Magazine P&F marzo 2018

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Il Magazine dedicato ai bandi e alle iniziative in project financing

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TAR Veneto: inammissibile la partecipazione alla gara senza dichiarazione di preliminare coinvolgimento ............................................................ > pag. 5

Nuove Linee guida ANAC per i contratti di partenariato pubblico privato ............................................................ > pag. 12

Pubblicazione mensile in formato digitale sul sito www.project-financing.it

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Editore Pay Click Srl

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Il Magazine di Project-Financing.it Anno I◦Marzo 2018◦N. 2

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Sommario magazine Direttore Responsabile Maria Rosaria De Leonardis Realizzazione editoriale e pubblicità Pay Click Srl Viale degli Artigiani, 9 71121 – Foggia (FG) Pec: payclicksrl@pec.net P. Iva: 04167300716 Sito web www.project-financing.it Progetto grafico Mediaweb Graphic www.soluzionimediaweb.it Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 22/03/2018

................................................ E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

EDITORIALE Appalti pubblici: un mercato strategico in crescita in Italia, ma con forti carenze dal punto di vista amministrativo TAR Veneto: inammissibile la partecipazione alla gara senza dichiarazione di preliminare coinvolgimento Efficienza energetica e rinnovabili, in arrivo regole semplificate Il 18 ottobre 2018 scatta l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione. I vantaggi della soluzione delle “Private Insurance” Nuove Linee guida ANAC per i contratti di partenariato pubblico privato Puglia, la Regione favorirà il rinnovo degli impianti eolici e fotovoltaici

Bandi Appuntamenti Novità in materia di detrazione IVA

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Editoriale

Appalti pubblici: un mercato strategico in crescita in Italia, ma con forti carenze dal punto di vista amministrativo Anche in questo numero ci occupiamo principalmente di appalti pubblici, fornendo ai nostri lettori tutti gli aggiornamenti utili, sia dal punto di vista normativo che procedurale. Secondo le ultime stime della Commissione europea, il mercato degli appalti è in forte crescita e vale in media circa 1.900 miliardi di euro/anno e solo in Italia,

nel 2014, l'incidenza della spesa pubblica del comparto sul Pil è stata del 10,7 %, pari a circa 172,6 mld/anno. Purtroppo però il settore degli appalti, a livello politico, continua a non essere adeguatamente valorizzato, tant’è che nel nostro Paese si colloca soltanto al 24° posto per spesa pubblica, essendo esso relegato, nella maggior parte dei casi, nell’ambito della lotta alla corruzione, come se questa problematica fosse alla base del rapporto tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini. Questa convinzione è stata in parte smontata da una recentissima ricerca dell' Università Tor Vergata di Roma, svolta in collaborazione con la Columbia University e la London School of Economic, che mostra come in realtà gli sprechi nel settore degli appalti, pari a circa 30 miliardi di euro all' anno (circa il 2% del Pil),

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siano causati solo per il 13% dalla corruzione, mentre per l' 87% da incapacità e incompetenza degli uffici tecnici e degli amministratori. Il dato fa davvero riflettere, non soltanto per la quantità di risorse economiche sprecate, ma soprattutto perché mette in luce l’incapacità di gestione e di controllo tramite le attuali politiche legislative in materia di appalti pubblici, tese più a contrastare repressivamente i fenomeni corruttivi in sede di gara, che non a combattere inefficienze e imperizie dell'Amministrazione in sede di esecuzione dei lavori, cioè in sede di realizzazione dell' opera. La riforma sugli appalti presenta purtroppo diversi profili di inattuabilità e obiettivi che non in grado di perseguire fino in fondo, prefiggendosi di contrastare gli sprechi soltanto attraverso la lotta alla corruzione, quando in realtà la principale causa degli stessi è anzitutto la mancanza di formazione del personale tecnico delle stazioni appaltanti. Per questo motivo, con l’entrata in vigore del Codice si sarebbe dovuta dotare subito la Pubblica amministrazione di strumenti di prevenzione efficaci, fornendo al personale tecnico delle stazioni appaltanti anzitutto un’adeguata formazione, perché con le competenze attuali potrà solo perpetrare gli errori del passato. Sarà necessario dunque rivedere la riforma del sistema appalti, andando ad incidere sull'unico strumento attuativo che potrebbe ancora essere in grado di rivedere e correggere gli errori presenti in sede di normazione primaria, ossia quello di un unico regolamento attuativo del nuovo Codice.


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Il parere legale

Il TAR Veneto dichiara: inammissibile la partecipazione alla gara in project financing in mancanza di dichiarazione di preliminare coinvolgimento

Chiarimenti sulla sentenza del TAR Veneto n° 00257/2018 del 7 Febbraio 2018 A cura dell’avvocato Paolo Caputo Una sentenza storica è stata emessa in Venezia, in data 7 febbraio 2018, dal TAR Veneto, sulla base di ricorso proposto da società partecipante a gara in project-financing contro il Comune di competenza per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della determinazione del responsabile della Centrale Unica di Committenza tra il Consorzio e i Comuni, e recante aggiudicazione definitiva della procedura aperta per la concessione, tramite finanza di progetto, del servizio di illuminazione pubblica. La ricorrente ha dedotto come primo motivo la violazione di legge per violazione, erronea, falsa applicazione e/o interpretazione della lex specialis relativamente all’impegno a finanziare gli interventi da parte degli Istituti finanziari, poiché la società non avrebbe allegato né l’impegno a finanziare gli interventi previsti ad opera di uno o più Istituti finanziari, né la dimostrazione asseverata da un Istituto finanziario in ordine alla sostenibilità dell’autofinanziamento da parte dell’offerente, con il corollario che l’offerta del predetto R.T.I. non avrebbe dovuto essere ammessa, né valutata. In base a quanto stabilito dal TAR Veneto, considerato che è anzitutto fondato il primo motivo di ricorso, atteso che l’art. IV.2.3) del disciplinare di gara, rubricato “contenuti dell’offerta”, al punto 1 (“offerta economica”) ha previsto che all’offerta economica dovesse essere allegato “l’impegno a finanziare gli interventi previsti da parte di uno o più istituti finanziatori (artt. 180, comma 7, e 183, comma 9, del Codice)”, o, in alternativa, la dimostrazione asseverata da un Istituto finanziatore circa la sostenibilità dell’autofinanziamento dell’offerente. Detta previsione

è replicata dall’art. IV.3.4) del citato disciplinare, a tenor del quale la busta C, recante l’offerta economica, deve contenere, tra l’altro, “l’impegno a finanziare gli interventi previsti” o, in alternativa, la suindicata dimostrazione asseverata della sostenibilità dell’autofinanziamento. Considerato che è, inoltre, fondato e da accogliere anche il secondo motivo di ricorso, per le seguenti ragioni: il disciplinare di gara è chiarissimo nell’elencare il piano economico finanziario (P.E.F.) asseverato come documento facente parte, a pena di esclusione, dell’offerta economica di ciascun concorrente: l’art. IV.2.3), punto 1, del disciplinare, rubricato “offerta economica”, dispone che detta offerta “deve comprendere anche il piano economico-finanziario della concessione, asseverato (…)”. Nello stesso senso si esprime anche l’art. IV.3.4) del disciplinare, il quale al punto “Busta C – offerta economica” indica espressamente che in tale busta va inserito, a pena di esclusione, tra gli altri documenti, il piano economico finanziario asseverato (v. all. 8 al ricorso). Sono stati condannati: il Consorzio, il Comune, e le società aggiudicatrici al pagamento, in favore della società ricorrente, delle spese ed onorari di causa. Lo stesso TAR ha ordinato che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it Leggi la sentenza completa al seguente LINK: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=QPKBPLAYMAV2CZULUP3EYSNR4U&q=DICHIARAZIONE 5


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Efficienza energetica e rinnovabili, in arrivo regole semplificate Linee guida nazionali per le autorizzazioni all’installazione e sostituzione di impianti su residenze e terziario. Novità anche per i certificatori A cura di: Edilportale.com

stematizzate le procedure da attuare per l’installazione di pompe di calore, Definire linee guida valide su tutto il generatori di calore, impianti solari territorio nazionale per le procedure termici e generatori ibridi compatti. relative all'installazione di impianti di Tali procedure, ricordiamo, sono state produzione di energia da fonti rinno- recentemente disciplinate dai decreti vabili e dei dispositivi per l'efficienza SCIA 1 - Dlgs 126/2016 e SCIA 2 energetica. Dlgs 222/2016 È l'obiettivo del decreto che, in at- Le norme si applicano ai casi di nuotuazione del Dlgs 102/2014, prova a va installazione e/o sostituzione di semplificare e armonizzare gli iter per impianti tecnologici destinati ai serl’installazione di impianti e dispositivi vizi di climatizzazione invernale e/o tecnologici per l’efficienza energe- estiva e/o produzione di acqua calda tica e per lo sfruttamento delle fonti sanitaria, indipendentemente dal vetrinnovabili in ambito residenziale e tore energetico utilizzato, in funzione terziario. anche delle tipologie di lavori indiviIl decreto sarà domani all'esame del- duate dal DM 26 giugno 2015. la Conferenza Unificata per l'intesa. Ad esempio, gli interventi di instalDopodichè proseguirà il suo iter e, lazione di pompe di calore sono entro 120 giorni dall'entrata in vigore, considerati attività di edilizia libera le Regioni e gli Enti locali dovranno e possono essere eseguiti senza coadeguare la propria normativa. municazione da parte dell'interessato all'amministrazione comunale né tiEfficienza energetica: le procedure tolo abilitativo quando: per l'installazione degli impianti. - sono ascrivibili al novero di interventi di manutenzione ordinaria; Nelle linee guida sono ribadite e si- - riguardano pompe di calore aero-

termiche con potenza termica utile nominale inferiore a 12kW. Per tutti gli altri interventi è, invece, necessaria una comunicazione dell'inizio dei lavori, anche per via telematica, asseverata da un tecnico abilitato (CILA) comprensiva dell'attestazione concernente l'autorizzazione paesaggistica ove richiesta. Certificatore energetico su tutto il territorio nazionale. Infine, la bozza di decreto contiene una importante novità: il riconoscimento della qualifica di certi-

ficatore energetico su tutto il territorio nazionale. Lo scopo è quello di favorire l’omogeneità nell'applicazione della disciplina e di eliminare situazioni di possibile alterazione della concorrenza fra le diverse aree del Paese. 7


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Il 18 ottobre 2018 scatta l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione. Cosa cambia per le Pubbliche Amministrazioni Italiane? Fonte: Maggioli Informatica I commi 1 e 3 e soprattutto il ‘considerando 52’ lasciano intuire la portata profondamente innovativa della Direttiva, motivando l’introduzione dei mezzi elettronici di comunicazione come lo strumento in grado di accrescere l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto: “Comma 1: Gli Stati membri provvedono affinché tutte le comunicazioni e gli scambi di informazioni di cui alla presente direttiva, in particolare la trasmissione in via elettronica, siano eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici in conformità con quanto disposto dal presente articolo…. Comma 3: In tutte le comunicazioni, gli scambi e l’archiviazione di informazioni, le amministrazioni aggiudicatrici garantiscono che l’integrità dei dati e la riservatezza delle offerte e delle domande di partecipazione siano mantenute. Esse esaminano il contenuto delle offerte e delle domande di partecipazione soltanto dopo la scadenza del termine stabilito per la loro presentazione.” Considerando 52: I mezzi elettronici di informazione e comunicazione possono semplificare notevolmente la pubblicazione degli appalti e accrescere l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto. Dovrebbero diventare la norma per la comunicazione e lo scambio di informazioni nel corso delle procedure di appalto in quanto aumentano enormemente le possibilità degli operatori economici di partecipare a procedure d’appalto

nell’ambito del mercato interno. A tal fine, è opportuno introdurre l’obbligo di trasmissione di bandi e avvisi per via elettronica e l’obbligo di rendere disponibili in forma elettronica i documenti di gara nonché, trascorso un periodo di transizione di trenta mesi, l’obbligo della comunicazione integralmente elettronica, ossia la comunicazione tramite strumenti elettronici, in tutte le fasi della procedura, compresa la trasmissione di richieste di partecipazione e, in particolare, la presentazione (trasmissione per via elettronica) delle offerte” L’articolo 22 della Direttiva 2014/24/ EU è tra quelli rientranti a recepimento obbligatorio dagli stati membri, e viene disposto il 18 ottobre 2018 come termine ultimo per il recepimento (art. 90, comma 2), salvo che per le centrali di committenza il cui obbligo era previsto per il 18 aprile 2017. La legge di recepimento Italiana, il D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici), recepisce con l’art. 40 l’obbligo di utilizzo immediato (18 aprile 2016) dei mezzi di comunicazioni elettronici per le Centrali di Committenza (comma 1), mentre ne differisce l’entrata in vigore al 18 ottobre 2018 alle altre stazioni appaltanti (comma 2). Con l’art. 52 del D.Lgs. 50/2016, viene ribadito l’obbligo di utilizzo delle comunicazioni elettroniche nello svolgimento delle procedure di aggiudicazione, e vengono descritte le caratteristiche che tali comunicazioni devo avere. Il comma 5 chiarisce

anche, che non può intendersi come comunicazioni per la fase di presentazione delle offerte, l’invio mediante posta elettronica certificata, infatti: “In tutte le comunicazioni, gli scambi e l’archiviazione di informazioni, le stazioni appaltanti garantiscono che l’integrità dei dati e la riservatezza delle offerte e delle domande di partecipazione siano mantenute. Esse esaminano il contenuto delle offerte e delle domande di partecipazione soltanto dopo la scadenza del termine stabilito per la loro presentazione”. È evidente che la presentazione tramite pec non ne garantisce la riservatezza e l’apertura del contenuto soltanto dopo il termine di presentazione. Negli ultimi anni l’utilizzo del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione è in crescita esponenziale: in base ai dati forniti da Consip il valore degli acquisti è passato da 360 milioni di Euro del 2012 a circa 3,1 miliardi di Euro di fine 2017, per circa 600 mila transazioni. Questo vuol dire che ormai, sia le Pubbliche Amministrazioni sia i fornitori, hanno superato l’impatto psicologico di gestire scambi di comunicazioni esclusivamente mediante una piattaforma elettronica di negoziazione. In questo contesto normativo le stazioni appaltanti saranno obbligate, a partire dal 18 ottobre 2018, ad utilizzare esclusivamente mezzi telematici nelle comunicazioni con gli operatori economici, salvo adeguata motivazione nella relazione unica dei motivi di deroga nell’utilizzo. 9


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I vantaggi della soluzione delle “Private Insurance”

A cura di Paolo Milos Agente Assicurativo Le soluzioni di private insurance sono, principalmente, polizze d'investimento, di diritto estero, integrabili con coperture accessorie, normalmente caso morte, succedanee e/o complementari al patrimonio finanziario del soggetto interessato. Dal punto di vista contrattuale e fiscale viene configurata, normalmente, come una polizza “a vita intera” (non viene indicata una scadenza specifica), di ramo III unit linked. Può prevedere uno o più contraenti, assicurati o beneficiari. In Italia esistono vari broker che propongono queste soluzioni alla clientela, tra cui anche di grandi dimensioni come Willis Towers Watson Italia. Questo approccio indipendente e privo di conflitti di interesse, consente di mettere a disposizione della clientela un’offerta completa sia nel ramo I sia nel ramo III. In particolare le polizze del ramo I sono contratti vita che offrono, in certi casi, un rendimento minimo garantito che viene acquisito anno dopo anno e sono caratterizzati da una gestione separata dall'attivo della compagnia che dà garanzia totale di capitale. Mentre le polizze di ramo III sono le cosiddette unit-linked, ovvero fondi d’investimento e altri prodotti finanziari “vestiti” da prodotti assicurativi, collegati all’andamento di una gestione personalizzata, delegata ad un asset manager nelle versioni più sofisticate oppure affiancate da fondi esterni. Grande successo è data dai

prodotti multiramo, che permettono al cliente di passare dal ramo I al ramo III e viceversa, unendo i benefici di entrambe le formule, in questo caso è il cliente che decide quando passare da un segmento all’altro, a seconda delle proprie esigenze. Le polizze di ramo I sono, infatti, più adatte in fasi, come l’attuale, caratterizzate da bassi tassi di interesse, grazie al rendimento minimo garantito. Inoltre una soluzione di questo tipo permette di controllare le fasi di elevata volatilità, come quella attuale, ma consente di bilanciare la ricerca a rendimenti di medio periodo. Nel caso di polizze di ramo I il rischio finanziario rimane in capo alla compagnia, dovendo garantire il capitale, nel caso di polizze di ramo III, il rischio finanziario trasla in capo al sottoscrittore, pur avendo maggiori chance di rendimento in caso di andamento positivo dei mercati. I contenitori di private insurance sono, quindi, strumenti importanti per offrire alla clientela una consulenza completa, adatta a soddisfare ogni esigenza, per questo il mercato si attende un incremento della domanda di prodotti multiramo che, per la loro flessibilità e le loro caratteristiche, sono molto adatte al segmento degli High Networth Individuals. E' chiaro che le compagnie sono difronte ad una sfida molto impegnativa per mantenere i rendimenti delle polizze di ramo I in contesti di tassi quasi negativi, senza considerare gli accantonamenti di capitale previsti dalla normativa europea Solvency II.

