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GIACINTO MENOTTI PAGNACCA,

SPIA, ASSASSI N O

E Soldato Di Ventura Al Soldo Della Francia

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NELLA LEGION E STRANIERA AL MADAGASCAR !

Fango E Sangue

Sotto il peso formidabile dei « documenti >•, il vilissimo Pagnacca appare al pubblico come.un yerme schiacciato. Il bandito s'ingannava. Egli c r ~deva di poter riprendere la polemica su11a base dello stupido « chi paga ? » e di continuare a diffamare, senza alcun rischio e peri- . colo , beneficiando del t empo che passa, ma non cancella . Questa volta ha trovato pane e pietre dure per i suoi denti di vipera. Egli non osa contestare l'autenticità d el foglio della ved ova del povero assassinato; e afferma soltanto che non abbiamo messo la d ata. P ag nacca n ò n ci vede più. La vergogna e l'infamia l o accecano. N el cliché che abbiamo pubblicato*, la d ata c'è e tutti l' hanno v ista: a) È vero che nel novembre del 1914, quando uscii col P opolo d'llalia, non, avevo intenzione di aggredire il P11t, ma furono gli u omini del PM che mi dichiararo n o guerra · b) È vero tutto q uel c he P agnacca sCrive circa il mio ·soi giorno in Svizzera neg li anni 190 ; -'904, ma tutto questo non h a ness un rifer i mento alla po lemica odierna. Nel 1904 i socialisti italiani in Svizzera, ed io fra lo r o , non avevano c he u na « vers ione» dei fatti d'America: quella di Pagnacca. Oggi la nostra d o cumentazione è completa ed è schiacciante per lui.

2.7 aprile 1904. Rispondiamo aI1a sua sbrodolata di i eri,** molto sinte ticamente.

PAGNACCA ARRESTATO COME COMPLICE DELL'AS SASSINIO DEL CORTI

Noi docume nteremo co l testo inglese del v erbale d'udienza che Pag nacca fu interrogato come correo nel d elitto da lui volu to e pre- u (398, 402). parato; intanto documentiamo ch'egli fu arrestato e trattenuto in carcere all'indomani del delitto di Barre Vermont.

• (3 96).

Il giornale Araldo Italiano di New York pubblicava in data 13 o t• tobre ,190 3 questo articolo. Richiamiamo l'àt tenzione del lettore sulla fine dell'articolo.

« li nostro corrispondente viaggiatore signor Giulio Caldani, che si è trovato a Barre Vermont nei primi giorni che susseguirono i tristi avvenimenti ivi deJJIOrati fra anarchici e socialisti, ci seri.ve una lettera che noi, sempre lieti di serbare quella imparzialità che è no~tro vanto specie nelle divergenze politiche, siamo ben lieti di pubblicare.

« Ed ecco senz'altro la. lettera:

« La vost ra relazione, su i fatti qui r ~entemente accaduti tra socialisti ed anarchici, probabilmente affrettata, e giuntavi da fonte interessata, non risponde coffipleta.mente alla verità dei fatti, anzi direi che li ha resi in modo da fam e cadere la responsabilità maggiore su chi ne aveva poca o punta.

« Io però che qui, sul teatro di dolorosi avvenimenli, ho avuto campo di ascoltare racconti vari sull'accaduto, n on solo da italiani, ma anche da americani, che in una puola ho sentito l'una e l'a ltra campana, ho potuto convincermi che la scintilla prima della discordia che doveva avere il suo epilogo in una rissa sanguinosa, è venuta esclusivamente da parte dei socialisti.

« Da oltre due mesi il periodico socialista di Nuova York Il Proletar io muoveva guerra spi etata agli anarchici di qui, colmandoli dei più villani vituper i.

« la venuta qui del direttore di q uel giornale, qui dove g li anarchici italiani sono in maggioranza, con l'intento di fare una conferenza socialista, pose il colmo alla misura, come. quella che veniva considerata una vera sfida; d 'a lt ra parte che ·i s~cialisti fossero disposti alfa violenza, lo prova il fatto che essi erano t utti armati, da l _conferenzi ere fino all'u ltimo degli aderenti suoi.

« Chi ha tirato i co lpi di revolver che riuscirono fatali a l povero Elia Corti, che io ben conoscevo, furono i socialisti; è evidente che se g li anarch ici foss~ro st ati armat i, come lo erano i loro avversari, data l'ecci tazione degli animi nel momento fatale, sarebbe avvenuta una ben più.grave scffia di sangue.

« L'opinion11 p11bblica generale è qui ,om plet11me11Je f a vorevole qg/i anrtrchi d e gli Iteui gilldid hannu dimostrato di divider~ tale sentimenf.O, 1ra11e11 endo in m-resto, unztJ bene-firio di ctWzione, il Direttore del " Prolelt:Wio" e il Garfetto« del pari inesatto quanto l' Araldo ha detto sull'arresto del Cossi e d i altri d ue giOvani, poiché io Ji conosco person3Jmente e mi sono trattenuto ieri . ed oggi in loto compagnia; essi sono stati solamente invitati a recarsi nell'Ufficio di Polizia, per ivi assumere l'obbligo di presentarsi alla causa come testimoni

. « Poiché so come il nostro Araldo sia in ogni occasione fautore della verità e deUa giustizia, vi mando queste doverose rettifiche, certo che esse troveranno posto nel g.iomale'.

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