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L' ESTERO E NOI

Se è vero che siamo un grande popolo, dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà. Ora la realtà è che i nostri alleati francesi e inglesi non simpatizzano affatto con noi. È falso, semplicemente falso, quello che si legge su alcuni giornali italiani, circa i sentimenti degli Alleati verso di noi. La citazione di mezza dozzina di g iornali non basta. A Parigi i quotid iani sono ·un centinaio. Si è molto più v icini al veto affermando che l'opin ione pubblica degli Alleati è seccata per il gesto dell'Italia : seccata perché questo gesto dì fierezza e di orgoglio rovescia alcune idee fisse straniere · a proposit o d ella remissiva docilità italiana e poi perché l'assenza dell'Italia paralizza la confe[enza di P arigi e apre v arie inquietanti incognite'.

Vedete. Il signor C1emenceau telegrafa in termini amichevoli all'on. Luzzatti, ma poi il suo llo11nm Libre monta in cattedra e fa l'aspro p edagogo contro di n oi. 11 Te111ps, che ha fama di essere il giornale più serio della Francia, wilsoncggia tanto che fa - leggermente - schifo. Se dal Tt111ps, che rappresenta le tendenze borghesi, passiamo ai fogli social isti di tutte le tendenze, troviamo una vera orgia di italofobia. Me la saluta lei, la sorella b.tin:t, dopo una lettera dell' H11manilé zimmerwaldiana e de la France Libre social-patriota ?

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L' H11manill del 2.s aprile reca u n «fondo» d i Sembat colla solita stereotipa fra se: J'ai111e bea11c011p l'!lalit , ma poi nella nota successiva c'è tutta una distillazione di ve l~no anti-italiano. La risposta di Or]ando ha questo titolo : L'on , Oda11da << tmta » di rispondere a IVilso11. Egli si sforza di respingere il ril)/prouero di mPidigia i111periali.rta. C'è di meglio nel t~sto.

« Alla dichiarazione - dice 1'1/Nm,111ité - ha risposto J'on. Orlando. La ~ua argomentazione è quell:1 della diploma:ii:t imperialista che mascher:i sollo le belle formule la brutalid dei suoi appetiti, Esu s i opr,one miserevolmc.-nte alla nobiltà del pensiero wilsoniano.... ». •

Commen tare ? Non vale la pena. La Frana Libre supera la stessa Human;Jé, Sentite come giudicano e mandano fa risposta di Orlando questi illustri ministri della social·riformeria francese . ·

« L"on . Otlando - dice la Frana Libre - ha risposto al presidente Wilso n. :t un docummto scialbo, senza r espiro, che non precisa nul!:1, che non asgiungc nulla, che non co nfuta nulla e che finisce di schi.1cc.iare colla. s ua p esan tezza equivoca il pro~ramma imperialista insensato che i pangermanisti ·della Consulta avevano orgogliOSamente eretto in O?posizione con tutte le . tradizioni e· tutto J'ide·:ilismo gene roso dell'Italia moderna »

Vei:so Ja fine della nota la Fran(t Libre osa sci:ivere queste parole :

« Senza dubbio, noi assisteremo, nei prossimi giorni, a una rcc1udcscenza di follia. Una stampa venduta cercherà. di scatenare ì peggiori movimenti. Forse siamo alla vigilia di un colpo di foru di cui le conseguenze sono immaginabili. Poco impor ta. L' Italia popolare è avvertita... Come nel 19 1~. è nelle strade che si risolverà il conflitto.... ».

Perfettamente. È nelle strade, illustri signori della France Libre, che il conAitto è già stato risalto e sono gli stessi superst it i elementi del 191, che lo hanno risolto. Interessante è ancora no tare: che: la Fran,t Libre se la prende rabb iosamente co i socialisti ufficiali italiani che non sono abb:istanza anti-impedalisti nei riguardi d ell I talia e getta, nd contempo, un fiore a Bis sa lati, che avrebbe fatto claqH~r le: porte del ministero.