Vantaggi di carattere fiscale Il principale, ma non unico, vantaggio fiscale risiede nel differimento dell'imposta sulla plusvalenza fino al momento del riscatto. Considerando che l'aliquota attuale può arrivare al 26% e che gli importi investiti sono, normalmente, elevati i vantaggi possono essere molto alti e, nel caso Vantaggi di carattere non fiscale La soluzione di private insurance mantiene numerosi punti di interesse pur in presenza delle recenti modifiche contenute nel disegno di Legge della Stabilità dove viene stabilito che verranno tassati i rendimenti delle polizze vita che contemplano, tra le cause che danno diritto all’indennizzo, anche il caso di morte, finora non colpiti dal Fisco. Al comma 658, il testo approvato della Stabilità esclude, infatti, l’esenzione dei proventi finanziari ex art. 34, D.P.R. n. 601/1973, nel caso in cui gli stessi siano corrisposti ai beneficiari a seguito del decesso dell’assicurato. Inoltre questa tipologia di polizza è, generalmente, molto ben accetta come garanzia di finanziamento a tassi anche agevolati. Diverse compagnie assicurative hanno completato l'offerta con prodotti ibridi che abbinano alla gestione separata e alla unit linked una componente di protezione infortuni e spese mediche, oltre alla temporanea caso morte, che completano il servizio in modo ottimale e garantiscono il capitale investito in caso di premorienza..

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Le Linee Guida n. 9, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice dei contratti)

Nuove Linee guida ANAC per i contratti di partenariato pubblico privato A cura del dott. Tommaso Mazziotti Direttore Generale Cred.it Spa Con Delibera n. 318 del 28 marzo 2018 ANAC ha emanato le Linee Guida n. 9, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice dei contratti), sul monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico privato (PPP). Le Linee guida contengono, nella prima parte, indicazioni per l’identificazione e l’accurata valutazione dei rischi connessi ai contratti di PPP a partire dalla fase che precede l’indizione della procedura di gara; nella seconda parte, prescrizioni sulle modalità di controllo dell’attività svolta dagli operatori economici in esecuzione di un contratto di PPP, da considerarsi vincolanti per le amministrazioni aggiudicatrici. Le Linee guida entrano in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il partenariato pubblico-privato è diventato negli anni una scelta sempre più ricorrente delle pubbliche amministrazioni italiane, con riferimento alla realizzazione delle opere pubbliche e alla gestione dei servizi. Sul punto, appaiono di interesse, ai fini dell’analisi relativa al presente intervento regolatorio, i dati contenuti 12

nella Banca Dati dell’Autorità. L’Autorità rileva con regolarità le richieste del Codice Identificativo Gara (CIG) relative alla finanza di progetto, alla concessione di costruzione e gestione, alla concessione di servizi, alla locazione finanziaria di opere pubbliche e al contratto di disponibilità, che - ai sensi dell’articolo 180, comma 8 del codice dei contratti pubblici - rientrano tra i contratti di PPP. Per la richiesta di CIG sono rilevate, in particolare, una serie di informazioni, quali il settore di riferimento (ordinario o speciale), l’importo a base di gara, le procedure di aggiudicazione, ecc. La domanda di partenariato può subire, nel corso del tempo, oscillazioni – anche significative – legate, oltre all’andamento del ciclo economico, alla concentrazione di gare in determinati periodi di tempo. La durata delle concessioni può raggiungere, infatti, anche i trent’anni (e in alcuni casi superarli) e, pertanto, si possono registrare picchi positivi o negativi degli importi di tali gare a seconda del momento in cui cadono. Nel 2016 risultano avviate oltre 7 mila procedure di PPP, che rappresentano meno del 38% delle procedure avviate nel 2014. Le ragioni

del forte decremento del numero di procedure non sono chiare; ciò che si osserva è che la contrazione riguarda soprattutto gli affidamenti di piccolo importo, specie quelli inferiori a 40 mila euro. Oltre il 90% degli affidamenti è di importo inferiore a un milione di euro (più del 40% inferiore a 40 mila euro); per contro meno dell’1% degli affidamenti supera la soglia dei 20 milioni di euro. Figura 1: Distribuzione del numero delle procedure di PPP per importo a base di gara

Guardando alla tipologia contrattuale, si osserva che la stragrande maggioranza dei contratti di PPP riguarda le concessioni di servizi (oltre il 93% nel 2016). Tra il 4% e il 5% sono le procedure relative alle concessioni di costruzione e gestione, meno del 2% quelle relative alla finanza di pro-


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getto, assolutamente marginale è la quota delle locazioni finanziarie. Tale composizione rimane sostanzialmente costante nel triennio considerato. Nel 2016, circa l’80 per cento del valore delle gare di partenariato attiene a procedure di importo a base di gara superiore a 20 milioni di euro, mentre appena lo 0,1% di gare è di importo inferiore a 40 mila euro. Il confronto tra anni risente, come già indicato, dalla presenza di gara di importo elevato.

finanziaria. Figura 3: Distribuzione in valore delle procedure di PPP per tipologia contrattuale nel 2016

Figura 2: Distribuzione in valore delle procedure di PPP per importo a base di gara

In base ai dati si rileva una elevata “mortalità” delle operazioni: su 13.047 gare per concessioni di servizi censite tra il 2008 e il 2014 ne sono state aggiudicate solo 3.305, con un tasso di mortalità di circa il 75%, ovvero 3 gare su 4 non vengono aggiudicate. Le concessioni di lavori pubblici, invece, hanno fatto segnalare, nello stesso periodo 3.353 bandi e 1.435 aggiudicazioni, e quindi un tasso di mortalità superiore al 50%.

