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IPSE DIXIT
from MISSION 4 / 2020
by Newsteca

Gli scrupoli Gli scrupoli dei travel manager dei travel manager
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Dalle nostre interviste su Zoom emergono un approccio di cautela, ripartenza lenta, focus su assicurazioni e wellbeing dei viaggiatori d’affari. Ecco cosa ci hanno detto i responsabili del corporate travel sulle trasferte aziendali di quest’anno e del 2021
d i Paola Baldacci

«P rima partivamo “a cuor leggero”. Ora non si può». Questa frase della travel manager di Valagro, Casandra Pasquale, ci ha fatto molto riflettere in redazione. Che le aziende sentano maggiormente il “peso” del dovere di diligenza e abbiano chiesto ai loro uffici legali più informazioni sulle responsabilità nei confronti dei viaggiatori è conclamato. I temi di un rinnovato duty of care e di un sapient e risk assessment al centro delle travel policy, insieme alla necessità di ripartire

per i viaggi d’affari, hanno rappresentato il filo conduttore delle nostre interviste su Zoom condotte tra maggio e giugno. Da azienda leader nella produzione e nella commercializzazione di biostimolanti e specialità nutrizionali per l’agricoltura, Valagro si sposta in aree del mondo che sono state colpite dai picchi di pandemia più tardi rispetto all’Eur opa. Di qui un’elevata soglia di attenzione persistente: «Riprenderemo le trasferte con calma e molta cautela – continua Pasquale –: abbiamo predisposto un vademecum

con l’obiettivo di sottolineare le precauzioni da adottare quando si viaggia. Limitiamo però gli spostamenti, avendo constatato che molto lavoro può essere svolto da casa. Il nost ro è un approccio precauzionale e preferiamo per il momento utilizzare piattaforme che permettono l’home working e le riunioni online». Ad eccezione dei responsabili delle vendite che sono già ripartiti, quello del lavoro agile e delle videoconferenze che suppliscono a buona parte degli incontri vis-à-vis è un fattore che di fatto frena la ri
presa del business travel. «Dal momento che siamo riusciti a lavorare in smart working, le linee guida che ci arrivano dal quartier generale ci frenano nei viaggi. Fino a giugno 2021 non organizzeremo né eventi né missioni di lavoro. Fanno eccezione le trasferte “business critical need”: se c’è necessità di andare da un cliente, certamente si partirà. Ma ci a spettiamo un forte ridimensionamento», così Jole Zavatto, responsabile dei servizi generali al personale Italia, Europa centrale e Grecia d i Accenture. Insomma, si procede con molto scrupolo nella ripartenza. Puntualizzando su assicurazioni e servizi. In Cimolai Group, colosso mondiale e tutto italiano delle costruzioni in acciaio, la travel manager Martina Capovilla ci ha raccontato che d’ora in av anti farà molta più attenzione alle garanzie, come il trasporto aereo in un centro ospedaliero in un Paese durante il Covid19. Spiega: «La nostra polizza è già esaustiva in caso di pandemia, ma saremo scrupolosi sugli accompagnatori. Chiederò a tutti se hanno sottoscritto una polizza. Sarà sempre più necessario stimolare ad averne una. Poi dal 1° gennaio nel Regno Unito occorrerà obbligatoriamente . Un cambiamento importante anche dal punto di vista leisure e non solo del business travel. Non lo dimenticherò tra i consigli di viaggio dell’immediato futuro».
C ompliance garantita con l’agenzia
Per chi ha sempre viaggiato, anche durante il lockdown, come Edison, la travel policy è stata in fretta ridefinita. E Alferio Paolillo, che nelle sue funzioni ha anche quello del benessere in quanto responsabil e facility, services & wellbeing, pone l’accento sulla figura professionale dell’agente di viaggi a garanzia di sicurezza. La prenotazione attraverso l’intermediazione diventa testimone della compliance. «Abbiamo emesso linee guida che riguardano le trasferte domestiche

poiché l’internazionale è ancora fermo. La principale accortezza è quella di utilizzare esclusivamente il canale delle agenzie di vi aggio per prenotare. Questo perché è in grado di verificare i nostri protocolli e quelli governativi: l’agenzia dovrà aiutarci nei controlli». Va da sé che con un quadro di responsabilità così ampio, il ruolo dei nostri professionisti sia proiettato ad un’evoluzione. Per Sara Pavesi, travel manager di Sky TV, la funzione aziendale si avvia ad una più radicata trasversalità tra i reparti. «Sky sta co ndividendo con le consociate internazionali un progetto intitolato Care for People in cui ci occupiamo di come proteggere i colleghi durante i viaggi. Ecco, credo che la figura del TM diventerà strategica dal punto di vista consulenziale. Lavorando con HR e procurement, la mente e il braccio del nostro settore. In futuro parleremo con più convinzione di mobility management: questo coinvolgerà il welfare e la nostra intenzione è di spingere la flessibilità dello smart working». Il tema del lavoro flessibile torna, come vediamo, a più riprese. Non per tutti: Siae Microelettronica, multinazionale italiana e fornitore globale di apparecchiature per reti di telecomunicazione, non ha conosciuto alcuno stop da Covid-19 e i tecnici delle squadre di installazione hanno operato incessantemente. Nell’ambito dell’h otel programme, il suo travel manager, Marco Chiappano, per primo ha instaurato immediati protocolli di sicurezza inclusivi di camere esclusivamente singole, sanificazione continua e ristorante interno per la preparazione dei pasti, da servire rigorosamente in camera. Infine, ai primi di ottobre riparte anche il Giro d’Italia e per Rcs Media Group, che con Rcs Sport ne detiene la property, è l’indicatore della ripresa delle trasferte di giornalisti e staff della casa editrice. Se ne occupa Fabiola Molteni, responsabile dell’ufficio viaggi e giurata di Italian Mission Awards 2020, come tutti coloro di questo servizio. Spiega: «Anche noi abbiamo sperimentato lo smart working, ma tornare in ufficio è la notizia migliore: significa che la situazione sanitaria va verso una soluzione e soprattutto torniamo a organizzare eventi, dunque le missioni», osserva la manager. Ecco che la “corsa rosa” diventa il simbolo della ripartenza: l’itinerario 2020 origina a Palermo per concludersi a Milano. La stagione autunnale è inconsueta per la gara numero 103, tuttavia di questi tempi adattarci ad agende diverse è parte della nuova normalità. l
Tmc in primo piano
Alferio Paolillo: «La principale accortezza è quella di utilizzare esclusivamente il canale delle agenzie di viaggio per prenotare. Questo perché è in grado di verificare i nostri protocolli e quelli governativi: l’agenzia dovrà aiutarci nei controlli».
Meglio il virtuale
Casandra Pasquale: «Limitiamo gli spostamenti, avendo constatato che molto lavoro può essere svolto da casa. Il nostro è un approccio precauzionale e preferiamo per il momento utilizzare piattaforme che permettono l’home working e le riunioni online».