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LA GRAGNUOLA DELLE SMENTITE

IL « POPOLO » AL FRONTE *

Novara, 4 -j - JJIJ.

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Egregio Direttore, ho letto sull'Avanti! che Pagnacèa asserisce che il Popolo d'Italia era di~tr ibuito ai soldati al fronte gratuitamente. Accusa falsa, delittuosa e perfida. Il triste figuro mente, pur sapendo di mentire, ma ella, egregio Direttore, batta sodo e continui nella requisitoria contro .il volg are e pestifero caporettista. .

Avrà sempre ed incondizionato il plauso di coloro che la guerra ha n fatto per salvare l'Italia ed anche i giolittiani ed i p ussisti n ost ra ni, ch e di Caporetto sono i maggiori res_ponsabili e che ora sfru ttano un episodio di g uerra per farsene un piedistallo e ripre ndervi il potere paurosamente abbandonato alla r esa dei conti o ad instaura re Ia ditt atura mass imalista.

Non vero che il Popolo d ' Italia fo sse dato ai soldati g ra t is, non è vero

Nella mia qualità di ufficiale p ropag andista e consulente regg imentale (aprile 1918) ricevevo daglì uffici P. dei Comandi Super iou i g iornali che dovevano essere distribuiti gratuitamente ai soldati. V'erano il Messaggero e la Tribuna di R o ma, il &sto del Carlino ed il G iornale

!ojoJe1aJojo~!ld~J,:J~on~~~=~i1~o~~:/d opuscoletti

Al s uo giornale era dato l'ostracismo, benché fosse desideratissimo. P iù tardi, dietro vive e rcr,licatc i ns iste nze dei miei fanti (maggio 1918), riuscivo ad ottenere dall Ufficio P. dell'Armata un cong ruo ml mero di copie del Popolo d'Italia, che gli spacci cooperatiui uendcvano ai soldati, come tu/li gli altri giornali, a ,entesi111i dnque la copia.

Ecco, eg regio Diretto re, l a pura e semplice verità. Si provino gli incoscienti pussis ti a smenti.cmi

Ed ella continui nella sua campagna e sempre avanti... .

Cap. dott. M ARIO MOREN GO

* Da // Popolo d'Italia, N . 34'.i, 6 settembre 1919, VI.

DOCUMENTI*

J.1ila"o, 27 ag o1Jo 1919.

Spett. Ditta, vediamo mlle colonne di altro IJNOJidùmo , la vostra. pregiata pubblicità e crediamo fare a voi rota grala rammentandovi il nostro giornale per un eventuale contratto li ~rescente svj luppo dell'Avanti / e la sua fort issima tiratura e diffusione oramai a t utti no ta, ci esime da u lte rio ri quanto inutili illustrazioni. I prezzi che noi pratichiamo sono mitissimi t d aisai al di S()/to di quelli di altri q uoti · diani. Ciò vi deve stimolare a tentare l'esperimento che non mancherà di essere soddisfacente

• Da Il Popol o d' / Jalia, N 24'.i, 7 settembre 19 19, VI.

Da parte nostra vi assicu riamo che faremo tutto il possibil e per facilitarlo

Restiamo pertanto in attesa di un vostro cortese i nvito e manderemo senz' altro un nostro incaricato.

Con ossequ io

Giornale Avanti!

L'Incaricato per la P ubblicità (F.to 111.le)

Questa circolare è stata mandata dal g iornale pussista a molte grandi ditte lombarde Bisog na leggerla attentamente. È untuo sa E. di perfetto stile commerciafe. N o i, per nostro conto, n o n tro viamo scorret to che il q_uotidiano pussista cerchi ri nforzare la cassa, mediante la pubb licità de1 g randi indus triali arricchiti d i guerra, dei g randi « pescicani >), d ei padroni sfru ttatori, ecc.

Ma perché il fog lio p ussista fa il moralista indig nato e il furibondo catone, quando il nostro povero e proletar io giornale manda u na innocente circolare ai suoi abbondati ?

T artufi!

CONTRO LA SOZZA CANEA SOCIALISTA*

A) compagno di trincea Benito Mussolini.

Ho letto sull'Avanti I Figurati se io, che ti sono stato co mpagno di trincea per ben due anni, abbia sorriso a leggere la letterina aeJl'artigli ere pussista Poche parole bast ano tanto per fart i g iustizia, e tanto per mettere la carog na a piena conoscenza di qu anto tu hai fatto. Sappia quind i il s ig no r 48 artiglieria che sc i stato in v iato al corso allievi ufficia li, e colà g iunto qualche comandante della vecchia guardia ti ha respint o subito al reggimento di provenienza.

Dopo· l' ultimo tuo JXI1es-rin ag g io da Vernazzo allo Jawo rcek (km. 80), a mmalatoti, t1 avviasti verso Cividale in mia compagnia, allora ammalato d'infezio ne a lle gambe per piccole ferite no·n curate ; poi fummo a Cividale e Treviglio, come d ice l'informatore. Sosta 14 g iorni: guarito uscito sotto le nostr~ responsabilità, ciò che può essere testimoniato dal. direttore d ell'Ospedale, signor maggiore Bezzola, abbiamo avuto venti .giorni di licenza, terminata la q uale, partimmo alla volta di Ferrara. ~ui v i rimanemmo per diciotto g iorni. Facemmo pressioni al Comando perché ci avesse mviati al fronte. Finalmente, fa tti armi ,e bagagli, partimmo quasi alla chetichella alla volta d el fronte, o ve nessun o rdine era giunto pe r il n ostro arrivo Giungemmo alla sera del1'1 I febbraio alla P asserella di Saga, salutati da svariati < ( 305 >), che cad dero a poche centinaia di metri e tro vammo il z.3 ° battag lione d ell' 11° bersag lieri che p ar tiv a p er il Rombo n, E fu · su questa t erribile p osizio ne ch e p iù v o lte andammo di pattuglia, talv olta in sost ituzione di qualc):le p adre d i fami glia.

Di ci ò può testimoniare il co lo nnello Beruto, ora ge nera le D al Rombon, passammo al V olaia e là , come sempre, tene mmo i B lockhaur di prima linea. Poi, d opo il riposo di Valdogna, ti ho rit rovat o sul Carso, alla deliziosa quo t a 144, Questa è la verità, Saluti sincerissimi dal tuo

ORE STE RE ALI

A iut ante di batt, ferito e d ecor ato

UNA DICHIARAZ ION E DI A N AR CHICI MILA NESI•

Afil~no, 2 - j - I j2j

A Benito M ussolini,

Noi che fummo i maggiori perseg uitati dalla p o lizia ; che s oli go· demmo i rigori della legge eccezionale, sia nelle isole che nelle g alere; che no n fummo i p rivilegiati degli sghe rri; che n o n fu mmo mai intaccati oé po liticamente né idealmente, perché delle nostre idealità siam o s tati e siamo t uttora, nella nostra ve cchiaia, i perseguitor i dei su oi fini: abbatt ere imperialisti, militaris mo e capitalismo; che interve ntis ti della primissima ora, soddisfa tt i siamo della modesta opera nost ra esplicata co mu nque durante il period o della guerra per n o i pre tta. mente rivoluzio naria, ta nto che ab bat té imperi e spezzò spade. Siamo ora . nau seati d alla iWziata per sonale lotta cont ro di voi i.ngaggiata dal farabutto ch e t enta o ggi erigersi a su pe ruo mo e puro purificatore della società mentre s fru tta }' ig noranza .d ella pecorile m;issa, che no n sa, n o n p uò e mai c omprenae rà in mezzo a quan ta malafede, quanto fa ngo e sozzura viva, p erch é l'ignoranza sua è buona fede.

Rit o rnando colla me nte al nost ro settimanale c he fu il Grido della F olla ch e pubblicavam~ qui da l t90 :t al 1907, giornale molto letto e d apprezzato a nche dag li avversari più accaniti per serietà, giustezza di p ropositi e perché n o n fog naiu olo, ricordiamo benissimo di aver inchi.odato alla gog na G . M. Serrati-Pag nacca diffidandolo fra i c omp agni tutti rerché spia, assass ino, s fruttatore ed agente p ro vocato re, anzi o ltre ai precisi connotati," perché non sfug~isse alla _ m e mo r ia d ei comp agni, demmo pure un riuscitissimo suo ntratto.

Ricordiamo bene che il n ostro b uon G alleani e mo lti altri compagni d'America, di Svizze ra e _ d ' I n gh ilterra, oltre che d'Italia, scrissero su g iornali , opusco li, vohlnrini no n p o co sul conca del Serrati stesso, che, protetto da consoli e poliziotti, campava bene la vita sfruttando gli uni . e gli altri e sempre danneggiando compagni ed amicj, Tanto possiamo affer mare noi .e possono confermare tutti coloro, e sono migliaia, che, conosciuta la losca figura del Senat i, d a uomini coscienti non si sono lasciati sorprendere dalla malafede di quel ciurmadore, che, alJe inve ttive più atroci, alle accuse più precise che da oltre 1, arutl gli si sono gettate e gli vengono tuttora lanciate, non sa ribellarsi.

• Da Il f>qp olo d' I t«lia, N . 24 5, 7 settembre 1919, VI.

Vi salutiamo augurandovi che quanto non abbiamo p otuto noi fare per far conoscere alle masse l'uomo che ora trovasi alla direzione d i un gio rnale qualunque esso sia, possiate voi riescire ad ann ientarlo e a rigettarlo in fondo a quella putrida fogna ove sempre ha vissu to.- '

I vecchi anarchici milanesi interve ntisti (pronti, se occorre, a sottoscrivere). .

CHI PAGAVA?*

M i lano, J settunbre I j l j.

Caro Mussolin.i, mi sa d ire l 'Auanti ! il perché tutti i giornali austriaci riportavano articoli suoi durante la guerra e specialmente l'Eco dd Litorale (giornale prettamente clericafe), il quale ospitava detti articoli in prima pagt~~o del litorale, poi, veniva distribuito gratuitamente ai prigionieri di guerta italiani n el campo di Mathausen !

E perché il giornale della Imperia/ regia fortezza di Trento - il RiJVtglio - in un suo articolo di fondo, ripor tando un articolo del1' At11111/i !, lo faceva precedere da questo commento : « Ripo rtiamo puramente e semplicemente dall'Avanti!, unico e serio giornale italiano! i>.

N o n è tutto que sto, che posso precisare con dati, un indice ind i· scutibile di alleanza morale col nostro nemico ?

E cosl s i p reparava CaPoretto l

Il seg retario Assoc, volontari d i g uerra

QUIRINO CROCE ex-prigìoniern di guerra

"' Da Il Popolo d'Italia, N. 245, 7 settembre 1919, VI.

CHI PAGA?*

Smigaglia, ; -9 -1 919 colla sua solita pe~fida idiozia, l'Avanti I chiede « chi paga » i ma~ nifest i italianamente antibolscevichi di cui vanno.tappezzandosi i muri.

Carissimo Mu·Ssolini,

• Da Il Popolo d' U«/ia, N . 245, 7 settembre 1919, VI.

Saprebbe dirci l'organo del pJl.r « chi l?aga » certi foglietti che vengono . largamente distribuiti in ques ti giorm, firmati « i soldati rivoluzionari r ossi» ed incit anti e minaccianti la rivolta? Saprebbe dirci l'organo del Pili « chi pagava » certe stampe caporettistiche che venivano diffuse durante la guerra ?

Continuate nella vigorosa lotta, o Mussolini, ché l'Italia di V ittorio Veneto è con voi per l'ultima d efinitiva vittoria.

