3 minute read

DOPO L' ESPOSI ZIONE DI NITTI RILIEVI E MISURE

La circolare diramata dall'onorevole 'Nitti ai prefetti è in .realtà un discorso pronunciato - all'infuori del Parlamento - in faccia a tutta la N azione. Poiché la ci rcolare non fa che ripetere ciò che l'o n. Nitti ha g ià de tto alla Camer a ed al Senato, ci aug uriamo che sia l'ultima, perché le nazioni non si governano- come si illudono i kerenskisti - a base di diScor si e di manifesti, Quali, repentini avvenimenti s iano sopraggiunti per decide re l' on. Nitti a rip etere - a b reve distanza - il suo discorso, non sappiamo. Forse le non ancora riuscite pratiche per il prestito ameiicano ? Fo rse il viaggio e i colloqui lon dines i dell'on. Schanzer? O, forse, col prospettare la gravità enorme della nostra crisi, l'on. Nitti vuole p reparare la Nazione ad accettare - nel problema adriatico - quella quals iasi soluzione che p o tremmo chiamare «americana>>? . Come reslster e all'America che «nutre>> dai 1 ·s ai 1 8 milioni d 'ita liani ? Per sfuggire alla morsa tragica dell'occidente europeo e transatl antico> bisognerebbe poter voltars i ad O riente, ma ad Oriente la cris i è ancora più grave e non c'è niente d i defi nit ivo . Ci manca la possibilità di sce"glieré.

La circolare" dell'on. N itti si p resta ad alcuni rilievi. A n zitutto non c i spieghiamo co me il Presidente del Consiglio possa i!Judersi di fo rmare una specie di « unione sacra ». « Abbiamo m o lto t empo per dividerci : n on è possibile ora l'union e di tutte le anime in uno sforzo supremo davanti ad un pericolo comune? >> E la risposta ·a questo interrogativo è nell'Avant i /, __ che riassume in dieci righe-l'esposizione dell'on. Nitti e la fa seg uire da un commento negativo e ostile. È te mpo che il ministro N itti si renda co nto che non c'è verso di ammansare la bestia social-pussista, la quale è quello che è e se n e infischia nel modo più alleg r o delle fortune e dell'avvenire del popolo italiano.

Advertisement

NeUa circolare ministeriale noi n on vediamo elencati i provvedim enti c h e bisogna prendere immed iat amente se si vuol andare verso la liberazione e la salvezza.

Anzitutto b isogna dare all'Itali~ la pace. Sono passati dieci mesi, dicons i dieci mesi, dalle giornate v ittoriose di Vittorio Veneto e siamo ancora in regime d'armistizio. Due mesi sono ormai passati da quando l'on. Tittoni andò a Parigi e niente si è combinato. Siamo ancora per aria. Né sappiamo quando avremo la « n ostra >) pace. Le conseguenze di questo stato di noh-guerra e di non-pace sono esiziali da tutti i punti di v ista, compreso quello n1orale.

Bisogna affrettare la smob ilitazio ne delle classi '91-'95 -'96, fo modo che ci s iano gli uomini per l'epoca propizia alla « coltivazione di tutto i l terreno disponibile».

Bisogna procedere coi mezzi più sommari alla d ecimazione delle ricc hezze. Pres tito forzoso o i mposta sui patrimoni, poco importa. eessenziale è di rinsanguare le casse dell'e rario e di evitare l'emissione d eplorevole e fatale di altra carca s t raccia.

Bisogna tornare, in materia d i consumi, al raz ionamento più severo e più stretto. Meglio soffrire sei mesi o un anno che t rascinare per un decennio o più la nasua crisi economica.

Bisogna c hiudere - anche con mezzi coercitivi d a applicars i ta nto contro g li industriali tardig radi e strozzini come contro g li sciopericultori incoscienti - l'epoca. dei grandi scioperi. La classe o peraia n on deve - tendendo Ja corda oltre i l segno - co rre re il rischio d ì p erdere tutto, mentre le conviene, sino a quando la situazione non sia migliorata, d i fermarsi sulle posizioni conquistate, che sono eccellenti, per consolidarle.

Tutto ciò non è nuovo. Ma s i possono adottare altri provvedimenti più efficaci, col'fle la mobilitazione volontaria o forzata cli tutte le braccia valide per fo r nire quel tanto di « lavoro manuale » che ci consentirà di superar e più rapidamente la crisi MUSSOLINI

Da Il Popolo d'Italia, N. 231, 24 agosto 1919, VI.

This article is from: