3 minute read

→ “Qualcosa di Diverso” Ora c’è buona vita fra gli ulivi della mafia pag

Ora c’è buona vita fra gli ulivi della mafia

“Qualcosa di Diverso”. La cooperativa sociale ha dato vita a “Xfarm agricoltura prossima”, un progetto che si sta sviluppando su 50 ettari di terreni confiscati alla mafia a San Vito dei Normanni (Brindisi). Un luogo in cui tutelare ecosistema e biodiversità e generare culture, lavoro, senso di comunità —

Advertisement

Il gruppo della cooperativa “Qualcosa di Diverso” sui terreni di “Xfarm”, confiscati alla mafia

«Come possiamo trasformare qualcosa legato ad eventi ed attività così negative in un manifesto di buone prassi capace di dare giusto valore al paesaggio agricolo e rurale che abbiamo intorno?». Marco Notarnicola ha ben scolpita nella testa la prima domanda che, lui ed i suoi compagni di cammino, si sono posti quando si sono ritrovati davanti ai 50 ettari di terreni confiscati alla mafia che, dopo il bando promosso dal Comune di San Vito dei Normanni (Brindisi), la cooperativa sociale “Qualcosa di Diverso” era chiamata a gestire. Nata nel La nostra è un’azienda 2014, all’interno dell’espeagricola, ecologica e sociale rienza del Laboratorio Urcapace di generare lavoro, bano ExFadda, il primo banbenessere per la comunità e co di prova della cooperativa miglioramento dell’ecosistema è stata la gestione del ristorante Xfood, per poi passare a qualcosa di decisamente più grande, complesso. Come dar vita ad «un’azienda agricola, ecologica e sociale capace di generare lavoro, benessere per la comunità e miglioramento dell’ecosistema». È su questi terreni, situati a San Vito, nel cuore della Puglia, che la cooperativa ha avuto modo di concretizzare le finalità della legge 109/96, la norma che consente la restituzione alla collettività dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali favorendone il riutilizzo pubblico e sociale.

“Xfarm agricoltura prossima” è nata così, dalla «visione di voler dare all’agricoltura un valore generativo, che fino a quel momento le era stato negato». Per questo, oltre alla produzione di cibo e ai diversi progetti portati avanti, “Xfarm” è «diventato un luogo in cui generare culture, formazione, impegno, costruzione di comunità, istruzione». Con un obiettivo da perseguire che è all’origine di questo percorso: favorire l’inserimento lavorativo delle persone. «Attraverso attività, strettamente legate all’agricoltura e non, la cooperativa ha attivato 15 posti di lavoro, Attraverso attività, un risultato importante, so- legate all’agricoltura, la prattutto in relazione al fatto cooperativa ha attivato 15 posti che l’età media è di 35 anni di lavoro, gli addetti hanno e sono impegnate persone un’età media di 35 anni provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo».

Suolo, biodiversità, ecosistema: dal punto di vista agronomo, su “Xfarm” si sviluppa un tipo di agricoltura organica rigenerativa, «cioè un approccio verso la terra che cerca di ricostruire ecosistemi che spesso sono stati compromessi dall’agricoltura convenzionale». Le produzioni spaziano dall’olio extravergine d’oliva, «che abbiamo chiamato Manifesto per ricordarci i nostri obiettivi principali», all’uva da vino passando per le uova e gli ortaggi. «I pollai di Hasta l’huevo!

sono mobili, le galline vengono spostate in aree diverse tramite il pascolo razionale, controllato e sostenibile. Mentre “Orto in Comune” consente ai consumatori di diventare coproduttori, finanziando la stagione estiva ed invernale».

Non solo. Perché “Xfarm” è anche «agricoltura multifunzionale, dove facciamo eventi, ospitiamo persone, campeggi, attività formative. Il nostro percorso, quindi, si divide in progetti che riguardano agricoltura e allevamento agricolo e inserimento lavorativo di persone che provengono da percorsi psichiatrici». La sfida più recente è la realizzazione dell’agroforesta di “Xfarm” che, al momento, trova spazio in un ettaro di terreno, «qui abbiamo messo a dimora 15 specie di piante diverse che si integrano e possono sostenersi vicendevolmente. È una sperimentazione avviata alla luce dei danni provocati dalla Xylella alle piante di olivo. Vorremmo esportare questo modello a livello regionale in base alle specificità di ciascun territorio», conclude Notarnicola, «in modo da intervenire laddove la Xylella ha già provocato problemi o in misura preventiva dove ce ne fosse bisogno».

Cooperativa sociale “Qualcosa di diverso”

Via Brindisi, snc. – San Vito dei Normanni (Brindisi) Tel. 328.2687989 Sito: www.xfarm.me Email: info@xfarm.me Settore d’intervento: agricoltura sociale, inserimento lavorativo

→ CAPITOLO 3 Pensieri meridiani: tre sfide per cambiare sguardo

Una nuova idea di Puglia nel pensiero del sociologo Onofrio Romano, della direttrice delle edizioni La Meridiana Elvira Zaccagnino e dello lo scrittoreattivista Leonardo Palmisano

This article is from: