L’Imprenditore Agricolo - Dicembre

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ANNO 11 NUMERO DICEMBRE 2022 132

Foraggi, l’Italia meglio degli Usa

Si è concluso il 17 novembre scorso a San Diego, in California, il World Alfalfa Congress (14-17 novembre 2022) al quale ha partecipato anche Aife/Filiera italiana foraggi. Un evento che si ripete ogni tre anni e che al termine dei lavori ha dato appuntamento al numeroso pubblico di operatori... (Continua a pag. 18)

4 Dicembre 2022 Sommario Dicembre 2022 L’EDITORIALE 7 Contro natura L’ARIA CHE TIRA 8 Distrazione di massa FISCO E TRIBUTI 10 Compravendita terreni agricoli 12 Immobili agricoli quale plusvalenza ZOOTECNIA 21 Protezioni antilupo bando del Piemonte 23 Prezzo dei suini lieve cedimento 35 Piemonte Latte compie 40 anni ATTUALITÀ 14 Tenersi lontani dall’Acrilammide 29 Biogas e biometano una sfida agricola 18
39 Riduzione delle emissioni nuovo bando in Piemonte 42
45 Al
48
52 Trattori
Predazioni da lupi nuovi indennizzi
Sistema Italia servono ruote agromeccaniche
Motori, obiettivo emissioni zero
in Piemonte i dati delle vendite

54 Generazione terra quali opportunità 58 Energia solare l’Italia arranca 61 La grande sfida delle Terre Alte 64 Il ministro ai Sindacati: “L’agricoltura è centrale” 74 Prezzi di San Martino Camera di commercio 86 Nel nostro piatto una mostra interattiva

NOTIZIE

DALLE AZIENDE 17

SEMINATIVI

18 Foraggi, l’Italia meglio degli Usa ENOLOGIA 66 Donne del vino patto di alleanza 68 Wine Spectator 2022 premia Renaissance

ORTOFRUTTICOLTURA

94 Ricetta del

Insalatina fantasia OSSERVATORIO PREZZI 92 Prezzi e mercati all’ingrosso SCADENZE 93 Scadenze Gennaio 2023 MERCATINO 95 Gli affari dell’Imprenditore

L’IMPRENDITORE AGRICOLO

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RADICI 84
88
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Il punto della ricerca sulla moria del kiwi
Le profonde radici dell’abete di Natale
Quanta vita
vissuta nelle vecchie stalle
mese:
Prezzi di San Martino, Camera di commercio
ome di consueto, l’11 novembre si è riunita la Consulta camerale per la rilevazione dei prezzi di San Martino che, a conclusione della stagione vendemmiale, ha ufficializzato i prezzi per l’annata San Martino, secondo la tradizione che... (Continua a pag. 74)
Miglior servizio post vendita premiato Fogliarino di Genola

Contro natura

Per chi è credente, saranno il bue e l’asinello, per chi non crede sarà l’abete: comunque sia, nel periodo natalizio sono gli animali e le piante il simbolo della festa. Da un lato, l’evocazione della stalla dove è nato Gesù, dall’altro la suggestione di un addobbo portatore di doni e di fortuna, condiviso in tutto il mondo. -

pevolmente, oppure no, ognuno di noi nelle ricorrenze di rito avverte in qualche modo il richiamo ancestrale della natura, come qualcosa che appartiene alla propria essenza, dopo millenni di contiguità dell’uomo con gli animali e le piante.

Un rapporto che continua ad avvertirsi, ma che nella realtà sembra destinato sempre più ad affievolirsi, se non a spezzarsi del tutto, se si pensa a come, in questi ultimi anni, sono cambiate le stalle, non più ambiente di promiscuità sociale, scenario di lavoro e intimità famigliare, ma luogo di produzione intensiva di carne e latte, senza quasi più contatto empatico tra l’uomo e l’animale.

Sono cambiamenti oggettivi, non meno evidenti di quelli climatici. Dove ci condurranno è difficile imma -

ginarlo, sebbene qualche segno di fermento all’orizzonte già si colga nel dibattito, forse ancora un po’ prematuro, ma indubbiamente non fuori luogo, sulle prospettive che potrebbe aprire la produzione di carne e latte in laboratorio.

Se il bue e l’asinello sono ormai quasi ovunque scomparsi dal bordo delle culle, il legame dell’umanità con la natura sembra incanalarsi su binari senza natura, se non contro natura.

Una fase storica di transizione che, secondo il padre fondatore di Slow Food, durerà anni e che richiede una conversione ecologica dal basso, partendo dal cibo per contrastare la crisi climatica, individuata come emergenza reale, alla base di migrazioni, disastri ambientali e conflitti.

Pandemia e guerra in Ucraina hanno distolto l’attenzione dalla madre di tutte le battaglie per la salvaguardia del pianeta, ma i nodi rimangono al pettine e gli agricoltori sono in prima linea sul fronte dell’ambiente. Solo loro possiedono la memoria dell’antico tepore della mangiatoia, sorgente della Natività, insieme agli strumenti della nuova rivoluzione, agricola e sociale, che attende la terra, intesa come pianeta.

7 Dicembre 2022

Distrazione di massa

Non c’è un solo politico che negli ultimi giorni si sia sottratto all’appello di una nota associazione di categoria agricola che ha promosso una raccolta firme contro la “carne sintetica”.

Sarebbe tutto molto bello... se solo il coro bipartisan si fosse messo a cantare contro un pericolo reale o per un vero problema dell’agricoltura italiana.

La carne coltivata (che ovviamente per propaganda in sintetica) è un tessuto fatto di cellule di un animale che però non è stato ucciso.

Si prelevano delle cellule dell’animale con una biopsia e poi le si fanno moltiplicare in un macchinario che le nutre appositamente.

Come mai si è sviluppata una ricerca simile? Beh, è semplice. Da decenni usiamo questa tecnologia per moltiplicare cellule di tessuti umani, che ci servono nella chirurgia ricostruttiva. Qualcuno ha semplicemente pensato che gli stessi strumenti si potevano usare per produrre cibo: cibo fatto di tessuti animali senza bisogno di uccidere un solo animale. Ma quanto è realistica la competizione tra carne coltivata (in inglese, cultured meat) e bistecca di fassone piemontese? Per molti anni ancora, non c’è nessuna competizione all’orizzonte.

La carne coltivata si produce solo a pezzettini (manca la capacità di produrre tagli anatomici), quindi hamburger o polpette: niente bistecche, entrecote e simili. La carne coltivata non presenta alcuna variabilità di gusto come i tagli anatomici e non ha un equilibrio magro/grasso come nelle carni animali a cui siamo abituati; la carne coltivata costa uno sproposito (decine di euro ad hamburger) e richiede energia, investimenti e infrastrutture incomparabili con l’allevamento e la macellazione tradizionali.

Quindi? Quindi è la perfetta arma di distrazione di massa. Serve a far guardare tutti dove vogliono i burattinai della catastrofe, mentre abbiamo superato la metà di un’altra legislatura regionale e di nuovi invasi nemmeno l’ombra; mentre è ormai inizio dicembre e il deficit idrico piemontese è semplicemente drammatico; mentre il problema dell’influenza aviaria per gli allevamenti dei polli e della peste suina per i maiali fanno davvero paura a segmenti importanti dell’allevamento nazionale. Sarebbe proprio ora di piantarla con le sciocchezze, con le barricate ideologiche verso un nemico inesistente, mentre le vere tragedie sono reali, in mezzo a noi e nessuno si sogna di investire i soldi del Pnrr e anche di molte migliaia di tessere per affrontarle davvero.

8 Dicembre 2022

Compravendita terreni agricoli

Come noto la compravendita di terreni agricoli può beneficiare delle agevolazioni per la Piccola proprietà contadina , cosiddette PPC , disciplinate dall’articolo 2, c. 4-bis, del D.L. 194/2009, come convertito dalla L. 25/2010.

TASSAZIONE AGEVOLATA

Tali disposizioni prevedono la possibilità – per coltivamente iscritti nella relativa gestione previdenziale – di acquistare i terreni agricoli ed i relativi fabbricati pertinenziali usufruendo di una

tassazione agevolata, che consiste nell’applicazione dell’ imposta di registro e di quella ipotecaria in misura fissa ( 200 euro cadauna ) e dell’ imposta catastale in misura proporzionale, pari all’1%

IMPOSTA DI REGISTRO

Si applica invece l’imposta di registro nella misura del 15% (insieme alle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa) se il trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze avviene a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e da -

gli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale.

CINQUE ANNI

Per poter beneficiare della PPC è necessario che i terreni vengano mantenuti e condotti per almeno 5 anni. Rappresentano infatti una causa di decadenza dall’agevolazione l’alienazione o il venir meno della conduzione diretta dei terreni medesimi entro il quinquennio dall’acquisto (quindi anche attraverso la concessione del terreno in comodato o

10 Dicembre 2022
e tributi
Fisco

in affitto).

previsto l’applicazione di un’ aliquota ridotta pari al 9% (in sostituzione di quella “ordinaria” del 15%) qualora si verifichi la causa di decadenza anzidetta, sempre che la compravendita sia effettuata

in regola con l’iscrizione previdenziale.

Tale previsione non era tuttavia pacifica fino al 2020, anno in cui l’Agenzia delle Entrate, dopo aver precedentemente negato la fruizione dell’aliquota del 9% in via subordinata, aveva infine riconosciuto l’applicazione dell’aliquota del 9%, sia nel caso di rinuncia espressa dell’agevolazione da parte del contribuen -

te in atto, sia in caso di decadenza per effetto della cessione o del venir meno della coltivazione o conduzione diretta del fondo, nel quinquennio di monitoraggio.

NOVE PER CENTO

Tale impostazione è stata infine ribadita dalla Corte

di Cassazione con la recente sentenza n. 33288 dell’11 novembre 2022 , con la quale la Suprema Corte ha affermato il principio di diritto per cui deve essere applicata “ di default” l’imposta di registro nella misura del 9% ai trasferimenti di terreni agricoli e relative

pertinenze a favore di

siano iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale tutte le volte in cui venga “ esclusa (per revoca, decadenza o rinunzia) la concessione delle agevolazioni previste per la piccola proprietà contadina”.

11 Dicembre 2022
Fisco e tributi
La Cassazione conferma l’imposta di registro al 9 per cento in caso di decadenza dalla Piccola proprietà contadina

Immobili agricoli quale plusvalenza

L’Agenzia delle Entrate conferma: la cessione di fabbricati (e terreni) agricoli oltre i cinque anni non genera plusvalenza anche se ristrutturati

Anche se non se ne sentiva l’esigenza, arriva dall’Agenzia delle Entrate una conferma (meglio una in più che una in meno) relativamente all’esclusione da plusvalenza sugli immobili ceduti, non nell’ambito di impresa, trascorsi 5 anni dall’acquisto.

TERMINI PLUSVALENZA

Si ricorda sul tema come le persone fisiche, assoggettare a tassazione la plusvalenza che viene generata dalla cessione di un immobile trascorsi 5 anni dalla data di acquisto. Questo sta a significare che se Tizio ha acquistato nel 2015 un immobile

per 100 e nel corso del 2022 rivende il medesimo immobile a 120, realizzando una plusvalenza di 20, su tale plusvalenza non è gravato dalle imposte sul reddito in quanto sono trascorsi più di 5 anni dalla data di acquisto; qualora invece non fosse trascorso un quinquiennio i 20 di plusvalenza concorrerebbero alla determinazione del reddito quali redditi diversi.

IMMOBILI AGRICOLI

Gli immobili che godono del trattamento tributario di cui sopra sono sia i fabbricati che i terreni agricoli; genera invece sempre plusvalenza, indipendentemente dal

12 Dicembre 2022

tempo trascorso, la cessione di terreni edificabili.

-

leva qualora per la maggior parte del tempo il fabbricato sia stato adibito ad abitazione principale del venditore che non paga quindi imposte sulla plusvalenza, nemmeno se l’immobile è ceduto prima dei 5 anni.

SOCIETÀ SEMPLICI

Un aspetto molto importante è che le società semplici, che non rientrano nel mondo del reddito d’impresa, ma determinano la base imponibile come le persone fisiche private, godono dello stesso trattamento. Questo significa che, ad esempio, una società semplice agricola che ha acquistato un terreno agricolo in passato, che magari ha anche costruito sopra un fabbricato agricolo strumentale ed oggi trascorsi 5 anni lo rivende ad un prezzo decisamente più elevato non genera alcuna plusvalenza tassabile. Se la medesima operazione fosse avvenuta invece per il tramite di una società agricola

s.n.c., s.a.s. o s.r.l., la cessione sarebbe ricaduta nel reddito d’impresa e sarebbe stata imponibile sulla base della differenza tra prezzo di vendita e costo storico, indipendentemente dal tempo trascorso.

CASO SPECIFICO

Si diceva in apertura di articolo della conferma arrivata da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha risposto ad un interpello di una persona fisica la quale dopo aver acquistato un fab-

del periodo d’imposta 2017 otteneva dal comune un permesso per la sua ristrutturazione oltre ad un piccolo ampliamento.

Dichiarata la fine lavori nel 2018 nel medesimo anno risultava altresì ottenuta la ricevuta di avvenuta denuncia di variazione dell’unità abitativa a seguito dell’aumentata consistenza catastale.

RISTRUTTURAZIONE

ININFLUENTE

L’istante richiede all’Agenzia se il decorrere del quinquinennio di cui sopra, ai fini della non tassabilità della plusvalenza, decorre dalla data dell’atto notarile di acquisto dell’imdi avvenuta denuncia di variazione dell’immobile medesimo (2018). A parere dell’Agenzia i termini decorrono, a norma di Legge, dalla data dell’acquisto non rilevando a tali fini che l’immobile sia stato oggetto di interventi di ristrutturazione o di ampliamento.

13 Dicembre 2022
e
Fisco
tributi

Tenersi lontani dall’Acrilammide

tare, è importante parlare della formazione di Acrilammide nei prodotti alimentari che costituisce un serio rischio per la salute delle persone.

