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ANTOLOGIA DI DOCUMENTI
Uno dei lati più caratteristici della situazione, quando si prenda in esame il fenomeno leninista, è la co n danna che lo investe da parte dei p atriarchi del socialismo occidentale. Vogliamo fare un g io co - H solito gio co . - di parole hegeliane ? Il capitalismo è l'affe rma· zione, il socialismo è la negazion e ; il bolscevismo è la negazione della negazione. Questo potrebbe dare la chiave della spiegazione d el fatto che le più feroci requisitorie contro il regime moscovita non partono più da « borghesi )>, i quali, anzi, sono assai stranamente benigni nel lo ro giudizio , fila da au tentici socialisti, come tali riconosciut i e ammirati sino a ieri da tutto il mondo proletario Il congresso internazionale di Berna, è stato il « processo )> del leninismo, ragione per cui il socialismo del nostro pus si è rifiuta to sdegnosamente di accedervi, ma è interessante esibire un'a ntologia, fresca e ricca, di r equisitorie e di condanne di quel r egime che i « pussisti » d' Italia considerano come la realizzazione « felice e gloriosa)> dell'ideale.
Recentemente, l'organo del socialismo ufficiale italfano magnificava l'adesione dei menscevichi al regime leninista. . L'adesione c'è, infat t i, stata, ma condizionale. Il Peuple di Bruxelles, o rgano del partito operaio belga, ha pubblicato, nei giorni scorsi, un comunicato della direzio ne menscev ica, firmato da uc n omi ben noti del socialismo int~rnazionale : Paolo Axelrod, S. Staupache, Bienstock. Questo comunicato dice:
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« l.a democrazia sociale vede sempre nella dominazione dei bolscevichi il più grande pericolo, tanto per il prolet(l.riato russo come per il proletariato internazionale La democrazia sociale è sempre stata convinta che tutte le grandi riforme sociali non sono possibili che nel quadro di uno Stato democratico poggiato sulla volontà popolare. Ragioni diver~e hanno condotto i bolscevichi ad accettare di n uovo i social-democratid nei consigli, dai q uali, per ordine dei comunisti, erano stati esclusi, insieme coi socialisti rivoluzionari, verso la metà del 1918. La democrazia sociale russa entra nei Sovièls · per difendervi le sue idee e quelle del soci alismo internazionale contro la p,olitira dfraJtrosa d el bolscevismo. B in q uesto modo e non altrimenti che bisogna. comprendere il ritorno della sociale democrazia nei Sovi ~I! ». ·
Questo commento è esauriente, ci sembra;
L asciamo ancora la parola aì socialisti russi. La Brekowskaja, quella che n egli ambienti ri voluzionari russi era adorata come la « nonna della rivoluzione», è giunta a New York e ha lanciato queSto appello alla democrazia americana. Lo t <:'gliamo dalla Victoirt :
« li cuore della Russia - dice la nonna - come il cervello sono stati avvelenati Jai suoi nemici. Collaborando con Lenin e con Trotzky, il governo tedesco voleva avvelenare la coscienza stessa. del popolo russo. La mia patria ha subilo q uesta prova, ma non soccomberà. L' anima e la coscienza del grande popolo russo noi\ possono l'norire Ciò che ' occorre di più al popolo russo è _ ch'egli possa ritrovare le condizioni che g li permettano la con vocazione di una costituente La Russia non sarà pacifica ta e non si ritroverà se non quando i suoi rapprqentanti, eletti da tutta la p opolazione, stabiliranno una costituzione dello Stato e getteranno così delle basi di un ordine democratico corrispondente alle aspi~a:don i e alla volontà del popolo russo. Immers.a attualmente, dopo le prove della guerra, in una guerra civile spaventevole, la Russia è disorganizzata e impotente. Senu i ndus tdà, quasi senu mezzi di comunicnione interni, senZ3 scuole, la Russia si avvicina ad u na cond izione di cui è impossibile esprime re l.°ocrore. Jo segnalo al popolo americano la tragedia dd popolo russo nella spc.ranza che la democrazia degli Stati Uni ti ci venga fo aiuto onde stabilire nel nostro paese un ordine democratico».
La « nonna della _ rivoluzione » è eloquente.'
Recentemente, il G ruppo Parlamentat e Socialista fran cese ascoltò, r iuriito i n seduta plenaria, un rapporto di 'fcheize e TserCtelli sulle fac. cendc russe Tutti ricordano che questi uomini ebbero una parte dominante. nel primo periodo della rivoluzione russa. Sono socialisti rivoluzionari.
Tcheize (vedi Frane~ Libre del Ij marzo, 1 8 colonna, 2,11. pagina) ha dichiarato·:
« li mio compagno Tseretelli ed io, abbiamo conosciuto molti di voi, dura nte la rivoluzio ne di febbraio a Pietrogrado, d ove, mandatari del nostro popolo, ci sforzavamo di stabilire e fortificare in Russia i principi della democra.2.ia europea. Voi sapete quale fallimento abbiano incontrato le n05tre aspirazioni .... • .
E T ser etelli: e Noi non siamo d'accordo coi bolscevichi sulle stesse idee fondamentali del socialismo . Quando Lenin è arrivato in Russia, eg]i l'ha · combattuto sostenendo che per r ealizzare il s~ia lismo occorreva c~ esislcs$e!o le condiz.ioni economiche generali per la s ua generaliua:iione L'errore più grande del bolscevismo è .stato di voi~ applicare il socia lismo in una Russia non preparata. politicamente ed economicamente, con un popolo stanco da quattro anni di guerra c he avevano annientato la vita &:onomica d ella Russia. Perché la rivoluzione trionfi, bisogna contare sull'entusiasmo e non costruire sulla disperazione e sulla miseria del popolo. La villo ria dd bolscevismo è l'antitesi del socialismo. Si è paragonato il r egime bolscevico alla Comune di Parigi: non è la stessa cosa. La Comune voleva creare un organismo di Stato socialista; i bolscevich i hanno distrutto ogni organiziaz..ione di. Stato.... »,
Il signor Parvus, alias Helipliand, un u omo che ha avuto una parte misteriosa, ma decisiva nel crollo dello Czarismo, e socialista democratico, nella rivi sta Dù G!oth (La Campana) cosi parla del leninismo :
« I S011iè1S sono la parodia di una rap presentanza popolare Sono usciti da un voto molto più antidemocratico e molto p iù artificioso di que llo delle tre classi cosl schernito. Il socialismo dei S011ìè11 ha per divisa: "Colui che h a la faccia p iù tosta e che si serve dei mezzi più turpi otterrà di più , ". Cohtro la marca bolscevica che minaccia l'Europa ÒCcidcntale, g li organiséni socialisti e specialmente i sindacati possono opporre ancora una d iga Ma i socia listi pensino allo scopo unico del bolscevismo: " Distruggere ed annientare que llo che è costato ai lavoratori lunghi anni di lavoro e di volontà" ».
Ecco l'opinione, già ripo rtata su altri fog li, del socialista nor vogcsc Puntcrwold, reduce d alla Russia, s tampata sul Soz_ia/.Dlmocrat~ :
« Punterwold dichiara che tutta la Russia si trova in perfetto stato d 'assedio I bolscevichi h anno annientato tutti i p arti ti politici ostili arrestandone i capi e confisc~ndone il capitale di cui disponevano. Lungi. dallo assicurare il benessere gen·ecale- d i tutti, hanno stabilito il livellamento d ella miseria e de lla fame. Gli stessi operai privilegiati sotto il rapporto d ella legislazione morirebbero di fame se fossero r idotti ali~ sole raz!oni .regolamentari. I Sovièu spiegano la cà.rest.ia con la mancanza dei t rasporti non disponen do che di 4000 locomotive in buono stato, ma g li ope rai spiegano invece la crisi dei trasporti c:on la fa me che· rende impossibile il lavoro continuato Occorrono oggi cinque operai per compiere un lavoro per il q ua le una volta u no solo bastava
« Puntc rwold rimprovera ai funziona.ri sovidi! ti la mancanza completa di c~pcrienza a mministrativa, essendo stati scelti tutti, non per le loro specia li con. dizioni, bensl per il periodo più o meno lungo tra.scorso nelle p rigioni del vec. chic r~gime La costituzione massimalista ha poi stabilito un cumu lo scandaloso di poteri legislativi ed esecutivi.