NELLO ZAZZARIN I

IL GENERALE BORIANI E IL FOGLIO PUSSISTA *

Caro Popolo, mi è capitato sott'occhio un numero dell'Avanti I della settimana scorsa, dove si dice che il generafe Boriani avrebbe fatto fucilare nel 191 degli arditi di un certo r eparto d'assalto A parte il fatto ricordato nel Popolo che in CJUCI _periodo i .ceparti d'assa lto non esisteva no n emmeno e per viepp 1ù d1most.cate la malafede di quei signori del pru, credo opportuno far no to che il colonnello di S. M. Boriani è stato promosso generale soltanto ·nel 1917; che ha sempre comandato un reggimento e una brigata in linea, facendosi benvolere da quanti, ufficiali e soldati, lo conobbero; che il colonnello Boriani è stato g ravemente ferito nel 1917, mentre alla testa dei suoi fanti andava all'assalto.

Tanto per la verità.

T enente GUIDO DAL rozio

Via Castiglione, 6. Bol~gna

• Da Il Popolo d'Italia, N. 245, 7 settembre 1919, VI.

CHI HA DISTRUlTO G LI ABSBURGO ? *

B ergamo, J settembre Ijlj.

Caro .Mussolini, come mai non lo hai rilevato ?

L'Avanti!, nel suo numero 240 del 30 passato, stampa che il compagno Turati telegrafò a Schte rer, direttore del giornale M orgen, la sua esultanza e le sue congratula zio ni perché l'Austria si fosse finalmente liberata dal dispotismo degli Absburgo.

In g razia, chi l'ha soppressa tale dinastia t Se non sbaglio l'Ital ia. Con q uale mezzo l'ha soppressa? Se non sbag lio col mezzo della guerra, perché altro n on ce ne sarebbe stato.

E Pagnacca ha dovuto inghiottire questo po' po' di ama[o come fosse uno zuccherino. . Del resto ha dovuto inghiottirne anche delle altre, come per esempio « l'azione idieta e nefanda » e « la pace cagoiana >). Ma Pae;nacca, cui fa comodo un po' della popoladta e della autorità di Turati, d eve passar sopra a questo e ad altro.... molto altro.

Continua la tua campagna contro tutti questi impostori che per le loro bieche mire hanno sempre il proletariato in bocca e se ne fanno s~~~tf:~1 l~e::e~:~~!g~a ":C;:~:i i;r~i~e;:d~~/a°~~1{?ft~fl~ tutta. ·

UARIO Z ANAR!Nf

Torino, ) 1 ago.1/0 JJJj

Caro Serrati, chi scrive è staro per qualche tempo alla direzione del servizio fotografico della marina. Passato u ltimamente il laboratorio nei locali d e ll'uffièio speciale in via Monte Brianza, 85, ufficio spedalc che s i trovava prima in via Zanardelli, 7, lo scrivente vide a[rivare il giornale del mantenuto della Questura, in omaggio all'ufficio speciale. Non me ne sorpresi, ma pensai che avrebbero potuto un giorno tornare utili le prove di questo fatto, e tali prove ti trasmetto oggi senz'altro.

Veramente Benito è già smascherato, ma un documento di più in

~ff~t~u0o~i!sfiserfluo.

Bre.1cia, 4 selle111bre 1919.

Spett. Redazione dell'Avanti I

H o visto oggi una le ttera a fi r ma M elchiori sul g iornale innominabile, nella quale si tenta giustificare il Chi paga? per la diffusione gratuita di detto giornale. .

Civ~ )~isJef1~tan~~~~/~ftt~~i paga è jl « Comitato della L ega dì Tutela

Se tu•. caro Avanti!, sapessi come è stata creata e di che person e è composta questa L ega, hon potresti che dire, come diciamo noi: Sfido fo, sono tutti arricchiti dalla guerra, comunque gente che ha sempre vissuto senza lavorare ! Noi che h conosciamo bene potremo all'occorrenza farti i nomi e raccontarci le singole istorie.

Intanto il tuo direttore che in quèsti giorni viene cosi volgarmente e vilmente insultato dal proprietario del foglio innominabile; potrebbe

• Dall'Avanti!, N. 248, 7 settcrnbre 1919, xxm d ire a codesto signore che chi ha tradito la causa del proletariato per il denaro dei pesdcani non merita neanche l'onore di una risposta qualsiasi

Il proletariato tìùene sempre il compagno G. M. Serrati degno in 1utto della propria stima.

Cordiali saluti.

Un cameriere br~ciano

S u tri Ponenfe, J Jellembr,: r91g , Caro Avanti I, il foragg iato Mussolini tenta giu stificarsi contro la nostra categ orica e per lui imbarazzante domanda, riguardante 1 sovvenzionatori del suo lurido libello, mentre invece si annega nella melma che lo im l ratta da oltre cinque aruù. li fatto poi di aver risposto alla sola « tribù Giampieri », tacendo j nomi dei fratelli Maddii, Tang anelli e Mecheri Omero, ci fa supporre che vi sia un losco ispiratore, che, per ragioni alquanto... , igieniche, se ne sta dietro le quinte.

Rispondendo a n oi, egli ha confermato implicitamente che chi pagi il suo vomitatoio « non sono i proletari e neppu re gli idealisti », ma « b cnsl i p estìcani dell'indus tria » per il tramite 'dei loro satelliti. Poiché ç accertato che le varie « Unioni di Mobilitazione Civile » el sin1ilia sono genuina emanazione del pescecanismo.... e d elle R. Prefe tture.

Ma attenti ai mali passi

ALAMIRO GIAMPIERI

SILVIO G I AMPJERI

GALrLEO GIAMPIE ill

FERNANDO GIAMPIERI

Caro A va"ti I, leggendo la campagna del « cittadino Ciliegia » ho potuto, da buo n osservatore, scoprire (è la frase) una cosa importantissima.

Il capitano degli arditi Ambrosini ti autorizzava a pubblicare il n ome del commendatore che rabbo11J Mussolini, citando il nome di Carminati. ·

Ora, in tutta fretta, un commendatore A. Car minati si difende.

