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COMUN1STI DI FORLÌ E FORLIMPOPOLI

Nrlimpopoli, J·9·1919.

Carissimo Serrati, la santa campagna che conduci contro l'in fame carogna di ( come chiamarlo?) Mussolini, che noi comunisti di Forlimpopoli e di Forll abbiamo salvato più volte dalla morte per fame, non p uò trovare che il plauso e la solidarietà di no i tutti soldati, che siamo stati le più g randi vittime di questo straccio di carne umana, che sarà. perennemente maledetto, quale il p iù vile traditore che ricordi la storia nera del proletariato. Ed ora, questo manicomio, vuol colpici, a traverso a te, caro Serrati, che hai sacrificato tante·volte, affrontando da forte, senza macchia e senza paura, la galera e l 'esilio, la rossa bandiera del proletariato so. cial ista, che lieni salda fra le tue mani d ' acciaio, e che noi solda1i comunist i difenderemo al tuo fian co fino alla morte. Intanto potrebbe dirmi, la carogna venduta, chi gli pag ava le migliaia di copie di quel suo lurido pezzo di carta, macchiato col sangue di un milione e mezzo di m ut ilati e di mezzo milione di morti, che si distribuiva gratis a soldati che non voleva no leggere, malg rado le insistenze degli ufficiali, nei posti di risto ro della 98 Divis ione ?

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Chi ti pagava? I tuoi Graziani, non è vero, manicomio ?

Saluti cordiali.

Tuo soldato comunista

G. B. di Forlimpopo li

LE « DISGRAZIE» DI GIAMPAOLI

Caro Serrati,

Mario Giampaoli scrive una letten ad un g iornale per chiarire alcuni punti di un trafiletto dell'A vanti! del 7 corr. che lo riguarda. Fra l'altro eg li ricorda· che io fui suo amico e che in queJroccasione lo difesi.

Ecco: conoscevo il Giampa.o li, con il quale avevo rapporti d 'amiciz.ia e di lede. Egli viveva con una povera vecchietta, sua nonna, una vita assai povera .

.Abbandonai la sua amicizia quando notai che egli frequentava elementi dediti all'ozio. U n giorno appresi dai giornali che era stato arrestato perché implicato nella rapina a i danni di una vecchia.

Il giorno stesso ebbi conferma della cosa dalla viva v0<e d ella nonna del Giampaoli, che, piang1mdo, mi supplicò d ' interessarmi dei suo Mario.

La difesa dello stesso era affidata al compagno Costa. Mi prr-senÌai a l processo - citato ·come teste di difesa - e dissi semplicemente che ritenevo il deviamento del Giampa.oli conseguenza delle sue amicizie d etrultima ora e che non lo riten evo capace di compiere u n atto tanto g rave

Il Giampaoli fu condannato e scontò la sua condanna.

Ora, quando si hanno av4te n ella propria vita, «disgrazie » del genere di quella capitata al Giampa.oli, non ci si impanca a dirigenti di associazioni politiche e n on ci si mette in p iazza a gridare alla altrui indegnità.

Questo è tutto.

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