« Per dire che la situazione degli operai è attualmente migliore che non sotto il vecchio r egime, - dice il socialista norvegese - bisognerebbe essere ciechi o pazzi. I S0·11ill! moltiplicano le scuole che iimangQno deserte, perché i rag a.zzi debbono restare alle loro case a custodite i fratelli minori mentre i genitori sono , alla caccia di un pezzo di pan e. G li attua li padroni della RusSia non ·hanno ottenuto successo che nella organizzazione militare; ma il loro esercito rosso è compos.to di elementi assolutamente estrn nei al socialismo. e sottoposto agli s tessi regolamenti dell'esercito czarista. Sono state istituite srnole di aJlìeYi ufficia.li per l'esercito rosso! Trotzky, capo supremo dell'esercito, affetta arie da generalissimo e persino da sovrano, e, come faceva lo czar; distribuisce generosamente or ologi ai soldati distintisi per atti di coraggio. Sul territorio russo fimzionano cinquecento commissioni territoriali a Yenti <liritto di procedere ad esecuzioni sommarie nel caso di complotti contro i l S ovièt »
Si .può obiettare · che il Puntecwold è un rifoi::mìsta, ma ecco la testimonianza di un socialista n orvegese> cstrerµ.ista, reduce da:un' inchiesta in Russia :
« Il socialista estremista n orveges"e Emilio Stan y, zelante apo logista del len inismo, è tornato dalla Russia, dove erasi 1ccato a fare u n viaggio di studio e comunica pure l e sue impressioni al S0zial-Démom1te, Malgrado la sua ammi.razio ne pel bolscevismo, lo Stany confe ssa la compi.eta paralisi <lelrìn<lustria russa. Degli operai appena il trenta per cento continua a lavorare, mentre gli altri sono occupati in spedizioni nelle campagne per strappare il grano ai contadini. che non vogliono venderlo contro il denaro bolscevico, il quale è interamente discreditato nei villaggi. Stany conferma il prezzo esorbitante della v ita é la strage provocata dalla fame. Nega. il terrore rosso, ma ammette che i bolsccYichi hanno fatto fucilare oltre seimila persone. Le impressioni del viaggiatore bolsceYico denunziano l'inquietudine crcscmte dei padroni attuali della Russia in presern:1 del blocco economico del paese da . par te dell'Intesa.
« Lo Stany condivide l'op inione di molti diplomatici e uomini politici di ri torno dalla Russia. che il b locco economico provocherà certamente il Calli.mento del regime massimalista 1>. ·
Compèr~·Morel, vecchio socialista di Francia, debitamente inscritto al Partito, scriveva ultimamente nel suo giornale:
« Quanto alla Russia, di grazia..., per i l nostro avvenire, per la nostra. propa· · ganda, per il nostro reclutamento, non parlate di ciò che accade in Russia, come di u n esperimento socialista. Rivolta di miseri, di oppressi, di perseguitat ì, riYolta -di tutto ciò che voi vorrete, ma rivoluzione proletaria, socialista, operaia, e contadini, no, no, no. La Russia è uno degli ultimi paesi d ella nostm vecchia E urcipa, dove la rivoluzione sodalC' sia possibile. n di · que lli dove sarà meno realiuabil~. Fn credere al popolo che Le nin e Trotzky costru is(ono ·la città se>ciaJìsta, Yl,Sheggiata e sognata, significa preparargli le più penose e le più crudeli d isillusioni. A bbiamo q uesto diritto ? » ·
In un congresso della Federazione socialista del Nord, l'on. Lebas ha d etto :
<J Non è socialismo qudlo che si fa in Russia, perché non ci sono gli elementi necessari. Che cosa c'è? La miseria, la disoccupazione gl.'flera le, le lotte intestine, la dittatura».
Noi sottoponiamo queste voci e queste testimonianze di autentici socialisti agli operai italiani, per indurli a riflettere, primi di avventurarsi in un esperimento catastrofico, i cui eventuali benefici ricadrebbero su una cricca di politicanti « professionali » del socialismo. Davanti a certe <( sospette » ammissioni borghesi, la voce di questi socialisti russi1 norvegesi, francesi acquista ancor magg ior valore e più acuta risonanza. Noi crediamo nostro dovere mettere in g uardia la classe operaia italiana contro le facili suggestioni che vengono dall'or iente slavo. Se domani si avvererà il disastro, non n e porter emo le dure responsabilità.