti di concentrazione del particolato fine (PM10 e PM2,5) nell’aria durante la stagione DISPOSIZIONI invernale. Questo riguarda STRAORDINARIE in particolare la Pianura «A seguito della sentenza padana, e pertanto anche il della Corte di Giustizia Piemonte. europea emanata nel «Rivolgendomi al neo-mininovembre 2020, che constro all’Agricoltura – rileva `> >Ê ½ Ì> >Ê«iÀÊÛ >â iÊ ancora l’assessore regionale della direttiva sulla qualità all’Agricoltura - ho predell’aria, la Regione Piecisato che come la tutela monte – osserva Protopapa dell’aria e dell’ambiente - ha approvato a febbraio siano attenzioni importanti, 2021 le disposizioni straal tempo stesso per la Reordinarie per la tutela della gione rimane però prioriqualità dell’aria, che vanno tario il sostegno alle nostre ad interessare oltre ai aziende zootecniche che trasporti e al riscaldamenper adempiere alle disposito domestico, il comparto zioni anti inquinamento po>}À V °Ê Ê«À ÛÛi` i Ì ÊÃ Ê tranno utilizzare i contributi è reso necessario anche per del Programma di sviluppo ridurre il rischio di una perurale del Piemonte per gli sante sanzione economica anni 2021-2022». Maggio 2021
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Attualità
Gian Paolo Tosoni con Marianna Cugnasco
Grande generosità, disincantata schiettezza, incrollabile passione e magistrale competenza: questo era lui, > Ê*> Ê/ Ã °Ê ÊÃÕ ÊÌÀiÊ grandi amori: “la Rita (la sua adorata moglie, ndr), la Juve e la società semplice”. Chiunque abbia seguito anche solo uno dei suoi convegni non può non ricordarsi questa frase, una tra le sue preferite. Ma la sua grande
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passione era senza dubbio l’agricoltura. NOSTRO MONDO Chi come noi si occupa della consulenza in ambito agricolo non può che trovarsi ora in uno stato di profondo smarrimento ed incredulità per questa terribile perdita del “nostro mondo”. Pilastro della consulenza fiscale nel settore
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Gian Paolo Tosoni Un vuoto incolmabile dell’agricoltura, maestro di intere generazioni, il rag. Tosoni ha relazionato sulla materia in ogni angolo `½ Ì> >ÊiÊÃVÀ ÌÌ ÊÃÕÊ } Ê rivista di settore (nota la sua collaborazione da oltre 30 anni con il Sole 24 Ore). POZZO DI SCIENZA Profondo conoscitore delle norme e del mondo degli agricoltori e grande stu-
dioso, dall’alto della sua esperienza e grazie alla sua innata dote oratoria, era capace di spiegare in modo naturale, diretto e conciso, a qualsiasi platea, aspetti spesso e volentieri complicati, trasformandoli in concetti semplici, chiari e quasi banali. Era un pozzo di scienza, sempre e costantemente “sul pezzo”. ÊV½iÀ>Ê>À} i Ì ÊV iÊ Ê
Attualità
Lo smarrimento e il cordoglio per la scomparsa del pilastro della consulenza fiscale nel settore dell’agricoltura, maestro di intere generazioni di professionisti trovasse impreparato; interpellato spesso da colleghi e da funzionari amministrativi, i suoi pareri in tema di fiscalità agricola erano più vincolanti di una sentenza di Cassazione. GIAN PAOLO Per noi era diventato “semplicemente” Gian Paolo, prima di tutto un grande uomo, un mentore ed una guida ispiratrice e poi un vero amico, grazie ad un sincero rapporto di stima costruito tassello dopo tassello negli anni. Oggi, con i cuori colmi di tristezza, ci rendiamo conto, ancora una volta, del grande privilegio che abbiamo avuto nel trascorrere del tempo con lui, condividendo pensieri, iniziative, progetti e attività. Sì perché Gian Paolo era così, sapeva darsi agli altri, con la generosità e l’intelligenza di un animo colto, conscio che dalla condivisione della conoscenza si generano arricchimento intellettuale e umano.
