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INTERVENTI

Spiragli di luce

Antonella Visconti

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Chi parla delle minoranze e dei popoli indigeni rischia di concentrarsi sulle notizie negative, che purtroppo sono prevalenti, disegnando l'immagine di comunità umane senza speranza, quando non addirittura condannate all'estinzione fisica. Il compito primario di chi tratta questi temi rimane quello di denunciare le tante ingiustizie che questi popoli devono subire, ma al tempo stesso bisogna prendere atto dei progressi che portano qualche spiraglio luminoso nel buio. Per questo ci sembra necessario sottolineare i principali eventi positivi che hanno segnato le vite di questi popoli nel 2019. Naturalmente si tratta di una ricognizione incompleta, ma crediamo che basti a dare un panorama di un fenomeno che trascende l'attualità.

3 gennaio Sharice Davids (Ho-Chunk) e Deb Haaland (Pueblo), entrambe democratiche, sono le prime donne indiane del Congresso statunitense.

15 febbraio Il Parlamento di Tokyo riconosce gli Ainu dichiarandoli ufficialmente "un popolo indigeno con una propria lingua, una propria religione e una propria cultura". Il riconoscimento si richiama all'articolo 14 della Costituzione, secondo il quale "tutti sono uguali davanti alla legge", e impone al governo e alle amministrazioni locali a varare leggi che promuovano la cultura ainu. Il riconoscimento ufficiale viene accolto da commenti difformi, perfino fra le associazioni indigene. In ogni caso permetterà agli Ainu di continuare le proprie battaglie in modo più incisivo.

29 aprile Il Premio Goldman, uno dei massimi riconoscimenti ecologisti, viene conferito fra gli altri a Jacqueline Evans, maori delle isole Cook, e all'attivista mapuche Alberto Curamil. La prima ha indotto il governo locale ad approvare alcune leggi per la difesa della biodiversità marina. Il secondo ha impedito la costruzione di due centrali idroelettriche che avrebbero sottratto una grande quantità di acqua ai Mapuche e distrutto un intero ecosistema.

11 maggio Lo scultore cherokee Jimmie Durham riceve il Leone d'Oro alla carriera della Biennale Arte di Venezia. L'artista, già ben noto in Europa, è stato uno dei promotori della prima conferenza internazionale dell'ONU sui popoli indigeni (Ginevra, 20-22 settembre 1977).

29 maggio Ken Wyatt è il primo aborigeno australiano che viene nominato Ministro degli Affari Aborigeni.

19 giugno Joy Harjo, scrittrice-musicista muskogee (creek), viene proclamata consulente letteraria ufficiale degli Stati Uniti (poet US laureate). È la prima volta che un indiano del Nordamerica riceve questo titolo.

28 25 settembre Davi Kopenawa, l'esponente più autorevole degli Yanomami (Amazzonia brasiliana), riceve il Liveli-

10 ottobre Dopo un lungo contenzioso il Ministero dell'Energia ecuadoriano accoglie la richiesta di due popoli indigeni, i Kichwa e i Sapara, imponendo alla compagnia cinese Andes Petroleum di cessare le escavazioni nei loro territori.

15 ottobre Roxana Quispe Collantes è l'autrice della prima tesi in quechua, che discute alla Universidad de San Marcos di Lima. Il suo studio si concentra sulla poesia quechua.

16-20 ottobre Alla 71esima Fiera del libro di Francoforte, dove il paese ospite è la Norvegia, viene dedicato ampio spazio anche alla letteratura sami (lappone). Questa novità importante si inserisce nella politica editoriale dei paesi nordici, che si stanno impegnando per promuovere la traduzione dei propri autori. È auspicabile che anche la letteratura sami, ancora sostanzialmente ignota in molti paesi europei, benefici di questa strategia editoriale. La prossima edizione della fiera (14-18 ottobre 2020), dove il paese ospite sarà il Canada, includerà alcune iniziative dedicate alle letterature indigene del paese nordamericano.

24 ottobre Il Premio Sakharov per i diritti umani, ideato dal Parlamento europeo, viene conferito all'economista uiguro Ilham Tohti. Perseguitato dal regime cinese, che lo tiene in carcere con l'accusa infondata di "separatismo", Tohti non può ritirare il premio, che viene consegnato alla figlia Jewher.

25 ottobre Il parco nazionale Uluru-Kata Tjuṯa, situato nel deserto australiano, viene ufficialmente chiuso al turismo e restituito agli Anangu, il popolo aborigeno che abita la zona da millenni. Il sito include Uluru, il celebre monolite meglio noto come Ayers Rock, sacro agli Anangu. Il luogo è diventato meta di un turismo selvaggio, con campeggi, picnic e scorribande che hanno generato un accumulo di rifiuti dal forte impatto ecologico. Nel 1983 il premier laburista Robert Hawke aveva promesso che avrebbe restituito la proprietà di Uluru agli Anangu, ma due anni dopo il governo australiano ha imposto che i turisti potessero continuare scalalo per 99 anni. Nel 2013, però, la comunità aborigena locale ha deciso unilateralmente che lo sfruttamento turistico del sito cessasse per sempre.

27 ottobre Wes Studi riceve l'Oscar alla carriera. Primo attore indiano a ottenere questo riconoscimento, l'artista cherokee è ben noto per film come Geronimo, L'ultimo dei Mohicani e Avatar. Studi è impegnato da molti anni nella difesa delle lingue indiane: ha scritto una grammatica cherokee, ha insegnato la propria lingua e sostiene l'Indigenous Languages Institute di Santa Fe.

10-12 dicembre Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991 e de facto capo del governo birmano, si trova alla Corte internazionale dell'Aia per difenderlo dalle accuse del governo gambiano, che imputa a Yangoon il genocidio dei Rohingya. Negli ultimi anni molti Premi Nobel per la pace hanno preso posizione contro di lei per lo stesso motivo.

29 18 dicembre L'ONU proclama il Decennio internazionale delle lingue indigene (2022-2032).

Dall'alto: Wes Studi riceve l'Oscar alla carriera; manifesto per la liberazione di Ilham Tohti; la chiusura definitiva del parco nazionale Uluru-Kata Tjuta; Roxana Quispe sulla copertina di Domingo, supplemento culturale del quotidiano peruviano La república; Aung San Suu Kiy depone alla Corte internazionale dell'Aia per difendersi dall'accusa di genocidio.