L'INDUSTRIALIZZAZIONE DI CREMONA

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Scuola Sacra Famiglia cr A.S. 2019/2020

L’INDUSTRIALIZZAZIONE DI CREMONA

Chiara Valsecchi 3°A


INDICE

Prima parte: 1.introduzione 2.la storia dell’industrializzazione 3.il fondatore 4.il museo del violino

Seconda parte: ACCIAIERIA ARVEDI 1.storia dell’acciaieria 2.i prodotti 3. il numero di dipendenti 4.l’inquinamento 5.le tecnologie 6. conclusioni 7.bibliografia e sitografia


PRIMA PARTE: INTRODUZIONE Dopo aver studiato in classe l’industrializzazione dell’800 ho deciso di fare il mio approfondimento su questo tema pensando a Cremona, nello specifico l’Acciaieria Arvedi, di quando è nata, del suo fondatore, di cosa produce e come avvengono i contatti con altri paesi, anche perché ci lavora il mio papà. L’industrializzazione è un periodo di cambiamento radicale, cioè cambia il modo di produrre dal punto di vista qualitativo e quantitativo di un prodotto. In quel periodo le industrie si allargarono portando nuovi progetti industriali e grazie a questi miglioramenti il commercio aumentò e così anche l’economia. Ma la crescita commerciale non portò solo benefici; nel 1873 ci fu una crisi chiamata “grande depressione”, che durò 20 anni e che portò un elevato aumento della merce quindi un calo dei prezzi industriali ed agricoli. Trovo interessante capire come influisce l’Acciaieria Arvedi dal punto di vista economico e ambientale nella nostra città, mi incuriosisce sapere come avviene la lavorazione dell’acciaio e quanto essa influisca sull’inquinamento di Cremona. Con l’aiuto e la disponibilità di mio papà, che è dipendente in questa azienda dal 2011 e per il ruolo che ricopriva, cercherò di capire altri aspetti dall’Acciaieria Arvedi, tipo come avviene la lavorazione dei prodotti, le tecnologie che vengono utilizzate, come avvengono i trasporti.


LA STORIA DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE L’industrializzazione dell’800 fu un cambiamento importante per l’Europa dove si rafforzarono vari settori industriali ed economici, come ad esempio il settore energetico, il settore dei trasporti, ecc… Nella seconda metà dell’800 compaiono le prime industrie dell’acciaio, una lega fatta di ferro e carbonio molto leggero, elastico e robusto, ma soprattutto molto economico e divenne il simbolo della seconda rivoluzione industriale che fu definita . In Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 ci fu un cambiamento a livello industriale che comprendeva il settore tessile, agroalimentare, chimico ma soprattutto siderurgico. Nel 1963 nasce a Cremona una fabbrica di tubi in acciaio che permette alla Città e ai comuni circostanti una possibilità di lavoro. Questa crescita ha continuato a svilupparsi, fino a quando nel 1992 nasce “Acciaieria Arvedi” entrando in gioco con la produzione di coils.


IL FONDATORE Giovanni Arvedi nasce in una famiglia di antica tradizione nel settore della lavorazione e commercio dei metalli. Nel 1963 inizia la sua carriera imprenditoriale fondando le sue prime 2 aziende, una commerciale (ARVEDI COMMERCIO) e l’altra invece produttiva (ILTA). Nel 1984 gli viene conferito il titolo di cavaliere del lavoro, per la produttività delle sue due aziende, mentre nel 1989 gli viene conferito il titolo di “cavaliere del lavoro”. Nel 1992 fonda l’acciaieria Arvedi per la fabbricazione di coils, cioè lastre di acciaio. Nel 2011 inaugura il centro sportivo Giovanni Arvedi e nel 2012 ha contribuito alla costruzione dell’Auditorium Museo del Violino.


IL MUSEO DEL VIOLINO (auditorium) L’auditorium Museo del Violino è stato ideato nel 1941 dall’architetto e esperto in campo sonoro Carlo Cocchia in collaborazione con Giovanni Arvedi. Nel 2012 è stato inaugurato con il nome di “auditorium Giovanni Arvedi”.


ACCIAIERIA ARVEDI


STORIA DELL’ACCIAIERIA Cremona è una delle città più modernizzate a livello industriale grazie all’acciaieria Arvedi situata nella periferia ovest della città e confina principalmente con due comuni: 1. Cavatigozzi 2. Spinadesco L’acciaieria Arvedi nasce nel 1992 per la produzione di coils e di tubi di acciaio al carbonio. Andando avanti con gli anni essa si espanse e le tecnologie si espandevano e si espandono tutt’ora insieme all’azienda. Nel 2000 ci fu l’installazione di un nuovo modello di forni per l’affinazione dell’acciaio liquido per i coils. Nel 2002 si installò un impianto di zincatura, mentre nel 2010 un nuovo impianto di laminazione a freddo.


I PRODOTTI L’acciaieria Arvedi produce tubi in acciaio inossidabile/al carbonio e coils, che sono lastre di acciaio. Ognuno di questi prodotti viene fabbricato con una tecnologia diversa. Le principali tecnologie che vengono utilizzate dell’azienda sono ESP e ISP.


IL NUMERO DI DIPENDENTI Nell’acciaieria ci sono due aree: l’area nord (finiture e laminazione a freddo) e l’area sud (laminazione a caldo). Queste due aree sono costituite da un certo numero di dipendenti: - Area nord - Area sud

800 1700

La differenza di numero tra le due sezioni è data dalle tecnologie utilizzate dell’azienda che richiedono una certa quantità di lavoratori per la produzione di coils.


L’INQUINAMENTO L’inquinamento purtroppo ogni anno aumenta a causa del gas di scarico delle automobili dei camion e delle emissioni industriali di gas tossici. Di conseguenza questo problema non influisce solo sull’ambiente ma influisce anche sulla salute delle persone che occupano la zona della periferia causando malattie tumorali e respiratorie. Arvedi per contribuire alla riduzione dell’inquinamento ha introdotto dei forni ad arco voltaico.


LE TECNOLOGIE Tra le varie tecnologie dell’acciaieria Arvedi ci sono ESP e ISP (le più importanti), non c’è molta differenza tra di loro, se non lo spessore: -ESP: spessore del coils

0,8 mm

-ISP: spessore del coils

1 mm

La produzione dei coils avviene attraverso questo procedimento: la materia prima è il rottame, che arriva in azienda attraverso il trasporto su gomma (camion) e ferrovia. Il rottame viene selezionato da personale qualificato per poi essere posizionato, attraverso un nastro trasportatore, all’interno della siviera. A questo punto vengono inseriti 3 elettrodi in grafite, la grafite è un minerale che può essere


utilizzato come conduttore elettrico, avendo una temperatura di fusione molto elevata.

Una volta fuso il materiale esso viene posizionato nel tino, che permette di colare il prodotto ottenuto su dei rulli che lo trasportano nel laminatoio e l’acciaio incandescente viene ridotto allo spessore desiderato. Questo procedimento viene definito laminazione a caldo. In una lavorazione successiva il coil così ottenuto e raffreddato subisce un’altra laminazione definita “a freddo” dove lo spessore si ottiene attraverso trazione e schiacciamento.


CONCLUSIONI Dopo aver trattato l’argomento, mi sono chiesta se l’acciaieria Arvedi fosse un bene o un male per Cremona e dopo aver concluso l’approfondimento sono riuscita a rispondermi. L’azienda è sicuramente un bene per la nostra città, perché offre lavoro a moltissime persone, mentre, per quanto Arvedi possa impegnarsi nell’installazione di nuovi forni elettrici e tecnologie avanzate per abbattere l’inquinamento, è innegabile che abbia un impatto negativo sull’ambiente.

Dedicato al mio papà Giuseppe Valsecchi


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA www.arvedi.it www.storiacremona800.it www.scuola.net www.tesionline.it www.arvedi.it/risorse-umane/le-persone/




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