La Riviera n°51 del 15-12-2013

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ECCELLENZE

Stocco di Mammola Alagna - Spanò n trent’anni l’azienda Alagna-Spanò è riuscita ad eccellere nella lavorazione, nella vendita e nella distribuzione del migliore stocco di Mammola. La ditta, a conduzione familiare, nata nel1987, è cresciuta fino a diventare un’istituzione dello Stocco e trasformando Mammola nel paese dello Stocco. I segreti del loro successo sono Qualità del prodotto e fedeltà alla lavorazione tradizionale, oltre ovviamente all’acque di Mammola, base principale per le sue proprietà oligominerali che rendono lo stocco di ottima qualità. Per quanto riguarda il rispetto e il legame alla tradizione la famiglia AlagnaSpanò ha voluto mantenere immutato il sistema di lavorazione del stocafisso. Ha infatti deciso di continuare ad ammollare lo stocco in modo antico e tradizionale rispettando gli antichi usi. Ma non finisce qui. È stato deciso anche di non utilizzare macchinari industriali e di tagliare in maniera artigianale, cioè con il solo supporto delle roncole, lo stoccafisso. Sono tutti dettagli che accrescono l’unicità e la Qualità del prodotto offerto sui banconi dei punti vendita e nei ristoranti che rifornisce la ditta AlagnaSpanò. L’azienda è uno dei soci del Consorzio Stocco di Mammola che garantisce quindi il prodotto distribuito. Da tre anni è stato aperto un negozio della ditta proprio all’uscita dello svincolo di Mammola sulla Jonio-Tirreno. Qui troverete la stessa cortesia e professionalità che trovereste incontrando Domenico, Maria Carmela, Alessandro e Giuseppe a Mammola. Il mantra della ditta è sempre massima attenzione ai desideri dei clienti. Ed è per questo che una volta l’anno i proprietari si recano personalmente in Norvegia, alle isole Lofoten, a scegliere il migliore stoccafisso da proporre a ristoranti, pescherie, supermercati e privati. La genuinità è solo una delle tante qualità che si percepiscono subito in quest’azienda e anche il sito mostra come la famiglia si dedichi a quest’attività con amore e cura. È un sito on line caldo, curato nei dettagli e in cui troverete anche tante ricette per rendere ancora più gustoso lo stocco mammalese.

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LA SELEZIONE Una volta l’anno i proprietari si recano personalmente in Norvegia a scegliere il migliore stoccafisso da proporre a ristoranti, pescherie, supermercati e privati.

Stocco alla Mammolese INGREDIENTI per 4 persone: 1 Kg di "Stocco di Mammola" spugnato a pezzi, 1 Kg di patate, 1 cipolla rossa, 4 peperoni essiccati (di resta), 1 Kg di pelati, olio d'oliva, olive in salamoia.

LA LAVORAZIONE Una volta giunto a Mammola, lo stocco essiccato intraprende la lavorazione nei laboratori delllo spugnaggio, che gli consentiranno di tornare morbido e succulento, pronto da gustare nei migliori ristoranti PREPARAZIONE: In un tegame di terracotta fate soffriggere nell'olio la cipolla affettata. Mettete poi i pelati e fate cuocere a fuoco lento per circa 5 minuti. Salate e aggiungete le patate a spicchi e dopo pochi minuti lo stocco a pezzi insieme alle olive e peperoni. Lasciare cuocere a fuoco lentissimo senza mescolare ma agitando l'intero tegame, per 20 minuti. Spegnere il fuoco e dopo aver fatto riposare per qualche minuto servire. A piacere si possono aggiungere con lo stocco le ventresche (trippiceji) del pescestocco.

Entrando a Mammola troverete il comododissimo punto vendita

a 50 mt dal parco giochi

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Parlando

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LA SETTIMANA

5.000.000

di euro, questa è la cifra che il ministro della Giustizia, Rosanna Canciellieri, ha annunciato di aver trovato per finanziare i lavori per il nuvo Ucciso in un agguato a Platì un giovane di 27 anni tribunale di Reggio. La struttura che spicca sulla Un ragazzo di 27 anni, Pasquale Criaco, è stato ucciso nella notte tra lunedì e martedì intorno a mentre rincasa a Platì. Il giovane, originario di Africo, aveva una pompa di benzina a città dello Stretto, la domina, è in cantiere dal 2005. mezzanotte Bovalino. Lo hanno sorpreso mentre rincasava e gli hanno sparato con un fucile caricato a pallettoni. Tra il comune reggino e la Bentini, la ditta che le prime ricostruzioni degli investigatori l'automobile di Criaco è stata affiancata da quella dei suoi assassini che avrebbero aperto il fuoco sul 27enne. Il 27 enne sarebbe stato raggiunto da stava realizzando i lavori, si è giunti a uno scontro Secondo 4-5 colpi di fucile caricato a pallettoni. L'agguato è scattato in una zona molto buia e isolata lungo una strada provinciale. Il mezzo di Criaco è stato affiancato da un'altra automobile dalla quale insostenibile. L’azienda infatti ha chiesto al stati sparati i colpi di fucile. La vittima ha poi perso il controllo del mezzo.Le indagini sull'omicidio vengono condotte dai carabinieri del Gruppo di Locri. tribunale la risoluzione del contratto di appalto per sono Un'automobile, un’Audi A3, è stata trovata pochi giorni dopo bruciata. è stata rinvenuta nelle campgane di Bovalino. Si attendono i risultati della scientifica. inadempimento da parte del Comune. La roccellese, Claudia Macrì, CARTOLINE condannata per concussione MERIDIONALI Antonio Calabrò

Mar Tirreno, Bagnara È questo mare che si restringe e si strozza e via diventa Stretto e fiume e confluisce nell’altro, e questa unità di mari che ci rende periferia acquatica e lingua di terra distesa nell’azzurro. E questa nostra Calabria bella da un punto all’altro, che vorresti rapirla come si rapiscono le vergini, ma che vergine non è, e che tutti i giorni dell’anno prende la sua bellezza e ce la dona sapendo che non la lasceremo mai, come innamorati accecati e matti.

Claudia Macrì, la vigilessa aggredita nei mesi scorsi nella metropolitana di Roma, torna a far parlare di sè. La donna,nata a Buenos Aires ma vissuta a Roccella Jonica, è stata accusata e condannata di aver sottratto due borse ad un ambulante in Piazza di Spagna, dove presta servizio da 9 anni. La condanna in primo grado a due anni e otto mesi per concussione è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Secondo quanto riportato dal venditore ambulante la vigilessa gli avrebbe rubato due imitazioni di Prada e le avrebbe nascoste nella sede dell'ambasciata di Spagna. Mentre secondo la Macrì: «A quell’ambulante non ho rubato quelle due borse false, gliel’ho sequestrate e l’ho subito segnalato via radio, ma poi le ho lasciate all’ambasciata spagnola perché la sala operativa mi ha mandato in via Mario de’ Fiori per un altro intervento». La vigilessa si difende, ipotizza anche un complotto e ha dalla sua commercianti e istituzioni, ma nulla è servito. Il giudice ha ritenuto che la versione dell'accusa fosse più credibile. Lei annuncia battaglia e il ricorso in appello.

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Riace non è più il paradiso dei migranti? Alcune decine di migranti domiciliati a Riace, nella Locride, nell’ambito del “Progetto Africa”, hanno bloccato in entrambe le direzioni la statale 106 per protesta. Alcuni di loro hanno esposto cartelli con scritto “No al razzismo”, “siamo qui perché vogliamo il cibo”. In entrambe le direzioni si sono formate lunghe file di veicoli. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. La situazione, al momento, sotto l’aspetto dell’ordine pubblico, è tranquilla. Putroppo questo è solo l’ennesima protesta messa in atto dai migranti che lamentano le condizioni in cui sono costretti a vivere. Riace però è sempre stato un centro d’eccellenza per l’ospitalità offerta ai profughi africani. Evidentemente le condizioni stanno cambiando e queste prese di posizione degli immigrati ne sono un segno chiaro. Che cosa starà accadendo nel paradiso dei migranti?

TRADIZIONI

Ho lottato contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l'ideale di una società libera e democratica nella quale tutti possano vivere uniti in armonia,con uguali possibilità. Questo è un ideale per il quale spero di vivere e che spero di ottenere.Ma,se necessario,è un ideale per il quale sono pronto a morire. Nelson Mandela

La nuova 106 Marina di Gioiosa-Locri nasconde un pericolo per gli automobilisti Non so se altri lo abbiano fatto ma credo che sia di estrema urgenza segnalare la pericolosità di due "giunture" irregolari e dislivellate presenti sulla nuova ss 106 che porta a Gerace e Ospedale di Locri , inaugurata poco tempo fa. Specialmente la seconda giuntura è così dislivellata che pur viaggiando ad una velocità ragionata fa sobbalzare l'autovettura ed i viaggiatori: all'impatto sembra che la macchina sbatta contro un muretto, un impatto fortissimo che potrebbe provocare danni alle persone, alla macchine e non è escluso che ad una maggiore velocità possa provocare lo sbandamento della macchina o provocare rotture su parti

importanti della stessa (ruote, assi ecc.). A me è capitato stanotte, ho scelto di percorrerla per la prima volta (per urgente necessità), guidava con moderazione mia figlia, che paura all'impatto improvviso! Un pericolo assolutamente non percepibile. Poi all'ospedale mi hanno raccontato che la sera prima era capitato ad un'ambulanza che trasportava al pronto soccorso una donna di Mammola, sono sobbalzati tutti con pericolo dei trasportati e della paziente. Credo che il caso venga segnalato alle Autorità preposte per risolvere subito il grave problema, anche a costo di sospendere il transito. (Vincenzo Logozzo)

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com 1) LA NUOVA STATALE 106 MARINA DI GIOIOSA-LOCRI NASCONDE UN PERICOLO PER GLI AUTOMOBILISTI

2) UCCISO IN UN AGGUATO A PLATÌ UN GIOVANE DI 27 ANNI

3) TENTATO OMICIDIO A CAULONIA, ARRESTATO UN TRENTADUENNE

4) CICLONE NETTUNO POTEVA ESSERE UNA TRAGEDIA Caro sindaco di Antonimina Le chiediamo di sostituire il nome del suo paese. L’Anas l’ha già fatto sulla segnaletica della nuova ss.106 trasformandola in Antominina. Lo chiediamo a Lei perché se l’Anas per correggere questo errore impiegherà quanto sta impiegando a realizzare lastatle stiamo freschi.

5) SAN LUCA, ARRESTATI L’ATTIVISTA ANTIMAFIA ROSY CANALE E L’EX SINDACO GIORGI

6) CLAUDIA MACRÌ, LA VIGILESSA DI PIAZZA DI SPAGNA, CONDANNATA PER CONCUSSIONE

7) RICOSTRUZIONE LUNGOMARE «VANNO REALIZZATE SCOGLIERE FRANGIFLUTTO E PALIFICAZIONI

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IDEE REGALO

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l Natale é la festa della famiglia, dello stare insieme, del ritrovarsi. Mai come in questa occasione ci si riunisce con i propri cari con la gioia nel cuore attorno a una tavola ben imbandita. Al Minuetto potrai gustare i migliori piatti della tradizione lasciandoti avvolgere da un'atmosfera magica e familiare. Il tutto scandito da un buon bicchiere di vino per poi concludere con un delizioso dolce fatto in casa, prettamente natalizio! Enzo ed il suo staff di cucina, MICHELE & MADDALENA, hanno creato un menù facendosi ispirare da alcuni ingredienti base della tradizione ITALIANA per le feste natalizie. Partendo quindi da ingredienti poveri come il cavolfiore, il baccalà, la verza hanno creato i piatti abbinando degli ingredienti più” nobili” come il tartufo bianco del pollino, il salmone, i funghi porcini. Il menù proposto per il PRANZO DI NATALE il 25 dicembre, inizia con un AMUSE-BOUCHE, che significa in italiano diverti bocca, un piccolo entrè offerto per stuzzicare l'appetito: Un bocconcino di baccalà Giraldo in tempura di semi di papavero su misticanza e cipolla di tropea in aceto di lampone. Si passa poi agli antipasti Velluta di cavolfiore al finocchietto selvatico e riccioli di salmone affumicato BIO KENMARE e un Fagottino di verza ripieno di spinaci di campo, salsiccia battuta al coltello su crema di carote al curry Il primo invece vede dei TORTELLI (rigorosamente fatti dai nostri chef) di guancia di manzo lucidati con burro di alpeggio, erbe aromatiche e tartufo bianco La Faraona Brasata con Funghi porcini e verza invece il secondo piatto . Infine il Dolce, utilizzando un ingrediente tipico delle feste natalizie quale il TORRONE, verrà servito un Croccante al Torroncino. Enzo consiglia, in abbinamento al menù due Vini Rossi, un Morellino di Scansano della TENUTA GHIACCIO FORTE della cantina Catello Romitorio oppure un NEBBIOLO DELLE LANGHE di CAVALLOTTO . Quest'anno regalati un momento di benessere culinario, festeggia il tuo Natale al Minuetto. Un pranzo unico e indimenticabile da assaporare con le persone a cui vuoi bene. Minuetto-Il Lusso della Semplicità Vi augura BUONE FESTE

É gradita la prenotazione 0964/20884 - 380/4738413

Quest'anno

regalati un pranzo unico RISTORANTE MINUETTO Via Vittorio Veneto, 13 Locri Info: 0964/20884 - 380/4738413 Website: www.ristoranteminuetto.com Mali: info@ristoranteminuetto.com

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Il Centro Studi Leopardi di Siderno

1) RECUPERO ANNI SCOLASTICI Possibilità di conseguire un diploma di scuola superiore di 5 anni (in 1 o 2 anni al massimo) per qualsiasi indirizzo scolastico. Anche scuola elementare e scuola media.

Impariamo con la pratica CHIARA CURCIARELLO laurea in Economia e Commercio, si occupa dell’area amministrativa

EMILIANA PEDULLÀ, dottoressa in Scienze Politiche, è la responsabile commerciale

3)PRONTO SCUOLA Ripetizioni a distanza (comodamente da casa con Skype) con dicente su qualsiasi materia di qualsiasi indirizzo di scuola o di università. 4)DOPOSCUOLA Aiuto nel fare i compiti per ragazzi di tutte le età e gli ordini di scuola

Lo scopo principale del lavoro del Centro è quello di far apprendere un metodo di studio ai propri allievi e per farlo si basano sui principi di John Dewey. Seguendo gli insegnamenti del pedagogista americano i professori si impegnano per aiutare gli alunni ad apprendere in maniera attiva Centro Studi Leopardi di Siderno sta crescendo. È da poco divenuto maggiorenne. Nato come centro per il recupero anni scolastici per medie e superiori oggi ha ampliato la sua offerta, sono 18 i servizi a vostra disposizione presso questo istituto. A trainare il cambiamento le nuove tecnologie e la voglia dei docenti a non limitarsi al superamento di un esame. Lo scopo principale del lavoro del Centro è quello di far apprendere un metodo di studio ai propri allievi e per farlo si basano sui principi di John Dewey. Seguendo gli insegnamenti del pedagogista americano i professori si impegnano per aiutare gli alunni ad apprendere in maniera attiva. Pratica più che teoria. Iscriversi al Centro Studi Leopardi significa potersi confrontare con un modo nuovo di intendere l’apprendimento, distante da quello scolastico. Le lezioni si svolgono con il supporto degli ultimi ritrovati tecnologici per la didattica: piattaforme per l’elearning; videoproiettori; lavagne interattive multimediali. È possibile inoltre richiedere lezioni in videoconferenza, tramite skype, o in differita. Se poi siete dei diplomandi e vi state per affacciare al mondo universitario vi aspettano dei professionisti per prepararvi ai test delle facoltà a numero chiuso. Ci sono inoltre corsi d’inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo con certificazioni Trinity e Cambridge. Avrete la possibilità di conseguire il patentino Ecdl. Questi sono ormai divenuti dei corsi indispensabili per

Il

DOMENICO GARREFFA, dottore in Scienze della Formazione, professore di italiano, storia e informatica

2) LEZIONI PRIVATE Ripetizioni individuali, in presenza con docente, su qualsiasi materia di qualsiasi indirizzo di scuola o di università.

5)IMPARARE A STUDIARE (GRUPPI DI STUDIO ORGANIZZATO) Studia in gruppo con i tuoi compagni, aiutato da un tutor che ti insegna le corrette tecniche di studio per ciascuna materia. 6) SCUOLA DI LINGUE (UNIVERSITARIA) Corsi di INGLESE, FRANCESE, TEDESCO, SPAGNOLO, RUSSO, per conseguire Certificati Internazionali riconosciuti (Trinity, Cambridge, ecc.)

chi è in cerca di lavoro al giorno d’oggi. Ma il Centro Studi non è solo una scuola o un’industria sforna certificazioni. I docenti e il personale si trova infatti spesso ad avere a che fare con persone demotivate, che hanno già sperimentato i classici sistemi di’istruzione e ne sono rimasti delusi. Quindi prima ancora di iniziare un percorso di apprendimento della materia si fa un lavoro di motivazione dello studente e lo si riporta a credere nell’importanza e nelle infinite possibilità che la conoscenza gli può offrire. Non bisogna pensare però che l’offerta dell’istituto sia rivolta solo a giovani e allievi. Il Centro Studi infatti ha ideato anche un percorso di formazione per docenti. Sono stati infatti attivati corsi per insegnare come utilizzare le piattaforme di e-learnig, le LIM e tutti quei nuovi supporti che si stanno diffondendo nelle scuole. Dal prossimo anno inoltre saranno attivati dei laboratori di didattica sul territorio. Alla base di questo progetto ovviamente il principio primo portato avanti dal Centro Studi, imparare con la pratica. Gli allievi saranno portati in varie aziende, a seconda del corso prescelto, e studieranno seguiti da un docente. Non si tratta del solito stage, ma di un lavoro di formazione più completo. Gli studenti si troveranno davanti a dei problemi legati al lavoro e con il docente impareranno ad affrontarli. Nuove prospettive per apprendere e riavvicinarsi allo studio, questo è ciò che offrono il Centro Studi Leopardi e il suo personale altamente qualificato.

7)SCUOLA DI COMPUTER a)Corsi di ECDL; b) Corsi di alfabetizzazione informatica (anche per anziani); come si usa e cosa si può fare con il computer; c) Corsi di grafica; d) Corsi di Autocad; e) Corsi di programmazione. 8)SCUOLA DI ANIMAZIONE Corsi per: a) Animatore feste; b) Esame animatore turistico; c) DeeJay; tenuti personalmente dal grande Emiliano Events.

9)SERATE QUATTRO PASSI AL MESE Divertimento organizzato con 4 serate al mese a)Karaoke; b) Giochi di ruolo; c) Cineforum; d) Giochi di animazione. 10) PREPARAZIONE PER I TEST NC Corsi di preparazione per superare i test di ingresso nelle facoltà università a numero chiuso: Medicina, Veterinaria, Architettura, ecc. 11)PROJECT MANAGEMENT Corsi per imparare a creare e gestire progetti, nel campo dell'edilizia, del turismo, degli eventi culturali, ecc.

Centro studi Leopardi Siderno (RC) C.so Garibaldi, 5 Cell.: 345 - 8888.275 - 0964 / 38.84.72info@centrostudileopardi.it - www.centrostudileopardi.it 18) ESAME DI AVVOCATO Corsi di preparazione con: lezioni, esercitazioni con numerosi Case Studies tenuti da professionisti qualificati di riconosciuta esperienza sul campo

17)PREPARAZIONE AL TFA Corsi di preparazione agli esami per il Tirocinio Formativo Attivo per i futuri docenti della scuola italiana.

16) UTILIZZO DELLE PIATTAFORME DI ELEARNING Corso per imparare a utilizzare le più diffuse piattaforme di e-learning (Moodle, Docebo, ecc.) per l'insegnamento a distanza.

15)LIM (LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE) Corso per imparare a usare la lavagna LIM in particolar modo per la preparazione delle lezioni nel proprio ambito/materia di insegnamento.

14)CREAZIONE DELLA MAPPA CONCETTUALE PER LA MATURITÀ Corso su come si realizza la Mappa Concettuale per la maturità. Scelta del TEMA e degli argomenti collegati per ogni materia e impostazione del proprio discorso DOMENICA

12)COME SI SCRIVE LA TESI DI LAUREA Corso su come si spostano i margini, le note, l'indice, i paragrafi, i capitoli, la bibliografia, ecc. nella tesi di laurea. 13)COME SI SCRIVE IL TEMA DI MATURITÀ Corso su come si imposta e si scrive il tema di maturità 8Attualità, Letterario, Storico, Saggio breve).

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LA SETTIMANA L’EDITORIALE di Antonio Tassone

La repressione da sola nonsconfiggerà la ndrangheta opo 20 anni, una professionista della politica, come Dl'on. Rosy Bindi (eletta nella nostra regione) si accorge che la Calabria ha davvero bisogno di una "legge speciale". Non serve però, cara on. Bindi, una legge di sola "repressione" tanto per limitare o sconfiggere la criminalità organizzata (che c'è e va combattuta) ma servirebbero, nella stessa legge, alcune misure speciali per rilanciare l'economia o lo sviluppo occupazionale del nostro territorio. In una Regione come la nostra c’è il problema delle interdittive antimafia. Siamo d’accordo con il presidente di Confindustria, Andrea Cuzzocrea, quando propone l’istituzione delle white lists obbligatorie in qualunque settore imprenditoriale. Tra il 2007 e il 2012, lo ricordiamo, sono stati presentati 170 ricorsi, di cui 111 giunti a sentenza, il 45% delle quali è di accoglimento. Provo io allora a suggerire all’on. Bindi alcune cosa da fare. E non ci vuole molto per farle senza farci passare sempre come la “pecora nera” delle regioni italiane.

Intanto, cara Rosi Bindi, serve una necessaria riduzione della pressione fiscale sui cittadini soprattutto quelli residenti nei comuni sciolti per mafia e attualmente oggetto di commissariamento, servono aiuti alle imprese con la concessione di sgravi fiscali per le nuove assunzioni (ancora maggiori per quelle a tempo indeterminato), la creazione di due-tre nuovi call-center con l’assunzione di qualche migliaio di giovani al di sotto dei trent’anni, serve poi fare pressing sulla Banca d’Italia perché il sistema creditizio eroghi fondi per le imprese più virtuose del nostro territorio ed anche per quelle di nuova creazione. Infine, bisogna attivarsi per far nascere in Aspromonte una scuola militare per volontari dell’Esercito che avrebbe così una duplice funzione: sia quella di garantire un futuro dignitoso per quei giovani disoccupati che così si avvicineranno a uno Stato da molti di loro considerato attualmente come “nemico”, e sia per porre in essere un effettivo e necessario controllo dell’impervio territorio aspromontano. Ricordo alla Rosy Bindi ed ai suoi colleghi che solo dando lavoro, dignità e benessere ai calabresi ed alla popolazione locridea si può pensare di limitare il fenomeno mafioso. Tutto il resto sembra il copione di un film già visto che purtroppo con gli stessi attori ed attrici di sempre (compresa Lei) non avrà mai fine. E sottolineo.. purtroppo.

La ndrang Nonostant Rosy Bindi promise che sarebbe stata una di loro, che avrebbe messo il suo incarico di presidente del partito a disposizione della gente di Calabria elaborando insieme a loro un “progetto” di riscatto di questa nostra Terra. Passata la festa, gabbato il Santo. Nessuna, proprio nessuna, di quelle promesse è stata mantenuta.

