6 minute read

L'APPELLO DEI FASCI AGLI INTERVENTISTI

Italiani!

La speculazione elettorale neutralista è cominciata.

Advertisement

Socialisti ufficiali, clericali e giolfrcia ni, come furono urùti per pugnalare alla schiena i nostri solda ti, tentano oggi di sabotare la vittoria con mezzi ignobili quanto vili.

Consci delle responsabilità che si accumularono sulle loro spalle duunte la guerra, 3.ccusano per no n essere accusati, diffa mano ed o ltraggiano, quanto diffamarono e oltraggiarono per quattro anni, meritandosi l'epiteto di tedeschi d'Italia.

Questa canaglia rossa e nera che. non lasciò intentato alcun mezzo p er deprimere lo spirito di resisteru:a della Nazione e cautamente favod la diserzio ne ed i tradimenti, pretende di erigersi a giudice della g uerra per l'indipendenza dei popoli, che essa voleva si risolvesse nella vittoria austro-tedesca.

Ebbene, bisogna impedire questo sconcio delitto l

Le colpe del militarismo professionale e gli errori deg li uomini politici, che nella sua prima fase subiro no la g uerra e la condussero co n i criteri caratteristici alla vecchia mentalità dell'Italia borghese e burocratica, · non giungono nuove ai combattenti , ma non devono avere la virtù di far loro dimenticare, o ltre il rovescio dell'ottobre 19l7, il trionfo delle armi e deg li spidti del novembre 1918.

Vittorio Veneto, mentre suscitò nel cuore di tutti g li Italiani la g ioia per la rkonquistata gloria, suscitò pure nelle bieche anime del neutralismo il rancore sordo di chi si vide deluso nei suoi voti e nelle sue speranze.

Cillad_ini I Operai I Soldati d'Italia!

Permetterete voi che ia Speculazione schedaiola anti-italiana dei socialisti ufficiali, che disonorano sempre il socialismo, e dei loro degni alleati, alimentata forse dalle corone di Bela Kun e dai rubli di Lenin, raggiunga lo scopo delittuoso ?

Permetterete voi che un partito che ha fra i maggiori ,suo i espo- nen ti avventurieri, uominì bollati dall'accusa di spia e stupratori, frug hi fra le fosse ancora inulte dei nostri eroi?

Nutriamo fiducia che voi inso rgerete con tutti i mezzi contro • i t urpi inventori del (( Il pro ss imo inverno non più in trincea I » e dcll' « inutile strage», fiaccando la i mpudente truffa d el socialismo u fficiale e c o mplici.

Fatcùti!

Siate uniti e compatti contro t utte le carogne neutraliste e tenetevi pronti ad ogni più ardito ap pello che i Fasci I taliani di Combattimento vi lanceranno p er schiaccia.re la testa alle vipere del b asso e non d isinteressato politicantismo antinazionale.

Viva l'Italia vitto riosa !

Da Il Popofc· d'Italia, N. 226, 19 agosto 19 19, VI ( o , G).

