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Situazione difensiva della Sicilia (fo- glio n. 14600 del14 giugno 1943) l

il 6 e il 7 nelle mani della 78a div. ftr. britannica, che la sera dell'8 occupò anche Bronte, mettendo piede sugli antichi poderi dell'Ammiraglio Nelson. Lungo la costiera ionica invece la 50a div. ftr. inglese entrò ad Acireale in quello stesso giorno, avanzando sulla rotabile 114 (25).

Sul fronte settentrionale, che correva lungo il corso del corrente Furiano, numerosi assalti del 15 o rgt. ftr. della 3 a divisione americana erano stati sanguinosamente respinti dai granatieri tedeschi della 29a divisione del Gen. Fries che, con l'unione dei suoi 15° e 71 o rgt. ftr. e del 29° rgt. art., aveva assunto la competenza esclusiva su questo settore. Il Comando statunitense allora si affidò alle numerosissime artiglierie disponibili, facendo piovere il 6 agosto sulla fronte del gruppo «Ulich» {15 o rgt. Panzergrenadier), in un settore ampio solo tre chilometri, da 8.000 a 10.000 colpi (26). Contemporaneamente fu sviluppaco un bombardamento navale e un attacco corazzato, che realizzò finalmente un'infiltrazione a sud di S. Fratello e tagliò la rotabile per Cesarò, minacciando aJle spalle lo stesso gruppo «Ulich».

Il Gen. Fries fu quindi costretto a ripiegare durante la notte del 7 sul costone di Naso, cioè sull'estremità nord della già prevista linea arretrata denominata <<di Tortorici». Ciò valse ad evitare l'avvolgimento della 29a div. tedesca ad opera del già accennato sbarco statunitense a S. Agata di Militello delle prime ore del1'8 agosto, in seguito al quale rimase però tagliato fuori, come abbiamo accennato, il 435 o btg. della XIX brigata costiera. Da pane loro i resti del I e del II btg. del 29 o rgc. ftr. del!' «Assietta» che come noto erano per il momento esclusi dagli ordini di evacuazione diramati da Guzzoni il 2 e 3 agosto - si dispersero incalzati dal r rgt. ftr. della 3a div. U.S.A. e furono rintracciati presso Galati soltanto il 9 agosto, quando anche Cesarò era caduta nelle mani della 9a div. ftr. americana (27).

Per quanto riguardava le artiglierie dell' <<Assietta» incluse nel

(25) A.U.S.E., caHella 1427: cDiario Storico Militare del XVI Corpo d'Armata:., pag. 186. L'unico reparto italiano ancora in linea nel settore della «H. Gocring• era ormai il XXIX gruppo an. del Teo. Col. Catazzo. (26) A.U.S.E., canella 2229: cBollettino giornaliero del XIV Corpo d' Armara germanico delle ore 24.00 del 6 agosto 1943•. (27) A.U.S.E., cartella 2124/B: cReluione sulle operazioni della div. ftr. 'Assietta' dal9 luglio al 13 agosto 1943•, pag. 19; cartella 1175 bis, fonogrammi del Comando div. ftr. cAssicttao n. 2732/op dell'S agosto 1943, n. 2741/op del 9 agosto 1943 e n. 2747/op del IO agosto 1943.

settore della 29 a div. Panzergrenadier, solo la 3 a btr. da 149 l 13 del CXXI gruppo e la 2a btr. da 105/28 del XLVIII gruppo riuscirono a portare a compimento senza perdite il ripiegamento su Naso. Invece la l a btr. da 75/27 del 1/22 • art. «Aosta>> non dette più notizie di sè, la P e 2a btr. da 149/19 del CLVII gruppo persero lungo la strada tre pezzi su cinque, mentre delle restanti batterie solo un pezzo da 75/27 del III/25° an. raggiunse la zona stabilita.

Tra le varie ipotesi si ritenne che durame la notte le batterie italiane mancanti all'appello si fossero «smarrite nei boschi» o fossero state intercettate dai mezzi corazzati o dall'aviazione avversaria (28). La relazione ufficiale americana afferma invece che in quella circostanza «gli italiani non contrastarono seriamente l'avanzata americana» e che «i soldati dell' Assietta si arresero in massa, circa mille al solo battaglione Doleman», cioè al 111/30° ftr. statunitense (29).

Comunque sia, le residue batterie dell' «Assietta» sopra elencate, rinforzate da altri due pezzi da 105/28 e da un 149/19, intervennero il 9 agosto contro l'avanzante 3a div. ftr. americana sulla linea di Naso, ma vennero anch'esse sfortunatamente tagliate fuori due giorni dopo dallo sbarco statunitense a Brolo. Pertanto solo due pezzi da 149/19 e un pezzo da 149/13 furono gli unici superstiti dell'artiglieria dell'«Assietta>> e di quella via via messa a disposizione della stessa divisione dai Comandi d'Armata e di Corpo d'Armata nel corso dell'intera campagna siciliana. I suddetti tre pezzi ripararono prima ad Ucria e poi a Messina.

Il nuovo LV gruppo del Ten. Col. Arpaia riuscì invece ad aggregarsi ai resti delle artiglierie a disposizione dell' <<Aosta» (due btr. del CLI gruppo e due btr. del XXI gruppo), ritirate dalla linea fino a Randazzo e poi a Messina tra il 7 e il 10 agosto.

Infine il 10 agosto, come vedremo meglio in seguito, tutti i residui reparti di fanteria dell' «Assietta» (resti dei citati I e II btg. del 29• fcr.) ricevettero l'ordine di evacuare la Sicilia e di ritirarsi in Calabria (30).

(28) A.U.S.E., cartella 1175 bis, fonogramma del Comando della div. fLr. «Assietta» n. 2741/op del 9 agosto 1943. (29) U.S. ARMY lN WORLD WAR Il: Sicily an d the srmender of ltaly, op. ci r., pag. 366. (30) A.U.S.E., cartella 1427: ·Diario Storico Militare del XVI Corpo d'Armata», pag. 161; carrella 1175 bis, fonogramma del Comando del XVI Corpo d' Armara n. 01110433/op dell'8 agosto 1943 e fonogramma del Comando della div. frr. •Assiena» n. 2765/op dell'll agosto 1943; carrella 2124/B: cRelazione sulle operazioni della div. fu. 'Assietta' dal 9 luglio al 13 agosto 1943•, pagg. 19-21.

Ripiegate in funzione dì difesa costiera o destinate a traghettare in Calabria a partire dal 3 agosto - in base ai noti radiomessaggi di Guzzoni n. l 7118 e n. l 715 2 dei giorni 2 e 3 - sia le fanterie dell' «Aosta» (escluso per il momento il l/5o ftr.) sia i l Comando della fanteria divisionale del!' «Assietta» e ritirati dal fronte tra il 6 e il lO agosto il l/5o ftr., il I e II btg. del29o ftr. e tutte le artiglierie italiane, il Geo. Hube rimase con le sole unità germaniche a gestire la linea del fuoco nell'ultima settimana della campagna siciliana.

Il comandante del XIV Corpo d'Armata corazzato tedesco, che come è noto dirigeva fin dal 2 agosto tutto il fronte siciliano, aveva previsto di contenere l'avanzata nemica su tre estreme linee di resistenza. Infatti nella relazione ufficiale del Gen. Guzzoni, sotto la data del 6 agosto, si legge quanto segue (31):

«L'ordine del Comando del XIV C.A. prevedeva ulteriori ripiegameoti: - Notte sull'8 agosto: S. Agata di Militello- Pizzo Fontanazzo - Monte Soro· - bivio per Bronte - zona 3 km a sud est di Monte Ruvolo - Monte S. Leo. - Notte sul 10 agosto: ovest di Rocca C. - S. Marco d' Alunzio - Rocche del Crasto - Serra del Re - Serra Candela - Monte Maleno - Monte Etna. Con ciò, a partire da Monte Maletto erano raggiunte le posizioni definite di resistenza (linea Tortorici). - Notte sul 12 agosto: la 29 a divisione e la 15 a e l'estrema ala destra della divisione cGoering» dovevano raggiungere la definitiva linea di resistenza (linea Tortorici)».

Si ricorda che la «linea di Tortorici», obiettivo finale di tale ritirata a sbalzi tedesca, costituiva il fronte di estrema difesa della cuspide nord orientale della Sicilia, scelto di comune accordo tra Guzzoni e Hube fin dal 4 agosto e reso noto a Superesercito il 5 del mese (32).

Il pomeriggio de11'8 agosto Guzzoni riferì allo S.M.R.E. il timore suo e di Hube di perdere il controllo dello Stretto di Messina in caso di uno sbarco nemico in Calabria e che quindi fosse logico lo sgombero del Comando della 6a Armata (33). E fu infatti

(31) A.U.S.E., canella 2124/B: «Relazione del Comando FF.AA. della Sicilia dal 21 luglio al 17 agosto 1943•. giorno 6 agosto, pag. 29. (32) A.U.S.E., canella 2229, allegato 805/8: telescriuo del Comando 6• Armata n. 17186/op del 5 agosto 1943 indirizzaco allo S.M.R.E. In base a quanto deno e a quanto diremo nelle prossime pagine sono pertanto turri da rivedere i giudizi espressi a tale proposito fino ad oggi, viziati da inadeguata documentazione o da preconcetti. (33) A.U.S.E., cartella 2229, fonogramma del Comando 6• Armata n. 17273/op delle ore 17.30 dcii'S agosto 1943 indirizzato allo S.M.R.E

proprio in seguito a tale comunicazione, che Superesercito autorizzò alle prime ore del 9 agosto il trasferimento in Calabria del Comando della 6a Armata (34). In particolare il fondamentale fonogramma n. 1486/ op di quel giorno dava le seguenti disposizioni a Guzzoni:

cCodesto Comando est autorizzato portarsi in Calabria manrenendo Comando Sicilia et settore calabro della Piazza Messina et Reggio. Possono pure essere portati in Calabria reparti italiani non più necessari difesa isola-..

Ricevuta l'importante autorizzazione a sgomberare la Sicilia con il Comando della 6a Armata e con le residue truppe italiane ritenute non più necessarie alla difesa, Guzzoni alle 11.30 di quel 9 agosto espresse allo S.M.R.E. l'imbarazzo a «decidere se Corpo d'Armata germanico debba rimanere ultimo at difendere lembo Sicilia, oppure se tale compito debba essere riservato truppe italiane XVI Corpo d'Armata» (35). Egli comunque si affrettò ad aggiungere di aver scelto la prima «dolorosa decisione», ordinando di «ritirare in Calabria al più presto Comando XVI C.A. et resti divisioni 'Assietta' et 'Livorno' et quanto est possibile recuperare, et lasciare al XIV C.A. germanico compito continuare lotta sino ultimo, lotta che d'altra parte sta sostenendo già da tempo da solo» (36).

Pertanto alle 18.15 e alle 18.30 del 9 agosto, con due successivi messaggi, il Comandante della 6 a Armata fece conoscere all'O.B.S. e al Comando del XIV Corpo d'Armata di Hube l'avvenuta autorizzazione di Roma ali' evacuazione dei residui reparti italiani ancora in Sicilia, compresi quelli combattenti con le unità tedesche. Erano per il momento esclusi solo i resti della 213a div. costiera e della XIX brigata costiera, messi a disposizione del Gen. Bozzoni, neo-comandante della Piazza di Messina - Reggio C., e posti agli ordini superiori tedeschi (3 7).

(34) A.U.S.E., cartella 2229, fonogrammi dello S.M.R.E., n. 1485/op e n. 1486/op del9 agosto 1943 indirizzati al Comando 6• Armata. (35) A.U.S.E, cartella 2229. fonogramma del Comando 6• Armata n. 17280/op delle ore 11.30 del 9 agosto 1943 indirizzam allo S.M.R.E. (36) Ibidem. (37) A.U.S.E., cartella 2229. fonogramma del Comando 6• Armata n. 17285/op delle ore 18.15 del 9 agosto 1943 indirizzato all'O.B.$. e tclcspresso a mezzo motociclista del Comando 6• Armata n. 17288/ op delle ore 18.30 del 9 agosto 1943 indirizzato al Comando del XIV Corpo d'Armata germanico. Il Comando della XVlll brigata costiera cessò ufficialmeoce di operare il 10 agosto, pur rimanendo a disposizione del Comando del XVI C.A. italiano. Cfr. cartella 1427: c Diario Storico M ili care del XVI Corpo d' Armata•, pag. 191.

Guzzonì comunicò inoltre il trasferimento dello stesso suo Comando d'Armata sul continente, in località S. Procopio, ad esc di Bagnara Calabra, a partire dalle 12.00 del 10 agosto, e confermò l'attribuzione dell'estrema «difesa del territorio dell'isola al XIV C.A. germanico» (38).

Contemporaneamente, con fonogramma 17287/op, il Gen. Guzzoni dette al Comando del XVI C.A. del Gen. Rossi, in trasferimento a Gambarie in Calabria, le disposizioni di dettaglio per l'evacuazione, dopo avergli conferito, per ordine del Comando Supremo, anche l'autorità disciplinare sul Comando Marina Messina (39).

Per completare l'analisi della decisione italiana di sgomberare dall'isola i residui reparti nazionali, occorre infine ricordare che il Geo. Guzzoni, considerato che i compiti del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sicilia riguardavano ormai il «solo traffico attraverso lo Stretto, peraltro assai ridotto» ne aveva proposto fin dall'8 agosto allo S.M.R.E. lo scioglimento, con conseguente trasferimento dei compiti dell' Amm. Barone al Contramm. Parenti (40). Il Comando Supremo in effetti autorizzò la richiesta soppressione del Comando M.M. Autonomo della Sicilia l' ll agosto, sei giorni prima cioè della conclusione della campagna (41).

Con l'occasione si rammenta che in data 24 agosto il Comando Supremo abolì: anche le Piazze M.M. di Taranto, Brindisi, La Spezia, La Maddalena, Venezia e Pola, creando al loro posto altrettante basi navali con un Comando Militare Marittimo loca!e. Il territorio delle abolite Piazze M.M. venne inserito nell'organizzazione difensiva dell'Esercito e la difesa delle basi navali fu affidata ai Comandi di Corpo d'Armata e di difesa territoriale (42).

(38) A.U.S.E., cartella 2229. due fonogrammi sopra citati del 9 agosto 1943. (39) A.U.S.E., cartella 2229, fonogramma del Comando 6• Armata n. 17287/op del 9 agosto 1943 indirizzato al Comando del XVI Corpo d'Armata e cartella 2124/B: •Relazione del Comando FF.AA. della Sicilia dal 21 luglio al 17 agosto 1943•. pag. 32. (40) A.U.S.E., cartella 2124/B: c.Relazione del Comando FF.AA. della Sicilia dal 21 luglio al 17 agosto 1943•, pag. 32. (41) A.U.S.E., cartella 1504/C: «Diario Storico del Comàndo Supremo•, fonogramma del Comando Supremo n. 42252/op dell' il agosto 1943. (42) A.U.S.E., canella 150410: cDiario Storico del Comando Supremo• , dispaccio del Comando Supremo n. 16227/op del 24 agosto 1943.

3. IL TRAGHETTAMENTO DEI REPARTI ITALIANI

Il 10 agosto il Comando della 6a Armata e il Comando del XVI Corpo d'Armata avevano già traghettato oltre lo Stretto di Messina e si trovavano rispettivamente a Sinopoli presso Bagnara Calabra e a Gambarie sull'Aspromonte (43).

Alle 01.20 del 12 agosto lo S.M.R.E. stabilì che dalle ore 08.00 del 14 tutti i Comandi di unità della 6a Armata, affluiti od affluenti in Calabria, esclusi i Comandi di Artiglieria, Genio, Carabinieri e Intendenza, passassero alle dipendenze della 7 a Armata del Gen. Mario Arisio, che «assumeva la giurisdizione dell'incera Calabria ivi compreso settore calabro Piazza M.M. di Messina - Reggio» ( 44).

Nel comunicare al Gen. Hube i suddetti passaggi di dipendenza, Guzzoni colse l'occasione per rivolgere al comandante del XIV Corpo d'Armata corazzato germanico, rimasto sull'isola, il seguente apprezzamento (45):

«La cruenta battaglia della Sicilia, insieme combattuta in piena fraternità d'armi e d'intenti, ha posto ancora una volta in luce l'altissimo valore dell'Esercito germanico e la grande capacità operativa dei Comandi che lo guidano. Di tanto sono fiero di darvene atto e Vi ringrazio del generoso contributo che il XIV Corpo d'Armata ai Vostri ordini ha dato e dà alla difesa della Sicilia».

