Mensile della Uil Puglia (www.uilpuglia.it) - Anno V - Numero 3 - marzo 2023 Noi ci siamo Rsu ex Ilva: la Uil è prima Pensioni e lavoro la Uil già in campo con idee chiare e consapevolezza Bombardieri al Congresso Cgil I 73 anni della Uil sono un ponte sul futuro dei giovani Lavoro alle donne: i numeri migliorano ma la sostanza no Qualità dei servizi e obiettivi condivisi Caf Uil protagonista L’ anniversario 8 marzo Il Tour an ch e a Bari pagina 1_Layout 1 30/mar/2023 20:08 Pagina 1
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MONDO UIL di Puglia (www.uilpuglia.it) - Anno V - Numero 3 - Marzo 2023
Reg. Tribunale di Bari - Numero Registro stampa 8/2019 del 17/4/2019
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Redazione: Corso A. De Gasperi, 226 - Tel. 080-5025676 e 080-5648991 - Copyright Uil di Puglia e di Bari
Edizione chiusa il 30 marzo 2023
2 I n d i c e Superare la crisi: in Puglia tavoli tecnici
Gli edili in piazza per “Gare la cosa buona”
L’autrice di Lolita Lobosco ospite Uil
Morti sul lavoro la Puglia in zona rossa
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Vincere è difficile ma rivincere di più
Straordinario successo della Uil:
prima a Taranto alle elezioni per le Rsu nelle Acciaierie d’Italia
La Uil si riconferma il primo sindacato di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva, il più grande impianto siderurgico d’Europa. Un successo che arriva in un periodo storico in cui la crisi economica, l’inflazione, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie rendono ancora più difficile ricevere la fiducia e il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici vessati sino allo stremo. A Taranto arrivano i vertici del sindacato e tra loro anche il segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario per la Puglia, Emanuele Ronzoni per ringraziare i lavoratori della fiducia riposta nel sindacato “grazie, siamo orgogliosi di aver raggiunto questo obiettivo perché ancora una volta date lustro alla nostra organizzazione Noi ci stiamo prendendo gusto, ogni volta che ci presentiamo per il rinnovo delle cariche nelle piccole e nelle grandi aziende, otteniamo dei grandi risultati Non possiamo più farne a meno ” .
Un risultato frutto di un impegno costante e non di una mera campagna elettorale: “Ci sono tanti elementi che hanno portato a questo risultato, innanzitutto un ’ottima programmazione del lavoro, l’impegno e l’attenzione nei confronti dei colleghi e delle colleghe che ogni giorno si incontrano sul posto di lavoro, la progettazione delle attività, la capacità di stare sul pezzo e soprattutto la programmazione del valore del lavoro giornaliero, voi ci mettete la faccia Vincere è difficile ma mantenere certe posizioni è ancora più complicato” ricorda il segretario
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NUBI
E’ un futuro denso di interrogativi quello che riguarda lo stabilimento ex Ilva di Taranto
Ex Ilva, ora vogliamo risposte dal governo
Bombardieri parla ai lavoratori:
bbiamo chiesto al presidente del Consiglio di fare suo un tavolo sull’Ilva, non perché non ci fidiamo del ministro ma perché l’Ilva rappresenta una discussione più ampia Vogliamo sapere se lo è anche per il Governo. Se è o meno uno degli asset strategici di questo Paese Per noi lo è, perché se non produciamo più acciaio, molte aziende, a partire da quelle più vicine al Governo, dovranno chiudere”: il segretario nazionale della Uil, PierPaolo Bombardieri parla ai lavoratori dell’ex Ilva e lo fa consapevole del fatto che ciò che vale per i lavoratori dell’acciaieria tarantina vale anche per tutti gli altri. Si parte dalle risposte che il Governo non ha dato, “in cam-
bio ci ha offerto un palliativo –sostiene Bombardieri parlando dei fondi stanziati dal Governo – perché si tratta di soldi buttati se non si affiancano ad una politica industriale, se il Governo non decide di entrare nella gestione di questa azienda”.
La questione è più ampia di quanto si possa immaginare Per il sindacato si tratta di dare contorni netti e precisi ad una fumosa politica cerchiobottista Impossibile parlare di crescita economica e di imprese senza tracciare una politica industriale e del lavoro. L’incertezza, la volontà di non decidere per non scontentare nessuno sta iniziando a creare malumori. Da più parti si invoca una mobilitazione contro
la non politica del Governo, “ ma la mobilitazione già è iniziata per la Uil da un paio di mesi. Siamo già nelle fabbriche, stiamo parlando con voi da mesi Le politiche sul lavoro non ci sono e quando ci sono vanno contro i lavoratori e le lavoratrici”. La direzione da intraprendere è chiara al sindacato “intervenire sul cuneo fiscale per aumentare il netto in busta paga. Continuano a dirci che non ci sono le risorse per farlo e come contentino mettono 15 euro lordi in busta paga ” .
Bombardieri interviene anche sulle contrattazioni di secondo livello, “ci sono sette milioni di contratti scaduti e sui quali il Governo può intervenire dicendoci da che parte intende
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“Dobbiamo sapere se davvero è uno degli asset strategici del Paese”
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tempo stiamo navigando a vista ma qual è la politica industriale?”
È legittimo per i lavoratori della più grande acciaieria d’Europa conoscere che direzione intraprenderà il loro futuro?
È legittimo chiedere al Governo nazionale di prendere una posizione, di indicare chiaramente quale sarà la politica industriale che vorrà intraprendere?
Da troppo tempo i lavoratori dell’ex Ilva navigano a vista. Senza alcuna prospettiva certa. Ri-costruiamo il futuro adesso è l’iniziativa nata in seno alla Uilm che a Taranto, a pochi passi dall’acciaieria, ha riunito i vertici nazionali del sindacato per discutere del futuro della Puglia e quindi di salari, pensioni, prospettive occupazionali e giustizia sociale ed economica per il rilancio di tutto il territorio regionale.
La strumentalizzazione dell’Ilva non è una novità, è un gioco al massacro al quale i lavoratori sono abituati, ma che non può continuare “la politica non deve essere divisiva, deve unire. Noi abbiamo difeso i posti di lavoro e l’ambiente perché le due cose possono e devono andare di pari passo. Noi viviamo questa contraddizione, non possiamo vedere da un lato che vengono elargite risorse e dall’altro che non siano individuate responsabilità. Il rischio è che siano risorse perse”
Manca una politica industriale a livello nazionale – lo dice Rocco Palombella, segretario generale Uilm – che indichi la via, che spieghi ai lavoratori dell’Ilva “come questo Paese intende fare la transizione ecologica Se ci sarà una continuità nella produzione o meno” Palombella torna sulla questione cassa integrazione ribadendo il no del sindacato “noi non ne saremo corresponsabili La cassa integrazione ha senso solo se si pensa in futuro di aumentare la capacità produttiva” ma il Governo non dà risposte “siamo qui a chiedere al ministro Aldolfo Urso in che direzione vogliono andare”. Una direzione chiara al sindacato che deve passare per i lavoratori, “come i 2.500 impiegati nel terziario che sono in cassa integrazione e i 1.500 che non votano e sono pure loro in cassa integrazione, ma che non possiamo dimenticare”. Sul futuro dell’Ilva si gioca la partita non solo dei lavoratori di una fabbrica, ma di tutto il suo indotto, di un territorio, dell’intero Paese e di quelle aziende che senza l’acciaio prodotto a Taranto sarebbero costrette a fermarsi.
stare”
Le possibilità di intervento sono tante, “detassare gli aumenti contrattuali e ad esempio, se ci sono settori che non rinnovano i contratti il Governo può decidere di non erogare quei contributi che altrimenti sarebbero a loro destinati”.
Si tratta di tracciare una via, indicare un percorso, senza perdere tempo Le questioni da affrontare sono troppe e nessuna è procrastinabile “ come non pensare ai 4 milioni di persone che svolgono un lavoro povero? Si tratta di lavoratori che guadagnano meno di 12mila euro lordi l’anno” e anche su quelli il Governo inspiegabilmente ha deciso di non decidere.
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del segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella
“Da
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ANNIVERSARIO
73 anni potrebbero anche apparire tanti In realtà sono la storia del sindacato ed un ponte sul futuro
Sono 73 anni di Uil un ponte sul futuro
Il sindacato Uil compie 73 anni e li festeggia rivolgendosi ai giovani In un contesto internazionale in cui sono cambiate le regole dell’intero sistema economico e sociale, sono variate anche le aspettative legate al lavoro, “sia in America che in Italia abbiamo avuto tante dimissioni Soprattutto giovani che si sono interrogati sulle condizioni lavorative e le hanno ritenute non compatibili con la loro idea di vita Se il lavoro non si concilia con una vita che vale la pena di essere vissuta probabilmente viene messo in discussione anche il rapporto tra le persone e il lavoro a direzione giusta sarà intrapresa solo se il lavoro dimostrerà di saper rappresentare le aspettative e il grado di civiltà che
ognuno di noi si aspetta” spiega il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri
Il mondo del lavoro è fortemente intriso di disuguaglianze di genere, territoriali e di età, la sfida del sindacato, ieri come oggi, deve puntare alla redistribuzione della ricchezza, cercando la via per limitarle
Il segretario organizzativo nazionale, Emanuele Ronzoni, recita un vecchio adagio “I giovani vanno veloci e corrono ma gli anziani conoscono la strada” ed è su questo connubio “che dev ’ essere improntata la nostra azione Oggi rileggendo l’atto costitutivo del nostro sindacato ritrovo parole quanto mai attuali. L'Unione Italiana del Lavoro attesta che essa vuole vivere e vivrà, libera da qualun-
que tutela di partito o suggestione di governo, al servizio soltanto della classe lavoratrice, unico modello della vita dell’organizzazione – e ancora, tra gli obiettivi che intende perseguire, si vuole “elevare le condizioni morali, sociali ed economiche dei lavoratori promuovendo una legislazione che ne assicuri i diritti e ne tuteli gli interessi” Lo fa puntando sui giovani e, proprio in occasione dei festeggiamenti per i suoi 73 anni, annuncia la ripresa del progetto Go Beyond, arrivato al quarto anno, dopo la pausa dovuta alla pandemia Un progetto che si ricalibra alla luce dei profondi cambiamenti del mondo del lavoro dovuti al Covid, alla guerra, alla crisi dei prezzi, in particolare il costo dell’energia,
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Il sindacato festeggia il compleanno rivolgendosi ai giovani, che sono gli “artefici di una rivoluzione”
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Con “Go beyond” si veicolano le idee
Oltre cento giovani provenienti d'ogni parte d'Italia hanno partecipato a un'iniziativa per le celebrazioni dei 73 anni della Uil.
Il 5 marzo del 1950, in continuità ideale con l'Organizzazione unitaria prebellica, prendeva vita il Sindacato laico e riformista che ha segnato una parte importante della vita sociale ed economica del nostro Paese A distanza di oltre sette decenni, quella Storia esprime un futuro, con progetti moderni e innovativi.
"Ci siamo resi conto - ha sottolineato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieriche non sempre i nostri giovani riescono a esercitare i diritti di cittadinanza: per questo motivo, abbiamo voluto trasformare la Uil nel Sindacato
delle Persone. Abbiamo offerto ai giovani spazi fisici di discussione e confronto, a cominciare dal progetto formativo "Go beyond", da UilCamp e dai viaggi ad Auschwitz, tutti ripartiti a pieno regime dopo la fase di restrizione della pandemia.
“Da qualche anno a questa parte - ha precisato Bombardieri - abbiamo coinvolto, complessivamente, oltre un migliaio di giovani, alcuni dei quali, oggi, hanno celebrato con noi l'anniversario della fondazione della Uil A loro diciamo che non devono avere paura di dare fastidio e di pretendere di esprimere le proprie idee e di impegnarsi per cambiare le cose”
la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e all’inflazione “Siamo in una fase di transizione e la affronteremo mantenendo il carattere itinerante del progetto, con visite ai poli industriali del Paese, rendendo i giovani attori in prima linea adottando metodi di facilitazione di apprendimento attivo” spiega Alessandro Fortuna, membro del Consiglio nazionale giovani.
“Dovete rivendicare, anche in una condizione di difficoltà, il diritto a vivere un ’esistenza dignitosa Siete artefici di una rivoluzione. Dobbiamo scardinare quell’ascensore sociale che oggi si è bloccato” conclude Bombardieri
Insomma, un auspicio ed un indirizzo per il futuro prossimo.
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Consiglio Europeo un’altra delusione
STRATEGIA
Le scelte sulle politiche industriali restano un ostacolo e l’Italia non riesce a farsi sentire dall’Europa
Superbonus: rivedere i crediti d’imposta
ncora una volta, ci attendevamo decisioni più ambiziose dal Consiglio Europeo, ma restiamo delusi Nella sostanza, le Conclusioni non producono nulla di concreto né decisioni favorevoli per il nostro Paese, per i lavoratori e le imprese”
E’ duro il commento del segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri sui temi della politica industriale.
“L'assoluta necessità di investimenti - continua - resta, ad oggi, solo negli annunci e ogni possibile discussione sull'adozione di un Fondo Sovrano Europeo, per finanziare la politica industriale europea e la creazione di posti di lavoro, viene rinviata alla prossima estate Ci saremmo aspettati da parte del Governo più insistenza su questo punto e sulla difesa e il rafforzamento del nostro sistema industriale. Invece, ancora una volta, siamo costretti ad incassare decisioni sfavorevoli al nostro Paese”.
Per Bombardieri “il governo non sembra dare seguito agli annunci roboanti né sembra avere la forza di far valere in Europa le ragioni del Paese. Anche sul fronte relativo al divieto di vendita di motori a combustione pare profilarsi un nostro isolamento - conclude il segretario - e di ciò siamo molto preoccupati, poiché, invece, nel frattempo, Germania e Francia hanno già messo in campo piani industriali per la creazione di posti di lavoro e per l'attrazione di investimenti”.
Nessuna apertura sulle politiche industriali e l’Italia resta isolata
La Uil ha chiesto al Governo di rivedere la decisione sui crediti d'imposta del Superbonus. Bisogna tutelare le lavoratrici e i lavoratori a rischio di perdere il lavoro con il fallimento delle aziende edilizie.
“Il Superbonus è stata la più grande manovra espansiva di politica economica degli ultimi anni - spiega il segretario confederale Domenico Proietti -e ha contribuito a risollevare l'economia e l'occupazione dopo la pandemia”
La Uil riporta alcune considerazioni sulla misura del Superbonus, con riferimento ai recenti dati Istat pubblicati il 1° marzo 2023 nonché ad alcuni report che ne hanno messo in luce le ricadute positive per il sistema economico.
“L'impatto finanziario del Sudice Proietti - non va sottovalutato. L'Istat stima, infatti, che nel settore delle costruzioni si è determinato un incremento del 20,7% del valore aggiunto nel biennio 2020-21 e si sono registrati aumenti in volume del 10,2% nel 2022. Il settore delle costruzioni pesa per il 5% sul totale del Pil”
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PUNTUALIZZAZIONE
La Uil è già in campo a giocare la partita dei salari e dei diritti dei lavoratori: che sia ben chiaro a tutti
Pensioni e lavoro la Uil già in campo
oi abbiamo avviato la mobilitazione già da due mesi: stiamo ascoltando lavoratrici e lavoratori in assemblea, nei luoghi di lavoro e sui territori, e siamo pronti a dare continuità, insieme, a questo percorso ” . Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha risposto dal palco del Congresso della Cgil, di metà marzo a Rimini, all’invito pervenuto dalla relazione introduttiva
di
Maurizio Landini
“Siamo pronti a vederci già domenica - ha incalzato Bombardieri - per mettere a punto un percorso unitario di mobilitazione Noi l’abbiamo già avviata, perché non abbiamo avuto risposte dall’Esecutivo né sulle pensioni, né sulla sicurezza né sul fisco Il Governo deve capire che
il confronto non va basato su una sorta di ‘tradizione orale, alla Omero’, ma su testi scritti Nel nostro Paese - ha proseguito il leader della Uil - un tema dimenticato è quello dei salari: i bassi salari sono stati gli ammortizzatori sociali delle imprese che hanno continuato a macinare profitti Bisogna cominciare dal rinnovo dei contratti scaduti e il Governo può fare la sua parte, oltre che ovviamente sul fronte della tassazione, anche non dando agevolazioni fiscali o appalti a quelle aziende che non rinnovano i contratti. Inoltre - ha ribadito il leader della Uil - noi proponiamo una riduzione dell’orario di lavoro a parità di condizioni economiche e non una riduzione della settimana lavorativa, perché quest’ultima solu-
zione può semplicemente comportare una rimodulazione dello stesso orario su meno giorni, come è accaduto in Belgio, mentre noi chiediamo che il lavoro valga di più”
Bombardieri, poi, ha rilanciato il tema dell’ampliamento della platea delle imprese alle quali applicare un ’extra tassa sugli extra profitti e ha sollecitato la creazione di un fondo sovrano europeo per finanziare la transizione sociale “Quando parla in Europa - ha concluso il leader della Uilil Governo chiede l’istituzione di questo fondo sovrano? Noi rivendichiamo i bond europei e ci interroghiamo su come si possa porre un freno al turbo capitalismo. Queste sono battaglie che possiamo e dobbiamo fare insieme”
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I l c o n f r o n t o
Il segretario Bombardieri ha parlato al Congresso Cgil di Rimini: “I salari tema dimenticato nel nostro Paese”
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INTERROGATIVI
Il mondo è cambiato, gli obiettivi sono cambiati, le esigenze sono cambiate. E la Uil ne è ben consapevole
Basta arricchire le multinazionali
ipensare il capitalismo” È il titolo del Convegno organizzato dalla Uil nazionale sulla base di uno studio del Dipartimento Remarc dell'Università di Pisa L'indagine realizzata da due giovani professori e ricercatori italiani, la professoressa Elisa Giuliani e il professor Simone D'Alessandro, si prefigge l'obiettivo di avviare un dibattito sull'attuale modello di sviluppo
Il seminario si è concluso con l'intervento del segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri “Ci dobbiamo porre alcuni interrogativi - ha detto Bombardieri - su quanto sta accadendo in questi ultimi anni: è giusto che i costi sociali e ambientali della crescita economica si scarichino sulla collettività e sullo Stato? Il Governo e il Mise hanno la volontà politica di rendere operativi gli strumenti a disposizione introducendo normative sulla responsabilità sociale delle multinazionali? Come evitare che l'attuale modello metta a rischio la pace sociale e i meccanismi di redistribuzione del
I quesiti di Bombardieri al convegno della Uil
reddito?”
Tra le varie proposte della Uil, suffragate dai dati della ricerca, Bombardieri rilancia quella della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, da non confondere con l'ipotesi della settimana corta. "La letteratura scientifica dimostra che con la riduzione dell'orario a parità di salario si può aumentare il numero degli occupati, ridistribuendo le ore lavorate, e si possono ridurre le disuguaglianze. Bisogna farlo con il dialogo sociale e la contrattazione Discutiamo, dunque, di produttività a 360 gradi, di un progetto per il nostro sistema industriale, di Industria 5.0 e di come far valere in Europa la nostra capacità di innovare, insieme".
Il leader della Uil, infine, ha richiamato anche la necessità di introdurre "sia il concetto di condizionalità socio-ambientale nell'ambito delle politiche industriali sia un sistema di premialità nei confronti delle imprese che rispettano i diritti e l'ambiente Vogliamo davvero - ha sottolineato Bombardieriche i soldi dei contribuenti italiani vadano nelle tasche di imprese e multinazionali che non rispettano i contratti, pagano le tasse nei paradisi fiscali e non rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro? In queste settimane - ha concluso - si sta discutendo del riordino del sistema di incentivi alle imprese: quale occasione migliore, dunque, per realizzare queste proposte?".
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‘Ripensare il capitalismo’
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Il tasso di inflazione in Italia resta stabilmente oltre la media europea
Il tasso di inflazione in Italia resta stabilmente oltre quello della media europea e, secondo gli ultimi dati Eurostat, nel mese di febbraio continua a mantenersi estremamente elevato al 9.9%.
Una percentuale di quasi il 10%, tra le più alte a livello europeo e ben al di sopra di quella di Francia, Germania e Spagna.
Tutto ciò accade mentre la questione della tassazione degli extraprofitti sembra essere sparita dai radar della politica e in un contesto in cui, secondo i dati diffusi qualche giorno fa, i principali gruppi bancari italiani hanno registrato, nell'ultimo anno, un aumento dei profitti di circa il 66%, pari a oltre 12 miliardi di euro. Profitti record anche grazie all'aumento dei tassi di interesse che, evidentemente, stanno producendo effetti diversi rispetto all'atteso calo dell'inflazione. Un dato impressionante se letto insieme a quello relativo all'esplosione dei dividendi distribuiti dalle multinazionali ai propri azionisti, aumentati di oltre il 72%.
Ci auguriamo che il Governo possa rapidamente intervenire per tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori italiani che continuano a pagare il prezzo della crisi mentre le multinazionali continuano a speculare.
M a r z o 2 0 2 3 11 R i fl e s s i o n i E intanto la questione degli extraprofitti sembra scomparsa dalla politica
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LUCE
Va meglio, ma soltanto un po’ per le donne nel mondo del lavoro: numeri migliori ma obiettivi sempre lontani
Lavoro alle donne un po’ meglio, ma...
Idati sulle Comunicazioni Obbligatorie riferite al IV trimestre 2022, si chiudono con un saldo negativo tra attivazioni e cessazioni di rapporti di lavoro: sono stati attivati 3,1 milioni di rapporti di lavoro e chiusi oltre 3,6 milioni I dati, praticamente in concomitanza con la giornata dell’8 marzo, hanno offerto qualche spunto di riflessione.
Il trimestre considerato ha visto la componente maschile "perdere terreno" sul versante delle nuove attivazioni (-2,1%), mentre sono cresciuti i rapporti di lavoro che vedono come destinatarie le donne (+2,1%).
“Una crescita che per le donne si è riversata esclusivamente nel settore dei servizi - spiega la segretaria confederale Ivana
Veronese - dove si concentra l'89,3% delle attivazioni della componente femminile e che sappiamo bene essere anche quello con retribuzioni basse e lavori discontinui e temporanei A dimostrazione di ciò, se guardiamo più a fondo l'incremento delle assunzioni femminili, ci accorgiamo che solo una minima parte di questo incremento è avvenuta con contratti a tempo indeterminato (l'11%)”
Secondo Veronese “è molto più vistoso per le donne, rispetto agli uomini, l'aumento tendenziale delle cessazioni dei rapporti di lavoro che, anche in questo caso, hanno riguardato il settore dei servizi, dovuti a contratti a tempo determinato scaduti e a termine di altre tipologie temporanee”.
Circa lo spaccato al femminile vanno poi considerati i tirocini extracurriculari: il numero di tirocini attivati alle donne è maggiore rispetto agli uomini Un caso? Tirocini "puri" o manodopera a basso costo? Un tema da indagare “Riflettere sui numeri al femminile - aggiunge Ivana Veronese - non è cercare l'ago nel pagliaio il giorno dell'8 marzo, ma essere sensibili sulle questioni di genere per riflettere su come riequilibrare lo squilibrio, una riflessione ancor più importante nella giornata Internazionale della Donna” Nella sostanza, lo”sforzo” di aggiungere una valutazione oggettiva sui progressi fatti e su quanta strada ci sia ancora da percorrere.
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Veronese: “I numeri sono migliorati ma in settori in cui notoriamente i salari restano bassi e discontinui”
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Ronzoni: “La legge regionale sulla partità salariali con poche ricadute reali”
Anche gli stipendi delle lavoratrici pugliesi sono tuttora troppo bassi
“La legge regionale sulla parità salariale, che la Uil ha contribuito a far approvare dalla Regione Puglia, è ancora lontana dall’avere reali ricadute sul tessuto economico della regione. Gli stipendi delle lavoratrici pugliesi sono ancora troppo bassi. La mancata parità salariale è un dato di fatto. Il divario è mediamente del 15% e varia a seconda del titolo di studi e quindi della posizione occupata. Ma la questione non riguarda solo la retribuzione, ma anche l’accesso a posizioni apicali che è fermo al 18% per le donne, appena il 3% quelle che rivestono il ruolo di ceo nelle aziende quotate, stando ai dati diffusi dall’Istat”. Queste le parole del segretario organizzativo nazionale della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni. La crescita delle imprese femminili in Puglia, come diffuso da Unioncamere, parla di + 319 imprese femminili nell’ultimo anno (prima regione d’Italia e unica a
segno positivo insieme a Lombardia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta) e di un tasso di femminilizzazione delle imprese più alto della media nazionale, 23,18 contro il 22,21 del resto del Paese Tuttavia questo non può bastare, “se, come dimostrano i dati, le pari opportunità occupazionali, principio sancito dalla nostra Costituzione, sono ancora un diritto da conquistare e non già acquisito, in particolare nel Mezzogiorno”.
“L’8 marzo – conclude Ronzoni –per il sindacato delle persone è il giorno in cui con voce ancora più alta e ferma chiediamo il rispetto dei diritti delle lavoratici e l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e con ancora maggiore determinazione chiediamo un’attenzione seria alle tematiche del lavoro, che non siano semplici proclami su carta, ma una spinta verso una reale parità tra lavoratrici e lavoratori, l’abbattimento delle disuguaglianze e delle discriminazioni”.
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A RISCHIO
Famiglie pugliesi in grave difficoltà per effetto della crisi e per uno sviluppo che tarda a decollare
Le famiglie pugliesi sono sovraindebitate
Secondo i dati Istat c’è un 27,5% a rischio povertà relativa e potrebbe affidarsi al fenomeno degli usurai
o diciamo da tempo, le famiglie pugliesi sono sovraindebitate, fenomeno peraltro osservato dalla consulta nazionale antiusura, che ha evidenziato un ricorso sempre più frequente all’usura per far fronte all’aumento del costo della vita E’ un dato di fatto: manca il lavoro, ma anche quando c’è, si tratta di lavoro povero. In Puglia, stando ai dati Istat, il 27,5% delle famiglie è a rischio povertà relativa, il dato più alto di tutto il Paese. La media nazionale è dell’11,1%, quella del meridione è il 20,8% Non si parla solo di persone disoccupate, per le quali continuiamo a ritenere indispensabile una seria politica attiva del lavoro e quindi investimenti in questa direzione da
parte della Regione, ma anche di persone che lavorano da anni in condizioni precarie che non consentono alcuna progettualità ma una mera sopravvivenza” dichiara il segretario organizzativo generale della Uil e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni Secondo l’Osservatorio statistico dell’Inps, il reddito medio pugliese è di 17.128 euro lordi annui Si parla di 3mila euro in meno della media nazionale e addirittura seimila se il confronto è con i lavoratori dell’Emilia Romagna o del Trentino Alto Adige
“Il livello delle retribuzioni è sostanzialmente invariato da circa trent’anni, e questo accade in tutto il Paese Nel Mezzogiorno, in particolare, questo rende la
situazione drammatica L’attuale crisi economica ha ulteriormente aggravato la situazione contraendo il potere d’acquisto delle famiglie, non solo i lavoratori ma anche i pensionati che scontano da decenni un immobilismo che continua a erodere le loro capacità di spesa ”
“Non parliamo quindi di una crisi momentanea dovuta a cause esterne, ma ad una situazione strutturale di lavoro povero. Esiste una catena di creazione di povertà e disuguaglianza, le paghe sono troppo basse e la precarietà è troppo diffusa e all’interno di questa catena esistono forti disparità tra lavoratori e lavoratrici, con queste ultime lontane da una parità salariale reale e alle prese con
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fiscale del governo senza un minimo confronto
“Ancora una volta, anche su un tema così importante come la riforma fiscale, che peraltro la Uil ha sollecitato da tempo, registriamo un’iniziativa solitaria del Governo, senza alcuna interlocuzione con le parti sociali Un comportamento inaccettabile, perché forse è bene ricordare che i lavoratori dipendenti e i pensionati contribuiscono per oltre il 95% al gettito Irpef e quindi hanno diritto a dire la propria su una questione fondamentale”
Così il commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, sulle pagine de L’Edicola del Sud, commentando l'ipotesi di riforma fiscale apparsa negli ultimi giorni sulle principali testate giornalistiche nazionali.
“La nostra proposta resta la stessa: qualsiasi riforma del fisco deve partire da una svolta epocale alla lotta all’evasione e da un taglio rilevante delle tasse ai redditi da lavoro e da pensioni. Anche su questo tema la Uil continuerà la mobilitazione in corso in tutto il Paese, che è partita proprio dalla Puglia lo scorso 16 febbraio, per far valere le ragioni dei lavoratori e dei pensionati”.
una difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”
“Sono situazioni che si risolvono solo attraverso la contrattazione, attraverso la vigilanza del rispetto dei contratti nazionali, attraverso la riduzione di tutte quelle forme contrattuali precarie come il lavoro a tempo deter-
minato, seguendo il modello spagnolo, la riduzione delle ore lavorative a parità di salario, la riduzione del cuneo fiscale e la decontribuzione della tredicesima e degli aumenti contrattuali Le misure straordinarie messe in campo sinora hanno tamponato la situazione, ma
l’inversione sarà possibile solo se ci sediamo al tavolo e discutiamo seriamente del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori Sono queste le priorità del Paese non l’autonomia differenziata che se attuata non potrà che aggravare queste disparità”, conclude Ronzoni.
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La riforma
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RILANCIO
Parte il confronto tra la Regione Puglia ed i sindacati, nel tentativo di svoltare e di produrre fatti
Per superare la crisi via ai tavoli tecnici
Regione Puglia con Uil, Cgil e Cisl si confronteranno sui temi più importanti per puntare al rilancio
aumento drammatico dell’inflazione, l’aggravarsi di crisi industriali e di vertenze che si ripercuotono negativamente sui livelli occupazionali e sui livelli di povertà, nonché della condizione sempre più drammatica del sistema sanitario regionale sono stati al centro dell’incontro chiesto da Uil, Cgil e Cisl al presidente Michele Emiliano.
Nel corso della riunione si è convenuto sulla necessità di fissare a breve termine un incontro con l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, per avviare una interlocuzione più concreta e intensa rispetto alla programmazione dei fondi europei, con particolare attenzione al PNRR, che chiami in causa il coordinamento Regione-Anci-
Upi L’obiettivo è non solo quello di fare chiarezza sui progetti in cantiere, ma soprattutto di verificare le effettive ricadute degli stessi in termini occupazionali e di crescita economica, infrastrutturale e competitiva sul territorio.
Durante l’incontro si è deciso di insediare tavoli tematici sulle principali vertenze ancora aperte. Su proposta della delegazione della Uil Puglia, i tavoli, il cui calendario sarà fissato d’accordo con la task force regionale lavoro, si svolgeranno e si declineranno direttamente sui territori, coinvolgendo le strutture provinciali e le categorie di competenza, per verificare lo stato della vertenza e misure per il rilancio dei tessuti economici,
produttivi e occupazionali territoriali
Per il comparto “automotive”, che impiega 20mila addetti in Puglia e che sta vivendo una fase di forte crisi a causa delle conseguenze e delle incertezze provocate dalla transizione ecologica, si insedierà un tavolo monotematico, con la partecipazione dell’assessorato al lavoro, della task force regionale, delle confederazioni Uil Cgil Cisl e delle categorie dei metalmeccanici Uilm Fiom Fim
Per ciò che concerne invece la sanità, l’assessore al ramo Rocco Palese e il direttore del dipartimento di competenza
Vito Montanaro hanno annunciato la riorganizzazione del lavoro e delle risorse sul territorio, che comprenderà
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Vittime di mafia, Uil Puglia a Milano
Anche la Uil Puglia era presente a Milano, nella giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie, per la manifestazione “E’ possibile” organizzata dall’associazione Libera.