Ma chi è cOstui? · ·

A Milano vi sono due commendatori Carminati A.

A ngelo Carminaci, console del Montenegro ed a capo di mo istituzioni... • patriottiche, Attilio Carminati, noto industriale meccanico.

Chi è, allora, quell'A . Carminati che . si difende ?

Sapeva di essere proprio l11i ?

Perché tanta fre tta ?

E p er ché, io m i do mando, non ha protestato anche l'alt ro ? Che sia p ro prio il caso di ritornare al vecchio adag io : « La prima gallina che canta.... » c o n quel che segue?

Ma vi h a d i più.

Se n o n errn, tn Milan'o o paesi cir convicini, vi sono altri Carminati dai titoli pom posi.

E allora chi è il vero e reale ?

Il reb,~ deve essere sciolto I

Intanto che siamo in arg omento : Si potrebbe sapere perché n el cortile dell'innominabile vi è in perenne giacenza un tratto di re ticolat o foggiato a « cavallo di Frisia l>?

R ag. M . c. A.

IL BRIGANTE NELLA MELMA FINO AL COLLO *

LA STORIE LLA· DELLA « S »

I n un r app o rto dal generale Cadom a , in data 8 g iugno '1 7, si informava il ministero della propag anda s ovversiva n el Paese. Cadorna, che decimava i suoi soldati al fronte con quell'esito che s'è v isto, avrebbe v o luto che il G o verno decimasse i socialisti. P er questo e ra l'amico del cuo re dei fascisti. Che lo portavano alle s telle.

Come arg otrlento d~cisivo contro di noil il Cadorna r iferiva una «co nfidenza» scritta di .un agente informatore, alla qua le dichiarava p erò di « n on poter d are caratte re di assoluta attendi b ilità »

Q uesto informatore riferiva di aver av uto un lungo c ollO<Ju io con S. e di av erlo condotto a parlare delle deliberazion i della D irezione del Pa rtito . Abbiamo già riferito p er intero il rapporto d ell'info rmatore ed esso è così e vide nteme nte di fabbrica 1oliziesca che ogni u o mo in buo na fede non ci c r ederebbe, come, d e resto, poco vi ha creduto Cadorna.·

M a i briganti dell a penna rac co lgon o tutto il sudiciume . P er lo ro non c' è argomento da trascurar s i s ' esso p are giov are all'o p er a calunniosa.

Onde ecco li chiede r e ins istentemente :

« Chi è l ' S, a cui allu de l 'infor matore? >> .

E insinuano in I?ari tempo che S. possa e ssere Senati. E r ipetono a sazietà la lur ida msinuazione.

-Ora ecco ch e si viene a sapere che - s econd o le dichiar azioni fatte da tempo dal generale Cadorna al giornale La Nazione di Firenze, n o te ora m ai in tutti gli ambienti giornalistici romani - S. n o n è, seco ndo l' info rmatore, Serrati, ma Scalarini I ·

T ableau, che r ot o lo ne I...

Ma dunque 5_calarini parlava coi confidenti? N o, n o 1 Solo un informat ore tanghero può dire cose del g enere. Alt ri a v reb bero pot uto a r chitettare meg lio la « co nfidenza». Ma li paga c osl p oco i suoi strument i il G o v erno d ' Italia I

* D.1ll"Ava1tti!, N. 249, 8 settembre 19 19, XXUJ .

Sta!arini, che rivela ad un confidente i disegni della Dice zfone del Partito, un colmo. Tutti sanno infatti che il nostro caricaturista è l'uomo più lo ntano del mondo da tutte le riunioni e le discussioni e le deliberazioni di Partito.

Dunque né Serrati, né Scalarini.. .. ma solo u na sozza invenzione di u na spia, alla quale Cadorna dichiarò di non poter dare tarai/ere di a11olula allendibi lità. B l a spiata lurida fu elevata dai banditi della penna come arma buona contro di n oi.

Lurido i1 confidente, ma lucid issimi i Grisi del capitalismo.

Vochi N I

È il testimonio cit ato contro di me, Si tratta di un morto, di unsuicida. Si tratta di un uomo che portava un nome non su o , perché fuggito dall'Italia per o micid io. Non incrudelisco contro · una memoria, mi difendo contro un accusatore, che era stato egli st esso accusato e condannato.

Emilio Vochini, ìl suicida, accusava me per liberare se stesso. Accusava me, l'assolto, per difendere se stesso, accusato e condannato. Constato il fatto, non commento, non incrudelisco contro il suicida pseudonimo.

TRUFFATORE?

. Ahimè, che se tutti coloro che hanno fatto un debito fos sero t ruffatori, le galere sarebbero piene di P odrecca, di Vecchi, di Reconat ini, di D inale, di Rossato, di D ominione, di Giuliani ed altri simili Mu ssolini I ·

Ma io ho per l'amico Cilieg ia un fat to preciso. Cos tui pubblicò fino al 1914 una rivista Utopia, pt:r la quale intascò anticipati abbonamenti a nnui . A d un tratto sospese le pubblicazioni. ,

A chi ha reso conto del di naro incassato per gli abbonamenti? Come ha indennizzato gli abbonati defraudati del promesso abbonamento?

So che quando sospese q uella pubblicazione l'amico Ciliegia era povero in canna, tanto da fars i prestare poco dopo cinque Jire da Paolino Valera, ma so anche che dopo d'allora ha g uadagnato _ tanto da poter scialare la vita.

Li ha restituiti quei da nari ?

E, poicbl! siamo in materia di quattrini, si ricorda l'amico Ciliegia di una certa « Biblioteca di propaganda r azionalista )> fo ndata a Ginevra dal sottoscritto, con Luigi Piazzalunga e con l'amico stesso?

Si ricorda che l' uno e l'altro di noi due, girando per la Svizzera a scopi di pro_paganda, vendevamo i parti nobilissim i del nostro ingeg no ?

