Anno 43, numero 156

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Una nuova Casa Famiglia Nel mese di ottobre del 2010 ha preso il via ad Adidome (Ghana), nella regione del Volta, la nuova Casa Famiglia per disabili promossa dall’Opera Don Guanella. Il terreno, donato dagli “Amici del Ghana” ONLUS, dista 70 Km da Abor, dove sorgono già i due centri per disabili “St. Theresa” e “St. Agnes”. Massimo Anzalone, cooperatore dell’Opera Don Guanella, inviato a coordinare i primi passi della nostra struttura, così ci scrive:

Sono però in buona compagnia, con un lavoratore, la cuoca, e poi i ragazzi Wonder, Agia, Bengiami e Eden. Il nostro obiettivo è quello di stare con loro e aiutarli a essere il più possibile autonomi. Viviamo tutti in comunità, in una piccola Casa Famiglia e i nostri ritmi di vita quotidiana sono proprio quelli di una famiglia. Alla mattina, dopo la sveglia, la pulizia della camera e la doccia, facciamo colazione insieme. La colazione, come gli altri pasti, è preparata dalla cuoca aiutata da un ragazzo a turno nelle operazioni di apparecchiare e sparecchiare, lavare le tazze ecc. Poi c’è un momento di preghiera e l’inizio delle attività al Centro. Con i ragazzi stiamo cominciando a fare i lavori di pulizia, di sistemazione delle attrezzature e stiamo organizzando l’orto con i pomodori, l’insalata, le carote, le cipolle. Dopo il pranzo iniziano le attività scolastiche e manuali (come la realizzazione di cesti in paglia, di sgabelli, di scope), ma non mancano ampi spazi dedicati al gioco e allo sport; il pomeriggio si conclude con una bella doccia ristoratrice.

Ci ritroviamo tutti per la cena, seguita da un momento di condivisione (giochi, tv…), di preghiera e quindi tutti a nanna! Cosa abbiamo da fare in un prossimo futuro? Dovremo completare la falegnameria, costruire una casa per accogliere gli operatori, i ragazzi disabili, i religiosi, le attività e magazzini; dovremo inoltre realizzare un pozzo per l’acqua con relativo serbatoio, una struttura per gli animali (maiali, capre, galline, conigli, ecc.) e la recinzione in muratura attorno al complesso. Dobbiamo anche creare una casa, la “Good samaritan home for mentally challenged”, destinata ad accogliere una cinquantina di bimbi disabili dai tre ai quindici anni, già integrati nel progetto. Insomma c’è veramente tanto da fare! Potremo realizzare queste opere solo con l’aiuto di tante persone sensibili e generose. Potete anche voi darci una mano e sostenerci con il vostro aiuto materiale e spirituale? Vi ringrazio di cuore e vi saluto con un grosso abbraccio. Anzalone Massimo

Progetti per le missioni...

Carissimi amici, ormai dal mese di ottobre siamo operativi nella nuova casa in Adidome e stiamo cercando di mettere le basi per lo sviluppo futuro di questa casa. Non è per niente semplice partire da zero: al “St. Theresa Center” di Abor, dove ero prima, c’erano tutte le comodità possibili, qua non c’è niente. In effetti, qualcosa c’è: una piccola casa, delle camere esterne per i ragazzi e uno stabile non finito per la falegnameria.

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