ILARIO AMMENDOLIA osy Bindi , presidente della commissione parlamentare antimafia è venuta a Reggio Calabria. Se avessi la voglia di scherzare direi che l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto. Perché un delitto c'è sicuramente stato. Non c'è stato spargimento di sangue ma la “cultura mafiosa”, e anche di peggio, c'è stata tutta. Un anno fa Rosy Bindi chiedeva alla nostra gente un voto per farsi rinominare in Parlamento su cui scranni siede da una trentina di anni. In Toscana, suo collegio naturale, ovviamente già la conoscevano e non aveva speranza. Così è “scesa” in Calabria e ha chiesto di essere indicata come parlamentare. Si sa, noi calabresi siamo generosi, a volte, un po' sciocchi e creduloni, quasi sempre, disponibili a dar fiducia. Così la fiducia è stata concessa e la Bindi è stata “nominata” deputata. Su che basi? Quale il patto tra elettori del Pd e la Bindi? Si rileggano le interviste di quei giorni, tra cui una concessa a chi scrive. La Bindi assumeva sulle proprie spalle l'impegno solenne di rappresentare i calabresi, soprattutto i più deboli, in Parlamento. Non interpretandoli ma ascoltandoli. I calabresi avevano bisogno di riprendersi in mano il proprio destino. Rosy Bindi promise che sarebbe

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gheta si batte ... te Rosy Bindi stata una di loro, che avrebbe messo il suo incarico di presidente del partito a disposizione della gente di Calabria elaborando insieme a loro un “progetto” di riscatto di questa nostra Terra. Si era impegnata a farsi carico dei problemi dei calabresi e di far suo il progetto d'urto per la Locride. Insomma, c'era l'impegno solenne di scrivere una nuova pagina per la Calabria. Passata la festa, gabbato il Santo. Nessuna, proprio nessuna, di quelle promesse è stata mantenuta. Così, Rosy Bindi ha tradito la fiducia dei calabresi. Ha pugnalato la “Politica”. Ha umiliato coloro che l'hanno indicata. Si dice che nei manuali di ndrangheta si distingua la “falsa politica” dalla “politica.” La prima autorizza gli ndranghetisti ad usare la menzogna, la calunnia, le promesse senza nessuna intenzione a rispettare gli impegni presi. La “falsa politica” la si può utilizzare con i “foresti”, con i “cardi” cioè con la gente credulona che è estranea alla loro organizzazione. Rosy Bindi, presidente dell'antimafia, ha usato verso i calabresi la “falsa politica”. L'ha fatto consapevolmente, con freddo cinismo. Ora viene a Reggio a focalizzare la “zona grigia”. Mi vengono in mente le parole di Totò «ma… mi faccia il piacere». La zona grigia è il frutto di una storica sfiducia

delle gente verso la “classe dirigente”. Rappresenta la convinzione che coloro che detengono il potere sono tutti uguali e di conseguenza ci si mantiene equidistanti tra mafia ed antimafia. Nel secondo capitolo di Zero Zero Zero (Mondadori) di Saviano riporta la registrazione di un vecchio capo ndrangheta che espone la sua filosofia di vita in poche parole: al mondo non esiste giustizia, né amicizia, né leggi, né solidarietà e neppure la famiglia. Ovunque è lotta per il potere. Tutti vogliono il potere. Se hai il potere ti puoi accoppiare con belle donne, sei rispettato, vivi nell'agiatezza e nel lusso. Senza potere sei nessuno! L'organizzazione ndranghetista non ti insegna principi morali. Non ti insegna la lealtà né la verità Non esistono! In questa lotta ognuno è solo. Al mondo tutto è menzogna, tutto è falsità. La ndrangheta ti insegna a comandare! Quindi scatenatevi! Così parlò il vecchio capo bastone… e non ha detto il vero! Noi continuiamo a credere che la “Politica” sia una cosa seria e che ci sono in questo nostro Paese donne ed uomini, capaci di mantenere la parola data e ad essere coerenti con gli impegni presi. Continueremo a pensare che la ndrangheta si combatte con la serietà e la compostezza e non con inutili parate. Ci crederemo ancora, nonostante Rosy Bindi.

IL FATTO a commissione antimafia con a L capo la presidente Rosy Bindi è stata questa settimana a Reggio Calabria per una due giorni di audizioni, il 9 e 10 dicembre. Sin dal primo giorno è iniziato un battibecco tra la Bindi e Scopelliti che ha occupato siti on line e quotidiani. A scatenare il tutto l’affermazione del governatore della Calabria: «La commissione antimafia si è insediata a Reggio Calabria, ma per parlare di 'Ndrangheta oggi dovremmo guardare al Nord». La Bindi ha quindi replicato «Probabilmente il Presidente Scopelliti ignora quali siano i problemi veri della sua realtà» e ha affermato che pe la Calabria sarebbe necessaria una legge speciale. La polemica non si è affatto chiusa con questo botta e risposta. Il governatore ha infatti messo in discussione anche alcune delle persone sentite dalla commissione durante le audizioni: «Trovo inquietante che l'onorevole Rosy Bindi, che oggi ha concluso i lavori a Reggio Calabria con la Commissione Antimafia, abbia deciso di convocare e ascoltare anche soggetti ritenuti dalla stessa relazione della Commissione d'accesso al Comune di Reggio Calabria 'in qualche misura vicini alle cosche locali». Tutto questo rimbalzare di comunicati, repliche e accuse è solo la superfice di questa discesa della commissione antimafia. Certo sui giornali non abbiamo letto neanche una parola sulla tesa situazione della Procura di Reggio, sul caso di Nino Lo Giudice, sul problema dei commissarriamenti. Come non si è parlato del grave problema dello smaltimento dei rifiuti, di cui le ndrine, si dice, siano padrone, non solo in Calabria. Non un accenno al fallimento conclamato delle strategie di repressione adottate sinora sul territorio. Ma siamo certi che la commissione tutti questi elementi li abbia ben presenti e stia valutando come intervenire. (el.ar.)

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COPERTINA

IL PARADOSSO. Il presidente antimafia propone una legge speciale per domare i nativi. L'icona antimafia avrebbe approfittato di leggi speciali per sguazzare nei lussi

ERCOLE MACRÌ «… è una grande soddisfazione essere nella prima pagina di un giornale internazionale e non per aver rubato, come molti, ma per aver cercato di costruire opportunità in questa terra dimenticata», affermò Rosy Canale all’indomani di una sua lunga intervista al giornalista svedese Peter Lowe, un top player del reportage comodo, che nel novembre 2011, dedicò alla Leonessa di Polsi ben quindici pagine, più la copertina del “Dagens Nyheter”, il giornale più letto in Svezia. Ho conosciuto personalmente Peter Lowe. L’avevo avvertito degli sguazzi nei gettoni d’oro della legalità, del tuffo facile dentro i soldi infiniti della più grande industria calabrese di tutti i tempi: l’antimafia. Eravamo in riva al mare, quella del Cactus di Locri, seduti in quel fine agosto del 2011, io davanti a una frittura, Peter a cozze e vongole. «Questa strada dell’icone, degli acchiappandranghetisti, piace tanto alla stampa, specie a voi stranieri, ma è la strada sbagliata, non rappresenta la verità», gli dissi. Da quel giorno è sfumato, non l’ho più visto, i miei fatti non l’attraevano. I lettori svedesi chiedono tigri, leopardi, coccodrilli, vogliono animali feroci; a Stoccolma, come nel resto del mondo, lo zoo Calabria vende bene, i lupi aspromontani sono animali mai visti, per i visi pallidi d’oltremanica sprigionano più ormoni di becchi e stalloni. Un mandriano di Polsi possiede il liquido seminale più potente della terra, un capraio di Africo Antica ha il cuore in un congelatore e brina nel sangue. Sperma bollente e sangue gelido, ghiri a Duisburg, vacche sacre nei boschi. Peter Lowe sapeva come eccitare i suoi lettori da cesso. Così si vendono i calabresi nel mondo, con effetti speciali, soprattutto per le signore in menopausa scandinave con figli suicidati.

Soprattutto per i luoghi comuni: i calabresi ti prendono con forza, ispirati dal vino e dalle urla della protagonista di youporn. Quasi ciechi, non gliene fregava nulla delle cattive depilazioni delle amanti. Con una mano mungono, con l’altra si tengono in equilibrio e montano senza fatica, e sudano come vecchi maiali neri lungo poggi di creta, e spingono, senza pietà. “Uomini che odiano le donne”, anime nere che stuprano quote

rosa. Se poi cacciano il ferro e una striscia di bianca, l’orgasmo è garantito. Serve una legge speciale per domare i nativi e non rimanere gravidi del male che frena la nazione di Camillo Benso e Leonardo: Rosy Bindi c’è, è sempre speciale coi suoi trent’anni di Montecitorio. Il nuovo sovrano della solita strategia anticrimine priva di risultati, della geniale equazione sicurezza uguale sviluppo, crescita economica occu-

pazione duratura, ha ascoltato in settimana Reggio Calabria, capitale italiana di spie e falangisti. In tre minuti e 46 secondi ha concluso in modo categorico col vecchio refrain: «La crescita si ottiene se si combattono i poteri mafiosi e la corruzione». Sbagliato. Il paese occidentale che sta crescendo di più al mondo è il Brasile. Da Rio a San Paolo, passando per Fortaleza, si registrano, in un solo

È stato uno sbaglio premiare La notizia dell’arresto di Rosy Canale da parte della DDA di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Inganno”, comportaovviamente il ritiro del premio Paolo Borsellino 2013 assegnatoLe per il suo spettacolo “Malaluna”. Il Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla 18esima edizione in 21 anni di vita, è stato evidentemente ingannato, come la quasi totalità della società civile italiana e delle associazioni antimafia, dall’immagine pubblica di una persona, fidandosi delle segnalazioni che, in buona fede, giungono alla Segreteria del Premio per l’assegnazione annuale dei riconoscimenti. Ufficio stampa Premio Paolo Borsellino

anno, picchi di corruzione e criminalità esponenzialmente superiori a quelle dalla Calabria in cinquant’anni. Allo stesso tempo si registrano, in soli cinque anni, crescita e occupazione a dir poco utopistiche per una regione, la Calabria, che sarebbe disposta a lavorare con stipendi del cinquanta per cento inferiori a quelli richiesti dal resto della manodopera europea. Inoltre il Brasile sta attirando fondi d’investimento nelle aree periferiche del paese. Leggi speciali, investigazione, carica di magistrati e militari, altre caserme. E ancora, il tribunale più alto del sud, eretto sul troncone Santa Caterina di Reggio Calabria, accanto a Cedir, come un fallo simbolico, che sta lì a sventolare come la vocazione industriale calabrese non deve incontrare ostacoli, dissenso, moscezza. Avremmo preferito un’equazione inversa da parte di Rosy Bindi. Avremmo preferito che un top manager, non un uomo di partito o un intimo della politica, ottenesse l’incarico per gestire come si deve il porto di Gioioa Tauro e in seconda battuta avremmo gradito, addirittura preteso, l’innalzamento di torrette militari e la presenza di agenti scelti del Battaglione San Marco, sprecati altrove, a tutelare il lavoro del top manager. Ma la ‘ndrangheta è oro, e a nessuno, compresa Rosy Bindi, interessa calcolare analiticamente come chi la combatte ci guadagna più di chi vi appartiene. Di questo, se ce ne fosse bisogno, ci dà pronta conferma la mancata audizione dei sindaci della Locride. A quei pochi rimasti, Rosy Bindi ha detto no. Il presidente della commissione con più fans in Italia non ha voluto ascoltare un territorio con dieci commissariamenti per mafia, un territorio in mano a burocrati che non si mettono mai dall’altra parte, nonostante uno stipendio complessivo di circa 75 mila euro al mese. Un dissesto. Malafede.

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Parlando

di...

