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IN VISTA DELLE ELEZIONI GENERALI

PER « L' INTESA E L' AZIONE »

Un amico gen ovese - buon .repubblicano e buon combattente, il cui pseudonimo no n è ignoto ai correligionari di Liguria - mi m~nda la lettera seguente, che mi affr~tto a pubblicare:

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Cmov(I, 2 agoJto 1919, Caro .Mussolini, l'ardite zza e la genialità con la quale sostenete le vostre id~, mi è sempre piaciuta ed oggi mi piace più che mai. la « concentrazionè delle siniStre interventiste » contro l'« insurrezione elettorale il) del P.S.U. è un bisogno storico così evidente che parrebbe superfluo occorresse dimostrarlo. Eppure, occorre, visto che non tutti i partiti d' avanguardia hanno à ncora saputo ritrovare la loro strada ma.estu. e si dibattono ancora ua incertezze- ed errori, che, dopo Ja guerra, ap· paiono e forse sono colpevoli.

Senza retice-nze dirò che, ad csempìo, ìl Partito Repubblicano, nel dare la sua ade5ione, sia pure condizionata, al pazzoide sciopero del 20-2 1 luglio, non solo ha dimostrato di non possedere m en ti direttive seve-re ed Cqu ilibrate, ma ha calpestato una delle più belle pagine del mazziniane-simo storicamente e socialmente avverso ad ogni sorta di dittatu ra di classi.

Ma non mi p ropongo una requisitori a verso alcuno. Qui mi vog lio accordare con voi, valoroso amico, per dire che gran parte dei combattenti pensavano la medesima cosa, avevano la stessa idea, fi no a quando erano a tu per tu col nemico. Sì, fin d'allora, 1i umiva, si prevedeva che saremmo- arrivati a questo punto, a questa, dei resto non disgra·dcvole, nC'Ci:ssità

Averli smtiti ! E non erano mica i piccoli fanti inconsci che poteva no maledire, ma poi andavano, cantando ed amando; no, erano g li altr i, i lupi pussisti, mil5Cherati da ufficiali, che, dai comandi, o dalle compagnie, pr eparavano i ra ncori, gli odi ciechi, aizzavano le passioni più basse, che si rivelarono poi du rante la ritirata, resa tragica da quei manigoldi! Perché, oltre le inchieste ufficiali orpellate e blande, ce n' è una, quella fatta da chi c"era r ea lmente, da chi [a vide e la visse nell'angoscia impotente di non poterla p unire.

Ed ora che la guerra è finita ed appunto perché è finita vittoriosamente per noi, essi, i lupi, gittata la maschera che a vevrno scroccata, giurando anche fedeltà al re (e i chi non la giurerebbero se tornasse loro i l conto?) con maggior accanimento, con magftior rabbia, danno via l' anima pur di poter d imostrare che la guerra fu un' inutile strage e che tra vinti e vincitori non e'< differenza!

Torniamo all' argomento : « L'inswrezione elettorale» del Partito Socialista Ufficiale con annessi e connessi mad dalcni pentiti, dove cond urrebbe? Alla <1 ti- ran nia di una classe » come disse Ma zzini e come ha d imostrato l'esperimento moscovita.

Di fronte a questo pericolo, maggiore di quel.io militari.sta tedesco, non l perdonabile il dubbio: la .: concentraz.ione delle sinistre interventiste » s' impone. S' impose nel 1915, .s'impone oggi. Sennonché c'è una d ifferenza. N e l 1915 si doveva proclamarè la guerra a lle autocrazie central i. Nel 1919 le autocrazi e centrali non esiston o più e p erciò la storia è precip itala e l'utopia i n p rogressivo divenire di rea lizzazione. Quindi, o coloro che furono al nostro fianco allora a..eltano oggi tutto il programma annunciato da voi nd vostro chiaro discorso s ia ne ll'ordine politico come in q uello economico e potranno combattere con noi , o lo accettano solo in p arte - come il prof. Finzi - e sarà meglio che cerchino altri collaboratori. Perché la q uistione economica è talmente intes rata da quella politica che non possono per nessuna solist icnion ~ essere scis.se e separate 1l, troppo comodo il dire che non varreb~ la pena batterci per una repubblica alla francese. .S un modo come un _ altro per non affronta re la quistione ed è una frase fatta, raccattata nel l etamaio derico-moderato; mentre nel contempo si finge ·d 'ignorare o forse s' ignora davvero la storia di Francia e ... quella d'Itali a

