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Dai tunnel a Etunnel: l’evoluzione delle coperture

L’azienda trevigiana, pioniera delle coperture fisse o mobili in acciaio e telo a uso agricolo, celebra i suoi primi 10 anni di attività.

Quando racconta i primi 10 anni di vita della sua Etunnel di Arcade (TV), Eros Zanatta tradisce una certa emozione: “Una mattina di 10 anni fa, io e mio padre Renato, insieme a mio zio Valerio, abbiamo deciso di creare Etunnel. Lo abbiamo fatto un po’ per orgoglio e un po’ per far quadrare i conti. E abbiamo fatto bene”. Nata nel 2011, oggi Etunnel è sinonimo di un nuovo modo di fare edilizia in ambito rurale. Uno stile a basso impatto ecologico e a prezzi accessibili, basato sul ricorso a tunnel in acciaio e telo resistenti ma leggeri, con fondazioni in mini palo e di rapida installazione. Uno stile di successo: le strutture Etunnel, pensate e realizzate per il ricovero di mezzi agricoli, fieno e bestiame, si stanno diffondendo in ogni angolo d’Italia e d’Europa. Come prima mossa strategica, la famiglia Zanatta brevetta le strutture ad “arco rinforzato”. “Sono strutture – spiega Zanatta – che raddoppiano la portata neve e potenziano anche la portata vento, funzionalità molto apprezzate in diverse aree geografiche”. Dal 2012, l’azienda cresce insieme al suo catalogo di soluzioni per l’agricoltura. “Dopo qualche anno – prosegue Zanatta – abbiamo sviluppato anche le strutture a gamba dritta, proponendo progetti modulari e personalizzati con larghezza anche superiori ai 20 metri”. Altra tappa storica è il 2016, quando la Saipem chiede all’azienda trevigiana ben 32 tunnel per la copertura di greggio stoccato per la raffineria Eni di Taranto. “Un lavoro che ci ha fatto crescere, soprattutto per ciò che riguarda il rispetto delle norme in tema di sicurezza sul lavoro”. Nel 2019, l’azienda decide di proporre i primi tunnel prodotti in kit di montaggio. “Un processo che prevede il taglio laser ad altissima precisione. Inizialmente pensavamo di limitarci alla produzione di piccole strutture installabili dai clienti. Oggi - conclude Zanatta - stiamo replicando questo modello produttivo anche per le strutture più grandi. La soddisfazione del cliente è il nostro unico obiettivo, da sempre”.

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Contributi dalla Regione per ospitare gli stagionali

Per l’anno 2021 Comuni, Unioni di Comuni e Consorzi di Comuni del Piemonte potranno contare su una dotazione finanziaria complessiva di 125 mila euro che la Regione assegna per la sistemazione temporanea dei salariati agricoli stagionali non fissi che operano nelle aziende agricole. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, definendo i criteri di assegnazione dei contributi e le tipologie di strutture abitative prefabbricate per l’ospitalità dei lavoratori stagionali in agricoltura.

CONTRIBUTI FORFETTARI

Viene concesso un contributo forfettario di 1.500 euro per l’acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale, e un contributo di 500 euro per la locazione (comprensivi di trasporto ed installazione) e viene finanziato l’adeguamento igienico-sanitario in strutture esistenti non residenziali che siano di proprietà pubblica o nella disponibilità effettiva degli Enti locali richiedenti. Per strutture prefabbricate si intendono container di tipo abitativo e prefabbricati modulari ad uso di servizi non può essere superiore a centottanta giorni all’anno. può essere assegnato ad ogni ente locale è di 25 mila euro e avranno priorità gli enti con minor numero di abitanti al fine di consentire una distribuzione capillare delle strutture abitative e limitare gli spostamenti degli stessi lavoratori stagionali.

SOSTEGNO DIRETTO

«Anche per il 2021 dalla Regione Piemonte arriva un sostegno diretto ai Comuni per gestire l’ospitalità dei lavoratori stagionali non fissi in strutture conformi alle norme igienicosanitarie, con più risorse e con regole modificate e migliorate dopo l’esperienza dello scorso anno e nel rispetto delle segnalazioni ricevute dai territori coinvolti - sottolinea l’assessore regionale Marco Protopapa –; la possibilità di collocare le strutture direttamente nelle aziende agricole per chi ne fa richiesta offre una disponibilità immediata di manodopera in azienda e garantisce maggior sicurezza in tempo di Covid, evitando concentrazioni di numeri elevati di persone in strutture centralizzate e limitando gli spostamenti tra comuni».

Alle aziende agricole andranno 1.500 euro per l’acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale e 500 euro per la locazione