Qui Ticino... a voi missionari, Anno 52, numero 190, giugno 2020

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Progetti per le missioni... gliere la quota mensile dagli alunni per pagare gli insegnanti e la scuola non ha fondi extra, io devo pagare almeno una parte del salario agli insegnanti, perché sono tutti con figli. I mariti non tutti hanno lavoro e qualcuno che aveva un impiego, al presente per ordine del governo non lavorano. Già prima io dovevo pagare il salario a tre insegnanti, perché essendo gli alunni poveri, non si può far pagare rette mensili alte. Per cui io sono tra l’incudine e il martello. Con tutta la miseria nel paese, non posso lasciare la gente con cui lavoro nell’estrema miseria. Noi coltiviamo i terreni soprattutto a risaie (comperati molti anni fa, quando i prezzi erano irrisori) ma nel periodo in cui non si semina il riso si coltiva granoturco, piantine di mostarda per l’olio e patate. A parte abbiamo l’orto per le verdure che consumiamo noi in parrocchia e i bambini dell’ostello e durante i ritiri con i vari gruppi, seminari con i giovani e in occasione di feste con i bambini (ad esempio per la premiazione al termine della scuola...), dato che molti di loro vengono dai villaggi lontani. Ci sono inoltre le spese per il mantenimento delle istituzioni parrocchiali (chiesa, community center o oratorio, ostello, canonica...), qui la gente dà il loro piccolo obolo, ma è molto di più quello che dà la chiesa di quello che riceviamo. Senza contare quello che dò io con gli aiuti: adozioni a distanza, progetti, aiuti a studenti poveri, cure mediche omeopatiche, cure degli ammalati poveri per le medicine e per eventuali ricoveri in ospedale... Noi preghiamo, io cerco di far capire alla gente come questa sia una calamità universale, di cui non c’è nessun precedente nella storia (seguo molto in internet), e che dovrà passare ancora del tempo prima che si possa arrivare a un certo stop o a una riduzione visibile di questa tragedia immane. Ci vorranno ancora alcune settimane poi forse dovrebbero diminuire i casi e il numero dei morti nel mondo. Solo Dio potrà fermare questo flagello dell’umanità. L’ateismo pratico, l’indifferenza religiosa, la certezza che la scienza può fare tutto è così sfatata e dimostrata da questo virus, per il quale non si è ancora trovato il rimedio. Forse è stato trovato, ma prima che si arrivi all’uso e alla diffusione, i morti continueranno. Anche l’eccessivo edonismo-consumismo, l’eccessivo turismo (vacanze in tutto il mondo, anche tre o quattro periodi all’anno) dei benestanti Italiani, Europei e Americani e altri, dovrà per forza terminare. Non mancano neanche qui i ricchi e i benestanti che sprecano e non pensano ai poveri e agli ammalati. Chissà se dopo questa piaga ne venga un’altra e poi la fine del mondo. Quello lo sa solo Dio, ma noi dobbiamo stare preparati, così ci ha detto il Signore Gesù nostro Salvatore. Io seguo sempre i dati relativi al Covid-19 anche

quelli della Svizzera... Pregate per noi e per questo Bangladesh che dovrà affrontare un anno o due in estrema povertà. La povertà del Bangladesh è nota a tanti, ma durante e dopo il Covid-19 la povertà sarà all’apice, già è iniziata per le categorie più deboli e che vivono alla giornata. Pregherò per voi tutti. Notizie dell’ultima ora: il Bangladesh, che ha già il grave onere di curare gli ammalati di coronavirus, dal 20 al 21 maggio è stato colpito da un ciclone, iniziato in India, molto distruttivo sulla Baia del Bengala. Ci occorre il vostro aiuto! La Vergine Madre protegga tutti dal coronavirus e da ogni male. padre Arturo Speziale

Questa è la chiesa principale della nostra parrocchia dedicata a Maria Madre e Protettrice, chiesa costruita nel 1972 ma rinnovata e ristrutturata di recente. La chiesa è piccola per contenere tutti i fedeli dei 18 villaggi che formano la parrocchia, per cui nelle Solennità come Natale, Pasqua, Cristo Re e durante il grande pellegrinaggio alla Madre Protettrice le celebrazioni si fanno all’esterno, decorando l’ambiente e usando amplificatori potenti.

Dal 25.03.2020 anche in Bangladesh il governo ha imposto molte restrizioni con stretto controllo, pena multe e punizioni: scuole, chiese, moschee e templi chiusi al pubblico, pochissimi mezzi di trasporto possono circolare, molte industrie, anche molte aziende tessili chiuse, importoesporto chiuso, i prezzi stanno aumentando, non c’è produzione, tutti dovremo soffrire per l’eccessivo consumismo del passato.

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