Mondo UIL Puglia - Gennaio/Febbraio 2023

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Mensile della Uil Puglia (www.uilpuglia.it) - Anno V - Num. 1-2 - gennaio-febbraio 2023 Parliamoci A Bari l’Assemblea regionale che dà voce ai veri problemi Occupazione 2022 dati positivi ma la strada è lunga
dei lavoratori italiani i salari più poveri d’Europa L’analisi L’allarme
consentiremo
nessuno di fare a pezzi
nostra Italia
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Sono
Non
a
la
Autonomia differenziata

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MONDO UIL di Puglia (www.uilpuglia.it) - Anno V - Numero 1/2 - Gennaio-Febbraio 2023

Reg. Tribunale di Bari - Numero Registro stampa 8/2019 del 17/4/2019

Direttore responsabile: Michele Fiorentino

Coordinamento giornalistico e grafico: Pino Ricco

Redazione: Corso A. De Gasperi, 226 - Tel. 080-5025676 e 080-5648991 - Copyright Uil di Puglia e di Bari

Edizione chiusa il 27 febbraio 2023

2 I n d i c e La scuola caposaldo della nostra civiltà
16 e 17 Necessario fare ordine nella sanità privata
21 Vertenza Natuzzi: è tempo di chiarezza
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Uilp, come restare giovani con un computer
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Ancora una volta si muore di lavoro

A Bari un incidente fatale per un uomo di 78 anni, impegnato nel box

condominiale: “La misura è colma”

l lavoro è ancora una volta sinonimo di morte, anziché di vita. L’ennesimo incidente mortale registrato a Bari (il 15 febbraio n d r ) è la prova che tanto bisogna ancora fare per fermare questa strage silenziosa: non è ammissibile uscire di casa la mattina per conquistare un futuro stabile per sé e per i propri cari e non farvi più ritorno Non è ammissibile salire su un cantiere a 78 anni! A nome della nostra organizzazione rivolgo sentite condoglianze ed esprimo vicinanza alla famiglia della vittima”

Lo dichiara Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil di Puglia commentando la morte di

un operaio 78enne impegnato in un intervento in alcuni box condominiali nei pressi di via Giulio Petroni, nel capoluogo pugliese

“La misura è colma, pensate se tutte quelle persone fossero morte a causa di stragi mafiose, oggi assisteremmo a un moto di indignazione generale, invece il fenomeno è troppo spesso sottovalutato La politica, soprattutto, sia più attenta alle questioni del lavoro e della sicurezza – è l’appello di Ronzoni

ci sono 1 200 morti ogni anno e noi chiediamo che ci si ponga l’obiettivo di ‘ zero morti sul lavoro ’ . Questo è il nostro impegno: continuiamo a rivendicare misure utili per cancellare questa tragedia. L’assunzione di

nuovi ispettori è importante, ma non basta. Anche in Puglia il Consiglio regionale ha approvato maggiori fondi per l’attività Spesal, ma ora è il caso di tradurli in controlli più serrati, perché purtroppo gli infortuni sul lavoro, spesso, non sono incidenti, ma sono omicidi” Insomma, anche nella nostra regione non bisogna mollare ed esercitare il massimo dell’attenzione possibile per cercare di arginare un fenomeno che col passare del tempo si mostra con dolorosa aggressività I numeri, del resto, dicono che proprio la Puglia è uno degli scenari più tragicamente colpiti ed è dunque fondamentale fare fronte comune, a tutti i livelli, per dare una risposta.

G e n n a i of e b b r a i o 2 0 2 3 3 I l f a tt o IL COPIONE La cronaca continua a imporci notizie che non vorremmo leggere: a Bari l’ultimo caso di morte sul lavoro
“I pagina 3 morte operaio_Layout 1 05/mar/2023 10:55 Pagina 1

IL GAP

Cresce un’Italia che resta impantanata nei sui problemi: per questo è necessario un confronto serrato

Cresce il divario ma la Uil non ci sta

Bombardieri a Bari in difesa di chi fa fatica ad arrivare a fine mese:

Riforma fiscale, lavoro e previdenza sono i tre fulcri su cui la Uil poggia il suo impegno per i prossimi anni ed è su questi temi che il sindacato ha chiesto al Governo risposte chiare che non ha ancora avuto

Il segretario nazionale della Uil, PierpPaolo Bombardieri all’assemblea generale regionale di Bari dello scorso 16 febbraio ha parlato di “risposte che non sono state quelle che ci aspettavamo, per questo abbiamo deciso di avviare una grande mobilitazione su tutti i territori regionali” scegliendo e avviando la prima assemblea nell’azienda chimica del vice presidente di Confindustria

“Abbiamo parlato di precariato e hanno reinserito i voucher, in

aree che tendenzialmente soffrono di lavoro nero e salari bassissimi. Chiediamo la riforma fiscale e hanno scelto di inserire la flat tax, dicendoci che bisogna riequilibrare il sistema fiscale. Noi invece ci rifacciamo alla Costituzione che parla di progressività”

Su questo punto il segretario nazionale ha espresso tutto il suo dissenso sulla linea adottata dal governo che va in senso contrario azzerando il concetto di giustizia sociale. Nella narrazione dell’esecutivo la flat tax dovrebbe essere di aiuto alle partite iva, ma dati alla mano nessun sostegno concreto va ai lavoratori che guadagnano 15mila euro Cresce il divario tra chi guadagna troppo e chi troppo poco e nes-

suna misura punta realmente al sostegno di questi ultimi. Lo rivela il segretario generale che ricorda come il governo non abbia “pensato di equiparare la condizione di una partita iva che guadagna 12, 15mila euro annui con il lavoro dipendente che ha una no tax area sotto i 12mila”

C’è poi un generale problema salariale accentuato dall’inflazione salita al 10% che ha di fatto impoverito i lavoratori e le lavoratrici. “Ci dicono che l’inflazione scenderà a settembre al 5% e a novembre forse al 2%, ma nel frattempo quel 10% in meno di potere d’acquisto chi lo ridà ai lavoratori?”. Il governo usa come vessillo la crisi per non sostenere misure a favore dei lavoratori ma

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“Nessun sostegno per i lavoratori”
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anche su questo punto Bombardieri è in disaccordo “la produttività delle imprese è aumentata perché gli ammortizzatori sociali delle aziende sono i mancati aumenti salariali” ritornando così al punto iniziale, il carico che pesa sui lavoratori continua a crescere indisturbato E se il governo non dà risposte, il sindacato propone soluzioni, ad oggi inascoltate come l’extra tassazione sugli extra profitti “Il governo Draghi aveva messo sul tavolo 11mila aziende per un totale di 14 miliardi, il governo Meloni 7mila aziende e 2 miliardi La sensazione che abbiamo è che diminuisce l’intenzione di intervenire su chi ha fatto i grandi profitti, come

sulla reale volontà del governo di aiutare i lavoratori – quando assistiamo ad una tassazione sul lavoro al 23% e una sulle rendite finanziare allo 0,5% Questo in un Paese civile non può essere accettato”. Infine, Bombardieri è intervenuto anche sulle pensioni e su Opzione donna, la misura di accesso anticipato alla pensione che consente alle lavoratrici di andare in pensione con 35 anni di contributi e 58 anni di età, con una riduzione della pensione pari al 30% “Economicamente un vantaggio per lo Stato già dal quinto anno di pensione, ma anche su questo punto il governo ha deciso di andare in direzione contraria, pensando di innalzare l’età

Gli anni a venire che attendono noi ed i nostri figli dipendendono dalle scelte che saranno fatte oggi

Fino a maggio assemblee in giro per l’Italia

L’iniziativa Uil nazionale “Diamo voce al Paese reale” è partita lo scorso 14 febbraio, quando il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri ha scelto la fabbrica del vice presidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, in provincia di Frosinone, per avviare il percorso a sostegno delle rivendicazioni della sua organizzazione, con un'assemblea dei lavoratori dello stabilimento ciociaro. Giovedì 16 febbraio è stata la volta dell'assemblea dei delegati Uil della Puglia E poi, sino alla fine del mese di maggio, tutto il sindacato di via Lucullo sarà impegnato in un'azione sindacale di confronto con la propria base

"Nei prossimi mesi - ha sottolineato Bombardieri - porteremo avanti le nostre iniziative sul territorio e nei luoghi di lavoro per incontrare lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, ascoltare le loro richieste e informarli sull'andamento del confronto col Governo Da questo confronto dipenderanno le nostre scelte: se non saranno accolte le proposte, valuteremo con Cgil e Cisl le modalità per una mobilitazione unitaria".

banche e big pharma” Il recupero di 15 euro lordi sul cuneo fiscale, stabilito dal governo, ha quindi del ridicolo di fronte all’enorme carico che i lavoratori e le lavoratrici sostengono per far andare avanti il Paese.