DISSESTO * COMUNE DI SIDERNO

Il giudizio universale Falletti, Sorical e Locride Ambiente: tre nuvole nere stanno coprendo il cielo. Dense e minacciose stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di Siderno. Le associazioni e i partiti hanno chiesto un incontro, la triade li ha convocati per giovedì 19 ELEONORA ARAGONA Si susseguono le voci secondo cui i tre commissari prefettizi viste le condizioni economiche del comune di Siderno stiano per dichiararne il dissesto. Nel palazzo comunale sono stati presi in mano i registri ed è stata fatta una ricognizione finanziaria dalla quale è riemerso il debito dell’ente sidernese, per altro già noto nel commissariamento di Rosalba Scialla (20102011) e di cui era a conoscenza anche Luca Rotondi, il commissario che ha preceduto la triade attuale. Siderno infatti ha negli ultimi 4 anni avuto due sindaci e due commissari alla guida del comune e sono stati gli impiegati della prefettura a governare per più tempo. Alessandro Figliomeni si è dimesso nel marzo 2010. Dal 2 marzo al 27 maggio 2010 l’ente è stato affidato al commissario Rosario Ruffo, cui è succeduta Rosalba Scialla fino al 17 maggio del 2011. Dal 18 maggio 2011 Siderno è stata governata da Riccardo Ritorto e dalla sua giunta. E il 25 giugno 2012 il sindaco si è dimesso e il comune è passato di nuovo nelle mani della prefettura stavolta rappresentata da Luca Rotondi. E infine la triade attuale nell’aprile 2013 è entrata nel palazzo comunale. Quindi in questi periodi si suppone che Siderno abbia avuto una buona amministrazione, per non dire impeccabile. Più sulla retta via di così non si poteva. Adesso quello che ci chiediamo è: com’è possibile che in questi anni e con queste amministrazioni non sia stato possibile programmare un piano di rientro che permettesse di non arrivare a questo dissesto? E la cifra di cui il comune è creditore è così alta da non poter essere assorbita negli anni? Le cifre ufficiali del debito non si conoscono, quello che è certo è che in data 14 giugno 2012 l’ufficio tecnico comunale, reparto economico finanziario ha pubblicato una relazione in cui dichiarava una passività di 19.080.861,86 . Per la maggior parte questo debito pregresso deriva della causa Falletti, una vecchia vertenza per dei terreni espropriati che il comune si porta dietro da anni, stiamo parlando di una situazione apertasi negli anni ’80, per intenderci. Poi ci sono i mancati pagamenti di Sorical e Locride Ambiente. Non siamo tecnici, a noi spetta illustrare la situazione. Ci sono tre commissari che da quando si sono insediati in comune sono stati presenti con il contagocce in città. Hanno presieduto eventi istituzionali disertando quelli cittadini. Si sono limitati alla pubblica amministrazione e hanno evitato accuratamente i problemi spinosi. Adesso

Siderno Libera propone un tavolo tecnico per superare questa crisi Il movimento Siderno Libera propone ai commissari prefettizi di Siderno un confronto sulla questione del dissesto. Si mette a disposizione per creare un tavolo tecnico che possa supportare i commissari nella valutazione delle alternative. Ci si chiede infatti se si stiano considerando attentamente tutte le possibilità per evitare di impantanare il comune di Siderno in un dissesto finanziario. Trasparenza e chiarezza per i cittadini, questo chiede Siderno Libera. Ma soprattutto che ci sia un impegno serio e totale per cercare ogni soluzione che possa evitare il disastro. Il movimento, nato nel 2009 e da subito dichiaratosi a-partitico, crede che paralizzare un Ente sia l'ultima spiaggia e che Siderno non meriti un trattamento diverso da comuni quale quello di Locri, ad esempio, che aveva rischiato la

medesima sorte. Ma lì c'era un'amministrazione cittadina che ha fatto di tutto per evitare lo stallo e lo sfacelo dell'Ente. Alessandro Siciliano (presidente), Gianni Lanzafame, Francesco Lombardo e Antonio Sagmabelluri (consiglieri) propongono quindi di creare un tavolo tecnico per poter aiutare e mettere a disposizione dei commissari le loro competenze affinché si trovi un'alternativa al dissesto. Siderno Libera per altro non è nuova a proposte del genere. Infatti è stato fatto un incontro per discutere della Tarsu e adesso si stanno

Il debito maggiore sarebbe rappresentato dalla vertenza Falletti, si tratta di uno causa legata all’esproprio di numerosi terreni. I proprietari con l’entrata in vigore di una nuova norma hanno intentato causa per ottenere una maggiore indennità

muovendo per poter avere risposte in merito alla presentazione del Piano Strategico comunale, in scadenza al giugno 2014. Anche per quanto riguarda la variante allo svincolo di Siderno questo movimento ha il merito di aver presentato la proposta al commissario Pitaro. E se l'Anas l'approverà avranno con la loro attività mira a risvegliare una città addormentata, troppo passiva in passato. Adesso è giunto il momento di riappropriarsi della cosa pubblica perché non si può lasciare agli altri a gestione della propria vita per poi lamentarsi. C'è bisogno di una presenza forte sul territorio e di attenzione verso chi governa. Anche nel caso del dissesto la strada sembra segnata ma loro vogliono tentare il tutto per tutto.

Locride Ambiente e il commissariamento per l’emergenza rifiuti sono un altro importante voce dei passivi nei registri comunali

Debito Sorical: la ditta che fornisce l’acqua al comune ha più volte pubblicamente denunciato i mancati introiti minacciando anche di ridurre l’erogazione destinata a Siderno

però Siderno è stanca di quest’apatia che la sta spingendo sul ciglio di una baratro. E tra i cittadini serpeggia il sospetto che non venga fatto tutto il possibile per evitare l’apocalisse. Il dissesto provocherebbe infatti dei danni da cui la città si riprenderebbe con estrema lentezza e difficoltà. Una paralisi che la lascerebbe invalida per molti anni a venire. Le conseguenze infatti sarebbero, secondo quanto spiegato nel Testo Unico per gli Enti Locali Titolo VIII, un blocco pressoché totale a livello economico-finanziario e di conseguenza sociale. Per i cittadini ci sarà un aumento delle aliquote e le tariffe di base saranno portate al massimo per i cinque anni successivi alla dichiarazione del dissesto. L’ente dovrà inoltre assicurare la copertura integrale dei costi di gestione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti e saranno inoltre applicate le tariffe massime per servizi produttivi e canoni patrimoniali. Gli amministratori che la Corte dei conti riterrà responsabili dei danni, siano dolosi o di colpa grave nei cinque anni precedenti il dissesto comunale, saranno interdetti dai pubblici uffici per dieci anni, se la Corte dei conti valuterà che gli stessi e le loro azioni hanno avuto un ruolo nel dissesto finanziario. Per quanto riguarda le piante organiche comunali nel caso di Siderno non ci sarebbero problemi visto che il personale attivo nel comune è già sottodimensionato. Mentre per i precari la storia è diversa, infatti è previsto che la spesa per loro sia ridotta a non oltre il 50% della spesa media sostenuta per il personale a tempo determinato nell’ultimo triennio antecedente la dichiarazione di dissesto. Per il momento però l’unica certezza fornita dal palazzo comunale è la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2013. Doveva essere fatto entro novembre 2013, invece siamo al 15 dicembre e ancora non si hanno notizie. Il timore più grande che sta circolando nella popolazione è che la triade non stia valutando ogni possibilità prima di utilizzare questo strumento. Ci si chiede se ad esempio sia possibile pensare di dichiarare un pre-dissesto per tentare di rientrare del debito. O se si stia seriamente lavorando a un piano di rientro. Sono tutte risposte a cui la triade promette di rispondere a breve durante una conferenza stampa. Per il momento il no comment e l’“ancora non possiamo esprimerci” sono ciò con cui ci siamo scontrati. Un palazzo freddo e gelido ci ha accolti mentre cercavamo di trovare informazioni per i cittadini. E la continua assenza dei commissari dal Comune non da fiducia ai cittadini che si sentono già abbandonati. Lasciati soli e con nessuno che combatta per il loro futuro. DOMENICA

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L’evento 8 dicembre 2013

Quest’evento ha portato una ventata d’aria nuova, tanta soddisfazione a chi ha contribuito alla realizzazione e si pensa già ad una prossima giornata magari questa volta pensando anche allo Sposo open day di giorno 8 dicembre, svoltosi presso l’atelier Lino Valeri e organizzato dall’agenzia di wedding & events planner Ideeventi ha riscontrato un enorme successo. La giornata interamente dedicata alla moda sposa ha avuto come protagoniste delle splendide future sposine che hanno accettato l’invito a partecipare all’evento sentendosi spose per un giorno prima del grande passo. Tanti gli appuntamenti che si sono susseguiti sin dal primo mattino. Un intero staff esperto e dinamico dedicato solo a loro, partendo dallo stilista pugliese Pietro Demita della casa di moda sposa Diamond Couture di Lecce, che passo passo le ha seguite dal momento della selezione degli abiti da misurare sino alla scelta finale pronunciando l’ormai famosissima frase: ” è proprio l’abito giusto”? Tanta allegria con un pizzico di emozione ha accompagnato le spose in questo momento così unico e indimenticabile come la scelta dell’abito delle proprie nozze. Ma se l’abito è, insieme alla sposa uno dei protagonisti di questo giorno, trucco e parrucco fanno il loro dovere regalando dettagli d’immagine non indifferenti. Ed è proprio a questo punto che entrano in scena due professionisti del settore, tra i migliori della zona: Rosamaria Caricari titolare del Centro Estetico Mixage di Siderno e Francesco della Compagnia della Bellezza di Siderno che hanno dispensato consigli e offerto pareri inerenti gli abiti indossati dalle future spose, oltre a prove gratuite di trucco e parrucco in sede e anche nei propri centri .Questi momenti sono stati catturati in uno scatto fotografico grazie alla profes-

L’

sionalità e disponibilità di Francesco Rotilio, fotografo emergente di Servizifotografici.net di Reggio Calabria. Tante attenzioni sono state rivolte anche alle amiche della sposa, le damigelle che grazie alla linea Ideeventi Bridesmaids si sono sentite anche loro protagoniste insieme alla sposa, condividendo tante risate e bei momenti in attesa di esserle vicino nel giorno delle nozze con gli abiti in stile col matrimonio. Mentre all’interno dell’atelier la giornata proseguiva tra un appuntamento e l’altro, le vetrine del negozio stavano per trasformarsi in qualcosa di davvero unico e particolare: un set allestito per poter ospitare una bellissima modella in abito da sposa. Tanto lo stupore negli occhi del pubblico, numeroso e affascinato dalla novità e dall’estrema eleganza della modella, dell’abito e dei dettagli. Altri partners hanno permesso la riuscita di questo giorno : TrLive di Caulonia per servizio luci e passerella, Francesco Marrapodi Fiorista per gli accessori floreali, Ristorante Minuetto di Locri per aperitivi e beverage, Emanuela Ferreri per l’angolo dolci da degustazione. Quest’evento ha portato una ventata d’aria nuova, tanta soddisfazione a chi ha contribuito alla realizzazione e si pensa già ad una prossima giornata magari questa volta pensando anche allo Sposo. E.S.C.

Lino Valeri

Open Day grande successo DOMENICA

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LOCRIDE

OSSERVATORIO DELLA GIUSTIZIA PENALE

Lotta al “mostro” delle sentenze contrarie per un unico caso Al tribunale di Locri nasce un organismo di monitoraggio e di tutela del cittadino. Il presidente della Camera penale, Eugenio Minniti: «Bisogna garantire la certezza del diritto» STEFANO MARZETTI Nella Locride è scattata la caccia al “mostro”. Non è in carne e ossa e neppure un incubo ma una raccapricciante anomalia della giustizia: un unico caso, due sentenze contrarie. La caccia, che può anche dirsi monitoraggio, la conduce un nuovo organismo - nato ai primi di novembre 2013 - interno al palazzo di giustizia di Locri: l'Osservatorio della giustizia penale. Disciplina delle udienze, rapporti tra magistrati, avvocati e cancellerie, criteri deontologici da tenere durante le udienze, lunghezza delle stesse. Questo è solo il primo dei filoni/obiettivi che si propone di raggiungere il gruppo di lavoro (vedi box a parte) dell'Osservatorio, che vuole garantire il buon andamento del siste-

ma giudiziario della Locride. Una novità non di poco conto, visto il riconoscimento da parte dell'Unione delle camere penali italiane (Ucpi). Il secondo filone riguarda il funzionamento e l'organizzazione della macchina giudiziaria. Il terzo, ma non certo per importanza, è quello del confronto giurisprudenziale. Più nel dettaglio significa «evitare - spiega Eugenio Minniti, presidente della Camera penale di Locri e una delle L'OSSERVATORIO DELLA GIUSTIZIA PENALE È un organismo interno al tribunale di Locri, composto dal procuratore della Repubblica, Luigi D'Alessio; dal presidente del tribunale di Locri facente funzioni, Bruno Muscolo; dal presidente di sezione penale, Alfredo Sicuro; dal presidente della Camera penale, Eugenio Minniti. Il gruppo di lavoro all'interno dell'Osservatorio è composto dal magistrato giudicante Andrea Grassani affiancata ad Alfredo Sicuro; da Fulvio Cosentino per la Procura affiancato a Luigi D'Alessio; da Andrea Amadei che affianca Bruno Muscolo. Come avvocati, alternativamente o congiuntamente, Antonio Nocera di Marina di Gioiosa e Maria Candida Tripodi di Siderno.

PRIMARIE PD

Alfano e i calabresi Roma, 7 dicembre 2013 Nuovo Centro Destra. Visibili vicino al leader Alfano personaggi calabresi noti. Dal senatore Caridi alla Cusumano, il dottore Coco e Oreste Romeo

SIDERNO SUPERIORE

La piazza di via Cavone? L’ex consigliere comunale delegato per Siderno Superiore, Aldo Caccamo, chiede alla commissione straordinaria di Siderno delucidazioni sulla mancata realizzazione della piazza in via Cavone a Siderno Superiore. PRIMARIE PD

I renziani festeggiano Conferenza stampa a Locri per festeggiare la vittoria di Matteo Renzi, riuniti al tavolo i renziani della prima ora che affermano siamo nati prima di Renzi e aspettavamo l’occasione

personalità che compongono l'Osservatorio - che nello stesso tribunale si emettano sentenze contrapposte ma che sia seguìto un identico indirizzo giurisprudenziale». Sentenze contrapposte? Un “mostro” da monitorare. «Naturalmente non può l'Osservatorio incidere sul libero convincimento del giudice che è sacro. Ma possiamo osservare il modo di operare dei giudici». Tra gennaio e febbraio all'hotel “President” di Siderno, la Camera penale sta organizzando un convegno sul fallimento o meno del processo accusatorio, in occasione dei venticinque anni del nuovo codice penale del 1989. Il presidente Minniti annuncia di aver invitato «uno dei padri del nuovo codice, Oreste Dominioni, la cui presenza sarà molto importante perché

potrà spiegare anche ai giovani il lavoro preparatorio della raccolta delle norme che regolano il processo penale». Un codice che, però «non è più in grado di tutelare il cittadino, soprattutto per quanto riguarda l'eccessiva lunghezza dei processi». Parteciperanno il presidente della prima sezione della Corte d'appello di Reggio Calabria, Iside Russo; il presidente della sezione penale Alfredo Sicuro e il procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D'Alessio. Minniti conto di avere anche Antonio De Bernardo, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. La Camera penale è stata anche promotrice, nel circondario del tribunale di Locri, della raccolta firme per i referendum sulla giustizia, anche presso il carcere.

A Locri “Per non Un percorso di ecosostenibilità perdere il treno...”

ROTARACT CLUB LOCRI

La Commissione ambiente e territorio del Distretto Rotaract 2100, in collaborazione col Rotaract club di Locri, organizza a Gerace, per stasera, domenica 15 dicembre, un evento dedicato al tema della sostenibilità. Si terrà un Convegno che affronterà analiticamente il tema della sostenibilità, del quale saranno indagati i risvolti ambientali, sociali ed economici; nella seconda parte, aziende locali del comparto enogastronomico che hanno intrapreso percorsi di produzione "sostenibile" esporranno i propri prodotti e ne cureranno la degustazione. Interverranno varie associazioni e aziende, questo sottolinea la crescente sensibilità rispetto ai temi ambientali e sociali che anche le aziende calabresi e del territorio della Locride dimostrano di avere. Il Rotaract ben consapevole del lavoro che ancora va fatto per affermare questo stile di vita, ma fiducioso delle potenzialità che il settore primario calabrese possiede, intendiamo farci sostenitori delle eccellenze e della qualità delle nostre imprese. Ciò, in primis, per dimostrare che è possibile un altro modello di sviluppo, oltre quello intensivo, rispettoso della natura e dell'uomo e secondariamente, ma non meno importante, per far conosce-

Stasera importante convegno dedicato al tema della sostenibilità re le realtà locali che esprimono messaggi di positività. «Crediamo sia giusto contribuire alla valorizzazione e sponsorizzazione dell'agroalimentare calabrese, apprezzato in tutto il mondo, allo stesso tempo sensibilizzando l'opinione pubblica sul tema ECO».

Nella giornata del 7 dicembre, una conferenze decisamente interessante e coinvolgente si è tenuta a Locri. Tema principale, il trasporto ferroviario lungo la linea Jonica, ed in particolare nell'area della Locride. "Per non perdere il treno...", organizzata dal movimento politico locrese "LocRinasce", con la collaborazione della Caritas Diocesana, che ha messo a disposizione la propria sala conferenze, nei pressi della bella stazione ferroviaria della città jonica, per lo svolgimento del convegno.

APPUNTAMENTI A SIDERNO DICEMBRE 13 - 31 14 -22 15 13-14-15 15 fino al 21

EVENTO Mostra delle opere di Giuseppe Correale Il mercato ….. a Natale Concorso Dolce di Natale Manifestazioni Thelethon La Magia del Presepe, 2°Rassegna

18 18 19 19 20 20 21 Fino al 6 Gen

Insieme a Babbo Natale giochi per i bambini da 6 anni in sù “Buon Natale in Musica” - V Concerto M° Natale Femia Figuranti del Presepe Vivente in corteo. Concerto di Natale. Piccola Orchestra e del coro I. I. S. 1° grado Mostra Mercato dei Ragazzi Città di Natale II Rassegna di Arte Presepiale Mostra Presepi

LUOGO E ORA INFO Palazzo Comunale Ass. “ G. Correale” Mercato Coperto Ass. Cult. Salva-Gente Pro Loco C. C. La GRU Ore 16.00 FIDAPA – PRO LOCO Corso della Repubblica Lungomare UILDM - YMCA Palazzo De Mojà Siderno Sup. Ore 17.00 Dalle ore 09.00 alle 12.00 I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana Oratorio Donisi Associazione Libra Aula Magna dell’I.I.S.“G. Marconi”, Ore 18.30 Musicale “Harmonia” della Locride C. d. Repubblica ore 9.30 Municipio ore 11.00 I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana Plesso M. Bello Ore 17.30 I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana Scuola Media C. Alvaro Ist. Com. Pascoli-Alvaro Via P.Romeo Via Matteotti Ass. cult. Salva- Gente Pro Loco Inaugurazione Palazzo De Mojà Presepe dei Mestieri – Presepe Vivente per vie del Borgo Palazzo De Mojà Siderno Sup. I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana DOMENICA

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INTERVISTA A FRANCESCO MISITANO

Il cantante di Bianco pronto a partire per la Russia Continua la grande ascesa di Francesco Misitano, il cantautore originario di Bianco, che dopo aver partecipato ad area Sanremo è in procinto di partire per una lunga tournèe in Russia. Lo abbiamo incontrato prima della partenza e gli abbiamo rivolto alcune domande: Francesco, ci parli ultime tue esperienze musicali? Quest’ultimo periodo è stato pieno. Dall’estate ad oggi ci sono state tante novità. Dopo una serie di concerti in piazza e di live con il mio gruppo “i Controtempo” (Ferdinando Pedullá batteria, Matte Muià basso/chitarra acustica, Enzo Zurzolo chitarra elettrica, Nicoletta Femia sax) a settembre ho deciso di partire alla volta di Milano per maturare nuove esperienze. Non solo Milano, ma anche Verona, Faenza, Padova e Sanremo. Nella città dei fiori ho avuto modo di partecipare alle selezioni per area Sanremo, il concorso che dà la possibilità di far parte del festival nella sezione giovani. Qui ho conosciuto molti artisti emergenti come me e tanti professionisti. C’è possibilità che tu possa partecipare a Sanremo? La mia esperienza a Sanremo è stata importante. Ma purtroppo si è conclusa, per quest’anno. Entrare a far parte del festival è un’impresa ardua. Sono tante le componenti necessarie e a volte non basta saper cantare. Di certo l’esperienza acquisita quest’anno mi sarà utile, specialmente per presentarmi il prossimo anno ancora più competitivo. Sei in partenza per un tour in Russia? Cosa ti aspetti da questa esperienza? Si, tra qualche giorno partirò per questa avventura. Sicuramente nuova. La vita è sempre stata strana. Dopo lo stop di Sanremo è arrivata subito la notizia del tour, precisamente a Ulan-udè, al confine con la Mongolia. A pochi km dal lago Baikal. Certo il periodo sarà un po’ problematico. Infatti troverò un clima molto diverso da quello a cui siamo abituati noi tutti. Mi hanno già informato che le temperature sfioreranno i -30. Quanto è cresciuto artisticamente Francesco Misitano? Tutte queste esperienze hanno contribuito a farmi maturare. Cantare in molti locali milanesi e intrattenere un folto e sempre diverso pubblico, frequentare altri musicisti, assistere ai concerti dei Big, i consigli dei vari giudici nei concorsi affrontati, mi hanno insegnato molto. Confrontarsi con realtà diverse dalle mie, e confrontarsi con professionisti, non può che farti bene. In tutto questo voglio mettere i ragazzi della mia Band. Anche e sopratutto grazie a loro ho avuto dei miglioramenti sensibili. A parte tutto, sei sempre convinto di aver fatto la cosa giusta lasciando il calcio e dedicandoti solo alla musica? L’ho sempre detto, il calcio e la musica sono le mie più passioni. Ho giocato a calcio per tanti anni, mi sono tolto anche qualche soddisfazione. Ma a un certo punto non mi riconoscevo più nel calcio moderno. Più che altro non mi riconoscevo più nell’ideologia di alcuni calciatori, allenatori e sopratutto di alcuni presidenti. Il calcio con il quale sono cresciuto non c’è più. Io sono nato nell’80, quindi non sono poi così anziano, ma posso dire che io giocavo scalzo, a piedi nudi sull’asfalto rovente ad agosto, solo per il gusto di giocare, era il pallone la mia “playstation”. E, cosa importante, c’era il rispetto per quelli più “anziani”. Adesso non è più così, quindi ho detto basta. Adesso penso solo alla musica, anche perché il calciatore non lo si puó fare per sempre, mentre la musica non ha tempo, non ha età. Devi solo fissare degli obiettivi reali, per questo sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Perché è stata una mia scelta ed è stata fatta con saggezza. Posso solo augurarmi che la musica mi dia le stesse gioie ed emozioni che mi ha dato il calcio. (Antonio Tassone)

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CHRISTMAS

La terra e i suoi prodotti

Arance nella Locride per conoscere meglio il territorio Le Arance del Parco Archeologico di Locri Epizefiri per promuovere e far conoscere il territorio e la sua cultura dell'alimentazione. Tale assunto sarà messo in evidenza dal 13 dicembre 2013 - e in future occasioni - nel corso di un appuntamento presso il museo di Locri. L'organizzazione è ad opera del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della soprintendenza archeologica dei Beni archeologici della Calabria con il Museo nazionale di Locri e Il Sidus Club. I siti archeologici non sono solo luoghi di testimonianze storico-archeologiche della vita nel mondo antico, ma anche luoghi che ancora oggi documentano l'importanza della terra e dei suoi prodotti, fonte di vita in ogni epoca. Il Parco di Locri Epizefiri, insieme ai suoi amici, vuole dare testimonianza che la terra vive della storia e dei suoi frutti. Protagoniste dell'organizzazione Rossella Agostino, direttrice del Museo di Locri, Albarosa Dolfin e Katia Aiello, rispettivamente presidente e vicepresidente del Sidus Club. Il tutto in collaborazione con le associazioni culturali “Amici di Siderno Antica”, “Fidapa Roccella J” e Futura Antiqua. In seguito si tornerà a parlare dell'argomento il 16 dicembre all'Istituto comprensivo di Roccella Jonica (ore 10); il 20 dicembre all'Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica (ore 10); il 21 dicembre al Palazzo de Mojà di Siderno Superiore (ore 17). Durante gli incontri si sono vendute le arance biologiche tipo novellino del parco archeologico di Locri Epizefiri. Il ricavato sarà utilizzato per il restauro e la conservazione di manufatti del Museo Archeologico di Locri. Patrizia Pellegrini

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L’artista

Eventi domenica dicembre

Il 15 dicembre 2013, alle ore 15,30 presso il salone dell'Oratorio ANSPI “ Angelo blu”, in via Aldo Moro (di fronte alla Chiesa), in Bruzzano Zeffirio, organizzato dalla prof. Rosa Marrapodi, si svolgerà l'incontro pubblico: “ Nel ricordo del professore Giuseppe Landolfo“. Relatori saranno Rosario La Seta, Anna Velonà, Domenico Martino, Rosa Marrapodi. Seguirà lettura di liriche e di brani, tratti dalle opere del professore Landolfo.