La delegazione, guidata da Gianni Ricci, ha ribadito la posizione della Uil Puglia, sempre schierata dalla parte della società onesta e del lavoro sano, contro ogni forma di illegalità e di violenza
Un segnale forte che ribadisce come il sindacato non arretrerà di un solo millimetro di fronte a qualisiasi illegalità
Coordinamento del settore Industria per Bari e Bat
anche turni aggiuntivi volontari per gli operatori sanitari pugliesi
Ministero della salute, ministero dell’economia e delle finanze e l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali hanno certificato il raggiungimento dei target prefissati sul recupero delle liste d’attesa e il superamento della percentuale stimata in fase di programmazione per il 2022 nelle prestazioni ospedaliere e nella specialistica ambulatoriale Un risultato che può essere visto come un primo passo verso la riorganizzazione dell’intero comparto. L’iniziale stanziamento di 30 milioni è, stando alle parole dello stesso assessore al ramo, insufficiente a sanare il problema delle liste d’attesa e in generale tutti i pro-
blemi della sanità pugliese, emergenze, urgenze, assistenza territoriale
L’iniqua redistribuzione del fondo sanitario nazionale e l’aumento dei costi energetici rendono più difficile affrontare la questione I sindacati congiuntamente hanno chiesto al Governo centrale lo stanziamento di maggiori risorse a favore delle regioni, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini e il corretto funzionamento del sistema sanitario nazionale e territoriale Così come un piano straordinario delle assunzioni del personale sanitario che tenda al superamento del vincolo dell’1,4% di incidenza del costo del personale stesso sul bilancio e che colmi lo storico gap della Puglia
Costituito il coordinamento del settore industria Bari-Bat della Uil
Il coordinamento nasce per affrontare la crisi di un comparto che nell’ambito della transizione energetica vede in sofferenza i settori della siderurgia, automotive, energetico e in parte anche il tessile. L’abolizione della cessione dei crediti per il superbonus del 110% inoltre, ha ridotto il margine di occupazione. Nelle sole province di Bari e Bat ci sono 8230 risorse umane a potenziale rischio di perdita del lavoro e di queste il 47% con l’ammortizzatore sociale della cessazione dell’azienda. In questo quadro generale non esistono politiche attive del lavoro che possano dare risposte concrete.
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OCCASIONE
La disponibilità dei fondi del Pnrr dovrebbe garantire opportunità, lavoro e crescita, ma i dubbi restano tanti
Il Pnrr, occasione irripetibile in Puglia
La
convergenza con altri fondi porterà investimenti per 12,3 mld anche se resta qualche incertezza
uesta è un ’occasione unica per la Puglia di superare i limiti strutturali che la accompagnano da sempre La convergenza dei fondi europei (Fesr, Fse + e Fsc) e del Pnrr, porterà, con la programmazione 20212027, 12,3 miliardi di euro ” dichiara Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia.
“I fondi europei e il Pnrr dovranno colmare le carenze infrastrutturali che impediscono al Mezzogiorno e quindi alla Puglia di crescere, ispirandosi ad un principio di equità sociale, evitando politiche divisive che andranno a discapito dei territori più marginalizzati Anche noi, così come già fatto dalle istituzioni locali pugliesi, chiediamo al
ministro Fitto, a cui fa capo l’intera dotazione del fondo di sviluppo e coesione, che fine hanno fatto i fondi destinati alla Puglia?” continua Ronzoni Si tratta di tre miliardi del fondo di sviluppo e coesione, 4,4 del fondo europeo di sviluppo regionale, 1,1 del fondo sociale europeo e 3,8 del Pnrr “Cosa si cela - si chiede Ronzonidietro il mancato trasferimento delle risorse del fondo di sviluppo e coesione che si muove proprio in questa direzione, attraverso il finanziamento di politiche di sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale, rimuovendo gli squilibri tra i territori? Sono fondi che inspiegabilmente sono bloccati al ministero e sui quali il ministro non dà risposte La continuità nella programmazione,
possibile proprio attraverso l’incrocio tra queste misure, non può arrestarsi. I danni che ne deriverebbero, ricadrebbero tutti sulle famiglie, già allo stremo da una crisi economica che li sta strozzando”.
La Uil è comunque in prima linea nell’affrontare i temi legati al Pnrr Ai primi di marzo una delegazione ha incontrato il ministro Raffaele Fitto, per confrontarsi sullo stesso Pnrr e sui fondi comunitari
“Abbiamo posto il tema - ha spiegato Ivana Veronese, segretaria confederale Uil - dell'accelerazione della messa a terra dei progetti del Pnrr e della loro complementarità con le risorse della coesione europee e nazionali Si tratta di risorse importanti per il nostro Paese, ma
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Se “L’Europa ti cambia la vita” è chiaro che bisogna approfittarne
La Uil Puglia presente con Gianni Ricci all’iniziativa della Regione Puglia “L’Europa ti cambia la vita”, organizzata nel teatro Petruzzelli di Bari, evento lancio di presentazione della programmazione Fesr-Fse 2021-2027.
“Chi pensa che il sindacato sia ancorato a vecchi modelli produttivi e sociali, si sbaglia di grosso. La Uil è sempre stata portabandiera dell’economia green, a tutela del territorio, dell’ambiente e del lavoro sicuro. Ma sbaglia di grosso anche chi pensa che economia green e lavoro non possano coesistere Le risorse europee ci forniscono una enorme opportunità: investire in sostenibilità In Puglia, un’economia circolare che cresca con una dotazione impiantistica all’avanguardia e nel rispetto dei principi di autonomia e prossimità non solo può migliorare le condizioni ambientali, ma divenire fonte di ricchezza per il territorio e aprire nuovi scenari e opportunità occupazionali che dobbiamo saper cogliere al volo”.
Per lo sviluppo della mobilità sostenibile, “i 10 milioni di euro stanziati dalla Regione per nuovi mezzi ecosostenibili sono un primo passo, ma bisogna accelerare per rinnovare l’intero parco mezzi del trasporto pubblico locale, ormai vetusto e inadatto a garantire un servizio efficiente e sicuro per utenza e addetti ai lavori”.
“Tema fondamentale è quello della transizione energetica e delle conseguenze che questo fenomeno avrà sui siti produttivi, in primis quelli dell’automotive, che insistono sul nostro territorio Siamo convinti che l’attuale incertezza fomenti il problema di tutti quei comparti produttivi che, se non saranno accompagnati verso il cambiamento,
sono destinati a soccombere a favore di chi all’estero si muoverà prima e meglio. Le ripercussioni sull’occupazione locale non potranno che essere negative. Decidere di non decidere non è lungimirante, discutere della questione con le aziende e con Federmeccanica pianificando il futuro del comparto sarebbe stato sicuramente più responsabile. Attendere e rimandare, evitare di programmare è una volontà che porterà effetti negativi che ricadranno sui lavoratori, un patrimonio di professionalità che al contrario dovrebbe essere valorizzato dai cambiamenti all’orizzonte”.
“L’Europa può cambiare le nostre vite, ma sta soprattutto a noi sfruttare questa grande occasione, oltre 5 miliardi di euro di fondi europei, per cambiare in meglio lo stile di vita delle comunità locali pugliesi e la qualità del lavoro”.
bisogna passare dalle parole ai fatti, cercando di superare l'atavico problema tutto italiano dell'impiego delle risorse europee E purtroppo il recente decreto sul PNRR dà delle risposte parziali a questi temi Abbiamo posto al ministro l'esigenza di investire in un piano che rigeneri la pubblica amministrazione con assunzioni straordinarie a tempo indeterminato, anche rivedendo i parametri assunzionali negli Enti Locali compresi quelli in dissesto e predissesto, oltre alla riqualificazione del personale già in servizio. Occorre, inoltre, prestare molta attenzione alle deroghe in nome della semplificazione e dell'accelerazione, perché possono dare il via libera all'illegalità e alla corruzione”
M a r z o 2 0 2 3 19 O p p o r t u n i t à La Uil Puglia presente alla iniziativa della Regione al teatro Petruzzelli
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L’OBIETTIVO
Il lavoro resta il punto di arrivo e deve essere strutturale. In Puglia si potrebbe fare meglio e c’è da lavorare
Se l’occupazione resta una chimera
La bilancia occupazionale in Puglia è ancora in bilico perché se è vero che sono aumentati i rapporti di lavoro è anche vero che dopo una crescita più sostenuta nell’anno precedente, nel 2022 l’andamento positivo ha rallentato il suo corso “Ricordiamo – dichiara Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo generale e commissario straordinario della Uil Puglia – che solo una maggiore attenzione alle politiche attive del lavoro può creare le basi affinché questo andamento positivo diventi strutturale I fondi che il Pnrr metterà a disposizione della Puglia vanno pensati in un ’ottica lavorativa Solo rimettendo al centro delle azioni le famiglie e i lavoratori
ci sarà quella crescita che auspichiamo. Chiediamo alla Regione una maggiore interlocuzione sulla programmazione dei fondi europei, che ci consenta di verificare le effettive ricadute in termini occupazionali”
Sono 232mila i rapporti di lavoro attivati nel quarto trimestre del 2022 in Puglia, in termini assoluti Terza regione d’Italia dietro Lazio e Lombardia, stando ai dati diffusi dal Ministero del lavoro nella sua ultima relazione trimestrale. Nonostante ciò, al netto delle trasformazioni dei contratti da tempo determinato e apprendistato in contratti a tempo indeterminato, le attivazioni sono calate del 6,9% rispetto all’omologo trimestre del 2021.