“A noi sorge qualche dubbio

pensionabile per poter usufruire della misura da 58 a 60, inserendo uno scaglionamento a seconda che la lavoratrice abbia o meno dei figli, sia disabile o abbia una persona non autosufficiente a carico. Come se il doppio e triplo lavoro che

le donne svolgono con la cura della famiglia non sia già abbastanza. Le persone che sono qui oggi - ha concluso Bombardieri - vogliono risposte concrete La Uil è un ’organizzazione viva, nella quale tanti lavoratori e lavoratrici hanno fiducia”.

IL FUTURO
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BUIO

La Puglia è una terra che annaspa in un mare di vertenze. La Uil c’è e cerca soluzioni durature

Puglia, 52 vertenze e una crisi profonda

A Bari seconda tappa del percorso

ogliamo far arrivare al Governo nazionale e a quello regionale la voce reale del Paese perché ci sembra spesso che chi ci governa stia pensando ad un Paese diverso da quello che noi viviamo”.

Con queste parole il segretario organizzativo nazionale e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni è intervenuto all’assemblea generale regionale di Bari L’assunto su cui si basa Ronzoni è semplice: per far ripartire il Paese bisogna aumentare i consumi e per farlo bisogna dare alle donne, agli uomini, ai giovani e ai pensionati più reddito.

Insomma, lo scorso 16 febbraio la Puglia è diventata protagonista della mobilitazione nazionale della Uil “Diamo voce al

Paese reale” Quella tenutasi all’Uci Cinemas Showville è stata una grande assemblea regionale, alla presenza del segretario generale nazionale PierPaolo Bombardieri, con interventi di delegati e delegate di tutte le categorie, che ha di fatto aperto una lunga fase di confronto nei luoghi di lavoro e sui territori, per condividere con i lavoratori e le lavoratrici, con i pensionati e le pensionate, idee, temi e proposte per un Paese più giusto, più equo, più solidale, con il lavoro di nuovo al centro.

“Bisogna rimettere nella disponibilità delle persone i soldi e per farlo dobbiamo rivedere i contratti”, ha spiegato Ronzoni ricordando come ad oggi ci siano oltre 7 milioni di lavoratori che aspettano il rinnovo del loro

contratto Ma non solo, è fondamentale detassare gli aumenti salariali intervenendo sul cuneo fiscale Redistribuire la ricchezza significa ridurre la forbice tra chi ha troppo e chi ha troppo poco.

“C’è inoltre un problema emergenziale che riguarda i giovani, non possiamo pensare che il reddito di cittadinanza – che pure è una misura importante ma da rivedere - sia la soluzione per il futuro”

La stabilizzazione del lavoro è l’obiettivo e ci sono Paesi europei che si stanno muovendo in questa direzione, come la Spagna “dove hanno fatto una scelta molto coraggiosa eliminando i contratti a tempo determinato, dando ai giovani la certezza di un posto di lavoro e

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“Diamo voce al Paese reale”
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Da noi salari più bassi che altrove
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“Bene la mobilità in deroga, ora il rilancio”

Mobilità in deroga per area di crisi industriale complessa: “Bene l’accordo, ora si lavori per il rilancio occupazionale e produttivo”

“La sottoscrizione dell'accordo per la concessione del trattamento di mobilità in deroga per l'anno 2023 rappresenta sicuramente un’ottima notizia, che permette di guardare con maggiore serenità all’immediato futuro in un’area strategica per il tessuto economico, produttivo e occupazionale regionale”.

Lo dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario della Uil Puglia

La misura, valida per dodici mesi e per la quale sono stati stanziati 2,5 milioni di euro, è destinata ai lavoratori licenziati da imprese situate nei comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte appartenenti all'area di

crisi industriale complessa di Taranto, già beneficiari della mobilità in deroga “Tuttavia - continua il commissario - se la disponibilità di ammortizzatori sociali è importante, ancora più importante è mettersi seriamente al lavoro per rilanciare l’area di crisi industriale complessa, per invertire la tendenza e renderla competitiva e attrattiva per nuovi investimenti, al fine di creare le condizioni per una stabilità occupazionale oltre che per generare nuove opportunità lavorative. In tal senso auspichiamo, da parte della Regione Puglia, la stessa disponibilità manifestata per la sottoscrizione dell’accordo sulla mobilità Inoltre – conclude Ronzoni - sarebbe utile espandere tale misura anche ad altre aree industriali del territorio regionale in difficoltà”.

Lavoratori in nero a Brindisi

Sui cinquantuno lavoratori a nero e irregolari emersi dai controlli della Guardia di finanza di Brindisi nel settore manifatturiero intervengono il segretario organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni e il coordinatore provinciale della Uil Brindisi, Fabrizio Caliolo

“Il lavoro nero o irregolare è sempre una piaga che combattiamo a tutti i livelli Il lavoro dev’essere sicuro e retribuito secondo i contratti nazionali di riferimento, gli unici che garantiscono, oltre a una equa retribuzione anche tutte le tutele fondamentali. La Uil da sempre chiede un aumento dei controlli e delle ispezioni sui luoghi di lavoro. La frequenza dei controlli, in Puglia, è troppo bassa, in media una ogni dieci anni e questo facilita il proliferare di situazione di sfruttamento dei lavoratori, oltre che di infortuni. Crediamo che non si possa prescindere da questo punto Il lavoro va tutelato sotto ogni aspetto, dalla regolarità contrattuale alla normativa sulla sicurezza: solo in questo modo il tessuto economico e sociale del territorio potrà crescere”

di una prospettiva di vita futura”.

Guardando nello specifico alla Puglia, Ronzoni ha ricostruito due assi: sanità e infrastrutture. “La sanità non può essere quella che è oggi, il territorio è stato abbandonato, non vengono fatti investimenti e manca il personale. Tutti punti su cui abbiamo condivisione d’intenti con

Cgil e Cisl. Mentre sul versante infrastrutture non solo vanno potenziate autostrade, ferrovie e aerei, ma anche il sistema portuale va attenzionato”. Interventi necessari e improrogabili se si pensa che in Puglia sono a rischio 10mila posti di lavoro legati alle crisi industriali di automotive ed ex Ilva e sono attualmente ancora aperte 52

vertenze che vanno chiuse il prima possibile Ed entrando nel merito della situazione dello stabilimento Bosch di Bari, Ronzoni ha aggiunto che “ non si può perdere un ’eccellenza di questa regione che per anni ha dato occupazione e sviluppo”

“Stiamo chiedendo alla Regione e alle controparti di dare risposte concrete. C'è un problema legato all’occupazione, c'è un problema legato ai salari, perché - ha spiegato con chiarezza il commissario - quelli della Puglia sono più bassi rispetto ad altre Regioni, c'è un problema di assistenza e di sanità. Abbiamo chiesto investimenti, quindi chiediamo al governo regionale di metterci al tavolo per trovare le giuste soluzioni”.

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“Vanno aumentati i controlli”
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FRONTE UNICO

La proposta del ministro Calderoli sull’autonomia differenziata è un colpo mortale per il Sud

“Non consentiremo di dividere il Paese”

La Uil e l’Autonomia differenziata:

utonomia differenziata: un progetto per il Paese?”, è il titolo del convegno organizzato dalla Uil nazionale al quale hanno partecipato esponenti del mondo politico, accademico e della ricerca. Nella domanda retorica del titolo sono condensate tutte le perplessità e le critiche per un progetto che rischia di creare nuove diseguaglianze e nuovi squilibri.