La acrilamide è una speciale sostanza chimica che si forma naturalmente dopo la cottura di alcuni prodotti, come pane, patate e prodotti di pasticceria, ad alta temperatura, al forno, alla griglia o fritti.

L’Acrilammide rende gli alimenti abbrustoliti e più gustosi, ma non fa bene.

CONTAMINANTE CHIMICO

Si tratta, quindi, di un contaminante chimico, che costituisce pertanto un pericolo nella preparazione

Acrilammide può essere

procedure basate sui principi dell’analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo. Le aziende interessate devono quindi intraprendere tutte le azioni preventive per ridurre la presenza di Acrilammide nei prodotti alimentari costituiti da materie prime.

VALUTAZIONE RISCHIO -

rio impone di inserire nei piani Haccp dei produttori alimentari la valutazione del rischio di formazione di Acrilammide relativo al proprio lavoro e di mettere in pratica ogni misura atta a ridurre la formazione di questa sostanza dannosa per la salute delle persone.

14 Dicembre 2022
Attualità
Il contaminante chimico che si forma dopo la cottura degli alimenti può essere contrastato attuando buone pratiche in materia di igiene

Miglior servizio post vendita premiato Fogliarino di Genola

“Miglior servizio post vendita” è il premio assegnato da Claas Italia alla già premiata concessionaria Fogliarino di Genola, in occasione del Porte aperte dello scorso sabato 26 e domenica 27 novembre. Si tratta di un notevole traguardo maturato nel corso dei numerosi anni di vendita Claas (dal 1960) e dalla costante cura del cliente, dall’acquisto ai servizi di assistenza e manutenzione, imprescindibili per i prodotti Claas per garantirne il loro corretto funzionamento nelle condizioni d’impiego in campo. Numerosi sono i piani d’assistenza offerti dall’azienda concessionaria: esistono infatti offerte di manutenzione

specifiche per ogni esigenza del cliente con calcolo dei costi tramite strumenti digitali connessi in modo semplice e chiaro. Un tecnico Fogliarino Claas è, prima che una figura di riferimento nella manutenzione, un esperto specialista che va ben oltre le semplici operazioni indicate nel manuale d’uso: infatti vi offre anche una consulenza completa e personalizzata e, le sue conoscenze, si basano su informazioni aggiornate e maturate nella rete internazionale Class, Durante “la due giorni” è stato possibile toccare con mano l’intera gamma, sia trattrici che mezzi specializzati per la raccolta e la trinciatura delle colture,

vera rarità in campo agromeccanico, viste le notevoli difficoltà di approvvigionamento dei materiali in tutti i settori merceologici, oltre ad un ricco buffet offerto alle centinaia di clienti e non accorse all’evento.

17 Dicembre 2022

Seminativi

Foraggi, l’Italia meglio degli Usa

Si è concluso il 17 novembre scorso a San Diego, in California, il World Alfalfa Congress (14-17 novembre 2022) al quale ha partecipato anche Aife/Filiera italiana foraggi. Un evento che si ripete ogni tre anni e che al termine dei lavori ha dato appuntamento al numeroso pubblico di operatori presente al 2025, in Europa.

Nel corso dei quattro giorni del congresso, oltre ai convegni e ai workshop, sono state organizzate visite guidate ai campi e altre iniziative di approfondimento sul tema dell’essiccazio -

ne e della disidratazione delle foraggere e dell’erba medica in particolare.

PROGETTO MEDICARBONIO

«Nello spazio dedicato ai partecipanti stranieri – sottolinea Gian Luca Bagnara, presidente di Aife/Filiera italiana foraggi – abbiamo avuto la possibilità di presentare i risultati scaturiti dal progetto MediCarbonio, giunto ormai alle sue battute conclusive e finalizzato a quantificare il carbonio presente nei terreni dove si effettuano rotazioni colturali che prevedono l’erba medica, mentre

a livello europeo uno spazio è stato riservato alla Commissione intersindacale dei disidratatori europei che ha illustrato il sistema europeo all’interno del

rappresentano l’80% dell’intera produzione dei foraggi essiccati e disidratati nel vecchio Continente».

ITALIA BATTE USA

Cosa è emerso di significativo al World Alfalfa Congress di San Diego per il comparto italiano dell’essiccazione e della disidratazione dell’erba medica?

18 Dicembre 2022

«Va detto innanzitutto che tra la produzione Usa e quella europea il divario è enorme – spiega il presidente di Aife/ Filiera italiana foraggi –; contrariamente a quello che si potrebbe pensare l’innovazione tecnologica applicata al settore dell’essiccazione e della disidratazione dei foraggi negli States non ha raggiunto i nostri livelli e questo per loro rappresenta un problema, soprattutto per gli effetti provocati dalla siccità che stanno creando difficoltà di carattere agronomico molto importanti, non solo nella gestione idrica, ancora oggi praticata con metodi da noi ampiamente superati, ma anche nel contrasto ai gravi problemi fitosanitari che devono affrontare,

aggravati peraltro da un approccio molto conservativo delle pratiche colturali che non contempla la rotazione, strada invece maestra per favorire l’arricchimento del terreno e il conseguente miglior stato sanitario delle colture».

INTERESSANTI OPPORTUNITÀ

«A fronte di tutto ciò –continua Bagnara -, e aggiungendo la rivalutazione del dollaro sull’euro che in questo periodo sta penalizzando l’export targato USA, possiamo

verosimilmente intravedere all’orizzonte uno scenario di interessanti opportunità per la commercializzazione di erba medica essiccata e disidratata europea e italiana in particolare, facendo leva su concetti per noi conso -

19 Dicembre 2022 Seminativi

lidati come l’importanza della filiera, da loro invece totalmente sconosciuto, la valorizzazione del legame col territorio e la nostra capacità produttiva.

Un insieme di fattori che mette al primo posto la qualità di un prodotto, quello italiano, caratterizzato da un mix equilibrato di proteine e fibra, sanificato con calore e prodotto senza irrigazio -

ne, che negli Usa invece non esiste: qui, infatti, da sempre la selezione genetica dell’erba medica si è concentrata sull’aumento della componente proteica».

SERVONO STANDARD

Due mondi produttivi diversi, accomunati però da una richiesta globale... «Proprio così – conclude Gian Luca Bagnara -, è

per questo che ritengo necessario istituire un Tavolo di lavoro tra Europa e Usa per elaborare standard produttivi internazionali uguali per tutti i Paesi produttori di erba medica essiccata e disidratata. Si tratta di un percorso che guarda al lungo periodo, ma che va avviato per arrivare a criteri di valutazione comuni a cui fare riferimento.

possono sfruttare una serie di opportunità molto interessanti elaborando percorsi e strategie innovative e sostenibili».

FILIERA ITALIANA

Aife/Filiera italiana foraggi conta una base associativa di circa 30 aziende di trasformazione situate in diverse regioni italiane. Copre circa il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale, con una produzione che sfiora 1 milione

del quale segue la via dell’export.

Con l’indotto genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/annui e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 persone.

20 Dicembre 2022
-
Dal World Alfalfa Congress di SanDiego, in California, buone prospettive per il comparto italiano dell’essiccazione e della disidratazione dell’erba medica
Seminativi

Protezioni antilupo bando del Piemonte

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pubblicato il bando 2022 a favore degli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini, equini per la richiesta di contributi per l’attuazione di sistemi di protezione del bestiame dai lupi e carnivori.

contributo è il 7 dicembre 2022.

CHI PUO’ ACCEDERE. L’aiuto si riferisce alla stagione di pascolo 2022 ed è riconosciuto agli allevatori che adottano le seguenti misure di protezione: recinzioni antilupo per il ricovero notturno del bestiame o stabulazione notturna degli animali; almeno due cani da guardiania (esclusivamente razze cane da pastore MaremmanoAbruzzese, cane da montagna dei

Pirenei); custodia del bestiame o recinzioni antilupo per l’intera area di pascolamento; dissuasori faunistici che rilevano l’avvicinamento di animali e persone alle zone di ricovero/pascolo. Gli allevatori per poter accedere all’aiuto per la prevenzione devono obbligatoriamente assicurare la propria presenza a custodia del bestiame e almeno uno dei sistemi di difesa. Viene riconosciuto un contributo massimo di 3 mila euro.

CONTRIBUTI E RISARCIMENTI. «Prosegue il sostegno ai nostri allevatori piemontesi colpiti dalle predazioni del lupo - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa –; dopo l’apertura nel mese di giungo del primo bando

per il risarcimento diretto dei danni causati dal lupo, il bando di oggi è per i sistemi di protezione a difesa del bestiame per garantire agli allevatori la possibilità di mantenere il bestiame

sul sito della Regione al link https:// bandi.regione.piemonte.it/contributifinanziamenti/difesa-bestiame-risarcimento-danni-predazioni-grandicarnivori-bando-2202.

21 Dicembre 2022
Zootecnia
Il termine per la presentazione delle domande di contributo scade il 7 dicembre. Interessati gli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini e equini

Prezzo dei suini lieve cedimento

Dopo più di cinque mesi di ininterrotta crescita delle quotazioni, nella seconda metà di novembre il suino pesante italiano da macello segna un piccolo cedimento del prezzo.

La Cun (Commissione unica nazionale) del 24 novembre ha registrato

il prezzo di 2,029 euro/ kg, -2,07% rispetto al massimo ottenuto a fine

del mese di novembre è pari a euro 2,0595/kg, che evidenzia un invariato rispetto al mese precedente di ottobre. Detto prezzo consente agli allevatori di conseguire un margine positivo del -

cedenza, il punto più alto fu toccato il 5 dicembre 2019 (1,809 euro/kg). Un record battuto il 14 luglio di quest’anno, poi continuamente ritoccato fino al picco di 2,072 euro/kg segnato il 27 ottobre scorso, che rimarrà nelle statistiche come massimo storico per i prossimi mesi e forse anni.

23 Dicembre 2022
Quotazioni medie del mese di novembre a 2,05 euro, +35,32% rispetto al novembre 2021, ma rispetto a un mese fa diminuiscono del 2,07% Zootecnia

PREZZO MEDIO

Nei primi undici mesi dell’anno 2022 si evidenzia un prezzo medio pari a 1,755 euro/kg, + 19,30%, rispetto al medesimo pemedio dell’anno 2022 sarà presumibilmente pari a 1,77-1,78 euro/kg, evidenziando un incremento di circa il 19% rispetto all’anno precedente. Si

tratta di un buon incremento ma non sufficiente per coprire l’aumento dei costi di produzione che il settore ha subito.

MERCATO EUROPEO

A livello europeo, nei primi dieci mesi dell’anno 2022, il mercato evidenzia buoni incrementi delle quotazioni, tra il 15% e il 30%, ad eccetto della

Danimarca che registra un +5,81%.

Ecco nel dettaglio le variazioni della quotazione media, dopo i primi dieci mesi dell’anno 2022: Danimarca +5,81%, Paesi Bassi +19,10%, Germania +30,25%, Francia -

ta il suino pesante a peso vivo, registra un buon

rispetto al medesimo periodo del 2021 (vedasi tabella 1 che riepiloga gli andamenti).

CALO MACELLAZIONI

Le macellazioni in Euro -

24 Dicembre 2022 Zootecnia
Tab. 1: Andamento dei prezzi dei suini nei principali paesi europei - Confronto 2022/21 primi 10 mesi (Prezzi a PM ad eccetto di Italia e Spagna PV) Fonte MPB-France-Cun Italia - nostre elaborazioni

pa registrano, nei primi sette mesi, un forte calo, -

simo periodo si registra un calo del -4,4%.

La Spagna, nei primi sette mesi registra praticamente un invariato.

Le macellazioni hanno subito una forte contrazione nel periodo estivo, il grande caldo e il caro alimentazione hanno ridotto in modo importante le attività

Tab. 2: Andamento export verso paesi terzi dei principali paesi produttori Confronto anno 2022/21 primi 8 mesi .

Fonte DG-Agri US Meat Export Federation

degli allevamenti e dell’offerta di suini da macello.

registrate contrazioni dei volumi della macellazione anche oltre il 10% (dati Eurostat).

ANDAMENTO EXPORT

Nel periodo gennaio-luglio 2022, il commercio estero

suine, grassi di maiale e salumi, ha complessi -

vamente realizzato un milioni di euro, dato che è risultato in peggioramento di oltre 170 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa della netta crescita dell’import. Nei primi sette mesi del 2022, le esportazioni hanno raggiunto il valore di 1,21 miliardi di euro, valore che ha registrato

un incremento del +1,9% in valore e a cui è corrisposto un quantitativo di 191 mila tonnellate con una diminuzione

il valore medio unitario delle spedizioni nazionali (+13,3%).

si confermano il prodotto maggiormente esportato grazie ad un valore di

25 Dicembre 2022 Zootecnia

quale è risultato in crescita del +8,4% rispetto all’anno precedente; in rialzo anche il volume, +4,5%, che è stato pari a 39 mila tonnellate, mentre il relativo valore medio unitario è aumentato del +3,7%, restando uno dei più elevati tra quelli dei prodotti considerati (12,47 euro/kg).

L’export dell’Unione Europea verso i Paesi terzi evidenzia, nei primi otto mesi dell’anno 2022, un pessimo risultato, -20,8%.

La principale causa di questo forte calo è dovuta al crollo dell’export verso la Cina -54,30%.

Buoni i recuperi esportativi verso le Filippine +37,40%, Giappone +35,50% e Corea del Sud +53,2%, ma non sufficienti per compensare il calo dell’export verso la Cina (vedasi tabella 2 a pag.25).

MAIS, ORZO E SOIA

Sono buone le notizie che arrivano dal settore cerealicolo e della soia. Si registra nell’ultimo periodo un parziale rientro delle quotazioni. La piazza di Milano, nell’ultima quotazione, ha fissato il prezzo del mais a 351 euro/ton. evidenziando un calo del -14,18% rispetto al massimo fatto registrare in primavera.

