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Benvenuti nel museo che parla da solo
Moon Museo Officina degli Oggetti Narranti. Nella periferia potentina c’è un museo che non propone soltanto mostre, ma è aperto alla comunità come Centro di educazione alla sostenibilità.
Vi lavorano associazioni culturali e cooperative sociali che danno spazio anche alla creatività di persone con disabilità —
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Un’officina creativa nata dalla rigenerazione dei locali di un ex magazzino all’ingrosso di giocattoli nella periferia di Potenza, alle porte del quartiere Bucaletto, sorto dopo il terremoto del 1980 per ospitare 3.500 persone, le cui abitazioni risultavano inagibili. Oggi vi risiedono alcuni nuclei familiari multiproblematici con fenomeni di emarginazione: in tale ottica, la valenza sociale del museo Moon è molto forte. Si tratta di una delle realtà più interessanti della Basilicata, sorta nei locali dismessi che sono stati concessi da un’azienda privata, adeguati e persino abbelliti grazie anche ai contributi della Regione Basilicata e della Chiesa Valdese. Nato nel 2016, il Moon si regge sulla creatività degli operatori dell’associazione La Luna al guinzaglio (capofila) e della cooperativa sociale Il Salone dei Rifiutati, che hanno una comune matrice di associati. C’è in tutti loro una naturale vocazione alla sperimentazione dei linguaggi artistici, nel rispetto della sostenibilità e dell’accessibilità.
«La nostra attività è partita nel 2003 ma in altri locali della città, anche se la prima mostra è datata 2009», spiega Sara Stolfi, presidente della cooperativa Il Salone dei Rifiutati. Dal nome attribuito all’esposizione, Le Patamacchine, si intuisce che la fantasia già allora non mancava di certo agli animatori di uno spazio culturale in continuo movimento. Nella fattispecie, era stato creato un luogo di allestimento interattivo per stimolare l’utilizzo delle piattaforme ecologiche per il conferi- mento di Raee che nascevano in quegli anni. «Sulla scia di Matera 2019 è nata la seconda mostra, La Tavola Celeste, che racconta 400 anni di scoperte scientifiche attraverso gli oggetti della cucina», sottolinea Stolfi.
I gestori del museo hanno preso la buona abitudine di coinvolgere la comunità locale con focus specifici che aiutano a fare un adeguato allestimento per ciascuna iniziativa, utilizzando soprattutto oggetti dimenticati o dismessi. La contaminazione di festival e musei di tutta l’Italia ha permesso di acquisire nuove idee. Così è arrivata una terza mostra, che si chiama Da un Capo all’Altro.
Il museo viene gestito attraverso meccanismi di coinvolgimento della comunità locale che determinano
Oltre allo spazio museale, troviamo un “atelier dello scarto” dedicato alla didattica e un’officina per la costruzione di manufatti e installazioni che partono dal recupero: l’Officina del Rifare, curata in sinergia con la cooperativa La Mimosa e il contributo di una banca e una fondazione privata, è un laboratorio di welfare culturale che promuove la sostenibilità ambientale e sociale con pratiche artistiche, dedicato in particolare alle persone con disabilità. «L’Officina del Rifare punta a costruire percorsi di autonomia quotidiana e di empowerment delle competenze l’allestimento di ogni mostra trasversali e specifiche, dando spazio al piacere creativo con la sperimentazione di formule laboratoriali», racconta Francesco Ritrovato, presidente della cooperativa La Mimosa.
L’associazione La Luna al guinzaglio è un Ceas decisamente atipico perché lavora in un contesto sub-industriale e non in mezzo alla natura, puntando sul riutilizzo di materiali di scarto della lavorazione che vengono impiegati nei laboratori sperimentali. Nel corso del 2023 saranno aperti alle scuole del territorio.
I progetti prevedono anche la possibilità di accogliere artisti da tutto il mondo per residenze creative. Con alcuni di loro è stato portato avanti un progetto che è stato poi presentato in diversi Paesi del Mediterraneo: Memori, Museo itinerante degli oggetti “ri-fiutati” delle città mediterranee, dunque “ri-pensati” per essere utilizzati in maniera diversa.
Moon Museo Officina degli Oggetti Narranti via Macchia San Luca, 68, Potenza
Sito: www.museomoon.it
Email: prenotazioni@museomoon.eu
Settore d’intervento: culturale, educazione alla sostenibilità ambientale e sociale