“Siamo di fronte a una norma incostituzionale e bisogna avere il coraggio di dirlo”. È netto il giudizio del segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che prosegue il suo intervento chiedendosi: “Quali sono le diseguaglianze in questo Paese e come colmiamo i divari?

E, solo per fare un esempio, i livelli essenziali delle prestazioni

spettano al Governo o al Parlamento? Il progetto sull'autonomia non risponde a queste e a tante altre domande Noi non possiamo accettare divergenze a livello di scuola, di sanità, di infrastrutture, di politiche energetiche, di contratti di lavoro Su tutti questi capitoli servono decisioni di carattere nazionale La verità è che, complessivamente, anche sui temi del lavoro, manca un confronto vero con il Governo: siamo stati chiamati solo per essere informati. Evidentemente, è una scelta politica” Bombardieri, poi, ripropone alcuni dati che confermano le condizioni di disparità territoriale e sociale “L'analisi dei Conti pubblici territoriali - ha sottolineato - ha messo in evidenza che, già

oggi, la distribuzione dei fondi avvantaggia le Regioni settentrionali che, in media, ottengono un finanziamento pro capite di 12 908 euro a fronte dei 10 484 euro dei cittadini del Sud Se si considera, poi, la spesa complessiva del Settore Pubblico allargato, nel 2020, le Regioni del Nord sono state destinatarie di circa il 49% dei finanziamenti, mentre poco meno del 28% è stato appannaggio del Sud: una distribuzione sostanzialmente invariata da oltre 20 anni a questa parte. Inoltre, la spesa corrente pro capite, sempre nel 2020, è stata pari a 16 785 euro al Nord, mentre al Sud si è fermata a 12.927 euro: una differenza di circa 4 mila euro, rimasta costante negli ultimi dieci anni, durante i quali, dun-

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“Da sempre il Sud ottiene meno finanziamenti del Nord: ora basta”
“A pagina 8 e 9 autonomia_Layout 1 05/mar/2023 11:04 Pagina 1

que, ogni singolo cittadino del Sud è stato destinatario, complessivamente, di 40 mila euro in meno di spesa pubblica rispetto a ogni singolo cittadino del Nord. E, infine - ha concluso Bombardieri - anche il differenziale retributivo è notevole: un lavoratore del Sud percepisce 8.900 euro annui in meno rispetto a un suo collega del Nord”

Nella sua relazione introduttiva, anche la segretaria confederale, Ivana Veronese, ha messo l'accento su alcuni dati: “Un incremento delle aliquote e dei tributi si è determinato, già a prescindere dall'autonomia differenziata, con i Decreti attuativi sul fisco municipale e su quello regionale e provinciale Da questo punto di vista - ha precisato Ve-

ronese - i dati sono emblematici: tra Irpef Regionale e Comunale si è passati da un esborso medio pro capite di 389 euro nel 2009 ai 620 euro medi nel 2021, con un aumento del 59,4%.La spesa di Regioni ed Enti Locali è passata dai 207 miliardi di euro del 2002 agli oltre 275 miliardi del 2021, con un aumento del 27,5%. È questo il nocciolo della questione da tenere in debito conto e non la distribuzione di ulteriori poteri e funzioni alle Regioni. Ebbene - ha sottolineato Veronese - il disegno di Legge sull'autonomia differenziata non istituisce un fondo perequativo a supporto dei territori con minore capacità fiscale per abitante, come invece è stabilito dall'articolo 119 comma terzo della nostra Costituzione”.

Sindacato

Giornalisti gli auguri della Uil

Ad Alessandra Costante e a Vittorio Di Trapani, eletti dalle assise congressuali ai vertici della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), vanno i sinceri auguri di buon lavoro e le vive congratulazioni di tutta la Uil “L'auspicio - si legge in una nota Uil - è che si possa attuare, insieme, Sindacato confederale e Sindacato dei giornalisti, un'azione congiunta affinché il lavoro sia rimesso al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica e, soprattutto, della politica e del Governo. I problemi economici e sociali del nostro Paese hanno proprio questa matrice: la mancanza di un progetto di valorizzazione del lavoro. Il Sindacato confederale e il Sindacato dei giornalisti, ciascuno per la propria parte, hanno questa responsabilità e, al tempo stesso, questo impegno: rappresentare le aspettative, le esigenze, i problemi del mondo del lavoro e rivendicarne diritti e tutele. Facciamo insieme questa battaglia e potremo ottenere grandi risultati”.

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DUE VELOCITA’

La Uil, con Cgil e Cisl, ha scritto al Sindacato europeo per ricordare che tutti i lavoratori hanno pari dignità

I lavoratori europei vanno tutelati tutti

nione Europea, Aiuti di Stato e Fondo Sovrano: lavoratori e sistemi industriali dei diversi Paesi vanno tutelati allo stesso modo

E’ quanto sostiene il segreteraio generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, rendendo noto che “insieme a Cgil e Cisl la Uil ha scritto al sindacato europeo ”

“La solidarietà europea dimostrata durante la pandemia - si afferma nella nota - rischia di diventare un lontano ricordo di fronte al ritorno degli egoismi nazionali. L’andamento dei lavori del Consiglio Europeo e le discussioni riguardanti la risposta europea all’Inflaction reduction act americano ci preoccupano particolarmente”

Per Cgil, Cisl e Uil “ una modifica del quadro temporaneo degli

aiuti di Stato, se non accompagnata dall’istituzione di un fondo sovrano europeo a disposizione degli Stati membri per gli investimenti verdi, rischierebbe di creare ulteriori asimmetrie tra i diversi sistemi industriali, mettendo a rischio la tenuta del mercato interno a vantaggio solo di alcuni Paesi come la Germania”.

Insomma, affermano i sindacati con una certa durezza “ non è questa l’Europa unita e della solidarietà per cui ci battiamo. Abbiamo bisogno di misure comuni in grado di garantire una crescita coesa dal punto di vista economico e di proteggere allo stesso modo i lavoratori di tutti i Paesi europei L’interesse generale europeo, la necessità di rafforzare l’integrazione e l’agire

all’unisono vengono prima delle divisioni politiche tra Governi nazionali”.

“Come sosteniamo da tempoaggiunge Bombardieri - siamo convinti che la strada migliore per rispondere all’IRA e ridare nuovo slancio alla politica industriale europea e agli investimenti in materia di tecnologie verde sia lo sviluppo di un Fondo Sovrano Europeo finanziato attraverso l’emissione di eurobond Per queste ragioni, insieme a Cgil e Cisl, abbiamo chiesto alla Confederazione Europea dei Sindacati di discutere la questione alla prossima riunione del Comitato esecutivo, in modo da rafforzare l’azione rivendicativa del movimento sindacale europeo nei confronti delle istituzioni europee ” .

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La Uil, con Cgil e Cisl, ha scritto al Sindacato continentale: “Subito misure comuni per la crescita”
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Il commento del segretario confederale Proietti e del segretario Uilp Barbagallo

Finalmente arriva un primo passo in favore della popolazione anziana

«Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge delega in materia di politiche in favore della popolazione anziana. Un ulteriore importante passo avanti per la definizione della Legge quadro nazionale sulla Non Autosufficienza. Dopo anni di battaglie sindacali anche il nostro Paese si dota di una legge che garantirà diritti fondamentali ad oltre 14 milioni di persone anziane».

Ad affermarlo Domenico Proietti, segretario confederale Uil e Carmelo Barbagallo, segretario generale Uilp

«Questo DDL si propone di garantire servizi per la non autosufficienza uniformi su tutto il territorio nazionale, promuovere l'invecchiamento attivo e in buona salute, tutelare i caregivers e riformare il sistema delle residenze sociosanitarie per anziani. Obiettivi per noi fondamentali. Purtroppo, il DDL non mette a disposizione ulteriori risorse per assicurare a tutte le persone interessate i servizi necessari. E le riforme a costo zero, come sappiamo, non esistono. Attendiamo l'apertura di un confronto con le Istituzioni per poter costruire insieme questa legge di civiltà, anche portando avanti ciò che è contenuto nella piattaforma unitaria del sindacato confederale e del sindacato dei pensionati Bisogna fare presto e bene»

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CAUTELA

Sul piano occupazionale il 2022 ha lasciato dati timidamente positivi: non basta, la strada resta lunga

Indicatori positivi ma la strada è lunga

Veronese commenta i dati del 2022:

Il 2022 sembra sia stato un anno importante per i contratti a tempo indeterminato, un anno di crescita. È sicuramente confortante quello che emerge dagli indicatori Istat di dicembre sul mercato del lavoro e dalla nota congiunta Ministero del Lavoro-Anpal-Banca d'Italia di due giorni fa in cui si cita il 2022 come l'anno in cui si è rafforzata la crescita dei contratti a tempo indeterminato.