Assistiamo inoltre ad un diminuzione del trend delle cessazioni dei rapporti lavorativi, sono state 349mila nell’ultimo trimestre del 2022, – 2,8% rispetto all’anno precedente Ma anche su questo si può e si deve fare di più
“Il nostro obiettivo come sindacato è di migliorare la stabilità dei lavoratori perché la precarietà impedisce una visione del futuro Senza prospettive, non si crea benessere, non si aumenta il potere d’acquisto delle famiglie e quindi i consumi e non si fa ripartire l’economia
Le cessazioni dei rapporti di lavoro, nascondono anche un malessere dei giovani verso condizioni lavorative non in linea con la loro idea di vita A parità di salario va rivisto l’ora-
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In Puglia situazione ancora in bilico Ronzoni: “Il miglioramento deve diventare strutturale al più presto”
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Sanità: allarme di Uil e Fpl dopo l’ennesimo caso
Troppe le aggressioni: operatori abbandonati
“A quanto pare, la nostra denuncia era fondata, anche se non c’era bisogno di questa ennesima, drammatica e violenta controprova. L’aggressione subita da un medico del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è figlia di una condizione ormai insostenibile del personale sanitario nell'Azienda Ospedaliera Policlinico-Giovanni XXIII di Bari, peraltro piuttosto diffusa in molte strutture del territorio regionale”
Lo afferma il segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni
“La cronica carenza di personale, evidenziata in più frangenti dalla Uil FPL, non solo obbliga le unità in servizio a turni massacranti, che mettono a repentaglio la loro salute e la loro sicurezza quotidiane, ma inevitabilmente impoverisce la qualità del servizio, porgendo il fianco a reazioni sconsiderate da parte di alcuni utenti Così non si può andare avanti: a questo punto pretendiamo risposte immediate”
Ronzoni ricorda che “da tempo la categoria ha chiesto l’apertura urgente di un tavolo di confronto monotematico, teso a trovare soluzioni concrete rispetto all’organizzazione dei livelli occupazionali, ma ad oggi abbiamo ricevuto in cambio solo promesse e rinvii Se qualcosa non si muoverà nelle stanze della dirigenza siamo pronti a mettere in campo iniziative forti, compresa una mobilitazione”
rio lavorativo. Senza dimenticare il rispetto dei contratti nazionali sottoscritti dalle maggiori sigle sindacali, che è il primo passo, al quale dovranno seguire la riduzione del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime e degli aumenti contrattuali e la reale parità salariale. La Uil ha contribuito all’approvazione della legge regionale sulla parità salariale, ma bisogna vigilare affinché non resti solo una parità su carta” conclude Ronzoni
In sostanza, dall’analisi condotta dal ministero, il cammino verso la parità di genere nel mondo del lavoro è più lenta al Sud Ovvero, è cresciuta a livello nazionale del 14% nel 2022, ma solo del 6,4% al Sud Italia
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Qualità dei servizi obiettivo condiviso
A Bari una partecipata tappa del Tour itinerante del Caf Uil: “Un confronto per fare squadra”
L’EVENTO
Partecipazione
e tanto interesse per la tappa barese del Caf Uil: obiettivi condivisi e qualità
Il segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, ha aperto i lavori del corso di formazione itinerante del CAF Nazionale, che ha fatto tappa in Puglia, nella sede della confederazione regionale, con la presenza del presidente nazionale CAF, Giovanni Angileri.
Tantissimi gli operatori, in presenza e in collegamento, che hanno partecipato alla giornata di formazione
“Migliorare ogni giorno la qualità dei nostri servizi – ha detto Ronzoni – è una missione fondamentale della nostra organizzazione, per rispondere al meglio alle esigenze e alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate, dei cittadini e della comunità pugliese, specie nel corso della campagna fiscale”.
“Abbiamo deciso di puntare su questa iniziativa – ha dichiarato Angileri – perché vogliamo confrontarci e fare squadra La squadra che ottiene gli straordinari risultati di cui possiamo andare orgogliosi non è solo quella del CAF nazionale, ma ogni operatore è fondamentale per dare impulso all’attività e contribuire al suo miglioramento Questo è un modello che consideriamo vincente: investire in formazione e coinvolgere i territori”.
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Zignani è il nuovo presidente dell’Ital Uil
È Giuliano Zignani il nuovo presidente dell’Ital, il Patronato della Uil.
La decisione è stata assunta dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto, dopo che l’Esecutivo nazionale della Uil aveva dato l’indicazione della nomina all’unanimità Zignani è attualmente il Segretario generale della Uil Emilia Romagna.
“È con orgoglio e spirito di servizio - ha dichiarato Zignani - che assumo questo incarico, ringraziando l’Ital e la Uil per la fiducia accordatami ed esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto da Silvana Roseto che mi ha preceduto e alla quale succedo. L’attività di tutela e assistenza - ha proseguito Zignani - adempiuta nei
confronti delle singole persone, è la naturale prosecuzione dell’azione sindacale a difesa dei diritti e delle tutele delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani In coerenza con quanto deciso dalla Uil in occasione dell’ultimo Congresso, dunque, l’Ital vuole essere il Patronato delle persone. Tutti insieme saremo ancora e sempre al servizio di chi ha bisogno del nostro aiuto e della nostra assistenza - ha concluso Zignani - e assicuro il mio massimo impegno per dare continuità all’opera di Segretariato sociale che l’Ital ha condotto in questi anni, grazie alla professionalità e disponibilità del quadro dirigente, dei coordinatori e degli operatori”
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Consensi triplicati alla Rsu ex Getrag
Sono triplicati i consensi per la Uilm Bari nella rsu dello stabilimento Magna (ex Getrag) di Modugno, realtà produttiva da circa 1000 dipendenti nel settore dell’automotive. Sono stati eletti due rsu nel collegio operai e uno nel collegio impiegati, su nove seggi disponibili. Ottenendo nel complesso 254 voti pari al 32% dei voti complessivi La Uilm è prima organizzazione del sito produttivo per numero di rappresentanti sindacali Tra gli eletti figurano Saverio Gramegna, eletto nel collegio impiegati e Tommaso Clemente e Giuseppe Gernone, nel collegio operai, risultati gli rsu più votati
“Auguro ai nostri Rsu eletti - dichiara Riccardo Falcetta, segre-
tario generale della Uilm di Bari - buon lavoro per i prossimi tre anni, sempre al fianco dei lavoratori dello stabilimento La Uilm continua a crescere in tutte le realtà industriali della provincia, sintomo che il lavoro quotidiano svolto negli stabilimenti paga, per impegno e competenza. Infine, è importante sottolineare l’ampia partecipazione al voto delle lavoratrici e dei lavoratori, ormai una costante nelle elezioni per le rappresentanze sindacali aziendali, a dimostrare come a Bari e nel Paese ci sia sempre più fiducia nell’azione sindacale”. Di tenore diverso è il clima al sito Dana (ex Oerlicon), la società che produce frizioni e trasmissioni per auto acquisita nel
2019 dall’americana Dana Incorporated Il rinnovo del contratto di secondo livello è ancora in salita. Le proteste avviate nei mesi scorsi dopo l’annuncio della volontà dell’azienda di delocalizzare la produzione, continuano a più livelli, facendo temere per l’impatto negativo sui livelli occupazionali Il segretario generale Uilm provinciale, Riccardo Falcetta ha parlato di un percorso verso il rinnovo del contratto di secondo livello ancora in salita, “ come evidenziato nel corso del coordinamento nazionale di Torino, sia la proposta economica, sia la parte normativa non ci convincono, quindi la trattativa continuerà, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”
I metalmeccanici presenteranno all’azienda una contro proposta “che valorizzi il know how occupazionale e dia nuovo slancio alla trattativa indirizzandola verso la soluzione auspicata”. Di qui l’annuncio della proclamazione di 8 ore di sciopero, le cui modalità verranno concordate con il coordinamento nazionale di Fim Fiom Uilm. Anche alla O M P S r l di Minervino Murge, azienda che si occupa prevalentemente di lavorazioni meccaniche di precisione nel settore macchine di movimento
SUCCESSO
Alla ex Getrag i rappresentanti Uil hanno ottenuto una lusinghiera e significativa vittoria
Ottenuto un lusinghiero 32%, ma il contratto al Dana non decolla
terra, macchine agricole, robotic, macchine olearie, impianti eolici, Gas & Oil, si sono concluse le elezioni per il rinnovo della rsu che ha portato alla conquista di un seggio sui tre disponibili con la riconferma di Alfonso Tricarico.
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DIGNITA’
E’ quella che cercano e che meritano i lavoratori pugliesi che non hanno un diploma o una laurea
La paga oraria? Una miseria lorda
In Puglia solo 10,24 euro per coloro che lavorano con una licenza media o elementare: calpestata la dignità
li stipendi dei lavoratori sono troppo bassi in Puglia, in qualunque ordine e grado, 10,24 euro lordi l’ora per un lavoratore che ha la licenza elementare o media non consentono una vita dignitosa L’articolo 36 della Costituzione italiana sancisce che la retribuzione non solo dev’essere proporzionale alla quantità e qualità del lavoro svolto, ma deve in ogni caso essere sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un ’esistenza libera e dignitosa Noi guardiamo alla carta costituzionale come un faro, per questo quando ci parla di fissare un salario minimo non possiamo che dire che questo salario deve corrispondere al salario minimo contrattuale”
Questo naturalmente non può
bastare: “Dobbiamo rimettere nella disponibilità delle persone i soldi e per farlo dobbiamo rivedere i contratti, rinnovare i contratti collettivi nazionali per quei sette milioni di lavoratori in attesa, tagliare il cuneo fiscale, detassare gli aumenti contrattuali e decontribuire i premi di produttività per consentire ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto dei loro salari, rilanciando poi i consumi e quindi l’intero sistema economico”, sostiene il segretario organizzativo nazionale e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni. Inoltre la constatazione che la Puglia ha una delle forbici più basse d’Italia tra chi ha una licenza elementare/media e chi ha una laurea, appena 1,89 euro lordi “dimostra che la situazione
è generalizzata e non è procrastinabile Siamo ampiamente al di sotto della media nazionale in ognuna delle province, seppur con le debite differenze”. Si conferma un livello salariale delle lavoratrici più basso di quello dei lavoratori “la Regione Puglia grazie anche al sostegno del sindacato ha approvato una legge sulla parità salariale, seconda regione d’Italia. Ma per generare una inversione di tendenza deve vigilare affinché questa norma sia applicata e non resti una dichiarazione d’intenti”.
Infine, una considerazione sulle pensioni, la cui rivalutazione “è ancora ferma al palo da anni, rendendole di fatto inadeguate a fronteggiare l’inflazione e le conseguenze della crisi economica”
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SICUREZZA
Nel mondo del lavoro, ed in particolare nel mondo degli edili, non è scontato: a volte si rischia fin troppo
“Failacosabuona” per tutelare te stesso
Prosegue la campagna di FenealUil e Fillea Cgil per il lavoro, l’ambiente e la sicurezza: in piazza il 1° aprile
Prosegue la campagna di FenealUil e Fillea Cgil per il lavoro, l’ambiente e la sicurezza, contro il decreto che mette a rischio i bonus edili per i ceti popolari e contro il nuovo codice appalti che reintroduce il subappalto a cascata. Non a caso sul sito www failacosabuona org, online da da qualche settimana è possibile trovare tutti i materiali della campagna: le ragioni della protesta e la piattaforma con le proposte del sindacato, le adesioni, tutti i materiali di propaganda ed i programmi dettagliati degli eventi in programma per il 1 Aprile, previsti nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari
“Abbiamo scelto zone periferiche - spiegano i sindacati - per-
ché qui vivono le persone che hanno case più vecchie, insicure ed energivore. E’ a loro, ai milioni di cittadini a basso reddito, che con questi provvedimenti verrà preclusa la possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care. ”
Gli eventi saranno dunque una occasione di confronto tra i sindacati, le realtà di quartiere, le istituzioni, le associazioni ambientaliste, le parti sociali ed anche un momento di festa e di socialità, a partire dal mattino: a Torino in zona Falchera, piazza Astengo; a Roma, zona Don Bosco quartiere Cinecittà, in piazza San Giovanni Bosco; a Napoli, zona Pianura-Soc-
cavo, nella IX municipalità in piazza Giovanni XXIII; a Cagliari in zona la Palma Sant’Elia nel Parco naturale Reg Molentargius – Saline; a Palermo nel quartiere ZEN 2, via Primo Carnera angolo via Fausto Coppi.