La farina di estrazione di soia è stata quotata 558 euro/ton. con un calo del -11,98% rispetto al massimo fatto registrare nel marzo 2022.

Riguardo al mais è previsto un calo della produzione mondiale del -3,9%, per un totale di 1.172,58 milioni

iniziali (312,14 milioni di tonn.) mentre sono in calo

26 Dicembre 2022 Zootecnia

del 2,4% gli stock finali (304,53 milioni di tonn).

Si prevede un calo dei consumi del 1,7% per un totale di 1.180,18 milioni di tonn ed una lieve flessione degli utilizzi per l’alimentazione animale stimati in 743,05 milioni di tonn (-0,5%).

Lo Usda indica per l’orzo una produzione mondialespetto all’annata 2021/22, per un totale di 147,7 milioni di tonn.

148,141 milioni di tonn, sono in lieve flessione

gli stock mondiali finali, stimati in 17,249 milioni di tonn.

Per la soia le previsioni indicano una produzione mondiale in aumento del +10,3% per un totale di

calo gli stock mondiali iniziali (-10,3%) per 89,7 milioni di tonn, mentre si prevede un aumento del 10,3% degli stock mondiali finali per complessive 98,92 milioni di tonn.

Si prevede inoltre, un incremento del 4% dei consumi totali che salgono a

RIALZO QUOTAZIONI -

-4,7% a livello europeo, è la principale motivazione del rialzo delle quotazioni. L’export verso i Paesi extra Ue evidenzia un calo del 20,8%.

Nel corso del 2022, secondo i dati dell’Unione Europea, i consumi interni evidenzieranno un calo del 1,5 – 2,0%.

CONSUMI DOMESTICI

periodo 1° gennaio - 11 settembre 2022, si è registrato un aumento dei consumi domestici delle carni suine fresche del 4,9% (+10,1% in valore). Per quanto riguarda i salumi, le quantità consumate rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il loro valore aumenta del 3,5%. Per i prosciutti di Parma e di San Daniele Dop, la minore disponibilità di prodotto e i prezzi alti hanno determinato una riduzione dei consumi -8,5%.

BREVE TERMINE

Attraversiamo pertanto un periodo di grande

incertezza con un mercato, quello mondiale, fortemente influenzato dalla crisi bellica, Russia –Ucraina, soprattutto per il mercato dei cereali e della

evidenziano una situazione di equilibrio: export in forte calo, consumi instabili e imprevedibili e produzione in calo sono i trend che governano i mercati odierni. Fino al termine dell’anno non ci dovrebbero essere grandi sorprese. Dopo si vedrà.

27 Dicembre 2022 Zootecnia

Biogas e biometano una sfida agricola

L’attuale crisi geopolitica ha messo da materie prime ed energia e di conseguenza la necessità di incentivare la diffusione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio come il biometano e il biogas, da produrre “in house” sul territorio italiano.

DECRETO BIOMETANO

La traiettoria delineata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si è ora tradotta nel Decreto biometano, di recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con il quale si allocano gli 1,7 miliardi di euro di investimenti riservati al settore dal Piano per favorire la realizzazione di nuovi impianti e la riconversione degli impianti di biogas esistenti.

A fare il punto sono stati il Cib - Consorzio italiano biogas e il Cic - Consorzio italiano compostatori, promotori della Piattaforma tecnologica nazionale del biometano, nel corso dell’incontro “Forum Biometano -

decarbonizzazione e sicurezza energetica” che si è svolto ad Ecomondo, presso la Fiera di Rimini.

CIRCUITO VIRTUOSO Grazie alla digestione anaerobica si

può sviluppare un circuito virtuoso di economia circolare che, attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti di origine agricola e della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, attiva sinergie tra diverse filiere produttive: lo scarto di una filiera diventa una risorsa per altre e permette di produrre un gas

29 Dicembre 2022
Attualità

rinnovabile, utilizzabile sia per l’immissione in rete che per l’autotrazione, riducendo il ricorso alle fonti fossili.

RAPIDA EVOLUZIONE

Dal 2017, anno in cui il primo impianto associato al Cic ha immesso i primi metri cubi di biometano in rete, la situazione è andata evolvendosi rapidamente.

Secondo le stime del Cic, già oggi vengono immessi in rete 130 milioni di metri cubi di biometano e biogas ottenuto da Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano).

Sono in corso di realizzazione e avviamento impianti che porteranno il percorso di produzione nazionale di biometano a partire da rifiuti organici fino a 300 milioni di m3 al 2025 e a traguardare la soglia di 1 miliardo di m3 come poten-

zialità massima al 2030.

NUOVI IMPIANTI

Tra realizzazioni ex novo e soprattutto ammodernamenti, sono infatti pronti a diventare operativi più di 50 impianti di produzione di compost e biometano da frazione organica proveniente dalle raccolte differenziate.

A questi si aggiungono i dati del biometano e biogas ottenuto in agricoltura.

BIOGAS AGRICOLO

Secondo il Cib il settore del biogas agricolo con più di 1700 impianti di biogas sul territorio nazionale rappresenta oggi circa l’88% del totale, con una potenza installata di 1014 MW. Grazie all’implementazione delle misure del Pnrr dedicate al settore, si stima -

30 Dicembre 2022
Attualità

ne di oltre 4 miliardi di mc di biometano agricolo, pari a circa il 30% del totale forniture di gas naturale che viene importato dalla Russia. Ma volgendo lo sguardo al 2030 il potenziale identificato dal Cib è an-

miliardi di mc per il solo biometano agricolo.

pa per produzione di biogas e tra i principali al mondo, con un adeguato sistema legislativo a supporto potrebbe quindi raggiungere - in totale - una produzione di circa 8 miliardi di m3 di biometano al 2030. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Decreto biometano rappresenta una prima importante misura. Serve ora attendere il provvedimento contenente le procedure applicative del Decreto biometano: un documento

-

fondamentale che darà i dettagli sui bandi per poter accedere ai nuovi meccanismi.

SICUREZZA ENERGETICA

come quello attuale, è più che mai necessario trovare alternative, ma ancora più importante valorizzare le fonti che già abbiamo e gli impianti in funzione o che aspettano solo di -

31 Dicembre 2022
ATTESA PER I BANDI
Attualità
Attesa per le misure applicative del nuovo Decreto, nel 2030 circa 8 miliardi di metri cubi di biometano da scarti agricoli e raccolta di erenziata dell’organico

presenta il futuro sotto tanti aspetti, nonché un’occasione per favorire la decarbonizzazione e incrementare la sicurezza energetica nazionale. Per questo auspichiamo che la scelta di investire su questo biocarburante non sia soltanto una risposta mo mentanea dovuta alla crisi energeti ca, ma diventi un punto di partenza per valorizzare le potenzialità produttive della filiera del rifiuto domestico e agricolo, per creare un sistema ‘winwin’ che produca energia dagli scarti organici», sottolinea Massimo Centemero, direttore del Cic.

PROCEDURE APPLICATIVE

«La pubblicazione del Decreto biometano in Gazzetta ufficiale è un primo passo per l’avvio di nuovi investimenti nel settore primario. Si tratta di un provvedimento molto atteso e che può portare il settore del biogas e biometano agricolo a offrire il proprio contributo per

con l’adozione delle procedure applicative per le prime aste.

Per questo è importante che le regole applicative prevedano misure chiare che tengano conto anche della congiuntura economica in corso e che consentano di rispettare le scadenze del Pnrr, senza incorrere

nei ritardi che in passato hanno rallentato il pieno sviluppo del settore. Riteniamo parimenti importante che il Ministero apra una fase di consultazione sulle procedure applicative per raccogliere gli spunti e le osservazioni di chi dovrà mettere a terra gli investimenti».

33 Dicembre 2022 Attualità

Piemonte Latte compie 40 anni

40 anni di vita, la cooperativa Piemonte Latte ha organizzato un importante incontro che ha visto la partecipazione di istituzioni locali e nazionali, per riflettere sul futuro di un settore fondamentale per il Piemonte, quello lattiero caseario.

CONFRONTO ISTITUZIONALE

Alla presenza del senatore Giorgio Maria Bergesio, dell’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa e del sindaco di Savigliano, i 243 soci della cooperativa

hanno potuto confrontarsi insieme ad esperti del settore sui punti di forza e le criticità di un’attività che negli anni ha dimostrato di sapersi adattare e rispondere alle continue sfide imposte dall’economia e dai cambiamenti climatici.

VALORI DELLA TRADIZIONE

Problematicità che Piemonte Latte ha saputo affrontare grazie alla forza della cooperazione. Come afferma Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte: «Unire le forze ha permesso alla nostra realtà di ottenere risultati non

raggiungibili dai singoli allevatori. Essere cooperativa vuol dire vivere insieme quelli che sono i valori della buona tradizione agricola, ossia la capacità di lavorare insieme ma anche di mantenersi sempre al passo con i tempi ed è ciò che ha permesso a Piemonte Latte, nata ormai 40 anni fa grazie alla lungimiranza dei soci fondatori, di raggiungere oggi questo importante traguardo».

ECONOMIA E AMBIENTE

anni di Piemonte Latte rappresentano una tappa fondamentale nel percorso di produzione del latte italiano e un’occasione per riflettere sul tema della sostenibilità ambientale applicata all’allevamento che, non dobbiamo dimenticarlo, deve essere anche sostenibile economicamente per il sistema produttivo. Oggi la vera sfida è proteggere il latte prodotto in modo naturale, per dare una risposta concreta ad agricoltori e allevatori, che sono il vero presidio dell’ambiente e delle produzioni genuine del nostro territorio».

35 Dicembre 2022

FILIERA STRATEGICA

Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, sottolinea: «La filiera del latte ricopre un’importanza strategica per la nostra Regione. Abbiamo attraversato momenti difficili, durante i quali la cooperazione ha dimostrato di saper resistere alle criticità, ma dobbiamo pensare al futuro e alla ingente programmazione che investirà la zootecnia e il settore lattiero-caseario.

La Regione Piemonte, grazie alle cooperative,

rappresenta un punto di riferimento per tutto il mercato nazionale e insieme abbiamo dimostrato che la cooperazione è vincente».

ORGOGLIO DEL TERRITORIO

Antonello Portera, dichiara: «Piemonte Latte rappresenta una realtà di eccellenza del nostro territorio.

Non siamo solo felici, ma anche orgogliosi di ospitare una delle maggiori cooperative di raccolta e

commercializzazione del saputo dimostrare a tutti noi che quando si uniscono le forze 1 più 1 non fa 2, ma molto di più».

REALTÀ PRINCIPALE

La cooperativa Piemonte Latte, con sede a Savigliano, opera nel settore lattiero-caseario.

Con i suoi 243 soci produttori, si occupa della raccolta del latte sul territorio piemontese e costituisce la principale realtà nel Nord

contando 185 milioni di litri di latte raccolti nel 2021 e un fatturato che supera

la sua attività nel 1982 con l’obiettivo di unire le forze dei primi soci e dare vita a una realtà in grado di supportare gli allevatori nella raccolta e vendita del latte.

Oggi, oltre a garantire latte a caseifici su tutto il territorio nazionale, rifornisce la Centrale del Latte di Alessandria e Asti e Cooperlat, realtà di cui Piemonte Latte è socia.

36 Dicembre 2022
Zootecnia
Una realtà che negli anni ha dimostrato di sapersi adattare e rispondere alle continue s de imposte dall’economia

Riduzione delle emissioni nuovo bando in Piemonte

La Regione co nanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, ha assegnato una dotazione finanziariatura dell’ultimo bando regionale

per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra di origine agricola” previsto dalla programmazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2022.

PERFORMANCE

AMBIENTALI

L’Operazione 4.1.3 del Psr Piemonte cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della

fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali.

INTERVENTI FINANZIABILI

Nello specifico sono finanziabili: - la realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio, - l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività - la realizzazione di vasche di stoc-

39 Dicembre 2022
Attualità

caggio coperte, aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente, oppure in sostituzione di lagoni esistenti, - la copertura dei paddock, - l’acquisto di separatori solido/liquido, - l’acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame, - la riduzione del consumo d’acqua nelle stalle, - per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli inter-

venti necessari al rispetto di norme obbligatorie.

INVESTIMENTI VIRTUOSI

«Sostenibilità significa rispettare l’ambiente, ma anche aiutare le nostre aziende agricole a mettere in campo le azioni utili per rendere questa sostenibilità possibile» sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. «Prosegue il sostegno della Regione alle aziende agricole piemontesi che investono per ridurre le perdite

gassose in atmosfera generate dall’attività agrozootecnica - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa –; questa ulteriore e significativa dotazione contributiva, infatti, è un aiuto per migliorare le performances ambientali degli allevamenti e l’efficienza della fertilizzazione organica e permette l’acquisto, anche ad uso collettivo, di attrezzature e macchine innovative per la distribuzione in campo di effluenti e digestati a basso impatto ambientale».

BANDO SUL SITO

L’operazione 4.1.3 con i bandi precedenti ha assegnato oltre 22 milioni di euro di contributi a 1.040 imprese agricole piemontesi, per la realizzazione di investimenti rivolti a mitigare l’impatto delle attività agro-zootecniche sulla qualità dell’aria.

della Regione Piemonte alla pagina https://bandi.regione.piemonte.it/

40 Dicembre 2022

Predazioni da lupi nuovi indennizzi

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha aperto il bando n. 3/2022, che conta su una dotazione finanziaria

favore degli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini, equini o altre specie di interesse zootecnico per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori selvatici al patrimonio zootecnico piemontese nel periodo tra l’1 settembre 2022 ed il 31 dicembre 2022.

RIMBORSI

31 gennaio 2023) prevede anche aiuti agli apicoltori piemontesi

censiti nella Banca dati nazionale e che non si sono avvalsi di copertura assicurativa.

Viene riconosciuto il risarcimento anche per i capi dispersi a seguito dell’evento predatorio se inseriti nel verbale Asl.

diretto agli allevatori che hanno denunciato la predazione, pari al 100% del valore commerciale del capo.

Vengono inoltre riconosciuti i danni indiretti da predazione per le spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali feriti; per la rimozione e smaltimento dei capi e per il risarcimento delle perdite di produzione.

42 Dicembre 2022 Attualità

TRE BANDI

«Questo è il terzo bando emesso dalla Regione nel corso dell’anno 2022 a sostegno degli allevatori piemontesi colpiti dalle predazioni del lupo - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopa -

MEZZO MILIONE DI EURO

Attraverso la legge regionale 1/2019, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha messo a disposizione per il 2022 in totale 585 mila euro di contributi che hanno permesso l’apertu -

Altro bando della Regione Piemonte per il risarcimento dei danni causati da grandi carnivori al patrimonio zootecnico tra il primo settembre e il 31 dicembre 2022

pa –; con 585 mila euro di contributi regionali complessivi abbiamo aperto un primo bando nel mese di maggio per il risarcimento diretto dei danni causati dal lupo, un secondo bando che scadrà a dicembre per i costi sostenuti in difesa del bestiame e questo ultimo bando sempre per indennizzi diretti da predazione da lupi, a chiusura della stagione del pascolo».

ra di tre bandi a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori al patrimonio zootecnico piemontese.

sul sito della Regione Piemonte: https://bandi. regione.piemonte.it/ contributi-finanziamenti/ difesa-bestiame-risarcimento-danni-predazionigrandi-carnivori-bando-32022.

Attualità

Al Sistema Italia servono ruote agromeccaniche

duro. Ma con la sola quota nazionale, 4 milioni di tonnellate, produce quasi il doppio della pasta che conha già la sovranità alimentare per il grano duro.

Anzi, il grado di auto approvvigionamento per la pasta raggiunge il 221%.

Ciò significa che ne esportiamo il 121% e ci collochiamo nello scacchiere dei mercati agroalimentari internazionali non come produttore di commodities, ma come Paese trasformatore di materie prime agri -

cole, prima potenza manifatturiera europea nell’alimentare.

SOVRANIT À ALIMENTARE

«Lo stesso discorso può essere riproposto per altri prodotti agricoli che ci vedono, a una prima lettura, deficitari. Tuttavia, come invita a fare il ministro della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, si può e quindi si deve fare di più, vista l’inflazione e la crisi alimentare innescata dalla guerra russo/ucraina», afferma il presidente dell’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici (Uncai), Aproniano Tassinari.

AUMENTARE LA PRODUZIONE

Secondo Tassinari, togliere il limite ai terreni incolti è la giusta strada, abbiamo un milione di ettari coltivabili, così come è imperativo aumentare le rese incorporando l’innovazione nei sistemi produttivi: «Gli obiettivi del ministro sono concreti e vanno nella direzione di un rafforzamento della nostra agricoltura.

Per sottrarsi dalla genericità dei comunicati e dell’onda del pensiero corrente, occorre però aggiungere ruote agromeccaniche a questi obiettivi».

45 Dicembre 2022 Attualità

AGROMECCANICI IN CAMPO

Nel gioco degli scacchi per saltare gli altri pezzi e creare scenari nuovi, occorre la flessibilità del cavallo.meccanici, perché superano ostacoli e confini aziendali con i loro mezzi meccanici, agiscono sulla logistica della produzione agroalimentare e possono fornire strategiche strutture di stoccaggio di prodotti

chiave per l’alimentazione.

INVESTIRE NELL’INNOVAZIONE.

«Eppure gli agromeccanici vengono spesso lasciati ai margini della scacchiera, anziché posti al centro, ad aprire varchi a torri, alfieri e regina», aggiunge ancora il presidente di Uncai, che conclude sottolineando come produrre di più sia un impera -

il mondo: «Come Paese avanzato abbiamo una responsabilità nei confronti degli altri. Le nostre produzioni aiutano anche i Paesi alla fame a disporre di maggiori quantità di cibo. Per incrementare la produzione occorre però investire anche nella crescita professionale e culturale di agromeccanici dell’innovazione, altrimenti alla prossima emergenza mondiale il Paese collasserà».

46 Dicembre 2022
Parlano i contoterzisti: «L’imperativo è togliere il limite ai terreni incolti e aumentare le rese, ma anche investire nella crescita professionale»

Per contenere l’impatto dei cambiamenti climatici la Commissione Europea ha adottato un pacchetto di misure volte a ridurre del 55% le emissioni dei gas climalteranti entro il 2030 per poi raggiungere entro il 2050 l’obiettivo di “emissioni zero”. Questo contesto incoraggia in particolare i costruttori di motori a realizzare sistemi di propulsione sempre meno impattanti sull’ambiente.

EVOLUZIONE DELLA PROPULSIONE

lità, è stato al centro del

-

Motori, obiettivo emissioni zero

convegno dal titolo “Evoluzione della propulsione nelle macchine agricole”, tenutosi nella cornice di Eima 2022, organizzato da FederUnacoma con la partecipazione dei principali costruttori di motori e di macchine agricole.

sulle emissioni che ha introdotto lo “Stage V” garantisce già oggi un significativo abbattimento delle emissioni inquinanti, come sottolineato nell’introduzione del Servizio Tecnico di FederUnacoma, ma il New Green Deal stabilisce obiettivi più stringenti che

potrebbero essere raggiunti utilizzando combustibili alternativi ad impatto “zero”, combustibili rinnovabili e combustibili fossili “alternativi”, dovuti all’attuale crisi energetica.

BIOMETANO

E IDROGENO

Diego Rotti, head of offroad product portfolio & marketing FPT ha presentato le principali tecnologie sviluppate da FPT per ottimizzare l’impatto ambientale dei suoi motori. Diverse soluzioni sono infatti allo studio nel percorso verso la decarbo-

anche tramite applicazioni concrete in campo: oltre ai sistemi di propulsione a biometano, ad idrogeno (con il primo prototipo di motore a 13 litri che verrà testato tramite un’applicazione su battipista nella prossima stagione invernale), vi sono anche tecnologie ibride e full electric. A tal proposito, FPT ha già avviato la produzione in

assali elettrificati per diverse applicazioni, continuando ad acquisire esperienza e competenze da trasferire progressivamente nel set-

48 Dicembre 2022
Attualità

tore agricolo.

ELETTRICI E IBRIDI

Secondo Mauro Mancuso, senior manager nonché product marketing di Kohler, oltre all’utilizzo di diversi combustibili alternativi come il biocarburante HVO, si prevede che i motori full electric saranno utilizzati soprattutto per i mezzi di trasporto pubblico e per la logistica “in house”, mentre la tecnologia ibrida sarà sfruttata nel settore del trasporto regionale e della movimentazione dei materiali. La tecnologia full electric è prioritaria nella strategia di Kohler, ha rimarcato Mancuso, seppur attualmente limitata dalla capacità delle batterie e dalla scarsa diffusione delle ogni caso, i motori termici continueranno ad essere prevalenti nelle applicazioni agricolo-forestali, nel comparto costruzioni e nel trasporto a lunga distanza.

FULL ELECTRIC

Chi punta con decisione sull’elettrificazione è CNHi, che, come illustrato da Stefano Fiorati (zero emission & advanced drivetrain manager CNHi), ha già realizzato mezzi full electric. Tra questi un miniescavatore, le cui bat-

terie, grazie alla tecnologia di ricarica rapida, possono essere ricaricate dell’80%

di elettrificazione non riguarda soltanto le trattrici, ma anche le attrezzature: in questi anni un numero sempre più cospicuo di produttori ha infatti sviluppato macchinari con sistemi di alimentazione elettrica indipendenti dallapato da New Holland – ha spiegato sempre Fiorati – prevede un generatore esterno e-Source che, azionato dalla PTO della motrice, va ad alimentare le attrezzature elettriche.

MODALITÀ VARIABILI

Anche il costruttore emiliano Landini, parte del gruppo Argo Tractors, ha intrapreso un percorso di riorganizzazione con un particolare focus sui motori ibridi. Proprio ad Eima 2022 è esposta la trattrice Rex 4 Full Hybrid, recentemente premiata come Novità Tecnica. La macchina – ha spiegato Giovanni Esposito, innovation director Argo Tractors – è equipaggiata con un motore elettrico da 50 kW e con

modello Rex 4 Full Hybrid, ha precisato Esposito, può lavorare sia in modalità

Ad Eima 2022, il confronto tra le case costruttrici di macchine agricole sulle soluzioni per raggiungere i traguardi della neutralità climatica

completamente elettrica, erogando un massimo di con una potenza massima di 80 kW. Si rimarca che l’autonomia operativa, nel caso completamente elettrico, può raggiungere le due ore grazie all’utilizzo di una batteria di capacità pari a 30 kWh gestita da un algoritmo per il sistema di ricarica sviluppato in house.

DECARBONIZZAZIONE

Nelle conclusioni FederUnacoma ribadisce che la panoramica offerta attualmente sulle fonti di alimentazione verso la decarbonizzazione evidenzia l’applicabilità di diverse soluzioni che potranno essere adottate dai costruttori di macchine agricole in base alle proprie esigenze applicative e di mercato.

49 Dicembre 2022
Attualità

per il Piemonte un calo delle vendite di trattori rispetto ai volumi record toccati nello stesso periodo del 2021, tuttavia il mercato continua ad esprimere buoni livelli di vendita. È quanto indicano i dati sulle immatricolazioni - elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole) sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Traporti – che sono stati diffusi dall’associazione nel corso della 45° edizione di Eima meccanica agricola di Bologna. Tra i mesi di gennaio e ottobre, spiega FederUnacoma, in Piemonte sono state

Trattori in Piemonte i dati delle vendite

immatricolate 1.980 trattrici a fronte delle 2.518 registrate nello stesso periodo dello scorso anno (-21,4%).

LEADER IMMATRICOLAZIONI

A fronte di una media nazionale in flessione del 15,3%, il dato regionale conferma il Piemonte al primo posto in davanti alla Lombardia (1.903) e al Veneto (1.843). La frenata del mercato piemontese può essere considerata come fisiologica dopo i livelli record toccati nel 2021, ma è anche l’effetto delle tensioni che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il settore delle materie prime e della logistica, e che

sono state acuite dai ritardi nella catena di fornitura e dalla crisi militare tra Russia e Ucraina. Secondo le stime di FederUnacoma, il settore potrebbe archiviare il 2022 esprimendosi su livelli di vendita comunque superiori rispetto agli anni pre-pandemia.

PROLUNGARE AGEVOLAZIONI

Proprio in occasione di Eima 2022, l’associazione dei costruttori italiani ha chiesto al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (presente in Fiera), di prolungare le agevolazioni per l’acquisto di macchine agricole 4.0 ed incentivare così la digitalizzazione dell’agricoltura italiana.

52 Dicembre 2022 Attualità
Mercato in calo, ma la regione è al primo posto in Italia per numero di immatricolazioni. Richiesta al ministro dell’Agricoltura la proroga delle agevolazioni

Generazione terra quali opportunità

Semplificare l’accesso al credito, creare misure che non obblighino le aziende con troppi vincoli, snellire la burocrazia in particolare per l’adesione ai bandi, assistere chi sceglie di vivere nelle aree interne predisponendo servizi come le scuole, le botteghe e la rete internet veloce, ma soprattutto avvicinare i giovani all’agricoltura, spiegando loro che vivere dei prodotti della terra è possibile, che si può produrre cibo in maniera sostenibile, moderna ed economicamente vantaggiosa.

PROBLEMATICHE

E OPPORTUNITÀ

Sono queste alcune delle richieste lanciate dai giovani presenti a Terra Madre Salone del Gusto, invitati a riflettere sulle problematiche e le opportunità a loro disposizione per mettere in pratica quella reale transizione ecologica di cui tanto abbiamo bisogno. Tra loro c’è Claudio Amerio, di Maramao Bio a Canelli, provincia di Asti,

Giovani e agricoltura: aziende più formate, innovative, digitalizzate e multifunzionali nella fotogra a Ismea e Istat

terra di vini e di nocciole, una cooperativa di tipo B, ovvero che coinvolge per il 30% soggetti svantaggiati.

MARAMAO BIO

«Abbiamo fondato la nostra azienda nel 2015 e allora eravamo davvero molto giovani – ha ricordato Amerio –. Nella nostra cooperativa sono coinvolti anche richiedenti asilo e rifugiati politici ma, a differenza di quello che spesso accade in agricoltura, da noi non si tratta di braccianti agricoli: abbiamo sempre cercato di fornire gli strumenti affinché questi ragazzi potessero diventare imprenditori del loro lavoro. Per questo alcuni di loro sono entrati nel consiglio di amministrazione della cooperativa, tant’è che a solo un anno dall’apertura eravamo la prima azienda in

hanno avuto accesso alle risorse del Psr.

comodato d’uso per parecchi anni ci hanno permesso di fare investimenti significativi, come l’agriturismo e la

54 Dicembre 2022
Attualità

fattoria didattica che stiamo avviando proprio in questi mesi».Quello di Maramao Bio è il profilo di una delle tante imprese a conduzione giovanile in agricoltura fotografate dal rapporto Giovani agroalimentare e territorio, presentato da

EFFETTO GIOVANI

Seppure di poco, si legge nel rapporto, nell’ultimo quinquennio il loro numero è cresciuto, in controtendenza rispetto alla progressiva riduzione del numero di aziende agricole nel complesso. Le aziende condotte da giovani presentano un grado maggiore di competitività, produttività, propensione all’innovazione e orientamento al mercato.

delle imprese, dal 2017 a

oggi sono nate ogni giorno per mano di giovani fino a 35 anni di età 21 nuove aziende agricole, mentre 5 hanno chiuso i battenti, rendendo il saldo tra iscrizioni e cessazioni in attivo per oltre

del quinquennio. Per effetto di queste dinamiche il numero di imprese agricole condotte dalle nuove generazioni risulta a -

lando una crescita dello 0,4% all’anno negli ultimi 5 anni

Nello stesso periodo il numero complessivo delle aziende agricole si è ridotto al ritmo dello 0,7% all’anno e quello delle aziende “giovanili” dell’intera economia addirittura del 2,4%, corrispondente alla scomparsa di oltre 70.000 imprese nel periodo osservato.

