VERSI INCONSAPEVO LI
Ulmus glabra Il caos quotidiano che spezza la mente, le vite spolpate dall'essere finte e noi a capofitto in corse mai vinte, nel buio che inghiotte futuro e presente. Gigante maestoso, tu resti silente. Ogni tua grinza dell'aspra corteccia è strenua saggezza, perpetua e perfetta. Il mondo scadere, osservi indulgente. Sei un arco del cielo, la voce del vento, sei l'ombra longeva che ripara dal tempo, la muta memoria del nostro passato. Rorida rocca, enigma vivente, di panica pace terrigeno tempio. Colonna portante del sacro creato.
34 • VOCI DA E PER IL PIANETA: IL VERDE





