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UN UOMO FORTUNATO

Pagnacça va r ip etendo noiosamente le sue fando nie che sono stat e su queste colonne, documenta/men/e, smentite. Continui. Noi abbiamo dell'altro piombo da · scaraventargli sul muso di spia e di bandito. Uomo fortunatissimo Pag nacca, nella sua carriera di socialista di p r ofes sione. Ecco un riassunto della sua b iografia morale.

a) E sordisce nella sua carriera di socialista appropriandosi dei denari della biblioteca della Lotta di Classe, al cong resso di-· Reggio Emilia nel 1893. Su questo episodio, Filippo Turati, che è ancora vivo, potrebbe dare altri particolari; b) si arruola come l'ultimo dei ·delinquenti nella Leg ione Straniera e fa il negriero a da nno degli indigeni del Madagascar ;

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,) to rna in Europa e in Svizzer a suscitando beghe infi nite fra i social isti; · d ) se ne va in America e riesce a fuggire dopo aver :umato la mano di un incosciente; t ) torna in s.vizzera e mentre t utti i rifugiati politici erano soggetti a noie ed espulsioni, accade che il nominato Pag nacca sia « stato sempre cons iderato dal procurato re federale Kron auer co n particolare riguardo e singolarissima tolleÌ:anza

/) coinvolto nel processo di Pradamano, il giudice istruttore chiude g li o cchi su S..., nessµno d isturba menomamente il figuro, mentre ben 1.7 militari e 8 borghesi stavano per s ubire i rigori del codice penale ; g) le straordinarie agevolazioni accordate a Pagnacca in carcere, sono ancora ogg i arg omento di dub bi e di sosp etti. Su questo arg~ mento scottante, cosl scri ve l ' Internaz.ionalt di Parma :

.e Infine, processat o per i fatti d i Tori no e condannato a pena assai lieve in rap porto alla g ravità dell'accusa, il nominato Giacinto Menotti Senati, vulgo Pagnacca, entra in carcere come i l padrone entra nella propria casa. li regolamento ca.rcer ario non conta nulla per l ui. Nella sua cella riceve visi te, giornali, corrispondenze, quanto e come vuole Trasforma il carcere in sala di redazione, dove scrive quotidianamente articoli, trafiletti, note polemiche per l'A vanli!, a.I quale vengono con la maggiore p un tua lità trasmessi ~r la pubblicazione dalla direzione dei luogo di pena, durante t utto il periodo che il nominato G iacinto Menotti Serrati trascorse là dentro. .

Sia lecito chieder e percM mai il nominato G iacinto Menotti S<'rrati, vulgo Pagnacca, godette d' un regime cosi largo di favore, u nico fra i tan ti condan nali politici ch e furono rinchius i nelle carceri i taliane ( da De Felice a Barbato a Turati ed a Corridoni), i quali t uttavia non erano stati colpiti per t radimento contro fa Nazione »

Conclusione: truffat ore, soldato di ventura, spia, assassino; ecco l'uomo che è salito al più alto segg io d el s ocialismo italiano ; ecco il moralista che doman~a a noi « chi p aga ?»

Ma c'è dell'altro !

Le Truffe Di Pagnacca Pe R Fars I Credere Innocente

Nella sua auto-difesa di ieri, G. M. Pagnacca ha il coragg io di affermare che nella vertenza giudiziaria, originata dall'assassinio di Ba rre Vermont, eg li non fu « in 'ultima istanza neppur testimone ». Siamo dinanzi a un caso tipico di reticenza e di" restrizione mentale. Che cosa significa « in ultima istanza » ? E ne lle « prime istanze >) - cioè durante l'istruttoria - che cos'e r a G . M. Pagnacca ? Accusato, testimo ne, spettatore ? Ma ·n oi qui sotto pubb lichiamo un altro do cumento che ammazza Pagnacca. Egli dice che no n ebbe n oie giudiziarie e invece l'avvocat o Hoas, giudice nel processo G arretto alla Corte d'A s~ise di Montpellier (Garretto era stato l'autore materiale dell'omicidio), in data 6 marzo 1904, quando già Pagn acca aveva salpato per i più ospitali lidi europei, didùa rava che « Serrati non era libero )> e che non << era stato prosciolto» Dunque : 1. Pagnacca fu in carccre sotto l'accusa di complicità in omicidio; z. Pag nacca non fu mai prosciolto d alla terribile accusa.

Ecco il documento mortale mandato agli anarchici italiani in Svizzera::

Barre Vt., 6 mt:trZO' 1904.

Un compagno di Zurigo avendoci. scritto che il Serrati mostra dei docu~enti con cui cotesta autorità g iudizia ria lo avrebbero prosciolto da ogni accusa pei fatti deplo1·atisi qui la ser a del 3 ottobre 1903, e ch e costarono la vita ad E lia Corti, sono stato dall'avvocato Hoas, giudice assistente nel processo Garretto, per indagare g uan to vi fosse di vero nelle sue affermazioni.

L'avvocato Hoas mi disse constargli che il ~rrati. non era libero e che ove poi fosse stato anche prosciolto non av rebbe mai potuto avere documenti che l'autorità g iudiziaria non può in neuM caso rilaJciar1: Il documento del Serrati è quindi una truffa

EMILIO POCHINI

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