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.TRIPLICE CONDANNA

Tre congressi socialisti si sono tenuti in questi giorni: a P arigi, a Bruxelles, a Hudderfield in Inghilterra e tutti e tre hanno concluso con una condanna esplicita del bolscevismo russo e, quindi, anche di quello italiano, per quanto quest'ultimo sia allo stato puramente tendenziale. Richiamo l'atte112ione dei lavoratori italiani su questa triplice condanna e siamo certi che non può sfuggir loro la g rande significazione del fatto. Non possediamo il testo delle discussioni che si sono svolte fra ì soS tenitori dell'una e dell'altra tesi, ma le conclusioni sono precise. A Bruxelles, per la prima volta dopo il 1914, si sono riuniti i socialisti Jel Belgio. La tesi estremista eca rappresentata dal Jaquemotte, estremista p er modo di dire, dal momento che n on si chiese nemmeno l'uscita dei ministri socialisti dall'attuale Governo, e la tesi socialista era difesa dal Vandervelde. Quest'ultimo ha trionfato .

A Parigi, dal gioco delle tendenze che si sono delineate, è prevedibile che il leninismo del Saumoneau e del Loriot sarà sconfitto.

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Più inte ressante ancora è il voto della frazione estremista del laburismo inglese, il quale a maggioranza schiacciante « ha riaffermato la fiducia dei Partiti estremi nel regime parlamentare)) e ha quindi respinto il sistema dei S ovié/1. ·

Non avev amo noi ragione di scrivere che del leninismo devono temere soprattutto i veri socialisti che si preoccupano dell'avvenire delle masse operaie e paventano la bancaJ:Otta in blocco delle app.\icazion i soc ialiste ?

:Ma la condanna più decisiva del regime che ci fu d ecantato come un paradiso, c i è d ata dallo stesso Lenin, n ell' intervista co ncessa al Naudcau del Te111ps di Puigi. Le parole di Lenin sono il n ecrologio del comunismo. Dopo aver distrutto la borghesia russa, dopo averla assassinata e dispersa, ecco il sig. Lenin dichiarare che la Russ ia .ha bisogno di tecnici, di scienziati e di tutte le innumerevoli opere dell'indust ria un iversale ; in altre parole la Russia ha bisogno di una (( classe >1 che d iriga la produzione, perché il proletariato russo , sbalzato favolosamente dalle più fitte tenebre alla più abbagliante l uce, non sa d irigc(e nemmeno se stesso.

(( Oggi, sopra llutto - continua Lenin - che le forze prod uttrici de lla Russia sono distrutte, è chiaro che noi siamo incapaci di svil uppare coi soli nostri meni. le immemc risorse, di questo paese " ·

Pre ziosa e desolante confessione l Le fo rze produttrici de11a Russ ia sono distrntte ! Ma chi , dunque, le ha distrutte o, se si vuole, chi ha finito di distruggere le forze produttrici russe ? Il bolscevismo. E in un paese che ha le <i forze produttrici distrutte » c6f!1 C può svolgers i la vita ? Come può vivere il popolo? Nella miseria e nella carestia. La Russia ha b isogno dì una borghesia di rigente. I « calli alle mani» non sono titolo sufficente per governare il mondo. Ma la capitolazione bolscevica non si fe rma qui. Dopo la borghesia dirigente, il pontefice del comunismo unive rsale rivolge un patetico invito alla borghesia capitalistica, cioè sfruttatrice e, per giunta, straniera.

« Noi proponiamo - ha detto Lroin - molto sinceramente di riconoscere che dobbiamo pag.tre gli interessi dei prest iti esteri, ed in mane.tnza di n umerario, noi li pagheremo con gra no, petrolio M ogni genere di materie prime, che, certo, avremo ìn abbondanza appena potremo lavorare quasi normalmente. Noi si;1mo anche dC('isi, mediante accordi, che bisognerebbe preventivamente discu tere, aù accordare concessioni fo restali, mineruie, a cittadini d ell e potenze, dell'Intesa, a condizione tuttavia che i principi essenziali della Russia sovietica siano rispcttati. Non solo, ma noi giungcrtmo sino a consentire, nostro malgrado, ma con rassegnazione, a cessioni di territori dell'antico impero russo ad alcune potenze dell'Intesa. Noi sappiamo chC capitalisti inglesi, .i;iapponesi ed americani, desiderano vivamente tali concessioni.

« U na caratteristica dimostrazione delle nostre intenzioni la concessione che abbiamo fatto ad una società intemazion:ile c irca la costruzione <ld Vdili:i Severni Pout, vale a <lire della g rande ferrovia del Nord. Si tratta. di una fe rrovia di circa 8.000 verste, che <la Soroka, stazione che si trova ,·erso la mct.\ della linea . da Pictrogrado a 1-.fo rmansk, presso i l golfo di Onega, deve, p er K oc b se, attraversare s ii Urali, e giungere sino ad lrt ich.

« Ebbene-, perch é noi non sfamo in condizioni di metterc in valore noi stessi tutto questo nuovo mondo, che male vi s:ucbbe, in definitiva, se noi ne incaricassimo una Compasnia estera? Si tratta <l i una proprietà dello St:i to ceduta per un certo lasso di tempo, probabilmente 80 anni, e con diritto di risc:itto. Noi non esisiamo dalb società nulla d i draconiano. Che le leggi dd Scn1ii1, come, per esempio, il mantenimento d ell ;1 giornata di otto o re sotto il controllo ddle org anizzazioni operaie, siano r ispettate, e questo ci basterii , lronie della storia! 11 capitalismo. defenes trato in Russia, rientra dalla porta maggiore e chi gl i fa da u sciere è lo stesso Lenin. Da tutte le parti del mondo il capitalismo muove alla riconquis ta della Russia.

« Eviden temente questa combinazione s i a llontana singo l::irmentc <l:il nostro ideale e devo d ire che questa questione del Veliki Severni Pout ha sollevalo vivissime controversie nei n~tri g iornali del S oi•ièl. Ma, in u ltima analisi, noi abbiamo deciso -ùi accettare ciò che l'epoca di transizione che attravcrsi:uno rende n ecess;i rio ».

Oh, non già dietro i generali contro-rivoluzionari della Russia o d ietco gli eserciti piuttosto effimeri dell' I ntesa, ma dietro le avanguardie dei banchieri, dei pìonìed, dei bulinessnm1 d'Jnghiltcrra, degli Stati Un iti, del Giappone Il capitalismo sta prendendosi la sua p iù grande rivin- cita e la prende su l ter!eno che g li è proprio: quello dell'economia a tipo indivìduali.stico e anti-comunis tico. Ecco rispuntare s ul suolo comunista le imprese borghesi; le imprese capitalistiche che costruiranno i ponti, solcheranno montagne, gettemnÒ.o ferrovie, riattiveranno officine, improvvise.ranno villaggi e città ...• pagheranno gli operai a sala.rio . Solo gli sciocchi e gli illusi potevano pensare che il capitalismo avesse compiut~ il suo ciclo storico , quando tre continenti attendono ancora d'essete «sfruttati}}. I bolscevichi avevano credu to di poter .realizzare il comunismo, saltando la fase del capitalismo. Assurdo! Il capitalismo rinasce. Non solo. Ma l'impotenza e la disorganizzazione comunistica alle quali esso dparcrà più o meno d raconianamente e sollecitamente, gli conferiscono una .riconsacrazione, g li danno un titolo di g loria e di benemerenza di fronte alla civiltà umana. La Santa Russia dei santiss imi Len in e Trotzky, terra di con• qui sta e di sfruttamento per i « pesce cani », per i «negrieri» del capi. talismo internazionale I

Quale atroce paradosso! E che cosa rimane delle conquis te ditta· toriali del proletariato?. Che cosa chiede Lenin ai capitalis ti famelici che stanno per gettarsi sùl vasto torpido organismo della immensa e fecondissima Russia? Che cosa? Il rispetto della giornala di o/lo ore. Niente altro. Il comunismo russo si è ridotto a questi minimi t ermini.

La rivoluzione che i criminali e gli imbecilli del socialismo uffi. ciale italiano (in uno con certi snobisti intellettualoidi che vanno cantandoci il ritornello stupido e boche· che « la luce viene dal nord») additavano cd esaltavano co me un. esempio, fa. famosa rivoluzione leninista si contrae i n ques to postulato che le classi operaie delle nazioni occidentali hanno m ggiunto senza bisogno di dittature terroristiche e affamatrici.

Il padreterno del comunism6, nell'atto . di aptire le braccia alla borghesia mondiale perc hé salvi la Russia dal caos, dall'inazione e dalla morte, ammette che <( queste combinazioni allontanano singolarmente dall'ideale bolscevico}}, Già. !\-la la necessità non conosce legge, nemmeno quella dei S0viU1. Il Commissario agli Esteri Cicerin ha tenuto lo stesso 1inguaggio di Lenin. Giunti sull'orlo della catastrofe economica, i capi del bolscevismo, invece di rivolgere un appello al proletariato, chiamano disperatamente al soccorso il capitalismo più sviluppato, più raffin:no e, quindi, più scientificamente e diabolicamente sfruttatore.

Gioverà l i t remenda lezione alle masse operaie · d'occ idente? MUSSOLtN[

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