Con riferimento alla tipologia contrattuale, nel 2016 oltre il 70% della domanda è rappresentata da concessioni di servizi (nel 2015, anche a causa delle 3 gare sopra richiamate tale percentuale sfiora il 94%), oltre il 20% è rappresentato da concessioni di costruzione e gestione, oltre l’8% dalla finanza di progetto e una quota marginale dai contratti di locazione

Sulla base dei dati sopra indicati e delle criticità emerse dall’analisi del settore, sono stati individuati una serie di obiettivi generali di medio e lungo periodo che hanno orientato le scelte dell’Autorità: 1) ridurre il tasso di mortalità delle

operazioni di PPP avviate dalle amministrazioni aggiudicatrici; 2) garantire un efficiente ed efficace monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sui contratti di PPP; 3) migliorare il rapporto tra risultati attesi e risultati effettivamente raggiunti attraverso le operazioni di PPP, anche in termini di costo; 4) perseguire la correttezza della classificazione contabile delle operazioni di PPP. In applicazione del Regolamento AIR, le Linee Guida saranno oggetto di apposita verifica di impatto della regolazione. Ai fini delle linee guida cui la presente relazione AIR si riferisce, oltre ai dati sul numero delle procedure avviate, è necessario disporre di informazioni circa la fase di aggiudicazione e di esecuzione. Le Linee Guida hanno come destinatari diretti le amministrazioni aggiudicatrici di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), del codice dei contratti pubblici e, come destinatari indiretti, gli operatori economici che partecipano alle procedure di affidamento dei PPP. Per info e contatti: t.mazziotti@creditspa.it 13


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Puglia, la Regione favorirà il rinnovo degli impianti eolici e fotovoltaici Nella proposta di legge anche la promozione dell’idrogeno per coniugare decarbonizzazione e tutela ambientale Promuovere l’utilizzo dell’idrogeno e favorire il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare. È questo lo scopo della proposta di legge regionale presentata in Puglia dal consigliere Enzo Colonna. L’obiettivo della proposta è duplice: 1. promuovere la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e la dipendenza dai combustibili fossili, favorendo un’economia (efficiente, resiliente e sostenibile) basata sulla chiusura dei cicli produttivi, mediante la produzione di idrogeno da energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile; 2. favorire l’ammodernamento degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e solare, mediante la previsione di una disciplina dei procedimenti amministrativi relativi agli interventi di integrale ricostruzione, potenziamento, rifacimento e riattivazione degli impianti, in grado di offrire certezza regolamentare e semplificazione amministrativa e, al contempo, ridurre le ripercussioni negative sull’ambiente e il consumo del suolo, con un migliore inserimento degli impianti stessi nel contesto paesaggistico e naturale. La Puglia - spiega il promotore dell’iniziativa - si pone tra le prime regioni in termini di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile; il territorio regionale è stato fortemente interessato, negli ultimi vent’anni, dallo sviluppo di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Il legislatore regionale è ora chiamato ad aggiornare ed implementare il quadro normativo di riferimento,

assumendo come strada maestra quella della decarbonizzazione del sistema produttivo, dell’adozione di tecnologie di “frontiera” capaci di consolidare la leadership della Puglia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e della riduzione degli impatti negativi sul territorio. Con riferimento all’ammodernamento degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e solare, la proposta di legge: - definisce, in materia di valutazione degli impatti ambientali degli interventi di ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici, le condizioni e i criteri per la ‘valutazione preliminare’; - definisce con chiarezza quando i menzionati interventi siano classificabili come modifiche sostanziali o come modifiche non sostanziali, definendo i relativi procedimenti; - individua i procedimenti amministrativi per la prosecuzione dell’esercizio degli impianti esistenti; - fornisce i criteri per la determinazione delle misure di compensazione a carattere ambientale in favore dei comuni nei cui territori sono localizzati gli impianti interessati da interventi di integrale ricostruzione, potenziamento, rifacimento e riattivazione; - promuove iniziative del governo regionale finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti ubicati in zone agricole, con contestuale dismissione degli stessi e ripristino

dello stato dei luoghi, in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati e siti di interesse nazionale (SIN). Sul fronte, invece, della promozione di una economia basata sull’idrogeno si prevedono, tra le altre cose: - la definizione di un Piano Regionale dell’Idrogeno; - azioni finalizzate alla realizzazione di impianti cogenera tivi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati; - misure per la realizzazione di impianti, anche sperimentali, di produzione e distribuzione di idrogeno e la promozione del rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con il ricorso a mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno. La proposta di legge - spiega ancora Colonna - caratterizzata da un alto tasso di innovatività nel panorama delle normative regionali in materia, intende segnare un nuovo e aggiornato modello di sviluppo che potrà collocare la Puglia all’avanguardia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. 15


Bandi CUC AREA VASTA - SEDE TERRITORIALE DI VALLE TROMPIA - BRESCIA

CONCESSIONE DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE, MESSA A NORMA E FUNZIONALIZZAZIONE DEI CENTRI SPORTIVI COMUNALI CON CONTESTUALE GESTIONE TRENTENNALE DEL PLESSO SPORTIVO DENOMINATO «DEI PINI» NEL COMUNE DI VILLA CARCINA. OG1, OG11, Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, Progettazione CIG: 7429254E55 Energetica, Sicurezza e protezione, SERVIZI RICREATIVI, CULTURALI E CUP: SPORTIVI, 92610000 SCADENZA: 14/05/2018 APERTURA BUSTE: 15/05/2018 IMPORTO: € 421.815.613,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa BASE ASTA: -

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEL COMUNE DI BRA-CUNEO

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMUNE DI SOMMARIVA DEL BOSCO. OG10, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, SERVIZI GAS - CIG: 7424773C7F ELETTRICITÀ, 45316110, 50232100, 65310000, 71323200 CUP: D25B18000190005 Scadenza: 15/05/2018 Apertura buste: Importo € 3.885.000,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: -

COMUNE DI JOPPOLO GIANCAXIO-AGRIGENTO

FINANZA DI PROGETTO PER L'AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE AVENTE AD OGGETTO LA GESTIONE INTEGRATA DELL'IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI AL SERVIZIO DEGLI EDIFICI COMUNALI, IVI COMPRESA LA FORNITURA DELL'ENERGIA ELETTRICA, NONCHÉ LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO DEGLI IMPIANTI COMUNALI Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, SERVIZI DI CONCES- CIG: 7356449DBF SIONE PUBBLICA - LICENZE - AUTORIZZAZIONI, SERVIZI GAS - ELETTRI- CUP: G42E16000010005 CITÀ, 50232100 Scadenza: 07/05/2018 Apertura buste: Importo € 1.750.981,68 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta:

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CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA COMUNE DI GARLASCO - PAVIA

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO ENERGETICO INTEGRATO INERENTE LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE, COMPRENSIVO DELLA MANUTENZIONE ORDINARIA, PROGRAMMATA E STRAORDINARIA, DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, DELLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO, RIQUALIFICAZUIBE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETUCI DEI RELATIVI IMPIANTI E LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO DI EDIFICI COMUNALI Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, CIG: 7433426131 Sicurezza e protezione, 50232100 CUP: G68G17000060007 Scadenza: 30/04/2018 Apertura buste: 02/05/2018 Importo € 2.356.972,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: -

PROVINCIA DI CAMPOBASSO - CAMPOBASSO

SELEZIONE DEL CONCESSIONARIO A CUI AFFIDARE LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ENERGIA TERMICA/ENERGIA ELETTRICA OG11, OS28, OS30, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, CIG: 7433825A72 71314000 CUP: B36J17000250003 Scadenza: 30/05/2018 Apertura buste: 07/06/2018 Importo € 14.481.107,46 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta:

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA SELE PICENTINI - COMUNE DI SARNO-SALERNO

CONCESSIONE DELLA GESTIONE DELL'IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE E INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 65320000

CIG: 74252072A8

Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CUP: I68F16000030005 Scadenza :21/05/2018 Apertura buste: Importo € 9.441.922,60 Base asta: € 472.096,13

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COMUNE DI LINGUAGLOSSA - CATANIA

PROPOSTA PER "NUOVO SISTEMA DI COLLEGAMENTO E MOBILITA' INTEGRATO NEL COMPRENSORIO ETNA NORD - ALCANTARA" CON FINANZA DI PROGETTO AI SENSI DELL'ART. 183, COMMA 15, DEL D.LGS. N. 50/2016 OG1, OG11, OG3, Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, SCHEDA: 17NN09182771W17M geotecnica, Progettazione Edile, Progettazione Elettrica CUP: Scadenza 21/04/2018 Apertura buste: Importo: Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: -

COMUNE DI CASTEL GOFFREDO - MANTOVA

GESTIONE DEL SERVIZIO ENERGIA TERMICA DEGLI EDIFICI E GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA LLUMINAZIONE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CASTEL GOFFREDO (MN) OG10, OG11, OS30, Progettazione Energetica, Sicurezza e protezione, CIG: 7421443082 50232110, 71314200 CUP: D95J18000010009 Scadenza: 23/05/2018 Apertura buste: 24/05/2018 Importo € 10.038.765,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: -

UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA SABINA - POGGIO MIRTETO-RIETI

AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA, DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA, DEI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA, DELL'EFFICIENTAMENTO CON TOTALE RICONVERSIONE A LED, DELLA REALIZZAZIONE DI NUOVI PUNTI LUCE IN AREE ATTUALMENTE NON SERVITE DALLA ILLUMINAZIONE PUBBLICA, DELL'ADEGUAMENTO NORMATIVO Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 31527260, 50232000, CIG: 735597027A 50232100, 50232110, 65300000, 71323200 CUP: C21G17000070005 Scadenza: 31/05/2018 Apertura buste: 06/06/2018 Importo € 9.120.060,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: € 2.351,38

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COMUNE DI STAGNO LOMBARDO - CREMONA

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE, COMPRENSIVO DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI STAGNO LOMBARDO (CR) SULLA BASE DEL PROGETTO DI FATTIBILITÀ PROPOSTO DAL PROMOTORE, EX. ART. 183, COMMA 15, DEL D.LGS. 50/2016 (DELIBERAZIONI DI GIUNTA COMUNALE N. 78/2017 E N. 6/2018). P OG10, OG11, OG12, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, CIG: 7426461D7A SERVIZI GAS - ELETTRICITÀ, 50232100 CUP: G58F17000020005 Scadenza: 16/05/2018 Apertura buste: 23/05/2018 Importo €4520.380,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