E si ncorda che c'era uno, lui, che si dimenticava sempre d i rende re i conti all'azienda comune ? .

B dato che siamo in questa materia, ricorda il cittadino Ciliegia, Losanna, Annemasse, Tolmezzo, Oneglia?

Ricordi, ricordi e - poiché oggi anche le quest ure gli saldano i debiti - veda se sia possibile che il s igno r questore facc ia un giretto a beneficio di tanti aspettanti. Oramai invece delle cinque lire di Valera ci sono in portafoglio i franchi francesi e gli ,htquu dei capitalisti,

FURBO, QUEL BISCHERO I

L'innominabile - a riprov~ della venalità dell'Avanti I - x,, ubblica, con tanto di diché, una ci rcolare della nostra amministrazione per la ricerca di inserzionisti.

Eh ! no, no, amico Ciliegia. Tr..a. le nostre circolari e le vostre c'è questa differenza: che noi ai sig nori industriali cediamo spazio per contro gli operai che lo ttan o.

Voi vi v endete politicamente.

Noi - ci d iano g li i ndustrfali o non ci diano le Joro ordinazionisiamo e resteremo bolscevichi. Voi v i girate a tutti i v enti p ur di pi. gl iar quattrini.

ANCHE IL MONTE DI PIETA !

Avevo due valigie. e due cappotti. Ed eravamo poveri io e lui. Io gli affidavo valigie e cappotti. L ui gli portava al Monte. Ed io dividevo con lui al magro tavolo di un ristorante antialcoo lico il r icavato del pegno.

E quest'oggi costui mi rimprovera di essere salito al 1fonte per me . Evidentemente la sifilide lavora, lavora, lavora....

Un Testimone Che Sa

Caro Serrati, non volevo intervenire nella polemica (Jird anzi ne!Ja battaglia) che stai facendo all'uomo più nefasto che il mondo abbia visto mai, perché reputo che da solo sei capace di sfatare la turpe leggenda rimessa a galla di nuovo, 1

Siccome però mi hai citato, non vorrei che il mio silenzio fosse interpretato da quella canaglia come contrario alle tue documentazioni.

Anch'io avre-i preferito non polemizza.re; con simile triste uomo, non è ammessa la discussione. Sì, C'gli s~ di affC' rmare dnicamC'nte, falsamente, bri· gantescamente, delle canagliate. da lui ste,sso sfatate n ella Svizzera, quando dopo essere stato il mio mantenuto ed i l mantenuto di molti nostri compagn i (Fratelli Bertacchini e CarC'tti di Parma), era diventato il tuo mantenuto.

Allora gli anarchici, SC'Condo l ui, non erano altro che gli escrementi sodali, la zavoua, il manicomio, e piuttosto che entrare nelle file anarchiche si sarebbe tolta la vita. Oggi invoca Galleani a salva rlo e toglierlo d'impaccio dalla melma putrida che gli ule alla gola e a lui lancia i suoi soliti sperticati elogi, salvo domani metterlo ali.a berli na se dovesse contrariarlo.

I socialisti italiani, i compagni 1utti della Svizzer:i. e dell' America sanno come stanno le i;:ose. Furono fatte dai socialisti ddla Svizzera delle inchieste; io stesso, che a quell'epoca ero segretario della sezione e membro della C E.

~el P3ttito Italiano nella Svin era, scrissi 11.i coinpagni di Barr e V., i quali ci rassicuraro no che tu n o n avevi . :ilcuna res ponsabilità. di quel triste episodio, e ci raccomandavano d i d ifendere ovunque l' opera tua di p!Opaganda e di orga, nizzazion e svolta in America.

D ebbo ricordai-e a questo trfate arnese, ormai kgato mani e pied i a lla borghesia, che egli sa l'esito della inchiesta di Zurigo e che per divulga rlo girò parecchie città della Svizzera in difera del rariHimo compagno G, A-t. Serrai;, Sa lutto ciò, sa di dire il fa lso, sa di essere abbietto sino al disgusto, sa d i essere infame, sa di aver sfruttato i migliori compagni, 5a di averli traditi, sa di essere nella fogna più putrida e nauseante ove sia per affogare, e chiama disperatamente combattenti d1c non hanno mai combattuto, volontari di guerra che non hanno mai fatto la g uerra, interventisti che non sono m ai inter ven uti, traditori e venduti di t utte le risme e di .tutte le tinte; sbarng liati Inni quèsti, chiama, chiama dispera tamente Galleani, come un g iorno chiamò Bissolati, perché g li aveva p romesso Il nos tra fucilazione, e, no~ essendoci riuscito, gli tirò poi il calcio nella s ch iena. · lasciamolo cont inuare, dica pure Pagoa.cra, Spia N 8, t ruffato re, coi soliti .ti toloni bluffisti , coi document i che g li procurarnno i suoi <legn i emissari; siamo ormai abituati a lle smargiassate dì cOstui , di questo u omo da llo sgua rd o truce e dalle pose da uomo coraggioso

Tutto ciò egli deve fare . la borghesia glielo ordina, glielo comanda, glielo paga.

I compagni socialisti di t utti i paesi conoscono l'opern tua e l'apprezzano , mentre disprezzano l'op era del p iù grande dei traditori delle masse prnletarie .

2AN:-JINI G AETA NO della Camera d el Lavoro

N. B. - Se pubblicherai l'opu scolo, t i prego riservarmi q nalch e pag ina , do ve illustre rò p er filo e per segno la fig uri di Benito Mussolini di Predappio, d al suo arrivo a Losanna, sino alla partenza dalla Svizzera.

G. Z.

Uno Che Rjcorda

Piacen za, 28·8 -' 19.