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domenica dicembre Organizzati appuntamenti a partire dal 13 dicembre al Museo archeologico di Locri, il 16 dicembre all'Istituto comprensivo di Roccella Jonica, il 20 dicembre all'Istituto comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica, il 21 dicembre al Palazzo de Mojà di Siderno Superiore

A Monasterace domenica 15, 22 e 29 dalle 16.30 alle 23.00 si svolgerà l’iniziativa Monasterace in festa. I negozi resteranno aperti, con tante promozioni e idee regalo. Stand enogastronomici, mercatini di Natale. Artisti di strada e gruppi musicali intratterranno i partecipanti. Tanto divertimento e atmosfera natalizi.

Domenico Reale, Mimmo, è un artista autodidatta che lavora anzi plasma il ferro, l'ottone e il rame ... , nel suo laboratorio di Locri. Fosse a nord di Roma tutti ne tesserebbero le lodi e la genialità che, spontaneamente, caratterizza le sue creazioni. Ne ha dato un esempio con il pinocchio che, grazie all'amministrazione comunale di Locri, è esposto nella piazza dei Martiri bassa, che attira i passanti. Mimmo Reale ha voglia di mettesi in gioco e desidera contribuire per la crescita di Locri e della Locride, non gli basta solo la piazzetta locrese vorrebbe esprimere il suo genio creativo anche per le altre città ... Dalla Locride potrebbe iniziare a volare un artista del metallo impersonato nel 31enne Mimmo Reale che con grazia modella pezzi di ferro che diventano forme di vita artistica. Non ce lo lasciamo sfuggire. Il pinocchio che vedete Mimmo lo ha fatto a tempo perso con scarti di altri lavori, tra cui un letto matrimoniale che è di una bellezza incredibile

Reggio è in blues Il libro

Domenica 22 Dicembre sarà presentato il nuovo libro di Antonio Calabrò, edito da Disoblio Edizioni, con la prefazione di Aldo Varano. Il libro è una raccolta di articoli, racconti brevi e commenti apparsi sul giornale on line Zoom Sud negli ultimi tre anni, con al centro sempre la Calabria e la città di Reggio. Antonio Calabrò ha già pubblicato "L'inferno Innamorato", "Johnny Rolling", e "Un libro ci Salverà.".

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Confeziona in modo originale i tuoi doni natalizi con le scatolette di Natale fai da te! Per confezionare un piccolo dono, un dolcetto, un pensiero per le feste, provate a usare le nostre Scatolette di Natale fai da te disponibili colorate o in bianco e nero, adatte ai più creativi e fantasiosi tra di voi. Realizzare le scatolette di Natale è facilissimo: basta stamparle e ritagliarle lungo il contorno. Colorarle se avete scelto quelle in bianco e nero. Poi piegatele dove occorre e otterrete delle simpatiche scatolette di Natale. Avvolgete il vostro regalino o dolcetto in un foglietto di carta velina e riponetelo nella scatoletta di Natale. Vedrete che successo! Le nostre scatolette fai da te, possono anche essere usate come segnaposto a tavola! Anche in questo caso potete inserire dentro un piccolo pensiero per i vostri ospiti e poi scriversi su il nome. Ponetele in ogni piatto e ogni commensale saprà dove sedersi e riceverà un simpatico dono. Oppure potete anche usarle nel caso il vostro dono sia in denaro. Per esempio, quelli tra i miei figli che han raggiunto l’adolescenza, preferiscono ricevere in regalo qualche soldino, da mettere da parte per aquistare in seguito qualcosa di desiderato. Invece di inserire i soldi in una fredda busta, potete realizzare una delle nostre scatolette e inserire dentro il denaro. Un modo diverso e più colorato d fare il proprio regalo!

Le nacatole P la ricetta

reparate un panetto di lievito impastando 250 gr di farina con il lievito sciolto in un pò di acqua calda e 1 cucchiaino di zucchero. Ponetelo ben coperto in luogo caldo fino al suo raddoppio circa 30 min. Sulla spianatoia mettete la restante farina a fontana e nel centro ponete nell' ordine: lo zucchero, le uova, l' olio, il vino, 1 pizz. di sale e la buccia grattuggiata del limone (nel mio caso il mandarino)..mescolate il tutto bene, aggiungere il panetto lievitato e lavorate bene con le mani fino a che non sarà ben assorbito. A questo punto lavoratelo per un bel pò, se è necessario con l' aiuto di un pò di latte, fino a che la pasta non risulti ben levigata e morbida. Far riposare per qualche minuto (io l ho fatta riposare per un bel pò perchè questi dolci più lievitano e più morbidi saranno). Riprendere la pasta e staccare dei pezzettini lavorarli ancora per un pò e poi formare dei filoncini non molto lunghi e non troppo spessi richiudete le estremità formando una ciambellina..ponete tutte le ciambelline su di un canovaccio

coprirle bene e farle lievitare in luogo caldo finchè non saranno belle gonfie...dopo di chè friggetele in abbondante olio bollente fatele dorare da entrambi i lati, scolatele su carta assorbente e poi passatele subito nello zucchero semolato..! Calde e fumanti sono divine! Per le zeppole pazientate un altro pò..presto vi posterò la ricetta..inoltre scusate per le pessime foto le ho fatte quand' era tutto pronto per cenare e non ho avuto il tempo di proporvi qualcosa di più bello...(anzi per le zepppole è un miracolo che ve l' ho fotografate sparivano una per una mooolto velocemente:D)..inoltre volevo fotografarvi tutti i passaggi delle nacatole ma non c' è l ho fatta per questioni di tempo scusatemi..spero che lo stesso ho reso l' idea..!

Ingredienti 1 kg di farina 5 uova intere 100 gr di zucchero 25 gr di lievito di birra 1/2 bicchiere d' olio 1 bicchiere di vino rosso (io 1/4) scorza grattuggiata di un limone (io di mandarino) latte olio di semi per friggere

L'esposizione di Memè a Siderno

La gioielleria si fa arte nella Locride Un momento dell’incontro per il 10imo anniversario della scomparsa di Enzo Agostino (1937-2003). Organizzato dal comitato appositamente costituitosi in Gioiosa Ionica,rappresentato da Corrado Armocida, in collaborazione con il comune di Gioiosa. Agostino è stata una figura straordinaria, ricca e complessa, di poeta, intellettuale e politico, caratterizzata da estrema ritrosia.

In una Locride sempre a caccia di “eccellenze”, la gioielleria si fa arte. Una verità resa chiara, limpida, luminosa dall'esposizione organizzata lo scorso fine settimana a Siderno nell'atelier “Memè” della creativa Milena Trapasso, artista di Ardore divenuta ormai da anni un punto di riferimento internazionale dell'oreficeria made in Calabria. Decine di persone si sono date appuntamento al vernissage per ammirare e acquistare creazioni esclusive, in cui pietre preziose, pelle, seta e cashmere sono unite con intuizione, nel rispetto delle tendenze della moda.

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foto Gigi Romano

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CHRISTMAS

Sudoku

Cruciverba

ORIZZONTALI 1. Ripetuto, è una mosca che trasmette all’uomo la malattia del sonno 3. Pianta tropicale le cui foglie vengono masticate 6. L’art di Warhol 9. Articolo maschile 10. Cagliari 11. L’insieme dei fili tesi sul telaio 13. Veleno usato in Amazzonia per avvelenare le frecce 16. Nel Confiteor davanti a culpa 17. Grande soprano statunitense di origini greche 21. Formato di pasta fresca a forma di cilindri 22. Viaggi all’ultimo momento 24. Pesce d’acqua dolce 25. Frazioni di tempo 26. Siena 27. Possedere 30. Minerale conosciuto come “Oro matto” 31. Da quel luogo, in seguito 33. Non appartenenti al clero 34. Piccolo e insignificante garçon 35. Pronome personale 36. Cattive reputazioni 38. Gli anni della vita 39. Nero, oscuro 40. Asino selvatico

Proverbi sul Natale 1. Da Natale a Carnevale non c’è vigilia da osservare, se San Mattia (14 maggio) non appare 2. Se prima di Natale fa la brina, riempre la madia di farina 3. Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre), dura una settimana 4. Se a mezzanotte di Natale la luna è piena, gran siccità 5. Se il Natale è verde la Pasqua sarà bianca 6. Se metti un ceppo nel camino, Natale è vicino 7. Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi 8. Da Natale al gioco, da Pasqua al fuoco 9. Prima di Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame! 10. La neve che cade prima di Natale, mette i denti

VERTICALI 1. Precede il tac 2. Quartiere di case povere e malsane 3. Dotato di grande ascendente 4. Poco costoso 5. Antichi rivestimenti difensivi delle persone 6. Attrezzi da falegname 7. Olbia-Tempio 8. Occasione, opportunità

10. Temperamento capriccioso e suscettibile 12. Gravemente dannose 14. Composizione strumentale libera 15. Giardino nel deserto 18. Imposta sulla TV. 19. Simbolo dell’alluminio 20. Non basso 23. Arezzo 28. Forma dalla quale una parola si ritiene

derivata 29. Invio al computer 30. Trama di un romanzo o di un film 32. Lo è anche l’anulare 34. Enrico che vinse il ‘Premio Viareggio’ nel 1938 35. Affermazione tedesca 37. Enna

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IL PIANO DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

Né sindaci antimafia né sindaci della mafia. Semplicemente sindaci. È così difficile esserlo? È proprio necessario alzare la bandiera dell'antimafia, ergersi a paladino della legalità, diventarne un simbolo della lotta, averne l'attenzione e le copertine dei media, le visite istituzionali, le audizioni in Commissione Antimafia, gli inviti alla Camera o al Senato? Mi domando se sia così impossibile porsi in modo diverso dall'essere normalmente sindaco, senza clamori, senza roboanti iniziative, dove il vuoto simbolismo verbale mal cela negligenza, inettitudine o, peggio, collusione e corruzione. Perché il sindaco è, egli stesso, al di là di ogni logica che non sia quella dell'istituzione che rappresenta: il rispetto della legge ha in sé il valore intrinseco dell'essere contro la mafia. Altrimenti, qualora si attribuisse al sindaco, tra le funzioni proprie, anche quella della lotta e del contrasto alla mafia, paradossalmente, si assisterebbe ad una sorta di applicazione dei poteri sostitutivi al contrario, ossia con il sindaco antimafia non a svolgere le funzioni per cui è stato eletto, ma quelle deputate ad altre istituzioni. E perciò, anche la targa “Qui la mafia non entra”, posta a vessillo sul portone del Municipio, è perfettamente inutile. A meno che non sia anch'essa funzionale al vessillo per avere la tutela o, meglio, la scorta e, successivamente, ambire ad una candidatura al Parlamento, per meriti acquisiti sul campo nella lotta alla mafia. Casomai, sodali con altri professionisti dell'antimafia, che, come accade in questi giorni, troppo velocemente vengono santificati sugli altari dell'antimafia e, con la stessa velocità, si toglie l'aureola, perché si è scoperto che le stesse bandiere e pasionarie dell'antimafia, nella loro missione di lotta e contrasto, hanno applicato il principio omeopatico: hanno conosciuto la mafia dal di dentro, rimanendone fagocitati! Walter Scerbo

Calabria = Pakistan

se è così non ci serve aiuto ILARIO AMMENDOLIA Tracciare un parallelo tra il peggiore Pakistan e la Calabria non solo non è giusto, ma è un insulto che ti torce le viscere e ti afferra la gola. Non addebito alcuna responsabilità all'ex sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, ma la inviterei a riflettere su un processo di diffamazione sistematica della Calabria che sta avvenendo aldilà della sua buonafede. Andiamo con ordine. Malala ha disobbedito alla legge dei talebani della valle dello Swat che proibiva alle ragazze di frequentare le scuole. La piccola pakistana avrebbe voluto vivere

e studiare come una qualsiasi ragazza del mondo. Le veniva proibito da bande di fanatici che riescono a far presa sulla popolazione. Malala ha disobbedito ed è stata aggredita in pieno giorno da una manipolo di fanatici armati che le hanno sparato in testa per punirla. È successo tra il silenzio cupo della Vallata in cui abitava e dove domina il rozzo settarismo dei talebani. Maria Carmela Lanzetta è stata eletta sindaco di Monestarace con libere elezioni e dalla maggioranza dei suoi concittadini.. Successivamente è stata rieletta.. La sua giunta era costituita soprattutto da donne e da giovani. Quando ha ricevuto una pesante

IN EVIDENZA

Maria Carmela Lanzetta è stata invitata a Milano dal giornalista del Corriere della Sera a partecipare al convegno il Tempo delle donne per raccontare la sua esperienza di donna-coraggio.