VUOTO IMMENSO Ora lui non c’è più, e ha lasciato un vuoto immenso. Un vuoto che non sarà possibile colmare, un vuoto nel mondo professionale e soprattutto nella vita di coloro che amava. Un vuoto profondo dentro di noi che tanto lo stimavamo e che abbiamo avuto l’immensa fortuna di poterlo avere come mentore e come amico. Vogliamo pensare che adesso da lassù sorrida nell’assistere ai nostri goffi tentativi di scrivere e relazionare e ci pare di vederlo scuotere il capo in segno di disappunto dopo qualche “malefatta”; perdonaci Gian Paolo, ma in fondo è anche un po’ colpa tua che te ne sei andato troppo presto e noi avevamo ancora tanto da imparare da te. Questo è il nostro modo per renderti omaggio, caro Gian Paolo, il nostro unico e umile modo per dirti, ancora una volta, grazie. Alberto Tealdi e Marianna Cugnasco
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Confermato Cheese dal 17 al 20 settembre Annunciate ufficialmente le date della tredicesima edizione della rassegna sospesa l’anno scorso a causa della pandemia Bra e Slow Food guardano oltre la pandemia e danno l’appuntamento a Cheese 2021, con la conferma ufficiale delle date della 13ª edizione in programma dal 17 al 20 settembre e il programma disponibile da luglio. Cheese è un evento che, a partire dal debutto
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nel 1997, è sempre andato in crescendo e, nell’ultima edizione di settembre 2019, oltre 300 mila persone hanno raggiunto Bra attratte dalle “mille forme del latte”. Quest’anno la sfida sarà far fronte alla crisi innescata dall’emergenza sanitaria.
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PASTORI E CASARI «Pastori e casari, come tutto il mondo agricolo, sono tra le categorie che più hanno sofferto - commenta il direttore generale ` Ê- Ü `Ê Ì> >]Ê > i iÊ Buttignol -; la natura non si è mai fermata, gli animali hanno continuato a pro-
durre latte. Molti casari che ospitiamo a Cheese hanno patito la chiusura dei ristoranti e le restrizioni di mercati e fere. Ritrovarci a Bra quest’anno, nel rispetto delle misure di sicurezza, assume un significato ancora più forte».
Radici
La prima volta davanti al bivio Con la fine della scuola dell’obbligo, gli adolescenti si trovano a dover compiere una scelta importante per la loro vita, tra incertezze e realtà Spero di farvi cosa gradita nel proporvi questi pezzi, tratti dal mio libro “Semplicemente mamma”, che riguardano degli spaccati dei miei periodi adolescenziali. Mi auspico che possano servire a qualche lettore adolescente che forse si trova, come me in quegli anni, a dover scegliere, fra tante, la strada della sua vita. ALLE MEDIE Ad un certo punto arrivò il
momento di passare alle medie e la cosa fu un po’ trau >Ì V>Ê«iÀÊ i°Ê/ÕÌÌ Ê Ê i ÊiÝÊ compagni da Monasterolo andavano alle scuole medie di Scarnafigi perché oltretutto c’era un servizio di corriere ottimo e le medie di Scarnafigi erano una piccola scuola, confacente per dei bambini che avevano frequentato le elementari in un paese come Monasterolo. Ê«iÀ¢ÊV iÊiÀ Ê` Ê->Û } > Ê ed abitavo a metà strada
non potevo fare a meno di iscrivermi a Savigliano! Bettina, forse più avvilita di me, andò ad iscrivermi alla sezione Marconi ed il primo giorno volle accompagnarmi a scuola. PIETRE CALDE Era tutta una novità, compreÃ Ê ÊV «>} °Ê ÊV ÃVivo nessuno ed i primi giorni mi sembravano non finire più. Con la mia bicicletta, terminata la stradina invece
di girare a sinistra giravo a destra alla volta di Savigliano ed ero da solo perché mia sorella aveva già terminato. Ê ÛiÀ Ê iÌÌ >Ê Ê iÌÌiva nella tasca del cappotto due pietre di fiume che aveva prima messo nel forno a scaldare! Erano un ottimo scaldino per le mani intirizzite dal freddo pungente! Chissà da chi aveva appreso quelle malizie di madre così confortevoli per alleviare un poco le sofferenze a suo fi-
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Radici glio! Sono queste le cose che adesso toccano il cuore di me, adulto e mi fanno pensare che probabilmente non sono riuscito, nella mia vita, a ricambiarla equamente. LINGUA FRANCESE Dopo poco tempo comunque conobbi tutti i miei nuovi compagni di scuola e tanti li vedo ancora tuttora. Per la verità erano un po’ diversi da quelli di Monasterolo, erano più cittadini! Qualcuno anche lì era figlio di agricoltori, ma la maggior parte erano figli di operai e alcuni di immigrati meridionali ed erano tutti bravi ragazzi. Alle medie, Bettina mi volle iscrivere nella sezione che, come lingua straniera, studiava il francese. C’era anche l’inglese, ma lei scelse il francese. La differenza di per sé sembrava di poco conto, ma invece la differen-
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za c’era, eccome, e metteva in evidenza la personalità e la mentalità di una madre che indirizzava suo figlio ad una scuola confacente con le sue consuetudini, i suoi stili di vita, in pratica con il suo ambiente. BILANCIO FAMIGLIARE La sezione di inglese, che ora sceglierebbero tutti, allora era frequentata quasi esclusivamente da ragazzi borghesi, da quelli che già avevano in mente il ginnasio e poi l’università. Bettina per suo figlio pensava un futuro migliore del suo presente, ma con una preparazione che si potesse sopportare > V iÊiV V> i Ìi°Ê Ê pratica lei pensava, per me, ad una scolarizzazione più completa della sua, che si era fermata alla quinta elementare, ma non poteva immaginare un figlio studente
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fino all’università perché le finanze non lo permettevano: nell’ambiente contadino, a quei tempi, era già tanto portare un figlio alla maturità perché poi doveva iniziare a contribuire per quadrare il bilancio famigliare. Questo era ciò che lei aveva in mente per me, ma le cose non andarono proprio così lisce come lei sperava! FINE DELL’OBBLIGO ÊÌÀiÊ> Ê«>ÃÃ>À ÊÛi V Êi`Ê in terza, visto che io lo trovavo abbastanza facile, volli scegliere il latino come materia facoltativa. Mia madre non capiva perché mi piacesse il latino: la lingua dei preti, ma per me non era uno sforzo in più ed oltretutto non era neppure un’ulteriore spesa, a parte il testo, quindi: “facciamo latino”! Eravamo in pochi a farlo e a me piaceva! Poi venne l’esame
ed una brillante uscita dalla scuola dell’obbligo, latino compreso. Ma il richiamo del mio ambiente, quell’anno, per me fu fortissimo: l’estate, il trattore, la bellezza e l’indipendenza della campagna viViÀ Ê ÊÀiÃÌ °Ê Ê>ÕÌÕ Ê non ci fu più verso di farmi ritornare a scuola, visto che oltretutto avevo terminato il periodo dell’obbligo e per la prima volta potevo decidere io quale poteva essere il mio destino. Giancarlo Gili (dal libro “Semplicemente mamma”, Fusta editore). ERRATA CORRIGE Sul numero scorso del giornale, per un deprecabile refuso nello scorrimento del testo a pagina 87 risultano ripetuti due volte i primi due capitoletti dell’articolo, mentre a pagina 89 è “saltata” la firma dell’autore dell’articolo sul Santuario di Cussanio, Luciano Nicolino. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
L’invitato speciale
Da metalmeccanico a vignaiolo in Francia Contrariamente al pensiero ` Ê Ì Ê ââ>]ÊV iÊ` i`iÊ Ê natali a Giuseppe Garibaldi, non è mai stata una città italiana, era terra della Savoia questo sì, ma non ha mai avuto il tricolore con il verde; dalla bandiera savoiarda passò direttamente a quella francese. Contrariamente Torino, la città in cui sono nato, fu una città francese del Dipartimento del Po (Département de l’Éridan – Eridano antico nome del fiume Po). Avvenne tra il 1802 e il £n£{ÊV Ê >« i iÊV iÊ in città fece cose impor-
tanti: fu il periodo in cui ci si poteva sposare e divorziare senza problematiche religiose. AMORE E ODIO Anche in Francia, come in Ì> >]Ê iÊ` vviÀi â>ÊÌÀ>Ê iÊ varie regioni sono notevoli, diversità territoriali, architettoniche, di clima, di tradizioni e di storia. Un parigino non è paragonabile a un marsigliese, e la Bretagna non è la Provenza, ma lo champagne credo che unisca tutti tranquillamente all’unisono; così come sono certo che tra noi piemontesi
e i francesi ci sia sempre stata una sorta di amore e odio: lo dicono i secoli di storia vissuti parallelamente, una storia fatta di alleanze, incomprensioni, matrimoni, invasioni, guerre e assedi. Perché esprimo questi concetti? Perché amo le storie, quelle vissute, scritte sui libri, nei versi delle canzoni, impresse con i tratti dei pennelli sulle tele. Ma anche storie dei miei tempi, di uomini e donne del mondo del lavoro ed è per questo che oggi vi parlo di un uomo, della Francia e dello champagne.
