La Riviera n°26 del 24-06-2012

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Cesare, do you speak english? MASSIMO PETRUNGARO ronia della sorte, dopo Cesare (Caio Giulio), un altro è chiamato, duemila anni dopo, alla conquista della Britannia. Tocca a Prandelli, Cesare per l’appunto, il compito di guidare la propria legione contro l’Inghilterra di una vecchia conoscenza del calcio italiano come Roy Hodgson. Italia Inghilterra è l’ultimo quarto di finale di Euro 2012. Che avversario dobbiamo aspettarci stasera? E soprattutto, è congeniale al nostro sistema di gioco e ai nostri giocatori? Non è sicuramente la miglior Inghilterra che ricordiamo, ma i Leoni sono sempre un osso duro. Arrivati quasi in sordina a questa fase finale e ancor più nei quarti, rischiano, senza troppi giri di parole, di essere la vera sorpresa del torneo. Non vincono una competizione internazionale dai mondiali giocati in casa nel '66, un’eternità. Speriamo, certo, che i loro sogni di gloria si infrangano stasera contro Buffon e compagni. Nei giorni scorsi De Rossi ha analizzato con piglio autorevole la formazione inglese. «È una squadra con un’impronta italiana visto che fino a poco

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tempo fa è stata guidata da un tecnico italiano ed ora in panchina siede un mister che conosce bene il nostro calcio. E poi c’è gente di caratura internazionale come Gerard, il mio idolo, Terry, Lampard, Rooney. E non dimentichiamoci che sulle fasce hanno giovani validi tecnicamente in grado di saltare l’uomo. Dovremmo stare attenti, di certo l’Inghilterra non la scopriamo adesso». Lo stesso tono è stato usato da Josè Mourinho, uno che ha vinto sia da noi che Oltremanica. Ha il cuore diviso a metà Fabio Capello, per quattro anni sulla panchina inglese. Per quanto riguarda le formazioni, Prandelli dovrebbe confermare nove undicesimi della squadra vista contro l’Eire. Fuori Chiellini per infortunio, il tecnico di Orzinuovi ha due possibilità: o dentro Bonucci, oppure arretrare nuovamente capitan Futuro. In quest’ultimo caso ci potrebbe essere l’inserimento di Nocerino in mediana per dare dinamismo ad un centrocampo forse troppo compassato. Rischiano anche Thiago Motta e Di Natale con le quotazioni di Diamanti e Balotelli in crescita. Probabilmente si partirà con una formazione più coperta e più “fisica” per poter contrastare al meglio le folate inglesi e la loro pericolosità sul gioco aereo. Anche oggi

sarà fondamentale l’apporto di Pirlo, che se riuscirà a non farsi ingabbiare e al contempo a liberare al meglio le punte allora potremmo dire la nostra. Balzaretti, dopo la bella prova offerta contro gli irlandesi, dovrà ripetersi in fase propulsiva stando però ben attento alle chiusure. ‘'assenza di Chiellini è pesante, da chi verrà sopperita capiremo allora le vere intenzioni di Prandelli. Per l’Inghilterra solito 4-4-1 che diventa 4-3-3 in fase di attacco. Le speranze della qualificazione sono affidate al bomber del Manchester United, Wayne Rooney. La sua rete contro l’Ucraina nell’ultima partita del girone D è risultata fondamentale non solo per la vittoria quanto per il passaggio del turno come prima. Non due ma quattro occhi quindi sull’attaccante inglese che fa della rapidità e di una tecnica sopraffina le sue armi migliori. Rooney ci rispetta e forse un po’ ci teme. Lo si capisce dalle dichiarazioni della vigilia definendoci una nazionale temibile e ben organizzata. Dello stesso avviso l’estremo difensore Hurt, che mette in guardia i propri compagni su Balotelli, suo compagno al Manchester City. E dopo duemila anni oggi assisteremo ad un’altra battaglia campale, sperando di poter riscrivere un'altra pagina del De bello Gallico. DOMENICA

24 GIUGNO 2012

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