ASSOCIAZIONE DEI SINDACI

“Ecologia Oggi”, intimidazione?

intimidazione i criminali sono stati costretti ad agire in piena notte, non potendo contare se nessun avallo della popolazione. Certo è grave che non si conoscano gli autori a distanza di tre anni e su questo non si avvii alcuna riflessione. La sera stessa della intimidazione all'ex sindaco di Monastarace, nel cortile della scuola, c'era tutta la città. Uomini e donne, destra e sinistra, anziani e giovani. Si aspettavano i 42 sindaci della Locride, arrivarono molti di più perché, spontaneamente, si erano aggiunti tanti altri sindaci del catanzarese. Accanto a Lei le donne impegnate nella sua amministrazione iniziando da Clelia Raspa, medico, donna

Un rogo ha mandato in fumo gli archivi dei registri di pesa dello smaltimento rifiuti. A tre giorni di distanza un'auto, una Ford Focus di proprietà di Roberto Foci, responsabile di “Ecologia Oggi”, viene data alle fiamme sulla via Marina di Siderno, all'altezza del passaggio a livello dell'Ymca DOMENICA

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Calabrese per caso

Cittadini a garanzia limitate? PINO ROMEO

storicamente di sinistra, assessore, prima eletta della lista capeggiata della Lanzetta. Poi il clero, i sindacati, quel che resta dei partiti politici. Monasterace si strinse come un sol uomo accanto al suo sindaco e la Locride si schierò senza ambiguità al suo fianco . In poche ore è stata costruita una diga contro ogni forma di violenza, contro la ndrangheta - se di ndrangheta s'è trattato - a sostegno della donna, della madre di famiglia del sindaco che qualcuno aveva cercato di intimidire. Sarebbe stata più generosa o partecipata la risposta a Milano o a Padova? Non credo. Mi sembra ingiusto, paragonare

questa Calabria così generosa e civile, alla valle dello Swan dominata dai talebani. Anzi, non solo non è giusto, ma rappresenta un oggettivo favore alla ndrangheta. Si rifletta sulle parole, acuminate come una punta di lancia, con cui il “Corriere della Sera” presenta l'iniziativa sopra riportata. «Isolata, attaccata da tutti, Maria Carmela si è dimessa l'estate scorsa, quando la sua giunta s'è divisa sulla costituzione di parte civile in un processo per mafia». Si tratta di una palese “non verità”, anzi di una diffamazione della nostra Terra. Ci rifletta la dottoressa Lanzetta che è persona perbene. Io considero il “Corriere della Sera” un

Gravissimo quanto accaduto qualche settimana fa, e solo recentemente reso noto alla stampa, agli uffici della discarica di “Ecologia Oggi”. “Ecologia Oggi”, lo ricordiamo, è la parte privata di “Locride Ambiente”, una società mista, a capitale sia pubblico che privato. Un rogo - di chiara origine dolosa - ha mandato in fumo gli archivi dei registri di pesa dello smaltimento rifiuti. A tre giorni di distanza un'auto, una Ford Focus di proprietà di Roberto Foci, responsabile di “Ecologia Oggi”, viene data alle fiamme sulla via Marina di Siderno, all'altezza del passaggio a livello dell'Ymca. Eventi collegati tra loro? Tutto porterebbe a pensare di sì. Ma rimane la domanda, in perfetto stile “Tenente Colombo”: il movente? I carabinieri, che hanno gestito le indagini, sono sulla pista del dolo.

grande giornale nazionale. Dissento però dalle conclusioni a cui sono arrivati i giornalisti della testata milanese che si occupano della Calabria. Dissento dal fatto che la nostra salvezza passi da un processo di militarizzazione del territorio (come sostenuto da autorevoli intellettuali sulle colonne del Corriere) e che sarebbe bene nominare un generale come prefetto di Reggio. La militarizzazione è stata in passato e sarebbe, ancora di più in futuro una catastrofe. Rispetto ma dissento dalla tesi di Goffredo Buccini autore di Italia quaggiù ed organizzatore dell'iniziativa di Milano. Il razzismo è una malattia subdola. Si

Una questione su cui si è dibattuto anche in aula consiliare a Siderno, il 9 dicembre, durante la riunione dei sindaci della Locride. Numerose le testimonianze di solidarietà da parte dei sindaci di tutte le città, e grande e vivida la partecipazione e la preoccupazione per la situazione di instabile ordine pubblico che perdura da molti mesi. Sono stati citati Pittari, Rocca, l'impresa Sgotto, Mittiga, Benestare e il pestaggio subito dall'ingegner Gullotta. Una sequela di eventi infausti alla quale non si riesce in questo momento a dare una svolta. Il rappresentante di “Ecologia Oggi”, Eugenio Guarascio, ha ringraziato le Forze dell'Ordine e tutta l'assemblea per la solidarietà dimostrata. La decisione ultima è stata la stesura di un documento che richieda un maggiore sostegno economico per incentivare le misure di sicurezza, documento che poi

inizia tratteggiando un popolo come oggettivamente immaturo, quasi barbaro, soggiogato dei criminali. Si prosegue teorizzando una incapacità innata all'autogoverno, una incompatibilità con la democrazia. Si conclude quasi sempre e, senza concorso di colpa di chi in buonafede ha pensato di fare un favore alla Calabria, con il rilascio della patente di inferiorità ad un intero popolo e con il razzismo. Una tesi che rischia di passare sulla testa di questa nostra Terra e dei nostri figli. Parafrasando parole antiche, dinanzi alla diffamazione calcolata del nostro popolo “non vogliamo, non possiamo, non dobbiamo” dare copertura alcuna.

sarà inviato alla Regione e al Governo Centrale. Ma si sa che da quell'orecchio, né Regione né Governo, ci sentono. Cosa infine si concluderà con un documento la cui utilità è dubbia ab origine? L'unico punto di vero interesse, in una serata complimentosa e autocelebrativa, è sembrato l'intervento di Tommaso Mittiga, sindaco di Bovalino, il quale ha lanciato la proposta -essendo presenti gli enti interessati- di deviare parte dei fondi per l'ampliamento della discarica di Casignana ai comuni che vogliano iniziare una differenziata. D'altra parte si sa che laddove gli appalti per la differenziata vengano affidati a chi già gestisce impianti di discarica e inceneritori, è difficile che si possa implementare una differenziazione degli RSU realmente efficace. Lidia Zitara

Il concetto di emergenza è ricorrente ormai da molti anni. Si vive da decenni in una terra che sembra non aver diritto ad una sua normalità. Le motivazioni, tante, molte, troppe e forse magari nessuna. Sono trascorsi tanti lustri che pesano abbastanza nella storia di ognuno di noi che vede – sia esso vicino o lontano - una terra ferma, che si ripiega ogni volta su se stessa. Una regione ostaggio dei problemi di sempre che si trasformano, seppur nella loro “emergenza”, in luoghi comuni. Una trasformazione che è certo il prodotto di una battaglia mai vinta da un astratto senso pubblico del giusto e mai persa da chi, da tale situazione, ne ha tratto vantaggio e forse ne trae ancora. Credere che una legislazione di emergenza - come pare sia stato affermato recentemente da una commissione parlamentare - sia la cura per i mali di una regione complessa come la Calabria è, di nuovo, il solito luogo comune per dire tutto – ciò che si sa – e nulla nello stesso tempo. Una legislazione d’emergenza, nella storia, non ha mai risolto i problemi di un Paese o di una comunità, sia in campo economico che nella sicurezza. Ha solo tamponato momenti di crisi in economia, favorito derive autoritarie in politica ma, in entrambi i casi, non ha nulla che vedere con la crescita. Una legislazione d’emergenza soddisfa un’esigenza estemporanea, non contribuisce a cambiare nulla come nulla è cambiato in fenomeni che si sono man mano dissolti per capacità di risposta ordinaria dello Stato – perché credibile - o per mancata ragione storica. Una legislazione d’emergenza mira a semplificare le procedure e, di converso, comprimere le garanzie in nome di una presunta miglior capacità di gestire un fenomeno con una pericolosa erosione del senso del vero che rischia di franare sulle vite di tutti. Ora, di fronte ad una proiezione di forze e strutture di uno Stato che esprime in Calabria – una regione che raggiunge a stento i due milioni di abitanti - una presenza sul territorio superiore a qualunque altro rapporto cittadino/forze dell’ordine e cittadino/giustizia presente in altre parti d’Italia, è proprio l’affermazione della normalità che diventa la vera manifestazione di forza. Ciò perché significa utilizzare adeguatamente, e secondo le garanzie riconosciute, quanto di meglio lo Stato offre in termini di professionalità per la sicurezza. Ricorrere a misure d’emergenza – oltre ad essere un segnale di debolezza - non risolverebbe nessuno dei mali di questa terra ma favorirebbe, ancora una volta, un senso di retrocessione morale e culturale che, paradossalmente, non porterebbe ai risultati sperati con le conseguenze che qualunque improvvisato sociologo potrebbe comprendere. In questo, ancora una volta, Sciascia docet

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GRAZIE MARIA GODITI LA PENSIONE “Sono trascorsi oltre 40 anni dal primo giorno di lavoro della maestra Maria, per i bambini della scuola materna, e poi Maria per i colleghi dell’ufficio anagrafe del Comune di Siderno. Dopo tutti questi anni di servizio alla comunità sidernese, la sig.ra Cilea Maria Assunta raggiunge il meritato traguardo del pensionamento e ritorna a casa per la malinconia dei colleghi e probabilmente per la disperazione del marito… Uno speciale ringraziamento da parte della famiglia, degli amici e dei colleghi per l'impegno professionale, il senso civico e l'umanità dimostrate dentro e fuori gli uffici, con l'augurio che questo sia solo l'inizio di un'altra avventura. Grazie!”.