Caro Serrati, sono un operaio che non fa parte e non milita in nessun pa rtito SonO organizzato n <;Ila Unione Sindacale I t3liana ed ho stmpre fatto dei mio meg lio per organizzare la mia classe e p er difende re e conquistare il diritto conculcato dei prolelari. Sorio Stato anch'io nell'Ame rica del Nord <lai 1902 al 19 05, nel M assachussets e nel Maine, e fedele e devoto l ettore e abbonato della Cronaca S ovverJiotJ e del giornale ll P1VJletariò, settimat"l.1ie e quotidiano da te diretto, al qua le, fra g li altri collaboratori, eravi Benilo M usso lini.

S u n trucco indegno, sono parole ad effetto, 5ono canagliate, s ono armi da. spiantati;- la colpa che ti si fa da l Mussolini per l' omicidio di &m'! Vt. ( ho con1ribuito a nch'io alla difesa degli arresta ti) come per tutte le· dtre panzane messe in giro, che nemmeno M ussolini cr edeva, perché collaborava al Prolet1J rio ei·a solida le cC>n te e · con b. Fed erazio ne Socialista. lt;i.li ana T anto per la vcrill. ·

CHI PAGA?.. .

Dudrio, J seltem br ~ 1919.

Caro Serrati, da var io tempo, con una puntualità esemp lare, a vari pubblici esercizi, a qualche organizzazione operaia e a parecchi privati, giunge (q uantu nq ue non richiesto) il g iornale li Popo/Q d'Italia, con tanto di fascrtta, come si usa con gli abbonati.

Una. doma nda : Chi paga?

La Seiione Socialista

Caro Ai-anli ! , ho )etto sul tuo giornale Chi p.1ga? Chi paga le <lieci copie del giornal e dei produtto ri e combattenti che arrivano tutti i giorni all'Ospedale Maggiore?

Pi questi abbonati se ne possono avere dei milioni, Saluti

Un i nfermiere

Mussolini Ai Bagni

I[ direttore d i q uel ta l giornale milanese che non si nomina, è da tempo ospite ing rato di Senigallia. Non ostante il suo prudente incognito, e il falso nome di prnf. Guidi, si scoperto subito chi eg li era.

Gli appart amenti, qui, costano un occhio; eppure lui poteva - con la fa. miglia - prtindersi il lusso di tenerne due a proPria disposizione! Forse pet meglio sottratsi alle dimostrazionceile ostili dei ragazzi! Il 18 corr egli doveva foce la sua coraggiosa appariz ione pubblica con una conferenza patriottica, preannunziata dal locale organucolo de lla massoneria, e indetta - nientemeno !dalla « Sezione Mutilati» . Sede degna era i! Grand'HOJel Bagn;, che r accoglie la colonia bagnante più ,hi, e più.... sporca! Senonchi, alrultimo momento, egli si è squagliato, e a tutfoggi deve ancora ricomparire ! PerchO Forse per la meri/ala accoglienza che il popolo gli stava allestendo e preparando? Senigallia operaia è schiettamente rivoluzionaria, e non permetterà mai che code:sto sinistro figuro e q uei quattro interventisti ed imboscati che g li terlgono bordone, vengano in meizo ad essa a portare: la loro parola di traditori

Dal Progresso di Pesaro deJ 28·8·1919.

La fine d ella bella guerra ha scatenato nel nostro paese una muta di cani magri, tulli desiderosi di addentare l'orso e la polpa di qualche stipendio e di qualche ufficio. lo spostatismo si ! posto alle calcagna del capitalismo. Avendo imparato in guerra l'uso della violenza, vuole utilizzare questa sua nuova abilità ad acctescere ·godimenti a se stesso, ass wnendo la difesa del padr onato.

Già qualche industriale comincia ad esser e stanco di q uesti difensori che gli costano cari, che lo ricattano, che lo piglia no per la gola, vantando servizi che non rffidono, vendendo polvere di pimpirimpa!'!'I e fumo.

Ma g li spostati dalla guerra mordono e non mol lano la preda. Essi chiedono ins istentemente. Og ni gio rno circola una drcolare che bussa a quattr ini. H anno molti bisogni gli spostati della g uerra, amano il vino, le donne, sCialano volentieri. Quindi, i padroni , se vogliono essere Jifc-si dal bolscevismo, paghino, paghino, paghino!

D a L'lt~lia AnJibolJCevica, giornale settimanale politico Redazione-Amministrazione : Via Crocefisso, 27. Milano, 26 luglio 1919.

Pregiatissimo Signore, siamo convinti che il noS'tro periocliCo ab bia i ncontrata ·1a fiducia di V . S. d opo la intensa ed efficace propaganda combattuta dal giorno ddl3 nostra nascita e massimamente intensificata nei g iorni 17, 18, 19 e 20 corr . luglio in tutta la Lombardia, Lig uria· e Piemonte e che certamente ha. contribuito a frenare le mene pussis te che tentavano di a ffermaxsi negli ul timi giorni del tentato sciopero generale.

Ci permettiamo non solo chiedervi l'abbonamento al nostro periodico, ritenuto dal primo numero, ma quanto vorrete dare del vostro intelligrnte appoggio all a. nostra campagna a sostegno tota le pa rticolare dell'industria e d el Javoro, facendoci tenere fumata l a q ui acclusa circolare.

Con osservanza

La Dire2ione

Evidentemente costoro che si vantano di avere frcòate 1e mene pussiste hanno di mira soltanto gli interessi dell'industria e del lavoro, non quelli del proprio ventre. Sono degli idealisti q uesti rivoluziona ri. messisi al servizio dei p adroni I ·

Carabinieri E Soldati

Verona, 4 Jttt t mbre 1919.

Caro l1.Va11ti.1, l'organo magno della reazione, il giornale dei pireltisti, dopo di essere stato costretto a pubbl icare la versione data dal sindaco (deric-ale) sul tr uce m isfatto d \ Lainate, tenta giustificare l'operato dei va ri Cuccurù con la sorda osti lità che lo smobilitato nutre verso il carabiniere

Ora, per quanto ta le giustificu ionc non sia applicabi le alla tragedia di Lainate. ove mancò assol utamente q ualsiasi provocazione, io domando: Chi ha provocato q uesta ostilità? Il carabiniere oppure il soldato? Chi di noi smobilitati di pdma linea non ricorda con avversione quegli sgherri, che, per un nonnulla, per averci t rovati su di una carretta dopo una marcia estenuante, per u n buco nella giubba, quando per servizio scendevamo i sola li dalla l inea, e per altri delitti del genere ci fa cevano appioppare 15 giorni di rigore ?

