S&A 142 Luglio-Agosto 2020

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Cristiano Lanni(1) Alessandro Mita(1) Silvia Isacco(1)

Laura Peruzzi(2) Attilio Petrillo(1) Patrizia Bellucci(2)

ambiente&territorio

ANALISI E GESTIONE

DELLE ACQUE DI DILAVAMENTO STRADALE IL PROGETTO ANAS ACQUEDISTRADA: TRA STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO

INTRODUZIONE E ASPETTI GENERALI DEL FENOMENO Le Acque Meteoriche di Dilavamento Stradale (AMDS) contengono generalmente un’ampia gamma di contaminanti (solidi sospesi, metalli pesanti, idrocarburi, materia organica, ecc.) generati dalla deposizione atmosferica di tempo asciutto, dal traffico veicolare (gas di scarico e perdite di olio, usura degli pneumatici e dell’asfalto, ecc.) e provenienti da ambiti esterni alla strada (rifiuti di natura organica, pesticidi, ecc.) [1 e 2].

1. Schema concettuale delle fonti, natura/tipologia e processi fisici, chimici e biologici che caratterizzano i contaminanti presenti nelle AMDS (fonte: [9])

www.stradeeautostrade.it

In questo senso, particolare rilevanza assumono i deflussi che derivano dalla prima fase dell’evento piovoso (first flush) che, esercitando un’azione dilavante, si contraddistinguono per valori tendenzialmente più elevati di concentrazione e carico inquinante [3 e 4]. Le acque di prima pioggia possono, dunque, in linea di principio risultare maggiormente dannose per la qualità dei corpi idrici ricettori [5]. A rigore, la valutazione di questi impatti andrebbe eseguita tenendo in debita considerazione le caratteristiche dei diversi contaminanti e i loro peculiari processi di trasporto e trasformazione [6] anche in relazione alle caratteristiche del corpo ricettore [7]. Per esempio, i fenomeni che si verificano e gli impatti che ne derivano sul ricettore finale sono differenti se l’inquinante si presenta in forma disciolta (e.g., metalli pesanti), adeso alle particelle più fini (e.g., metalli pesanti, IPA, microinquinanti organici) o sotto forma colloidale (e.g., materia organica) [8]. Anche la tipologia di trattamento - e dunque i processi fisici, chimici e biologici che li caratterizzano - devono tenere in debita considerazione la natura e le caratteristiche degli inquinanti da rimuovere. Nonostante risultino dunque relativamente note la natura e la tipologia dei contaminanti che caratterizzano le AMDS, le previsioni e le stime dei carichi e delle concentrazioni degli inquinanti, e gli impatti ambientali che da questi possono derivare, risultano di non semplice determinazione. Ciò dipende anche dal fatto che i processi che sottendono all’accumulo di inquinanti sulle superfici stradali e al loro successivo dilavamento sono influenzati da una moltitudine di variabili e processi [10] quali, ad esempio, la tipologia e la composizione del manto stradale, la morfologia della strada, il volume e la tipologia di traffico, la durata del periodo secco che precede l’evento piovoso, l’intensità, frequenza e durata delle precipitazioni e, più in generale,

4-2020 STRADE & AUTOSTRADE

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