4 minute read

IL PROGRAMMA POLITICO DEI FASCI*

Il prog ramma che ho pubblicato sul giornale di o ggi è il mio programma, ma può non essece il vostro. In questo caso p otre mo discuterlo e m o dificarlo. Si rimp rovera a n o i un attegg iamento p ur amente n eg ativo, Evidentemente q uest o attegg iamento negativo non bas~ alla n ostra attività pratica. Contro il b o lscevis mo sono in gio co molte forze storiche e p o lìtkhe. La nostra opera, di pre venzio ne, deve consistere nel p resenta re un programma di attuazione immediata a scaden za ìnassima di quindici giorni, effettuabile ne ll'intervallo d i tempo che ci separa dal 1 ° magg io . Non perché questa data possa essere l'inizio di una catastrofe; da quant o si legge nei fog li socialisti si ha l'impressio ne del contrario.

N oi ci mettiamo sul te.ueno delle realizzazioni imniediate per ragio ni di o rdine politico generale e urgente. I primi tre punti d i q ueste realizzazioni non sono dell'importanza degli altri, pure q u ello d el p rogetto di legge che sancisca le otto o re di lavoro per tutt i i lavorat o ri italiani ha .importanza ed ha u n ·precedente in Francia, do ve il Gov er no repubb licano ha de post o il p rogetto di legge <li su a iniziati va. La classe p roletaria francese perc iò non farà nemmeno una g iornat a di scio pero p er ottenere questa rive ndicazione.

Advertisement

In I talia gli operai che potrebbero godere delle otto ore sono otto o dicci milioni, mentre quelli che le hanno già ottenute so no appena un mili one

Circa g li einendamenti al progett o Ciuffelli sulle assicurazioni globali, or non ·è mo lto ho letto un ordine d el giorno favorevo le alla Federazione del Lavoro Questo prog etto fis sa il minimo della pensione a 6, anni di età, ma gli elementi o perai fanno o sservare c he a questa e tà si è troppo vecchi e chiedono p erciò che il limite s ia po rtato a , , anni.

* Discorso pronunciato e. Milano, nel salone ùi vi:i San Pao lo 10, la sera del H aprile 1919, nel corso dell' assemblea d el fascio milanc,se di combattimento.

(Da I/ Popola d ' lraliil, N. 104, 14 aprile 1919, VI)

Il te!ZO punto d elle realizzazioni immediate da effettuale nell' o !• dine sociale riguarda il p el sonale delle fe[[ovie. Bisogna che il Go. , vcmo sist emi i fc[[ovie ti, i quali sono un ele mento essenziale della vita della nazion e~ e in questo m omento è essenziale che il servizio funzioni, e perché funzioni è necessario sistemal e il pe!.sonale.

Della seco~da p arte del nostro prog ramma di realizzazione abbiamo g ià parlato e discusso in altre riunioni.

Sulla terza parte, cioè nell'ordine economico 6nanziarìo, propongo una misura rivoluzionaria che nessu n P artito finora - nemmeno il Partito che vuol monopolizzare la rivoluzione - ha mai affacciato. Si tratta di un'imposta straordinaria progressiva sul capitale. È una confisca quella che pr opongo.

Prima di fo rmulare la proposta io non solo ho studiato la q uestione da tutti i p unti d i ·vista, ma ho interrogato dei competenti in mate ria finanZiaria. Tutti concordeme nte mi hanno dichiarato che se il Governo no ~ rico rre a questa mis ura r adicale, no i no n usciremo dal nostro g ravissimo imbarazzo fi nanziario

I vantaggi di questo provvedimento sar ebbero grandiosi e ci permettÙebbero d i far fronte ai nostri impegni.

Nostra intenzione è di portare questi nostri postulati all'on. Orlando. Egli t ornerà, pare, a Roma il zo: la Camera si riaplirà il z3. Noi abbiamo intenzione di convocare in Roma una giunta rappresentante tutti i Fasci d'Italia. Ci recheremo dall'o n. Orlando e gli diremo : « Q1:3-eSte riforme sono mature nella còscienza del popolo italiano e rappresentano u na indefettibile necessità : se le accogliete se nza dilazione determine!cte una « d é tente )) anche nello' s pirito delle classi popolari, ma se voi non vi renderete conto di queste necess ità, senza fare i profeti crediamo di potervi di!e che voi pregiudicherete le sorti delle istituzio ni. Ma lo avrete v oluto, perch~ noi v i proponiamo la via per cu i convogliare il m ovimento verso una trasforma2io ne pac ifica )>

Il nostro c o mpito , dunque, n o n è quello di impedire quello che è già in corso, ma quello di evitare che q uesta profonda trasformazione r appresenti il dato distruttivo d ella nostra civiltà.

Se noi p otre mo domani stendere in tutta Italia una rete formidabile dì Fasci e se raccoglieremo into rno a questi Fasci il consenso sempre; più lar go delle masse e se creeremo de i nuclei pmnti all'azione, allora potremo imporci nel giro d i ventiq uatt ro ore

È necessario dire il n ost_ro parere riguardo all'eventualità di un sup plement o d i amnis tia Fin d a q uesto mome nto n oi dichiariamo in proposito che non si potrebbe fare u no sfregio più atroce ai· nostri morti e ai mutilati di que llo d i beneficare i disert ori in fa ccia al nemico e i disertori all'interno che si son resi colpCvoli di delitti comuni. (Applausi). ·

Per questa categoria di condannati non potremo chiedere -e nemmeno i socialisti ufficiali in buona fede possono chiederla - demenza: per tutti gli a ltti sl.

Queste le linee del nostro pro gramma im~ediato, programma che combatte il leninismo, che non d eve essere confuso col proletariato. Noi intendiamo salvare la nostra rivoluzione dalla loro, · chC è la ri• voluzione distruttiva della vandea.

This article is from: