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I Malavoglia

I MALAVOGLIA

Genesi, trama e struttura del romanzo

Il romanzo I Malavoglia fu pubblicato nel 1881 e si compone di 15 capitoli. Il libro narra la storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, i Toscano, soprannominati “i Malavoglia”, dal 1863 al 1878. La vita della famiglia è sconvolta da alcuni fatti: il figlio maggiore ‘Ntoni parte per il servizio militare e la figlia maggiore Mena necessita della dote per sposarsi. Il capofamiglia, padron ‘Ntoni, acquista da un usuraio una partita di lupini, ma il carico va perduto durante il naufragio della barca, in cui muore il figlio Bastianazzo. La casa viene pignorata; il giovane ‘Ntoni, diventato contrabbandiere, finisce in prigione; la figlia minore Lia si prostituisce in città e il vecchio ‘Ntoni muore in ospedale. Alessi, il figlio più giovane, riscatta la casa e continua il mestiere del nonno, ma la famiglia ormai è distrutta.

Lo spazio e il tempo

Lo spazio privato del romanzo è la casa dei Malavoglia, un rifugio. Lo spazio esterno è rappresentato dalle insidie della città e dal mare, percepito come luogo amico e nemico. Il tempo è circolare, basato sull’alternanza delle stagioni, del lavoro e delle ricorrenze religiose. Sullo sfondo c’è il tempo degli eventi storici.

Le tecniche narrative

La narrazione è condotta

in modo oggettivo e

distaccato tramite: l’eclissi dell’autore; la regressione; lo straniamento; un linguaggio che riproduce la parlata dei personaggi e del mondo rappresentato; il discorso diretto e il discorso indiretto libero.

La visione della vita

Verga vede la vita come una perenne lotta per la sopravvivenza. Presa coscienza dell’impossibilità di riscatto da parte delle classi popolari, l’unica scelta possibile è quella della rassegnazione e

accettazione del proprio

destino. Lo scontro tra il mondo arcaico e rurale e quello basato sulla legge del profitto attraversa l’intero paese di Aci Trezza.

Genesi, trama e struttura del romanzo

Lo spazio e il tempo

La visione della vita

Le tecniche narrative

Il romanzo I Malavoglia fu pubblicato nel 1881 e si compone di 15 capitoli. Il libro narra la storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, vicino a Catania, i Toscano, soprannominati “i Malavoglia”, dal 1863 al 1878. La vita della famiglia è sconvolta da alcuni fatti: il figlio maggiore ‘Ntoni parte per il servizio militare e la figlia maggiore Mena necessita della dote per sposarsi. Il capofamiglia, padron ‘Ntoni, acquista da un usuraio una partita di lupini (tipo di legumi), ma i lupini vanno perduti durante il naufragio della barca, in cui muore il figlio Bastianazzo. La casa viene pignorata; il figlio secondogenito e la madre muoiono; il giovane ‘Ntoni, diventato contrabbandiere, finisce in prigione; la figlia minore Lia si prostituisce in città e il vecchio ‘Ntoni muore in ospedale. Alessi, il figlio più giovane, riscatta la casa e continua il mestiere del nonno, ma la famiglia ormai è distrutta.

Lo spazio privato del romanzo è la casa dei Malavoglia, un rifugio, perduto il quale, anche la famiglia si disgrega. Lo spazio esterno è rappresentato dalle insidie della città e dal mare, percepito come luogo amico e nemico. Il tempo è circolare, basato sull’alternanza delle stagioni, del lavoro e delle ricorrenze religiose. Sullo sfondo c’è il tempo degli eventi storici.

Verga vede la vita come una perenne lotta per la sopravvivenza. Presa coscienza dell’impossibilità di riscatto da parte delle classi popolari, l’unica scelta possibile è quella della rassegnazione e accettazione del proprio destino. Lo scontro tra il mondo arcaico e rurale e quello basato sulla legge del profitto attraversa l’intero paese di Aci Trezza: fedeli alle tradizioni sono i Malavoglia; a essi si contrappongono l’usuraio e padron Cipolla che scioglie il fidanzamento tra il figlio e Mena per il denaro.

La narrazione è condotta in modo oggettivo e distaccato tramite: l’eclissi dell’autore; la regressione (l’autore si identifica con un narratore popolare anonimo); lo straniamento; un linguaggio che riproduce la parlata dei personaggi e del mondo rappresentato; il discorso diretto e il discorso indiretto libero, che rappresentano la mentalità di ogni singolo personaggio e dell’intera comunità di Aci Trezza in un’ottica corale.

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