DATI CENSIMENTO

-

denza alcune peculiarità dei giovani agricoltori che fanno impresa, confermando la stretta correlazione che c’è tra le nuove generazioni e una maggiore competitività, capacità di innovare, di fare rete, di diversificare le fonti di reddito e produrre valore

nel territorio. Mediamente i giovani sono più formati (49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% una laurea), le aziende da loro condotte sono più grandi (18,3 ettari di superficie agricola utilizzata per azienda contro 10,7), più orientate al mercato e il loro livello di

56 Dicembre 2022 Attualità

digitalizzazione è il doppio dell’agricoltura nel complesso, così come più elevata risulta la propensione all’innovazione (il 24,4% dei giovani ha realizzato almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020, a fronte del 9,7% dei non giovani).

AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE

linea anche nel modello di agricoltura multifunzionale, che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, spesso con importanti ricadute sull’am-

biente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili

giovane agricoltore, da semplice produttore di derrate alimentari, diventa creatore di servizi e generatore di valore per il territorio rurale, attraverso esempi di successo come gli agriturismi, le attività di trasformazione e vendita diretta dei prodotti, le fattorie didattiche, gli agriasili. L’incidenza dei giovani nelle aziende con attività connesse, infatti, sale al 19%.

PROGETTO CULTURALE

l’agricoltura sono in gran parte laureati, hanno viaggiato all’estero, usano il web e la tecnologia – ha commentato la presidente Barba-

ra Nappini –. Nelle loro imprese, oltre alla coltivazione, sviluppano attività di trasformazione dei prodotti e vendita diretta, fattorie didattiche e agricoltura sociale per l’inserimento di persone svantaggiate. Sono attenti all’ambiente, impegnati nella lotta alla crisi climatica, credono nei valori di un’agricoltura sostenibile. Anima della transizione ecologica, sono loro la generazione a cui guardare per declinare le politiche agricole del futuro: con lungimiranza e coraggio, le generazioni attuali hanno compreso e accolto in prima persona l’urgenza delle crisi – climatica, ambientale e sociale – che viviamo. L’agricoltura è un progetto culturale, una scelta consapevole: significa diventare artefici, più che consumatori, di senso».

57 Dicembre 2022 Attualità

Energia solare l’Italia arranca

Per fronteggiare la crisi energetica e accelerare la transizione ecologica occorre un piano di sviluppo serrato nei tempi che aumenti significativamente la produzione di energia

immediatamente gli iter autorizzativi, abbattendo le lunghe tempistiche per l’installazione degli impianti fotovoltaici utility-scale.

PRODUZIONE INSUFFICIENTE

Nel corso del 2022, come fotografato dal GSE, l’energia prodotta da fonti rinnovabili ha coperto soltanto 18,9% del fabbisogno nazionale di energia, di questa meno di un quarto è prodotta da fonte solare. Cifre esigue che, nonostante i recenti aumenti in termini di nuova potenza installata, pongono il nostro Paese in ritardo sia rispetto alle richieste immediate dei cittadini, sia rispetto

agli obiettivi indicati dall’Ue al 2030 di riduzione delle emissioni di gas serra dal 40% al 55%.

Sono i principali temi al centro del convegno “Fotovoltaico, una risorsa rinnovabile per lo sviluppo del Paese” organizzato dall’Alleanza per

principali operatori nel settore delle rinnovabili.

FOTOVOLTAICO A TERRA

luzione tecnico-scientifica di cui è stato protagonista negli ultimi 15 anni, rappresenta la soluzione più immediata ed economica per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, per rispondere all’emergenza energetica e climatica. Per aumentare il contributo del fotovoltaico non si può, infatti, investire soltanto sulle installazioni sul tetto.

Posto, infatti, che si coprissero tutti i tetti, le superfici disponibili non sarebbero sufficienti per raggiungere

tutti i tetti possono ospitare impianti per ragioni di vincoli paesaggistici e di fattibilità tecnica.

carico dei privati e richiede anni per l’approvazione e l’ammortamento: sono ad appannaggio di una fetta molto ristretta della popolazione.

CONSUMI ELETTRICI

Bisogna infatti considerare che in consumi elettrici residenziali - come certificato da Terna - interessano soltanto il 22% del totale. Sono soprattutto le industrie (44%) e il terziario (32%) ad aver bisogno di energia. Nel complesso (dati Pniec 2019)

52 gigawatt di impianti fotovoltaici

58 Dicembre 2022

entro il 2030, un obiettivo ancora troppo lontano, considerando che in media la potenza prodotta è di 1GW

Nonostante i molteplici interventi normativi per la razionalizzazione dei procedimenti autorizzativi e dei soggetti coinvolti, serve maggiore impulso.

SEGNALI POSITIVI

nuovo Governo giungono i primi segnali positivi, ovvero l’intenzione di raggiungere i 70 GW in sei anni e non più in dieci, e di potenziare la Commissione che esamina le istanze di Via (valutazione di impatto ambientale) portandola da 40 a 70 membri, in modo tale da accelerare l’iter delle autorizzazioni. Si registra infatti un trend positivo nella presa in esame dei progetti e nel passaggio alla fase istruttoria.

Permangono tuttavia due colli di bottiglia. Le tempistiche della verifica amministrativa sono troppo lunghe,

per mancanza di personale e strumenti informatici adeguati. Ulteriore criticità risiede nei rallentamenti legati al Mic, che poiché esprime troppo spesso parere negativo fa approdare i progetti in Cdm, generando così una procedura che da straordinaria sta divenendo ordinaria», sottolinea Andrea Cristini, founder di Greenergy e portavoce per l’Alleanza

DISPONIBILI INVESTIMENTI «La presenza di piccole e grandi

imprese, nazionali e straniere, pronte per lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili rappresenta un’occasione per portare nuove opportunità di crescita nei territori, favorendo il radicamento della filiera e dell’industria.

Lo sviluppo tecnologico, le collaborazioni tra società e università, lo scambio tra vecchie e nuove professioni, sono un’occasione di crescita e sviluppo dei territori, che, se accompagnati da nuove politiche del lavoro e dell’industria possono assumere un ruolo chiave per la crescita del Paese. Al contrario, i continui cambi di strategia e i rallentamenti mettono a rischio gli investimenti dei prossimi anni, ma anche i posti di lavoro. Per questo ancor di più si chiede alla politica programmazione, chiarezza, condivisione e collaborazione», il commento di Alessandro Ceschiat,

Global e portavoce per l’Alleanza per

60 Dicembre 2022 Attualità
Prodotto solo il 18,9% da rinnovabili, Alleanza Fotovoltaico: «Investire sui grandi impianti per accelerare la transizione energetica»

La grande sfida delle Terre Alte

milioni di abitanti.

to celebrato il settantesimo anniversario della fondazione dell’Unione nazionale dei Comuni, Comunità e degli Enti Montani, organismo che nel corso dei decenni ha assunto un ruolo sempre più strategico ed è rappresentativo di un bacino territoriale pari al 54% di quello italiano, nel quale vivono oltre dieci

un primo incontro preparatorio a Firenze e il 20 novembre dello stesso anno, a Roma, si incontrarono gli -

vince e 241 Comuni della montagna italiana per dare vita ad un organismo che nel corso dei decenni si è affermato come il più autorevole strumento a di-

sposizione delle Terre Alte per far sentire la propria voce agli organi centrali e per definire politiche e strategie condivise.

CUNEO DETERMINANTE Pochi sanno che la Camera di commercio di Cuneo ebbe un ruolo determinante per la nascita di questo organismo. L’incontro preparatorio di Firenze nacque

da un’iniziativa scaturita dall’allora presidente della Camera di commercio di Cuneo, il senatore Giovanni Sartori. Fu lui a presiedere il Comitato il 21 ottobre, a predisporre la prima bozza di Statuto, a tenere a battesimo la rivi-

il primo Congresso svoltosi nel maggio 1954 nella

61 Dicembre 2022 Attualità

Nel settantesimo anniversario della fondazione dell’Unione dei Comuni e degli Enti montani, si ri ette sulle nuove opportunità della montagna

capitale con l’intervento di tre autorevoli ministri del tempo, Fanfani, Vanoni e Medici.

Giovanni Giraudo. Per molti anni parlamentare e presidente della Provincia di Cuneo guidò l’Uncem

presidente onorario sino al 2000. Anche per questa importante figura il legame con l’ente camerale è fortissimo, perché Giraudo era dirigente dell’Azienda autonoma studi ed assistenza alla montagna presso la Camera di commercio di Cuneo.

INVERSIONE

DI TENDENZA

«Dopo 70 anni, posso dire guardando con ammirazione e grande stima chi mi ha preceduto e anche a chi non è più con noi, che di strada ne è stata fatta molta – evidenzia Marco Bussone, presidente nazionale –. La montagna italiana è divenuta luogo dove vivere, dove lavorare e fare impresa, dove innovare.

Non è spazio dal quale scappare come è stata per moltissimi anni. Alpi e Appennini sono al centro di nuove politiche pubbliche, nazionali e regionali, che contribuiamo a generare con umiltà e oltre ogni ideologia, oltre ogni divisione politica».

RISORSA STRATEGICA

«Celebriamo l’anniversario di un organismo importante che ha radici forti nel nostro territorio che ebbe, grazie alla Camera di commercio di Cuneo, un ruolo decisivo in occasione della fondazione e dei primi anni di attività dell’Uncem

– afferma il presidente Mauro Gola

Anche oggi l’ente camerale vede nelle Terre Alte una risorsa territoriale strategica da supportare attraverso la progettazione europea, le sinergie con Uncem, con le altre istituzioni territoriali e un rapporto sempre più stretto con i Gal, le istituzioni locali più vicine al sistema delle imprese».

Attualità

Approfonditi i temi legati a indirizzi politici, criticità operative e necessità di operare insieme per dare la giusta importanza al lavoro di tutti

Il ministro ai Sindacati «L’agricoltura è centrale»

-

nità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato le sigle sindacali della Funzione pubblica. Un incontro durato tre ore, in un clima di fruttuosa collaborazione, nel corso del quale sono stati approfonditi i temi legati agli indirizzi politici, le criticità operative e la necessità di operare insieme per dare la giusta importanza al lavoro di tutti, in modo sinergico, partendo dalla centralità economica dell’agricoltura e del settore agroalimentare.

VISIONE STRATEGICA

Nel corso della riunione è emerso l’impegno di instaurare, tra il Ministero e i sindacati di categoria, un meccani-

smo sistemico per il raggiungimento di traguardi specifici, inseriti in una visione strategica. «Sovranità alimentare non significa solo difendere i nostri prodotti ed esportare un modello fatto di qualità, ma investire sull’agricoltura e sulla filiera corta e, in questo modo, sostenere le aree interne e contrastare così il fenomeno dello spopolamento», ha spiegato il ministro Lollobrigida. «Sarà necessario efficientare le risorse umane e pianificare un’organizzazione interna al dicastero. L’obiettivo resta quello di un’utenza soddisfatta, un traguardo da raggiungere senza vincoli ideologici, ma partendo da presupposti pragmatici», ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura.

64 Dicembre 2022 Attualità

Donne del vino patto di alleanza

È un patto d’alleanza in cinque punti che impegna 11 associazioni del vino al femminile nel mondo a favorire viaggi e esperienze formative, trasforma la festa delle Donne del vino italiane in un evento mondiale, organizza degustazioni scambievoli e trasferimento di informazioni al fine di incrementare i rapporti fra le socie dei vari Paesi e la conoscenza dei mercati.

AMBITO INTERNAZIONALE

tion mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano, il salone delle macchine per l’enologia. Le Donne del Vino italiane, guidate dalla presidente Donatella Cinelli Colombini, in veste di capofila: «Le

-

Donne del Vino con 1020 socie sono la più grande e la più attiva associazione di enologia al femminile a livello internazionale – commenta -

pre più diviso le donne dimostrano come sia possibile collaborare facendo leva su ciò che unisce: la voglia di migliorarsi professionalmente, sconfiggere la diseguaglianza di genere e promuovere la cultura del vino». Le altre partecipanti erano Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine - Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin - Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine - Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco - Perù.

66 Dicembre 2022
Enologia

ENOLOGO DELL’ANNO

spontaneamente: Corrina Wright premiata con il titolo Enologo dell’anno 2022 dalla Australian Society of Viticulture and Oenology ASVO ha visitato le cantine delle Donne del Vino della Campania portando il Fiano in purezza e la Falanghina metodo classico prodotti in Australia per confrontarli con quelli autoctoni in una degustazione organizzata da Valentina Carputo. Le peruviane dopo Simei visiteranno le cantine delle Donne del Vino del Piemonte

di Padova, Giuseppe Festa, dell’Università di Salerno. Roberta Garibaldi, Ad di Enit, ha inviato il suo contributo video con un saluto e una considerazione sullo stato di salute dell’enoturismo.

DONNE VINO FUTURO

Nel pomeriggio il forum intitolato “Donne, Vino, Futuro”, tema dell’anno dell’Associazione italiana, e condotto da Suzanne Branciforte, wine consultant. La presidente Cinelli Colombini ha presentato i progetti realizzati dall’As-

mentre le cilene stanno preparando un winery tour tra Veneto e Lazio.

TOUR ENOLOGICO

Per tutte le delegate estere partecipanti al Forum è stato organizzato un bellissimo viaggio nelle provincie di Brescia e Verona per approfondire la conoscenza della denominazione Lugana e del vitigno Turbiana attraverso degustazioni e visite guidate nelle cantine Ca Lojera di Ambra Tiraboschi, Perla del Garda di Giovanna Prandini, Olivini

Forum of the Women in Wine Worldwide ha avuto il suo momento clou con il convegno “Lo scenario del vino: evoluzioni e prospettive”. Le relazioni sono state moderate da Alessandra Fedi, wine educator. Contributi interessanti di Carlos Santos Ceo Amorim Cork

Ordinario presso l’Università

sociazione nazionale Le Donne del Vino e il partnership agreement che legherà nel futuro le 11 associazioni dell’enologia al femminile del mondo. Poi Antonietta Mazzeo, Roberta Urso e Roberta Lanero hanno presentato il Progetto D-Vino sull’insegnamento del vino negli istituti alberghieri e turistici.

PIETRA MILIARE

È stata la volta delle delegazioni estere che hanno illustrato le loro attività, hanno spiegato la situazione post Covid nel loro Paese con specifico riferimento al comparto enologico.

Alla fine, la firma del partnership agreement e la foto di gruppo a suggellare un momento importante della storia del vino. Quasi una pietra miliare di una strada verso la parità di genere che usa lo sharing per accrescere competenze e opportunità delle donne.

Enologia
Undici associazioni di enologia femminile di tutto il mondo unite per far crescere progetti comuni e professionalità individuali

Wine Spectator 2022 premia Renaissance

Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, il vino più rappresentativo di Fontanafredda, si aggiudica il 78° posto nella classifica dei 100 migliori vini del mondo di Wine Spectator 2022 ed è il primo Barolo a comparire nella graduatoria.

TRAGUARDO STORICO

Un grande traguardo sancito da una delle riviste americane più importanti e influenti del settore, che, ogni anno, premia cantine, regioni e

annate, dopo un’attenta selezione dei Top 100 tra i vini recensiti negli ultimi 12 mesi in base a qualità, valore, disponibilità ed eccellenza.

BAROLO DELLA SPERANZA

Prima menzione comunale al mondo, dal 1988, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance, “il Barolo della Speranza”, è stato presentato lo scorso 21 marzo, in occasione dei 30 anni di Fontanafredda. Un Barolo

identitario, che unisce la potenza del terroir di Serralunga d’Alba e l’eleganza stilistica di Fontanafredda, in un connubio riconosciuto dalla critica nazionale e internazionale.

FLOREALE E FRESCO

Floreale, balsamico, vibrante, fresco e dopo 30 anni anche Biologico, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 Renaissance al naso presenta una bellissima florealità con un profu mo netto e intenso, in

68 Dicembre 2022 Enologia

Enologia

bocca è morbido, setoso con un tannino vibrante.

Questa è una bella espressione di sapori di ciliegia, rosa e minerali, con freschezza e purezza. Mostra una solida base di tannini densi ma raffinati.

Lo descrive così Bruce Sanderson, senior editor di Wine Spectator e degusta -

DA COLLEZIONE

Serralunga d’Alba 2018 Renaissance è il primo di una collezione che, ogni anno per 10 anni, celebrerà i 10 sentimenti che nella storia della civiltà hanno dato origine alle rinascite collettive. Un progetto

volto a risvegliare lo spirito critico con il contributo di grandi scrittori e illustratori italiani stimolando riflessioni sui sentimenti per una nuova umanità.

MISSIROLI E TALENTINO

La cura del sentimento della Speranza è stata affidata al pluripremiato

scrittore contemporaneo Marco Missiroli ed a Elisa Talentino, giovane illustratrice e pittrice piemontese riconosciuta a livello internazionale.

L’uscita a marzo 2023 dell’annata 2019, seconda edizione del progetto Renaissance, sarà dedicata al sentimento della Fiducia.

69 Dicembre 2022
Il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2018 nella Top 100, è il primo Barolo della classi ca tra i venti vini italiani premiati
73 Dicembre 2022

Come di consueto, l’11 novembre si è riunita la Consulta camerale per la rilevazione dei prezzi di San Martino che, a conclusione della stagione vendemmiale, ha ufficializzato i prezzi per l’annata 2022.

-

no, secondo la tradizione che vedeva l’anno lavorativo degli agricoltori terminare a inizio novembre, rappresenta ancora oggi un appuntamento annuale di riferimento per il settore primario.

La Consulta prende in considerazione la rilevazione delle medie dei prezzi delle principali derrate agrarie (cereali, latte e zootecnia) e ufficializza la pubblicazione dei prezzi della frutta fresca, delle nocciole e delle

uve da vino a denominazione Doc e Docg.

CONTRIBUTO

ALLA TRASPARENZA

«Con la fotografia dei dati statistici dell’annata agraria nel listino di San Martino 2022 pubblichiamo i prezzi della campagna vendemmiale appena conclusa per portare un contributo istituzionale alla trasparenza di un mercato di grande rilievo per l’economia provinciale - afferma il presidente Mauro Gola -; anche quest’anno ringraziamo le imprese della filiera per aver reso possibile, attraverso la redazione e la trasmissione dei documenti contrattuali, una rilevazione dei prezzi puntuale e attendibile». Nella stagione vendemmiale 2022, grazie alla collaborazio-

74 Dicembre 2022
Attualità
di San Martino Camera di commercio Pubblicate le rilevazioni dei prezzi delle uve da vino Doc e Docg e della Nocciola Piemonte Igp e Igp bio e della Nocciola Tgt e Tgt bio
Prezzi

UVE DA VINO DOCG

Prezzo al kg

Minimo Massimo

Nebbiolo per vino “Barolo” 3,79 4,19

Nebbiolo per vino “Barbaresco” 2,74 3,40

Arneis per vino “Roero Arneis” 1,40 1,53 Moscato per vino “Asti” e “Moscato d’Asti” 1,18 1,20

UVE DA VINO DOC

Prezzo al kg

Minimo Massimo

Barbera per vino “Barbera d’Alba” 1,28 1,60

Barbera per vino “Barbera d’Alba Superiore” 1,48 1,81

Dolcetto per vino “Dolcetto d’Alba” 1,14 1,40 Nebbiolo per vino “Nebbiolo d’Alba” 1,63 1,99 Nebbiolo per vino “Langhe Nebbiolo” 1,56 1,92

Arneis per vino “Langhe Arneis” 1,18 1,39 Chardonnay per vino “Langhe Chardonnay” 1,10 1,26 Favorita per vino “Langhe Favorita 1,17 1,48

75 Dicembre 2022
Medie dei prezzi delle uve da vino DOCG e DOC Stagione vendemmiale 2022

ne con le aziende della filiera viticola che in congruo numero hanno trasmesso all’Ente camerale i contratti stipulati, la Camera di commercio ha potuto ufficializzare la rilevazione dei prezzi di importanti tipologie di uve a denominazione.

ASTENUTE

LE ASSOCIAZIONI

Nonostante l’astensione delle associazioni di categoria agricole, che dissentono dal metodo di rilevazione approvato dalla Giunta, deve essere evidenziata la rilevanza della pubblicazione dei prezzi darale, in quanto condizione necessaria per l’inserimento nel paniere statistico nazionariferimento da Eurostat per la determinazione delle politiche comunitarie. Nelle tabelle sono riportati i valori rilevati.

Commissione, costituita da tutti i rappresentanti della filiera corilicola, riporta i

Nocciola bio. Le tabelle sottostanti indicano le rilevazioni periodiche dei prezzi con le medie della campagna corilicola 2021 e di quella 2022 in corso.

NOCCIOLE

(Campagna corilicola 2021)

IGP (1) TGT (1) IGP BIO (1) TGT BIO (1)

Media Ott 2021 Apr 2022 10,49 9,76 12 11,5

NOCCIOLE (Campagna corilicola 2022 - in corso)

IGP (1) TGT (1) IGP BIO (1) TGT BIO (1)

Media Sett/Ott 2022 7,18 6,85 7,45 -

esclusa, rilevati dall’apposita commissione

76 Dicembre 2022
Attualità

Il punto della ricerca sulla moria del kiwi

situazione e presentare i risultati delle ricerche attuate in questi anni (Progetto Kiris) grazie ai finanziamenti di Regione Piemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. L’incontro ha visto la partecipazione di più di 200 persone tra operatori del settore tecnici e ricercatori (la registrazione è disponibile al seguente link https://www.youtube.com/

RILANCIO DELLA COLTURA

regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, ha affermato: «La coltivazione del kiwi in Piemonte continua ad avere, nonostante le difficoltà, un

ruolo strategico nello sviluppo della filiera frutticola piemontese. Pertanto, come Regione Piemonte, in collaborazione con il Settore Fitosanitario Regionale e la Fondazione Agrion, abbiamo deciso di investire risorse importanti per la ricerca di soluzioni a questa problematica e per sostenere i produttori con operazioni di estirpo laddove ormai gli impianti si dimostravano totalmente compromessi. Anche attraverso queste azioni possono emergere gli elementi per costruire un rilancio di questa coltura». Lorenzo Berra, coordinatore tecnico scientifico della Fondazione Agrion, ha proseguito evidenziando l’importanza del gruppo di lavoro regionale che ha permesso di affrontare la

multifattorialità delle cause.

Sono seguiti gli interventi dei partner del gruppo di lavoro: Settore Fitosanitario, Crea di Torino, Disafa e Agroinnova - Università di Torino.

SINDROME MULTIFATTORIALE

Come è noto, questa specie frutticola è in forte difficoltà in Piemonte. Dal manifestarsi della moria, nel 2015, sono già stati estirpati ufficialmente oltre 1300 ettari riducendo la superficie totale coltivata a 3318 ettari (fonte dati Agristat) di cui peraltro solo la metà si stimano ancora produttivi. Ad oggi, le cause che portano alla comparsa della moria non sono state del tutto chiarite. Tuttavia, è riconosciuto che si tratti di una sindrome multifattoriale nella quale sono coinvolti più aspetti: ambiente, suolo, stato fisiologico della pianta, microrganismi

78 Dicembre 2022

e pratiche agronomiche.

ELEMENTI COMUNI

L’analisi statistica multivariata promossa dal Gruppo di lavoro nazionale sulla moria del kiwi, istituito nel 2020 e coordinato da Chiara Morone del Settore fitosanitario della Regione Piemonte e Michele Ghezzi del Settore fitosanitario nazionale, ha evidenziato la presenza di alcuni elementi comuni negli actinidieti colpiti: materiale di partenza in vitro (meristema), età del materiale di moltiplicazione inferiore ai 2 anni, precedente presenza di una coltura arborea, actinidieti già colpiti dalla batteriosi da Psa, ridotta salinità del suolo e di calcare, bassa Csc (https:// www.protezionedellepiante.it/moriadel-kiwi/).

CAMBIAMENTO CLIMATICO

nello sviluppo della sindrome.

creato un gruppo di studio costituito da Settore fitosanitario, Fondazio-

Agroinnova - Università di Torino a cui si è aggiunto più recentemente l’Università Politecnica delle Marche.

DUE RICERCHE

Considerata l’importanza dell’actinidia per la filiera frutticola piemontese, la Regione Piemonte ha sostenuto finanziaria mente due specifici progetti di ricerca. -

minato Kimor, si è concluso nel 2019, mentre il secondo, Kiris, sta volgendo al termine. -

-

tato dal cambiamento climatico che sta modificando le normali condizioni di coltivazione del kiwi e si ritiene che abbia avuto un ruolo determinante

mo, lo studio della moria è stato focalizzato sull’analisi di

alcuni parametri ambientali (Vpd, Par, temperatura del suolo) in relazione con quelli fisiologici della pianta (scambi gassosi fogliari, flusso linfatico, temperatura fogliare).

Sono poi intervenuti i ricercatori di Agrion, Luca Nari, Davide Nari e Valentina Roera che hanno illustrato l’articolata attività sviluppata in campo in questi ultimi anni e gli altri

Davide Neri (Università Politecnica

79 Dicembre 2022

delle Marche) e Davide Spadaro (Disafa - Università di Torino) e loro collaboratori.

STRATEGIE ALTERNATIVE

Nelle prove realizzate tra il 2020 e il 2022 si è cercato di introdurre strategie alternative per la riduzione degli stress ambientali alle piante e alle

il contributo dei tecnici del Coordinamento frutticolo e delle aziende del territorio, è stato possibile aggiornare le linee guida per la realizzazione dei nuovi impianti e per la gestione di quelli ancora produttivi.

INDICAZIONI TECNICHE -

Giacomo Ballari, intervenendo in chiusura dell’incontro, ha ribadito l’importanza di questo lavoro e della rete di ricerca che insieme al fitosanitario regionale si è riusciti a creare. Ha ringraziato i settori dei poli universitari piemontesi che hanno collaborato,

radici. Si è quindi valutata l’incidenza dell’ombreggio derivante da diverse tipologie di coperture (rete nera, reti fotoselettive e telo plastico), dell’irrigazione climatizzante (sovrachioma) e il miglioramento delle caratteristiche strutturali del suolo mediante l’impiego di sostanza organica e corretta gestione delle irrigazioni. Grazie al lavoro eseguito anche con

tato un elaborato che, portando a sintesi tutte le esperienze maturate, mira a dare ai tecnici ed ai produttori indicazioni tecniche sia sulla realizzazione dei nuovi impianti che sulla gestione di quelle in essere nel tentativo di mitigare il più possibile l’impatto di questa sindrome e dei fattori scatenanti.

Neri dell’Università Politecnica delle Marche. Ringraziando poi ancora la Regione Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo per il contributo economico, Ballari ha ribadito come questo sia il modo corretto per cercare di aiutare le filiere produttive a risolvere le criticità che aimè sono in continuo aumento: «Continueremo a lavorare in questo senso, collaborando con tecnici e aziende produttive, convinti dell’importanza della produzione del kiwi per lo sviluppo della filiera frutticola e dei nostri territori.

Non avremo ancora la soluzione in tasca, ma credo che con tutti gli accorgimenti introdotti, ci siamo vicini e voglio essere ottimista sul rilancio di questa coltivazione».

80 Dicembre 2022
Alla Fondazione Agrion, l’incontro per presentare i risultati del Progetto di ricerca Kiris, nanziato da Regione Piemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo

1. REIMPIANTO ACTINIDIA

dopo actinidia causa estirpo per moria è sconsigliato: dall’esperienza maturata in questi ultimi anni è stato osservato un insuccesso nella maggior parte dei casi. L’impiego eventuale di portinnesti in questo tipo di situazione è ancora in fase di valutazione e sperimentazione.

2. GESTIONE DEL SUOLO a. Preparazione all’impianto

consigliato, in particolare in caso di ridotta dotazione iniziale (< 2%);bile e umificato (letame, compost); -

gliabile per favorire la diversità microbica (competizione naturale con i microrganismi coinvolti – es oomiceti). Gli effetti di questa pratica sono rilevabili nel lungo periodo;

b. Baulatura a doppia falda

miglioramento dello stato di salute delle piante grazie alla minor presenza di acqua nel volume di suolo esplorato dalle radici (maggior presenza di ossigeno);

-

que; sopra di un eventuale ristagno idrico causato da piogge-irrigazioni in eccesso;ta (30-40 cm);rigazione e del cotico erboso onde evitare il surriscaldamento del terreno; c. Sovescio nell’interfila

le riserve di sostanza organica. L’assenza di inerbimento per un certo periodo, dopo la trinciatura/interramento primaverile, limita la competizione con le giovani piante.

permanente gestito con sfalci (da evitarsi nei periodi più caldi della stagione estiva); d. Lavorazioni del suolo (superficiali)za di fenomeni di compattamento con lo scopo di arieggiare il suolo, altrimenti si sconsiglia;minare:

81 Dicembre 2022 KIWI, LINEE GUIDA PER I NUOVI
IMPIANTI

scapito di una repentina mineralizzazione della sostanza organica (perdita di fertilità) terreno

sistemi che aumentino la superficie bagnata al fine di favorire lo sviluppo degli apparati radicali (doppia ala gocciolante, microjet, ecc);

5. RIDUZIONE STRESS AMBIENTALI IRRIGAZIONE CLIMATIZZANTE

3.

COPERTURE - RETE ANTIGRANDINE MULTIFUNZIONALE

alberi; del suolo;pianto;

4.

IRRIGAZIONE

della pianta evitando deficit idrici e sovra irrigazioni; mediante l’impiego di sensori che rilevino il potenziale idrico - contenuto volumetrico è fondamentale: vanno definite con attenzione le soglie di d’irrigazione; cruciale a causa delle sempre più frequenti condizioni siccitose: si consigliano

evidenza l’utilità di agire sul microclima dell’actinidieto in presenza di condizioni ambientali limitanti per la coltura (ondate di calore estivo); per brevi periodi nell’arco della giornata e ad integrazione del sistema irriguo aziendale, consente una riduzione della temperatura fogliare e dello stress evapotraspirativo - aumento superficie inerbita; sono in osservazione;

6. GESTIONE DELLE GIOVANI PIANTEreggiamento (apporti azotati - fitormoni) in quanto si rischierebbe di aumentare la sensibilità agli attacchi da parte della batteriosi da Psa (come osservato nel pianta/radici;rati radicali al fine di comprendere il loro stato di salute e sviluppo;

82 Dicembre 2022

KIWI, LINEE GUIDA PER LA GESTIONE

DEGLI IMPIANTI ANCORA PRODUTTIVI

Controllo periodico delle radici; Gestione dell’irrigazione: impiego di sensori per la definizione del reale fabbisogno idrico e se necessaria modifica del sistema irriguo; Gestione del suolo:giatore in caso di compattamento sostanza organica per favorire la struttura, ritenzioni idrica e vitalità inerbimento interfila gestito con sfalci (da evitarsi nei periodi più caldi della stagione estiva)

Gestione della pianta:zionata alla dotazione del suolo e asporti annuali della coltura secca e verde autunnale e primaverile; -

te colpite: gli interventi irrigui possono diffondere microrganismi dannosi (oomiceti) alle piante adiacenti e diffondere presenza di un numero ridotto di soggetti sintomatici se ne consiglia il pronto espianto.

83 Dicembre 2022

è tradizione decorare nel periodo di Natale un albero, il tipico abete.

Le origini di questa usanza si pensa provengano dall’ambito pagano, in quanto per i druidi, sacerdoti celti, l’abete, essendo una pianta sempreverde,

Le profonde radici dell’abete di Natale

fu eretto a simbolo di vita e onorato in svariate cerimonie.

TRIANGOLO SACRO

Gli antichi romani celebravano il solstizio d’inverno con una festa, Saturnalia, in onore di saturno, Dio dell’agricoltura, nella settimana tra il 17 e 25 dicembre; in tale ricorrenza si scambiavano doni e rametti di sempreverdi per auspicare la buona sorte.

Tale periodo è stato poi scelto dai primi cristiani come lasso temporale in cui festeggiare la nascita di

Gesù. Nei secoli successivi i cristiani fecero dell’abete il simbolo di Cristo e, secondo alcuni studiosi, fu scelto tra tutti gli alberi sempreverdi per la sua forma triangolare, che rimanderebbe alla Santissima Trinità.

EVOCAZIONE DELL’EDEN

Alcuni documenti storici indicano che l’inizio della tradizione dell’abete nataGermania, dove gli abeti venivano collocati all’interno delle case per rappresentare l’albero dell’Eden. Gli abeti erano accompagnati

da piramidi di legno, fatte di rami uniti da una corda, e vi si fissavano candele, una per ogni membro della famiglia, come decorazioni vi erano poi pan di zenzero e mele d’oro, praticamente i precursori delle moderne luci e addobbi.Tuttavia, il primo, autentico albero di Natale, come lo conosciamo ai giorni nostri, è stato “inventato” dalla duchessa di Brieg.

LEGGENDA E REALTÀ

Secondo la leggenda, nelto adornare il suo castello

84 Dicembre 2022 Radici

per le feste natalizie, ma si accorse che l’angolo di una sala era sguarnito e quindi ordinò che un abete del giardino fosse trapiantato in un vaso e portato nella stanza per essere a sua volta addobbato a festa. Risale invece al 1840 il primo albero addobbato in Francia, per opera della duchessa d’ -

irono alla diffusione di tale usanza nei paesi dell’Est.

1441 fu eretto un grande abete nella piazza del municipio, attorno cui uomini e donne non sposati ballavano alla ricerca dell’anima gemella. Agli inizi del 1900 divennero popolari gli alberi pubblici, il più celebre dei quali è senza dubbio quello del Rockfeller center a New York, che fece la sua prima apparizione nel 1933.La sua

caratteristica più famosa è la stella, che è mutata negli anni, partendo come scheggia di colorato, in seguito stella d’argento e poi stella a cinque punte fatta di bulbi.

CORSA ALL’ALBERO

Ai giorni nostri gli alberi di Natale hanno innescato una certa competitività anche fra città e nazioni nel mondo. Ogni anno si ingegnano a crearne di originali e sgargianti. Partendo da quelli in legno, stoffa, fiocchi, o lavorati all’uncinetto, fino ai più

noti, quali quello di Gubbio, il più grande al mondo, che però non consiste in un abete gigantesco, bensì in una metri, disegnata con luci che corrono lungo tutto un

Altresì suggestivo è l’albero di Vilnius, in Lituania, che ogni anno cambia forma e aspetto; e poi l’albero di Betlemme, nella culla della cristianità, o la meraviglia dell’albero agganciato alla cupola e decorato in modo bizzarro nei grandi magazzini Lafayette di Parigi.

ALBERO DEL VATICANO

Non si può non nominare quello che viene collocato in Vaticano e che compie 40 anni, perché la tradizione ebbe inizio nel 1982, quando Papa Giovanni

abete addobbato al centro di piazza San Pietro, poiché quell’albero era dono di un contadino polacco, che lo aveva trasportato a Roma sul suo camion. Per tutti, l’augurio è di trovare sotto l’albero salute, pace e serenità. Buone feste.

85 Dicembre 2022
Radici
In tutto il mondo questo albero viene riconosciuto come simbolo di festa, fortuna e felicità. Una tradizione che ha origini antichissime

Nel nostro piatto una mostra interattiva

QUANDO E DOVE

Fino al 18 dicembre 2022 presso il Polo del‘900 (via del Carmine,14 –Torino).

Ingresso libero con visite guidate su prenotazione

Promossa dalla Fondazione Vera Nocentini presso il Polo del ‘900 a Torino, è aperta fino al 18 dicembre la mostra interattiva “Nel nostro piatto”, un progetto della Regione Piemonte e del Museo di Scienze Naturali (Direzioni regionali Cultura e Agricoltura e cibo).

INSTALLAZIONI INTERATTIVE

La mostra, composta da unaserie di installazioni interattive e multimediali adatte a tutte le età, ha

l’obiettivo di far conoscere ai visitatori e insieme di confrontarsi con buone pratiche individuali e collettive in merito alle nostre abitudini alimentari, per passare dalla conoscenza alle azioni e alle scelte. Gli exhibit interattivi mirano a far conoscere buone pratiche dei vari settori, modifiche legislative, attenzioni e investimenti che fanno capo al cibo: dall’agricoltura e dagli allevamenti, alle filiere di trasformazione, alla distribuzione, allo spreco alimentare.

Orari per il pubblico: sabato e domenica: 9:30-20:00. Per le scuole e gruppi organizzati: dal lunedì al venerdì, su prenotazione.

Riferimenti per prenotazioni e informazioni

Fondazione Vera Nocentini (scuole e | fondazionenocentini@gmail.com Museo Regionale di Scienze Naturali (34, 37) didattica.mrsn@regione. piemonte.it.

Programma eventi: www.fondazioneveranocentini.it

86 Dicembre 2022
Attualità
Fino al 18 dicembre al Polo del ‘900 di Torino la rassegna su buone pratiche alimentari, individuali e collettive

Quanta vita vissuta nelle vecchie stalle

Sarà senza dubbio perché siamo nei giorni del Santo Natale, il motivo che porta la mia mente a pensare e a rivedere le stalle di un tempo. Proprio perché Giuseppe e Maria si erano riparati, con il loro neonato, in quella misera capanna resa tiepida dal fiato di due modeste creature: un bue e un asinello che sarebbero poi diventati celebri per aver agevolato l’ingresso di quel bambinello nel mondo degli umani.

UOMINI E ANIMALI

condiviso con i suoi animali tutto il buono ed il cattivo che la vita e gli eventi gli hanno posto davanti. Ed ecco che per secoli e secoli, buoi, cavalli e uomini hanno lavorato nei campi fino allo sfinimento e combattuto su quei campi di battaglia a volte morendo insieme, accomunati

da quel destino che altri avevano voluto e tracciato. Così, per secoli, l’uomo ha vissuto di fianco ai suoi animali, rispettandoli e chiamandoli per nome, condividendo, in determinati periodi, anche gli stessi spazi proprio perché, quando non era necessaria la forza per il trasporto od il tiro, era invece necessaria la loro presenza per riscaldare quegli ambienti nei giorni freddi d’inverno.

Ed allora ecco che in quelle stalle hanno preso vita e si sono verificate certe circostanze e certe congiunture che hanno plasmato e caratterizzato, nei secoli passati, la vita contadina delle nostre parti.

VEGLIE GALEOTTE

Nelle lunghe serate invernali di veglia proprio nelle stalle nascevano i nuovi amori; sguardi fugaci fra quelle coppie di giovani

88 Dicembre 2022 Radici

amanti che non avevano altri posti riscaldati per socializzare e in queste circostanze sostituivano i caffè ed i teatri dove si incontravano i giovani dei ceti più abbienti. Nelle stalle si ritrovavano i bimbi per sedersi a semicerchio sul pagliericcio con in mezzo qualche anziano più intraprendente che con un certo piglio teatrale li stupiva ed incuriosiva con i suoi racconti di storie passate che lui a sua volta aveva appreso e loro lo guardavano con gli occhi spalancati e sorpresi e solo i più audaci avevano

zoccoli sulle zeppe nuove o riparavano le fibbie dei finimenti o intrecciavano le ceste di vimini, ragionando con gli altri sul quotidiano vivere familiare e su quel poco di sociale di cui erano a conoscenza.

CALORE ACCOGLIENTE

Tutto questo intrecciarsi di relazioni umane si verificava in quell’ambiente reso caldo ed accogliente dal fiato degli animali ed illuminato con le lucerne a petrolio, dove predominava un forte profumo di fieno. Poi in tarda serata tutti raggiungevano

Dalla nascita di Gesù alle veglie di un tempo, l’uomo ha sempre condiviso con i suoi animali momenti importanti della vita, nchè il progresso ha stravolto luoghi e abitudini

il coraggio di incalzarlo di domande. Così quell’uomo, ogni sera, assediato ed attorniato dai bimbi, rinvangava nel suo repertorio storie di masche e di folletti rese particolarmente accattivanti da quel suo modo di raccontarle, fin quando tutti si addormentavano e venivano traferiti fra quelle ruvide lenzuola di canapa che qualcuno aveva amorevolmente pensato a riscaldare con la brace nello scaldino.

STALLE DIDATTICHE

Nelle stalle, le donne più anziane e madri di famiglia continuavano la loro giornata lavorativa insegnando alle figlie a filare la lana e la canapa o a lavorare con i ferri i gomitoli già filati, mentre gli uomini rimontavano gli

le loro camere a volte affrontando la crudezza delle lenzuola e nella stalla restavano solo i garzoni che aprivano le loro brande o sistemavano i loro pagliericci per essere i primi a ricominciare i lavori all’alba successiva. Se vogliamo fare un balzo più avanti e arrivare alle esperienze di chi vi scrive, possiamo raccontare di quelle serate invernali quando mia mamma, siccome non avevamo ancora l’acqua in casa, faceva il bagno a noi bambini, proprio nella stalla. Dopo aver ripulito per bene l’androne, riempiva una grossa bacinella con acqua riscaldata sulla stufa di casa ed era piacevole il bagnetto in quell’ambiente con una temperatura ottimale;

Radici

poi, per risparmiarci il ribrezzo della gelida biancheria pulita, la metteva prima a scaldarsi sul candido manto di Rosa: la mucca che preferivo per la sua mansuetudine e che a volte cavalcavo.

progresso ha voluto delle stalle nelle quali possano circolare i trattori con i carri foraggeri per alimentare gli animali e le pale frontali per togliere il letame.