Contemporaneamente a questo elogio rivolto all'intero XIV C.A. tedesco, il Comandante della 6a Armata chiese allo S.M.R.E. in quello stesso 13 agosto la concessione di alte ricompense italiane ad ufficiali germanici distintisi particolarmente nelle operazioni in Sicilia. Ecco il testo della richiesta ( 46):

«Nella resistenza opposta alle preponderanti forze anglosassoni nell'isola, le truppe germaniche hanno avuto parte preponderante. Sono d'avviso

(43) A.U.S.E., canella 1504/C: cDiario Srorico del Comando Supremo•: eSimesi degli avvenimenti sino alle ore 08.30 dell' Il agosto 1943•. (44) A.U.S.E., cartella 2229: .:Diario Storico Militare della 6" Armata•, telccifrato dello S.M.R.E. n. 11/31486/op delle ore 01.20 del 12 agosto 1943. (45) A.U.S.E., cartella 2229: «Diario Storico Militare della 6• Armata•, fonogramma del Comando 6• Armata n. 17347/op del 13 agosto 1943 indirizzato al Gcn. Hubc, comandante del XIV C.A. tedesco. (46) A.U.S.E., cartella 2229, marconigramma del Comando 6• Armata in 230 P/S delle ore 19.30 del 13 agosto 1943 indirizzato allo S.M.R.E.

che, nonostante le truppe dell'Asse siano cosuette ad ammainare nell'isola la bandiera italiana, venga riconosciuto, con una ricompensa at valore at capi più elevati, l'apporto di valore et di sangue dell'alleato.

Ordine Militare Savoia at Generali Hube, Conrath, Rodt, Fries, Heidrich, von Senger et at Colonnello Schmalz. Medaglia d'Argento at Colonnelli Baade, Ulich, Kriiger, Valta, Fischer, Polack, von Bonin, Heckel, Bosch; at Ten. Col. Fullriede, Ens, Heilmann, Mauck, Simon, von Sruenzer, Bergengruen, Haring».

Frattanto le operazioni di traghettamento oltre lo Stretto dei reparti italiani, iniziate, come è noto, il 3 agosto in seguito al più volte ricordato dispaccio di Guzzoni n. l 7118 l o p del giorno precedente, andavano incontro a qualche difficoltà. Ce ne fornisce una testimonianza la relazione del Col. Franco Salamo, preposto fin dal l • agosto al comando di un apposito «nucleo avviamento» a Messina, incaricato dell' «afflusso e smistamento in continente dei reparti residui d eli' Armata».

Questa relazione è fondamentale anche per l'indicazione statistica degli uomini e degli automezzi della 6a Armata traghettati giornalmente in Calabria dal 3 al 12 agosto e per l'elenco dei principali Comandi evacuati, oltre che per le considerazioni che qui di seguito riferiamo ( 47).

«L'offesa nemica, che è stata tntnterrotta per tutto il periodo 3-12 agosto, ha ridotto man mano i mezzi a disposizione sino a !imitarli ad una sola nave traghetto ed a tre motozattere, obbligando ad eseguire i .trasporti anche durante il giorno con corse successive. Ciò ha determinatO che, per poter far traghettare il maggior numero di uomini e per non essere i suddetti mezzi amezzati per il trasporto autOveicoli in quantità, si è dovuto evitare il passaggio degli autocarri e limitare ancor più il numero delle autovetture autorizzate per il traghettamento.

In dettaglio sono stati traghettati: giorno 3 agostO uomini 1.985 giorno 4 agosto uomini 2.876 giorno 5 agosto uomini 2. 785 giorno 6 agosto uomini 3.321 giorno 7 agosto uomini 3.456 giorno 8 agosto uomini 3.109 giorno 9 agosto uomini 2.800 automezzi 32 autOmezzi 33 automezzi 31 automezzi 15 automezzi 13 automezzi 14 automezzi 7

(47) A.U.S.E., canella 2229: cRelazione sull'avviamento reparù nella zona calabra. datata 12 agos10 1943.