TOLKIEN E LA TERRA DI MEZZO

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Tolkien e la terra di mezzo

Benedetta Manfredini 3A scuola Sacra Famiglia

a.s. 2019-2020


Indice 1) Introduzione 2) Chi è Tolkien? 3) Le opere di Tolkien 4) Lo Hobbit 5) Il Silmarillion 6) Il Signore degli Anelli 7) Il messaggio cristiano del Signore degli Anelli 8) Alcune curiosità sullo scrittore 9) Che cos'è il genere fantasy? 10)Conclusione 11) Bibliografia e sitografia


Introduzione Ho deciso di fare il mio approfondimento sullo scrittore inglese J.R.R. Tolkien e sul mondo da lui inventato perchè una delle attività che mi sono piaciute di più di questi anni è stata la lettura de “Lo hobbit”. Ho trovato questo libro davvero meraviglioso, ricco di splendide descrizioni, con una storia avvincente e piena di particolari. Grazie a questo libro mi sono appassionata sempre di più a Tolkien, ho fatto ricerche e mi sono messa perfino a leggere “Il Signore degli Anelli”. Penso proprio che la mente di questo magnifico scrittore non vada sottovalutata ed è per questo che il tema del mio approfondimento é proprio lo straordinario mondo inventato da Tolkien. Mi affascina molto il fatto che le sue opere siano totalmente frutto della sua fantasia, in quanto anche io amo viaggiare con l'immaginazione. Fin da piccola ho creato anch'io personaggi, luoghi e situazioni intorno ai quali ho costruito veri e propri mondi. Spesso ho dato forma a queste creazioni attraverso il disegno, il fumetto oppure veri e propri scritti; inoltre esse sono diventate veri e propri giochi condivisi con i miei fratelli. Non entrerò nel dettaglio di questo mondo personale perchè lo considero molto intimo ma in questo mio elaborato porterò una dimostrazione del mio spirito creativo attraverso il racconto di una parodia del Signore degli Anelli.


Chi è Tolkien? John Ronald Reuel Tolkien nasce nel 1892 a Bloemfontein, in SudAfrica, da genitori inglesi. Dopo la morte del padre, all'età di soli tre anni ritorna con la madre ed il fratello in Inghilterra dove la famiglia si sistema a Sarehole, un sobborgo di Birmingham. Nel 1904 muore anche sua madre dalla quale il giovane Tolkien aveva nel frattempo ereditato l'amore per le lingue, le antiche leggende e fiabe. Assieme al fratello viene affidato ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan. Dopo aver frequentato la King Edward VI School inizia i suoi studi all'Exeter College di Oxford dove ottiene nel 1915 il titolo di Bachelor of Arts. Durante la prima guerra mondiale si arruola nei Lancashire Fusiliers e combatte sul fronte occidentale. Finita la guerra prosegue gli studi all'Exeter College. Nel 1925 viene nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall'attività didattica avvenuto nel 1959. Non a torto Tolkien è quindi oggi considerato il maggior esperto di letteratura anglosassone e medioevale del Novecento. E' durante il periodo di insegnamento che l'autore inizia a scrivere. Nel 1937 pubblica “Lo Hobbit", racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato inglese, avente per protagonisti piccoli esseri stralunati ma molto simili agli uomini, gli hobbit. Essi sono affiancati da tutta una pletora di altri esseri fantastici. Nonostante sia la sua opera prima, "Lo Hobbit" rappresenta una tappa fondamentale nella carriera di scrittore di Tolkien: è infatti attorno al nucleo originario di quest'opera che l'autore andrà sviluppando nel decennio successivo il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello della Terra di Mezzo, che prenderà forma nelle sue opere successive quali "Le avventure di Tom Bombadil" (1962) e soprattutto in quell'epica fantastica che è la trilogia de "Il signore degli anelli" , unanimemente riconosciuta come la sua opera più importante. Tolkien dedica alla stesura del suo capolavoro tutte le sue ricerche di studioso. In particolare s'interessa al dialetto delle Midlands e all'inglese arcaico, il beowulf, ed alle Letterature nordiche (norvegese, danese, islandese). Negli anni seguenti Tolkien lavora ad un'altra opera, "Il Silmarillion" iniziata in verità già nel 1917, che porterà avanti fino alla morte e che tuttavia non riuscirà a concludere. Verrà completata dal figlio Christopher e pubblicata postuma nel 1977. Tolkien muore il 2 settembre 1973 a Bournemouth, in Inghilterra, all'età di ottantuno anni.


Le opere di Tolkien Nel 1937 Tolkien pubblica il suo primo libro: Lo Hobbit. Il grande successo di questo primo manoscritto porterà Tolkien a scriverne un seguito: Il signore degli anelli. Quest'opera è conosciuta come la sua più famosa. Tolkien impiegherà ben quattordici anni per scrivere questo manoscritto che a sua volta è composto da tre libri: La compagnia dell'anello (1954), Le due torri (1954) e Il ritorno del re (1955). Nel 1962 Tolkien pubblica un altro libro ambientato nel regno della Terra di Mezzo: Le avventure di Tom Bombadil. Nel 1917, Tolkien inizia a scrivere “Il Silmarillion”, un altro libro ambientato nella Terra di Mezzo. Tolkien impiega gli ultimi anni della sua vita scrivendo questo libro, che purtroppo non riuscirà a terminare. Alla morte del padre, il figlio Christopher Tolkien continuerà a scrivere l'opera non conclusa di suo padre e nel 1977 la pubblicherà. Tolkien scrisse molti altri libri, che però non sono ambientati nella Terra di Mezzo, come “Il cacciatore di draghi” (1949), “Albero e foglia”, “Beowulf”, “La caduta di Artù”, “I figli di Hùrin” e “Mr. Bliss”. Ci sono molti libri di Tolkien che non hanno una data e uno scrittore preciso, alcuni di essi infatti sono stati iniziati da lui stesso, ma terminati dal figlio, oppure libri scritti da Christopher Tolkien che narrano la vita del padre. Alcuni di questi sono: “Racconti ritrovati”, “Racconti perduti”, “Racconti incompiuti” e “Le lettere di Babbo Natale”.

Lo Hobbit Anno: 1937 Trama: Bilbo Baggins è un giovane Hobbit rispettato, educato e sempre puntuale, che una sera si ritrova una valanga di nani in casa. Il vecchio stregone Gandalf, stava cercando uno scassinatore scaltro e intelligente per una missione e aveva scelto Bilbo. La missione si trattava di ridare ai nani una vecchia montagna che tanti anni prima era stata di loro possesso, ma che gli fu rubata da uno spaventoso drago. Gandalf e i nani spingeranno Bilbo fuori dalla porta di casa e gli faranno conoscere un mondo pericoloso, ma bellissimo, ricco di splendide creature e Bilbo capirà che la vera avventura non sta chiusa tra quattro


mura, ma fuori da una porta. Lo Hobbit è di certo un libro che vale la pena di leggere. Esso, inizialmente, venne scritto come una favola per bambini, ma poi nel corso degli anni la storia si arricchì sempre di più fino a diventare un'opera che richiamava antiche mitologie nordiche e leggende medievali. Il personaggio di Bilbo infatti ricorda Perceval, un personaggio importante dei cicli arturiani. Perceval è un ragazzo di campagna che desidera diventare un cavaliere di Camelot, un'impresa ardua e difficile in quanto le sue origini sono umili ed è poco raffinato, superate le iniziali difficoltà gradualmente diventerà il cavaliere più importante della Cerca del Graal.

Il Silmarillion Anno: 1917-1973 Trama: Questo libro parla di tutto ciò che accade prima de Lo Hobbit a partire dalla Creazione. Esso narra le vicende di Arda (il mondo nel quale accade ogni evento) che è parte di Ea (l'universo) che a sua volta comprende diverse terre tra cui la Terra di Mezzo dove verranno ambientati Lo Hobbit e il Signore degli anelli. La particolarità di quest'opera


sta nel fatto che essa esprime totalmente la genialità di Tolkien nell'utilizzo delle lingue elfiche da lui create con le quali denomina personaggi e luoghi con soprannomi diversi a seconda degli eventi e delle versioni: nanesche, umane, angeliche. Si tratta di un linguaggio complesso con regole precise che rende la fantasia di Tolkien inimitabile.

Il Signore degli anelli Anno:1954 Trama: Questo meraviglioso libro è il seguito de “Lo hobbit”, è diviso in tre libri e lo scrittore impiegò circa 14 anni per scriverlo tutto. Inizialmente questo libro veniva chiamato “Il nuovo Hobbit”. Nella Terra di Mezzo furono forgiati diversi anelli: 3 di essi furono dati agli elfi, 7 ai nani e 9 agli uomini. Tra le fiamme del Monte Fato, però, l'oscuro signore Sauron ne forgiò un altro per piegare tutti gli altri alla sua volontà. Egli riversò tutta la sua malvagità in quell'anello. Molte città caddero a causa di Sauron e così elfi e uomini decisero di stringere un'alleanza per sconfiggerlo. Fu una battaglia atroce e mentre


