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C.S.M. del 19 giugno 1943) l Difesa della Sicilia (promemoria

10 agosto gwrno Il agosto giorno 12 agosto uomini 7.800 uomini 11.800 uomini 18.000 automezzi 21 automezzi 18

automezzi 30 (solo autovetture)

(preventivati)

TOTALE uomini 57.932 automezzi 214 Nel numero degli automezzi non sono compresi i motocidi traghettati (300 circa). Nessun pezzo d'artiglieria è stato traghettatO ad eccezione di tre pezzi da 122 (48) . . Reparti traghettati: Comando d'Armata. Comandi XII c XVI Corpo d'Armata, Stato Maggiore Intendenza d'Armata, Comando div. fu. cAosta», Comandi 33 • c e cAssietta», s• 29• fanteria con bandiera e 6• rgt. fanteria, 22• c , elementi delle div. ftr. 28. rgt. artiglieria, 6•, «Livorno» 12• e 22• raggruppamenti d'artiglieria, 13• autoraggruppamento, XI battaglione guastatori, II battaglione speciale arditi, l a compagnia idrici, 7a compagnia antincendi, woa c 14oa compagnia marconisti, 143a compagnia tclcgrafìsti, 47a compagnia pontieri, 36a compagnia chimici, CXXXVIII, CXL e CXLI gruppi art. da 88/55, 3 batterie da 149/35, Depositi 3• e 5• ftr. e 24• art., Clementi va.ri Distretti militari ed Enti ter.riroriali, 3 56 a e 3 57 a compagnie forestali (alloglotti), Direzioni e Uffici dell'Intendenza e Difesa territoriale, vari reparti di minore importanza.»

Bisogna anche ricordare, a proposito dell'evacuazione dei reparti italiani, che il 10 agosto il Gen. Bozzoni, comandante della Piazza M.M. di Messina-Reggio Calabria, aveva ricevuto l'ordine di Guzzoni di abbandonare presso il bivio di Gesso e a nord di Moleti, secondo le disposizioni impartite dai locali posti di blocco germanici, tutti gli autocarri e le armi che non potevano essere portati oltre quelle località «entro la sera dell' 11» ( 49).

La mattina del 12 giunsero però al Comando Piazza alcune segnalazioni che i tedeschi avevano cominciato ad impadronirsi degli automezzi militari italiani fin da mezzogiorno, anziché dalla sera dell' 11 agosto, come sembrava fosse stato stabilito (50).

(48) Dei 18.000 uomini preventivati per il 12 agosto ne vennero in realtà traghenati 6. 500, mencre nei giorni 13, 14 e 15 sarebbero stati trasportati al di là dello Stretto rispettivamente 5.800, 13.500 c 6.000 uomini. Queste ultime cifre sono desunte dalla relazione del Geo. Bozzoni n. 01/208/op datata 15 agosto 1943 in A.U.S.E., cartella 2229. Tra i reparti traghettati l'Il agosto c'era il personale dei gruppi tattici di Linguaglossa e di Divieto. (49) A.U.S.E .. cartella 2229, fonogramma del Comando 6• Armata n. 17298/op del 10 agosto 1943. Il Col. von Bonin scrisse che eia città di Messina e i suoi dintorni vennero vietati a tutti i veicoli italiani allo scopo di evitare che la mancanza di disciplina degli italiani ostacolasse il difficile e importantissimo controllo del movimcnro nella zona di Messina.. Cfr. A.U.S.E., cartella 2266: «Considerazioni sulla campagna italiana del 1943-1944 del Colonnello Bogislav von Bonin, Capo di S.M. del XIV Corpo d'Armata tedesco io Sicilia., pag. 25. (50) A.U.S.E. cartella 1427: cDiario Storico Militare del XVl Corpo d' Armata•, pagg. 196-197.

In verità il Gen. Hube aveva chiaramente comunicato a Guzzoni che l'orario limite era mezzogiorno d eli' 11, cosicché non è spiegabile il malinteso sopravvenuto tra i Comandi italiani nella diramazione d eU' intesa. Infatti in un promemoria di servizio del Gen. Faldella per il Gen. Guzzoni delle 17.30 del 10 agostO si legge testualmente:

eli Generale Hube intende non lasciar piu circolare alcun veicolo motorizzato od a traino animale dalle ore 12.00 del giorno 11 a nord del bivio di Gesso e a nord di Moleti ... Il Gen. Hube è del parere che fino alle ore 12.00 del giorno 11 gli automezzi dei reparci icaliani possano raggiungere Messina, ma .che dopo tale ora non possano piu andare oltre i due punti indicati» (51).

In un altro comunicato del Gen. Bozzoni infine risultò che il 13 agosto erano stati «prestati» ai tedeschi 51 autocarri per il trasporto dei loro materiali (52). Ciò che ridimensiona notevolmente l'ammontare dei sequestri ingiustificati di autOveicoli italiani da parte delle truppe germaniche in quelle circostanze.

Un innegabile inconveniente durante quel periodo di evacuazione fu invece rappresentato dall'avaria occorsa l' 11 agostO al grosso traghetto Cariddi. QuestO incidente seguiva di poco l'incendio dell'altro traghetto Villa S. Giovanni, che secondo il Geo. Bozzoni era stato di natura dolosa (53).

Da una situazione redatta il 16, ma riferita al 14 agostO si desume che sarebbero stati traghettati in Calabria a quella data circa 70.000 militari italiani, insieme a 34 pezzi d'artiglieria con trattori, 38 cannoni anticarro da 47/32, 3 cannoni da 122/45 e circa 300 automezzi (54). Il 17 agosto poi il Gen. Guzzoni relazionò genericamente e inesattamente allo S.M.R.E. che erano stati complessivamente trasferiti in Calabria 75.000 uomini, 100 pezzi d'artiglieria e 500 autOmezzi (55).

Per quanto riguarda le artiglierie, occorre dire che, pur essendo stati evacuati i Comandi di alcuni gruppi e di alcune batterie, come risultava dal noto elenco dei reparti traghettati compilatO dal Col. Salamo, nessun pezzo d'artiglieria venne trasportato al di là dello

(51) A.U.S.E., carrella 2229: promemoria di servizio dci·Gcn. Faldella, Capo di S.M. della 6• Armata, al Geo. Guzzoni delle ore 17.30 del 10 agosto 1943. (52} A.U.S.E., cartella 2229: fonogramma del Comando Piazza di Messina - Reggio Calabria n. 011202/op del 15 agoSto 1943. (53) A.U.S.E., canella 2229, a.llegato 818/7 del 18 agosto 1943, pag. 4. (54) A.U.S.E., cartella IT 1125, giorno 16 agosto 1943. (SS) A.U.S.E., cartella 2229, marconigramma del Comando 6• Armata n. 17425/op del 17 agosto 1943.