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Stefano “Senza voltarci indietro”

Ci sono viaggi e viaggi: quelli di piacere, quelli di lavoro; ci sono viaggi che sono la sola ancora di salvezza, anche a costo di mettere a repentaglio la stessa vita. Ma è proprio per questo che migliaia e migliaia di persone, ogni giorno, si spostano lungo tratte estenuanti e infinite perché il luogo che hanno sempre chiamato ‘casa’, ormai, non è più sicuro di mettersi su un barcone tra le onde impervie del Mar Mediterraneo.

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E una volta raggiunta la meta cosa troveranno? Braccia aperte e sorrisi di conforto, oppure, come purtroppo accade, muri alzati.

Per fortuna esistono persone che contribuiscono a sensibilizzare le persone su questa drammatica realtà, come Stefano Schirato, fotografo freelance che da più di vent’anni si occupa di tematiche sociali. Tra i suoi lavori, Migrazioni. La rotta balcanica (o, come definito dal titolo della sua mostra, One way only. Senza voltarci indietro) documenta le vite di chi fugge dal proprio paese nella speranza di un futuro migliore. Attraverso le sue fotografie Schirato mostra che dietro ad un ‘migrante’ c’è sempre una persona, un essere umano di pari dignità. E un nome.

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