Insomma tenete per avvenuto questo fatto: o che voi, Mussolini, r iusciate a fa r ent ra re ncll"orbita delle vostre idee l a d emocrazia inter.,.entista organizzata, o che voi, in ultima ipotesi, creiate t x n r,vt> una organizzazione da contrap• porsi a quell a elettorale pussist a e madd alenista, la maggioranza dei combattenti sarà ugualmente con voi.

S ICOGNAC

Questa lettera provoca u na d omanda : a che punto è arrivata l'idea di costituire una g rande coaliziOne di fo rze vive - di quelle che furono interventiste - per combattere l'imminente battaglia elettorale e tener tes ta, da una parte alle for ze retrive, e dall•attra alle forze dissolvitrici del leninismo socialista? L' idea è i n marcia. Fo rti correnti del Partito Repubb licano - l'adesione di Ca,rlo Bazzi, leader dei rep ubblican i ravennati, lo prova - accet tano d'entrate i n q ues ta coalizione. Altre intese locali sono in elabor azione. È chiaro che un inovimento dilagante n elle regio ni, fi n irebbe per avere il crisma dei sup remi ?rgani direttivi romani e diventare nazionale.

Il problema, in fo ndo, è molto semplice.

A lla fine di ottobre avr an no luogo - dop o sci anni, e dopo la guerra - le elezio ni generali con un su ffragiO più universalizzato e con sistemi -malgrado lo stillicidio degli emendamenti - più corretti. Di fro nte al fatto delle elezioni generali ci sonò due atteggiamenti da prender e : o l'astensione o la partecipazione. Se il Parlamento non votasse la riforma elettorale, noi non solo prop orremmo l'astensione, ma il sabotaggio delle i mminent i elezioni. Vot ata la r iforma elettorale, la non' partecipazione equivarrebbe a una p rova d ' impotenza, a una dichiarazione di suicidio , Il Partito Popolare Italiano si prepara alla lotta colla più grande attività, e il Partito pussista, malgrado le stamburate leniniste, fa altrettanto'. ·

Partecipazione dunque.

Con quali criteri? Con questi. N elle ci.rcosc[izioni elettorali dove noi non abbiamo fo rze prgarùzzate che c i permettano unaàffermazione degna di rilievo, i ·nostri_ amici potrebbero votare per candi dati cheesserido stati favorevoli all'interventismo - accettino oggi: a) di lottare per la Costituente nella pdma sessione della nuova Camera; b) dì lottare per la creazione d ei Consigli nazio nali economici e per t utte le altre riforme già mature nella coscienza popolare.

D ove abbiamo nostre forie coalizzate in un'alleanza che potrebbe chiamarsi, come ho già detto, Alleanza per la Costituente, scenderemmo in campo colle nostre liste e a bandiere spiegate contro tutti.

Ma o ramai è l'or a di decidersi.

Io credo che questo appello per Ja coalizione - sulla base del mio discorso al Liceo Beccaria, discorso che ha incontrato vasti consensi, tanto che dalla sola Lugo ne furono rkhiestc o ttomila copie - sarà lancia to solennemente dalla prossima adunata fascista di Firenze

E b isognerà ri spondere I

Il Popolo d'Italia, N , 214, 7 agosto 19 19, VI.

MUSSOLINI

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