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CAPITOLO VI ll

Il Dopoguerra

Spingardi dovette ammettere che la guerra di Libia aveva «fatalme nte costituito un elemento ritardatore al crescente sv ilu ppo organico bene avviato della preparazione del nostro esercito» 1 •

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L'effetto più deleterio fu il pesante depauperamento di effettivi subito dai reparti dell'esercito metropolitano .

Le truppe destinate in Libia superarono costantemente i 90.000 uomini per tutto il periodo dal febbraio al dicembre 19 I 2 e poi ancora dal giugno al novembre 1913 . Soltanto nel gennaio 1914 poterono essere ridotte a 70.000 unità 2

Repart i corrispondenti complessivamente all'entità di tre corpi d'armata vennero impegnati in Libia e nell'Egeo 3 •

Se le perdi te in battaglia furono relativamente conte nu te4, migliaia di soldati si ammalarono però di tifo e di colera 5 • Se anche le conseguenze letali furono limitate, i reparti risultarono ugualmente falcidiati perché ovviamente chi era in ospedale non poteva combattere.

Più di 400.000 soldati dell'esercito italiano aveva preso parte alla sped i-

1 RFS, Dep osizione Caporetto, p. 11.

2 Cfr. RFS , Grafico rappresentante approssimativamente la successiva for;.a (ufficiali e truppa, compresi i reparti di colore) dei corpi di occupazione della Libia e dell'Egeo dall'inizio dell'occupazione al 3/ dicembre /913, qui riprodotto a p. 187.

3 Oltre al perdurante impegno li bico, la situazione internazionale venutasi a creare con lo scoppio della prima guerra balcanica poteva evo lversi in direzioni tali da richiedere un intervento militare italiano. Questo insieme di considerazioni indusse Pollio a disdire, nel novembre 1912, gli impegni con la Germania per l'invio di una armata di cinque corpi sul Reno in caso di conflitto tra la Triplice e la Francia. V. M. MA 77ETII , L'esercito italiano nella triplice allean za, cit., pp. 251-259.

4 3.431 morti in combattimento, 1.948 per malattie, 4.220 feriti. Cfr MALGERI p. 325, D EL Boe" p. 196. Si traua delle cifre fornite dal Ministero e riferite ai 12 mesi di guerra « ufficiale».

5 Sembrerebbe che i malati rimpatriati nei dodici mesi di guerra fossero 23.921. Altri 20.000 sarebbero rientrati nei IO mesi successivi. Cfr. DEL Boe" nota 129 a p 196. Sono le c i fre riferite alla Camera dall'onorevole Ettore Ciccotti nella tornata di g iovedì 5 febbraio 1914; cfr. AA.PP., Legislatura XXIV, Camera-Discussioni, p. 845.

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