Nel frattempo, sono già molte le associazioni che hanno aderito all’appello lanciato dai due sindacati e condiviso la piattaforma Tra essi, ricordiamo oltre a Sunia Cgil e Uniat Uil che hanno aderito per primi, segnaliamo Legambiente, Adoc Uil, Amblav, Arci, Auser, Ecofuturo, Forum disuguaglianze e diversità, Giga, Kyoto Club, gli studenti di Link, REdS ed UDU
Insomma, un argomento di grande sensibilità.
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Natuzzi, una vertezza ventennale che indigna e preccupa il sindacato
I sindacati di categoria delle costruzioni e del terziario, FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, si dicono indignati e preoccupati per la situazione denunciata dall’azienda Natuzzi riguardante il Piano Industriale 2022-26.
“Siamo amareggiati – dichiarano in una nota le segreterie nazionali - perché ancora una volta ci troviamo a dover fronteggiare una vertenza che dura da circa venti anni, mentre il piano presentato lo scorso anno avrebbe dovuto porre le basi per un rilancio del gruppo con tutta una serie di misure per ridurre al minimo le conseguenze sul piano occupazionale. Invece la mancata proroga del Contratto di Espansione annunciata dalla Presidenza del Consiglio e il forte ritardo da parte di Invitalia nel pagamento delle tranche di finanziamento relative ai cospicui investimenti fatti dall’azienda pregiudicherebbero il piano di gestione degli esuberi”
“Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy –continuano i sindacati - vogliamo ricordare che si tratta di una azienda con siti produttivi dislocati in
Basilicata e Puglia che occupa circa 2000 persone, realtà fondamentale per quel territorio e per lo sviluppo del Mezzogiorno ma anche per tutto il settore manifatturiero e terziario del Paese, un patrimonio professionale che va difeso e tutelato Chiediamo, pertanto, di intervenire con urgenza e di convocare una cabina di regia ed invitiamo le istituzioni locali a sostenere la nostra azione di lotta per rendere prioritaria questa vertenza”.
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una volta emergono problemi che mettono a rischio il piano industriale
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CONCRETEZZA
Il Paese reale, ovvero la gente, ha spesso esigenze diverse da quelle paventate dal governo che
Il governo ascolta poco il Paese reale
Barbagallo a Bari parla
delle donne:
obbiamo far capire al Governo che c’è un Paese reale che va ascoltato. Per farlo dobbiamo utilizzare la nostra piattaforma, ricordando alle Istituzioni le nostre proposte su fisco, previdenza e sanità. C’è tanto da fare sul fronte della violenza sugli anziani cercando anche di puntare sui rapporti intergenerazionali e l’alleanza fra giovani e anziani, anche per ridurre il divario digitale e agevolare questa transizione Il sindacato deve essere sentito ma soprattutto ascoltato”.
Così il segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo a Bari, lo scorso 13 marzo, al Consiglio della Uilp Puglia. Alla riunione hanno partecipato, oltre allo stesso Barbagallo, Tiziana Carella, segretaria generale Uilp
Puglia, Antonio Trenta sub commissario Uil Puglia.
Nel corso del suo intervento Carrmelo Barbagallo ha dichiarato: “Dobbiamo continuare ad impegnarci per i diritti delle donne di tutte le età e di tutto il mondo. Battersi per i diritti delle donne significa battersi per una società migliore, per un futuro migliore Senza la parità di genere non abbiamo speranze per il futuro. Se si vieta alle donne l’accesso allo studio, all’istruzione, alla cultura, si tengono le donne in una condizione di schiavitù e sudditanza È ora che se ne rendano conto tutti, la parità non si predica ma si pratica”.
Sullo stesso tema Tiziana Carella ha poi aggiunto: “La strada verso la vera parità di genere è ancora lunga e disseminata di
pregiudizi, stereotipi ed ostacoli - ha esordito - a partire da una serie di diritti che da sempre le donne rivendicano, ma che spesso vengono ignorati Occorre sempre tenere alta l’attenzione, e guardare con spirito critico alle scelte che la politica a tutti i livelli compie, per notare come molto spesso si tenta in modo subdolo, di rimettere in discussione diritti personali che le donne hanno conquistato nel tempo, e che sono stati il frutto di lunghe lotte e di sacrifici. L’autodeterminazione, la libertà di scegliere e di costruire la propria identità personale, sociale e lavorativa, il diritto di esistere al di fuori del ruolo di madre e moglie, non sono ancora così scontati anche nel nostro paese La Uil e la Uilp sono da sempre
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U i l p
anche
“Basta pregiudizi, non si possono ignorare diritti elementari”
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Una Bottega Solidale al servizio degli anziani, al quartiere Libertà
È stata inaugurata, presso la Biblioteca per la terza età della rete Bari Social Book, in corso Italia 43 b, la Bottega solidale promossa da Ada Anziani e Uilp pensionati in collaborazione con l’assessorato comunale al Welfare.
All’inaugurazione sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il presidente di Ada Anziani Rocco Matarozzo, il segretario generale di Uil Pensionati Carmelo Barbagallo, il presidente nazionale della federazione Ada odv Alberto Oranges e la segreteria generale di Uilp Puglia Tiziana Carella.
Il nuovo servizio intende rafforzare le azioni di sostegno e accompagnamento di anziani soli e a rischio di isolamento, già svolte dalla rete territoriale del Welfare, attraverso la distribuzione di beni alimentari, indumenti e beni di prima necessità, lavorando inoltre in stretta connessione con l’emporio socio-sanitario inaugurato qualche settimana fa nell’ambito del progetto Sciam dell’assessorato comunale al Welfare.
“Il numero dei presidi territoriali diffusi sul territorio comunale a sostegno della terza età - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - continua a crescere con l’avvio della Bottega solidale al Libertà, un quartiere che conta molti anziani vulnerabili, in situazione di povertà socio-sanitaria e a rischio isolamento sociale Il nostro impegno si concretizza nell’attivazione di una rete di spazi di cura e sostegno diversificati e realizzati in collaborazione con i soggetti della rete del Welfare cittadina”.
Alla Bottega solidale potranno accedere anziani segnalati dai Servizi sociali e dall’assessorato.
impegnati nella lotta per la tutela dei diritti delle donne, primo fra tutti il diritto al lavoro equo, stabile, sicuro, regolare e che garantisca il giusto salario alle donne lavoratrici Un lavoro che supporti, l’ottica di genere dove la conciliazione dei tempi di vita-lavoro non sia una dimensione che riguardi solo le donne lavoratrici, sulle quali ricade, ancora oggi la maggior
parte del carico del lavoro di cura, costrette molto spesso a dover scegliere tra il lavoro e la famiglia”.
Nel merito, “sulle donne anziane ricade un grande carico familiare, sono loro che si prendono cura dei familiari e dei non autosufficienti, e lo fanno in condizioni di salute precaria Ancora molto forti sono i gap salariali e di carriera tra uomo e donna. A
gennaio 2023 la maggioranza dei disoccupati è donna, con una percentuale del 52%, e laddove le donne riescono a trovare un lavoro sono sottopagate, sotto occupate, precarie Spesso - ha concluso Tiziana Carella - costrette a sacrificare le loro aspirazioni di crescita professionale, il loro talento, le loro competenze, mai o quasi mai riconosciute dai colleghi uomini”.
M a r z o 2 0 2 3 29 U i l p A Bari una interessante iniziativa dell’Ada e della Uil Pensionati
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L’EVENTO
La scrittrice che ha creato il personaggio di Lolita Lobosco, Gabriella Genisi, ospite della Uil Puglia
Qualcosa è cambiato e possiamo parlarne
tiamo provando ad aprire la casa sindacale al sociale, al quotidiano Nel rapporto con gli altri spesso si perde la comprensione delle parole Ma se non abbiamo le armi per comprendere gli altri e spiegare noi stessi, parliamo tra sordi. Per questo abbiamo deciso di organizzare questo ciclo di incontri sul tema della comunicazione in tutte le sue
sfaccettature” spiega Eva Iozzi, segretario territoriale della Uilpa Bari-Bat
Il discorso riguarda “Qualcosa è cambiato”, un ciclo di incontri sul tema della comunicazione altraorganizzato dalla Uilpa Bari – Bat. Partendo dall’idea che il sindacato delle persone debba interessarsi anche della
comunicazione verbale, scritta, digitale e audio-visiva, il sindacato ha organizzato cinque appuntamenti con esperti di differenti forme di linguaggio Il primo appuntamento di Qualcosa è cambiato si è tenuto a Bari lo scorso 8 marzo con Gabriella Genisi, la scrittrice dalla cui penna è nata Lolita Lobosco “Lolita è una piccola rivoluzione perché ho messo le donne al centro del sistema. Volevo raccontare il mondo dal punto di vista delle donne che riescono a ribaltare il paradigma che ci è stato propinato sino ad oggi. Il mondo cambia, la società cambia, ruoli, lavori che prima ci erano impediti per legge ora sono accessibili alle donne. Non si poteva diventare magistrate sino al
1965, commissarie sino al 1981, carabiniere sino alla fine del secolo scorso Tutte queste figure erano assenti. Lolita Lobosco dimostra che la società sta cambiando e lei oggi è un esempio per tante ragazze ” spiega Gabriella Genisi.
