L’imprenditore Agricolo - marzo 2021

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ANNO 10 NUMERO

111 MARZO 2021

E D I Z I O N E D I F F U S A I N T U T T O I L N O R D I T AMarzo L I2021 A

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Sommario FISCO E TRIBUTI

L’EDITORIALE

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Agri working

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Uscire dalla trappola

NOTIZIE DALLE AZIENDE Le testate mais e girasole Drago con risparmio del 50%

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Optimat DeLaval

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Diserbo meccanico

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EtUsato e Alpego

Marzo 2021

Mangimistica circolare empio di sostenibilità

Imprese agricole e indebitamento

16

Il superbonus allarga il perimetro agevolato

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Ventun milioni di Pac a ventimila aziende

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Regolarità edilizia e detrazioni fiscali

35

Risarcimento danni causati dai lupi

48

Certificati fitosanitari ecco tutte le scadenze

57

Prolungamento Psr l’ora dell’incertezza

59

Infortuni sul lavoro nel settore forestale

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Abusi, demolizioni sempre possibili

ZOOTECNIA

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GIURISPRUDENZA

L’ARIA CHE TIRA

Marzo 2021

ATTUALITÀ

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Marta sotto il segno della Stella Alpina

85

Diamo più valore alla filiera del cibo

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Carne rossa, di nuovo sul banco degli imputati

89

Sei milioni di euro in più per i giovani

37

Il mercato suinicolo tra peste e pandemia

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Via alla digitalizzazione delle parcelle agricole


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Più chiarezza sulle pensioni

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Censimento generale dell’agricoltura

96

Qualità dell’aria un problema in più

98

Servizio fitosanitario approvato il riordino

110

Le donne del vino e il Recovery Fund

ORTOFRUTTICOLTURA

70

Fertilizzazione un’arma strategica

81

La moria dei Kiwi non si è fermata

102

Biometano agricolo quali opportunità

120

Condifesa, 50 anni sopra la grandine

106

La macchina agricola nei sogni dei giovani

128

Ospitalità stagionali, il bilancio è positivo

108

Mais e suini, attenzione all’alimentazione

114

Dal campo alla tavola ma con intelligenza

116

Come sostenere i microbirrifici

118

L’Eima di Bologna scalda i motori

122

Le eccellenze del cibo alla corte del Carrefour

124

Una commissione per il grano duro

126

Nulla si butta tutto si recupera

138

Agricoltura biologica e ristorazione collettiva

ENOLOGIA

60

Promozione del vino approvati i progetti

62

Perchè il vino è salutare

RADICI

131

L’incanto della cicogna annuncia la primavera

VOCI DAI CAMPI

134

Il Signore benedica il nostro pianeta

L’INVITATO SPECIALE

135

Il favoloso viaggio delle auto e dei vini

OSSERVATORIO PREZZI

140

Prezzi e mercati all’ingrosso

SCADENZE

142

Scadenze aprile 2021

MERCATINO

144

Gli affari dell’Imprenditore

L’IMPRENDITORE AGRICOLO Direttore responsabile: Osvaldo Bellino Direttore editoriale: Valerio Maccagno Direzione, redazione e amministrazione: Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano - Cuneo Tel. 0172.711279 redazione@imprenditoreagricolo.com www.imprenditoreagricolo.com Editore: Réclame S.r.l.

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Uscire dalla trappola

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n sasso tirato nello stesso stagno due volte in un mese, fa onde almeno doppie e soprattutto fa girare le scatole a chi si prende gli schizzi! Mi riferisco al documento europeo (Strategia dell’Unione contro il Cancro, pubblicato lo scorso 3 febbraio) e alle dichiarazioni del ministro per la transizione ecologica nel nuovo governo Draghi (a proposito: auguri!) in materia di carne rossa. Sia per ragioni di salute, sia per ragioni ambientali, ridurre la carne rossa nella nostra dieta è diventato un consiglio ripetuto da più parti, in modo appena meno assillante di quel ÊV iÊV à } >Ê` Ê ÊV ÃÕ >ÀiÊÃ> Õ ÊV iÊv>VV > Ê À > Ê>L ÌÕ> i Ìi\Ê«iÀV jÊ Ê salumi, non importa se buoni, artigianali, bio o cos’altro volete, sono fatti di carni che per via del processo di salatura e affinamento hanno una composizione tale per cui il loro consumo costante nel tempo rischia di contribuire al rischio cancro, in particolare di certi tipi di cancro dell’apparato digerente. La carne rossa (bovini, maiali, ma anche caprini, ovini e conigli, ovviamente) non è nella stessa classe di “osservato speciale”, tuttavia la letteratura medica suggerisce la moderazione e gli studiosi della sostenibilità mettono in luce come per arrivare a un chilo di bistecche dal macellaio ci vogliano molti chili di cereali e addirittura migliaia di chili di acqua per irrigare. Sappiamo tutti quanto questo tipo di conti possa essere farlocco: l’acqua piovana, conteggiata nel consumo delle coltivazioni, se non ci sono coltivazioni, cade ugualmente. Tuttavia, una riflessione si può fare che esca un po’ dal solito trito teatrino: quello in cui gli scienziati consigliano di ridurre il consumo di carne e le associazioni degli > iÛ>Ì À Ê}À `> Ê> ÊÃV> `> °Ê ÊÕ Ê i Ì ÊÃÌ À V Ê ÊVÕ Ê Ê«Àiââ Ê`i >ÊV>À iÊ piemontese da vitelloni maschi soffre una pesante flessione dei prezzi, dovuta essenzialmente al fatto che le mense scolastiche non lavorano ed erano i primi acquirenti di quella derrata, interroghiamoci su cosa bisogna fare per passare da un consumo di tanta carne tutti i giorni, pagandola poco, a un consumo di meno carne, poche volte a settimana, pagandola il giusto. È tempo di uscire dalla trappola per cui consumare di più (in termini quantitativi) è l’unica cosa da fare per rilanciare, sostenere, ravvivare l’economia. È davvero ora di cambiare, dalla stalla alla tavola. Scegliamo carne di allevamenti sostenibili (che piacciono al ministro della transizione ecologica) che sfruttano Ê«>ÃV ]Ê Ê«>ÀÌ V >ÀÊ ` Ê> « ]Ê«iÀV jÊ iÊ ÕVV iÊ Ê > } > ÊVi i Ì Ê­V iÊ ricordava Mercalli) ma non sono nemmeno animali nati per mangiare mais, soia e altri semi! Cerchiamo di preferire poco e migliore a tanto e mediocre: ne guadagneranno l’ambiente, l’economia e anche la nostra salute. Pretendiamo dalle associazioni di categoria di sostenere una produzione che non pesi sulle risorse di domani e fornisca Õ Ê«À ` ÌÌ Ê>`i}Õ>Ì Ê> iÊià }i âiÊ` Ê }} \Ê«iÀV jÊ iÊà `iÊà ÊÃÕÊ >ÀÌi]Ê >Ê Ê continueremo a stare qui, sulla buona vecchia Terra.

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Notizie dalle aziende

Le testate mais e girasole Drago con risparmio del 50% Con i nuovi incentivi 4.0 previsti dalla Finanziaria 2021, si può acquistare una testata Olimac Drago risparmiando fino al 50%. Inoltre Olimac fornisce l’assistenza gratuita sulle pratiche necessarie per l’ottenimento del risparmio: un’opportunità veramente unica per lavorare con le testate mais e girasole ad alte prestazioni Drago, che continuano a ricevere importanti riconoscimenti per le loro esclusive caratteristiche prestazionali e tecnologiche. Dopo i premi Novità Tecnica assegnati a DragoGT nelle ultime fiere internazionali e il premio alla testata mais Drago2 per il più alto mantenimento del valore di mercato, anche la testata girasole DragoGold ha recentemente vinto il premio Novità Tecnica EIMA 2020-2021. Il Comitato di

valutazione dell’EIMA ha assegnato il riconoscimento per l’innovazione tecnica relativa all’esclusivo trinciastocchi idraulico di Drago Gold. Le testate girasole presenti sul mercato sono dotate di trinciastocchi meccanico che limita la distanza massima tra altezza di raccolta e altezza di trinciatura, per l’insorgere di vibrazioni al cardano. DragoGold, unico sul mercato, è invece dotato di un trinciastocchi idraulico che consente di tagliare lo stocco rasoterra (ottimale) e contestualmente consente di raccogliere il girasole fino a 1,5 metri di altezza: così si raccoglie solo la testa senza gambo, la mietitrebbia lavora più rapidamente, il raccolto è senza perdite e la trinciatura è ottimale. La nuova testata girasole-sorgo-canapa Drago Gold è dotata di

una meccanica superperformante che determina più potenza e più robustezza per un raccolto più rapido e senza perdite. Drago Gold è inoltre dotato di una coclea iperdimensionata, la più grande del settore, che consente una maggiore velocità di avanzamento eliminando ostruzioni e perdita di semi. Da oltre sessant’anni Olimac produce esclusivamente macchine per la raccolta del mais e del girasole. Questa peculiarità, unica al mondo ha consentito all’azienda di sviluppare continue innovazioni tecnologiche: il risultato è la gamma Drago, un concentrato di alta tecnologia, genialità

creativa e brevetti che determinano qualità e prestazioni superiori alla media. Le testate mais e girasole Drago sono progettate e costruite nello stabilimento di Margarita, complesso industriale ipertecnologico totalmente robotizzato, unico nel panorama mondiale del settore. Un altro primato esclusivo di Olimac è la produzione di tutte le parti delle testate all’interno del proprio stabilimento: si garantisce così un totale controllo qualitativo in tutte le fasi di produzione. Con queste macchine Olimac conferma la propria leadership mondiale nel settore.

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Fisco e Tributi

Imprese agricole e indebitamento Le proposte dei commercialisti per facilitare i finanziamenti bancari alla luce delle nuove regole europee sul merito creditizio Le aziende agricole che svolgono l’attività sotto forma di ditta individuale o società semplice non hanno l’obbligo della tenuta della contabilità, se non quella > Ê iÀ Êw Ê Û>ÊiʵÕiÃÌ>Ê “agevolazione”, concessa dal legislatore, mal si concilia con gli strumenti di risanamento percorribili

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nel malaugurato caso in cui l’azienda entrasse in crisi; inoltre tale situazione tende a peggiorare con il crescere dei volumi aziendali. RISTRUTTURAZIONE DEBITO +ÕiÃÌ Ê«iÀV jÊ ÃÌ> ÌiÊ le aziende agricole non siano soggette a fallimento

possono in ogni caso accedere ad alcune procedure di ristrutturazione e di risanamento del loro debito, legislativamente previste, che possono consentire di effettuare delle transazioni, oltre che con i propri creditori, anche con l’amministrazione finanziaria. Si parla pertanto di accordi


Fisco e Tributi

di ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis della Legge fallimentare, di transazione fiscale ex articolo 182-ter della medesima disciplina o degli accordi di composizione della crisi di cui alla Legge 3/2012.

di aziende agricole, al fine di essere uno strumento utile e necessario per mettere in moto uno degli strumenti applicabili e per essere la base del piano di risanamento aziendale.

LINEE GUIDA Ê`i >Ì ÀiÊV Õ iÊ delle citate procedure è dato dal fatto che la base di partenza è la redazione di una situazione patrimoniale redatta secondo criteri di correttezza, veridicità e chiarezza. Sul punto il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha emesso nel mese di febbraio 2021 un documento contenente delle linee guida che possano indirizzare la stesura di tale situazione patrimoniale nel caso

SCRITTURE CONTABILI Gli strumenti citati, per poter essere attivati, richiedono oltretutto che vengano depositate le scritture contabili degli ultimi tre > °Ê Ê«À viÃÃ ÃÌ>ÊV iÊÃ Ê troverà quindi nella situazione di dover redigere la situazione patrimoniale, oltre che attestarla, in quanto necessita di un’attestazione da parte di un professionista iscritto all’Albo dei dottori commercialisti e al registro dei revisori legali, dovrà fare un’operazione

di ricostruzione di saldi bancari, fornitori da saldare, fatture di clienti da incassare, attività (tra le quali immobili, attrezzature, magazzino, frutti pendenti), passività, ecc. Tutto questo apre una riflessione importante quindi sull’importanza di una ordinata gestione, anche documentale, delle aziende agricole che, seppure non abbiano un obbligo di Legge, potrebbero averne un

vataggio, in situazioni non rosee, anche «iÀV jÊ Ê« ÌiÀÊ>VVi`iÀiÊ con relativa tempestività ad uno degli strumenti di risanamento ammessi consente di bloccare le azioni individuali dei creditori.

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Fisco e Tributi

Il superbonus allarga il perimetro agevolato Prima delle modifiche legislative introdotte dalla legge di bilancio 2021 le case rurali non sempre disponevano dei requisiti previsti dalla legge per poter usufruire del ÃÕ«iÀL ÕÃÊ££ä¯]Ê«iÀV jÊëiÃÃ Ê ÊV pendio immobiliare rurale comprende più unità abitative di proprietà del medesimo soggetto. PERIMETRO ALLARGATO La legge 178/2020 ha allargato il perimetro agevolativo prevedendo la possibilità di usufruire della detrazione del 110% anche in relazione agli interventi eseguiti su edifici

> Êà >ÊÃÌ>Ì ÊÀ>}} Õ Ì Ê ÊÈä¯Ê`i Ê >Û À ° PROPRIETA’ SOCIETARIA L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 30 del 2020, ha inoltre confermato la procedura da seguire quando la abitazione rurale è posseduta da una società che, in quanto tale, non può usufruire del superbonus. i Ê`iÌÌ>} ÊmÊ iViÃÃ>À Êassegnare al socio, con atto registrato, un titolo di possesso idoneo (la circolare cita, tra gli altri, l’uso, l’usufrutto o l’abitazione); solo in tal modo il socio, in quanto persona fisica, se sostiene la spesa, può usufruire della detrazione.

Possono usufruire della detrazione fiscale del 110% anche gli interventi su case rurali composte da due a quattro unità immobiliari, possedute da un unico proprietario composti da due a quattro unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario. Questa situazione è, come detto, molto frequente nelle case di campagna. Alla luce della nuova disciplina anche un “palazzo” di campagna, una cascina od una masseria, che comprendano non più di quattro unità immobiliari, anche se appartenenti allo stesso proprietario, possono adesso usufruire del 110%.Essendo l’edificio assimilato al condominio, scatta anche la proroga per la realizzazione degli interventi al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno dello stesso

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ULTERIORI POSSIBILITA’. Un’ulteriore disposizione di favore introdotta dalla legge di bilancio 2021 prevede che per i fabbricati cui mancano alcuni muri perimetrali o il tetto (collabenti) non è necessario l’Attestato di prestazione ener}iÌ V>Ê­ «i®Ê â > i]Ê«ÕÀV jÊà ÊÀ>}} Õ }>Ê una classe energetica di fascia A e venga realizzato l’isolamento termico. Oltretutto è possibile anche rifare l’impianto ` ÊÀ ÃV> `> i Ì Ê«ÕÀV jÊ ½ À } >À >ÊV>Ã>Ê avesse almeno una fonte di riscaldamento per ambiente.


Attualità

Ventun milioni di Pac a ventimila aziende Il riepilogo delle risorse distribuite dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura del Piemonte nei primi mesi del 2021 Sono 20 mila le aziende agricole del Piemonte che nei primi mesi dell’anno 2021 stanno ricevendo da Arpea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, complessivamente 21,8 milioni di euro tramite i fondi europei previsti dalla Pac, politica agricola V Õ i° i ÊëiV wV Êà ÊÌÀ>ÌÌ>Ê`i Ê contributi diretti provenienti dal Fondo europeo agricolo di garanzia per le aziende agricole piemontesi che ne hanno fatto richiesta attraverso la Domanda Unica 2020.«Grazie al lavoro costante dei funzionari di Arpea e dell’Assessorato regionale all’Agricoltura abbiamo garantito liquidità alle

nostre aziende agricole. Contributi importanti in tempo di crisi che non sono venuti a mancare nel corso del 2020 e che stiamo continuando ad erogare», sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa. RIEPILOGO EROGAZIONI i ÊÓäÓäÊ À«i>Ê >ÊiÀ }>Ì ÊV « iÃsivamente 400 milioni di euro di cui 272,71 milioni sulla Domanda Unica 2020 che hanno interessato 51.590 beneficiari; 152,13 milioni sulle misure del Programma di sviluppo rurale del Piemonte che hanno interessato

13.772 beneficiari. i ÊëiV wV ]ÊÃÕ iÊ ÃÕÀiÊ>ÊÃÕ«iÀficie del Psr sono stati pagati: 53,53 milioni sulla Misura 10 – Agroambiente; 8,53 milioni sulla Misura 11 - Agricoltura biologica; 2,21 milioni ÃÕ >Ê ÃÕÀ>Ê£ÓÊ Ê `i ÌDÊV «i Ã>Ì Û>Ê«iÀÊ iÊâ iÊv ÀiÃÌ> Ê >ÌÕÀ>Ê 2000; 10,90 milioni sulla Misura £ÎÊ Ê `i ÌDÊV «i Ã>Ì Û>Ê«iÀÊ iÊ â iÊ` Ê Ì>} >°Ê-Õ >Ê ÃÕÀ>ÊÈÊ«iÀÊ l’insediamento dei giovani agricoltori e diversificazione verso attività extra agricole, assegnati 8,50 milioni di euro; 17 milioni da aiuti nazionali e regionali.

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Fisco e Tributi

Regolarità edilizia e detrazioni fiscali Per ottenere le agevolazioni è necessario produrre la verifica di congruità tra lo stato di fatto di una costruzione ed i progetti originari Ê-Õ«iÀÊ ÕÃÊ`i Ê££ä¯Ê così come ormai anche le altre detrazioni fiscali del xä¯Ê ÊÈx¯Ê Ê >ÌiÀ >Ê` Ê ristrutturazioni edilizie e miglioramento energetico comportano la preliminare verifica della regolarità edilizia dell’immobile su cui s’intende intervenire con le opere edilizie: tale verifica ha assunto sempre più im-

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portanza negli ultimi anni fino a divenire strettamente fondamentale a partire dall’estate 2020. VERIFICA CONGRUITA’ Per completezza bisogna anche dire che la stessa verifica di regolarità edilizia deve essere eseguita anche in casi di compravendita e non solo prima di una

ristrutturazione. La verifica della regolarità edilizia consiste nella verifica di congruità tra lo stato di fatto di una costruzione ed i progetti che erano stati presentati all’ufficio tecnico comunale prima di iniziare i lavori. ÊLÕ >ÊÃ ÃÌ> â>]Ê«iÀÊ eseguire tale verifica, è necessario chiedere all’Ufficio


Fisco e Tributi tecnico comunale di poter visionare e fotocopiare le pratiche che sono depositate presso il suo archivio (licenze di costruzione, concessioni edilizie, permessi di costruire, denunce di inizio attività ecc.) e successivamente confrontare i disegni (planimetrie, piante, sezioni e prospetti delle facciate) allegati alle varie pratiche: solo se da tale confronto non si notano differenze si può dire che l’immobile è regolare! REGOLARIZZAZIONE i ÊV>Ã Ê ÊVÕ ]Ê ÛiVi]ÊÃ Ê Ì>ÃÃiÀ Ê delle differenze tra i disegni e lo stato dei luoghi, sarà necessario procedere con la regolarizzazione delle differenze tramite una pratica di sanatoria da presentare all’ufficio tecnico comunale. Per quanto in generale si sia sempre convinti di essere completamente in regola, è sempre più consueto trovare case che presentano difformità; si può passare da difformità lievi come ad esempio i tramezzi interni com-

to e oneroso da sanare (sempre che lo si possa sanare).

pletamente differenti, allo spostamento di finestre o portefinestre, fino alla realizzazione di ampliamenti di superficie o di volume. Chiaramente quest’ultimo caso è il più grave e di conseguenza è anche il più complica-

SUPERFICIE E VOLUMETRIA Capita non di rado di trovare nei progetti le case di una certa dimensione che di fatto sono poi state costruite un metro più lunghe, magari più alte o più basse ed è così stata modificata la superficie e la volumetria dell’edificio: in questi casi si dovrà verificare se le modifiche di superficie e volume rientrano in una tolleranza del 2% entro la quale non è dovuta alcuna sanatoria, altrimenti si dovrà presentare la sanatoria all’ufficio tecnico comunale corredata dal pagamento degli oneri concessori e di una sanzione da calcolare in base ai metri quadrati ed i metri cubi eseguiti in aggiunta. FINESTRE E TRAMEZZI Se invece le difformità sono ad esempio lo spostamento di finestre o di tramezzi, la sanatoria può dirsi più snella e le sanzioni possono essere

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Fisco e Tributi ÃÌ> `>À` ââ>ÌiÊ>`Êx£ÈÊ o 1.032 a seconda dei comuni.Come già detto in apertura di articolo, tutte queste verifiche sono necessaria unicamente s’intende vendere l’immobile oppure se s’intende realizzare opere di ristrutturazione o miglioramento energetico (a maggior ragione se sfruttando le varie detrazioni fiscali). PAGAMENTO ONERI Capita sempre più sovente che per gli edifici che ricadono in zona agricola gli uffici tecnici comunali chiedano il pagamento degli oneri per l’intera abitazione, nel caso in cui fosse stata costruita da un coltivatore diretto che era stato esonerato dal pagamento all’epoca della costruzione, ma che nel

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frattempo ha venduto o donato la casa a figli o a terzi che non svolgono la medesima attività agricola a titolo principale. Per quanto le sanzioni non sono mai piacevoli, questa situazione di richiesta degli oneri lo è > V À>Ê i Ê«iÀV jÊÃ Ê può trattare di somme di denaro davvero molto cospicue (grossolanamente, magari anche più alte ` Ê£äÉ£xÊ >ÊiÕÀ ®°Ê ÊÌ> Ê senso si richiama anche l’articolo pubblicato sullo scorso numero di febbraio e scritto da Mara Fosforo dove si afferma che non sempre queste richieste da parte degli uffici tecnici comunali sono legittime, ma nonostante ciò è sempre più difficile trovare il comune che non tenti di eseguire tale richiesta.

PRATICHE SPECIFICHE Si tratta comunque di situazioni particolari da verificare di caso in caso « V jÊ` «i ` Ê dall’epoca di costruzione (la Legge che ha istituito gli oneri è del 1977, nonostante le zone agricole dei Piani Regolatori esistano almeno del £ ÈÇÉ£ Èn®ÊiÊ`> ½>ÌÌ vità svolta dal soggetto attualmente proprietario V jÊ`> ½>ÌÌ Û ÌDÊÃÛ Ì>Ê da chi aveva costruito la casa. Unitamente a tutte queste verifiche di conformità tra lo stato dei luoghi ed i progetti depositati possono ulteriormente essere necessari altre verifiche e pratiche come quelle della regolarizzazione catastale o del collaudo statico delle strutture.


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Giurisprudenza

Abusi, demolizioni sempre possibili Ê Õ iÊ«Õ¢Ê À` >ÀiÊ >Ê demolizione di un manufatto abusivo realizzato molti anni prima? Per rispondere al quesito, è necessario partire dal presupposto che l’attività di repressione degli abusi edilizi è considerata dalla giurisprudenza amministrativa alla stregua di un’attività vincolata. ÛiÀ ]Ê ½ À` > â>Ê` Ê demolizione, avendo natura di atto dovuto e rigorosamente vincolato, deve essere assunta dal Comune al fine di reprimere l’abuso e lo stato

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dei luoghi illecitamente alterato dalla costruzione abusiva. Essa è già dotata di un’adeguata e sufficiente motivazione, consistente nella descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro abusività. SANATORIA AUTOMATICA Ê«À «À iÌ>À Ê`iÃÌ natario dell’ordine di demolizione non può invocare, pertanto, a proprio favore il lungo lasso di tempo trascorso dalla realiz-

zazione delle opere abusive. L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con sentenza n. 9 del 17 ottobre 2017, aveva già chiarito che il decorso del tempo


Giurisprudenza dosi mai una forma di Ã> >Ì À >Ê>ÕÌ >Ì V>]Ê jÊ tantomeno può radicare un affidamento di carattere “legittimo” in capo al proprietario dell’abuso, tutelabile dall’ordinamenÌ Ê} ÕÀ ` V ° ÊÌ> ÊÃi à ]Ê ad esempio, sono state

conseguente all’accertamento della natura abusiva delle opere edilizie, come tutti i provvedimenti sanzionatori edilizi, non deve essere preceduto dall’avviso di avvio del procedimento previsto dalla legge n. 241/1990.

lizzato da altro soggetto, avendo l’ente l’obbligo, nel caso in cui l’istanza si presenti circostanziata e documentata, di azionare i poteri di vigilanza edilizia V j]ÊiÛi ÌÕ> i Ìi]Ê quelli repressivo sanzionatori.