In Inghilterra, il contegno della stampa dcmoctatica e socialista è universalmente ostile all'Italia. [Cms11ra]. Il Ti!Jlts è saturo di odio contro l'Italia e i tartufi del laburismo telegrafano ai socialisti italiani per invicarli a mantenersi sul terreno del più rigido wilsonismo. Salvo il richiamo zimmerwaldiana, b. risposta di Turati è secca e va al g iusto segno.

Non ma.i fu offerto alle platee spettacolo più grottesco e immorale I In Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti, i furo ri uterini del wilsonismo ·s·imbcstiano soltanto quando si tratta <li truffare l 'ltalia.

L'Inghilterra, la nazione tipicamente (< borg hc:se n, mang ia a destra e a sinistra, al nord e al sud, ingrassa [....un.sura....1 imperialisticainente, schiaccia a cannonate i tentativi di li j:,erazio ne dei popoli soggetti al suo dominio e si ricorda con arie dottorali, ges uitiche, quacquere del wilsonismo soltanto quando sono in gioco n on g li interessi, ma i diritti dell'Italia. Ipocrisia anglicana 1 Noi rispond iamo: Viva Malta italiana I Viva l'Irlanda I L'Egitto agli egiziani I L a Francia fa altrettanto [.... ce11.mra••.. ) lo che accadrà a Parigi ha oramai un- valore relativo, circa il futuro. La politica non può ignorare la psicologia. L'anima italiana è stata orribilmente ferita. Il voltafact:ià. alleato è stato troppo brutale perché non determinasse stati d'animo negativi. Noi siamo presi per la gola. [Cm.rura]. Il fatto che ci conforta è l' unanimità formidabile del popolo italiano. Quando u n popolo è unito, è sempre l'arbitro dei suoi destini.

Seduta Storica

O ggi seduta storica al Parla mento italiano. I requisiti perc hé u na seduta sia storica.sono: x. una g ran quantità di partecipanti (si dice che oggi saranno 4 00 e p<iliché su 508 una settantina di deputati sono passati al Montecitorìo di là, sì può dire che, oggi, i vivi ci saranno tut ti); z. una g ran brevità nei discorsi; 3. l'unanimità del voto. E lasciamo da parte la coreografia. Ci sia conces so di affermare subito che i sopradescritti requ isiti n on bastano a c onferire il titolo di « storica » alla seduta di oggi. Ci vuole qualche cosa di più. Ci vuole il « sos tan2:iale ». La seduta d'oggi sarà veramente sto rica, se sarà un «fatto», se condurrà a una « decisione >>~ se determinerà una « nuova » situazione. Caso contrario sarà una sedu ta di inutili (< paralali a » come molte altre che furono e molte altre che verrann o.

No n basta c he il Governo chieda un voto di sanatoria al suo contegno durante la conferenza, Questo voto c'è già stato Lo ha d ato il p opolo italiano. Lo darà oggi alla quasi unanimità la Camera. Ma è .il domani che conta. L'on. Orlando che cosa pensa di fare ? Se l'o n. Orlando presentasse oggi un decreto di annessione di Fiume e d ella Dalmazia italiana, la Camera approverebbe e questo conferirebbe veramente l'aggettivo di << storica » alla odierna seduta. Se l'on. Orlando è tornato in ltalia sempli cemente per tastare il polso al Pa rlamento e al Paese, per poi tornare a Parigi e mercanteggiare s ul chilometro quadrato in più o in meno, noi diciamo, noi affermiamo che poteva risparmia rsi il viaggio d i andata e .dtom o . D opo questa esp losione nazionale no n s i ritorna a P arig i per « trattàre » anco ra. Si è g ià trattato abbastanza. Bisogrui me ttere Parigi - cioè i tre - davanti al fatto compiuto: fatto compiuto che quei tre s ignori non potranno canc~llare, perché non ne hanno i mezzi. Il fa t to compiuto è u n dec reto di annessione, davanti al q uale gli jugos lavi, pu r digrignando i denti, s'inchinereb1'ero. Gli jugoslavi non possono far guerra all'Italia. Non hanno cannoni, né m itragliatrici, né aeroplani, i:ié munizioni, né viveri. Uomini ? Non molti e non concordi. Essi si limiterann o a una protesta diplomatica, più o meno v ibrata

L 'occasione per 'l'I talia è unica . G uai se il Governo la lascerà sfuggire. O s i risolve il problema, ogg i, secondo le linee semplici della necess ità, o non lo risolve remo mai p iù.

MUSSOLIN I

Da li PoJ,ol o d'llalùt, N. 11 6, 29 apri le 1919, VI.

La Formula Dei Socialufficiali

:È. interessante seguire il contegno del P11s italiano nell'attuale momento della vita nazionale.

I «dati>> della situazione sono ques.ti: 1. non si può onestamente sostenere che ,l'atteggiamento dcì nostri pl enipotenziari a Parigi s ia stato imperialista, perché è stato « rinunciatario » sino ai lìmici dcila decenza; z.. non si può negare che Fiu me si sia autodecisa, replicatamente, per l'annessione all'Italia ; 3. g randi masse della popolazio ne italiana e la quas i unan.imit à dei partiti p olitici confortano della loro solidariCtà il Governo della Nazione; 4. gli alleati che vogliono imporre a noi la pratica del più assoluto wilsonismo, perseguono e attuano, per conto loro, una politica nettamente imperialista. Wilsoniani di fuori, anti-wilsoniani in casa. Vedi telegramma Turati ai labu risti inglesi.

Fissato tutto ciò, il Partito Socialista Ufficiale ha adottato questa formula: As.u11ti, ma tttlmti, b una formula curiosa e alquanto buffa. Per convincersene basta esaminarla da vicino. Difatti non si può essere assenti e attenti in uno stesso momento. O si è realmente assenti e allora non si può prestare attenzione a quello che accade, o si è realmente attenti e allora bisogna fare atto di presenza. Fin qui la log ica formale. ?,.fa la logica formale non inquadra la politica. Il senso della formula socialista vorrebbe essere questo. Noi non Prendiamo parte dfrena. nel dissidio Italia-Intesa. La facciamo da Pilati. Ci riserviamo l'intervento nel secondo tempo e a seconda delle soluzioni eventuali del dissidio stesso. E cioè: se il dissidio si compone, a Parigi, pacificamente, noi restiamo asse nti; nelle al tre ipotesi, intctverremo. Quali ipotesi ? Quella, ad esempio, d i un dec reto di annessione di città e terre che sono italiane e tali sono riconosciute - almeno in privatoa.nche dagli stessi socialisti italiani ?

Questa posizione « roll.andia na )) (al disopra della mischia) assunta dai socialisti ufficiali è un grosso errore. I socialisti Ùfficiali - grazie alla loro incomprensione -perdono un'altra occasione p er inserire la loro piccola storia nella grande sto ria ·d'Italia. Fanno del male alrltalia, poiché W ' ilson interpreterà te ndenziosamente pro ddmo sua il voto contrario al ministero Orlando, e non giovano a se stessi. Se i sociaiisti si fossero in quest9 momento decisi a cambiare la loro tattica e a solidalizzate con la Nazione, essi non solo potevano impo rre allo Stato l' accogliment o immediato d ei p ostula ti confederali, ma potevano pretendere una diretta partecipazione - mediata o immediata - al reggimento dello Stato. È strano come le teste fini del socialismo parlamentare no n abbia no abbracciato collo sg uardo l'ampio orizzon te delle possibilità p olitiche e sociali che si o ffriva ai loro o cchi, e si siano anco ra una volta contratti alla monosillabica negazione d egli assenti o p iuttosto dei latitanti. Se la politica è l'ane di profittare delle circostanze ai fini c he si perseg uo no, b isogna concludere che i capi del .socialismo politico sono dei politici dozzinali. ·

Vedremo che cosa diranno Turati o Modigliani, Per fo rtuna, la stor ia d'Italia si farà anche senza e contro il Partito Socialista Ufficiale. La Nazione lo som mergerà nel 19 19, come lo somme rse nel 19q .

MUSSOLI NI

Da Il Popola d'l1alia, N. 116, 29 aprile 1919, VI.

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