Sauron combatteva senza alcuna pietà, il giovane Isildur, figlio del re del regno di Gondor, afferrò la spada di suo padre e tagliò un dito a Sauron. L'oscuro signore venne sconfitto e Isildur tenne l'anello. Col passare degli anni, l'anello si rivelò malvagio anche nei confronti del suo portatore, esso infatti aveva la capacità di corrompere la mente degli uomini e di renderli invisibili, e così Isildur diventò sempre più avido. Un giorno, mentre egli cavalcava verso Gondor, un imboscata di orchi sterminò il suo esercito e per salvarsi, Isildur si tuffò nel fiume. L'anello scivolò via dalla mano di Isildur ed egli divenne di nuovo visibile, ma l'intento di riprendere l'anello gli causò la morte. Molti anni dopo, l'anello passò nelle mani di un giovane hobbit di nome Smeagol, che lo tenne per oltre cinquecento anni. L'anello consumò la sua mente e un giorno cadde dalla sua mano, scivolando ai piedi di Bilbo, il quale lo tenne. Passarono moltissimi anni e durante la festa per i centoundici anni di Bilbo, l'anello passò nelle mani di suo nipote Frodo. Frodo inizierà così un lungo viaggio attraverso la Terra di Mezzo per distruggere il terribile oggetto creato da Sauron. Il Signore degli anelli è una storia ricca di significati, tra cui l'amicizia. Frodo infatti camminerà la sua strada al fianco di Sam, un amico speciale che farebbe di tutto per lui, e di un'intera compagnia di persone che presto diventeranno i suoi più cari amici. Tra loro c'è Boromir: un uomo che sarà più volte tentato dall'anello; Aragorn: l'uomo più coraggioso del libro, grazie a lui Frodo rimarrà sempre protetto e al sicuro; Legolas e Gimli: due uomini di razze così diverse, ma che alla fine condivideranno una forte amicizia; Gandalf: una guida saggia che non abbandonerà mai Frodo; Merry e Pipino: due hobbit goffi e buffi che però riusciranno a dare il proprio contributo per salvare la Terra di Mezzo.


Il messaggio cristiano del Signore degli anelli Non tutti sanno che Il signore degli anelli è in realtà un'opera religiosa. Tolkien, infatti, aveva ereditato dalla madre una profonda fede cattolica e nello scrivere questo libro si è ispirato alle Sacre Scritture. Sono molti i temi con cui l'autore esprime la sua cattolicità nella trilogia, tra cui: 1. La speranza: i popoli della Terra di Mezzo sperano nella liberazione da Sauron (il male). 2. “Gli ultimi saranno i primi”: L'umiltà di quattro piccoli hobbit, goffi e ingenui, si trasforma poi in una trionfante vittoria alla fine della saga e coloro che prima erano considerati piccoli, diventeranno i protagonisti. 3. L'amicizia: fin dalla nascita della compagnia dell'anello si creano dei forti legami di amicizia: tra Frodo e Sam, tra Merry e Pipino e tra Legolas e Gimli. L'amicizia è spesso collegata all'amore che c'è tra alcuni personaggi che emerge come un forte legame che unisce e dà coraggio. 4. La misericordia e la pietà sono due elementi che si presentano sia nello Hobbit sia nel Signore degli anelli. Bilbo infatti, inizialmente voleva uccidere Smeagol, ma poi si sente in colpa: vede questo essere solo, indifeso e completamente consumato dall'anello e decide così di non fargli alcun male. Un altro esempio è quando Gandalf suggerisce al consiglio di re Elrond di distruggere l'anello e di non portarlo a Gondor per usarlo contro il nemico. 5. Tolkien affronta anche il tema della morte e della resurrezione: Gandalf si era sacrificato per la compagnia dell'anello lottando contro il terribile demone Balrog. Alla fine egli tornerà in una nuova veste per completare la propria missione. 6. Nel Signore degli anelli possiamo trovare anche una simbologia numerica cristiana: l'età della maturità degli hobbit è raggiungibile a 33 anni, gli anni di cristo alla sua morte; Il numero degli anelli forgiati: 3 come la trinità, 7 come il numero di Dio nella tradizione ebraica e che ricorre anche all'antico testamento (la creazione avvenuta in 7 giorni) e 9 come il numero perfetto, essendo tre volte la trinità. 7. Il personaggio di Sam potrebbe essere paragonato a San Pietro: non a caso nell'ultimo libro, Frodo (prima di partire verso le terre immortali dell'ovest) dona a


Sam il libro che gli era stato dato in eredità da Bilbo con il compito di completarlo e di fare da portavoce della storia che hanno vissuto. 8. Gandalf è paragonabile ad un angelo custode: con la veste bianca egli guida e protegge il cammino di Frodo. 9. Tolkien ha affermato che nel descrivere Lady Galadriel (la dama degli elfi) si è ispirato alla Madonna. Galadriel infatti è portatrice di speranza, cerca in tutti i modi di proteggere Frodo, donandogli anche la sua luce. 10. Un altro persnaggio paragonabile ad un santo è Boromir. Descrivendolo, Tolkien si è ispirato a San Paolo Tarso. Boromir è un uomo che vive nella continua tentazione di possedere l'anello nella vana convinzione di risparmaiare sofferenze al suo popolo. Una volta capito l'errore, però, Boromir si pentirà del fatto di aver cercato di rubare a Frodo l'anello.