In caso di costruzioni illecite, il proprietario non può invocare a proprio favore il lungo lasso di tempo trascorso dalla realizzazione delle opere non incide sull’obbligo dei Comuni di perseguire l’illecito attraverso l’adozione della relativa sanzione, con la conseguenza che il passare del tempo non è idoneo a far divenire legittima l’edificazione sine titulo, non realizzan-

ritenute legittime delle ordinanze di demolizione emesse dagli enti locali, nonostante la realizzazione dell’abuso risalisse a molti anni prima. POTERI E DOVERI È bene sapere, inoltre, che l’ordine di demolizione

Ê iÀ Ì Ê> Ê« ÌiÀ Ê­iÊ` veri) di controllo dell’ente locale in materia di edilizia, si evidenzia da ultimo che il Comune è tenuto a riscontrare l’eventuale istanza di un cittadino tendente ad ottenere la verifica della legittimità di un intervento edilizio rea-

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Zootecnia

Marta, sotto il segno della Stella Alpina L’ esperienza della giovane allevatrice di Sanfront che ad appena 23 anni conduce un’azienda agricola di pecore, capre e vacche, con laboratorio di trasformazione e vendita Ê} Û> ÊqÊ> V iÊ Ê} Û> Ãsimi – sempre di più scommettono sull’agricoltura.

iÊmÊÕ ÊiÃi « Ê >ÊÃÌ À >Ê di Marta Miretti: 23 anni appena compiuti e già una piccola azienda agricola di pecore, capre e vacche in quel di Sanfront. Amore per gli animali, passione per il lavoro e attenzione per il territorio: ingredienti che danno vita a latte e formaggi totalmente naturali.

STELLA ALPINA L’azienda agricola di Marta Miretti – dal nome “Stella alpina”, per richiamare il legame col territorio montano – si trova a Sanfront, in frazione Robella, ed è attiva da due anni. Animata da una forte passione, la giovane Marta gli animali li ha però dal 2009. «Ho frequentato l’istituto agrario di Verzuolo – dice l’allevatrice – e poi un corso di caseificazione a Moretta. Dieci anni fa, per passione, avevo una ventina di animali. Ora allevo 50 capre, 15 pecore e una decina di vacche. Le capre sono di razza “Saanen” e “Camosciata delle Alpi”, le pecore “Lacaune” e le mucche “Pezzate rosse valdostane”».A dare una mano a Marta, pur svolgendo un altro lavoro, ci sono i suoi genitori Massimo e Cristina.

ORO BIANCO Dai suoi animali Miretti ricava latte, tutto l’anno. Ê« i >Ê«À `Õâ iÊ>ÀÀ Û >mo ai due quintali al giorno, considerando tutti gli animali. Ogni vacca produce circa 15 litri al giorno, 2 ÌÀ Ê >Ê«iV À>ÊiÊÎÊ >ÊV>«À>°Ê Ê parti delle capre avvengono intorno a gennaio-febbraio, quelli delle pecore intorno a maggio-giugno e quelli delle vacche tutto l’anno».Agnelli e capretti vengono venduti intorno ai due mesi, mentre le caprette e le agnelle (così come le vitelle) vengono tenute per la rimonta. La piena produzione di latte della “Stella Alpina” comincia da marzo in poi; c’è invece un calo nei mesi invernali di novembre, dicembre e gennaio. La sveglia di Marta ÃÕ >Ê«ÀiÃÌ ]Ê«À >Ê`i iÊÈ\Ê il latte viene munto tutto a mano, due volte al giorno.

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Zootecnia (robiole, il cui nome rimanda alla frazione di Sanfront in cui sorge l’allevamento). Ma ci sono anche prodotti stagionati: tome (di pecora, capra o con i tre tipi di latte) e la toma “stella alpina”, di latte vaccino. La vendita avviene nello spaccio aziendale e al mercato del lunedì a Sanfront.

Marta Miretti NON SOLO FORMAGGI Ê >ÌÌiÊ`i >ʺ-Ìi >Ê « >»ÊÛ i iÊÌÀ>sformato tutto nel laboratorio interno all’azienda. Lì nascono prodotti freschi come tomini, ricotte, primosale, yogurt naturali e alla frutta e le “robelline”

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ALIMENTAZIONE NATURALE La qualità dei formaggi, si sa, dipende anche e soprattutto dal tipo di alimentazione degli animali. E quella dei capi di Marta è naturale. Ê ÛiÀ ÊqÊ` ViÊ >Ê} Û> iÊqÊ` > Ê loro un po’ di mangime e fieno di secondo e terzo taglio, nessun insilato. ÊiÃÌ>ÌiÊ > } iÊiÊÕ Ê« ½Ê` Êwi Ê ed erba». Sanfront si trova a circa 500 metri d’altitudine. Da aprile a novembre le vacche vanno al pascolo nei territori che si trovano nei dintorni dell’azienda, mentre le pecore e le capre godono dell’erba che viene portata loro in stalla.

EFFETTO PANDEMIA Come tutti, anche l’azienda agricola di Marta Miretti ha dovuto e deve fare i conti con le difficoltà del periodo. Un anno fa, nei mesi più duri dell’emergenza, la produzione del fresco si è fermata. «Data la deperibilità veloce – racconta Miretti – il fresco per qualche mese lo abbiamo fatto solo su ordinazione. Abbiamo convertito la produzione facendo soltanto formaggi da stagionatura. E quando la cella è stata piena... >LL > Ê`>Ì Ê Ê >ÌÌiÊ> ÊV>«ÀiÌÌ ° Ê estate – prosegue – abbiamo lavorato, ora dipende sempre dai “colori” delle zone. Essendo vicini alla Provinciale, lavoriamo molto sul passaggio e sul turismo. Dunque anche in base a quanto la gente può muoversi». Per quanto riguarda i progetti futuri, Marta vorrebbe sperimentare nuoÛ ÊV> > Ê` ÊÛi ` Ì>°Ê Ê Õ iÀ Ê` Ê animali – conclude – per ora va bene così, essendo io da sola in azienda. Mi piacerebbe però ampliare la vendita online. Specie di questi tempi, internet aiuta ad allargare la rete di clientela».


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Carne rossa, di nuovo sul banco degli imputati Nel Piano della Commissione europea contro il cancro si prospetta una etichettatura dissuasiva per carni rosse e salumi La Commissione europea ha di recente presentato un piano di azioni contro il cancro. Tra queste è indicata la proposta di un’etichettatura obbligatoria per rendere i consumatori meglio informati riguardo all’adozione di uno stile alimentare più sano, contraddistinguendo alcuni prodotti con un’etichettatura dissuasiva. Tra i prodotti che sembrano essere possibili destinatari di questa etichettatura ci sono, tra gli altri, le carni rosse e i salumi. L’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici (Assalzoo), pur condividendo l’opportunità di rinnovare e incrementare l’impegno per ridurre l’incidenza dei tumori, respinge la demonizzazione dei prodotti di origine animale correlata al rischio oncologico. DIETA MEDITERRANEA. «La promozione di una dieta

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varia ed equilibrata non può avversare il consumo di carne, un alimento importante all’interno di un regime nutrizionale bilanciato. Le carni rappresentano, tra l’altro, uno degli alimenti che costituiscono la dieta mediterranea che fa degli italiani uno dei popoli più longevi al mondo, e per questo studiata e proclamata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità», sottolinea Marcello Veronesi, presidente dell’Associazio i°Ê Ê« > Ê`i ½1 iÊ ÕÀ «i>Ê contro i tumori è declinato su diversi aspetti, dalla prevenzione al trattamento. i ÊV>« Ì Ê`i` V>Ì Ê>} Ê terventi si propone di adottare un’etichettatura fronte-pacco sugli alimenti che avverta sulla loro supposta pericolosità. Si vogliono pertanto politiche che favoriscano la promozione dei prodotti agroalimentari in linea con il passaggio verso una dieta con un maggior apporto di frutta e verdura e meno carne


Zootecnia

rossa e salumi e altri alimenti ritenuti a rischio oncologico. ANALISI RISCHI. «È importante – sottolinea Elisabetta Bernardi, nutrizionista dell’Università di Bari e componente del Comitato Scientifico Assalzoo – evidenziare come non sia stato ancora dimostrato un legame diretto tra il consumo di carne e il cancro. Anche l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro dell’Oms, che ha esaminato il collegamento con il tumore del colon-retto, ha dichiarato che ‘non è stato possibile escludere altre spiegazioni per le osservazioni, mentre il consumo di carne rossa non è stato stabilito come causa di cancro’. Parlare di ‘carne

rossa e lavorata e altri alimenti legati ai rischi di cancro non è pertanto corretto».

>Ê* « >â iÊ Ì> > >Ê` Ê£ääÊ}À> Ê per le carni fresche e 50 grammi per la carne lavorata», prosegue Bernardi.

RICCHEZZA NUTRIZIONALE. «La carne, in particolare quella rossa, è una componente qualificata di una dieta sana e ben bilanciata come quella Mediterranea grazie alla sua ricchezza nutrizionale. È infatti fonte di proteine di alto valore biologico, ferro, vitamina B12 e altre vitamine complesse del gruppo B, zinco, selenio e fosforo. Come per altri alimenti, è raccomandabile la moderazione, con un apporto calibrato su un consumo di due-tre volte la settimana nelle porzioni consigliate dai nuovi Ûi Ê` Ê ÃÃÕ â iÊ`i Ê ÕÌÀ i Ì Ê«iÀÊ

RUOLO CENTRALE. «Gli alimenti di origine animale hanno svolto un ruolo centrale nell’evoluzione umana. La carne e i salumi non à ÊÕ Ê> i Ì Ê V Û Ê ÊÃj°Ê Quello che conta, in termini di insidie per la salute, è piuttosto la quantità consumata», conclude l’esperta. «Con riferimento al nostro Paese questi prodotti, a cominciare dalla carne, sono espressione di qualità, tradizione e legame con il territorio, tutti valori ampiamente e storicamente riconosciuti dai consumatori non solo italiani», osserva il presidente Veronesi.

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Notizie dalle aziende

Optimat™ DeLaval, il robot di alimentazione Il sistema automatico di preparazione e distribuzione deIl’Unifeed DeLaval Optimat™ permette di ridurre drasticamente il tempo L’evoluzione delle attrezzature per l’allevamento da latte si focalizza su operazioni che assorbono un elevato numero di ore di manodopera e richiedono un attento controllo sul lavoro svolto giorno per giorno. Tra queste, l’automazione delle operazioni di mungitura si affida oramai a tecnologie mature e consolidate. Il robot di mungitura ha raggiunto infatti ottimi livelli di affidabilità ed è oramai una soluzione normalmente considerata in caso di rinnovo dell’impianto. Un’importantissima inno-

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vazione per il nostro settore è rappresentata dai sistemi automatici di preparazione e distribuzione dell’unifeed. Infatti, la preparazione e distribuzione dell’alimento, nell’ambito della gestione quotidiana dell’allevamen-

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to, è un’attività che ancora assorbe una quota elevata di manodopera e richiede un notevole livello di attenzione e precisione per garantire il giusto apporto di ingredienti e i corretti tempi di preparazione nell’ambito

della razione. Il quadro appena tracciato descrive una situazione che facilmente giustifica l’introduzione di dispositivi completamente automatici di preparazione e distribuzione dell’unifeed. In particolare, gli elementi che rendono naturale l’introduzione dei robot di alimentazione sono: • la necessità di un elevato controllo delle operazioni, perché tempi di trinciatura/ miscelazione e quantità degli ingredienti devono essere sempre rispettati per garantire il corretto apporto di nutrienti agli animali;


Notizie dalle aziende • la possibilità di centralizzare le operazioni di preparazione; l’impiego di una zona dedicata alla preparazione della razione — cucina— è una soluzione che ha infatti già ampiamente dimostrato la sua efficacia; • l’elevato costo di investimento e di gestione delle soluzioni convenzionali con carri semoventi, spesso sovra-dimensionati per ridurre l’impegno nelle operazioni di preparazione e distribuzione. DeLaval, leader mondiale nella produzione di impianti e sistemi per l’allevamento, produce un sistema di distribuzione automatica dell’unifeed in grado di soddisfare le esigenze di aziende di medio-grandi dimensioni. Il sistema DeLaval Optimat si adatta particolarmente bene alla realtà italiana e

Il cuore del sistema Optimat è il carro trincia miscelatore stazionario, azionato da un motore elettrico e controllato dal software di gestione aziendale DelPro consente di ridurre drasticamente il tempo dedicato alla preparazione e distribuzione del carro, consentendo all’allevatore di concentrarsi sulla gestione delle operazioni di alimentazione. Il cuore del sistema Optimat è il carro trincia miscelatore stazionario, azionato da un motore elettrico e controllato dal

software di gestione aziendale DelPro. I prodotti sono caricati automaticamente dalle piattaforme di carico e dai silos dei concentrati. Il sistema è quindi in grado di attivare il caricamento dei singoli ingredienti, insilato/ fieno/concentrati/...nella sequenza e nelle quantità previste dall’allevatore e di

inviare allarmi nel caso in cui il sistema rilevi anomalie nel processo. La razione viene quindi caricata su un vagone distributore che si fa carico della distribuzione in mangiatoia secondo lo schema e le quantità stabiliti dal programma di alimentazione. La precisione delle formulazioni derivanti dalla gestione automatica è enorme e garantisce una elevatissima costanza e qualità della razione, a vantaggio della produttività del lavoro e dei costi di produzione. Il beneficio per gli animali è immediato e legato alla disponibilità di alimento sempre fresco, preparato più volte nell’arco della giornata e distribuito anche 12 volte al giorno, con un’evidente riduzione della competizione e della selezione dell’alimento in mangiatoia.

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Risarcimento danni causati dai lupi L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha definito il programma di aiuti a sostegno degli allevatori piemontesi per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni dei lupi sui pascoli piemontesi e per i costi sostenuti a difesa del bestiame. Si stabilisce di estendere i contributi per i sistemi di difesa del bestiame: oltre ai cani da guardiania e alle recinzioni per il pascolo e il ricovero notturno, vengono prese in considerazione le recinzioni elettrificate e i dissuasori acustici e visivi. MAGGIORI RISORSE «Da quest’anno la Regione Piemonte ha voluto introdurre nel programma di indennizzi un aumento delle risorse complessive portandole a 300 mila euro da 200 mila - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa -, con l’obiettivo di dare un rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato le predazioni, senza passare dal sistema assicurativo, una volta accertati i danni

Pronto il programma della Regione Piemonte: maggiori stanziamenti, estensione dei contributi e rimborsi diretti agli allevatori

diretti e indiretti. Abbiamo anche esteso i contributi che riguardano i diversi tipi di sistemi utilizzati a difesa del bestiame, «iÀV jÊÛ } > ÊV iÊ i nostri pastori possano proteggere i capi continuando a lavorare senza dover abbandonare i pascoli».

INDENNIZZI APICOLTORI Ê«À }À> >ÊÓäÓ£]ÊV iÊÃ>ÀDÊ« ÃÌ Ê>`Ê>««À Û>â iÊ>Ê breve dalla Giunta regionale e permetterà l’apertura del bando per la richiesta di indennizzi, sostiene anche gli apicoltori piemontesi censiti dalla Banca dati nazionale, riconoscendo gli indennizzi e i contributi per i sistemi di prevenzione attivati da coloro che svolgono l’attività nelle aree di presenza dell’orso (presenza registrata nel 2020 nel Verbanio Cusio Ossola).

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Il mercato suinicolo tra peste e pandemia Nell’ultimo anno, l’andamento del comparto è stato fortemente influenzato da due emergenze sanitarie: una che ha colpito gli animali e l’altra le persone La pandemia da Covid-19 continua a imperversare. La “macchina italiana” che si occupa delle cure e delle vaccinazioni arranca tra le polemiche e le insufficienze strutturali e funzionali (è vero ci sono anche delle eccellenze). Per portare un esempio, ÃÀ>i iÊ >Ê«À>Ì V> i -

te completato il piano di vaccinazione della popolazione e va verso una situazione di quasi normalità. EFFETTO PANDEMIA ÊÀi> ÌD]Ê Ê` Ê«> `imia da Covid-19 devo occuparmi, ma della situazione del mercato

suinicolo. Tra le due situazioni ci sono importanti connessioni e il mercato suinicolo, nell’ultimo anno, è stato fortemente influenzato dalla questione pandemia, oltre che dalla diffusione della peste suina africana, partita dalla Cina e diffusasi poi

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Zootecnia nell’Est Europa fino ad arrivare in Germania. Sembrerebbe impossibile, ma l’andamento del mer-

cato nell’ultimo anno è stato fortemente influenzato da due emergenze

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sanitarie, una che ha colpito le persone e l’altra che ha colpito gli animali. i Ê«À ÃÃ Ê> Ê>ÃÃ ÃÌiÀi-

mo a cambiamenti radicali delle abitudini dei consumi o, meglio, dovremo

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saper interpretare i nuovi paradigmi dei consumi. Concetti come: dal globale al locale, food delivery,

consumo etico e consumo conveniente, homewor }Ê ÊÃ >ÀÌÜ À }ÊV iÊ

dir si voglia, cibo e salute, ritorno alla cucina, grandi città verso piccoli sobborghi, sono i paradigmi che cambieranno tutto nel nostro modo di operare. ANDAMENTO MERCATO La quotazione media del mese di febbraio per il suino pesante da macello ha registrato un valore pari a 1,349/kg, +10,39% rispetto al mese di gennaio 2021. Rispetto al febbraio 2020 si registra invece un forte calo -16,10%. Anche a livello europeo le quotazioni registrano Õ >Êv ÀÌiÊ` Õâ i°Ê i Ê primi due mesi dell’anno 2021 le quotazioni dei principali mercati europei hanno evidenziato un forte calo rispetto al medesimo periodo del 2020.


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Zootecnia Ê iÀV>Ì Ê`> iÃiÊiÛ `i zia un -30,90%, i Paesi Bassi -30,50%, la Germania -36,05% e la Francia -19,73%. La Spagna che quota a peso vivo, V iÊ ½ Ì> >]ÊiÛ `i â >ÊÕ Ê prezzo medio dei primi due mesi 2021 pari a euro 1,132/kg, pari al -21,97% rispetto al medesimo periodo del 2020. ½ Ì> >ÊÃÕ Ê«À ÊL iÃÌÀiÊ evidenzia un calo delle quotazioni del -20,55%, si è passati da un valore medio di euro 1,618/kg a euro 1,285/kg. ½ Ã i>Ê >Ê«ÕLL V>Ì Ê nelle ultime settimane una interessante analisi riguardo al mercato suinicolo europeo. iÊÀ «Ài ` Ê` ÊÃi}Õ Ì ÊÕ Ê stralcio. E’ un’analisi basata su dati non proprio aggiornatissimi, ma comunque interessante. SITUAZIONE EUROPEA i Ê«> À> >ÊV Õ Ì>À Ê la Germania e la Spagna sono i principali paesi produttori, rappresentando il 44% dell’offerta totale, Ãi}Õ Ì Ê`> >Ê À> V >°Ê ½ Ì>lia è al settimo posto, con una quota inferiore al 5% del totale. L’Unione Europea ha un ruolo di primaria importanza nel mercato mon-

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diale dei prodotti suinicoli, detenendo la leadership delle esportazioni con oltre 5,7 milioni di tonnellate inviate verso i Paesi terzi. Anzi, nel 2020 l’export ha superato di gran lunga i sei milioni di tonnellate.

in Germania che ha determinato un blocco delle importazioni di carne suina tedesca da parte di alcuni paesi asiatici (Cina, Corea del Sud e Giappone). La proiezione per il 2020 viene rivista al ribasso fino al 2% su base annua e,

di contenere la diffusione della peste suina africana e dalla volontà dei partner commerciali di implementare il principio di regionalizzazione, permettendo l’import dalle aree in cui la malattia non è presente. Danimarca, Spagna e Paesi

Dopo il forte incremento delle esportazioni dell’UE registrato nel 2019 (+20%) e nel primo semestre del 2020 (+15%, in particolare raddoppiando verso la Cina e aumentando in Vietnam), nel secondo semestre si prevede un rallentamento, soprattutto per la comparsa della PSA

con il progressivo recupero della produzione cinese e la conseguente riduzione della domanda di importazioni, è previsto un calo delle esportazioni del 10% anche nel 2021. L’evoluzione delle esportazioni dell’Ue dipenderà, quindi, anche dalla capacità della Germania

Bassi potrebbero contribuire a colmare in parte questi “vuoti” di offerta verso la Cina e i mercati asiatici.

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AUMENTO PRODUZIONE i ÊV Àà Ê`i ÊÓäÓäÊ Ê mercato suinicolo dell’UE è stato in parte condizio-


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Zootecnia nato dalla diffusione delle norme anti-Covid in tutti i Paesi dell’Unione, ma sebbene la produzione sia diminuita dell’1,2% su base annua (dati riferiti al periodo gennaio-luglio)

si prevede un aumento della produzione da parte di Spagna, Danimarca e À > `>]ÊV iÊ > Ê>Õmentato il numero di capi allevati, incluso i riproduttori nel 2019, per cui la

+12,95% rispetto al 2019. ÊiÀ>Ê > ÊÃÕVViÃÃ Ê i >Ê storia. Lo abbiamo già scritto molte volte e lo ripeto, l’export verso i paesi extra-Ue è la vera àncora

a causa del calo delle macellazioni in Germania, À> V >]Ê Ì> >ÊiÊ*>iÃ Ê >ÃÃ Ê (controbilanciato dall’aumento in Spagna e Danimarca), i prezzi favorevoli, la ripresa della domanda dei consumatori e gli investimenti recenti hanno contribuito all’aumento della produzione a partire da giugno. Tuttavia, nei prossimi mesi sarà determinante, oltre all’evoluzione della pandemia Covid-19 nei diversi Paesi, la gestione e l’evoluzione `i Ê*- Ê Ê iÀ > >°Ê i Ê quarto trimestre del 2020

produzione di carne suina dovrebbe diminuire dello 0,5% nel 2020 e dell’1% nel 2021. Secondo le previsioni della Commissione Ue, anche il consumo pro capite dovrebbe diminuire nel 2020 (-1%), attestandosi > Ê Ûi Ê` ÊÎÓ]nÊ }°

di salvezza dei mercati europei. Bene hanno fatto anche i grandi player dell’export a livello mondiale, Usa +11,39% e il Canada +17,89%°Ê ʵÕiÃÌ Ê contesto la “terra” di conquista per tutti è stata la Cina, ancora in deficit produttivo per causa della grave epizozia da PSA che ha colpito i suoi allevamenti. La Cina oggi rappresenta il 53,03% delle esportazioni dell’Unione Europea verso i Paesi extra Ue (vedere Tabella 2).