Base asta: -

UNIONE MONTANA DEI COMUNI DELL'APPENNINO REGGIANO - CASTELNOVO NE' MONTI - REGGIO EMILIA

CONCESSIONE PER LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E LA GESTIONE DI UNA CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ACCREDITATA SITA NEL COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI. OG1, OG11, Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, Progettazione CIG: 73308329EF Energetica, Sicurezza e protezione, SERVIZI SANITARI E SOCIO-ASSI- CUP: D97H16000590005 STENZIALI, 71221000 Scadenza: 30/04/2018 Apertura buste: 03/05/2018 Importo € 76.577.538,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: -

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA COMUNE DI PEDARA - MANTOVA

AFFIDAMENTO DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ESECUTIVA, DELL'ESECUZIONE DEI LAVORI, E DELLA GESTIONE DELL'AREA POLIFUNZIONALE Prevalente OG1 Scorporabile - Settori assimilabili Progettazione Edile

CIG: 7367383CC5

Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CUP: D75I17000140009 Scadenza: 18/04/2018 Apertura buste: Importo € 2.274.128,00 Base asta: € 1.625.139,54

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Appuntamenti

Appuntamenti MILANO DESIGN WEEK 2018 17 – 22 aprile 2018 BASE Milano Via Bergognone 34 - I piano

CNA presenta [Re]design La trasformazione digitale e le PMI Una settimana di eventi, tra incontri B2B e formazione che culmina Il 21 aprile con il convegno “[Re]design il nuovo approccio alla progettazione con il BIM”.

NUOVI CORSI sulle gare d'appalto (Tradizionali e Telematiche) dedicato a tutte le aziende che operano nel settore dei LAVORI, SERVIZI E FORNITURE. 1° Giornata LE GARE NEL MEPA E NEI MERCATI REGIONALI "Dalla navigazione sui portali alla gestione dell'offerta" Aggiornato con la nuova piattaforma MEPA attiva dal 19 febbraio 2018! L'iniziativa intende approfondire sul piano pratico-operativo la gestione delle gare telematiche di Lavori, Forniture e Servizi sotto soglia sul mercato elettronico nazionale della PA (MEPA), gestito da Consip, a confronto con i principali sistemi di acquisto regionali attivi in Lombardia (SINTEL), Toscana (ESTAR), Emilia Romagna (INTERCENT).

2° Giornata PARTECIPARE ALLE GARE CON IL BANDO TIPO "Dallo studio del Bando-Tipo alla compilazione del DGUE" Aggiornato con il nuovo Bando Tipo n.1 in vigore dal 6 gennaio 2018! L'iniziativa intende approfondire i principali adempimenti ed oneri documentali a cui sono normalmente sottoposti gli operatori economici che intendono partecipare alle gare d'appalto di Lavori, Servizi e Forniture, alla luce del nuovo Codice Appalti e delle Linee Guida dell'ANAC. Tra le novità che verranno trattate si segnala in particolare la nuova procedura negoziata sotto soglia e le modalità operative di applicazione del principio di "rotazione" e delle formule di calcolo dell'anomalia. Il tema verrà affrontato con un taglio teorico-pratico seguendo un percorso che parte dall'esame del nuovo Bando-tipo n.1 dell'ANAC, fino alla compilazione del Documento Unico di Gara Europeo del MIT (DGUE).

Per info contattare: Infoplus S.r.l. Via G. Cecchin 2, 36063 Marostica (VI) - Tel. 0424 470772

Come si partecipa alle gare d'appalto Corso di formazione per gli operatori economici - Docente: Giulio Delfino Il corso, di taglio operativo, esamina le questioni di maggiore interesse per gli operatori economici che intendono partecipare alle gare d’appalto indette dagli Enti Pubblici. Milano, 24 -25 maggio 2018 www.maggioli.it

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Appuntamenti

Corso di formazione sul "RECUPERO CREDITI" Attività resa sempre più strategica dal costante aumento delle complessità dei rapporti fornitore-cliente. Complessità che rende necessaria una FORMAZIONE specifica per coloro che in azienda si occupano del RECUPERO CREDITI. La Gestione Efficace del Recupero Crediti Telefonico svolta da OTTANTAVENTI è una FORMAZIONE in grado di: - fortificare la capacità di riconoscere e neutralizzare le resistenze e i meccanismi psicologici di difesa dei diversi tipi di interlocutori; - sviluppare l'efficienza e l'efficacia che derivano dalla conoscenza e dall’utilizzo di un tono e di una psicologia del linguaggio adeguati alle diverse situazioni; - migliorare la capacità persuasiva, che nasce dal saper utilizzare le tecniche negoziali; - potenziare la capacità di gestire le obiezioni e arrivare alla conclusione (con la "certezza" di ricevere il pagamento). IL PROGRAMMA DEL CORSO: www.ottantaventi.it/formazione-aziendale/corso-recupero-crediti-telefonico.htm Per maggiori informazioni: Corsi Milano 02 46712222 - Perugia 075 5004435 - Tel. 348 7071845

La nuova piattaforma MePA dopo le modifiche introdotte a febbraio 2018 Aggiornate le vetrine delle iniziative e le schede riassuntive, il motore di ricerca prodotti e la visualizzazione del catalogo. Il cruscotto “utente” personalizzabile. La gestione della RDO fino alla stipula del contratto in modalità elettronica Udine, 8 maggio 2018 - 9.00/14.00 Docente: Roberta Bertolani Sede: Udine Hotel Là di Moret - Viale Tricesimo 276 - Tel. 0432/545096 Per info: https://formazione.maggioli.it/checkout/cart/