L’autrice, nata a Mola di Bari, torna nella città in cui ha voluto ambientare le avventure del suo personaggio più celebre. Autrice prolifica, solo nel 2022 ha pubblicato Lo Scammaro avvelenato e altre ricette edito da Sonzogno (per il ciclo della vicequestore Lobosco) e Le invisibili pubblicato da Rizzoli
Secondo appuntamento di Qualcosa è cambiato con Franco Liuzzi sul tema “Il futuro della comunicazione” il 29 marzo
Al via una serie di eventi sul tema della comunicazione: ospite Uil la Genisi, autrice di Lolita Lobosco
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Policlinico di Bari situazione al limite
ono ormai diventate insostenibili ed inaccettabili le criticità derivanti dalla cronica carenza di personale al Policlinico di Bari, che costringono quotidianamente il personale dipendente a uno sforzo inumano per assicurare e rispondere alle necessità dell’utenza. Il ricorso frenetico al lavoro straordinario, alla soppressione e rinvio dei riposi, ai doppi turni, alle attività in pronta disponibilità a copertura dei turni di servizio e in ultimo di rinunzia e non concessione delle ferie, non possono più rappresentare, per i livelli raggiunti, strumenti ordinari nella gestione dell’enorme volume di prestazioni che vedono impegnata l’Azienda Universitaria Ospedaliera”.
E’ la denuncia di Antonello Barnabà, segretario generale della Uil Fpl Puglia “Ai livelli occupazionali, già deficitari - continua Barnabà - e aggravati ulteriormente per la messa in quiescenza o mobilità, soprattutto del personale Infermieristico, nonché degli Oss, Tsrm, Tslb e del personale amministrativo, mai realmente integrati con nuovi innesti, si aggiungono le assenze ordinarie ricorrenti per maternità e malattie lunghe E’ una criticità che va affrontata nel merito subito, senza ulteriori rinvii. Sia chiaro, un sistema che ormai non può più reggere, anche perché, per fare un esempio, il personale infermieristico si ritrova ad essere impegnato anche per la presa in
APNEA
Al Policlinico di Bari, il più grande ospedale della Puglia, ci sono gravissime carenze di personale
carico dei pazienti, con sottrazione agli stessi delle competenze sanitarie infermieristiche Un sistema che a catena vede coinvolte tutte le figure e che fa emergere palesemente il demansionamento degli operatori, sottoposti a carichi di lavoro del tutto insostenibili, con ricadute sia sulla salute e sicurezza del personale dipendente coinvolto, sia sulle prestazioni da erogare all’utenza”.
“Riteniamo che non sia più prorogabile - conclude Barnabàl’apertura urgente di un tavolo di confronto monotematico, teso a trovare soluzioni immediate alle problematiche poste anche rispetto alla condivisione di una programmazione coerente dei livelli occupazionali”.
La cronica carenza di personale sta creando problemi ai lavoratori con ricadute pesanti sui servizi
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Andria riconnessa allla rete ferroviaria
inalmente dopo quasi sette anni il prossimo 3 aprile la linea ferroviaria Bari centrale-Andria sud sarà riaperta, come annunciato dall’assessora Maurodinoia, dopo l’avvenuto raddoppio del binario. La chiusura della tratta dopo il terribile incidente che costò la vita a ventitré persone ha creato disagi a lavoratori e famiglie Abbiamo più volte sollevato la necessità per la Puglia di migliorare la sua offerta del trasporto ferroviario, aumentando il numero di corse giornaliere che oggi sono 889, contro le 2173 della Lombardia La riapertura della BariAndria va in questa direzione Anche se, ricordiamo, sono ancora tanti i ritardi che la Pu-
glia sconta, dalla Napoli-Bari alla Bari-Bitritto, i cui lavori sono iniziati 34 anni fa” sostiene Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo generale della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia “Ci auguriamo che le procedure burocratiche e tecniche siano evase in tempi brevi – continua Ronzoni – considerata la strategicità della tratta per la comunità e per i lavoratori che per tanto tempo hanno subito enormi disagi”
Ferrotramviaria ha avviato dal 20 di marzo la cosiddetta fase di Switch off, ovvero il riallineamento delle strutture informatiche propedeutiche alla gestione del traffico ferroviario in piena sicurezza.
L’ATTESA
Dopo circa sette anni dal 3 di aprile la città di Andria sarà nuovamente collegata al sistema ferroviario
Stando all’ultimo rapporto del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, in Puglia la percentuale di popolazione mobile si aggira intorno al 70% con punte del 77% nel basso Salento, 72% nel tarantino, 71% nella provincia di Bari, 69% nel brindisino, 66% nel foggiano e 64% nella Bat “Di qui la necessità di investire sulla rete metropolitana, sulle ferrovie e sulle ciclovie e di promuovere l’integrazione dei servizi di mobilità Bisogna aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico favorendo comportamenti virtuosi e accompagnando la regione verso quella transizione ecologica che ci chiede l’Europa”, conclude Ronzoni.
Dal prossimo 3 aprile riparte il collegamento con Bari che ha causato tanti disagi ai lavoratori
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Morto sul cantiere qualcuno intervenga
L’incidente sul lavoro in un cantiere a Mesagne dei giorni scorsi – che è successimente sfociato in un tragico epilogo – deve ancora una volta interrogare tutti gli attori sociali a tutti i livelli “Non è sufficiente ed accettabile archiviare l’episodio semplicemente esprimendo in modo solenne e pubblico il cordoglio alla famiglia dell’operaio scomparso – cordoglio che la Uil di Puglia ed il Coordinamento Uil di Brindisi esprimono sentitamente alla famiglia dell’operaio oritano scomparso ” , afferma Fabrizio Caliolo, coordinatore Uil Brindisi.
Denunciare pubblicamente l’amarezza di un ’altra, ennesima, morte sul posto di lavoro è dovere del sindacato ma da sola non basta Occorre fare di più, sempre di più, incessantemente e concretamente a tutti i livelli “La normativa di settore, in ogni categoria - spiega Caliolo - è già molto severa così come è cresciuta molto la sensibilità alla promozione attiva della sicurezza sul lavoro da parte di sindacati ed associazioni datoriali La Uil porta avanti da tempo la Campagna #ZeroMortisulLavoro e solo pochi giorni fa un evento pubblico a Brindisi ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza cruciale del tema già a
MESTIZIA
Solito copione, purtroppo, anche a Mesagne, nel Brindisino, con un incidente mortale sul lavoro
partire dal mondo delle scuole Tuttavia davanti al perpetuarsi di incidenti e morti anche la importate opera di senilizzazione è da sola insufficiente
Se si considera la Salute in senso ampio nessun lavoro, anche il più semplice lavoro d’ufficio, è total-
mente esente da rischi Di certo i cantieri ed i lavori ad alto uso di macchinari, attrezzature e condizioni complesse richiedono una attenzione in più per la tragicità che un incidente può avere per l’incolumità fisica del lavoratore” Occorre fare un ulteriore e concreto sforzo tutti assieme per la salvaguardia e la tutela delle vite umane durante lo svolgimento di ogni attività produttiva: è necessaria una rinnovata attenzione e una rinforzata frequenza dei controlli e delle ispezioni per verificare la corretta osservanza «sul posto» delle Norme e Buone pratiche per la Sicurezza
“La Uil di Puglia e di Brindisi invitano tutte le Istituzioni preposte - dice Caliolo - a far rispettare le normative vigenti sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro a pre-
vedere ogni azione possibile per aumentare con capillarità la frequenza e la tipologia di controlli sul posto di lavoro. La consapevolezza che le stringenti Norme esistenti siano oggetto di frequente controllo possa diventare una ragione in più perché ogni datore di lavoro, ogni singolo responsabile alla sicurezza aziendale ed ogni singolo lavoratore nello svolgimento delle sue mansioni possa porre sempre, in ogni atto, la massima attenzione all’uso dei Dispositivi e dei comportamenti prescritti per la propria ed altrui tutela. Il lavoro - conclude il coordinatore - deve essere sempre occasione di dignità e promozione umana e mai più l’occasione con cui una vita venga deturpata o interrotta Il lavoro è e deve essere sempre vita”
Incidente sul lavoro a Mesagne: si facciano
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rispettare le normative
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I NUMERI
Sono ben tre su sei le province della Puglia nelle quali si registrano più incidenti mortali sui posti di lavoro
Incidenti sul lavoro Puglia in zona rossa
ero morti sul lavoro è l’obiettivo dal quale non possiamo prescindere in ogni nostra battaglia Stando ai dati Inail riferiti al primo mese dell’anno, la Puglia ha tre provincie in soglia rossa per numero di morti sul lavoro. Numeri che non possiamo accettare” dichiara il segretario organizzativo nazionale e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni
La Bat è sesta nella classifica nazionale per incidenza degli infortuni mortali rapportati al numero degli occupati, Foggia è decima e Bari 22esima
“Tre province su sei in zona rossa è un dato che non può passare inosservato Continuiamo a chiedere a gran voce una normativa più aspra e maggiori controlli. Il 95% dei controlli degli ispettori porta a sanzioni penali nei confronti delle aziende. Questo significa che siamo lontani da standard accettabili di sicurezza sul lavoro e di rispetto della normativa contrattuale” spiega il segretario.
La Puglia è la terza regione
Tre province figurano tra le più colpite: “Numeri
inaccettabili”
d’Italia per incidenza di morti sul lavoro, nel primo mese di quest’anno, “la Regione può e deve impegnarsi per limitare l’accesso agli appalti pubblici, soprattutto in vista dei fondi che arriveranno con il Pnrr, alle imprese che non applicano le norme sulla sicurezza e i contratti nazionali di categoria firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi”
Anche sull’alternanza scuolalavoro la Uil ha espresso la sua posizione: “Va rivista profondamente - ha detto Ronzoni - gli studenti vanno accompagnati nel loro percorso da persone preparate ed è per questo imprescindibile investire in formazione. I dati anche in questo caso ci danno ragione se si
pensa che la seconda fascia d’età con maggiore incidenza di morti sul lavoro è proprio quella compresa tra i 15 e i 24 anni”.
“Nel 2023 sono calate le denunce di infortuni, meno 31,4% un dato che rivela un lato nascosto legato al lavoro nero, sommerso e irregolare che continua ad essere una piaga sul nostro territorio Il Governoha concluso il segretario organizzativo e commissario regionale Ronzoni - sul tema lavoro si sta muovendo troppo lentamente, ma noi come Uil non abbasseremo la guardia e continueremo a mettere in campo tutte le iniziative possibili affinché il lavoro diventi una priorità di questo esecutivo”.
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IMPULSO
La concertazione e la sinergia tra le varie categorie possono certamente dare più forza al Sindacato
Il sindacato attore concreto di sviluppo
Dalla Uil Foggia l’impulso ad un percorso concertato per rendere più forte la sinergia tra le categorie
n percorso partecipato e concertato per rendere più forti le sinergie tra categorie e coordinamento e sempre più efficace e capillare l’attività sindacale della Uil sul territorio. La semplice azione di protesta, per quanto fondamentale, non è più sufficiente: occorre sprigionare risorse, energia creativa e progettuale per improntare i processi di sviluppo ad una dimensione di sostenibilità, innovazione e tutela delle persone in declinazione di una nuova dimensione: il “sindacato delle persone ” indicato da Bombardieri come mission strategica”.