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EXPORT RECORD L’export dell’Unione Europea verso i Paesi extra-Ue ha stracciato ogni record degli anni precedenti. i ÊV Àà Ê`i ÊÓäÓäÊÃ Ê stati raggiunti i 6,309 milioni di tonnellate,

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FILIERA POCO DIVERSIFICATA Evidenzio in conclusione alcune delle principali criticità strutturali del settore che lo rendono debole e incapace di competere con i sistemi produttivi a livello europeo ben più attrezzati. La suinicoltura italiana è sostanzialmente legata a doppio filo, nel bene e nel male, al suino pesante da prosciutto. Si tratta di una filiera molto poco diversificata e quindi facilmente vulnerabile sul mercato. Ê«À V «> iÊ«À L i >Ê Ê conosciamo tutti: i tagli diversi dalle cosce destinate al circuito tutelato non riescono ad essere valorizzati adeguatamente nell’attuale contesto di mercato (prosciutto nazionale, prosciutto cotto con cosce nazionali). Esiste, inoltre, una specifica difficoltà a valorizzare le carni del suino pesante per il consumo fresco, determinato dal fatto che tali carni, derivando da un suino più longevo, tendono ad essere più mature e tendenzialmente più consistenti, specie se non adeguatamente frollate. A questo proposito, la


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Zootecnia filiera nazionale non ha ancora saputo sviluppare adeguate strategie di valorizzazione delle specificità di questa carne, anche con adeguati strumenti di valorizzazione quali, ad esempio, un sistema di µÕ> ÌDÊ >â > iÊ­-+ ®° APPROVVIGIONAMENTO MATERIE PRIME La filiera nazionale ha inoltre una criticità nell’approvvigionamento di una quantità adeguata di materie prime per l’alimentazione dei suini del circuito tutelato. Esse devono provenire, almeno nella misura del 50%, dallo stesso comprensorio di produzione dei suini. L’attività di miglioramento genetico, a livello nazio-

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nale, è piuttosto lenta e non sempre adeguatamente calibrata rispetto alle esigenze di mercato e della filiera. COORDINAMENTO INSUFFICIENTE La filiera presenta forti criticità dal punto di vista organizzativo e nel suo complesso non ha ancora trovato una modalità efficace di coordinamento strategico e presenta forti tensioni e contrasti tra le diverse fasi. Gli allevatori sono ancora troppo poco coordinati tra loro, come testimonia l’esiguo numero e forza delle Organizzazioni di Produttori, ed esistono relativamente poche realtà cooperative nella macellazione e lavorazione delle carni.


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Mangimistica circolare esempio di sostenibilità Un sistema produttivo che sia compatibile con la tutela dell’ambiente richiede un uso più efficiente delle materie prime. ÊÀ V ÀÃ Ê>ÊÕ Ê `i Ê` ÊiV >Ê circolare, con il riutilizzo di input provenienti da altri cicli produttivi, è un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale e aumentare il valore del settore agro-zootecnico-alimentare.

co-prodotti e sotto-prodotti dell’industria alimentare. Sono sia quei prodotti senza ruolo per l’alimentazione umana – come le crusche che derivano dalla produzione di farina – o quei prodotti non più

milioni di tonnellate di co-prodotti come le farine di semi oleosi provenienti dall’industria dell’estrazione dell’olio di semi; 4,3 milioni di tonnellate di sotto-prodotti dell’industria alimentare, di cui circa 3,1 milioni di tonnellate di crusca che residua dalla lavorazione del frumento e circa 1,3 milioni di tonnellate di sotto-prodotti che derivano dalla produzione dello zucchero (melasso e polpe di barbabietole), dal settore lattiero-caseario (siero e latte in polvere) o degli amidi e della birra e dal ritiro di prodotti alimentari dal circuito della distribuzione per motivi commerciali.

Il comparto ogni anno recupera circa 9 milioni di tonnellate di materie prime secondarie che provengono dal circuito alimentare

RECUPERO MATERIE L’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici (Assalzoo) ha richiamato l’importanza della circolarità in occasione dell’ottava Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. La mangimistica è storicamente un baluardo dell’economia circolare: ogni anno recupera, infatti, circa 9 milioni di tonnellate di materie prime secondarie che provengono dal circuito alimentare. i >ÊV>Ìi >Ê` ÊÛ> ÀiÊ ½ `ÕÃÌÀ >Ê mangimistica è in grado di valorizzare una notevole quantità di

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`iÃÌ >Ì Ê> ÊV ÃÕ ÊÕ > Ê«iÀV jÊ non conformi agli standard commerciali. La mangimistica li recupera e li reinserisce nella catena di valore che termina con la produzione di carne, latte, uova, pesce. CICLO PRODUTTIVO Ogni anno i produttori di mangimi valorizzano nel ciclo produttivo 4,7

SOSTENIBILITA’ L’implementazione dell’economia circolare è solo una delle modalità nelle quali si articola il contributo della mangimistica alla transizione del settore agro-zootecnico-alimentare verso la sostenibilità. La quantità di co-prodotti e sotto-prodotti utilizzati rappresenta circa il 50% dell’output della mangimistica italiana.


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Attualità

Certificati fitosanitari ecco tutte le scadenze La legge stabilisce che “in relazione alla necessità di garantire l’efficienza e la continuità operativa nell’ambito della filiera agroalimentare, la validità dei certificati di abilitazione rilasciati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi degli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 agosto Óä£Ó]Ê °Ê£xä]Ê V jÊ`i} Ê attestati di funzionalità

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delle macchine irroratrici rilasciati ai sensi dell’articolo 12 del medesimo decreto legislativo n. 150 del 2012, in scadenza nel 2020 o in corso di rinnovo, è prorogata di dodici mesi e comunque almeno fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza”. Ê ÃÌiÀ Ê`i iÊ* Ì V iÊ agricole ha comunicato alle

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Attualità

La validità delle abilitazioni e degli attestati è prorogata di dodici mesi e comunque almeno fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza Regioni l’interpretazione di tale norma, anche con riferimento ai certificati con scadenza nel periodo emergenziale successiva al 31 dicembre 2020. PROROGHE VALIDITA’ Ê ÊL>ÃiÊ> iÊ` ë à â Ê sopra citate e fatte salve nuove disposizioni di legge nazionale, tenendo conto che è stato prorogato lo stato di emergenza al

30 aprile 2021, la validità dei certificati rilasciati `> Ê£Ê}i > ÊÓä£ÈÊ> ÊÎäÊ >«À iÊÓä£ÈÊmÊ«À À }>Ì>Ê di dodici mesi; i certificati in scadenza dal 1 maggio 2021 mantengono la loro scadenza naturale; i certificati rilasciati dal 1 gennaio 2015 al 30 aprile 2015, che già hanno beneficiato della proroga prevista dalla l. 77/2020 e che conseguentemente verranno a

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Attualità scadenza entro il 30 aprile 2021, sono prorogati fino al 29 luglio 2021, qualora al 30 aprile 2021, data di attuale termine dello stato di emergenza, venga dichiarata la sua definitiva cessazione. MODALITA’ FAD Ê «V Ê£{Ê}i > ÊÓäÓ£ÊÃÌ>L ÃVi]Ê fra l’altro, che “i corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza”. RINNOVI VALIDITA’ ÊV Àà ʫiÀÊ ÊÀ Û Ê`i ÊViÀÌ wV>Ì Ê`ivono essere strutturati in modo specifico o per utilizzatori professionali, o per consulenti o per distributori. Saranno autorizzati corsi che trattano gli argomenti indicati alternativamente o al paragrafo “Utilizzatori professionali”, o al paragrafo “Consulenti”, o al paragrafo “Distributori” di cui al capitolo “Corsi di aggiornamento per rinnovo certificati di abilitazione” dell’Allegato 2 della DGR

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{{ È{xÊ`i ÊÓ{Ê Ûi LÀiÊÓä£{°Ê ÊÃ>À> Ê«iÀÌ> Ì Ê>ÕÌ À ââ>Ì Ê corsi finalizzati indifferentemente al rilascio di più tipologie di certificati. ÊÀ >ÃV Ê`i Ê Õ Û ÊViÀÌ wV>Ì Ê` Ê abilitazione può essere richiesto solo >Ê«>ÀÌ ÀiÊ`>ÊÈÊ ià ʫÀ >Ê`i >Ê`>Ì>Ê di scadenza del certificato di abilitazione da rinnovare. NON RESIDENTI La Regione Piemonte ha richiama-

to il provvedimento secondo cui “per i partecipanti ai corsi fuori Regione, l’Ente competente può rilasciare il certificato a condizione che l’allievo abbia frequentato il corso in territorio piemontese”, per precisare che tale disposizione non è valida per i corsi tenuti in modalità Fad, ovvero che per i residenti fuori regione è necessaria la presenza fisica dell’allievo sul territorio piemontese. Tale limitazione si applica esclusivamente ai corsi finalizzati al rilascio ex novo dei certificati; i corsi di rinnovo relativi a certificati rilasciati dalla Regione Piemonte possono invece essere frequentati in modalità Fad anche da utenti non residenti sul territorio regionale. Possono accedere ai corsi di rilascio in Fad per utilizzatori professionali anche coloro che, pur non essendo residenti in Piemonte, sono titolari, soci o dipendenti di aziende agricole con fascicolo aziendale in Piemonte.


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Prolungamento Psr l’ora dell’incertezza

Occorrerà ancora tempo per pervenire all’approvazione e alla pubblicazione dei bandi che permetteranno alle aziende di presentare le domande specifiche Come noto, è stato prolungato il periodo di programmazione del Psr attuale di due anni, per tutto il 2021 e il 2022, mentre il nuovo periodo di programmazione avrà inizio solamente con il 2023; questo significa che saranno disponibili per i due anni di prolungamento risorse finanziarie aggiuntive che dovranno essere utilizzate con le regole e secondo le misure dell’attuale Psr. VALUTAZIONE IN CORSO Ê ÊµÕiÃÌ>Êv>ÃiÊÃ Ê ÊV Àà ʫiÀÌ> Ì Ê

le procedure per una corretta e completa valutazione di come allocare al meglio le relative risorse, ma stante la recentissima approvazione della regolamentazione e visto che a tutt’oggi non sono ancora disponibili i regolamenti attuativi e neppure l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie aggiuntive, occorrerà ancora tempo per pervenire all’approvazione e alla pubblicazione dei bandi che permetteranno alle aziende di presentare le domande specifiche per questo periodo di prolungamento.

PRINCIPALI CRITICITÀ La situazione comporta particolari criticità per quanto riguarda la Misura 10 Pagamenti Agro-climaticoambientali e la Misura 11 Agricoltura biologica, sia per l’elevato numero di domande che hanno visto scadere i loro impegni a novembre del 2020 e sia per l’incombere della nuova stagione vegetativa che impone l’attivazione delle scelte colturali. ʵÕiÃÌ ÊV ÌiÃÌ ]ÊÌi ÕÌ ÊV Ì Ê che alle misure di cui sopra, è riservata comunque grande attenzione

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Attualità

e una ripartizione importante delle risorse e essendo in corso la definizione da parte della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte degli interventi, in funzione delle varie operazioni e delle opzioni che offre il regolamento sopra citato, l’Assessorato Agricoltura e l’Autorità di gestione del Psr invitano a valutare, con riferimento alle aziende agricole che hanno portato a termine gli impegni assunti, la prosecuzione di questi impegni, pur precisando che tale scelta costituisce per il momento una decisione assolutamente volontaria dell’agricoltore, assunta a proprio rischio. MEDESIME PRESCRIZIONI A coloro che intendono seguire questa strada, si ricorda che essa comporta la necessità di rispettare le medesime prescrizioni attuate durante il periodo di impegno originario.

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Tra queste sono comprese, per gli aderenti all’Operazione 10.1.1, le regole di avvicendamento colturale indicate nelle norme tecniche di produzione integrata. Esse prevedono come criterio generale (fatte salve le deroghe ammissibili) la presenza nel quinquennio di almeno tre colture e al massimo di un ristoppio per coltura, criterio applicabile in questo caso al quinquennio 2017-2021. PROPRIO RISCHIO Sempre nell’attesa che siano definiti compiutamente gli interventi e l’utilizzazione delle risorse nel periodo di prolungamento 2021-2022 dell’attuale Psr, considerato che sono in corso di valutazione possibili aperture di nuovi bandi per la Misura 10 (in particolare per le Operazioni 10.1.2, 10.1.3 azioni 2 e3, 10.1.4 azioni 1 e 3, 10.1.5 e 10.1.7) e per la Mi-

sura 11, la Regione comunica che, stante l’approssimarsi dell’avvio delle operazioni colturali, gli agricoltori intenzionati ad aderire ex novo a tali operazioni dovranno aver rispettato, sempre a proprio rischio e senza che l’Autorità di gestione del Psr possa fornire in merito alcuna assicurazione, le relative prescrizioni fin dall’inizio dell’annualità di impegno 2021. AGRICOLTURA BIOLOGICA Al fine dell’adesione ad un eventuale bando, qualora questo fosse emanato, relativo alla Misura 11 Operazione 11.1.1 Conversione all’agricoltura biologica, l’ultima data utile di presentazione della notifica di inizio attività biologica è il 31 marzo 2021. Tale data è stata valutata come il limite ultimo oltre il quale non è più possibile la corretta applicazione degli impegni previsti dalla Misura per la campagna agraria in corso.


Attualità

Infortuni sul lavoro nel settore forestale

La Regione Piemonte chiede di segnalare gli incidenti in bosco per aggiornare la banca dati i ½> L Ì Ê`i Ê«À }iÌÌ Ê Sicurezza nei lavori forestali, finanziato con l’Operazione 1.2.1. del Psr 2014-2020 è prevista la redazione di un report annuale (report 2014Óä£nʺ v ÀÌÕ ÊÃÕ Ê >Û À Ê nel settore forestale”) sugli incidenti forestali riferiti ad operatori professionali ed hobbistici, con la ricostruzione della dinamica e l’individuazione degli elementi significativi (macchine ed attrezzature coinvolti, metodi di lavoro, altro) partendo sia da banche dati ufficiali ià ÃÌi Ì Ê­ > ]Ê v À ®ÊV iÊ

dalla raccolta di articoli di giornale. La Regione Piemonte richiede quindi a tutti di collaborare al progetto segnalando le notizie di incidenti in bosco pubblicate sulle testate locali, inviando via mail a sicurezza.forestale@ipla. À}Ê Ê Ê> >Ê Ì â >Ê ««ÕÀiÊ copia dell’articolo. L’indagine ha esclusivamente la finalità di aumentare la conoscenza degli incidenti in campo forestale occorsi sul territorio regionale e di caratterizzarne le cause scatenanti. Marzo 2021

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Enologia

Promozione del vino approvati i progetti Sono oltre 350 le aziende vitivinicole del Piemonte assegnatarie del bando regionale, che ha stanziato complessivamente dieci milioni di euro

L’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha approvato la graduatoria dei beneficiari che hanno partecipato al bando OCM Vino, per la promozione del vino ÃÕ Ê iÀV>Ì ÊiÝÌÀ>iÕÀ «i °Ê ÊÃ }}iÌÌ Ê beneficiari sono i consorzi di tutela e le associazioni di produttori che hanno partecipato al bando 2020 e hanno presentato progetti regionali e multiregionali di promozione dei vini di qualità nei paesi extra UE, per l’annualità 2020/2021. Complessivamente vengono as-

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segnati oltre 10 milioni di euro che vanno ad interessare oltre 350 aziende vitivinicole. OCM VINO ÊV ÌÀ LÕÌ ÊV iÊ>LL > Ê>ÃÃi} >to ai consorzi e alle associazioni di produttori tramite il bando OCM Vino sono una risorsa finanziaria importante per le nostre aziende vitivinicole piemontesi che stanno affrontando la crisi economica dovuta alla pandemia – commenta l’assessore regionale all’Agricoltu-

ra e Cibo Marco Protopapa –, è essenziale potenziare le attività di promozione sui mercati dei Paesi extra europei per consolidare il posizionamento dei vini piemontesi sugli scenari internazionali al fine di migliorare sempre di più l’offerta dei nostri prodotti». La graduatoria è pubblicata sul Ã Ì Ê`i >Ê,i} iÊ* i ÌiÊ> Ê Ê https://bandi.regione.piemonte.it/ contributi-finanziamenti/ocm-vinopromozione-sui-mercati-dei-paesiextra-ue-annualita-20202021


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Enologia

Perchè il vino è salutare Fin dall’antichità l’uva e il vino sono stati consumati anche per le loro virtù curative; ampie sono le citazioni in merito, senza dimenticare che vengono decantate anche le capacità di mettere buonumore e di rinfrancare lo spirito. La relazione tra vino e salute viene da tempo ampiamente trattata e costituisce un argomento molto interessante per il consumatore. Si evidenzia un interesse crescente e di tipo scientifico attorno all’argomento al fine di poterlo liberare da informazioni a

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volte superficiali che non fanno altro che creare confusione. ALIMENTO INDISPENSABILE ÊÛ ÊmÊ v>ÌÌ ÊÕ Ê> mento ricco di numerose sostanze e interpretarlo solo attraverso il contenuto in alcol ha portato sovente a sottovalutare e soprattutto screditare un prodotto ricco di benefici. ÊÛ ]Ê i >ÊVÕ ÌÕÀ>Ê locale, è sempre stato considerato alimento indispensabile per sostenere chi doveva svolgere lavori pesanti,

ma anche una bevanda con importanti connotati socio-culturali. Suggellare i momenti importanti della vita sociale (battesimi, matrimoni, ecc…), concludere un contratto, ristabilire un’amicizia persa e affrancarsi da dissapori sono sempre state occasioni da festeggiare con un bicchiere di vino, naturalmente di qualità e di annata. VIRTU’ TERAPEUTICHE La tradizione era orientata su un consumo saggio e mai nessuno aveva pensato che il vino fosse dannoso alla salute anzi,


Enologia era più facile pensare il contrario. La storia è piena di episodi che richiamano alle virtù terapeutiche. Plinio, oltre a descrivere numerosi vini, catalogandoli per la loro qualità, accenna ai poteri salutari di alcuni di essi, come per esempio il vino proveniente da Aquileia che, grazie alle sue virtù, consentì a Livia, seconda moglie di Augusto, di arrivare sino a nÈÊ> ° i Ê£xääÊ `Ài>Ê >VV ]Ê nel “De naturali vinorum historia”, enumera ulteriori proprietà medicamentose. Altri autori suggerivano il vino adatto per ogni tipo ` Ê` ÃÌÕÀL °Ê i««ÕÀiÊ i >Ê tradizione locale mancano gli episodi e i suggerimenti che si basano sulle virtù salutari del vino.

Interpretarlo solo attraverso il contenuto in alcol ha portato sovente a sottovalutare e soprattutto screditare i suoi evidenti benefici terapeutici

Fortunatamente, gli stessi componenti dell’uva e del vino che ci guidano nella loro scelta organolettica sono responsabili degli effetti sulla salute umana; pertanto farci pilotare dai caratteri sensoriali è un modo per assecondare anche gli aspetti legati alla salute.

SECONDO NORMATIVA Ricordiamo che la normativa intende per vino il prodotto ottenuto dalla fermentazione alcoolica totale o parziale del mosto di uva avente come gradazione minima 9% vol di alcool e

massima 15% (mosti parzialmente fermentati tipo Moscato fanno eccezione e l’alcol minimo è 4,5%). Questa descrizione però non rende merito questo «À ` ÌÌ Ê«iÀV jÊ iÌÌi di elencare molti altri componenti già presenti

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Enologia

Enologia

nell’uva e altri frutto della trasformazione, i quali possiedono un interesse dal punto di vista alimentare. Questa enorme quantità di altre sostanze, che raramente viene presa in considerazione, completa il quadro contenutistico e contribuisce a conferire al vino il carattere di alimento, e come tale va contemplata la capacità di soddisfare parte delle esigenze nutritive dell’organismo umano.

INFORMAZIONI PARZIALI Solo negli ultimi anni, in seguito a ricerche scientifiche nel campo medico fra le quali occorre citare la À ViÀV>Ê` Ê-ÌÊ j}iÀ]Ê ÕÀÌ ÃÊ Ellison e altri, le qualità di questa bevanda sono state pulite dalle informazioni parziali che cercavano di mettere in luce esclusivamente gli effetti negativi, peraltro legati a un consumo smodato. Molti studi fatti in più paesi confermano che l’incidenza delle malattie cardio-circolatorie sia sensibilmente più bassa nelle popolazioni che fanno uso abituale del vino. À> V >ÊiÊ Ì> >ÊÃ Ê Ê«>iÃ Ê consumatori di vino in cui l’incidenza delle malattie coronariche è da tre a cinque volte inferiore rispetto ai paesi del nord Europa. A seguito di questi primi

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risultati, studi più approfonditi sono stati intrapresi e i risultati depongono a

favore del vino, ampliando gli aspetti positivi di questa antica bevanda.


Enologia QUALI SOSTANZE L’elenco delle sostanze contenute nel vino, a parte gli alcoli, è molto ampio e va dagli acidi alle vitamine, dalle proteine ai tannini e ancora dalle sostanze coloranti agli ascorbati senza dimenticare le numerose sostanze minerali come il potassio, il calcio e altre ancora. Tra i numerosi componenti del vino, quelli che rivestono maggior interesse dal punto di vista salutistico appartengono alla famiglia dei polifenoli che, presenti anche in altri alimenti, sono sempre ben rappresentati nei vini, dove svolgono azioni complesse che toccano gli aspetti organolettici, della conservabilità e anche delle proprietà nutritive. GRUPPO POLIFENOLI i ÊÛ ]Ê« ÕÌÌ ÃÌ ÊV iÊ

in altri alimenti, grazie al contenuto di alcool e ad altri fattori di morbidezza, l’assunzione di questi componenti dai caratteri un po’ aspri viene facilitata. Dalla tabella esposta, si evidenzia come questa famiglia di componenti dell’uva sia formata in realtà da varie sostanze che, aventi in comune la molecola originaria, sono presenti nei diversi vini secondo proporzioni i}>ÌiÊ> >ÊÛ>À iÌD°Ê Ê}ÀÕ«« Ê dei polifenoli è composto da protoantocianidine (tannini) e antociani ampiamente presenti nei vini rossi; flavoni, resveratrolo e viniferina presenti sia nei bianchi che nei rossi. Le proprietà curative di queste sostanze si estrinsecano, secondo gli ultimi risultati medici, a livello antivirale e battericida, del controllo del colesterolo, della disatti-

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vazione dei radicali liberi e con azione antitumorale. Un’azione importante si estrinseca sul controllo del colesterolo cattivo LDL (low density lipoprotein), il quale, se in eccesso, si deposita all’interno delle arterie portando anche all’infarto.

resistente alla botrite, possiede una spiccata azione antiossidante. RADICALI LIBERI Va detto che già il nostro organismo autonoma mente possiede gli strumenti per difendersi

CONSUMO GIORNALIERO. La dose giornaliera raccomandata di vino dipende dalla costituzione fisica, dal sesso e dallo

viene anche esaltato da tecniche colturali orientate a contenere le rese produttive. VARIETÀ AUTOCTONE Anche le modalità di fermentazione sono

AZIONE PROTETTRICE Ad alcune di queste sostanze, come i tannini

condensati, già presenti nell’uva, molti studi hanno attribuito una azione antiossidante di rilievo naturalmente affiancata dal contributo di altri componenti sia presenti nei vini bianchi che nei rossi. Si tratta quindi di un pool di composti con azione protettrice fra i quali dovremmo menzionare il più conosciuto resveratrolo. Quest’ultimo viene prodotto dall’uva come risposta alla radiazioni U.V. e oltre a rendere la buccia più

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contro i radicali liberi (pericolose sostanze responsabili del deterioramento degli organismi in genere), ma importante è il contributo delle sostanze che provengono dall’alimentazione come per esempio gli ascorbati, i carotenoidi e naturalmente alcuni polifenoli. Arteriosclerosi, trombosi, ecc., sono alcune patologie condizionate dai processi ossidativi.

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stato di salute del consumatore. Le dosi considerate utili sono di 50 g di alcool al giorno per i maschi e 25 per le donne, corrispondenti a due bicchieri da 250 ml per gli uomini e a un bicchiere per le donne. ÊÛ Ê V> ]Êà «À>ÌÌÕÌÌ Ê Ê rossi ma anche i bianchi, provengono da varietà ricche di polifenoli, (in primis Ê iLL ®Ê ÊVÕ ÊV Ìi ÕÌ Ê

orientate a esaltare l’estrazione del colore e dei tannini con l’intento di assecondare la qualità dei vini locali, che su questi componenti devono fare leva. iÊV Ãi}ÕiÊV iÊÌÕÌÌiÊ iÊ varietà autoctone, pur con le differenze di ordine genetico, per via della ricchezza in sostanze fenoliche, riescono ad assecondare tanto gli aspetti legati alla salute quanto quelli organolettici.


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Enologia

EFFETTI NEGATIVI Gli effetti negativi derivanti dal consumo del vino non vanno certamente minimizzati ma sono legati esclusivamente alle quantità consumate: se eccessive possono portare ad appannamento dei riflessi w V jÊ Êvi}>Ì Ê Ê è riuscito a smaltirle. Danni più seri sono rilevabili a livello del fegato, organo deputato a smaltire l’alcol non in eccesso trasformandolo in grasso. Pertanto, solo un consumo moderato e costante

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durante i pasti, sempre nel rispetto delle indicazioni fornite da chi di salute se ne intende, porta a significativi benefici per la salute. POTENZIALITA’ BENEFICHE Sarebbe interessante che venissero studiate le potenzialità benefiche dei vini rossi e bianchi, mettendo in relazione le varietà all’ambiente di coltivazione, alle tecniche di coltivazione e di elaborazione per avere criteri di scelta anche dal punto di vista salutistico.


Notizie dalle aziende

Diserbo meccanico a flagelli interfilare idraulico mod. Turbo-bas Eco2020 Premiato a Savigliano al concorso novità tecniche 2020 Attrezzo per il diserbo meccanico-idraulico, studiato per l’asportazione dell’erba infestante del sottofila, su vigneto e frutteto. Tale gruppo è stato progettato per essere applicato su appositi telai, sia sulla parte anteriore del trattore, in versione singola, bilaterale o a scavallo (tunnel), che su posizione ventrale in versione singola o doppia, con flangiatura dedicate oppure al sollevatore posteriore universale di qualsiasi trattore, abbinato a telai speciali, retroportati per l’impiego laterale dx o bilaterale dx-sx. Progettato inoltre anche per essere facilmente inserito in sostituzione della lama interceppi (mod. Rapid-Lam) questo utensile viene impiegato per il diserbo meccanico, sottocotica erbosa (max 7/8 cm di profondità) interfila delle spalliere, durante la stagione estiva con terreni secchi e asciutti, in modo e maniera da non avere una ripartenza rapida degli infestanti. Il nostro intento è quello di proporre un investimento medio/basso poiché si avranno a disposizione due utensili su un unico telaio, potendo gestire in toto la fase stagionale del ciclo produttivo delle piante, gli infestanti del sottofila, senza dover intervenire con prodotti chimici estremamente inquinanti

per l’ambiente. Il gruppo diserbo meccanico mod. TurboBas Eco2020 a funzionamento idraulico verrà utilizzato principalmente ad inizio stagione (da febbraio a giugno), in seguito si utilizzerà la lama o coltello (Rapid-Lam). L’intercambiabilità degli utensili e la diversità di lavorazione permetterà di gestire con facilità e successo il sottofila delle piante per tutta la stagione, fino alla raccolta del prodotto. L’estrema compattezza e leggerezza del gruppo favorisce inoltre una migliore operabilità su qualsiasi tipologia di terreno e di allevamenti, sia collinari con filari a giro poggio, sia con filari a rittochino. Può essere applicato anche su piccole macchine operatrici idrostatiche, leggere e strette, con semplici staffe di ancoraggio, oppure, su trincia-sarmenti, erpici a denti, ecc. Infine il gruppo diserbo meccanico mod. Turbo Bas Eco 2020, privato del sistema scavallante con palpatore idraulico, potrà essere sostituito con un semplice cinematismo a molla, sicuramente più economico, ma più lento durante lo scavallamento. I flagelli sono formati da uno speciale copolimero poliammidico (nylon) morbido e ad alta resistenza meccanica di usura.

Dati Tecnici *°Ì>Ê >\ÊÓnÉÎäÊ ½ÊUÊ6i V ÌDÊ` Ê>Û> â> i Ì \ÊÈÉnÊ É Largh. di lavoro: 0,55 mt (versione singola) *ià ÊÕÌi à i\Ê£nÊ }ÊUÊ Ìiââ>Ê` Ê } LÀ Ê\Êä]ÎäÊ Ì Rullo corredato di flagelli in nylon morbido

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Fertilizzazione un’arma strategica Nel nocciolo, la corretta nutrizione migliora la fecondazione e l’allegagione dei frutti, diminuendo la cascola pre-raccolta La fertilizzazione è fondamentale per garantire produttività e un corretto equilibrio vegeto-produttivo alle piante di nocciolo mantenendo elevata la fertilità del suolo nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente. Prima di redigere un piano di concimazione è necessario avere sottomano un’analisi del terreno al fine di verificare la dotazione di macro e microelementi. ÌÀi]Ê`iÛiÊiÃÃiÀiÊ Ì>Ê >Ê µÕ> Ì ÌDÊ` Ê ÕÌÀ i Ì Ê­ ]*] ®Ê

asportata dalla coltura. Tale esigenze sono diverse in base all’età della pianta, all’entità delle produzioni ed alle asportazioni.

CORRETTA NUTRIZIONE i Ê VV Ê >ÊviÀÌ ââ>â iÊmÊ importante perchè aiuta a mantenere elevato il livello produttivo,

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contrastando il fenomeno chiamato ‘alternanza di produzione’ tipico della specie. La corretta nutrizione migliora infatti la fecondazione e l’allegagione dei frutti, diminuendo la cascola preraccolta; dal punto di vista qualitativo favorisce, insieme alla corretta disponibilità idrica, l’incremento delle resa in sgusciato. A questo fine si definiscono le dosi di azoto, fosforo e potassio e più in generale le quantità di fertilizzanti da somministrare mediante due modalità: bilancio semplificato e scheda a dose standard. BILANCIO SEMPLIFICATO La quantità di nutrienti (azoto, fosforo e potassio) da apportare alla coltura viene calcolata moltiplicando la produzione attesa (q/ha) per i relaÌ Û Ê>ë ÀÌ ÊëiV wV Ê­ }ɵ®Ê` Êi i i Ì Ê nutritivi. Per gli apporti totali annui di elementi fertilizzanti si sommano sia quelli derivanti dalle forme


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minerali sia quelli presenti nei fertilizzanti organici (es. letame) che quelli derivanti da precessioni colturali (es. sovescio). DOSE STANDARD La scheda può essere alternativa alla formula del bilancio semplificato. La dose standard è intesa come la dose di macroelemento (azoto) da prendere come riferimento in condizioni ordinarie di resa produttiva, di fertilità del suolo e andamento climatico. Come per il bilancio semplificato, concorrono al raggiungimento della dose gli apporti annui derivanti da fertilizzazioni minerali e dalle fertilizzazioni organiche. SOSTANZA ORGANICA L’apporto di sostanza organica nel terreno è fondamentale per il mantenimento di un adeguato livello di viÀÌ ÌD°Ê v>ÌÌ ]Ê ÊV>ÀL Ê À}> V Ê rappresenta il principale “alimento”

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per la microflora e la microfauna del suolo (batteri, lombrichi, ecc.) le quali svolgono un’attività essenziale di trasformazione e rilascio di macro e microelementi necessari alle piante. La sostanza organica è formata da composti del carbonio (zuccheri, cellulosa, lignina) e da quelli dell’azoto (amminoacidi). L’azoto liberato dagli amminoacidi in buona parte viene mineÀ> ââ>Ì Ê>`Ê> >V>Ê­ ή]Ê la quale può essere persa in atmosfera oppure può reagire con l’acqua e dare origine dapprima allo ione ammonio e successivamente ossidarsi in nitrati, i quali vengono prontamente assorbiti dalla pianta. Si ricorda che il letame fornisce un apporto equilibrato di elementi quando ha raggiunto un minimo di maturazione di ÈÊ Ê Ê ià ]ÊiÃÃi ` ÊÃÌ>Ì Ê«Ài-


ventivamente disposto in cumuli adeguati. L’apporto di sostanza organica deve essere costante nel tempo al fine di mantenere un livello del 2-2,5 % nel terreno. Valori inferiori a 1,5 % ci dicono che si tratta di un suolo povero e V iÊµÕ ` ÊÛ>ÊÀi Ìi}À>Ì °Ê v>ÌÌ ]Ê anche laddove la dotazione di sostanza organica è buona, risulta comunque indispensabile la sua distribuzione ogni 2-3 anni. AZOTO (N) L’azoto e l’elemento nutritivo che determina la spinta vegetativa della pianta e alle giuste dosi consente di avere un buon livello produttivo. L’azoto totale presente nel terreno per la maggior parte si trova in forma organica (97-98%) e non risulta disponibile alle piante in quanto deve essere ancora mineralizzato, mentre solo il restante

2-3% e in forma minerale e assorbibile dalla radice; quest’ultimo e quello che dobbiamo considerare. Per via radicale è preferibile intervenire a fine inverno, salvo che vengano utilizzate formulazioni a lenta cessione in terreni privi di scheletro. Si consiglia un apporto frazionato dell’azoto: alla ripresa vegetativa (indicativamente marzo) e tra la fine di maggio ed inizio giugno quando la chioma è completamente costituita. Elevati apporti di azoto favoriscono un eccessivo sviluppo dei polloni. A fine estate – inizio autunno le piante accumulano le riserve necessarie per i processi di fioritura e allegagione per la successiva stagione. Risulta quindi molto importante assicurare loro un’adeguata disponibilità di azoto in questa fase. FOSFORO (P) Come è noto, questo elemento risulta poco disponibile e spesso già

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presente in buona quantità nei suoli piemontesi. La limitata disponibilità per le piante è dovuta al fatto che il fosforo tende a precipitare molto facilmente reagendo con altri elementi (potassio, calcio, ecc.) per dare fosfati di potassio, calcio o alluminio: Î*"{]Ê >έ*"{®Ó]ÊiVV° È necessario quindi avere a disposizione un’analisi del terreno aggiornata al fine di stabilire la dotazione effettiva del terreno e, solo nei casi di bassa presenza, provvedere al suo apporto. Data la scarsa mobilità del fosforo nel terreno, la somministrazione di questo elemento va effettuata prima di tutto all’impianto come concimazione di fondo. i iÊà ÌÕ>â Ê` ÊV>Ài âi]ÊV Ê impianti in atto, i concimi fosfatici dovranno essere distribuiti preco-

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cemente (in autunno), o dopo la ripresa vegetativa. POTASSIO (K) Ê« Ì>ÃÃ ÊmÊÕ Êi i i Ì Ê chiave per la qualità della nocciola e per la resistenza agli stress idrici. La somministrazione di questo elemento va effettuata a fine inverno. CONCIMAZIONE FOGLIARE Molte aziende adottano anche la fertilizzazione fogliare che viene prevalentemente impiegata come integrazione a quella al suolo. ÊV V Êv } >À ÊÃ Ê ÝÊ Õ Ì ÕÌÀ Ì Û ÊV Ìi i Ì Ê * ÊiÊ VÀ ÕÌÀ i Ì °Ê Questo tipo di fertilizzazione è impiegato come supporto in alcune fasi fenologiche di sviluppo della pianta o come soccorso nel caso si evidenzino carenze di nutrienti (in particolare micronutrienti). E’ possibile abbinare il trattamento fogliare con gli agrofarmaci impiegati


per la difesa (insetticidi e fungicidi) tenendo conto del pH della soluzione che deve rimanere prossimo > >Ê iÕÌÀ> ÌDÊ­È È]x®°Ê VÕ ÊviÀÌ lizzanti fogliari hanno componenti che consentono una regolazione del pH intorno ai valori indicati mentre per altri la miscibilità è possibile a seguito dell’applicazione di prodotti con effetto acidificante-tamponante.

Come calcolare la dose di concime minerale da distribuire ad ettaro: Dc =(100 x A)/T

VÊrÊ` ÃiÊV V iÊ }É > T = titolo in azoto del fertilizzante ÊrÊ>ë ÀÌ>â Ê }É >Ê`i ½i i i Ì

` ÌÌ ÊV iÀV > iÊ °*° °Ê£x°x°Óä]Ê quindi con un titolo in azoto del £x¯°Ê VÊrÊ£ääÝÈ{É£xrÊ{ÓÇÊ }° +Õ ` Ê«iÀÊ>«« ÀÌ>ÀiÊÈ{Ê }É >Ê` Ê azoto alla coltura con un prodotto °*° °Ê£x°x°ÓäÊ iÊ` LL > ÊÕÌ ââ>ÀiÊiÊ` ÃÌÀ LÕ ÀiÊ{ÓÇÊ }É >° ESEMPIO - ÊÀ V À`>ÊV iÊ«iÀÊ>«« ÀÌ Ê` Ê Ê ÊÈäÊ -Õ«« > ÊV iÊ >ÊV ÌÕÀ>Ê>ë ÀÌ ÊÈ{Ê }É >Ê >Ê` ÃÌÀ LÕâ iÊ`iÛiÊiÃÃiÀiÊ }É >Ê` Ê>â Ì ÊiÊÃ Ê « i} ÊÕ Ê«À frazionata.

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La moria dei kiwi non si è fermata A causa della sindrome, ancora la metà degli ettari coltivati risulta attualmente improduttiva. Prosegue la ricerca di Agrion Un problema sempre più critico in Piemonte quello della moria, in quanto colpisce una delle coltivazioni più importanti per il territorio, ovvero l’actinidia. Ê` iV Ê> ÊÃ ÊmÊ v>ÌÌ Ê passati da circa 5.500 ettari coltivati nel 2015, agli attuali 3.180 ettari ancora in essere. Le prime manifestazioni di questa grave fisiopatia sono state registrate a Borgo d’Ale (VC), ma in poco tempo sono comparsi i primi casi anche nel saluzzese. SITUAZIONE DRAMMATICA Oggi la situazione è drammatica: da una stima del Cso si evince, infatti, che solo la metà degli ettari coltivati

> V À>Ê>`Ê }} Ê>Ê Ü ÊÃ Ê attualmente produttivi. Prima che si manifestasse la moria, l’actinidia era stata colpita da una batteriosi che aveva già procurato numerosi danni. La Fondazione Agrion, insieme al Servizio Fitosanitario regionale, al Crea e all’Università di Torino, si è quindi attivata per cercare di trovare delle soluzioni per questa sindrome, che, ad oggi, presenta ancora molti aspetti inspiegati. PROGETTO KIMOR i ÊÓä£ÇÊmÊÃÌ>Ì Ê>ÛÛ >Ì Ê Ê «À }iÌÌ Ê À]Êw > â >Ì Ê da Regione Piemonte, che aveva lo scopo di capire le cause della moria e di fornire possibili soluzioni al problema. Dopo tre anni di sperimen-

tazione è stato chiaro che la sindrome fosse molto complessa e che fossero necessarie ulteriori indagini per comprenderne la natura. «Prima la batteriosi e poi la moria hanno messo a dura prova le aziende produttrici ` Ê Ü ÊqÊà ÃÌ i iÊ ÊV sigliere regionale Paolo Demarchi – non solo per la diminuzione della produzione a causa della riduzione dell’ettarato, ma anche «iÀV jÊV Êà ÊÃÌ>Ì Ê}À> ` Ê investimenti da parte delle cooperative, delle Organizzazioni di Produttori e di tutti gli operatori commerciali negli impianti di lavorazione e condizionamento». PROGETTO KIRIS i ÊÓäÓäÊ«Ài `iÊv À >Ê Ê «À }iÌÌ Ê À Ã]Êw > â >Ì Ê

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Ortofrutticoltura da Regione Piemonte, che, sulle base delle scoperte avvenute con il pro}iÌÌ Ê À]ÊÃ Ê«Àiw}}iÊ ½ L iÌÌ Û Ê` Ê comprendere gli aspetti salienti della sindrome e di fornire soluzioni concrete per gli agricoltori. ÊV >L À>â iÊV Ê iÊ"À}> ââ>â ni professionali agricole, le Organizzazioni di Prodotto e i Soci partecipanti della Fondazione, sarà infatti svolto un lavoro di monitoraggio capillare sul territorio per mappare la diffusione della sindrome. Parallelamente viene erogato un contributo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo indirizzato alla progettazione di impianti pilota su cui studiare l’insorgere della malattia. SOSTEGNO RICERCA «Abbiamo deciso di investire nella Ã> Û>}Õ>À` >Ê`i Ê Ü Ê«iÀV jÊÃ ÊÌÀ>ÌÌ>Ê di un progetto che tocca da vicino uno dei temi più importanti per la nostra Fondazione, vale a dire l’at-

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tenzione per il territorio - dichiara il presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo Marco Piccat -. Ê Ü Ê«iÀÊ ÊÀ>««ÀiÃi Ì>Ê ÊÃ L Ê di una terra che ha continuato, nei secoli, una produzione d’eccellenza, e che da anni soffre un momento particolare, a causa dell’insorgere della moria, con conseguenze nefaste per chi si dedica alla coltivazione di questo frutto. Pertanto credo che un modo saggio di investire denaro sia proprio nella ricerca, per migliorare sempre più la qualità dei prodotti, assicurando un avvenire a chi la terra la lavora con coscienza, passione e pazienza. Continueremo con orgoglio a seguire il succedersi degli studi in questo ambito». IMPIANTI PILOTA i >Ê«À >Êv>ÃiÊÃ ÊÃÌ>Ì Ê ` Û `Õ>Ì Ê due impianti pilota sui quali approfondire le cause che portano allo sviluppo della moria.

Un impianto è stato progettato a Manta, presso i campi sperimentali della Fondazione Agrion, tenendo conto delle indicazioni scaturite dall’impianto allestito nel triennio


Ortofrutticoltura

2017-2019 nell’ambito del progetto ÀÆÊ ½> ÌÀ Ê « > Ì ÊmÊÃÌ>Ì Êv À Ì Ê dall’azienda agricola Ficetti di Saluzzo e sarà impiegato per la valutazione del nuovo materiale vivaistico (portin-

iÃÌ ®°Ê i Ê`ÕiÊV> « ÊëiÀ i Ì> Ê verranno misurati alcuni fondamentali parametri fisiologici in piante sane e in piante colpite dalla moria, come la quantificazione dell’attività fotosintetica e la determinazione della struttura e morfologia dell’apparato radicale, che verranno messi in relazione a parametri ambientali, come temperatura e umidità», spiega il coordinatore tecnico-scientifico della Fondazione Agrion, Lorenzo Berra. L’obiettivo è quello di definire degli indicatori “sentinella” tali da prevedere l’insorgere della malattia. ÌÀiÊÃi}Õ À> Ê`i iÊ> > Ã Ê molecolari che avranno l’obiettivo di individuare i patogeni presenti a livello del terreno e delle radici, cercando quindi di comprendere come questi abbiano un impatto nell’insorgenza della malattia. CONTRIBUTO NAZIONALE «La Regione è vicina alle aziende che hanno dovuto estirpare ettari di

actinidia – dice l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa –. Come Regione, stiamo dando un importante contributo a livello nazionale grazie all’esperienza maturata in questi anni dal gruppo di lavoro. È importante trovare in tempi rapidi una cura per questa grave sindrome o individuare efficaci metodi di prevenâ i °Ê Ê*À }iÌÌ Ê >ÊÕ >Ê`ÕÀ>Ì>Ê` Ê tre anni, al termine dei quali verranno divulgate le scoperte fatte nell’ambito delle interazioni tra pianta, microrganismi del sottosuolo e ambiente e di come queste influenzino o causino l’insorgere della malattia. A livello nazionale è stato istituito un tavolo tecnico-scientifico sulla moria `i Ê Ü ÊV À` >Ì Ê`> Ê-iÌÌ ÀiÊ Ì Ã>nitario regionale a cui Agrion partecipa, insieme al Crea e al Disafa (Università degli studi di Torino): l’obiettivo è µÕi Ê` ÊV Û }iÀiÊ>ÊÎÈäÊ}À>` ÊÌÕÌÌ>Ê la comunità scientifica per continuare la coltivazione di questa importante coltura.

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Attualità

Diamo più valore alla filiera del cibo

Nella programmazione del Psr 2021 la Regione Piemonte stanzia maggiori risorse per la promozione dell’agroalimentare legato al territorio La nuova programmazione del Programma di sviluppo rurale del Piemonte farà parte dei tre pilastri principali dell’azione di Governo del Piemonte nel 2021. Ci sarà un prolungamento del Psr 2014-2020, appena scaduto, con due anni di transizione che permetteranno di impostare il nuovo Psr, strumento principale di programmazione per l’agricol-

tura piemontese, e con una dedizione a semplificare le norme e ad ampliare i soggetti beneficiari, rivolgendo particolare attenzione all’insediamento dei giovani agricoltori. NUOVE ESIGENZE «Sarà importante il rinnovamento delle misure della futura programmazione del Psr – precisa l’assessore

all’agricoltura e cibo Marco Protopapa - per rispondere alle nuove esigenze che arrivano dai nostri territori, dalla diffusione capillare della banda larga su tutte le aree regionali agli investimenti sul green. Al tempo stesso nei due anni di transizione proseguirà il sostegno alle aziende piemontesi attraverso le misure del Programma di sviluppo

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Attualità

rurale sull’agroambiente, dal biologico all’innovazione della meccanica e del tecnologico nella coltivazione».

territorio, che si caratterizza per peculiarità naturali e gastronomiche, e nel rispetto e rivalutazione anche delle tradizioni locali.

MAGGIORI RISORSE Ê«À ëiÌÌ Û>Ê` ÊÕ >ÊÀ «>ÀÌi â>Ê` Ê tutte le attività legate al settore enogastronomico piemontese, nel 2021 l’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte impegnerà più risorse e rafforzerà le azioni di promozione della filiera cibo puntando sempre alla qualità, alla conoscenza dell’origine e quindi della tracciabilità dei prodotti. La nascita e il riconoscimento dei futuri Distretti del cibo del Piemonte, il cui regolamento regionale è stato approvato a fine 2020, va nella direzione di una promozione legata al

CULTURA PIEMONTESE «Il comparto legato al cibo rappresenta la punta più elevata, più diffusa e più radicata nella cultura del Piemonte: i vini, i tartufi, la carne, la frutta, le nocciole, il riso sono solo alcuni esempi di filiere agroalimentari che confermano il rilievo internazionale delle nostre produzioni – sottolinea l’assessore Protopapa –; il sistema cibo in Piemonte coinvolge tutti gli ambiti di un territorio, oltre alla filiera produttiva anche quella dello sviluppo turistico locale e della tutela ambientale». Un capitolo di particolare importanza sul quale si impegnerà l’Assessorato all’Agricoltura e Cibo, con il coinvolgimento di altri assessorati regionali, Ã>ÀDʵÕi Ê`i ʺ ÊëÀiV Ê del Cibo” che sarà rivolto all’educazione alimentare ed al risparmio.

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Attualità

Sei milioni di euro in più per i giovani Il rifinanziamento del bando 2019 relativo al premio di insediamento permette lo scorrimento della graduatoria

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, ha approvato la delibera che assegna ulteriori È]ÓÊ Ê` ÊiÕÀ Ê` ÊV ÌÀ LÕÌ Ê per l’insediamento dei giovani agricoltori sul bando 2019 del Programma di sviluppo rurale. La dotazione finanziaria va ad integrazione dei 3.350.000 euro originari del bando 2019 `i ½ «iÀ>â iÊÈ°£°£Ê`i Ê*ÃÀÊ 2014-2020, per un totale di

]ÈÊ Ê` ÊiÕÀ °Ê ÊÌ Ì> iÊ sono 227 i giovani agricoltori piemontesi beneficiari. ÊÀ w > â > i Ì Ê`i ÊL> ` Ê 2019 relativo al premio di insediamento dei giovani agricoltori permette lo scorrimento della graduatoria del bando 2019 del Psr e andrà ad interessare ulteriori 145 beneficiari, un sostegno importante in tempo di crisi rivolto alle nostre aziende piemontesi», precisa l’assessore Protopapa.

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Attualità

Via alla digitalizzazione delle parcelle agricole Raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul nuovo Sistema unico di identificazione basato sulle ortofoto digitali provenienti dalle riprese aree o satellitari Digitalizzazione dell’identificazione delle parcelle agricole del territorio nazionale che faciliteranno

la presentazione da parte degli agricoltori delle domande di aiuto in formato grafico e l’esecuzione, da

parte delle amministrazioni, delle attività di gestione e di controllo. È questo l’obiettivo del Sipa (Sistema unico di identificazione delle parcelle agricole) divenuto legge con la conversione del decreto Semplificazioni e sulla cui attuazione è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni. INNOVAZIONE TECNOLOGICA Ê- «>ÊÀ>««ÀiÃi Ì>ÊÕ >Ê innovazione tecnologica importante per la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi in agricoltura – si legge in un comunicato del Ministero delle Politiche agricole –, gli agricoltori saranno facilitati nella presentazione delle domande di aiuto e dovranno confermare o aggiornare annualmente il proprio fascicolo aziendale che, a partire dal 2022, conterrà anche le informazioni relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni nell’ambito del Quaderno di Campagna»

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ORTOFOTO DIGITALI Ê Ê- «>ÊmÊÕ ÊÀi} ÃÌÀ Ê unico nazionale di tutte le superfici agricole e si basa sull’archivio di ortofoto digitali provenienti dalle riprese aree o satellitari del territorio che consente di acquisire i dati qualitativi e quantitativi, articolati in parcelle agricole e rappresentati su un sistema di informazione geografica territoriale. Sarà Agea a realizzare e aggiornare il Sipa attraverso tecniche di interpretazione delle ortofoto e delle >} ÊÃ>Ìi Ì>À Ê V jÊ in base all’esito dei procedimenti amministrativi autorizzativi e dei controlli svolti sul territorio, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica dei sistemi digitali che supportano l’utilizzo di applicazioni grafiche e geospaziali. L’aggiornamento dell’intera superficie agricola nazionale, mediante tecniche di fotointerpretazione su ortofoto ad alta risoluzione, avverrà con cadenza almeno triennale.


Attualità

Più chiarezza sulle pensioni Le comunicazioni da parte dell’Inps al singolo cittadino risultano essere non sufficientemente comprensibili, interrogazione in Senato Attualmente, le comunicazioni da parÌiÊ`i ½ ÃÌ ÌÕÌ Ê >â > iÊ` Ê*ÀiÛ `i â>Ê Sociale al singolo cittadino, relative all’importo lordo della pensione a questi spettante, risultano essere non sufficientemente chiare e comprensibili, e soprattutto senza alcuna chiara indicazione relativa ai criteri ed ai calcoli utilizzati per definire la posizione individuale in oggetto e per il raggiungimento del risultato finale. INFORMAZIONI INCOMPRENSIBILI Afferma il senatore Mino Taricco: «Non è accettabile che il cittadino debba ricorrere obbligatoriamente a professionisti del settore, quali centri di assistenza fiscale, commercialisti, per comprendere i meccanismi attuativi e gli elementi utilizzati da parte dell’Ente per la determinazione della propria situazione pensionistica, dato che questi non sono oggi nei fatti riscontrabili in modo individuale. Ed anche il portale ufficiale dell’Inps su questi servizi riporta spesso informazioni non sufficien-

temente aggiornate e quanto meno poco comprensibili». MAGGIORE TRASPARENZA «È per questo motivo – continua Taricco - che abbiamo voluto sollecitare il

Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a voler valutare le possibili azioni di miglioramento, anche in un’ottica di migliore orientamento individuale e

di programmazione e per una sempre maggiore trasparenza dell’Amministrazione, facilitando la comprensione da parte del singolo cittadino dei dati, della metodologia e dei conteggi che lo riguardano, e che sono applicati dall’ente al fine del raggiungimento della propria posizione pensionistica». VERIFICA POSIZIONI «Abbiamo chiesto quindi di affinare gli strumenti in modo tale da permettere una verifica delle posizioni individuali e degli importi spettanti ai futuri o già pensionati. Tali strumenti peraltro fornirebbero inoltre, al Ministero interrogato quale Istituzione vigilante dell’Organismo citato, un mezzo utile ad un monitoraggio continuo sul rapporto in merito all’operatività quotidiana dell’Ente in questione, sia in materia di proiezioni previdenziali in divenire, sia in un’ottica prospettica generale sull’andamento lavorativo e pensionistico attuale e tendenziale del nostro Paese. Abbiamo poi chiesto di avviare una campagna di comunicazione per illustrarne le potenzialità e la funzione», conclude il senatore.

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Censimento generale

dell’agricoltura ÊÇÊ}i > ÊÓäÓ£Ê ½ ÃÌ ÌÕÌ Ê >â > iÊ` ÊÃÌ>Ì ÃÌ V>Ê­ ÃÌ>Ì®Ê >Ê>ÛÛ >Ì Ê ÊÇcÊ Censimento generale dell’agricoltura per studiare in modo puntuale il settore agricolo e zootecnico del Paese. COS’E’ ÊVi à i Ì ÊmÊ >ÊÀ iÛ>â iÊÃÌ>Ì ÃÌ V>Ê ufficiale più importante per la raccolta di informazioni dettagliate sulle caratteristiche strutturali delle aziende agricole e su altri temi di particolare interesse per la programmazione e l’attuazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale. Le informazioni raccolte forniranno un quadro informativo statistico sulla struttura del mondo agricolo per diversi livelli territoriali, accresceranno il patrimonio informativo già esistente e costituiranno le basi per le future decisioni delle politiche agricole, dal livello europeo fino alla scala locale. LE NOVITÀ ÊÇcÊ i à i Ì Ê}i iÀ> iÊ`i ½>}À coltura si caratterizza per alcune importanti novità rispetto ai censimenti precedenti, prima fra tutte la rilevazione multicanale. Vengono cioè utilizzati tre canali di rilevazione distinti, utilizzando le tecniche Cati (intervista telefonica) e Cawi (autocompilazione tramite pagina web dedicata), e per la prima volta si farà

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ricorso per la tecnica Capi (intervista diretta) alla rete dei Caa (Centri di assistenza agricola).

E’ in corso la rilevazione statistica ufficiale più importante per la raccolta di informazioni sulle aziende agricole

MODALITA’ PARTECIPAZIONE La modalità di partecipazione al Censimento da parte delle aziende agricole sarà scelta dai titolari fra una delle tre tecniche di compilazione del questionario descritte sul sito web ÃÌ>ÌÊ`i` V>Ì Ê> ÊVi à i Ì ÊÃi}Õi -

do le istruzioni riportate nella lettera v À >Ì Û>ÊV iÊ ½ ÃÌ>ÌÊ >Ê Û >Ì Ê> Ê titolari delle aziende agricole. ʵÕiÃÌ>Ê iÌÌiÀ>ÊÛ i iÊà ÌÌ i>Ì>Ê l’importanza della partecipazione al censimento, oltre alle modalità di compilazione del questionario, le tempistiche e altri chiarimenti utili alla buona riuscita della rilevazione. ÌÀi]Ê«iÀÊ } ÊÀ V iÃÌ>Ê` Ê v À >â iÊ Ê>Ãà ÃÌi â>]Ê ½ ÃÌ>ÌÊ >Ê ÃÌ ÌÕ Ì ÊÕ Ê Õ iÀ ÊÛiÀ`iÊ}À>ÌÕ Ì Ê ÃÌ>ÌÊ nää° È£° nx]ÊV Ê «iÀ>Ì À Ê` ë bili dal lunedì al sabato 9.00 – 21.00 (esclusi i festivi); un indirizzo di posta elettronica numeroverde-censagr@ istat.it. RUOLO REGIONI Ê* > Ê}i iÀ> iÊ` ÊVi à i Ì Ê>vw`>Ê alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano un ruolo innovativo rispetto ai censimenti precedenti: non più l’organizzazione sul territorio della rilevazione dei dati, ma il controllo della qualità dei dati rilevati secondo modalità stabilite nei piani Ài} > Ê` ÊVi à i Ì °Ê Ê« > ÊÀigionale di censimento del Piemonte è stato approvato dalla Giunta regionale il 27 novembre 2020 e prevede che la Regione Piemonte svolga le attività del piano generale attraverso l’Ufficio regionale di censimento, istituito l’11 dicembre 2020.


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Attualità

Qualità dell’aria un problema in più Il semaforo antismog interviene anche sulle tecniche di concimazione, è attivo fino al 15 aprile Sin dal 2014 è attiva nei confronti `i ½ Ì> >ÊÕ >Ê*À Vi`ÕÀ>Ê`½ vÀ>â iÊ europea per i ripetuti superamenti dei limiti di concentrazione del particolato fine (PM10 e PM2,5) nell’aria durante la stagione invernale; ciò riguarda in particolare la Pianura padana, e pertanto anche il Piemonte. PARTICOLATO FINE Ê«>ÀÌ V >Ì Êw iÊ >ÊÕ >Ê}i ià Ê

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complessa, a cui concorrono in modo significativo, insieme agli inquinanti tipici degli altri settori produttivi, anche l’ammoniaca emessa dal settore agro-zootecnico e le combustioni all’aperto di paglie e residui colturali. ÊÀi >â iÊ> iÊV V >â ]ÊÃ >Ê Àganiche che di sintesi, sono una fonte rilevante d’ammoniaca le distribuzioni svolte polverizzando il getto e lasciando il materiale in superficie.

DISPOSIZIONI STRAORDINARIE ÊÀ ë ÃÌ>Ê> >ÊÃi Ìi â>Ê` ÊV `> >Ê della Corte di Giustizia europea del 10 novembre 2020 e per ridurre il rischio di una pesante sanzione economica che verrebbe imputata ai fondi europei, tra cui il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale, la Giunta regionale del Piemonte ha approvato venerdi ÓÈÊviLLÀ> Ê >Ê`i LiÀ>â iʺ ë sizioni straordinarie per la tutela della


Attualità

qualità dell’aria”, che, relativamente al comparto agricolo prevede una serie di indicazioni specifiche. SEMAFORO ACCESO Ê«>ÀÌ V >Ài]Ê ÊÃi >v À Ê> Ì Ã }]Ê elaborato da Arpa Piemonte, si applica a tutto il territorio dell’agglomerato di Torino, della pianura e della collina, esce 3 volte a settimana (lunedi, mercoledi e venerdi) ed è attivo dal 15 settembre sino al 15 aprile. i Ê} À Ê ÊVÕ Ê ÊÃi >v À ÊmÊ>VViÃ Ê (arancione o rosso), la distribuzione in campo di tutte le matrici fertilizzanti contenenti azoto (reflui e digestati,

sia palabili che non palabili, concimi minerali, ammendanti e correttivi) è ammessa solo tramite l’iniezione diretta o l’interramento immediato, contestuale alla distribuzione. COMBUSTIONE ALL’APERTO i Ê«iÀ ` Ê£xÊÃiÌÌi LÀiÊqÊ£xÊ>«À iÊ è vietata la combustione all’aperto di paglie e residui colturali; possono essere concesse deroghe solo nei Comuni di montagna; sono sempre fatte salve le esigenze connesse ad emergenze fitosanitarie, su indicazione `i ½ ÕÌ À ÌDÊV «iÌi Ìi°Ê ÊÀ à V ÌÕra, il divieto decorre dal 1 settembre;

sono fatte salve le aree risicole con suoli asfittici, in cui l’interramento delle paglie del riso non è agronomicamente possibile a causa della loro insufficiente degradazione, e per i soli casi in cui l’allontanamento dei residui colturali non risulti possibile. ORDINANZE COMUNALI Ê Õ ÊV Û Ì Ê`iÛ Êi > >ÀiÊ una propria ordinanza, il semaforo antismog viene pubblicato sul sito web di Arpa Piemonte. Approfondimenti sulla qualità dell’aria e le politiche di tutela sono disponibili sul sito Aria Regione Piemonte.

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Attualità

Servizio fitosanitario approvato il riordino Via libera definitivo in Consiglio dei ministri ai decreti sui Servizi dei settori sementi, fruttiferi, delle ortive e della vite Via libera definitivo in Consiglio dei ministri ai decreti legislativi relativi al riordino del Servizio fitosanitario nazionale, dei settori sementi, dei fruttiferi e delle ortive e della vite.

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MIGLIORARE EFFICIENZA Ê«>VV iÌÌ Ê>««À Û>Ì ÊÀ lancia il ruolo e l’efficienza del Servizio Fitosanitario, sia a livello nazionale che regionale con l’obiettivo

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di rendere ancora più efficiente e veloce la capacità di risposta del sistema nei confronti delle sempre più frequenti minacce derivanti dall’introduzione di organismi nocivi sul nostro territorio, a cui purtroppo ci espongono sia i cambiamenti climatici sia la globalizzazione del V iÀV °Ê i Ê >Û À Ê` Ê concerto portato avanti dal Ministero delle Politiche agricole sono state accolte sia le richieste di rafforzamento dell’organico così da rendere effettivamente realizzabile una più estesa opera di prevenzione e difesa della nostra produzione agricola, sia lo stralcio dei riferimenti agli Ogm che avevano destato qualche preoccupazione. ÊÀi> ÌD]Ê Ê` Û iÌ Ê` ÊV Ì Û>â iÊ Ê Ì> >ÊÀ ÃÕ Ì>Û>Ê comunque garantito da specifiche normative, ma

si è preferito, in definitiva, affinare i testi in materia di sementi così da non ingenerare inutili polemiche che poco hanno a che fare con il cuore di questa importante riforma. MODALITA’ DI INTERVENTO Ê`iVÀiÌ Ê i} Ã >Ì Û Ê>««À vati incidono profondamente sulle modalità di intervento fitosanitarie mediante l’elaborazione di specifici Piani di emergenza, il rafforzamento dei controlli alle importazioni e alle produzioni interne, l’individuazione di una rete laboratoristica nazionale per la diagnosi, la modifica della struttura del passaporto delle piante, ma, soprattutto, attraverso una maggiore responsabilità a carico degli operatori professionali in un’ottica di tracciabilità totale.


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Biometano agricolo quali opportunità Le proposte del Consorzio italiano biogas sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: riconvertire gli impianti alla transizione energetica Ê` ëiÀ`iÀiÊ} Ê ÛiÃÌ menti agricoli già effettuati, semplificare i percorsi esistenti, favorire l’impiego del biometano ampliando la possibilità d’uso a tutti i settori di difficile elettrificazione. Sono queste le azioni necessarie su cui impegnare una parte delle risorse

del Piano nazionale di À «ÀiÃ>ÊiÊÀià i â>Ê­* ,,®Ê per valorizzare il ruolo dell’agricoltura italiana e stimolarne la transizione agroecologica illustrate dal presidente del Cib (Consorzio italiano biogas), Piero Gattoni, in audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera.

RIPRESA E RESILIENZA Per il nostro Paese, le À à ÀÃiÊ`i Ê* ,,ÊÀ>«presentano una grande opportunità per un cambio di paradigma produttivo delle imprese agricole nel segno della sostenibilità. Si può migliorare la competitività del settore primario ed abbattere le emissioni, rispondendo con misure strutturali alle problematiche connesse alla corretta gestione degli effluenti zootecnici, migliorando al contempo la fertilità dei suoli. RICONVERSIONE IMPIANTI «La riconversione degli impianti biogas esistenti ha un potenziale produttivo di biometano pari a circa 3,5 miliardi di Smc e potrà stimolare investimenti privati per circa 5 miliardi di euro, favorendo entrate fiscali per circa 1 miliardo di euro - afferma Gattoni -; lo sviluppo del biometano agricolo può contare anche su un impatto positivo in termini occupazionali con un incremento di nuovi posti di lavoro stabili di V ÀV>ʣȰäääÊ VVÕ«>Ì ]Ê> Ê quali si deve aggiungere un incremento di quelli indiretti, pari a circa 70-80 mila occupati».

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Per il settore agricolo la possibilità di usufruire di risorse aggiuntive per sviluppare appieno il potenziale offerto dal biometano permetterà di rafforzare la multifunzionalità delle aziende, di evitare fenomeni di abbandono delle zone rurali e contribuire attivamente al contrasto al fenomeno di desertificazione dei suoli e di dissesto idrogeologico. La spinta verso l’ammodernamento del parco macchine aziendale, verso lavorazioni e tecnologie innovative consentirà di ottenere produzioni agroalimentari sempre più sostenibili, favorendo la competitività delle nostre imprese e del >`iÊ Ê Ì> Þ°


Attualità

te Gattoni ha richiamato i risultati emersi dal progetto “Farming for Future. 10 azioni per coltivare il futuro” presentato dal Consorzio italiano biogas nell’ottobre scorso.

PROGETTI CANTIERABILI Ê* > Ê >â > iÊ` ÊÀ «ÀiÃ>ÊiÊÀià lienza può rappresentare dunque un’importante opportunità per indirizzare gli investimenti in progetti immediatamente cantierabili nella filiera agricola e agroindustriale italiana. Per dimostrarlo il presiden-

RIDUZIONI EMISSIONI Attraverso il progetto Farming for Future, che prende le mosse dalle nuove direttrici internazionali ed europee che vedono nella digestione anaerobica uno strumento per ridurre le emissioni, è stata proposta una roadmap per stimolare la definizione di un piano di sviluppo agroindustriale di lungo periodo. Dai risultati emerge che, grazie ad azioni e tecnologie prontamente applicabili, si possono ridurre le emissioni dirette da agricoltura del 32% rispetto ai livelli attuali, alle quali vanno aggiunte le emissioni evitate grazie al mancato ricorso ai combustibili fossili.

TRANSIZIONE ENERGETICA È dunque importante che si prevedano progettualità specifiche nel * ,,ÊÛ ÌiÊ>ÊÃÌ >ÀiÊ ÊÃÛ Õ«« Ê `i ÊL iÌ> Ê>}À V Ê>vw V jÊ sia dato il giusto rilievo al ruolo fondamentale che l’agricoltura può svolgere nella lotta ai cambiamenti climatici e nel percorso di transizione energetica in atto, riducendo allo stesso tempo l’impronta carbonica dei prodotti alimentari. Conclude Gattoni: «Auspichiamo che il passaggio parlamentare possa rappresentare al Governo la bontà del percorso proposto sul biometano per dare una prospettiva di sviluppo alle nostre imprese agricole ed una spinta decisiva verso processi di economia circolare che ne riducano l’impatto ambientale complessivo».

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Notizie dalle aziende

EtUsato e Alpego: partnership inossidabile “Bisogna guardare avanti, il mondo dell’agricoltura si sta evolvendo tecnologicamente e anche i macchinari devono evolversi e andare allo stesso passo.” EtUsato, azienda nata nel corso del 2013 e maturata grazie alll’esperienza e passione di Ezio Topino, ha siglato lo scorso anno una importante collaborazione con l’azienda Alpego, leader internazionale di settore nella costruzione di macchine agricole. Un passo importante per l’EtUsato che, nel corso degli anni, ha da sempre perseverato nella ricerca della qualità e della massima soddisfazione del cliente finale e che, per ovvi motivi qualitativi, non poteva che non passare per

l’azienda Alpego. Quest’ultima merita un doveroso approfondimento sulla grande qualità ed innovazione. L’azienda, che nasce dall’ottimo lavoro e dalla più importante dedizione del sig. Vittorio Pegoraro e della moglie Agnese, vanta oggi filiali estere di massima importanza, rispettivamente in Francia e Gran Bretagna, oltre alla sede aziendale di Lonigo, in provincia di Vicenza. Lo Team EtUsato

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studio, il miglioramento naturale della meccanica agricola e la grande intuizione meccanica fanno si che già agli albori anni ’80 l’azienda Alpego potesse essere tra le prime in Italia a puntare sull’erpice rotante, pieghevole, sulla fresa con l’esclusiva trasmissione centrale e sul concetto, assai innovativo per l’epoca, della ripuntatura. Se a tutto ciò uniamo anche la ricerca della materia prima di qualità, studio e attuazione di un processo di verniciatura ecosostenibile e saldature certificate possono soltanto nascere macchine agricole leader ancora oggi, come da molti decenni.

Anche in un momento complicato come questo, dal punto di vista sanitario sino al comparto produttivo, il costante sviluppo e l’ottimismo non devono in nessun modo mancare: parola d’ordine dell’EtUsato e di Ezio Topino, che precisa:” Bisogna guardare avanti, il mondo dell’agricoltura si sta evolvendo tecnologicamente e anche i macchinari devono evolversi e andare allo stesso passo.” Concludendo, afferma:”Alpego è lungimirante rispetto a questo punto, sempre in cerca di materiali innovativi, sistemi di semina, soluzioni che possano migliorare la qualità dell’agricoltura”.


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La macchina agricola nei sogni dei giovani L’Eima di Bologna promuove un concorso fra gli istituti di agraria per l’elaborazione di nuovi “concept” di mezzi meccanici specifici per le aree interne Presentato nell’ambito della EDP ­ Ê } Ì> Ê*ÀiÛ iÜ®Ê ÊV V ÀÃ Ê fra gli istituti di agraria per l’elaborazione di nuovi “concept” di macchine agricole, promosso da Agia e FederUnacoma. Ê«À }iÌÌ Ê` ÛÀ> Êv>ÀiÊ riferimento a mezzi meccanici specifici per le aree interne, utili dunque a

rivitalizzare la rosa di attività possibili in ambiente rurale. Premiazio iÊ> ½ Ê` Ê } >Ê i ÊÓäÓ£°Ê Questa volta l’idea potrà venire proprio da chi dovrà usarle sul campo: gli studenti delle scuole di agraria sono chiamati a progettare le macchine di cui sentono il bisogno e che vorrebbero poter comprare quando lavoreranno nelle aziende agricole. Le proposte parteciperanno al concorso “La macchina agricola che vorrei!” organizzato dell’Agia, Associazione giovani imprenditori agricoli. COME PARTECIPARE Come si legge nel bando di concorso, reperibile

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sul sito www.agia.it, si può partecipare con “un prodotto creativo, originale, capace di suscitare un’emozione, in forma di immagine o di un breve video, che sia in grado di rappresentare una macchina agricola o un’attrezzatura meccanica che al momento non esiste, da utilizzare nelle aree interne `½ Ì> >Ê> Êw iÊ`i >ÊÛ> À âzazione di questi territori, cioè della creazione di nuovo valore aggiunto da

nelle coltivazioni pregiate tipiche dei diversi territori. Elaborando anche soluzioni ingegnose per come coltivare e, naturalmente, per le macchine che devono operare in questi contesti.

parte delle nuove generazioni”.

agricola in passato, accelerando il processo che va dal momento in cui si individua una esigenza e una possibile soluzione tecnologica alla fase in cui un’industria sposa la proposta e la trasforma in prodotto da lanciare sul mercato. La formazione degli istituti agrari prevede anche la specifica materia di “meccanica agraria”, che nell’ottica di questo concorso assume un maggiore peso specifico. L’Agia ha anche organizzato quattro webinar di co-progettazione che si terranno tra dicembre e marzo prossimi. La premiazione si svolgerà nel corso della fiera inter >â > iÊ`i ½ ]ÊV iÊ si terrà in forma fisica a Bologna entro il 2021.

AREE INTERNE Questa prima edizione del concorso ha, quindi, un tema specifico: progettare una soluzione meccanica destinata alle aree interne. Si tratta dei territori che, per la natura orografica del nostro Paese, presentano difficoltà nell’operare con attrezzature concepite per grandi spazi pianeggianti. Per di più, le caratteristiche del terreno cambiano repentinamente a breve distanza. Questi aspetti che possono risultare penalizzanti nel confronto con le coltivazioni estensive di altri Paesi, si sono rivelati in molti casi una risorsa dell’economia agricola italiana, che si è specializzata

MECCANICA AGRARIA Agli studenti di agraria, con questo nuovo concorso, si chiede proprio di fare quello che hanno fatto storicamente gli imprenditori agricoli e della meccanica

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Attualità

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Mais e suini, attenzione all’alimentazione ÊÈä Çä¯Ê`i >ÊÀ>â iÊ alimentare destinata ai suini è composta da cereali. ʵÕiÃÌ>Ê«iÀVi ÌÕ> iÊ >Ê quota a carico del mais è predominante. È facile quindi dedurre che sulla sanità della granella, intesa soprattutto come resistenza alle micotossine, si gioca la produttività degli allevamenti, la redditività aziendale e, fattore non secondario, il benessere dei suini. Se ne è parlato in un recente webinar organizzato da 7-Ê Ì> >Ê-«>Ê Ê«>ÀÌ iÀà «ÊV Ê >ÊÀ Û ÃÌ>Ê ½ v Àmatore Agrario. SOGLIE DI TOLLERANZA «La normativa vigente non dà indicazioni circa il limite massimo di micotossine tollerate nei mangimi destinati ai suini – spiega Matteo Rizzi, agronomo e

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alimentarista –, la Commissione ha però introdotto una Raccomandazione, >ÊxÇÈÉÓääÈ]Ê ÊL>ÃiÊ> >Ê quale vengono stabilite delle “soglie” di tolleranza relative agli agenti patogeni sviluppati da funghi del genere fusarium: il Don, le fumonisine e lo zearalenone. Gli studi hanno confermato che una presenza superiore alle “soglie” raccomandate provoca importanti conseguenze alla salute dei suini. Andiamo dal rifiuto dell’alimento se si superano i 900 ppb di Don ai falsi calori se lo zearalenone supera i 100 ppb nel mangime destinato alle scrofette o i 250 ppb in quello per le scrofe adulte, senza dimenticare i danni più subdoli provocati dalla fumonisina come l’edema polmonare, che può comparire anche con brevi esposizioni a dosaggi


Attualità

elevati nell’ordine di 5.000 ppb». VARIETA’ IBRIDI Unanimemente concorde sulla responsabilità dei cambiamenti climatici nella diffusione delle micotossine nel mais, fino a qualche tempo fa il mondo scientifico era però diviso sulle potenzialità degli ibridi circa la loro capacità di resistere alle conseguenze causate dai patogeni fungini.«Oggi non è più così – afferma Davide Ferrigo del Dipartimento territorio e sistemi agroforestali (Tesaf) all’Università di Padova –, da otto anni il Gruppo di lavoro del professor Roberto Causin del Tesaf, di cui faccio parte, ha avviato una sperimentazione in campo su diverse Û>À iÌDÊ` Ê LÀ ` Ê 7-Ê«iÀÊ verificarne l’efficacia. Le prove hanno coinvolto l’areale maidicolo della pianura padana, quindi Veneto, Lombardia, Piemonte e una zona del nord est dell’Emilia Romagna. Diversi territori e diverse condizioni climatiche hanno dimostrato di avere un ruolo fondamentale nel processo di crescita della pianta. Parallelamente, dopo aver seminato due

abbiamo rilevato che in presenza di una contaminazione fungina identica, i due ibridi hanno manifestato una risposta diversa uno dall’altro».

L’importanza di un mangime non contaminato dalla presenza di micotossine è fondamentale per garantire produttività e benessere degli animali

ibridi differenti nello stesso luogo, nel medesimo

terreno e con le identiche condizioni climatiche,

INDICAZIONI CERTIFICATE «Questo – conclude Ferrigo - ci ha permesso di capire che, al netto della variabilità del clima sulla quale non possiamo ovviamente intervenire se non con azioni globali, è possibile individuare ibridi che resistono in maniera differente agli attacchi fungini. La scelta che ogni anno gli agricoltori devono effettuare al momento della semina del mais deve giustamente considerare il parametro legato alla resa/ ettaro, ma non dovrebbero essere sottovalutate le indicazioni certificate che qualificano un ibrido in base alle sue specifiche tolleranze nei confronti dei patogeni fungini: ne va del successo del raccolto sia da un punto di vista sanitario che produttivo. L’eventuale comparsa di micotossine in un raccolto di mais, alla fine, è il risultato della scelta varietale e dell’andamento climatico».

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Enologia

Le donne del vino e il Recovery Fund Audizione alla Camera dei deputati: enogastronomia, turismo del vino e imprese femminili fondamentali per la ripresa >Ê8 Ê ÃÃ iÊqÊ }À V tura della Camera dei Deputati ha ascoltato l’Associazione nazionale Le donne del vino, nell’ambito dello studio delle proposte sul piano nazionale di ripresa e resilienza. La presidente Donatella Cinelli Colombini e la sua vice Paola Longo hanno ringraziato la vicepresidente della Commissione per averle indicate come interlocutrici utili alla Commissione e hanno portato la voce di 900 produttrici, enotecarie, ristoratrici, giornaliste ed

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iëiÀÌiÊ` ÊÌÕÌÌ>Ê Ì> >ÊV iÊÃ Ê state interpellate attraverso un sondaggio online. QUATTRO CRITICITA’ Ê«Õ Ì ÊÃi} > >Ì ÊV iÊ« ÙÊ critici sono 4 a cui si aggiunge un forte appello alle politiche di genere e al settore turistico che ha nell’enogastronomia uno dei punti di forza a cui il Recovery Fund deve dare ripartenza e consolidamento. ½>««i ÊmÊ>vw V jÊ ½>}À V tura non venga presa in esame solo per l’impatto ambien-


Enologia

tale, ma anche in termini economici e occupazionali all’interno di una filiera produttiva e commerciale che arriva sulla tavola dei consumatori e coinvolge quindi anche altri comparti i >Ê } V>Ê >À ÊÌ Ê À ÊiÊ di salvaguardia della salute dei consumatori. UN TERZO Le donne dirigono circa un terzo delle imprese agricole italiane ma sono esempi virtuosi: infatti pur gestendo solo il 21% della Superficie agricola utilizzabile, producono il 28% del Pil agricolo. Sono un’enorme risorsa per l’agricoltura Ì> > >Ê«iÀV jÊëiÃà ÊÃ Ê più scolarizzate e più aperte all’innovazione e all’internazionalizzazione dei colleghi uomini. Per questo la richiesta che arriva dalla consultazione delle 900 Donne del Vino italiane ha puntato soprattutto su 4 argomenti oltre il riequilibrio fra i generi, il sostegno al credito e all’esportazione: DIGITALIZZAZIONE RURALE La mancanza di una buona connettività e di banda larga nelle campagne - fino alle imprese e alle case -, la scarsità di strumentazione elettronica, sono considerati il maggiore ostacolo allo sviluppo economico e turistico delle zone rurali. La mancanza di copertura del segnale rende invisibili le imprese ai fini turistici e commerciali, rallenta il lavoro e l’accesso alle informazioni, impedisce il ricambio generazionale e l’introduzione dell’economia verde. AGRICOLTURA DI PRECISIONE - Green deal - farm to

v À ÊqÊ iÝÌÊ}i iÀ>Ì \Ê Ê processo di qualificazione dell’agricoltura e di produzioni eco sostenibili passa attraverso un processo di formazione e di digitalizzazione che richiede infrastrutture e connettività. Attuarla innesca un processo virtuoso sotto il profilo ambientale, economico e sociale con maggiori prospettive per i giovani. TRASPORTI E VIABILITÀ - La carenza di collegamenti favorisce la marginalizzazione culturale ed economica delle popolazioni rurali e danneggia particolarmente i giovani in età scolare, le donne e gli anziani. Potenziare trasporti e viabilità nelle zone rurali significa anche favorire il turismo e renderlo più capillare. SERVIZI MATERNITÀ - La carenza di asili nido e di scuole materne nelle zone agricole e nei piccoli centri oltre al loro costo eccessivo in rapporto ai redditi della popolazione rurale, sono di grave impedimento alle possibilità di lavoro e carriera delle donne. PARITÀ DI GENERE Cantine, ristoranti, rivendite, agenzie di consulenza: agevolazioni fiscali e di punteggio nelle graduatorie per le imprese dove si rispettano la parità di salario di progressione di carriera fra i generi ed è offerta la flessibilità nell’orario di lavoro. TURISMO ENOGASTRONOMICO Le Donne del Vino, che sono alla guida di aziende agricole caratterizzate da grande diversificazione produttiva, forte internazionalizzazione e maggiore orientamento al Marzo 2021

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Enologia

Bio-Biodinamico rispetto a quelle maschili, chiedono che fra gli obiettivi del settore turismo sia inserito l’agroalimentare italiano di eccellenza e specificamente il vino. Sottolineando come l’enogastronomia costituisca, secondo gli studi più recenti, la prima attrattiva per i turisti stranieri verso il nostro Paese, superando la cultura e collocandosi, nell’immaginario mondiale, come un aspetto integrante della civiltà e dello stile di vita italiano. v>ÌÌ Ê Ê« ââ> Ê >« iÌ> ]Ê la Val d’Orcia con il Brunello, le viti ad alberello di Pantelleria, i vigneti delle Langhe Roero e Monferrato, le colline del Prosecco sono parte del patrimonio dell’Umanità Unesco. RETE PRODUTTIVA Cantine, laboratori di produzioni alimentari tipiche, ristoranti, enoteche costituiscono una rete produttiva e distributiva da salvaguardare anche in termini di occupazione, di accorciamento della catena alimentare oltre che in una logica di sopravvivenza delle biodiversità, dei mestieri tradizionali e delle produzioni ad alta manua-

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lità che trovano nel turismo il primo mercato. La filiera agroalimentare con particolare riferimento alla ristorazione è fra i più colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia e ha bisogno di interventi diretti e indiretti per ripartire. Ê«>ÀÌ V >ÀiÊà Ê`>ÊÀi>lizzare un portale nazionale di promo-commercializzazione turistica collegata alla digitalizzazione delle destinazioni, centri espositivi, didattici e di coordinamento turistico in ogni denominazione Docg o un grande distretto produttivo alimentare, un programma nazionale di formazione per gli addetti e un osservatorio in grado di monitorare e indirizzare l’intera offerta italiana. CHI SONO Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. >Ì>Ê i Ê£ nn]ÊV Ì>Ê }} Ê oltre 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni.


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Attualità

Dal campo alla tavola ma con intelligenza «Gli obiettivi della ‘Strategia dal campo alla tavola’ dovranno basarsi su valutazioni scientifiche e non ideologiche, per poter garantire un equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale», così Herbert Dorfmann, relatore per la Commissione agricoltura del Parlamento UE sulla Farm Ì Ê À ]ÊiÊ*> Ê iÊ >ÃÌÀ ]Ê relatore per la Commissione commercio internazionale, durante l’audizione che si

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è tenuta a Bruxelles, alla presenza di esperti del campo agricolo, alimentare e accademico. STANDARD QUALITATIVI Ê«À ` ÌÌ Ê>}À > i Ì>À Ê`i ½1 ne europea sono riconosciuti a livello globale per gli elevatissimi standard qualitativi, ambientali e di sicurezza alimentare che i nostri agricoltori e l’intera filiera produttiva rispettano } Ê} À °Ê ÊÃ ÊqÊÃ ÌÌ i> Ê i due eurodeputati – il tutto nel pieno rispetto delle normative sul lavoro, e


Attualità tutelando il nostro territorio». Per De Castro e Dorfmann “l’audizione è stata anche l’occasione per ribadire la nostra contrarietà a sistemi obbligatori di etichettaÌÕÀ>]ÊV iÊ Ê ÕÌÀ ÃV ÀiÊ

na convergenza e reciprocità degli standard produttivi per tutti i prodotti agricoli, alimentari e forestali im« ÀÌ>Ì Ê i ½1i°Ê ÊÃ ]Ê un approccio ideologico porterebbe a una perdita repentina di produttivi-

Un approccio ideologico alla nuova strategia agricola europea renderebbe i prodotti accessibili solo ad una élite di consumatori francese, che non solo non forniscono informazioni precise ai consumatori, ma ne influenzano le scelte d’acquisto fuorviandoli con indicazioni eccessivamente semplicistiche. Ê« ÃÃ > Ê>VViÌÌ>ÀiÊ che si vogliano demonizzare dei prodotti agricoli europei senza ricordarsi che la dieta mediterranea riconosciuta come sana in tutto il mondo si basa anche su un consumo equilibrato di cibi con diversi profili nutritivi”. RISCHIO IDEOLOGICO Ê« ÃÃ > Ê >ÃV derci – proseguono i parlamentari -: gli obiettivi ambiziosi che l’Unione si pone con questa strategia rischiano di pregiudicare la sopravvivenza economica dell’intero comparto agro-alimentare europeo, in mancanza di un approccio scientifico che individui obiettivi realizzabili, garantendo al tempo stesso pie-

tà, accompagnata da un aumento dei prezzi, che renderebbe i prodotti europei accessibili solo ad una j ÌiÊ` ÊV ÃÕ >Ì À ° SMART FARMING «Per questo – chiedono i due relatori - la Commissione deve presentare al più presto una valutazione dell’impatto cumulativo per ogni target indivi`Õ>Ì ]Ê V jÊ«À « ÃÌiÊ proporzionali al raggiungimento degli obiettivi, continuando a monitorarne gli effetti sulla competitività delle nostre imprese. Ê ÃÌÀ Ê «i} ÊÃ>ÀDÊ À>Ê quello di mettere a disposizione dei nostri produttori alternative valide per produrre di più, in modo più sostenibile e con meno input. Su questo versante, esiste un ventaglio di opportunità che vogliamo sfruttare, dallo smart farming alle /Ã]Ê iÊ Õ ÛiÊL ÌiV logie sostenibili. Marzo 2021

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Attualità

Come sostenere i microbirrifici Tra i settori che hanno maggiormente subito le conseguenze delle chiusure imposte per fronteggiare la pandemia da Covid-19 c’è sicuramente la w iÀ>ÊLÀ>ÃÃ V >°Ê Ê tavolo di filiera aperto al Ministero delle Politiche agricole ha visto confrontarsi i diversi protagonisti sui possibili utilizzi di parte dei fondi messi a disposizione dall’ultima Legge di Bilancio, pari a 10 milioni di euro.

Confronto aperto al Ministero delle Politiche agricole sulla destinazione dei fondi della Legge di bilancio

MICROBIRRIFICI ARTIGIANALI i} ÊÕ Ì Ê> Ê>LL > Ê assistito ad innumerevoli iniziative che hanno portato alla nascita di centinaia di microbirrifici artigianali. Questo deve essere il volano per la creazione di una vera e propria filiera brassicola italiana, che possa contare su produzioni agricole di luppolo e malto nazionali. Sarà determinante, dunque, saper ben indirizzare questi fondi a disposizione per pianificare gli sviluppi futuri. Al

di là del delicato momento politico, è importante avviare il confronto con la filiera per comprendere come meglio destinare le risorse al fine di garantire crescita e aumento del valore aggiunto nel prossimo futuro concentrandosi su interventi complementari a quelli già previsti dai Piani di Sviluppo Rurale, dove alcune misure

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già possono finanziare le esigenze indicate dal tavolo. ORZO E LUPPOLO Tra le proposte, il sostegno alla produzione di orzo e luppolo, anche tramite contratti di filiera agganciati alla valorizzazione della trasformazione e della promozione del prodotto. Questo in modo tale che la filiera

si strutturi e abbia poi la forza di crescere in >ÕÌ >°Ê Ê ÃÌiro ha già chiesto i dati aggiornati ad Agea, così da poter valutare gli ettari interessati da tali produzioni. A ciò si aggiunge la richiesta di finanziare la ricerca in diverse direzioni: per l’individuazione di prodotti fitosanitari efficaci ed a basso impatto sull’ambiente, di varietà vegetali più performanti e di soluzioni migliorative della meccanizzazione del processo produttivo. SUPPORTO AI PRODUTTORI Dunque, promozione, assistenza tecnica e formazione, sia per gli agricoltori che per i tecnici i quali, a loro volta, supporteranno i produttori, dando concreta attuazione nelle imprese dei risultati della ricerca scientifica. Si attende a breve, infine, la prima bozza con cui l’osservatorio economico-statistico, costituitosi in seno al tavolo di filiera, fotografa lo scenario italiano sul luppolo.


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Attualità

L’Eima di Bologna scalda i motori ½i` â iÊÓäÓ£Ê` Ê Ê ÌiÀ >Ì > ]Ê«À }À> mata a Bologna dal 19 al 23 ottobre prossimo, sarà più che mai “attuale”. ÊÕ ÊV ÌiÃÌ ÊV iÊÛi`iÊ delinearsi in Europa il “green deal”, che vede la transizione ecologica come una priorità dei Governi nazionali, che pone la digitalizzazione come

condizione per l’innovazione dei processi produttivi, Ê ÌiÀ >Ì > Ê Ìi `iÊ offrire un contributo di alto valore strategico. La grande rassegna della meccanica per l’agricoltura, la cura del verde e la relativa componentistica propone infatti l’intero panorama delle tecnologie e dei dispositivi elettronici per il corretto impiego delle risorse naturali e la

realizzazione di lavorazioni ecosostenibili. QUATTORDICI SETTORI ÊÕ >ÊÀ>ÃÃi} >ÊV iÊà ʫÀisenta suddivisa in 14 settori merceologici e in cinque Saloni tematici specializzati, grande rilievo avranno tutte quelle soluzioni che garantiscono la compatibilità ambientale, ormai prioritaria nella nuova politica agricola comunitaria. Particolare attenzione verrà dedicata ai modelli inediti «Ài >Ì ÊV iÊ vità Tecniche e in modo speciale a quelli insigniti del riconoscimento “Blu” per la sostenibilità. MODELLO 4.0 ÌiÛ iÊ interesse potrà suscitare l’ampia gamma di prodotti esposti nel salone º `À ÌiV »Ê

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dedicato ai sistemi per l’ottimizzazione delle risorse idriche, e quella esposta nel Salone “Digital”, dedicato alle applicazioni elettroniche, informatiche e satellitari che garantiscono il controllo delle lavorazioni e la gestione scientifica dei fattori produttivi realizzando in agricoltura il modello “4.0”, mentre la riconversione verso le fonti rinnovabili è l’obiettivo di ʺ iÀ}Þ»]ÊV iÊ vvÀiÊ sistemi di meccanizzazione per le intere filiere bioenergetiche. La preservazione della sostanza organica nei terreni, la riduzione degli input chimici, la prevenzione dei rischi geologici saranno oggetto di numerosi convegni e seminari, nell’ambito del ricco calendario degli eventi previsti nel corso della rassegna. OFFERTA TECNOLOGICA ÊÓäÓ£Ê>ÛÀDÊ}À> de impatto per quanto riguarda l’offerta tecnologica – spiega Alessandro


Attualità

Malavolti, presidente di FederUnacoma, la Federazione italiana delle industrie costruttrici che è organiz-

guidare l’agricoltura verso una transizione verde». La vetrina delle tecnologie si annuncia come sempre

oltre 400 estere, e che numerose altre potrebbero inserirsi nel momento in cui dovessero venir meno

> ½ ÊV ÊÌiV } iÊ sempre più sostenibili V V Õ`iÊ > >Û Ì Ê Ê«iÀV jÊ la transizione ecologica è

Confermata per ottobre prossimo la grande kermesse della meccanica agricola, che punterà sui temi della sostenibilità e della digitalizzazione zatrice diretta della manifestazione – e avrà notevole influenza per i contenuti politici, contribuendo a promuovere strategie per

molto ampia, visto che ad oggi sono 1.500 le industrie costruttrici che hanno confermato la propria partecipazione, delle quali

in alcuni Paesi le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. `ÕÃÌÀ iÊ«À Ûi i Ì Ê`>Ê ogni Paese partecipano

un elemento qualificante dell’economia europea, ma prima di tutto è una necessità vitale per l’intero pianeta».

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Ortofrutticoltura

Condifesa, 50 anni sopra la grandine Mezzo secolo di storia, 3.500 associati, 270 milioni di euro di valori assicurati: il bilancio del Consorzio cuneese contro le avversità atmosferiche e calamità naturali Ê ` viÃ>Ê Õ i ÊV « iÊ 50 anni. Costituito il 13 dicembre 1970 da 80 produttori agricoli opera secondo i dettami della legge numero ÎÈ{Ê`i ÊÓxÊ >}gio 1970 e delle successive modificazioni ed integrazioni. Lo scopo del Cuneo è di favorire il risarcimento dei danni provocati dalle avversità atmosferiche alle imprese agricole proponendo forme assicurative economicamente sostenibili. POTERE CONTRATTUALE Questi obiettivi sono raggiunti sia rafforzando il potere contrattuale degli imprenditori agricoli che con il Condifesa acquisi-

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scono un peso specifico di rilievo nei confronti delle compagnie di assicurazione, sia accedendo ai fondi pubblici messi a disposizione sia dallo Stato che dall’Unione Europea. Accanto alla difesa passiva delle coltivazioni frutticole si sviluppò da subito la difesa attiva con l’acquisto e la sperimentazione di cannoni antigrandine ad onde sonore. i ½Õ Ì Ê`iVi ÊÃ Ê aumentate le imprese zootecniche per lo smaltimento delle carcasse animali. Ma lo zoccolo duro restano le imprese ad indirizzo frutticolo ed orticolo. Settori nei quali ha sviluppato anche la difesa dalla grandine con le apposite reti per una coperÌÕÀ>ÊÌ Ì> iÊ` Ê£ÈääÊiÌÌ>À ]Ê ed un contributo regionale ` ÊÈÊ Ê` ÊiÕÀ °

L’obiettivo allora come oggi è quello di garantire e tutelare la produzione soprattutto in un mercato sempre più difficile e complesso dove viene richiesta una continuità nelle forniture di frutta e verdura. VALORIZZAZIONE INDUSTRIALE La corretta gestione finanziaria permise la partecipazione della parte agricola rappresentata dal Condifesa Cuneo nell’industria alimentare Allione spa. Un modo per valorizzare a livello industriale la frutta cuneese il cui mercato allora come oggi, è fortemente orientato al commercio del fresco. Purtroppo la partecipazione non ha dato i risultati sperati e nel 2002 la Allione spa veniva messa in liquidazione. Ma ancora


Ortofrutticoltura

oggi il settore frutticolo avrebbe la necessità di una realtà di trasformazione per valorizzare appieno le eccellenze ortofrutticole della Granda. Come non ricordare ancora i finanziamenti erogati per avviare l’attività della Piemonte Asprovit nel settore della promozione della viticoltura della provincia di Cuneo oppure gli incentivi concessi alla Piemonte Asprofrut per l’avvio dell’assistenza tecnica alle imprese frutticole o per l’acquisto dei cassoni per lo stoccaggio della frutta. CLASSE DIRIGENTE Êà `` Ãv>Vi Ì ÊÀ ÃÕ Ì>Ì Ê raggiunti sono ascrivibili ad una classe dirigente intraprendente e lungimirante. Ricordiamo il ruolo di strenuo sostenitore della necessità di aggregare la base agricola da parte del primo presidente Federico Dallorto di Monticello d’Alba, di convinto ed infaticabile assertore della necessità di una crescita imprenditoriale voluta da Giuliano Sacchetto tragicamente scomparso e che ha ricoperto l’incarico ` Ê«Àià `i ÌiÊ`> Ê£ nÈÊ> Ê ÓääÇ°Ê w iÊ«À >Ê` Ê>ÀÀ vare ai giorni nostri la presidenza di Lorenzo Bergese frutticoltore di lungo

corso e forte di una lunga esperienza organizzativa sia a livello locale che nazionale. Classe dirigente attenta, affiancata da consiglieri di amministrazione che hanno sempre agito con concretezza e lungimiranza con la direzione attenta e capace di Luigi Taricco scomparso nel 1991 e di Giovanni Carlo Laratore.

GESTIONE DEL RISCHIO Dal 1 gennaio 2015 si è entrati a pieno titolo nella nuova Pac 2014/2020 per >Ê}iÃÌ iÊ`i ÊÀ ÃV °Ê Ê buona sostanza il Ministero dell’agricoltura in accordo

con la Regione garantisce una contribuzione pubblica pari al 70 per cento del costo per la copertura assicurativa agevolata sulle produzioni agricole contro le avversità’ atmosferiche oltre alle epizoozie e fitopatie con soglia del 20 per cento. ÊÛ> À Ê>ÃÃ VÕÀ>Ì ÊÃ Ê Ê costante crescita passando da 214 milioni del 2015 ai 270 milioni di euro del 2019 con un >Õ i Ì Ê`i ÊÓÈÊ«iÀÊVi Ì Ê così come sono aumentati del 38 per cento negli ultimi 5 anni i premi assicurativi pagati. Condifesa Cuneo si conferma come una realtà sempre attuale e fortemente sostenuta dalle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia, che attraverso i CAA sono abilitati alla stesura dei fascicoli aziendali agricoli finalizzati > iÊi ÃÃ Ê`i Ê* Ê ÛÛiÀ Ê del piano assicurativo individuale. Un sistema articolato a servizio del sistema agroalimentare cuneese ed a garanzia del reddito delle 3.500 imprese agricole, associate al Condifesa Cuneo, in un momento di repentini cambiamenti climatici che espongono le stesse a rischi e danni mai visti prima.

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Attualità

Le eccellenze del cibo alla corte del Carrefour Al via il progetto regionale per la valorizzazione delle Dop, Igp e Doc, Docg del Piemonte, nella catena della Grande Distribuzione distribuzione, favorire una maggiore conoscenza delle loro qualità presso i consumatori, sostenere il legame con il territorio di origine, educare alla sostenibilità e tradizioni delle produzioni locali.

Raccontare l’eccellenza dei prodotti del Piemonte a provenienza certificaÌ>Ê «]Ê }«ÊiÊ V]Ê V}Ê i >Ê}À> `iÊ

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PRODUZIONI CERTIFICATE Questi i principi che hanno spinto l’Assessorato all’Agricoltura e al Cibo della Regione Piemonte, VisitPiemonte e Carrefour Ì> >Ê>Ê >Û À>ÀiÊ Ã i iÊ«iÀÊ creare un nuovo progetto di valorizzazione e promozione delle produzioni locali certificate del Piemonte e dei territori dove sono nate e si sono sviluppate. All’interno del settore agroalimentare piemontese emergono le produzioni di qualità certificata che si sono imposte sul mercato nazionale, nella vendita alla ristorazione, e che hanno un’elevata propensione all’export: sono 14 i prodotti Dop (Denomi >â iÊ` Ê À } iÊ«À ÌiÌÌ>®]Ê Ê }«Ê ­ ` V>â iÊ}i }À>wV>Ê«À ÌiÌÌ>®]Ê£nÊ

i vini Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) e 41 i Doc (Denominazione di origine controllata). PROGETTO PILOTA L’iniziativa prevede l’attivazione di un «À Ê«À }iÌÌ Ê« Ì>Ê«ÀiÃÃ Ê ½ «iÀmercato Carrefour di Grugliasco (To), dove è stato allestito un info point di circa 10 metri quadrati, presente per la durata continuativa di quattro mesi i Ê«Õ Ì ÊÛi ` Ì>°Ê ʵÕiÃÌ Êë>â ]Ê grazie anche alla presenza di schermi e materiali multimediali, saranno realizzate azioni di promozione delle iVVi i âiÊ`i Ê* i ÌiÊ «]Ê }«ÊiÊ Doc, Docg, per costruire un vero e proprio racconto del patrimonio piemontese, che per la prima volta su un punto vendita della grande distribuzione, non riguarda solo la promozione a livello gastronomico ma anche la valorizzazione turistica e culturale dell’intero territorio. Prevista anche la distribuzione di «À ÛiÊ` Ê>ÃÃ>}} ÊiÊ ÌÊ v À >Ì Û Ê«iÀÊ garantire una vera e propria esperienza immersiva nella cultura piemontese.


Attualità POSIZIONAMENTO MERCATO «Inauguriamo il primo spazio della Regione Piemonte per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi di qualità certificata, all’interno dei grandi punti vendita della Gdo, grazie alla collaborazione di Carrefour che ha dato l’adesione al progetto promosso da Regione e VisitPiemonte - sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa -; l’obiettivo è sensibilizzare il consumatore a scegliere i prodotti Dop, Igp e Doc, Docg, perché le certificazioni sono garanzia di qualità, e raccontano il lavoro attento dei nostri agricoltori, allevatori e viticoltori. Anche in questo modo sosteniamo il comparto agroalimentare di qualità piemontese che a causa della chiusura delle attività Horeca e della contrazione dell’export in tempo di pandemia ha subito una riduzione delle vendite sia in Italia che all’estero. L’iniziativa di oggi infatti si inserisce tra le azioni dell’Assessorato regionale all’Agricoltura per

il posizionamento sul mercato nazionale dei prodotti made in Piemonte, e per promuovere insieme il territorio di produzione, come rimanda il claim Piemonte, gusto singolare» QUALITA’ AGROALIMENTARE «Il Piemonte ha una grande tradizione agroalimentare, materie prime di alta qualità e prodotti trasformati che fanno del nostro territorio una destinazione di riferimento per gli intenditori italiani e per i principali mercati internazionali – dichiara Luisa Piazza, direttore generale di VisitPiemonte -; il gusto nelle sue componenti di materia prima ed enogastronomia riveste un ruolo di primaria importanza per la nostra regione e può contribuire in modo sostanziale alla ripresa della filiera turistica, dopo il rallentamento forzato dell’ultimo anno. E importanza storica dell’agroalimentare è dimostrata anche da alcune evidenze: 82 prodotti certificati UE, circa 350 Prodotti Alimentari Tipici, l’Università di Scienze Gastronomi-

che ospitata in una delle Residenze Sabaude patrimonio Unesco (Pollenzo), 46 chef stellati, senza contare la varietà di ristoranti, trattorie e piole che reinterpretano il meglio delle produzioni piemontesi». PRODOTTI COINVOLTI Ê«À ` ÌÌ Ê «]Ê }«ÊiÊ V]Ê V}Ê piemontesi verranno coinvolti stabilmente per tutta la durata del progetto e in più, ogni settimana, alcuni di questi verranno raccontati nel corner da una hostess dedicata: dal Riso Baraggia Dop ai liquori come Grappa, Genepì e Vermouth. Dai salumi, come il Salame Piemonte }«]Ê> Êv À >}} ]Ê Ê,>ÃV iÀ>Ê «]Ê >Ê Toma Piemontese Dop e il Castelmagno Dop, fino ai vini che portano la tradizione enologica del Piemonte in tutto il mondo, come la Barbera d’Alba Doc, l’Erbaluce di Caluso Docg, il iLL Ê`½ L>Ê V]Ê Ê ViÌÌ Ê VÊ oltre al vitigno autoctono del Cortese, rilanciato dalla Regione come vitigno dell’anno.

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Una commissione per il grano duro

Ortofrutticoltura

Aperto il confronto tra le associazioni agricole più rappresentative del settore produttivo cerealicolo e la parte agroindustriale di Italmopa Si è svolto in videoconferenza il primo incontro con cui ha preso avvio, con il coordinamento della Borsa iÀV Ê/i i >Ì V>Ê Ì> > >]Ê Ê«iÀV ÀÃ Ê per l’istituzione della Commissione sperimentale nazionale sul grano duro. BOZZA CONDIVISA ÊV vÀ Ì ÊÌÀ>Ê iÊ>ÃÃ V >â Ê>}À cole più rappresentative nel settore produttivo cerealicolo e la parte >}À `ÕÃÌÀ > iÊ` Ê Ì> «>ÊmÊÃÌ>Ì Ê finalizzato alla condivisione della bozza di regolamento del funzionamento stesso della Commissione, che

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mira a divenire luogo di confronto tra produttori e trasformatori. La filiera cerealicola italiana, seppur nella forma sperimentale, potrà contare su uno strumento cruciale per la rilevazione dei prezzi delle varie tipologie di grano duro, in grado di incentivare le sinergie tra la parte produttrice e quella della trasformazione. STRUMENTO STRATEGICO La Commissione è il frutto di un lungo percorso iniziato sin dalla modifica normativa, nel 2015. L’obiettivo è quello di affrontare e risolvere

assieme agli operatori del settore le questioni aperte, favorendo il dialogo nella filiera, nell’interesse nazionale. Ê> ÌÀ ÊV «>ÀÌ Ê ÊÃÌÀÕ i Ì Ê`i >Ê Cun ha dimostrato tutta la sua concreta importanza. Fanno parte della Commissione sperimentale nazionale i rappresentanti ` Ê Ì> «>]Ê Ãà V >â iÊ Õ} > Ê `ÕÃÌÀ > Ê`½ Ì> >]ÊiÊ«iÀÊ Ê ` Ê agricolo le associazioni Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Liberi }À V Ì À °Ê Ê >Û À Ê«À Ãi}Õ À> Ê nelle prossime settimane per concordare ulteriori aspetti sul regolamento di funzionamento.


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Attualità

Nulla si butta tutto si recupera

Michele Mellano è il nuovo direttore del Conà Àâ Ê Ì> > Ê«iÀÊ ½ }À coltura Circolare (Ciac). Affiancherà il presidente Luca Remmert alla guida del Consorzio che ambisce a traghettare l’agricoltura italiana verso il futuro, integrando la centralità delle produzioni agroalimentari di eccellenza con le attività di diversificazione e innovazione che hanno caratterizzato il settore e che sempre di più lo coinvolgeranno.

ʵÕiÃÌ ÊV Ìisto innovazione, gestione efficiente dei nutrienti, agricoltura digitale, agroenergie e produzioni di eccellenza caratterizzeranno sempre di più il settore primario dimostrando che redditività delle imprese e sostenibilità ambientale possono e devono avere obiettivi fra loro inscindibili.

NUOVI ORIZZONTI Ê«À V « Ê` ÊÃ ÃÌi L ÌDÊiÊ circolarità condizioneranno sempre di più le produzioni agricole con l’obiettivo di rafforzare il patto fra produttori e consumatori e di integrare i redditi delle imprese.

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FARM TO FORK Ê Ã Àâ Ê«Õ¢Ê} DÊ }} Ê contare sulla forza di 500 aziende agricole e di imprese e soggetti della filiera agricola ed ambisce ad affermarsi come importante realtà associativa. Le finalità che il Ciac intende perseguire sono legate all’applicazione della >À ÊÌ Ê À ÊÃÌÀ>Ìi}ÞÊ>Ê vantaggio delle aziende agricole con lo scopo finale

di migliorare l’immagine della filiera agroalimentare, aumentando il valore aggiunto della produzione di alimenti, di materiali no food, di energia, delle funzioni sociali, paesaggistiche del settore agricolo ed agroindustriale, con conseguente ricaduta efficace sul reddito delle aziende e degli addetti. Ripristinare il rapporto autentico tra agricoltura


Attualità e ambiente, dove nulla si butta e tutto si recupera, facendolo rientrare in ciclo sotto forma di materia o di energia, e dove il rispetto per la terra e per la salute delle persone è al centro. VISIONE STRUTTURATA ÊV ÃÌ> ÌiÊ «i} Ê«À vÕso dal settore agricolo nella produzione di cibo, nella valorizzazione di scarti e sottoprodotti, nella produzione di energia rinnovabile e di fertilizzanti organici (il digestato) e nella riduzione delle naturali emissioni degli effluenti zootecnici si sta concretizzando in una visione di progetto più strutturata. È arrivato il momento di capitalizzare e mettere a sistema questo grande patrimonio di tecnologie e

La scommessa del Consorzio italiano per l’agricoltura circolare sul fronte della Farm to Fork strategy, associate già 500 aziende

Ü ÜÊ«iÀÊ ` À ââ>À Ê verso un modello economico sostenibile, nel più ampio quadro di riferimento del Green Deal europeo. SISTEMA VIRTUOSO Afferma Luca Remmert, presidente del Consorzio Ì> > Ê«iÀÊ ½ }À V ÌÕÀ>Ê

Circolare: «Stiamo già costruendo l’agricoltura circolare, quel sistema virtuoso che le istituzioni mondiali, europee e nazionali si sono prefissate di realizzare entro il 2030, ed impostando un percorso per diventare sempre più sostenibili e innovativi,

tutelando l’ambiente, le produzioni agricole di qualità e il reddito delle aziende agricole. Stiamo rispondendo alle richieste di qualità, ambiente, territorio da parte delle persone, dei consumatori». CONTENITORE NAZIONALE Per proseguire e fare ancora meglio tutto questo, è necessario aggregare tutti gli attori della filiera agroalimentare (aziende agricole, agro industria, imprese dell’indotto) e occorre un “contenitore nazionale” che lavori per unire il settore in questa direzione. Per questo motivo è nato Ê Ã Àâ Ê Ì> > Ê«iÀÊ l’Agricoltura Circolare, Ciac.

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Ortofrutticoltura

Ospitalità stagionali, il bilancio è positivo Causa Covid19 nel Distretto della frutta si è lavorato in modo intenso sia per tutelare i lavoratori che i datori di lavoro. Le scelte effettuate sono contenute in un protocollo d’intesa sottoscritto presso la Prefettura di Cuneo a metà del luglio scorso dai sindaci dei comuni di

diposizione dei lavoratori stagionali extracomunitari di strutture fisse e mobili con posti letto e locali per la preparazione dei pasti, gestiti dalla Cooperativa Armonia grazie a risorse `i Ê ÃÌiÀ Ê`i ½ ÌiÀ ]Ê del Fami “La buona terra” e di alcune Fondazioni bancarie.

al casello di via Villafalletto, 20 posti presso San Chiaffredo di Busca per i comuni di Busca e Tarantasca, 12 posti in 4 container a Verzuolo in via XXV aprile e 15 posti a Savigliano in via Snos. ÊÀi> ÌD]Ê iÊ«iÀà iÊ> }giate sono state ben oltre le 100 unità frutto della

tramite le strutture aperte con il Protocollo Prefettura, il dato importante e sensibile è la collaborazione ottenuta dalle aziende che hanno ospitato gli stagionali presso le cascine, o nei container che avevano già in loco o tramite i container noleggiati con il contributo bando Regionale o

Quest’anno sarà riproposto il bando container, intanto il Tavolo Frutta del Monviso lavora nei Ministeri e in Europa per valorizzare il Distretto Busca, Costigliole Saluzzo, Cuneo, Lagnasco, Saluzzo, Savigliano, Tarantasca e Verzuolo unitamente alla Croce Rossa, alla cooperativa Armonia, al Consorzio Monviso Solidale, alla CariÌ>ÃÊ` Ê-> Õââ ]Ê> >Ê Ê` Ê Cuneo ed all’Associazione *>«>Ê Û> Ê88 ° ÊLÕ >ÊÃ ÃÌ> â>Ê Ê*À Ì collo prevedeva la messa a

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OSPITALITA’ DIFFUSA. Ê>«« V>â iÊ`i Ê*À Ì collo siglato in Prefettura prima citato, si sono così creati 20 posti a Saluzzo nella casa dell’ex custode del cimitero, 18 posti a >} >ÃV Ê ÊÈÊV Ì> iÀÊ Ê piazza Giuliano Sacchetto, 15 posti a Costigliole Saluzzo in alloggi siti in via Vittorio Veneto 59 e

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somma matematica, in quanto i posti letto erano concessi a stranieri contrattualizzati dalle imprese agricole per almeno 20 giorni. AZIENDE COLLABORATIVE. Oltre agli alloggiamenti prima citati che hanno dato disponibili 100 posti letto

tramite il bando fatto solo dal Comune di Saluzzo. ÊÛ ÀÌÕ Ã Ã Ê}i iÀ>Ì Ê`>Ê una collaborazione congiunta tra enti, istituzioni e aziende agricole, ha permesso di dare concrete e sicure risposte ai raccoglitori stranieri aumentando sensibilmente l’alloggiamento in azienda. Lo confermano i dati forniti


Ortofrutticoltura dai Comuni relative alle dichiarazioni ex art.7 Dlgs ÓnÈÊ`i Ê£ n° Di qui i dati forniti dai comuni: Costigliole Saluzzo 114; Lagnasco 218; Manta 38; Saluzzo 710 ed infine Verzuolo che ha dato alloggio a 312 stranieri. IMPEGNO RINNOVATO Al Tavolo della frutta del Monviso riunitosi recentemente non hanno dubbi: «Visti i dati - ha detto il sindaco di Lagnasco e coordinatore del tavolo Roberto Dalmazzo -, che danno forza al nostro territorio dimostrando che abbiamo ottenuto un’ottima collaborazione con le aziende, sia in termini di stranieri ospitati che di sicurezza per i lavoratori e gli imprenditori frutticoli, ci impegniamo anche per

il 2021. Siamo sicuri che la Prefettura non ci farà mancare il suo supporto ed il suo coordinamento come ben

è stato fatto nel corso del 2020 ed auspichiamo una riforma normativa a livello governativo che possa evitare flussi incontrollati».

ORGANIZZAZIONI AGRICOLE Alle Organizzazioni agriV i]Ê V jÊ> iÊ"À}>nizzazioni economiche e cooperative è stato chiesto di continuare nell’appoggio alle iniziative del protocollo Prefettura e sensibilizzare le imprese agricole per una ospitalità diretta sulla base del bando regionale che lo scorso anno stanziava 97.000 euro di cui solo 37.000 sono stati richiesti dalle aziende agricole. L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa ha già annunciato che il bando verrà riproposto e sarà inclusa la possibilità non solo di noleggio dei container, ma si sta lavorando per inserire anche l’acquisto. La rappresentanza agricola si è pure impegnata a promuovere ancora tra gli imprenditori

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Ortofrutticoltura agricoli la Legge Regionale £ÎÊ} Õ} ÊÓä£È]Ê °Ê£Ó°Ê Disposizioni per la sistemazione temporanea dei salariati agricoli stagionali nelle aziende agricole piemontesi. Modifica della legge regionale 5 dicembre £ ÇÇ]Ê °ÊxÈÊ­/ÕÌi >Êi`ÊÕÃ Ê del suolo) conosciuta come

legge Allemano (ex sindaco di Saluzzo e consigliere regionale che propose ed ottenne l’approvazione della legge) che concede aiuti agli imprenditori agricoli che ristrutturano fabbricati anche strumentali senza perdere la qualifica agricola e destinarli all’ospitalità dei lavoratori stagionali.

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COMMISSIONE MINISTERI ÊÃ `>V Ê` Ê-> Õââ Ê >ÕÀ Ê Calderoni continuerà nel delicato ruolo di rappresentanza del territorio saluzzese nella Commissione istituita presso i Ministeri `i} Ê ÌiÀ ÊiÊ`i Ê >Û À Ê per affrontare la piaga dei

lavoratori stagionali extracomunitari senza tetto su tutto il territorio nazionale. «Siedo in quella impegnativa commissione vicino al sindaco di Rosarno - ha detto Mauro Calderoni - e non ho mai perso occasione per sottolineare che dobbiamo essere solidali tra noi sindaci. Qui però siamo molto

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avanti: le amministrazioni comunali da anni stanno lavorando seriamente per risolvere il problema in collaborazione con tutte le ÃÌ ÌÕâ °Ê- ÊÃ VÕÀ ÊV iÊ anche nel 2021 sapremo portare dei risultati almeno uguali se non migliori di quelli di quest’anno».

DISTRETTO FRUTTA La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, ha approvato il 13 novembre il nuovo Regolamento per l’individuazione territoriale, la costituzione, il riconoscimento e il funzionamento dei nuovi Distretti del

cibo. Obiettivo dei Distretti del cibo è favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari ed allo stesso tempo il paesaggio rurale piemontese. ʵÕiÃÌ Ê ` ÊÛiÀÀiLLiÀ Ê favoriti più soggetti di un determinato territorio: dalla filiera produttiva all’offerta turistica e culturale locale. Ma non solo, i Distretti del cibo devono garantire la sicurezza alimentare diminuendo l’impatto ambientale delle produzioni, riducendo lo spreco alimentare e salvaguardando il territorio attraverso le attività agricole e agroalimentari. FONDI EUROPEI i >ÊÀ Õ iÊ`i Ê/>Û Ê Frutta si è data delega al presidente provinciale e regionale di Confagricoltura Enrico Allasia ed al direttore

>Ê } ÀÊ6>ÀÀ iÊ` ÊÃi}Õ ÀiÊ l’argomento in questione e di sviluppare una progettualità che utilizzi fondi europei per la valorizzazione dei territori della frutta e degli altri settori produttivi del Saluzzese. L’obiettivo è di valorizzare il territorio con una attenta regia di promozione che dia valore aggiunto all’economia delle terre ai piedi del Monviso. Un’azione tra l’agricoltura, l’artigianato, il turismo ed il commercio ivi comprese le strutture ricettive.


Radici

L’incanto della cicogna annuncia la primavera Eccola la primavera! Come tutti gli anni è arrivata, con i suoi segnali che scaturiscono giorno dopo giorno dalla flora e dalla fauna che V ÊV ÀV `>°Ê Ê iViÃÃ>riamente bisogna aspettare il giorno dell’equinozio. Quest’anno, ad esempio, è uno di quegli anni in cui la primavera è arrivata in anticipo; poi, chissà, magari ci sarà il colpo di coda `i ½ ÛiÀ ]Ê«iÀV jÊ Ê ÃÌÀ Ê vecchi si erano tramandati, nei secoli, un saggio proverbio che, tradotto in un italiano approssimativo, dice: “Gira, rigira e tarabasca, ma l’inverno è fino a Pasqua”; e Pasqua quest’anno è ancora lontana. PIOGGERELLINA DI MARZO “Che dice la pioggerellina di marzo, che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, sul fico e

sul moro ornati di gemmule d’oro?”Quando frequentavo le scuole elementari mi piaceva moltissimo questa poesia che Angelo - Û Ê Û>À ÊÃVÀ ÃÃiÊ« ÙÊ` Ê un secolo fa e la imparai subito, senza troppa fatica, a memoria. Gli uomini, le situazioni e i costumi cambiano, nei secoli, ma la natura, se non è contaminata dalla mano dell’uomo, resta lì, sempre uguale, a

testimoniare la magnificenza del creato e di chi lo ha voluto. Quel quadretto primaverile, così ben descritto `>Ê Û>À Ê>ÊÃÕ ÊÌi « ]ÊmÊ sempre attuale e mi sembra di vederlo riprodotto nel mio orto. L’incanto ed il fascino che accompagnano da sempre la primavera ci induce a pensare che è talmente bella questa vita, che nessuno vorrebbe mai lasciarla e, a volte, ci arroghiamo il diritto di pensare che tutta questa bellezza ci appartenga e ci sia dovuta, dimenticando che siamo solo delle piccole e fuggevoli comparse inserite in questo meraviglioso e perpetuo scenario. FUNGHI E FAGIANI Argo è qui accovacciato vicino a me e se smette di piovere andiamo a fare un giro per vedere se sono già spuntate le spugnole, quei funghi primaverili che nascono fra l’erbetta lungo le rive e ricordano

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Radici

I segni della nuova stagione a spasso per i campi riservano sempre piacevoli sorprese, ma “gira, rigira e tarabasca, l’inverno è fino a Pasqua” proprio la consistenza di una spugna. Anche quest’anno, dato che questa è una zona di ripopolamento faunistico, sono state liberate delle coppie di fagiani. Mi è capitato di vederne, nelle stoppie di un campo di mais ancora da arare. Forse erano lì per cercare delle residue pannocchie dell’autunno scorso e beccarne i chicchi rimasti. Argo non li ha ancora visti; mi fermo in silenzio per poterli ammirare in tutta la loro superba bellezza. La femmina ha dei colori maculati sul marrone, poco vistosi; nel maschio invece prevale l’amaranto con delle sfumature che vanno dal marrone al viola, ha un portamento altero, come un gallo, bello

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impettito sembra voler proteggere la sua compagna. Provo ad immedesimarmi, ma non mi riesce di capire cos’è che induce il cacciatore a sparare ad un animale così bello! Spero che si inselvatichiscano e prendano confidenza con l’ambiente prima che le volpi gli facciano fare la fine della mia gallina. Ì> Ì Ê À} Ê Ê >Ê ` Û `Õ>Ì ÊiÊ À ÊÃ Ê alzano in volo emettendo quel tipico verso di allarme, come fanno anche gli animali da cortile, e vanno a posarsi poco lontano. CICOGNE MAESTOSE Ad un certo punto l’ho vista arrivare, perfettamente orizzontale, dalla punta

del becco alle lunghe zampe distese, con quel volo lento e maestoso; poi si è posata nel campo di mais, appena seminato, che l’acqua copiosa della notte ha reso morbido, scuro e ricco di vermi da beccare in superficie. Quella cicogna era meravigliosa, fin qui non erano mai arrivate, anche se nell’oasi di Racconigi sono molto numerose. Ho trattenuto a lungo Argo al collare «iÀV jÊ Ê >Êë>Ûi Ì>ÃÃiÊiÊ >Êv>ViÃÃiÊ subito rialzare in volo. Ho avuto tutto il tempo per ammirarla, con quel suo portamento fiero e sicuro, grazie anche alla sua mole, e che la nostra fantasia ci fa immaginare con il consueto fagotto, ben stretto, nel suo robusto becco. SELEZIONE NATURALE Sarebbe stupendo se nidificasse qui da noi, sui tetti di qualche cascina! ÊÃ>Ài Ê` ë ÃÌ Ê>`Ê>vvÀ Ì>ÀiÊ> V iÊ i relativi problemi che, di solito, si vengono a creare con la loro ingombrante presenza, ma chissà! Di solito preferiscono stare più in alto su torri o campanili. Ê Ê > ÊV>« Ì Ê«iÀV jʵÕiÃÌ Ê splendidi uccelli vogliano nidificare in siti così esposti a tutte le intemperie: dal vento alla pioggia alle violente grandinate. Ma forse, quando, di solito, arrivano le grandinate, cioè in piena estate, le uova sono già schiuse ed i pulcini già volati via. E’ la consueta legge della selezione naturale che va ben oltre i miei personali dubbi e dilemmi. Giancarlo Gili (da “Un cane di nome Argo”, Fusta editore)