Le altre tappe: Bari 15/05/2018 Palermo 22/05/2018 Genova 29/05/2018 Salerno 05/06/2018 Lamezia Terme (CZ) 19/06/2018 Pescara 26/06/2018

Gli affidamenti diretti e le procedure sotto-soglia dopo l’aggiornamento delle linee guida ANAC n.4 Videoconferenza on line a cura dell’Avv. Alessandro Massari 18 Aprile 2018 - dalle 10.00 - 12.30 Docente: Alessandro Massari Evento in fase di acquisizione delle iscrizioni /Iscrizioni Aperte Iscriviti subito e vai al carrello: https://formazione.maggioli.it/checkout/cart/ La videoconferenza, di taglio operativo, illustra le modalità di affidamento dei contratti sotto-soglia alla luce delle Linee guida ANAC n. 4, recentemente aggiornate al Decreto correttivo, nelle quali si sono fornite, tra l’altro, importanti indicazioni sull’applicazione del principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti, e delle verifiche dei requisiti negli affidamenti diretti. Saranno approfondite le procedure e gli atti necessari per gli affidamenti infra 40.000 euro, gli accorgimenti per garantire il pieno rispetto dei principi, insieme alle procedure negoziate con consultazione di più operatori economici (indagini di mercato, elenchi aperti, confronto competitivo) 21


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Novità in materia di detrazione IVA Con la circ. 17.1.2018 n. 1 l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alle modalità di esercizio del diritto alla detrazione dell’IVA

A cura del dott. Fabio Favino Dottore commercialista e revisore contabile Con la circ. 17.1.2018 n. 1, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alle modalità di esercizio del diritto alla detrazione dell’IVA, nonché alle modalità di registrazione delle fatture di acquisto. La relativa disciplina contenuta negli artt. 19 e 25 del DPR 633/72, è stata infatti modificata per effetto dell’art. 2 del DL 24.4.2017 n. 50 (conv. L. 21.6.2017 n. 96). Ai sensi dell’art. 19 co. 1 del DPR 633/72, il diritto alla detrazione dell’IVA sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile. Nella generalità dei casi, ai sensi dell’art. 6 co. 5 del DPR 633/72, l’imposta relativa alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi diviene esigibile nel momento in cui le operazioni si considerano effettuate. Fermo restando che l’esercizio del diritto alla detrazione è subordinato al realizzarsi dell’esigibilità dell’imposta, l’art. 2 del DL 50/2017 ha ridotto il termine entro il quale tale diritto può essere esercitato da parte dei soggetti passivi IVA. Ai sensi dell’art. 19 del DPR 633/72, nella formulazione vigente, il termine ultimo per l’eser¬cizio della detrazione coincide con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto. Inoltre in base al riformulato art. 25 co. 1 del DPR 633/72, le fatture d’acquisto e le bollette doganali devono essere annotate sul registro IVA degli acquisti: anteriormente alla liquidazione perio-

dica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione o al più tardi, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura, con riferimento al medesimo anno. Il disallineamento tra il termine di cui all’art. 19 del DPR 633/72, entro il quale esercitare la detra¬zione, e il termine di cui all’art. 25, entro il quale registrare la fattura d’acquisto, ha fatto emergere alcune criticità con particolare riferimento alla gestione delle fatture relative ad operazioni effettuate nell’anno d’imposta e ricevute nel successivo anno d’imposta. Stanti le difficoltà interpretative, l’Agenzia delle Entrate, con la circ. 17.1.2018 n. 1, ha chiarito che il coordinamento fra le due norme deve ispirarsi ai principi emersi nella giurisprudenza comunitaria (Corte di Giustizia UE 29.4.2004 causa C-152/02), secondo cui, ai fini dell’esercizio del diritto alla detrazione, occorre che siano verificati due presupposti: uno di natura sostanziale, ossia la circostanza che l’imposta sia divenuta esigibile ed uno di natura formale, consistente nel possesso della fattura da parte del cessionario o com¬mittente. Ne consegue che il dies a quo da cui decorre il termine per l’esercizio della detrazione deve essere individuato nel momento in cui si verifica tale duplice condizione. Pertanto, nel caso di una fattura con IVA divenuta esigibile nel mese di dicembre 2017, ricevuta dal cessionario o committente nel 2018, la detrazione può essere esercitata, previa registrazione della

fattura: nell’ambito delle liquidazioni IVA periodiche del 2018 o al più tardi, nell’ambito della dichiarazione IVA relativa al 2018, da presentare entro il 30.4.2019. La detrazione non può essere esercitata, invece, nell’ambito della liquidazione IVA del mese di dicembre 2017 (poiché in tale periodo non si era ancora verificato uno dei due presupposti per l’esercizio della detrazione IVA). Resta fermo per coloro che non avessero esercitato il diritto alla detrazione dell’IVA entro i termini sopra descritti, la possibilità di “recuperare” l’imposta a credito mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa “a favore”, entro il termine del 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (fermo restando l’obbligo di regolarizzare l’acquisto e l’applicabilità delle sanzioni per l’irregolare registrazione delle fatture d’acquisto). Con la circ. 17.1.2018 n. 1, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, con riferimento a un acquisto effettuato nel 2017 con fattura ricevuta nel 2018, la registrazione può invece avvenire, al più tardi, entro il 30.4.2019 (termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno di ricezione della fattura). Viene riconosciuta la possibilità di adottare soluzioni gestionali e informatiche che garantiscano i requisiti per una corretta tenuta della contabilità, consentendo un puntuale controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. Per info: f.favino@studiofavino.it 23


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