“Forse è merito degli incentivi in campo - ipotizza la segretaria confederale Ivana Veronese - forse anche di una crescente consapevolezza da parte delle aziende che per una ripartenza che guardi lontano, dopo anni di insicurezza ed incertezza, c'è bisogno di stabilità che passa innanzitutto per rapporti di la-

voro che durino nel tempo, che fidelizzino le parti, che diano sicurezza all'azienda e, al contempo, alla lavoratrice e al lavoratore. Ma il passo è ancora lungo, perché la precarietà lavorativa e gli abusi nell'utilizzo di alcune tipologie di ingresso nel mercato del lavoro sono ancora molto alti” Per questo Veronese afferma che “siamo assolutamente consapevoli che precarietà e flessibilità sono due sostantivi dal diverso significato e che le aziende hanno bisogno anche di una fisiologica flessibilità lavorativa, ma quest'ultima deve passare per la contrattazione e non per forme atipiche di lavoro come i PrestO, indice di precarietà, o per contratti a termine che si rinnovano all'infinito Ripartiamo

da un mercato del lavoro serio dove a fare la differenza è la correttezza nell'applicazione dei contratti di lavoro e dei Contratti Collettivi con la "C" maiuscola”

Ma il futuro è tutto da scrivere: “C'è poi bisogno di lavorare molto su altre tre questioni fondamentali per la crescita dell'occupazione - sostiene la segretaria - : il Mezzogiorno, le donne e i giovani. Occorre creare le condizioni, che non sono solo gli incentivi alle assunzioni, per rimettere in moto l'occupazione nell'area del Paese con la crescita più lenta, dove il tasso di disoccupazione è quasi il doppio di quello nazionale (14% a fronte del 7,8%) e quello di lunga durata per oltre 12 mesi è del 9,1% (a

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“E’ stato un anno di crescita per i contratti a tempo indeterminato”
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Parità di genere, atto grave se cancellata

“La legge 162/2021 ha promosso un nuovo istituto nel nostro ordinamento, quello della certificazione della parità di genere Un istituto che ha come obiettivo quello di valorizzare le politiche e le pratiche che possano ridurre il divario di genere nelle opportunità di crescita occupazionale, nei livelli salariali, nei ruoli all’interno delle imprese”

Lo affermano le segretarie confederali di Cgil, Cisl, Uil, Tania Scacchetti, Daniela Fumarola, Ivana Veronese.

“Uno strumento - proseguono le dirigenti sindacali - che abbiamo giudicato importante a patto che sia fortemente collegato alla contrattazione e adottato con il pieno coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori. Inoltre offre due importanti incentivi alle aziende che adottano la certificazione: un esonero contributivo e l’attri-

buzione di un punteggio premiale nella partecipazione ai bandi di gara finanziato con fondi europei”

Per Scacchetti, Fumarola, Veronese “se, come sembra, nel codice dei contratti in discussione alla Commissione al Senato è sparito il riferimento alla certificazione della parità di genere saremmo di fronte a una scelta grave, che considera i temi della parità di genere come un tema burocratico e non come una necessità per far ripartire con maggiore sostenibilità e maggiore equità la crescita del Paese”

“Chiediamo quindi che si recuperi quel riferimento e si rafforzino, con riguardo alle risorse Pnrr ma non solo, tutte le politiche e le azioni utili a favorire la piena e forte partecipazione delle donne al mercato del lavoro”, concludono Scacchetti, Fumarola, Veronese

fronte del dato nazionale del 4,4%) Occorre fare di più per le donne che hanno un tasso di occupazione di 18,3 punti più basso dei colleghi uomini, per tutte quelle donne che devono rinunciare a un lavoro per motivi di assistenza familiare (il tasso di inattività femminile è del 43,4%, a fronte del 25,2% maschile) Ed infine, ma non da ultimo, i giovani Sono il futuro Diamogli gli strumenti necessari per crearselo a cominciare da un lavoro stabile e sicuro” In sostanza, resta la conferma: c’è molto da lavorare ancora e la strada è ancora inevitabilmente lunga Ma le idee sono chiare, gli obiettivi pure: il confronto con le istituzioni, governo in primis, non spaventa e continuerà

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Codice degli appalti con poco entusiasmo

I segretari confederali di Uil, Cgil e Cisl invitano alla prudenza nella valutazione: molti punti da chiarire

l Codice dei contratti pubblici è un tema di particolare importanza e delicatezza poiché riguarda: lo sviluppo del Paese, l'utilizzo corretto e trasparente delle risorse destinate agli investimenti pubblici, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori Per questo riteniamo importante l'audizione di oggi presso la Commissione della Camera, in merito al progetto di riforma Il nostro auspicio è quello di un nuovo Codice degli appalti che garantisca, finalmente, certezza e attuazione alla normativa". Ad affermarlo in una nota unitaria i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello, Tiziana Bocchi. Per Massafra, Cuccello e Bocchi "non si può però prescindere da alcune questioni di grande criticità che vanno affrontate conciliando le priorità di semplificazione, tutela del lavoro e qualità del sistema. É necessario dunque - sottolineanopartire da un intervento strutturale di qualificazione delle stazioni appaltanti, riducendole nel numero e dotandole di personale formato ed adeguato, in stretto raccordo con le categorie del Pubblico Impiego. É importante ridurre il perimetro operativo dell'appalto integrato che, per come è formulato, rappresenta una limitazione alla funzione di progettazione in capo alla Pubblica Amministrazione Va affermato il principio dell'evidenza pubblica dell'appalto, riducendo al necessario le procedure negoziate senza bando di gara e gli

affidamenti diretti, a garanzia della trasparenza e della sana concorrenza È necessario reintrodurre l'adeguamento dei prezzi a fronte degli aumenti del costo del lavoro derivanti dai rinnovi dei Ccnl Va escluso il meccanismo di 'subappalto a cascata', che avrebbe come effetto quello di rendere più difficile il controllo sulla legalità ed il rispetto delle condizioni di lavoro nel meccanismo di allungamento della catena di appalto. Per questo sarebbe opportuno anche rafforzare ulteriormente la congruità certificata dalle Casse Edili per gli appalti di lavori, garantire la certezza del rispetto dei perimetri contrattuali e prevedere l'utilizzo magari di altri strumenti specifici per gli appalti di servizi e forniture per misurare la congruità dell'incidenza della manodopera"

Inoltre, per Massafra, Cuccello e Bocchi "è opportuno, per la qualità dell'appalto, ridare centralità al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, rendendo residuale il meccanismo del massimo ribasso rafforzando il ruolo di prevenzione e controllo da parte dell'Anac. Esprimiamo un giudizio negativo in merito all'abrogazione del Piano dei trasporti e della logistica concepito in una logica programmatoria interdipendente tra viabilità stradale, ferroviaria e marittima, riducendo, invece, tale programmazione ad elenco di opere senza tenere conto di una visione complessiva dell'intero sistema"

Sul tema della governance Massafra, Cuccello e Bocchi hanno dichiarato "è indispensabile il coinvolgimento e la presenza strutturata delle organizzazioni

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“I pagina 14 e 15 appalti_Layout 1 05/mar/2023 11:19 Pagina 1

Il nuovo Codice degli appalti lascia più di una perplessità nei sindacati, che chiedono una verifica

Contratto legno-arredo interrotte le trattative

Interrotte le trattative con Federlegno per il rinnovo del Contratto Nazionale del legno-arredo scaduto il 31 dicembre scorso, uno dei più importanti settori del del made in Italy, in totale 200 mila addetti Lo fanno sapere le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil che spiegano “abbiamo interrotto il negoziato a causa delle enormi distanze in materia salariale tra noi e la controparte e l’indisponibilità di quest’ultima a riconfermare il modello contrattuale consolidato dal 2016, che consente di recuperare in maniera più efficace il potere di acquisto per i lavoratori ”

Per questo, le segreterie nazionali di Feneal Filca Fillea proclamano per il 21 aprile uno sciopero di 8 ore, con iniziative a livello territoriale. Da lunedì

sarà stato di agitazione “con il blocco immediato degli straordinari e della flessibilità e assemblee in tutti i luoghi di lavoro per spiegare le motivazioni della rottura della trattativa con Federlegno e preparare lo sciopero di aprile” conclude la nota dei sindacati delle costruzioni Cgil Cisl Uil

sindacali nella Cabina di regia".