VERSO L'IN TESA E L'AZIONE

Blocco Contro Blocco

G li avvenimenti che incalzano - p iù ancora che il desiderio o la volontà degli fodividui - cendono u rgente e . oramai indeprecabile la costituzione di quel blocco per l'intes a e per l'azione che q u i ripe t utamente abbiamo propugnato. La polemica di questi" giorni, il ten tativo social·g iolittiano d i « caporcttare » l'Italia, di sabotare, c io è, la v itt o r ia, immergendo la naz ione nell 'atmosfe ra di una disfatta che fu - entro il circolo di dodici mesi - luminosamente e g loriosa mente cancellata; le impudenti manovre d i tu t ti coloro che ci trovammo d i fronte e sbaragliammo quattro volte dal 19 15 al 19I9, indicano le necess ità dell'ora e l'imperioso d overe per quanti vollero e hanno l'orgoglio dì avere voluto l'intervento , di scendere nuovamente in campo. I repubblicani di Romag na h anno sentito immediatamente questa necessità. C'è stato un periodo in cui alcuni individui - di soverchia buona fede - credettero possibile un riavviciname nto col socialismo ufficiale italiano. O gg i, questa illus ione è caduta. La r ivoltante campagna anti-naz ionale in scenata in questi gio rni dai socialisti italiani, ha inferto il colpo di g razia alle ingenui tà di certi collab orazionisti repubblica ni o -anche - socialisti ciformisti. Non si può far b locco con quella gente e n emmeno riprender con tatti. Lo vieta la più elementare decen za po litica. Un solo blocco è possibile in I talia: quello fra coloro che vollcrn la guerra e che - oggi - riconos cono ,la necessità di trasformare il regime politico ed economico, con metodo, con disciplina, senza capriole pazzesche, senza scimmiottature stra1tiere, ma con piena matur ità di coscienza, con p ieno senso di responsabilità morale e con obiettivo la maggiore grandezza e prosperità del p opolo italiano. Ques te idee ha nno trovato immediata e simpatica eco in Romagna, fra l'elemento repubblicano. Lo provano g li artico li dei settimanali repubblicani: il Lamone di Faenza, la Libertà d! Rave nna, il Popolano di Cese na e u na deliberazione impo rtante del circolo « Mazzini >~ di For ll. Si t ratta, ora, di trovare la formula « g iurid ica» per questo blocco ; s.i tratta d i stabilire i li miti e i modi d ella sua funzionalità ; ma questo no n è difficile quando l'idea di massima sia stata accettata, Blocco du nq ue fca g li u omini e i partiti che vollero la guena e vogliono, oggi, la realizzazione di alcuni postuhti politici ed economid. Ma perché, ci domandiamo, non potrebbero in questo blocco entrare anche coloro che la guerra non « vollero », ma che 1a g uerra h anno « fatto >) con devozione, co n sacri6cìò , con eroismo e cioè i combattenti in genere? Nel Comitat o d'Intesa e d'Azione di Milano Cl sono, aderenti, la sezione m ilanese della Associazione n azionale fra i combattenti d'Italia, la sezione degli arditi, quella dei volo ntari, . quella degli smob.ilitati, quella dei garibaldini vecchi e nuovi . Perché l'esempio di MHano non potrebbe essere seguito? Perché non potrebbe sorgere entro il settembre prossimo, mese che sarà, per i numerosi congressi già annu nciati, politico per eccellenza) la Federazione nazionale dei Comitati di Intesa e d'Azio ne p er la Costituente? A ottobre,. in vista delle elezio ni, i Comitati dovrebbero già essere in efficienza pe r pai:tecipare alla lotta. Lotta elettorale che avrà u n'impor tanza stor ica eccezionale tanto che gli stessi comunisti estremisti del Pus sentono che n on possono disertarla La prossima lotta eletto rale, effettuandosi con scrutinio di lista a base abbastanza larga, evita g li esibizionismi, le speculazioni e le camorre del vecchio coUegio. Gli uomini scompaion o nel_le lunghe liste di o tto o dieci nomi, I partiti, gli aggruppame nti , le coalizioni agiscono e battagliano. Si sente, si presente che la 1otta sacà più decente, più corretta, p iù morale di quelle che si svolsero sino al 191 3. Si sente - anche - che gli elementi in lizza si polarizzeranno fatalmente in tre grandi coali2ioni: la nostra, quella cattolica, qu ella socialista. La nostra può vinrtre, st si prepara. La nostra può r:i.ccog liere i suffragi di milioni di italiani . Ma -n o n è ozioso ripeterlo _ ancora una v olta - non bisogna ì ndugiare. La coalizione social-giolittiana c'è g ia, malgrado· le volate degli estremisti, e c'è già in molti elementi clericali la tendenza a entrarvi. I nùgliolini dell'Azione sono perfettamente, naturalmente a posto fra l' Avant i I e la Stampa.

Malgrad o ciò, se noi lo ·vorremo, dalla prossima consultazione elettorale potrebbe uscire la condanna del pussismo italiano all'ostracismo po.lkico. Abbiamo buone carte ne1 nostro giuoco e sono le rip etute mistificazioni politiche cd economiche perpetrate dal pussismo: i d isastri degli scioperi economici (Biell a, Napoli) e le turlupinature di quelli politici (aprile, luglio). Inoltre la campagna ripug nante di questi g io r ni ha già suscitato lo schifo più profondo nell'animo di tutti i combattenti e lo dimos tra la collezion e dei loro giornali.

Soltanto è t empo per noi d i « concretare »,

Dii- li Popolo d'l1alia, N . 227, 20 agosto 1919, V1.

VOLARE!

Volare I Sempre più in alto: in u n a tensione prodigiosa di nerv i, dì volo ntà, di intelligenza che soltanto il piccolo corpo mortale dell'uomo può dare.

Volare al di sopra di tutti i combattimenti pratici di questa terribile, continua trincea che è la v ita odierna. ·

Volare I Vo lare per la bellezza del volo, quasi l'arte per l'art e. Volare perché domani una nuova arma sia posseduta dalla collettività a re ndere facili, rapidi, fr equenti i rapporti intellettuali, morali, commerciali fra i . popoli più l ontani.

Quand o il cielo sarà solcato da navi aeree che abbrevieranno sempre p iù i distacchi dall'uno all'altro popolo, p o tremo dire di av ere fuso tuue le anime in un'anima sola.

Più ci avvkineremo all'intinito, e meglio ci sentiremo adatti a CO!"'" temperare il diritto nostro con l'altrni. Quando potremo vedere dall'oggi al do mani le condizioni di vita dei paesi più diversi, non ci sfuggiranno le verità sostanziali della coesistenza civile.

Volare I Volare perché il primo ardimento umano è stato quello di Icaro che ha rapito, anche morendo, un po' di glori a al ciclo, e perché Prometeo ha insegnato che il cuore dell'uomo può essere più fo rte di ogn~· avverso destino,

Da li Popolo d'I1ttli11, N 227, 20 agosto 19 19, VI ( q, 41)

This article is from: