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Il pensiero e la poetica
IL PENSIERO E LA POETICA
Le prime raccolte poetiche di D’Annunzio risentono dell’influenza di Giosue Carducci. Nelle raccolte di novelle e nel dramma La figlia di Iorio il modello invece è Verga, per la loro ambientazione regionale e popolare. Influenzato dalla cultura francese, D’Annunzio impersonò l’eroe decadente raffinato, amante del bello, lontano dalla massa. Nelle sue opere l’eroe decadente è rappresentato soprattutto dal personaggio di Andrea Sperelli del Piacere. Il mito dell’esteta aveva però dei limiti: l’esteta disprezzava la società perbenista e si chiudeva in un isolamento sterile e privo di senso, quindi era un perdente. D’Annunzio si interessò ai romanzieri russi: da Tolstoj riprese l’aspirazione alla purezza e da Dostoevskij l’analisi psicologica. Appartengono a questa fase, definita della “bontà”, i romanzi Giovanni Episcopo, L’innocente e, per la poesia, il Poema paradisiaco. L’incontro con l’opera del filosofo Nietzsche segna una svolta nella produzione di D’Annunzio. Per Nietzsche il superuomo esprime una nuova libertà creativa, una volta constatata la “morte di Dio”, cioè il tramonto di tutti i valori. Il superuomo, dotato di energia e vitalismo, afferma il suo dominio sulla massa. Connessa al mito del superuomo è l’opposizione tra stato “dionisiaco” (esaltazione dei momenti orgiastici dei sensi) e stato “apollineo”, contraddistinto da equilibrio e razionalità. In D’Annunzio lo stato dionisiaco si traduce in fusione tra uomo e natura, che viene personificata in divinità (panismo). Durante la guerra, D’Annunzio fece propaganda interventista, diventando così un poeta “vate”, guida delle coscienze. Nonostante le forme e i generi vari, l’opera dello scrittore presenta unità di intenti: si presenta come arte raffinata, che delinea personalità d’eccezione.
Da Carducci e il Verismo al Decadentismo
Tra letteratura e vita
Le prime raccolte poetiche di D’Annunzio risentono dell’influenza di Giosue Carducci. Nelle raccolte di novelle e nel dramma La figlia di Iorio il modello invece è Verga, per la loro ambientazione regionale e popolare. Influenzato dalla cultura francese, D’Annunzio impersonò l’eroe decadente raffinato, amante del bello, lontano dalla massa. Il suo modello era Jean Des Esseintes, protagonista del romanzo A ritroso di Huysmans, esponente dell’Estetismo. Nelle sue opere l’eroe decadente è rappresentato soprattutto dal personaggio di Andrea Sperelli del Piacere. Il mito dell’esteta aveva però dei limiti: l’esteta disprezzava la società perbenista e si chiudeva in un isolamento sterile e privo di senso, quindi era un perdente.
D’Annunzio si interessò ai romanzieri russi: da Tolstoj riprese l’aspirazione alla purezza e da Dostoevskij l’analisi psicologica. Appartengono a questa fase, definita della “bontà”, i romanzi Giovanni Episcopo, L’innocente e, per la poesia, il Poema paradisiaco. L’incontro con l’opera del filosofo Nietzsche segna una svolta nella produzione di D’Annunzio. Per Nietzsche il superuomo esprime una nuova libertà creativa, una volta constatata la “morte di Dio”, cioè il tramonto di tutti i valori. D’Annunzio sovrappone a questa immagine quella del poeta creatore, uomo superiore che rappresenta un mondo migliore. Il superuomo, dotato di energia e vitalismo, afferma il suo dominio sulla massa. Connessa al mito del superuomo è l’opposizione tra stato “dionisiaco” (esaltazione dei momenti orgiastici dei sensi che portano l’uomo a fondersi con la natura) e stato “apollineo”, contraddistinto da equilibrio e razionalità. In D’Annunzio lo stato dionisiaco si traduce in fusione tra uomo e natura, che viene personificata in divinità (panismo, dal dio Pan, che rappresenta le forze primordiali della vita). Nel panismo è espressa l’ideale aspirazione all’assoluto, attraverso un’identificazione con gli elementi naturali. Durante la guerra, D’Annunzio fece propaganda interventista, diventando così un poeta “vate”, guida delle coscienze. Nonostante le forme e i generi vari, l’opera dello scrittore presenta unità di intenti: si presenta come arte raffinata, che delinea personalità d’eccezione.