"Infine, ribadiamo la necessità di consolidare e rafforzare quanto di positivo è già contenuto nella proposta in discussione: l'esclusione dei costi della manodopera dai ribassi; il ripristino dell'obbligatorietà dell'inserimento nei bandi di gara delle clausole sociali; il ricorso all'OEPV per l'affidamento degli appalti di 'servizi labour intensive'; l'indicazione nei bandi di gara dei Ccnl nazionali e territoriali; il riconoscimento, ai lavoratori in subappalto, del trattamento economico e normativo e l'applicazione del medesimo contratto applicato ai lavoratori dell'impresa appaltatrice".

"Stiamo predisponendo - concludono Massafra, Cuccello e Bocchi - gli emendamenti che riteniamo possano essere migliorativi per le lavoratrici ed i lavoratori italiani impegnati negli appalti dei lavori, servizi e forniture"

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La Feneal: “Enormi distanze in materia salariale”
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IDEE CHIARE

Il mondo della scuola e la Regione Puglia si muovono di concerto per evitare l’ennesima beffa al Mezzogiorno

La scuola caposaldo della nostra civiltà

Fronte unico in Puglia tra sindacati e Regione contro le scelte del governo: “No al ridimensionamento”

Fronte comune in Puglia contro il dimensionamento scolastico voluto dal ministro Valditara Si è svolto lo scorso 8 febbraio l’incontro tra l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo, USR Puglia e le organizzazioni sindacali del comparto Scuola (Uil Scuola, Cisl Scuola, Flc Cgil, Anief, Fgu Gilda-Unams, Snals/Confsal) per un confronto sul dimensionamento scolastico previsto dal Governo nazionale, che porterebbe ad una chiusura di 60 scuole in Puglia e oltre 600 istituti in Italia nell’arco dei prossimi due anni Uno scenario preoccupante che avrebbe impatti pesantissimi in tutto territorio su cui la Regione Puglia darà battaglia, avviando le procedure per impugnare davanti

alla Corte Costituzionale il provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità 2023. Le organizzazioni sindacali hanno condiviso la forte e netta opposizione, esprimendo pieno sostegno alla strada del ricorso, strada intrapresa anche dalla Regione Campania e probabilmente anche da altre regioni La perdita di circa 60 autonomie scolastiche e dei corrispondenti posti di DS e DSGA, oltre che di docenti e ATA, non è sostenibile per un territorio regionale complesso e fragile come quello pugliese che esprime esigenze di presidio costante del territorio del servizio di scuola statale. In tal modo si accentuerebbe l’elevato indice di dispersione scolastica già a livelli preoccupanti e non più sostenibili.

“Le Organizzazioni Sindacali sosterranno in maniera compatta l’azione della Regione, volta a contrastare un ’assurda imposizione normativa, in nome di un risparmio di spesa risibilehanno dichiarato i rappresentanti delle sigle sindacali presenti - la cui responsabilità viene falsamente ricondotta al Pnrr, applicativa di un principio inaccettabile di adeguamento delle dimensioni degli istituti al costante decremento demografico che rischia di non avere alcun termine. Istituire scuole di dimensioni enormi e, a questo punto, sempre crescenti è l’esatto contrario di ciò di cui i nostri territori, le nostre comunità, gli studenti e i lavoratori della scuola hanno bisogno È l’ennesima attestazione di un di-

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Una gesto di solidarietà per il terremoto in Turchia

Una raccolta fondi destinata ad aiutare le popolazioni che abitano i luoghi colpiti dal sisma. È l’iniziativa lanciata in tutti i luoghi di lavoro e nei territori da Cgil, Cisl, Uil. “Continua ad aggravarsi il bilancio del fortissimo terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio ha colpito i territori della Siria meridionale e della Turchia. Intere città rase al suolo, decine di migliaia le vittime e centinaia di migliaia le persone sfollate. Numeri purtroppo destinati a crescere di ora in ora e che determineranno una vera e propria crisi umanitaria senza precedenti”, sottolineano i segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Luigi Giove, Daniela Fumarola, Emanuele Ronzoni.

“Un territorio già fortemente provato dalla guerra civile che da anni dilania le popolazioni si trova, oggi, a dover affrontare anche questa drammatica realtà Sin dalle prime ore successive al sisma si è messa in moto la macchina internazionale degli aiuti Molti Paesi, tra cui l’Italia, si sono mobilitati per contribuire ai soccorsi inviando uomini, mezzi, beni essenziali e risorse economiche

Anche Cgil, Cisl, Uil vogliono fare la propria parte attraverso una raccolta fondi, destinata ad aiutare le popolazioni che abitano i luoghi colpiti dal sisma, un sostegno concreto attraverso un gesto di solidarietà e di vicinanza”

Le donazioni potranno effettuarsi sul seguente conto corrente intestato a CGIL CISL UIL SOLIDARIETÀ POPOLAZIONI TERREMOTATE TURCHIA E SIRIA IBAN IT 38 I 01030 03201

000006700060

Per bonifici effettuati all’estero BIC: PASCITM1RM1

segno dissennato sulla gestione della scuola statale prodotto con totale noncuranza degli effetti che questi provvedimenti normativi producono sulla qualità del servizio, nonché sulla gestione degli enti locali Le Organizzazioni Sindacali continueranno a tenere alta l’attenzione e il livello di mobilitazione contro questo

provvedimento sul dimensionamento scolastico, così come sui paventati disegni di autonomia differenziata che intendono colpire la scuola statale dei nostri territori” hanno concluso i sindacati

“La Puglia resisterà con forza ad una politica che vuole accorpare le scuole senza alcuna reale riflessione, che non tiene conto

della natura articolata della scuola, delle esigenze delle regioni, dei territori, della voce delle persone che noi in qualità di assessori rappresentiamo” fa sapere l’assessore Leo, che aggiunge: “L’autonomia didattica non è un diritto su cui si può trattare, non si tratta sul futuro dei ragazzi, non si tratta sul futuro dei lavoratori, non si tratta sull’unico strumento di democrazia reale: la scuola È stata la nostra più grande conquista, perché solo con l’istruzione si garantisce il futuro possibile per tutte e tutti, e noi su questo non intendiamo trattare Non torneremo indietro ad un sistema sempre più privato. La pandemia ha avuto l’unico merito di farcelo capire concretamente: la scuola e la sanità sono gli unici due diritti della nostra società di cui non possiamo fare a meno. Gli unici su cui non si può trattare”, ha concluso Leo

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POSTI A RISCHIO

Prosegue il confronto per cercare di capire il futuro della Bosch a Bari, ma finora restano tutti i dubbi

La crisi della Bosch resta un problema

Riunione in Regione per trovare uno spiraglio, ma le risposte deve darle innanzitutto l’azienda

Si è tenuta il 15 febbraio, convocata dalla Regione Puglia, la prima riunione di monitoraggio dell’accordo siglato con Bosch del luglio 2022 per la fabbrica di Bari

Dalla sigla dell’intesa sono usciti circa 50 lavoratori, portando l’organico dello stabilimento di Bari a circa 1 650 dipendenti Inoltre è un po ’ aumentato il numero di addetti alla eBike, che a regime passerà da 100 a 150; la allocazione della GP produrrà invece occupazione per 50 persone; infine 10 persone hanno accettato il part time, 13 si sono candidate all’outplacement e 3 si sono trasferiti a altra realtà del gruppo Bosch.