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L’invitato speciale
L’avventura imprenditoriale di Alberto Massucco, il primo italiano a possedere vigneti in Champagne, tra passione, competitività e… sette donne PIEMONTESE TRANSALPINO Si chiama Alberto Massucco, piemontese verace, imprenditore di successo nel comparto della metalmeccanica e amante da sempre di un territorio transalpino che il solo nominarlo evoca in noi delle dolci e frizzanti emozioni. E’ la terra del vino più famoso al mondo: è la Champagne. Alberto è dunque un appassionato di champagne, quei vini eleganti e pregiati che vengono prodotti a poco meno di 150 Km da Parigi e per lo
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più da piccole realtà produttive: il 90% dello champagne non viene realizzato dalle grandi Maisons, ma dai piccoli vignerons sempre più ricercati e apprezzati: se ne contano migliaia. Ed è dalla ricerca accurata, profonda, intelligente che Alberto ha selezionato nel tempo le bottiglie più idonee a regalare al consumatore, all’interno del tulipano, quelle emozioni speciali che derivano dalla terra e dalla filosofia del >Û À °Ê ÊÌÕ «> ÊmʵÕi ÊL Vchiere dall’altezza adeguata
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capace di lasciare sviluppare le bollicine consentendo la massima espressione degli aromi. VIGNAIOLI EROICI L’Alberto importatore ha così posato cuore e palato su 4 maisons appartenenti alla categoria RM Récoltant Manipulant, ovvero produttori che lavorano uve dei loro vigneti ed elaborano i vini direttamente nelle proprie cantine. Sono i vignaioli eroici oggi sempre più ricercati perché in grado di offrire un’identità netta e
precisa del loro pensiero di champagne. Come i grandi scrittori del passato e del presente, Henry Miller, Ernest Hemingway o Milan Kundera, dei quali tanto ho letto, hanno amato la Francia nelle sue più recondite sfumature mantenendo sempre imprescindibile il loro stile narrativo. QUATTRO MAISONS Le storie scritte da loro sono vere come veri gli champagne di Rochet-Bocart, Trousset-Guillemart, Gallois-
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L’invitato speciale Bouché ed Eric Taillet ovvero le quattro maisons a cui si è legato con passione Alberto. Ma la storia non si ferma mai e Massucco nel tempo ha vissuto una sua metamorfosi trasformandosi e diventando produttore. Alberto, il primo italiano a
PROGETTO CHAMPAGNE Ê«À }iÌÌ ÊmÊ >Ì Ê}À>â iÊ> Ê stimolo di Alberto e la capacità operativa di Erick De Sousa uno dei più apprezzati produttori di champagne e grande amico del mio V ÀÀi} > i°Ê ÊV « Ì Ê` Ê seguire la linea produttiva Alberto Massucco Champa-
2024, l’anno in cui degusteremo e valuteremo il lavoro, la passione e la capacità dei due uomini, anche se siamo già adesso consapevoli che ne resteremo piacevolmente sorpresi. SETTE DONNE Come i grandi artisti della
Le sette donne dello champagne possedere vigneti in Champagne, con il suo spirito di avventura e di sfida ha concepito un vino decisamente francese ma impreziosito dalle giuste note italiane che ne arricchiscono il pentagramma. Una musica di perlage e gusto armoniosa e, ne sono certo, decisamente interessante.
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gne spetta dunque ad Erick, compito non facile viste le esigenze del Sabaudo di avere un vino dalle grandi emozioni, ma non impossibile: e allora ecco il Millesimato Alberto Massucco Champagne Grand Cru, 100% Chardonnay, con le prime due vendemmie 2018 e 2019 e la Cuvée Mirede. Aspetteremo l’arrivo del
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penna che regalano sempre soprese nei loro testi c’è un’altra chicca dell’imprenditore piemontese di cui vorrei farvene menzione. Oltre alle già citate maisons Massucco importa anche `> >Ê«À >Ê«À `Õâ iÊ Ã ÃÊ uno champagne che è che un progetto a firma di sette donne dello champagne. Le jeunes filles nel 2015 si
sono unite con l’obiettivo di raccontarsi, o meglio di raccontare il loro lavoro, i vini, i territori, con un intento tinto di rosa. Ed è sempre la storia, quella vera, che ci conferma quanto le donne siano sempre state cardine primario del V «>ÀÌ °Ê à ÃÊ«>À >Ê}ÀiV>Ê che significa “ugual”) è il risultato dell’addizione degli champagne in parti uguali delle sette note rosa all’interno di un’unica bottiglia. Uve, terroir, metodologie di cantina differenti ma tutte Õ ÌiÊ«iÀÊÕ ÊÌ Ì> iÊ` ÊÈ{{Ê bottiglie. DUE COSE Con piacere, come se vi consigliassi un buon libro da abbinare ad uno dei grandi champagne di Alberto, vi riporto i nomi delle sette splendide donne: Laureen Baillette, Hélène Beaugrand, Claire Blin, Charlotte De Sousa, Mathilde Devarenne, Sophie Moussie, Delphine Brulez. Ê Ê` Õ } Ê ÌÀi]Ê >ÃV Ê a voi il piacere di cercare gli champagne menzionati, di assaggiarli e percepirne le peculiarità e la bontà. Vi lascio con una frase di Alberto che trovo molto adeguata al mio breve scritto: “Due cose non bastano mai: un buon calice di champagne e un buon calice di champagne”.
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«ÀiÃ>Êi` iÊ Õ Ì>Ê` Ê tutta l’attrezzatura cerca ristrutturazioni da realizzare, carpenteria in c.a. e tetti da rifare o revisionare, modici prezzi. Tel. 353/3609662
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