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Voci dai campi

Il Signore benedica il nostro pianeta i Ê}À> `iÊ} À Ê`i Ê, }À>â > i Ì ]Ê noi lavoratori e “Custodi della Terra” ci sentiamo in dovere di alzare gli occhi al cielo per ringraziare il Signore per i suoi frutti. La nostra Madre Terra merita più riëiÌÌ Ê«iÀV jÊÃÕʵÕiÃÌ Ê« > iÌ>Êà > Ê tutti chiamati a rispettare l’ambiente così come rispettiamo la nostra casa e la nostra stessa vita. IMPEGNO COMUNE Abbiamo tutti presente i governatori delle nazioni più potenti della terra riuniti a Parigi il 30 novembre 2015 alla conferenza internazionale sui cambiamenti climatici per prendere decisioni utili a ridurre l’inquinamento che provoca il tanto temuto effetto serra, con tutte le conseguenze che ne derivano, come lo scioglimento dei ghiacciai, gli uragani e le alluvioni che devastano paesi interi, mentre in altre parti del mondo regnano situazioni drammatiche di siccità. Con l’arrivo nei nostri paesi di insetti nocivi all’agricoltura, come la cimice asiatica e la zanzara tigre, svariati animali e piccoli volatili, molto utili all’ecosistema, purtroppo scompaiono, come il pettirosso, la cinciallegra, il fringuello, il verdone, la codarossa, il torcicollo, l’allodola, l’usignolo, la

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ballerina dei campi e dei tetti, il picchio muratore, il cardellino e tanti altri. Pare che molte malattie siano causate proprio dall’inquinamento e dobbiamo quindi fare tutti un esame di coscienza. Come ha detto più volte Papa Francesco: più rispetto per il Creato! BUONA VOLONTA’ Se prendessimo più seriamente a cuore le parole del pontefice, forse un giorno la nostra terra sarà più accogliente e meno inquinata, fermando la mano di coloro che inquinano pensando solo ai loro interessi. Speriamo che grazie alla buona volontà di molti, anche i Paesi in via di sviluppo possano migliorare e sconfiggere la fame nel mondo. Chiediamo al buon Dio di fermare le guerre, le epidemie e benedire il nostro pianeta. Lo ringraziamo a nome di tutti gli

uomini e le donne di buona volontà. Grazie Signore! ÕÃi««iÊ, ÃÃ ]Ê/>À> Ì>ÃV>Ê­ ®


L’invitato speciale

Il favoloso viaggio delle auto e dei vini Era una mattinata troppo bella per prostrarmi alla Ì>ÃÌ iÀ>Ê`i ÊV «ÕÌiÀ°Ê ]Ê non avevo nessuna voglia di scrivere e me ne andai sulla promenade, da solo, e quando giunsi alle sedie blu mi sedetti e iniziai ad osservare il mare. Pensai al mio lavoro, agli errori e ai successi del passato, al mio modo di esternare, di raccontare, di cercare di comunicare le mie sensazioni. Mille immagini in rapida sequenza e poi più lente nella mente. Volti, situazioni, atmosfere, delusioni e soddisfazioni. Mi apparve la mia cantina con le

bottiglie schierate in ordine come soldati sul campo di battaglia, poi la visione si soffermò sulla vetrina dei modellini di auto d’epoca, anche loro ben disposti e ordinati. FRIZZANTE E SPORTIVA. Vidi una rossa Duesenberg SJ Speedster “Fishtail” del 1933, auto americana frizzante e sportiva, soprannominata “Fishtail” per la forma della coda e caratterizzata dalla netta separazione tra la carrozzeria e i parafanghi. Rag} Õ }iÛ>Ê ÊÓääÊ Ê À>À °Ê

Frizzante pensai, come una buona Passerina Brut metodo Charmat, con il suo perlage e il colore giallo luminoso. Le note di frutta bianca al naso e quella sapida freschezza al palato. Persistente e gradevole, ottima in svariate situazioni dall’aperitivo al fine serata. STRUTTURA ELEGANTE La visione si spostò sulla Bugatti Royale. Venne costruita in soli 7 esemplari dal 1927 al 1933, fu chiamata la vettura dei Re e lanciata sul mercato come vettura superlusso ad un prezzo iperbolico per i tempi. Era

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L’invitato speciale garantita a vita al suo proprietario che poteva avere le riparazioni gratis in tutto il mondo. Garantita, come una bottiglia di Offida Docg Pecorino. Mi è sempre piaciuto come vino con quel suo colore giallo paglierino brillante, la sua elegante struttura impreziosita dai profumi della frutta e della vaniglia. Un sapore persistente, armonioso e suadente. Degno di un intrigante momento di squisito piacere. BIANCO PECORINO ÊÀ>}} Ê`i ÊÃ iÊÃV> `>Û> Ê Ê ÊÛ Ã Ê e il sound delle onde accompagnava i miei pensieri. Le tante persone sulla passeggiata in alcuni frangenti mi rievocarono vecchi anfratti di gloria della costa. Fu in quell’istante che vidi nella vetrinetta delle auto una Delahaye 135 m vettura Chapron del 1938. Un’auto dalla carrozzeria più che graziosa disegnata da Henri Chapron. Risultò ai suoi tempi come una delle più seducenti e veloci vetture francesi del 1938. Seducente come un buon bianco pensai. Tornai con il pensiero al Pecorino e alla sua capacità di essere

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versatile, elegante sì ma anche decisamente fresco in alcune sue declinazioni. Un vino che non deve mancare in cantina. ABBINAMENTI AFFASCINANTI Che strano modo di abbinare i vini, che giochi affascinanti regala la mente. Se con l’auto viaggiavo per il mondo, con le bottiglie ero concentrato su una terra ben delineata. Enologicamente parlando ero nelle Marche, una regione che ho sempre amato, dal primo press tour di oltre 25 anni fa, quando scrissi “Le colline che respirano il mare”, all’ultimo di soli `ÕiÊ >Ì> Ê«>ÃÃ>Ì ]ʵÕ> ` Êi` Ì> ÊÕ Ê speciale sul Piceno. Una regione che iÀ Ì>Ê` ÊiÃÃiÀiÊÃV «iÀÌ>Ê«iÀV jÊ vvÀiÊ tutto al turista. Storia, arte, cultura, montagne e colline, mare e fiumi, piatti e vini unici. E poi, in verità, il connubio auto di un tempo e vini di oggi c’è ed è profondo. La tecnologia avanzata e ricercata dai costruttori meccanici di allora e quella dei produttori di vino di oggi, senza mai trascurare l’artigianalità e la voglia di offrire

prodotti di grande qualità. ROSSO PICENO Sognavo anche io ad occhi aperti seduto su quella sedia blu di fronte al mare. Fu così che decisi un altro abbinamento. L’auto una Duesenrbrg “SJ” torpedo phaeton del 1934 dotata di

Tra pregiate etichette ma macchine d’epoca, un ine seduce il palat un motore a 8 cilindri in linea poco al di sotto dei 7 litri, quattro valvole per ciascun cilindro mosse da un doppio albero a camme in testa azionato da catene. Preziosa, elegante, importante come un Rosso Piceno Doc Superiore.

iÊLi ÊÛ tÊ ÊÀ ÃÃ ÊÀÕL Ê`i ÊÃÕ Ê colore, il profumo intenso dalla giusta


L’invitato speciale complessità con quelle note di tabacco iÊ µÕ À â >°Ê ÊL VV>ÊLi ÊÃÌÀÕÌÌÕÀ>Ì ÊiÊ decisamente armonico, ideale compagno per piatti importanti. ETICHETTE VELENOSI ÊÛ } iÌ Ê`i >Ê6i i à Ê6 ÊÃ Ê dislocati su più punti del sud delle

archigiane e prestigiose edito abbinamento che to e la mente Marche con una parentesi produttiva che sconfina in Abruzzo: quel centro Ì> >Ê`>ÊÃV «À ÀiÊiÊ} `iÀi°Ê ÌiÊÃ Ê le etichette prodotte e svariati i vini. Pecorino, Passerina, Rosso Piceno, Verdicchio, Cerasuolo d’Abruzzo, Falerio, Chardonnay, Trebbiano, Moscato > V ]Ê >VÀ >Ê iÀ>]Ê Ìi«Õ V > Ê

d’Abruzzo e altri ancora. L’Azienda ha un mercato che si suddivide tra Ì> >Êi`Ê ÃÌiÀ ]ÊÎä¯Ê >â > iÊiÊÇä¯Ê internazionale. Pensai ancora all’elegante Rosso Piceno Doc superiore in un’altra espressione della cantina. Mi venne spontaneo abbinargli una splendida Bugatti Royale mod. 41 £ ÓÈÉ£ ÓnÊ Õ«mÊ` Ì>Ì>Ê` Ê Ì ÀiÊ >ÊnÊV `À Ê Ê i>Ê`>Ê£{°ÇÓÈÊVV°ÊÎääÊ CV a 1700 giri, un peso di circa 2000 }ÊiÊÛi ViÊ`>ÊÀ>}} Õ }iÀiÊ Ê£näÊ Ê orari. Un auto che merita un grande vino rosso. CERASUOLO E BUGATTI Si avvicinò l’ora di pranzo, era tempo di alzarsi e rientrare al dovere, ma dovevo prima finire il mio viaggio immaginario. Pensai ancora ai tanti vini della Velenosi, ai miei viaggi su quella terra, alle tante persone gentili ed ospitali che ho avuto il piacere di conoscere. Era giunto il momento di un ottimo Cerasuolo d’Abruzzo. Quale auto poteva dunque andare per il meglio? Semplice pensai. La Famiglia Velenosi è italiana, ha una storia fatta di lavoro,

impegno, passione e grande volontà, si può solo abbinare una Bugatti e sa«iÌiÊ«iÀV j¶Ê*iÀV jÊ >Ê Õ}>ÌÌ Ê >VµÕiÊ a Milano da una famiglia di artisti e, credo siate d’accordo, fare vino è un arte. Cerasuolo dunque e una meravigliosa Bugatti 5000 cc modello “t 50” del 1932, un modello che fu tra le auto sportive e di gran lusso che riscontrò maggior successo. La casa automobilistica Bugatti produsse tra il 1909 e il 1930 circa 10 mila vetture. LAVORO E AMORE Mi alzai e mi diressi verso casa. Avevo immaginato, forse un pochino folle i Ìi]Ê >Ê ÊiÀ Ê` ÛiÀÌ Ì °Ê Ê« ÃÃ Ê permettermi una vettura di quegli anni, ma posso gioire dei grandi vini di una importante cantina, vini veri, buoni e sinceri. Lo posso fare e ne à Êvi ViÊ«iÀV jÊ> V À>ÊÕ >ÊÛ Ì>Ê Ê la consapevolezza che ci sono persone che sanno abbinare al proprio lavoro l’amore per la propria terra. Fabrizio Salce

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Attualità

Agricoltura biologica

e ristorazione collettiva E’ stato siglato, tra l’Assessorato Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, l’accordo per la realizzazione del pro}iÌÌ Êº â >Ì ÛiÊ` Ê v À >â iÊiÊ` Ê educazione alimentare in materia di agricoltura bilogica”, con lo scopo di mettere in atto una serie di iniziative di comunicazione volte a promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili nell’ambito della ristorazione collettiva. L’iniziativa è finanziata dal Fondo per le mense scolastiche biologiche.

ESPERIENZE COLLAUDATE Tale collaborazione consentirà di valorizzare al meglio la sinergia derivante dall’interazione tra le competenze dell’Assessorato Agricoltura e Cibo

mentale specializzato nella gestione globale delle problematiche inerenti la sicurezza alimentare, la nutrizione, le analisi e l’etichettatura dei prodotti alimentari.

Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte insieme per l’educazione alimentare, con un nuovo progetto per le mense scolastiche

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e l’esperienza maturata nell’ambito dell’informazione scolastica dalla rete delle Camere di Commercio che ormai da diversi anni, su incarico del Ministero, porta avanti il progetto “Latte nelle scuole”. Per raggiungere questo obiettivo Unioncamere Piemonte si avvarrà anche dell’attività del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, organismo stru-

PRINCIPALI ATTIVITA’ Le principali attività previste dall’accordo sono la predisposizione di materiale informativo e la realizzazione di attività di formazione rivolta alle stazioni appaltanti il servizio di ristorazione scolastica; la predisposizione di materiale educativo rivolto ai docenti della scuola primaria per favorire e incentivare il consumo di prodotti biologici nelle mense scolastiche; l’attuazione di una campagna informativa rivolta ai dirigenti scolastici e ai docenti della scuola primaria volta a far inserire nei POF le attività di visita presso le fattorie didattiche e lo svolgimento di incontri informativi; la creazione di uno sportello informativo telematico.


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Mangiarin 3 maschi di Fassone più imballatrice Gallignani balle piccole più elevatore per scarico più rastrella Galfrè tipo grande più 2 vacche per ingrasso di Fassone. Tel. ore pasti 0171/911019

, Ì L> iÊ >>ÃÊÈÓ]Ê} Ài Ê Continental 4 mt. causa cessata attività. Tel. 340/4945814


Gli affari dell’Imprenditore Trattore Goldoni da 30 cv per esportazione più betoniera per cemento da circa 300 lt. con moto a scoppio. Tel. 331/8270741 Seminatrice mais Gaspardo a 4 file pneu. sarchiatrice per mais a 5 elementi e arginatore con segnafile idraulici . Tel. 333/3458898 Girello, bruciatore, serra. Tel. 340/6001061

Erpice a dischi 29 Massano, ottime condizioni. Tel. 366/9418040 Rotofresa da 2,50 m, completo di cambio velocità più motocoltivatore 14 cv con avvio elettrico, pari al nuovo. Tel. 331/8270741 °Ê£ ÊÌ Ì Ê*>VÊ i` ÊL>ÃÃ Ê circa 180 euro l’uno tutto compreso. Tel. 340/2559517 ÀiÃ>Ê«iÀÊÌÀ>ÌÌ ÀiÊ ÕL Ì>Ê £Èää Ê Ì°Ê£xä]Ê«iÀv ratrice Pioniar-Sveden a scoppio con punta diam. ÈäÊÜ ` > Ê`>ÊÀiÛ Ã >Ài°Ê Tel. 011/9321985 Sega a nastro per trattore con paletta da mt. 1,20, ottimo stato. Tel. 331/8270741 Carretto a mano struttura in ferro e legno. Tel. 338/5075186 5000 mq cap agricoli più 5 g.te terreno Revello. Tel. 335/8070517

Silos in ferro da 450 q.li con motoriduttore e coclea d’estrazione per soia, crusca, ecc...come nuovo più 2 silos in vetroresina `>ÊÈäÊiÊ£xäʵ° Ê« ÙÊà ÃÊ Ê vetroresina rinforzato per acqua, melasso o mangime da 120 q.li. Tel. 380/3967553 oppure 339/6321464 Azienda agricola vende vino imbottigliato o sfuso, dolcetto, barbera e Arneis ed eventuale, consegna a domicilio. Tel. 338/8438548 Vendo pompe per pigiato e vinaccia nuove, strazzari hp 7.5/10. Tel. 392/3214350 Filtri farina c31 Cadalpe 4 µÊiÊÎÊ µ]Ê> ÊÓääÈ]Ê mai usati. Tel. 392/3214350 Pressa bucher 50 x pf imertys 2007 ottimo stato completo di tutti gli accessori. Tel. 392/3214350 Trattore Hanomag 25 cv > Ê£ ÈäÊL ÌÌiÊ µÕ> iÊ 4000 lt collaudata. Tel. ore pasti 011/9693956 Coltivatore a molle quadre 2,5 mt, coltivatore a molle quadre 3 mt., erpice da 25 dischi, scavafossi posteriore, spandiconcime ad una ventola, sarchiatore mais 3 file con cassone. Tel. 339/1416135 Same Drago 120 cv con caricatore s.v.a. Tel. 335/8333564 Rullo trainato o portato larg. mt. 2,40, spianatore idraulico larg. 4 mt. Tel. 335/5234492

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Gli affari dell’Imprenditore Ferramenta agricola per cessata attività, ricambi agricoli di macchine fuori produzione, bulloneria, giunti, cardani, cuscinetti, pulegge, catene motoseghe. Tel. 334/1990094 Carote per animali (cavalli). Consegna a domicilio. Tel. 338/1938231 -ÌÕv>Ê À} Ê iÀ Ãi iÊÓnnÊ come nuova usata poco, sedili posteriori nuovi fuoristrada Defender td5 grigi, 4 cerchi in lega 5 fori /ÓnxÉnx,£È completi di gomme consumate 80%. Tel. 338/5075186 Per esubero vendo piantine di murè (gelso) spianatore 4 mt. fisso. Tel. 333/5902952 Estirpatore mt. 3 Testa, bivomero (Vittone), rullo m.2,5 con attacco anche a sollevamento. Tel. 347/1546110 Rimorchio 4x2 non ribaltabile omolog, cassone 15 m3, euro 1000, Bra. Tel. 338/5651663 Per limiti di età vendo a 3 Êà «À>Ê ÀÌi >ÊV>setta arredata con terreno e sorgente acqua, tutto il giorno il sole. Prezzo modico. Tel. 333/6780941 ->ÀV >Ì ÀiÊ > ÃÊ{Êw iÊiÊÈÊ file soia con cassone concime inox più vibrocoltivatore a molle. Tel. 339/1468060 Vendo Erpice rotante Emi 3mt con certificato di conformità siminuovo; aratro Vittone bivomero idr. q.li 9; spandiconcime Vicon 3 q.li. Tel. 338/3604580

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Toro razza angus di 30 mesi nero, zona Mondovì. Tel. 335/6047281 Rotofresa marca Massano S.P. 300 export in ottime condizioni. Tel. 335/7620710 Armadietto per fitofarmaci marca Demo con certificazione Ce. Tel. 348/0012498 Seggiolone Chicco mod. Jazz ottimo stato usato pochissimo, euro 25. Tel. 339/2732181 Rotoballe John Deere 550. Tel. 347/0168673 Seminatrice mais 4 file buonissime condizioni. Tel. 320/0663899 Porte in vetroresina larghe 70-80-100cm h. 2 mt più 2 miscelatori uno da 20 q.li e uno da 5 q.li. Tel. 339/2059473 > V >ÊL>ÃVÕ >Ê }°ÊÎää°Ê Tel. 338/7845595 Branda militare vecchia in ferro bellissima per fare tavolo di vetro. Tel. 338/2863931 Motore elettrico 30 cv e quadro elettrico con partenza a stella triangolo. Tel. 347/9606319 Cassette di legno per frutta, damigiane, armadio, pensili, tavolo, credenza e cose varie. Tel. 0175/248377 Vendo frigo da trasporto cibo litri 148 per non utlizzo Tel. 339/3832974 Fieno di loietto in rotoballe, zona cuneese Tel. 348/0403272


Gli affari dell’Imprenditore Motocoltivatore Grillo 127 a benzina 10cv con invertitore con presa e barra falciante ottime cond. Tel. 0174/080336 > V >ÊL>ÃVÕ >Ê`>ÊÎää }Ê in condizioni perfette Tel. 349/5274598 Falciatrice olimpia 13hp motore Lombardini completa di carrello con taglio mt. 1,27 E. 700,00 Tel. 011/9364207 Ore pasti. Fuorisolco idraulico tipo Moro n 12 Tel. 0171/384433 Bivomero Vittone e roto fresa di m 2,50 Morra Tel. 347/9606319 Vendo Pasquali 18cv, botte diserbo 100L con gomma 70 m, Aratro piccolo e impianto a pioggia Tel. 333/9744013 Vendo 7,5 titoli PAC Tel. 338/5742613 Fieno Loietto in balloni da 150, tagliaerba Supertino iÊL ÌÌiÊ` ÃiÀL ÊÈää ]ÊÀ Ì fresa Massano 250 Tel. 351/5761323 Per inutilizzo vendo sega a nastro 380V Centauro diametro volano 700MM con 2 nastri nuovi Tel. 339/8213871 Az.Agr. vende vino Barbera

ViÌÌ Ê iLL Ê À i ÃÊ Bonarda Tel. 338/1276171 ÎÊV>ÃÃi«> V iÊÕ >Ê Ê erro e 2 in legno; un satelliÌ>ÀiÊ À ` Õ ÊiÝÌÀi iÆÊÊ Tel. 335/6144426 Seme di trifoglio nostrano Tel. 377/0938436

Vendo attrezzatura per fare mangime ai vitelli Tel. 331/4363689 Rastrella per fieno Borello 7 bracci ottimo stato; elevatore ballette fieno e pannocchie mais mt 14 Tel. 333/9050925 ÓÊ ÃVi >Ì À Ê«iÀÊ > } me carica esterna q.li 10 trifase ottimo stato Tel. 333/9050925 Per cessata attività vendo macchina seminatrice Gaspardo, scavafossi, caricaballe 130 ballotti e spandiconcime Tel. 320/7862411 Vendo barriques usate E. 40 l’una più porta barriques in legno. Tel. 0173/50330 Vendo rotofalce a dischi Õ Ê Ó{ÎÊ,ÊV ` â >tore; Livellatore reversibile mt. 2,50; pala posteriore ribaltabile mt 2,20; Trattorino Farmtrac 4x4 nuovo VÛÓÈÆÊiÃV>Û>Ì ÀiÊ ÊÎä°Ó]Ê iÕÃ ÊÎnµ° Tel. 338/8531436

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Gli affari dell’Imprenditore Geometra esegue lavori di verifica dei confini dei terreni, pratiche catastali, divisioni, progettazioni civili e rurali, successioni, attestati di certificazione energetica, sicurezza cantieri ed aziendale, rilievi aerofotogrammetrici e consulenza per i contributi regionali in agricoltura. Prezzo equo. Tel. 328/0060578 oppure 348/4635060 `À>Õ V Ê À} ÊiÃi}ÕiÊ impianti termoidraulici e idrici, installa caldaie pellet/ nocciole/mais/gas, pannelli solari, manutenzione e riparazione impianti in genere. Preventivi gratuiti. Tel. 334/3231967

CERCO

Trincia impagliatrice, ÌÀ>ÌÌ ÀiÊ iÕÌâÊÇÓäÈÊ doppia trazione. Tel. 347/0168673 Trattore con caricatore Tel. 331/4363689 Bottiglie di vino Barolo e Barbaresco vecchie annate e recenti, ricerco anche Ü Ã ÊiÊ> ÌÀ ÊÛ Ê « ÀÌ> Ì ]Ê prezzo ragionevole, max serietà. Tel. 335/7311627 Cerco in affitto o in acquisto stalle in provincia di Cuneo. Tel. 347/7632121 Lavoro di pulizia vitigni e noccioli. Tel. 339/2598174 Piaggio vespa 50/125/150/200 e moto d’epoca da restaurare, pagamento immediato. Tel. Andrea 347/0196953

Coclee varie misure. Tel. 334/8017304

Cercasi giovane operaio con voglia di lavorare categoria fabbro, possibilmente di Fossano. Tel. 338/7789460

Trattore Case 5120 4wd non funzionante, per ricambi. Tel. 335/8333564

Cerco Trattore Deutz Fhar ÇÓäÈÊV Ê` «« >ÊÌÀ>â iÊ in buono stato Tel. 340/7783405

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Azienda costruttrice di macchine agricole cerca saldatore metalmeccanico automunito. Tel. 348/8349288 Cerco trincia per frutteto 2Mt in ottimo stato e muletto 3,20Mt Tel. 348/5794980 Silos usati in vetroresina anche lievemente danneggiati. Tel. dalle 19.30 alle 20.30 340/3518848

Assolcatore a 2 dischi per finitura argini. Tel. 339/4718937 Cercasi trattorista serio ed affidabile per guida trattori e utilizzo di macchine per lavorazione di precisione terreni in az. agr. Saviglianese. Tel. 329/8196607 Arrotolatore usato per fili di ferro e tubi per irrigazione. Tel. 335/6750720 Offresi per pulizia vitigni e nocciole. Tel. 338/9960659


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