Ciò che sta accadendo conferma l’urgenza di una più vasta diver-

sificazione industriale da parte di Bosch, tanto più che l’Unione europea ha confermato la messa al bando del motore endotermico e che fra due anni a normativa vigente non ci saranno più ammortizzatori sociali utilizzabili. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali è difatti estremamente alto e promette di aumentare Alla luce di ciò chiediamo a Bosch di presentare piani di riconversione industriale e di fare domanda di accordo di programma, alla Regione Puglia di apprestare corsi di formazione per aiutare i dipendenti che volessero cercare occasioni lavorative esterne e al Governo di aiutarci a fronteggiare la transizione all’elettrico, anche attraverso nuovi ammortizzatori sociali

Di fronte alla messa al bando del motore endotermico la politica non è riuscita ancora a programmare una seria strategia industriale a partire dal settore automotive che, da sempre, rappresenta il volano dello sviluppo della mobilità e della economia reale. Senza un progetto ed una visione condivisa con le organizzazioni sindacali, le ricadute industriali, sociali ed occupazionali saranno drammatiche e saranno ben visibili oggi, ancor prima del 2035 Ad essere colpita è l’intera area di Bari, che quindi pensiamo debba diventare area di crisi complessa Peraltro Bosch si è detta interessata alla ZES. Ma resta Bosch l’unico soggetto che possa individuare missioni industriali alternative a quelle attuali

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I salari più poveri d’Europa sono nostri

L’HANDICAP

Il confronto tra la crescita dei salari nei maggiori Paesi europei e l’Italia pone gravi interrogativi

egli ultimi 30 anni i salari in Italia sono aumentati dello 0,3% Allo stesso tempo in Germania e Francia +33%, in Inghilterra +50,5% e negli Stati Uniti +52% In Italia i contratti nazionali che hanno una copertura di oltre l’80%, pur rinnovandoli, non sono riusciti a difendere i salari, poiché prevedono solo il recupero dell’inflazione legato a un indice Ipca depurato dai costi energetici. E i rinnovi dei contratti aziendali sono poco estesi per via del nostro sistema aziendale fatto soprattutto di piccole e medie imprese”. Così il segretario generale Uilm, Rocco Palombella, intervenendo alla Conferenza europea voluta da IndustriAll Europe dal titolo

“Contrattare per la giusta transi-

zione in tempi di crisi, di costo della vita e dell’energia”

“Nel rinnovo del contratto più rappresentativo, quello dei metalmeccanici del 2021 (sottoscritto in piena pandemia) –continua – siamo riusciti a ottenere una clausola di salvaguardia che prevede un adeguamento degli incrementi concordati qualora l’inflazione registrata risultasse superiore a quella prevista Nonostante questo ulteriore elemento di novità, i salari italiani continuano a perdere il potere d’acquisto”

“Il sistema fiscale italiano –spiega il leader dei metalmeccanici della Uil – poggia per oltre l’85% su lavoratori dipendenti e pensionati. Un lavoratore metalmeccanico specializzato di livello

medio che guadagna circa 30mila euro lordi all’anno paga circa 10mila euro di tasse Oltre un terzo della retribuzione viene utilizzato per tasse e contributi e questo va cambiato”

“Ai governi – conclude Palombella – abbiamo sempre detto che per liberare risorse e ridurre l’alto peso fiscale si deve agire su alcune leve fondamentali: una lotta a evasione ed elusione fiscale che raggiunge cifre inimmaginabili (circa 130 miliardi di euro), un ’azione determinante per far crescere il nostro Paese, anche con le ingenti risorse derivanti dal Pnrr, e una necessaria tassa sugli extraprofitti Ora più che mai è indispensabile se vogliamo vincere la sfida della transizione ecologica e digitale”.

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Palombella: “Il nostro sistema fiscale poggia su dipendenti e pensionati non basta più recuperare l’inflazione”
“N pagina 19 Palombella_Layout 1 05/mar/2023 11:27 Pagina 1
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Nella sanità privata bisogna fare ordine

“Afronte del pronunciamento del Tar chiediamo alla Regione Puglia di dare seguito alle proprie deliberazioni garantendo l’applicazione del contratto di lavoro della sanità privata in tutte le strutture riabilitative accreditate” È quanto affermano le segreterie regionali di FP Cgil, Cisl FP e Uil FPL di Puglia a seguito dell’ordinanza emessa il 7 febbraio dalla Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale, al quale si erano rivolte l’Aiop puglieseAssociazione Italiana Ospedalità Privata e l’Aris - Associazione Religiosa degli Istituti Socio-Sanitari

Al centro del contendere la delibera della Giunta della Regione Puglia n.1490 del 28 ottobre 2022, che definiva ulteriori indi-

rizzi applicativi su una precedente deliberazione avente a oggetto l’aggiornamento delle tariffe regionali per l’assistenza sociosanitaria in favore di soggetti non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali, persone affette da dipendenze patologiche, soggetti in età evolutiva, persone con disturbi dello spettro autistico, persone nella fase terminale della vita In quella sede veniva definita l’applicazione, da parte dei soggetti accreditati dalla Regione Puglia, del CCNL della sanità privata Provvedimento contro il quale si sono appellate Aiop e Aris, chiedendone la sospensiva al Tar, in un giudizio che ha visto costituirsi in opposizione le sigle sindacali. Nell’ordinanza della Seconda Sezione del Tar, si legge

come “ appare rientrare nei poteri generali della Regione l’esercizio di un governo dell’offerta in ambito sanitario che avvenga anche tramite la scelta di un particolare contratto collettivo ritenuto applicabile ad un determinato settore, in particolare nel caso in cui a tale scelta si coordinino i correlativi adeguamenti tariffari ed i parimenti collegati profili contributivi”.

“Vi sono evidenti interessi pubblici sottesi fa rilevare il Tar

sottolineano le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Grazie alla nostra iniziativa la Regione Puglia ha approvato la delibera sugli indirizzi applicativi connessi al rispetto dei contratti collettivi di lavoro del settore Lo abbiamo fatto in primis perché parliamo di soldi pubblici, che le strutture accreditate ricevono, e quindi ci sembra il minimo il rispetto di una tale norma Inoltre abbiamo voluto evitare il dumping tra lavoratori operanti nello stesso settore –spesso inquadrati con contratti differenti pur fornendo stessi servizi all’utenza – e ancor più la concorrenza sleale tra imprese, naturalmente condizionate dal costo del lavoro”

In attesa di una pronuncia nel merito “chiediamo alla Regione

SOLITA QUESTIONE

Ridefinite le tariffe, sarebbe il caso anche di ridefinire le questioni legate ai servizi ma anche al personale

Puglia di procedere speditamente alla sottoscrizione delle pre-intese con i Presidi di riabilitazione al fine di approvare il piano di riconversione delle strutture alla luce delle nuove tariffe La misura è colma e non c’è ulteriore tempo da perdere”.

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Dopo il ricorso al Tar, e le nuove tariffe, vanno
ridefinite le posizioni
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L’IMPEGNO

L’Iveco ha annunciato che ad aprile saròà operativo un nuovo sito con nuova occupazione: ora attendiamo i fatti

Foggia, nuovo sito dell’Iveco

Inaugurato ad aprile produrrà anche nuova occupazione

Iveco inaugurerà ad aprile a Foggia il nuovo sito di assemblaggio finale e di finitura di autobus per il mercato italiano. Il nuovo stabilimento sorgerà nel perimetro della attuale fabbrica FPT Industrial, che come noto è impegnata nella produzione di motori diesel per i veicoli commerciali, macchine agricole e movimento terra, ma farà parte di una diversa società del gruppo Iveco e naturalmente di una differente divisone di business

Quest’anno saranno allestiti circa 500 bus e si arriverà a 40 occupati, poi ci si assesterà a regime a 1 000 bus annui con 140 occupati, per un totale di 4 000 autobus nel periodo 2023-2026. Si tratta evidentemente di una attività che nella fase iniziale ha dimensioni non elevate, ma che

ha un valore positivo per due ordini di ragioni. Innanzitutto essa si somma ad una serie di allocazioni produttive portate a Foggia per sopperire al venir meno della commessa di motori di Stellantis, che quattro anni fa aveva messo a rischio la stessa sopravvivenza

FAIA a Fog gia

Importante risultato dei metalmeccanici della Uil nelle elezioni Rsu alla FAIA di Foggia, azienda di logistica che opera nello stabilimento foggiano di Leonardo. Grazie al 67% delle preferenze totali, la Uilm è risultata prima organizzazione, eleggendo 2 Rsu e 1 Rls.

del sito sottraendo circa metà del carico di lavoro. La Direzione aziendale ha aggiunto che il contratto di solidarietà attualmente in essere in FPT potrà essere chiuso in anticipo e che quindi l’allestimento degli autobus produrrà occupazione aggiuntiva

Alla Engie di Bari un successo

È stato completato il rinnovo delle Rsu nelle due divisioni Engie Servizi ed Engie Italia di Bari, azienda leader mondiale nel settore della produzione, manutenzione e distribuzione di energia elettrica, nel settore del gas naturale e dell’energia rinnovabile. I metalmeccanici Uil si sono confermati prima organizzazione, conquistando 4 delegati su 6 disponibili. Per la Uilm sono stati eletti Nicola Camposeo e Filippo Racano, risultati i più votati, e Marco Simonetti per la Engie Servizi e Giovanni Nardone, risultato il più votato, per Engie Italia. Inoltre sono stati eletti come RLS Marco Simonetti in Engie Servizi e Michele Giglione in Engie Italia.

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La Uilm prima alle elezioni delle Rsu
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Vertenza Natuzzi serve la chiarezza

I sindacati e i lavoratori attendono che vi siano risposte sull’uso della Cigs e sull’insediamento di Ginosa

tilizzo equo della Cigs, reinternalizzazione delle lavorazioni oggi svolte esternamente, tempi e modalità di apertura del sito produttivo di Ginosa e avvio della trattativa per il II livello di contrattazione.

Sono le richieste avanzate dai sindacati di categoria Fenealuil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil dopo l’incontro con i vertici del Gruppo Natuzzi, che si è svolto nelle scorse settimane a Bari “Nel corso del vertice – spiegano i segretari nazionali Mauro Franzolini, Claudio Sottile e Tatiana Fazi – convocato per la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria e per un aggiornamento sull’andamento del piano industriale, l’azienda ha confer-

mato l’impianto del piano industriale, anticipando che, con molta probabilità, vi sarà uno slittamento temporale rispetto a quanto previsto a causa del mutato contesto economico internazionale, dell’aumento dell’inflazione e degli effetti della pandemia in Cina. Da parte nostra – spiegano – abbiamo ribadito la necessità di utilizzare equamente il numero di ore di Cigs procapite e la reinternalizzazione delle lavorazioni oggi svolte esternamente (cuscini, sedie, ecc.). Inoltre abbiamo chiesto quali sono i tempi e le modalità di apertura del sito produttivo di Ginosa (Taranto) e ci siamo resi disponibili già nelle prossime settimane ad avviare il percorso per la contrattazione di II

SIAMO ALLE SOLITE

Nuovo braccio di ferro tra l’azienda ed i sindacati, in attesa di riscrivere un futuro migliore per tutti

livello, nell’ambito della quale sarà affrontato anche il tema degli inquadramenti professionali. In attesa di una formale convocazione della cabina di regia da parte del Mise e del Ministero del Lavoro per la proroga della Cigs – concludono Feneal, Filca, Fillea – rimangono preoccupazioni rispetto al calo degli ordini e alla situazione del mercato più in generale”.

In particolare i lavoratori interessati dalla Cigs sono 449, tutti nel sito produttivo di Graviscella (ad Altamura, in provincia di Bari) Per i restanti 1500 addetti è in vigore il contratto di solidarietà.

E’ evidente che urgono risposte per garantire ai lavoratori un minimo di serenità nel futuro

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L’IMPEGNO

Si può restare giovani o rallentare l’invecchiamento? Sì, se si prova a confrontarsi anche con la tecnologia

Basta un computer per restare...giovani

Un interessante progetto della Uilp dedicato agli anziani: superare il gap generazionale della tecnologia

n computer o un semplice telefono cellulare per restare al passo con i tempi, accorciare le distanze con la burocrazia e tenere allenato il cervello

Sono gli obiettivi del progetto “Se ti vuoi aggiornare pensa in digitale!”, organizzato dall’A D A Bari (Associazione per i Diritti dell’Anziano), in partnership con la Uil Pensionati Puglia, l’assessorato al Welfare del Comune di Bari, l’associazione Alzheimer Bari e l’A D A con Puglia, nell’ambito del progetto AReSS per la promozione dell’invecchiamento attivo, finanziato dalla Legge regionale n 16 del 30

Aprile 2019 “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”

Il corso è stato presentato a Bari alla presenza della segretaria ge-

nerale Uil Pensionati Puglia, Tiziana Carella, della vice presidente dell’Associazione Alzheimer Bari, Katia Pinto, e dei docenti Lorenzo Cramarossa e Vito Michele Roppo. L’iniziativa è finalizzata al superamento del cosiddetto “Digital divide” e del gap generazionale che separa gli anziani dalle attuali tecnologie, impedendone di fatto l’accesso a molti servizi sociali e sociosanitari A partire dalla seconda metà di febbraio, saranno avviati corsi di alfabetizzazione informatica per adulti over 55, tramite la realizzazione di momenti di aggregazione E’ un progetto importante in quanto l'innovazione digitale ha modificato il vissuto quotidiano di gran parte della popolazione, in particolare delle persone più

fragili ed anziane Le competenze digitali sono ormai diventate essenziali nella maggior parte dei contesti di vita, anche a seguito della pandemia da Covid19.

Il “Digital divide” e la conseguente esclusione digitale hanno creato un ostacolo all’accesso di vari servizi, determinando anche l’esclusione dai diritti di cittadinanza e di partecipazione, con importanti conseguenze soprattutto a livello sociale

“Il Covid ci ha insegnato che la fascia anziana è rimasta indietro con la digitalizzazione ed i rapporti con la pubblica amministrazione – ha detto la segretaria generale della Uil Pensionati Puglia, Tiziana Carella – e non è pensabile che non riescano ad utilizzare Spid ed identità digi-

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Inflazione: uno studio Uilp sulla vita degli anziani

Altra operazione di cassa sulle

spalle dei pensionati

Per analizzare quanto il carovita abbia inciso sulla vita quotidiana delle pensionate e dei pensionati italiani, la Uilp ha realizzato, nel mese di gennaio, una indagine campionaria cui hanno partecipato più di mille percettrici e percettori di pensione in tutto il territorio nazionale.

I risultati dell’indagine dimostrano che per il 95% degli intervistati il carovita ha inciso negativamente sullo stile di vita: per il 14,9% ha inciso moltissimo, per il 56% ha inciso molto, per il 25,8% ha inciso poco Oltre 88% sostiene di aver dovuto fare rinunce e sacrifici per arrivare a fine mese Circa il 28% dichiara di aver dovuto risparmiare sull’acquisto di generi alimentari e prodotti per la casa, oltre il 10% ha risparmiato sull’acquisto di farmaci, il 36% ha risparmiato sia sui farmaci sia sui prodotti alimentari

A causa del carovita, oltre il 57% delle pensionate e dei pensionati intervistati ha rinunciato al caffè al bar e l’80% alle cene al ristorante.

Oltre il 53% ha smesso di praticare hobby e sport e il 49% ha rinunciato alla cura personale, ad esempio al barbiere o

al parrucchiere. Il 69% non va più al cinema, a teatro o ai concerti. Ben l’83% dichiara di non poter più permettersi di fare viaggi

Anche sul fronte dell’energia i pensionati hanno dovuto tirare la cinghia: il 90% degli intervistati ha dovuto spegnere o abbassare il riscaldamento in casa e l’88% ha ridotto fortemente il consumo di elettricità Inoltre, il 55% ha dovuto rinunciare all’uso quotidiano dell’automobile

Nonostante la perdita del potere d’acquisto, il 70% delle pensionate e dei pensionati intervistati continua ad aiutare a livello economico un familiare, molto spesso un figlio o una figlia.

“Questi dati - afferma il segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo - sono la conseguenza non solo dell’inflazione galoppante, ma anche e soprattutto del taglio alla rivalutazione delle pensioni.

L’ennesima operazione di cassa fatta sulle spalle dei pensionati. Continuiamo a chiedere al Governo di ripensarci Si tratta di un danno economico permanente e destinato ad aumentare con il tempo”

tali Per questo intendiamo fornire loro gli strumenti per essere indipendenti sotto il profilo digitale e li supportiamo con l’aiuto dei giovani, che saranno i loro “maestri”, superando al tempo stesso sia il gap dell’uso delle tecnologie sia il gap generazionale”. Importante anche il contributo dell’Associazione Alzheimer Bari: “Il telefono cellulare può essere uno strumento in grado di tenere allenata la mente – ha affermato la vicepresidente Katia Pinto – non soltanto per la capacità di gestire digitalmente i servizi sociali e sociosanitari, ma anche per un uso più ludico che consenta di ragionare e divertirsi al tempo stesso, puntando di fatto su quello che definiamo invecchiamento attivo e in buona salute”

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CORRETEZZA

Il recupero delle posizioni dei lavoratori Arif passa da un percorso che non può essere messo in dubbio

I lavoratori Arif oggetto di fantasie

Buongiorno: “Un mare di bugie ed inesattezze a fronte del fatto che si va ad un concorso

na bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni Non amo citazioni ed aforismi, ma questo di Winston Churchill mi sembra calzante per descrivere la copiosa mole di bugie ed illazioni costruite artatamente sull’Arif per creare scompiglio, un po' quando si alza la palla a campanile per gettarla nel campo avversario ed aspettare che qualcosa accada” E’ quanto sostiene il segretario generale della Uil, Pietro Buongiorno.

“Ne abbiamo sentite di ogni in questi giorni: operai che guadagnano quanto i dirigenti, lavoratori che “beggiano” dal letto di casa, buste paga esibite senza spiegare che contengono diverse voci a rimborso di costi già soste-

nuti dai lavoratori Ma le ultime - continua - superano ogni fantasia e tirano in ballo i sindacati confederali, rei di accordarsi con l’assessore per lasciare gli operai forestali col CCNL privato e passare i somministrati al pubblico. Beh, ora diciamo basta La verità è una e va declinata al singolare: non ci sono più verità ce n’è una sola”.

Poi Buongiorno ripercorre la storia: “Costituita con L R n 3 del 25 febbraio 2010 l’agenzia Arif è un Ente tecnico-operativo preposto all’attuazione degli interventi in ambito forestale ed irriguo, attraverso attività e servizi a connotazione non economica finalizzati al sostegno dell’agricoltura e alla tutela del patrimonio boschivo Quando si istituì con la legge 3 del 2010,

peraltro modificata con l’art 23 della LR n.36 del 09/08/2017, si stabilì in fase di prima istituzione che al personale forestale/agricolo, impiegato o operaio dell’Agenzia, si sarebbe applicato il contratto collettivo nazionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria A completare la pianta organica furono gli operai di ruolo e gli operai e impiegati a tempo indeterminato alle dipendenze della Regione Puglia, già addetti alle attività forestali e irrigue, distaccati presso l’agenzia e che continuavano a beneficiare del trattamento economico del contratto per i dipendenti di regioni e autonomie locali Nel mentre, nel corso degli anni, è stata assorbita dall’Agenzia una vasta

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pubblico”
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La campagna oncologica di prevenzione

Al via dallo stabilimento di Conserve Italia a Mesagne il tour “preVIENI”, la campagna di prevenzione gratuita delle malattie oncologiche in favore dei lavoratori del comparto agroalimentare organizzata dalla segreteria regionale della Uila Uil con la collaborazione dell’ANT ed il patrocinio di 6 amministrazioni comunali.

Questa mattina il personale sanitario dell’Associazione Nazionale Tumori ha visitato 16 persone nell’ambulatorio mobile fermo davanti all’ingresso della fabbrica di trasformazione del pomodoro. Sono state effettuate visite specialistiche per la prevenzione dei tumori della mammella.

Domani sosterà a San Michele Salentino, mentre nei prossimi giorni l’ambulatorio mobile si sposterà a Lecce, Taranto e nelle province di Bari e Bat, toccando 10 comuni della nostra Regione “La risposta che stiamo avendo dai lavoratori è

un chiaro segnale dell’importanza di questa campagna di prevenzione – ha spiegato Pietro Buongiorno, segretario generale Uila Puglia – in tanti si stanno prenotando attraverso il nostro numero verde La nostra organizzazione sindacale considera preVIENI un punto di partenza e non di arrivo. In queste prime 10 tappe del tour verificheremo eventuali fabbisogni che arrivando dalla platea dei lavoratori che stanno usufruendo delle visite”.

“La persona al centro delle attenzioni della Uil e delle sue iniziative di tutela – ha dichiarato Luigi Vizzino, segretario territoriale Uila - il diritto alla salute, il suo esercizio in un contesto pubblico che registra notevoli ritardi nelle attività diagnostiche preventive, ha fatto decidere alla Uila di Puglia di destinare risorse dell’organizzazione al progetto di prevenzione oncologica”

platea di lavoratori che afferivano a diversi enti o agenzie che andavano scomparendo ad esempio le Comunità montane Lavoratori contrattualizzati con diverse mansioni - ricorda Buongiorno - che avevano competenze diverse e contratti diversi, a seconda della provenienza Ecco la prima verità: in Arif ci sono diverse tipologie contrattuali perché diversa è la storia lavorativa di chi attualmente ci lavora E veniamo alla seconda verità: il rilievo della Corte dei Conti attraverso il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2020 datato 08/10/2021 sarebbe stato facilmente superabile con le novità normative intervenute a novembre 2021. Con la legge n.155 si

sancisce all’art 7-bis la piena applicazione dei contratti di diritto privato agli addetti ai lavori agricoli e forestali assunti dalle amministrazioni pubbliche, Arif compreso, dissipando ogni dubbio sull’unica motivazione paventata dall’amministrazione regionale come ratio legislativa per la modifica normativa incentrata tutta sull’art. 10 della legge regionale n° 30 del 30 novembre 2022 E proprio questo articolo è stato oggetto di interventi di monito arrivati su sollecitazione della Uila e degli altri due sindacati confederali di categoria agli organi competenti che hanno confermato i rilievi delle organizzazioni e ne hanno sottolineato la piena fondatezza”

Buongiorno afferma che “evidentemente chi legge le carte, sele-

ziona solo quelle che si possono piegare alla lettura ed interpretazione dei fatti totalmente faziosa e di parte Per chi voglia approfondire copiosa letteratura sul tema dell’avvio dell’iter di abrogazione dell’articolo 10, nello specifico può leggere le note dell’Ufficio legislativo del Ministero per la pubblica amministrazione e della Ragioneria Generale dello Stato presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze E’ su questi presupposti che la Regione Puglia ha fatto dietro front, perché quella legge non poteva essere applicata; se non modificata o abrogata, sarebbe stata impugnata. Non ci sono dunque né accordi, né compromessi, ma neanche decisioni ancora da prendere L’iter è stato attivato dalla politica regionale su sollecitazione dei Ministeri Punto Tanto si doveva per accertare la veridicità dei fatti. In merito al percorso di stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione, anche lì nulla di nuovo sotto al sole: la Regione Puglia ha manifestato l’intenzione di andare oltre il lavoro somministrato e chiaramente per soddisfare il fabbisogno dell’ente attiverà una procedura di selezione pubblica che seguirà l’iter previsto per le amministrazioni pubbliche, come uno stato di diritto vuole Coloro i quali supereranno le selezioni saranno assunti con il CCNL per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Il bello delle leggi e delle norme è questo: o si applicano o non si applicano”

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