Gli ambienti sono freddi e gli animali in inverno infoltiscono il loro pelo per ripararsi dal gelo.

Le moderne tecnologie avvalorano

questi nuovi sistemi di mantenimento e di alimentazione ottimizzando, nel corso dell’anno, la produzione sia di latte sia di carne.

LEGAME INTERROTTO

Da quando il cambiamento, voluto dal progresso che ci accompagna oramai da tanti anni, ha fatto sì che l’uomo non avesse più bisogno degli animali per spostarsi, per lavorare, insomma, per vivere, io penso che si sia rotto quel filo comune che ha sempre legato l’uomo alle sue bestie, compagne di viaggi, di lavoro e di guerre. Ora gli animali sono considerati dei meri produttori intensivi di carne o di latte, dai quali si cerca di trarre il maggior profitto, per cui è venuto meno quel rapporto intimo tra l’uomo e le sue bestie e con la scomparsa di quei luoghi, teatri di così intense relazioni, scompare anche quella poesia che per secoli ha accompagnato la nostra vita agreste.

90 Dicembre 2022
Giancarlo Gili (dal libro “Quadretti in chiaroscuro” Fusta editore)
Radici

RAZZA BLOND D’AQUITAINE GARONNESE

BESTIAME DA MACELLO

Maschi (leggeri fino a 650 kg) al kg 3,90 3,95

Maschi (pesanti fino a 750 kg) al kg 3,87 3,90

Femmine (da 420 a 520 kg) al kg 3,66 3,76

RAZZA FRISONA Bestiame da macello

Unità di misura Prezzo minimo Prezzo massimo VITELLONI (MASCHI) al kg 2,30 2,35

VACCHE

1a qualità (Oltre 300 kg peso morto) al kg 1,70 1,95

2a qualità (da 250 a 300 kg peso morto) al kg 1,50 1,65

3a qualità (inferiore a 250 kg peso morto) al kg 1,10 1,45 VITELLI (SANATI) al kg 3,45 3,65

92 Dicembre 2022 CIRCUITO NON TUTELATO Prezzo euro/kg CIRCUITO NON TUTELATO Prezzo euro/kg
kg
kg
115/130 kg
130/144 kg
CIRCUITO TUTELATO Prezzo euro/kg 144/152 kg
152/160 kg
kg
kg
FRUMENTO DON MAX 1.250 Prezzo min/t. Prezzo max/t. IVA Osservazioni Nazionale tenero panificabile 366,00 370,00 4% Rinfusa Nazionale tenero biscottiero 366,00 370,00 4% Rinfusa Nazionale tenero buon merc. peso sp. 71/73 n.q. n.q. 4% Rinfusa Nazionale altri usi peso sp. 65/70 358,00 361,00 4% Rinfusa Estero francese 76/77 sano leale merc. 368,00 373,00 4% Rinfusa Estero statunitense Northern Spring 510,00 512,00 4% Rinfusa Western Red Spring n.2 c.e. 1% prof. 15% Utility c.e.2% 515,00 517,00 4% Rinfusa GRANOTURCO Prezzo min/t. Prezzo max/t. IVA Osservazioni Nazionale, comune, ibrido 366,00 368,00 4% Rinfusa RISI Prezzo min/t. Prezzo max/t. IVA Osservazioni Comune 1.985,00 2.220,00 4% In sacconi Semifino (Padano) n.q. n.q. 4% In sacconi Roma 1.840,00 1.890,00 4% In sacconi Ribe 1.820,00 1.890,00 4% In sacconi Arborio 2.520,00 2.570,00 4% In sacconi Lungo B 1.175,00 1.205,00 4% In sacconi FORAGGI Prezzo min/t. Prezzo max/t. IVA Osservazioni Fieno maggengo 310,00 330,00 10% In balloni Fieno agostano 300,00 320,00 10% In balloni Fieno terzuolo 310,00 330,00 10% In balloni Paglia di grano 125,00 135,00 10% In balloni BOVINI DA MACELLO Razza Piemontese Unità di misura Prezzo minimo Prezzo massimo VITELLONE INFERIORE A 24 MESI (castrato) Tendente alla coscia al kg 3,60 4,15 Della coscia al kg 4,20 4,55 VITELLO DA LATTE O SANATO (della coscia) Maschi al kg 5,55 6,00 Femmine al kg 5,55 6,00 VITELLO DA LATTE O SANATO (incrocio) 1a qualità al kg 4,15 4,40 2a qualità al kg 3,30 3,70 GASOLIO (2) AGRICOLO max 0.001% di zolfo Prezzi medi SIVA ACCISA IVA Fino a litri 1000 1,271 0,1358 10% Da litri 1001 a litri 3000 1,252 0,1358 10% Oltre litri 3001 1,228 0,1358 10% MELE Unità Prezzo min. Prezzo max IVA Golden Delicious 70/80-rinfusa al kg 0,60 0,70 4% R. Delicious 65/75 Premium - Rinf. al kg 0,68 0,72 4% R. Delicious 75/80 Premium - Rinf. al kg 0,76 0,83 4% R. Delicious 65/75 Premium - Try Pack al kg 0,75 0,80 4% R. Delicious 75/80 Premium - Try Pack al kg 0,86 0,90 4% Gala 65/75 A - Borse al kg 0,67
4% Gala 65/75 - A - Try Pack al kg
4% Gala
AA - Try Pack al kg
Gala
- AAA - Try Pack al kg
90/115
1,741 176/180
1,821
1,756 Oltre 180 kg 1,791
1,771
1,801 144/152 kg 1,939
1,831 152/160 kg 1,969 160/176
1,891 160/176
2,029
0,73
0,63 0,68
65/75 -
0,73 0,78 4%
65/75
0,80 0,85 4%
di misura Prezzo
Prezzo massimo
Unità
minimo
Rilevazione dal 16 al 30 novembre Rilevazione dal 16 al 30 novembre Da
CUN Rilevazione settimanale del 24 novembre Rilevazione dal 8 al 28 novembre Rilevazione quindicinale al 15 novembre
macello
93 Dicembre 2022
94 Dicembre 2022

VENDO

Rotoballe di stocchi di mais secchi e trinciati fini, di silosmais primo raccolto fasciato, di pastone di mais fasciato. Cavallermaggiore. Tel. 348/7105246

Tettoia in ferro lung. 30x11 mt. di larg, n.5 campate, visibile a Barge. Tel. 348/2735244

Rototerra Breviglieri diplo-zo. Tel. 339/2767291

Titolo Pac di 1 ettaro. Tel. 334/7675255

ottimo stato. Tel. 347/7197520

e macinazione di granaglie composto da silos in metallo con coclea annessa al mulino a martelli. Tutto funzionante, vendo per inutilizzo. Cavallermaggiore. Tel. 348/7105246

Autocaricante Tomatis tagliaerba seminuovo, gomme invernali ed estive con

13, carro agricolo in legno Baroccia del 1959, rastrellina Galfrè 250 7 braccia rastrellina da tiro con ruote. Tel. 349/1945802

Sega a nastro OMA per trattori completa di dischi in ghisa da 70. Perfettamente funzionante, motocoltivatore Pasquali 14 cv perfettamente funzionante. Tel. 331/8270741

105 hp in ottimo stato. Tel. 335/5871467

Aratro Orsi un vomero spostabile fuori solco, disco Sampò 24 dischi come nuovi usati pochissimo, forno a legna tranquilli mod. Giove KTM da esterno ventilato come nuovo. Tel. 333/1158778

Bivomero Moro. Tel. 339/7802065

1 rimorchio non collaudato, erpice a dischi da 25, compressore per potatura 4 prese. Tel. 333/9744013

Turboneve Viberti per larghezza lavoro 90 cm, spazzolatrice Eureka 50 con motore Honda GX 120. Tel. 331/8270741

Antica stufa a legna in ghisa ottime condizioni. Tel. 349/5274598

Miniescavatori usati: JCB 25 q.li tettuccio, Yanmar 25 q.li cabina, Komatsu 28 q.li cabina, Yanmar ViO35 e ViO38, New Holland Kobelco E80. Trincie, trivelle, martelli idraulici per escavatori, cingoli in gomma, benne. Tel. 338/8531436

Turbina da neve per motocoltivatore Grillo o simili. Tel. 349/5274598

Estirpatore a molle quadre 3 mt., a molle flex 3 mt., a molle flex 2,5 mt., sarchiatore a 3 file e trivomere segala. Tel. 339/1416135

Trincia sermenti da cm 120 marca Lorenzati, macchina scavapatate post. rimorchietto trazionato

pinza per balloni, seminatrice Carraro Pampas 300 per grano e derivati vari a falcioni. Tel. 331/8279842

Carrello Traversa per trasporto trattore o miniescavatore ad 1 asse. Tel. 371/4759684

trattore usato New Holland TL100 ore 2750 con caricatore anteriore e vomero neve, rimorchio nuovo Bicchi 8,20x2,55 rampe idrauliche e porta balloni, trinciastocchi nuovi e usati, sega a nastro d. 70 cm seminuova, pala post. per trattore 1,2 mt. ribaltabile. Tel. 320/0809674

Motofalciatrice Casorzo larg. di lavoro 1,10 bilama, cambio: 3 av + 1 RM perfettamente funzionante, affila-catene elettrico per motosega a 380 volt, funzionante. Tel. 331/8270741

2 rulli per seminatrice o rototerra lisci e a gabbia,

cardano, generatore aria calda per capannoni, serre, sale mungitura ecc. Tel. 331/8279842

A Spinetta (CN) lotto unico di terreno agricolo irrigabile di 5 giornate piemontesi, 3,80 pianeggianti e 1,20 in riva. Tel. 340/5953386

Legna da ardere secca segata e spaccata consegna a domicilio. Tel. 328/0863426

Aratro trivomero della Gi-vi di Vittone giallo in buono stato completamente funzionante. Tel. 340/5073489

95 Dicembre 2022

Paglia, fieno ed erba medica in balle piccole, consegna a domicilio. Tel. 331/4484760

Refrigeratori latte usati da 100 lt. a 12.000 lt revisionati e garantiti. Tel. 348/7075434

Ricambi agricoli di macchine fuori produzione, bulloneria, giunti, cardani, cuscinetti, pulegge, catene motoseghe e ganci per sponde in alluminio. Tel. 334/1990094

N. 200 bottiglie da 1 lt nere. Tel. 345/4130465

Seminatrice grano Stayer larg. 2,25, cisterna di 500 lt in vetroresina con telaio di ferro attacco al trattore. Tel. 389/1918088

Parquet in noce africana da Tel. 345/4130465

Causa inutilizzo vendo cippatrice Pezzolato pz 140 usata pochissimo (ottimo affare). Tel. ore pasti 0125/719216

Supertino mod. SD4 E Storm, interamente revisionata, come nuova. Tel. 388/5828086

Cerchi e gomme invernali per Ford Fiesta usate poco, occasione. Tel. 328/2753325

3 giornate a Revello più 5 giornate fronte strada con 5000 mq stalle e casa. Tel. 335/8070517

Estirpatore come nuovo. Tel. 0171/931794 oppure 345/4464639

Generatore di corrente 30 kw 220/380 volt come nuovo lavora a 1500 giri al minuto. Tel. 0172/696289

Trattore Same Antares 130 ore 3894 con freno aria e omologazione traino 200

RM d’epoca con sollevatore, 4 marce ridotte. Tel. 371/4759684

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Braccio idraulico interfilare per diserbare pari al nuovo. Tel. ore pasti 0125/719216

Coclea per cereali diam.150 mm. lung. 4,5 mt. a cinghia con motore elettrico e pannelli polistirolo Stirodur usati cm 4 di spessore. Tel. 349/8542530

mt con motore aifo 80 cv a 10.000 euro ripuntatore Alpego 3 mt., 9 ancore, due rulli dentati idraulici a 10.000 euro. Tel. 333/3484734

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Seminatrice Grano lar. 2,50 mt. con 17 falcioni. Tel. 338/8767140

96 Dicembre 2022
Gli affari dell’Imprenditore

R14 . Tel. 0175/248377

Carro botte 10.000 lt. 2 assi omologata 140 q.li con pescante idraulico e tastiera comandi, ventola liinox. Tel. 349/8542530

Trincia erba, stocchi e con spostamento idraulico usato solo in frutteto, in ottimo stato, causa inutilizzo. Tel. 338/9020540

Cancello con porta ingresso come nuovo, vero affare. Tel. 335/8034780

Silos usati in vetroresina per farine, granaglie, nocciole, cereali, ventole diam. 50-140 più cisterna per acqua da 4000 lt in resina. Tel. 349/3174064

Sala mungitura Tecnozoo 4+4 prezzo, molto interessante. Tel. 340/5073489

14 tubi per irrigazione

pari al nuovo, euro 70 cad. Tel. 338/8641576

Pali 9x9 in cemento, traverse larg. 150 cm/220 cm per kiwi verde/giallo/rosso completo di fili di ferro e tiranti, ganci per ala gocciolante. Tel. 380/3029689

Carro miscelatore semovente Sgariboldi 17 mc revisionato ottimo stato. Tel. 335/6885663

Laser doppia pendenza per livellare i terreni (solo apparecchiatura da collocare sul cavalletto). Tel. 338/8767140

Voltafieno Deutz Fahr

stato. Tel. 320/1151662

2 stufe a fuoco continuo, una Vorming e l’altra Delonghi in buono stato. Peso q.li 3 tipo Malanetto. Vendo causa inutilizzo. Tel. 329/5321050

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Pesa per bovini. Tel. 329/4315799

Retro escavatore per trattore. Tel. 347/3346787

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97 Dicembre 2022
Gli affari dell’Imprenditore

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98 Dicembre 2022
Gli affari dell’Imprenditore

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Gli affari dell’Imprenditore

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Quanta vita vissuta nelle vecchie stalle

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Le profonde radici dell’abete di Natale

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Foraggi, l’Italia meglio degli Usa

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Distrazione di massa

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Contro natura

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Protezioni antilupo bando del Piemonte

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Compravendita terreni agricoli

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