Alcune curiosità sullo scrittore –

Tolkien era molto critico nei confronti dei suoi fan, che non credeva potessero veramente cogliere la bellezza del suo lavoro.

Tolkien amava molto il suo lavoro da insegnante, ma lo considerava più come un hobby. Riteneva che fosse più importante scrivere libri.

Tolkien aveva stretto una forte amicizia con lo scrittore inglese C.S. Lewis (Le cronache di Narnia). Per un periodo si erano anche divisi perchè avevano idee cattoliche diverse, ma dopo un po' di tempo, Tolkien si scusò e si riavvicinò a lui.

Ovunque andasse, Tolkien fondava vari club di letteratura, perlopiù frequentati da docenti.

Tolkien si è ispirato alla guerra per scrivere il lungo viaggio compiuto da Frodo e


Sam. –

Tolkien, grande studioso di lingue e letteratura, aveva inventato un'intera lingua con tutte le varie regole grammaticali (elfico).

Tolkien era contro Hitler. Inizialmente si rifiutò di far tradurre in tedesco Lo Hobbit. In una lettera manifestò apertamente il suo disgusto verso il dittatore.

Tolkien amava talmente tanto le preghiere che pregava anche in elfico (la lingua inventata da lui) per invocare protezione.

Durante la correzione dei compiti dei suoi alunni, Tolkien si imbattè in un foglio completamente in bianco. Questo fatto ispirò lo scrittore ad inventare gli Hobbit, delle piccole creature che vivono in buchi nel terreno.

Durante il campo di addestramento militare, Tolkien scrisse molte lettere alla sua fidanzata, in una di queste egli rivela l'origine particolare delle sue storie, ecco uno stralcio: “In questo triste pomeriggio piovigginoso, ho letto vecchi appunti di lezioni militari ed ero già stufo dopo un'ora e mezza. Ho apportato dei ritocchi alla lingua delle fate che ho inventato, per migliorarla. Spesso mi viene voglia di lavorarci ma me lo proibisco perchè, anche se mi piace tanto, mi sembra un'occupazione così pazza!”

Che cos'è il genere Fantasy? Il genere Fantasy è un genere letterario che comprende elementi, creature ed eventi immaginari e ambientati in un periodo non ben definito. Il Fantasy nasce da antichi miti e leggende, ma il vero genere per come lo conosciamo noi nasce proprio dalla pubblicazione dei libri di Tolkien. Tuttora Tolkien è considerato il padre del genere Fantasy. La maggior parte degli scrittori Fantasy hanno preso spunto dai libri di Tolkien anche se ultimamente sono state scritte numerose opere che si distaccano completamente da quelle tolkeniane, la grande differenza è il fatto che in queste ultime non è presente il tema della lotta tra il bene e il male e spesso non è chiaro da quale parte i personaggi si collocano. Si può dire che il genere Fantasy è in continua evoluzione e ogni anno si arricchisce di nuovi mondi, ma si può affermare che con Tolkien esso è nato ed esaurito, nel senso che chiunque dopo di lui cerchi di scrivere nuove opere non può fare altro che utilizzare e rimescolare elementi già creati.


Conclusione Io sto leggendo Il signore degli anelli e per ora mi sta piacendo tantissimo. Sto imparando sempre più cose da esso, come ad esempio la fantastica amicizia che c'è tra Frodo e Sam. Questa amicizia mi ha colpito molto perchè mi sono immedesimata in Frodo: io come lui ho spesso bisogno di aiuto per affrontare le cose, ho bisogno di qualcuno che mi sostenga e che mi tenda la mano nei momenti più duri. In questi tre fantastici anni di scuola ho anch'io affrontato un lungo cammino e ho conosciuto la mia compagnia dell'anello: la mia classe. Ho incontrato molti Boromir: persone con cui ho litigato, ma che presto si sono pentite, ho incontrato molti Sam: persone che mi hanno sempre sostenuto durante gli intervalli e prima di una lezione difficile, ma soprattutto ho incontrato molti Gandalf: i miei professori, le persone che più mi hanno aiutato a crescere, che mi hanno guidato nel mio cammino verso le superiori, che mi hanno sempre dato una mano e che continuerò di sicuro a ricordare nel mio cuore. Grazie mille a tutti voi!!! Benedetta Manfredini 3A


Bibliografia e sitografia •

Le opere. Tutto sul mondo di J.R.R. Tolkien e dintorni

Genere Fantasy Scuola. Net

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