C'è dovere e dovere, caro signore del Corriere !, ma l'espl icazione del p roprio . dovere può essere fatta con un tantin o di buon senso e di serenità. Il carabiniere (già.... non andiamo a cercare il buon senso della benemerita! ...) ha smipre in veito contro il soldato p er puro spi rito di persecuzione L'ha sempre cercato per ·« sfot. terlo )) . Si sentiva d più fo rte. Aveva p ieni poteri . E ne approfittav a.

Lo domandi a tutti i soldati che furono in prima line·a, quel signore! D omandi ai salmeristi chi è e cosa faceva il carabiniere! Lo domandi, visto che egli, certamente pel fatto di non essere mai stato sul posto ad accertarsene personalmente, vede tutte le cose attraverso le relazioni dei Barzini, Fraccaroli e C., e gli occhiali postigli da lla borghesia che lo fo raggia....

Uno che ha ancora le stetlette

G. M. SekKATI

CHI PAGAVA?

L'« AVANTI!» DIFFUSO DAGLI AUSTRIACI •

Caro Mu sso lini, a pagnacca, che va s trepitando << chi paga?», fammi il piacere d i chiede[g li chi pagava le molte copie dell' AMnti I che g li austriaci lanci avano sulle nos tre trincee, per propaganda, insieme ai vaci E co delle Trincee, Voci del Pùw_e e simili lordure che 1a tipografia dell'Undecima Armata aust[iaca stampava a Trento per le nostre truppe.

I soldati della 41a e 142a (Bdgata Catanzaro) e quelli del 7° e 11° bersaglieri (Brigata Coralli) hanno più volte raccolto sulla fronte <lella 9EL Divisiqne (Val d'Astico, V al Camugara, Val d'Assa), specialmente durante l'inverno del 1917 e sino a tuttala primavera del 1918 , q11asi ogni giorno, insieme colle altr e pubblicazioni austro-tedesche d i propaganda anti-italiana, diversi num eri e diverse Copie dell'Avanti !

Ch i pagava e perché il comando au striaco e l a direzione del Nach Truppen (pattuglie di co ntcopropaganda addette ai comandi di unità combattenti) sentivano di potere distribu ire nelle n ostre trincee, accanto alle lo ro pubblicazioni, il g iornale di Pagnacca J?C C tentare di d isg regare ancora la compagine dell'esercito che sul Plave aveva ritrovato tutta Ja sua fede e la su a fo [ Za ? La risposta non vcn à certamente, ma n on è necessaria Tuo

Ten. RAZZA LUIGI

• D a If Popolo d'Italia, N, 247, 9 settembre 1919, VI.

FAVORITISMI? ! *

Caro Mussolini, le accuse che ti muove il fog lio pussista di chi paga il g iornale e di p[etesi favoritismi, hanno richiamato alla mia mente una circolare del Comandante il Corpo di Spedizione in Francia, generale Albricci, ~,~iaÌfidÌs~ii~:J!a 5 ~ u~:;~,t~~/a/ì~.ale faceva espresso divie to agli . .La circol~re iq parola ~u pro".oc~ta ?~alcune.mie ~orr~spo~denze JnVlatc per riparare all'cv1dente 1ng 1uStlZJa C all' m esr!Jcabile silenzio t~~:~,~~mando nell'illustrare le gesta gloriose de soldato d 'Italia

* Da li Popolo d'I1ali r1, N , 247, 9 settembre 19 19, VI.

Ora io vorrei domandare a Pag nacca se è cosl che poteva favorirsi il giornale.... '

Affettuosi saluti, Tuo

CHI PAGA?*

FRANCO PALADINO

Car~. 1fossolini, chl ~aga? Pagano i preti. A Cremona i miglior i ammi ratori e sosteniton Oell' AvanJi ! s ono i clericali. A nome di ç}iuseppe Speranzini, segretario politico del vescovo Cazz:mi e di Mig lioli, va aggiunto u·n altro nome: quello del proletario con/e Idelfonso Stanga, conserv~toreclericale , arcimilionario.

Anche costui tempo fa ha inviato all'Avanti I lire cento, In faccia a quei porci puoj sbattere queste notizie che non ver· ranno mai smentite.

ROBERTO FARINACCI

* Da li PQ/HJ/o d'li:rlia, N. 247, 9 settembre 1919, VI.

LA LETTERA DI UN ANARCHICO*

A.filano, 6 utt. I!Jij.

GtrO Mussolini, ho seguito la polemica, anzi il prbcesso morale contro la losca fig ur a di P agmuca .....

Permetti a me di fare alcune d omande alla faccia tosta del figuro Serrati, del quale, meglio di me, g li anarchici e socialisti milanesi cono. scono l'opera delatoria e infame continuata dopo la fuga dall'America in !svizzera ai· danni di noi anarchici.

È vero o non è vero che dalle colonne dell'Avvenire del lAvoraÌore d i LUgano denunciava pubblicamente gli anatchici, con un articolo intitolato Zinger Verein, pe r vagabondi e delinquenti ?

È vero o n o che av eva posto dei poveri anarchici padri di famiglia nelle condizioni di n on trovare più lavoro , pur sapendo li incapaci cli . simi li azioni ?

• Da Il P,opolo d'liaJù1, N. 247, 9 sdtembre 1919 , VI.

È vero s ì o no che questa canaglia ha spiegato un'opera malfat t rice contro i romagnoli ?

È vero sl o no che l' ope rat o suo poli ziottcsco ro sso ha g io v ato ad at tirare l' occhio della polizia elvetica su di no i, e in seguito ha costato l'espulsione dal territorio svizzero a più d'un romagnolo ?

Dimenticavo un'altra doma nda.

Mi sa dire quanti scioperi ha diretti e fatti riuscire vittorios i in Svizzera? -

A quanti scioperi generali violenti ha preso parte, sia a Zurigo, Basilea, Ginévra, Losanna, Bern a, ecc. ?

Questa fig ura sporca, all'infuori del poliziotto, non ha saputo fare altro.

Questa é la fede rossa del laido direttore de ll'Avanti!

Saluti.

GHETTI DOMENICO

O sp ed ale Maggiore. Sala S. Fedele. L etto 9. Milano .

IL BRIGANTAGGIO lì PRESO NELLA SUA IMBOSCATA •

Un Galantu0110 A Parecchi Furfanti

Napoli, 4-9 -1919.

Ili.mo Sig. Direttore d ell'A vanti!, Mi lano.

Il Popolo d'Italia non ha creduto p ubblicare, come correttezza giorn.alistica avrebbe voluto, la mia risposta alle ridicole i nsolenze affastellate dal Sig. A ffoJ, nel traJiletto a titolo N on è vero , pubbli<ato nel d etto g iornale del 13 agosto u. s

La mia lettera chi edeva semplicemente r i tratt;1zione o so dd isfazione : nessuna rispo sta a t utt'oggi s ul Po polo d ' !Ja/i,1! Il leone ringhios o si è J"intana to davanti al vecchio e spolpato ronzino, il d i rettissimo davan ti alla ·trad otta, il superuomo davanti a ll'idiota! Non c' è male !

Ma, p er dio, questa guerra, olt1e a lle virtù collettive, ci ha -proprio t olto anche quanto eravi di virtù personali ?

Ri sultato invero strano p e r una guerra di id ea lità e reden zione Recfenzione ? Che, mentre ha voluto redimere colo ro i q uali desideravano tutt'altro che di essere redenti, non ha redento coloro che di essl"re redenti abbisognavan o ! Guerra strana, che, mentre doveva ri unire i cittadini d ella nazione in u n sol pens iero rivolto a!Ja felicità e prosperità della Patria, li ha maggiormente divisi, acutizzando ne g li odi di parte! Che, mentre d oveva assicurare ai popoli un avvenire di pace e prosperità, ha creato nuovi focolai p,er altre gu erre e ne ha distrutto la p ros~riti per mo lti decenni! Che, mentre doveva r igenerare moralmente l' umanità, ayviandola sopra una via quasi eva ngelica, ha centup licato la delinquenza , elevand ola quasi a sistema officiale, ed ba susci tato al più alto g rado l'egoismo, l'affa rismo, lo st rouinagsio, la mala fede e q uanto di peggio vi è nella psiche umana! Che ha gettato r esercito, un dì scuola de lla nazione, incensurabile ed incensurato, in balia d egh eccessi della pubblica opinione. Che, invece di darci gloria ed indipendenza ci ha dato dolo ri, servitù ed isolamento ! Che ha creato spostati, i quali, coperti d ella divisa, un dì tanto sacra e rispettata., danno nauseante diuturno spettacolo! Che infine all'arrila gloriosa dei soldati di San Martino e Sol(erino, ha sosti tui to (unica fra le nazioni civili) quella degli eserciti ingloriosi del cardinale Ruffo !

E cosl via per un secolo!

Non mi prendo dunque il fastidio di obbligare, per legge, il Popolo d'Ualia a lla pubblicazione della mia lettera, né mi incomodo a dar querela, della qu ale subirebbe le conseguenze l' innocente gerente responsabile! Per m e la vertenza è ormai chiusa e il Sig. ArroI o a lt ri d el Popolo d'Iralitt, potranno sfogarsi a lanciare ing iurie, come meglio credono. Si p ermette ben oggi di vituperare impunemente un galantU:omo e Collare dell'Annun ziata!

Con oggi io risparmio cosl i died centesimi che ero c05tretto a spendeie giornalmente per l' acquisto de l suddetto giornale E siccome ne ricavo un a economia, mi permetto accl udere una modesta offerta alla sotto.scri zione permanente dell'A v<111til, ~ r la coraggiosa ed onesta campagna, che, a parte il sistematico ed eccessivo antimilitarismo, cui io, militarista «puro», non posso associarmi, combatte imperterrito, pc! trionfo della verità e della moralità. G1i sa che questa campagna non possa rivendicare il nosu o buon nome, sia· pure con dolorosa sorpresa per coloro che si dichiarano (modestia a parte) l' avanguard ia vera e reale d ella più g rande Italia !

Fortuna che a cefte corbellerie n on credono neppure gli stessi redattori del Popolo d'ltali.1!

Ed ora, sordo, cieco e muto, rito rno nei panni dell'autentico t rauèt, Grazie deUa ospitalità e mi creda s uo dev,

EDMONDO B u o NANOMA

Ten, Col. della Riserva

Diamo rosto a questa lettera di un galan tuomo che milira in campo d iverso da nostro perché egli possa rispondere come si deve a quei be_i tomi che hanno persino osato mettere in dubbio la sua esistenza.

«MATTONI>) D E L (<TRON CO»?

Compagno rarissimo, alla buon'ora l Poiché tu vuoi prestarti al dive-rsivo che procura maggiore tiratura all'in nominabile, domanda a q uel volta gabbana d i Musolino - trionfa tore, a l congresso di Reggio E. del 1912, contro la massoneria - se i 111<1/Joni .(fuochi sonanti) del lron(o della ved ova e de l souorJo fratern o di purissima origine massonica, ricevuti espressamente ~ r ossigenare jf morituro s uo libello, non si ano fra quem presi,·con la mano dietro la sch iena , dai cari alleati.

Nauseato, anche per questo, usçii dall a massone d a. Tuo · ;R.OBERTO STRUCCHI

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