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Così un paese diventa comunità —

Comune di Castelsaraceno. Il ponte tibetano più lungo del mondo, una mappatura di comunità, una progettazione partecipata per la rigenerazione del comune potentino guidato dal sindaco Rocco Rosano. E una fondazione di comunità che curerà e svilupperà “l’ecosistema Castelsaraceno” —

«L’impegno per la politica è molto più grande del ruolo che si riveste»: Rocco Rosano ha 45 anni, è un ingegnere, ha un dottorato di ricerca in “Metodi e tecniche per il monitoraggio ambientale” ed è il sindaco dei 1.197 abitanti (rilevazione al 2022) di Castelsaraceno, piccolo comune in provincia di Potenza. Che il suo impegno politico sia più grande del ruolo di sindaco che riveste dal 2012 lo si vede dalle 1.160 traversine calpestabili del ponte tibetano pedonale più lungo del mondo che ha voluto costruire a Castelsaraceno collegando il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.

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Un’opera ingegneristica straordinaria che ha impiegato 24 tonnellate di acciaio e 5.500 metri lineari di funi e cavi di ancoraggio per reggere il ponte per 586 metri di lunghezza ad 80 metri di altezza. Inaugurato ad agosto del 2021, il ponte, costruito in tre anni (lockdown compreso) e costato 1,5 milioni e al 28 febbraio 2023 ha registrato oltre 35mila ingressi con un indotto di 23 contratti di lavoro attivati, 25 nuove imprese nate nel territorio, oltre 460mila visite al sito web ed 11 giovani impegnati nel servizio civile.

Il ponte, anzi «l’ecosistema turistico partecipato di Castelsaraceno», come lo definisce il sindaco, arriva dopo un lungo lavoro di “progettazione partecipata” che parte da un’idea avuta da Rosano negli anni prima del mandato e prende forma tra il 2015-2016. A Castelsaraceno viene, infatti, elaborata una “mappa di comunità” grazie all’ascolto di tutti i cittadini, dagli anzia- ni ai più giovani, dalle imprese alle famiglie, dalla scuola alla chiesa, per capire quali fossero i punti di forza, di debolezza, le minacce e le opportunità percepiti dalla comunità stessa. E la risposta proattiva al “qua non si può fare niente” è stata l’idea di fare qualcosa che fosse unica al mondo: un ponte che peraltro reca in sé anche il messaggio importante di unire due luoghi, due punti lontani.

«I piccoli comuni secondo me possono essere laboratori di innovazione sociale e di rigenerazione che possono anche rappresentare un nuovo punto di vista nel vedere lo sviluppo dell’Italia, invertendo il paradigma che lo stato tante volte mette nelle politiche dicendo che c’è un divario tra Nord e Sud, che per me invece è un divario tra ciò che viene considerato centro o periferia», ci dice ancora il sindaco Rosano.

L’idea del ponte tibetano pedonale più lungo del mondo nasce da un esperimento di progettazione partecipata del piano di sviluppo della comunità

E di innovazione e rigenerazione per il riequilibrio tra centro e periferia Castelsaraceno ne attiva parecchia. A partire dall’accoglienza di persone migranti con il Sistema accoglienza integrazione: nel centro storico sono ospitate 20 famiglie e il sindaco ha già chiesto un ampliamento del Sai con arrivo di altre 20 famiglie. Coraggiosa anche la scelta urbanistica del

“consumo di suolo zero” che porta al divieto di costruire e impone di rigenerare le tante case abbandonate. E poi le progettazioni e gli investimenti con risorse del Pnrr e con i Programmi europei di sviluppo regionale: quasi 14 milioni di euro complessivi sono destinati a Castelsaraceno per l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, la mobilità sostenibile, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, le opere per consolidamento del dissesto idrogeologico, la riqualificazione del centro storico, il recupero di un mulino ad acqua, il restauro della torre saracena. «Tutto quello che guadagniamo noi lo reinvestiamo: un’economia di comunità che si autosostiene. Stiamo avviando anche un progetto di fondazione di comunità che gestirà tutto il nostro ecosistema. Nella fondazione pubblico e privato si metteranno insieme su questo grande progetto economico e sociale, ma con una visione etica, di responsabilità sociale e di innovazione anche attraverso la creazione di un centro di eccellenza per la ricerca nazionale e internazionale. Castelsaraceno deve diventare un modello perché i piccoli comuni possono essere il vero laboratorio di sviluppo italiano».

Comune di Castelsaraceno piazza Piano della Corte, n. 1, Castelsaraceno (PZ)

Tel. 0973 832013

Sito: www.comune.castelsaraceno.pz.it

Email: comune.castelsaraceno@gmail.com

Settore d’intervento: Amministrazione pubblica

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