E’ questa l’idea alla base del documento politico redatto dal coordinamento di Foggia della Uil Puglia, in sinergia con le cate-
gorie del territorio dauno, del quale si è discusso nel corso di un incontro organizzato a Foggia, alla presenza del segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, con la partecipazione del coordinatore provinciale Luca Maggio e di tutti i segretari generali provinciali di categoria.
L’obiettivo, a breve termine, è quello di stilare una road map condivisa di iniziative, con proposte programmatiche e la successiva individuazione di momenti di confronto con la base dell’organizzazione e con le comunità locali. Nello specifico, al fine di rendere più snello ed efficace il lavoro di confronto e la successiva attività di elaborazione di proposte, si procederà
con l’istituzione di sei gruppi tematici intercategoriali: industria, servizi e terziario, pubblica amministrazione, comunicazioni, scuola-cultura-formazione, agricoltura e immigrazione. I gruppi avranno il compito di delineare criticità e priorità dei settori tematici individuati e definire piattaforme operative e di proporre azioni specifiche per vertenze ritenute di importanza strategica Le piattaforme programmatiche così messe a punto, diventeranno sia il “canovaccio” per la convegnistica con i rappresentanti regionali e nazionali della nostra organizzazione, sia “viatico” e punto di riferimento per l’azion sindacale quotidiana sul territorio, nelle aziende e per i lavoratori.
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I n P u g l i a
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"A oltre un mese dal rientro in azienda dei lavoratori Leonardo Grottaglie e indotto, ancora oggi non si hanno risposte circa i numerosi solleciti fatti alla direzione aziendale e alla Regione Puglia circa il ripristino del servizio di trasporto pubblico da e per lo stabilimento di Grottaglie". E' la denuncia dei delegati Rsu Uilm del sito in provincia di Taranto, dove si realizzano le parti di fusoliera del Boeing 787
"Il servizio trasporti - fanno sa-
pere i rappresentanti sindacali - fu sospeso dalla Regione Puglia con l'affidamento di riprenderlo alla riapertura del sito produttivo, cosa poi non verificatasi. L'aumento dei costi del carburante, unito all'organizzazione delle turnistiche non più eterogenee all'interno dello stabilimento che quindi non permette l'uso condiviso di automobili private tra colleghi, sono fattori che gravano pesantemente sulle tasche dei lavoratori" Secondo le Rsu Uilm "un altro fattore da tener conto
è la sicurezza delle maestranze che quotidianamente percorrono decine di chilometri per recarsi a lavoro, dovrebbe essere interesse soprattutto della direzione aziendale non esporre i propri lavoratori al rischio di infortuni in itinere. Esigiamo un intervento celere e risolutivo da parte di tutte le parti interessate".
Presentato nella sala conferenze di Palazzo Adorno, a Lecce, il progetto “Pantaloni e dintorni, ricomincio da casa”, realizzato grazie alla sinergia tra Coordinamento Uil Lecce, PO Uil Lecce, UilTec Lecce e associazione Donne del Sud, con il patrocinio della Provincia di Lecce, per il reinserimento lavorativo di donne in condizioni di fragilità e disoccupate. Sono 18 le donne già iscritte, alcune di diverse etnie, che frequenteranno le lezioni nel laboratorio sartoriale allestito in via Cesare Battisti 49, a Lecce, dove sono già schierate le macchine da cucire acquistate dall’Associazione Donne del Sud con i proventi del tour di sfilate solidali “Volevo i pantaloni” che nei mesi passati ha fatto tappa in numerosi Comuni della provincia Tra le adesioni raccolte ci sono anche quelle di tre uomini.
La Uil di Lecce, con il Coordinamento PO e Politiche di Genere e la categoria UilTec, a messo a disposizione dei corsisti i propri esperti per 10 ore formative sui temi del Diritto del Lavoro e della Conciliazione vita-lavoro, nonché la sala riunioni della propria sede a Lecce, in via Pietro Palumbo, 2, per lo svolgimento delle lezioni teoriche, oltre a contribuire a coprire i costi delle quote di iscrizione.
“In Puglia - ha dichiarato il coordinatore della Uil Lecce, Mauro Fioretti - solo il 34% delle donne ha un lavoro, contro il 50% della media italiana e il 70% di quella europea. Una situazione addirittura peggiorata dopo l’emergenza pandemica. Fondamentale è che si offrano loro condizioni di lavoro sicuro ed equamente retribuito”
“La declinazione concreta e quotidiana del sindacato delle persone – si legge nel documento programmatico – passa anche e soprattutto attraverso un contributo più efficace e autorevole del sindacato alla “ messa a terra” di nuove progettualità di sviluppo che coniughino occupazione di qualità, sostenibilità ambientale, sicurezza, lotta al precariato, superamento delle emergenze e delle discriminazioni Dunque, non più soltanto sindacato “di lotta” ma anche e soprattutto “attore concreto di sviluppo”. Quella di oggi è, dunque, la “ posa della prima pietra” non solo per la definizione di nuove piattaforme programmatiche ma anche e soprattutto per costruire insieme la Uil del futuro”
M a r z o 2 0 2 3 37 I n P u g l i a
Donne in condizioni fragili e disoccupate, a Lecce si punta al reinserimento
Alla Leonardo è un problema il servizio di trasporto pubblico
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Libri, musica e sogni a scuola per riflettere
“Iveri protagonisti di questa bellissima esperienza sono stati soprattutto gli alunni delle scuole “Bovio” e “Pascal”che, con la loro creatività, con la passione che hanno saputo infondere nella presentazione di video, brani e immagini ci hanno dato modo di riflettere sotto una diversa prospettiva sui temi al centro di questo evento”.
Questo il commento di Luca Maggio, coordinatore Uil Puglia, sede di Foggia, al termine del seminario "Donna, Vita, Libertà: Lottare per la libertà è un dovere", organizzato da Uim Foggia, coordinamento Uil Puglia sede di Foggia,di concerto con la biblioteca "La Magna Capitana", cooperativa Medtraining e gli istituti scolastici del capoluogo dauno “Bovio” e “Blaise Pascal”
“Siamo partiti dall’idea di creare delle sinergie con le scuole, con le istituzioni e con il Terzo settore per affrontare operativamente temi come le discriminazioni di genere e il femminicidio. E io direi che quello di oggi è stato un buon inizio Grazie a a tutti coloro i quali hanno contribuito ad organizzare e a rendere speciale l’evento che però dobbiamo considerare solo come un punto di
CAPACITA’
A Foggia la dimostrazione che i giovani sono in grado di sognare, di essere propositivi e di pensare al futuro
partenza e non di arrivo”, aggiunge Maggio.
Il convegno, moderato dalla sociologa-giornalista, Grazia Amoruso, responsabile Pari Opportunità UilPA Foggia, è stato impreziosito dai qualificati interventi di Paola Bruno, coordi-
natrice Pari Opportunità Uil Puglia; Nicola Rega, segretario generale territoriale Uil Scuola Foggia; Gino Giorgione segretario generale territoriale Uil Fpl Foggia; Edoardo Filippone, segretario generale territoriale Uilpa Foggia; Roberto Avvantaggiato, segretario generale territoriale Uilcom Foggia; Alessandra Petruccelli coordinatrice Pari Opportunità Uil Puglia-Sede di Foggia; Eman Al Salam, mediatrice culturale Uim Foggia, Concetta Notarangelo, dell’Associazione Medtraining, “La Puglia non tratta”, Assunta Di Matteo, consigliera di Parità della Provincia di Foggia e Luca Maggio, coordinatore Uil Puglia, sede di Foggia.
Interessanti gli interventi, nei quali si è spaziato dai diritti negati alla partecipazione attiva degli studenti dei due istituti scolastici che si sono cimentati con video, illustrazioni digitali e letture a tema Nel dettaglio, nove studentesse delle classi III dell’Istituto “G Bovio” hanno interpretato alcuni brani tratti dal libro studiato in classe “10 ragazze che hanno osato sognare ” per testimoniare la loro vicinanza alle ragazze/i iraniani che stanno lottando per rivendicare il loro diritto alla Libertà e allo studio. A seguire Inoltre, la lettura del brano dedicato alla Pace di Papa Francesco e la proiezione del video “Imagine” di John Lennon
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Una bella esperienza con
alunni di due istituti del capoluogo
gli
“LEZIONE”
La legalità è sbarcata in una scuola di Noci grazie alla giornalista di “Repubblica” Federica Angeli
Spiegare la legalità capire il senso civico
Il talent antimafia di Federica Angeli sbarca a scuola
Ha fatto tappa in Puglia, nell’istituto comprensivo “Pascoli-Cappuccini” di Noci, il “Talent Antimafia” di Federica Angeli, la giornalista di cronaca nera e giudiziaria del quotidiano “La Repubblica”, nota per le sue inchieste sulla mafia romana che l’hanno costretta a una vita sotto scorta
Quello tra lavoro e legalità è un legame indissolubile, perché solo nella legalità ci può essere lavoro sano e soprattutto sicuro. E La lotta all’illegalità è uno dei capisaldi dell’azione della Uil, ed è un principio che bisogna affermare sin dalla scuola, il luogo di formazione delle nuove generazioni e di diffusione della cultura per eccellenza
La cultura della legalità è qualcosa che troppo spesso diamo per scontato, momenti come questi sono importanti per riflettere, confrontarsi con i giovani e tenere alta l’attenzione perché su questi temi non va mai abbassata Insegnarla e spiegarla ai giovanissimi è fondamentale affinché capiscano le regole del vivere civile. Grazie Federica per il tuo grande impegno!
Vincenzo De Marco coordinatore
della Uilp a Brindisi
“Il Coordinamento provinciale di Brindisi della Uil esprime le proprie felicitazioni per la nomina di Vincenzo De Marco a Coordinatore Territoriale della Uilp di Brindisi La nomina è arrivata a margine dei lavori del Consiglio Regionale Uil Pensionati Puglia Con Enzo la Uil di Brindisi avrà un nuovo e positivo slancio per le tante e decisive sfide che coinvolgono i pensionati in Terra di Brindisi, una categoria decisiva per l’economia locale che negli ultimi anni soffre numerose difficoltà fra le quali la galoppante inflazione e l’aumento del costo della vita senza un corrispettivo aumento degli assegni pensionistici”. Lo dichiara il coordinatore provinciale Uil Brindisi, Fabrizio Caliolo. “Incoraggia e motiva il nuovo corso del nostro Sindacato a tutti i suoi livelli”: una ragione in più per sentirsi ed essere sempre più il «Sindacato delle persone»
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