La Calabria è la regione Italiana che registra il maggior ritardo di sviluppo, con gli indicatori socio-economici più bassi e i parametri di criticità più alti. Eppure questa parte dell'estremo sud dell'Italia continentale, circa 26 secoli fa era il centro della Magna Grecia, la regione più illuminata del mondo allora conosciuto, nata dall'incontro tra il popolo Greco, che veniva dal Mediterraneo, e quello degli Italioti, che vivevano lungo la Costa Jonica. Dall'unione dei due popoli ha avuto origine una grande civiltà, i cui insegnamenti hanno irradiato tutto il mondo occidentale e il cui pensiero costituisce ancora oggi le fondamenta dell'architettura istituzionale delle più grandi civiltà occidentali. Qui sono sorte le prime scuole di matematica e filosofia, sono stati enunciati i primi principi del diritto, le prime interrogazioni sui misteri degli astri e del firmamento, mentre gli avi di chi oggi ci guarda con diffidenza e distacco, vivevano nelle caverne, si nutrivano di carne cruda e si coprivano con pelli di animali. Addirittura il nome Italia deriva proprio dagli Italioti. Oggi è veramente triste e appare quasi incomprensibile osservare che, quella che un tempo era stata la comunità più illuminata del mondo, sia divenuta questa Calabria, che le cronache comunicano quotidianamente come una terra sottosviluppata, vissuta da un popolo di reietti, dove tutto è sotto l'oppressione del giogo della criminalità. Sarebbe molto interessante, sotto il profilo storicoculturale, analizzare quali sono state le vicissitudini che, nei corsi dei secoli, hanno determinato la scomparsa di quella civiltà. Semplificando molto, anche per ragioni di spazio, si può affermare che le cause sono state di natura esogena, conseguenze delle varie occupazioni da parte di altri popoli, attratti dalla grande appetibilità del territorio Calabrese, caratterizzato da un clima mite e da un ambiente salubre, ubicato in una posizione strategica, posta al centro del Mediterraneo, che all'epoca costituiva il cen-

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI ALESSANDRO FIGLIOMENI

Noi calabresi siamo afflitti dalla sindrome di Stoccolma

tro degli interessi commerciali-economici e militari. Quella grande civiltà è stata annientata dalle conseguenti invasioni di: Romani, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Spagnoli, Francesi e Borboni, mentre il colpo mortale è stato inferto da parte dei Piemontesi, sul presupposto di una presunta quanto illusoria "Unità d'Italia". Nel 1860, il Regno del Piemonte, oberato dai debiti e sull'orlo del dissesto, con la complicità e il sostegno militare di Francesi e Inglesi, interessati alle miniere di sale e fosforo presenti in Sicilia, con la scusa di voler unire l'Italia, all'insegna di uno spirito di solidarietà nazionale, hanno occupato il Regno delle due Sicilie, sottraendone tutte le risorse economiche, che sono state impiegate per sanare i debiti del Piemonte e per finanziare un sistema socio-economico fondato su interessi discriminatori nei confronti del Mezzogiorno e a vantaggio delle aree ToscoPadane. L'attuazione di questa politica colonizzante, il cui spirito ha caratterizzato e continua a caratterizzare anche i governi dei nostri tempi, ha determinato la nascita di uno Stato a due velocità: efficiente e progredito al Centro-Nord, sottosviluppato e abbandonato al Sud. Tale situazione, dall'Unità d'Italia in poi, è stata denunciata da numerosi intellettuali Meridionalisti, che si sono battuti per la causa del Sud, lasciato in una condizione di grande ritardo di sviluppo. Questi intellettuali invocavano interventi

straordinari per cercare di rimediare alla ingiustizie compiute nei confronti delle popolazioni Meridionali, che pur vivendo in un territorio ricco di risorse, erano costrette a dolorose emigrazioni per assicurare un sostentamento alle proprie famiglie. Nella totale insensibilità, le politiche penalizzanti verso il Mezzogiorno, sono continuate anche dopo la fine della seconda guerra Mondiale, nonostante l'avvento della Repubblica e la promulgazione della Costituzione, entrata in vigore il 1° Gennaio 1948. La situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi anni con la nascita di una forza politica radicata nel Nord del Paese e ispirata da una militanza dichiaratamente avversa nei confronti del Meridione, che ha causato un ulteriore divaricazione della forbice dualistica. Infine, con la scomparsa degli ultimi Meridionalisti, tra cui i nostri ZITARA e CRUPI, si ha l'impressione che, sulla grande Questione Meridionale che aveva appassionato uomini come Salvemini, Sciascia, Alvaro, etc...,sia calato definitivamente il sipario. La Calabria è stata una delle realtà più penalizzate dal centralismo dei vari governi e la sua classe politica e dirigente, salvo qualche rara eccezione, non è mai stata all'altezza del compito. Pur in presenza di un grande credito economico verso il Nord del Paese, i nostri politici, non sono mai riusciti a far attuare ai governi politiche di sviluppo a favore della Calabria,

capace di ridurre il divario tra Nord e Sud. Consapevoli delle loro responsabilità, i vari governi, soprattutto negli ultimi anni, per cercare di giustificarsi hanno fatto di tutto per derubricare la grande Questione Meridionale ad una mera questione di lotta alla criminalità, tentando implicitamente di convincere anche i Calabresi che, il mancato sviluppo, è conseguenza unica della diffusa presenza di delinquenza. Non vogliamo assolutamente sottovalutare il gravissimo problema determinato dalla presenza della criminalità, che va contrastata con ogni mezzo, ma, da Calabresi, amanti della nostra terra, non possiamo e non dobbiamo permettere che, al grande danno della presenza della criminalità, venga strumentalmente aggiunto anche il danno, forse ancora più grave, derivante da una comunicazione di criminalizzazione generalizzata della nostra terra. Lo dobbiamo alla verità e ai nostri giovani, è assolutamente necessario prestare grande attenzione nel comunicare la nostra regione, in modo particolare da parte degli ordini di informazione Calabresi. Siamo consapevoli che il male c'è e va denunciato, ma dobbiamo stare molto attenti a non farci strumentalizzare e a non essere proprio noi, i Calabresi, a fornire il miglior alibi a chi non vuole lo sviluppo della nostra terra, finendo così, col diventare i migliori alleati dei nostri peggiori nemici (SINDROME DI STOCCOLMA). Alessandro Figliomeni

LE PRIMARIE DEL PD VISTE DA DESTRA

Alfano avrà il coraggio di osare? Di far respirare la democrazia anche nel centrodestra? Occorre tempo per comprendere la portata dell'avvento di Renzi alla segreteria del Partito Democratico, di certo il giovane sindaco di Firenze, che qualcuno ha definito solo un grande bluff, continua a suscitare speranze non solo nell'elettorato di riferimento, ma anche in tanti Italiani che amano il proprio Paese. Considerato il periodo di particolare difficoltà, tale attenzione nei confronti del nuovo leader, tradottasi anche in forte appoggio alle primarie, è comprensibile; appare, invece, strana la considerazione e la speranza che Renzi suscita anche negli ambienti del centrodestra. Non pochi tra gli elettori di riferimento di questa area politica sperano in un "Renzi di centrodestra" che ridia coraggio e prospettiva a tutti coloro che "non vogliono consegnare il Paese alla Sinistra", rifondando, sul serio, una realtà politica che sembra avviata verso una sonora sconfitta. Ma l'area politica che si è riconosciuta in Silvio Berlusconi

La Gerenza

fatica a trovare una propria dimensione, sembra smarrita senza il suo leader carismatico; pertanto, non solo non si concepisce la possibilità di avere un "Renzi" di Destra, ma si fa fatica a vedere un "dopo - Berlusconi" che, comunque, dovrà giungere. Accantonata la possibilità che nel centrodestra possa emergere un nuovo e giovane leader che rottami la vecchia classe dirigente, la speranza va

alle Primarie: permettere ai cittadini, come ha fatto il PD, di dire la propria sul segretario e, quindi, sugli incarichi di partito e sulle candidature. Se mai ciò dovesse accadere sul serio costituirebbe una vera rivoluzione per quell'area politica a gestione padronale! La differenza di mentalità degli elettori moderati e "di destra" rispetto all'elettorato di sinistra, il target elettorale della "maggioranza silenziosa", la crisi economica e sociale e il carisma del cavaliere hanno favorito un'involuzione di un'area politica che aveva conosciuto più dibattito e partecipazione perfino nel vecchio MSI di Almirante. Ma aldilà delle speranze, è realistico credere che il centrodestra farà delle vere primarie? Le ultime decisioni di intitolare i circoli "Forza Silvio", come se il partito non fosse già abbastanza in suo personale possesso non incoraggia in tale direzione; pertanto la palla passa ad Alfano che solo attraverso le primarie potrà divenire un vero lea-

der e mettere fine al processo di cooptazione che lo ha portato, in passato, ai vertici del PdL. Peraltro, è solo attraverso la partecipazione convinta di elettori e militanti che potrà nascere il nuovo soggetto politico che Alfano e i suoi stanno progettando: un soggetto politico tutto da costruire poiché, per ora, sembra più un esercito di generali senza truppa. E la truppa potrà arrivare solo se avrà la possibilità di partecipare e di decidere: decisioni che forse non piaceranno a qualche generale, ma l'alternativa è ridursi, al più, a piccolo partito di opposizione. Avrà il coraggio Alfano di osare? di far respirare democrazia e partecipazione anche per il centrodestra, archiviando sul serio un troppo lungo periodo di burlesca dittatura che ha azzerato dibattito e partecipazione, rendendo i vertici del partito e lo stesso governo della nazione una forma di "corte"? Giuseppe Giarmoleo

la Riviera Registrazione Tribunale di Locri (RC) n. 1 del 19/06/1998 R.O.C. n°11602 del 02/11/98 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

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SPORT

Dopo la Champions la serie A ANGELO LETIZIA Prima di entrare nello specifico dell'odierna giornata, urge rettificare quanto per un grave refuso personale è stato riportato nell'edizione della scorsa settimana: contrariamente a quanto scritto nel precedente articolo, la Roma non ha perso ma pareggiato a Bergamo con l'Atalanta, pertanto resta l'unica squadra imbattuta in Serie A, con 11 vittorie e 4 pareggi. Dopo le doverose scuse ai lettori per l'errore commesso, l'attualità è rappresentata dalla 16a giornata: tra le gare in programma, su tutte spiccano Napoli-Inter e il posticipo serale del lunedì Milan-Roma, oltre ovviamente al match della Juve capoclassifica impegnata in casa con il Sassuolo. Degne di nota sembrano poi le sfide Udinese-Torino, Parma-Cagliari e lo scontro salvezza tra Chievo e Sampdoria, due squadre che con il cambio di gestione tecnica hanno ritrovato gioco e punti in classifica. In ordine cronologico, la prima gara sotto osservazione è JuventusSassuolo: alle 18.30 gli uomini di Conte scendono in campo allo Juventus Stadium per cancellare e lasciare definitivamente alle spalle i brutti pensieri ancora evocati dalla rete con cui Snejder e il Galatasaray hanno posto fine ai sogni di gloria bianconeri in Campions. Delusione a parte, l'eliminazione juventina paradossalmente potrebbe risultare una brutta notizia per i rivali, che ora dovranno rincorrere un avversario con un solo obbiettivo nella testa, quello del terzo scudetto consecutivo in campionato. Già da oggi, approfittando dei difficili impegni di Roma e Napoli, la Juve potrebbe accelerare il passo e allungare il vantaggio, a patto però di superare un Sassuolo tornato pre-

potentemente in corsa per la salvezza, dopo essere stato da più parti frettolosamente e precipitosamente già dato per morto e sepolto. Per riuscirci servirà quindi una buona Juve, quella che di solito si è abituati a osservare in campionato e che nelle ultime giornate non ha faticato a superare con brillantezza e a suon di gol

un avversario dopo l'altro, scavalcando la Roma e balzando in testa alla classifica. I giallorossi, da parte loro, perso il primo posto, hanno almeno ritrovato la vittoria dopo oltre un mese e quattro pareggi di fila, e contro la Fiorentina, oltre ai tre punti, si sono rivisti pure buon gioco e Totti in panchina. Il Pupone è ormai prossimo al rientro a tempo pieno, un motivo in più per seguire con attenzione Milan-Roma, una gara da cui, al di là delle legittime velleità romaniste, i rossoneri si augurano di poter trarre il massimo per rilanciarsi definitivamente in campionato, dopo essere rimasti gli unici superstiti italiani in Champions League. Con il Milan, a onor del vero, nella massima competizione europea si sarebbe meritato di rimanere pure il Napoli, al quale 12 punti e primo posto in coabitazione con Arsenal e Borussia Dortmund non sono bastati per andare avanti in

Champions. Come per la Juve, ora al Napoli resta il campionato: Rafa Benitez vuole ripartire col piede giusto e già da stasera si attende risposte importanti contro l'Inter dell'ex di turno Walter Mazzarri, che davanti al suo vecchio pubblico, c'è da scommettere, farà di tutto per farsi rimpiangere e riportare i nerazzurri a una vittoria che manca dal 2-0 sul Livorno della 12a giornata. Da allora per l'Inter solo pareggi, involuzione di gioco, svarioni difensivi e opportunità sciupate in serie per avvicinarsi al terzo posto, dal quale resta pure lontana la Fiorentina, oggi impegnata in casa contro un Bologna sempre più in difficoltà e in fondo alla classifica. I viola puntano decisi a vincere e poi attendere buone notizie in serata dal San Paolo: in caso di pareggio tra Napoli e Inter, oltre a superare i nerazzurri al quarto posto, la Fiorentina infatti guadagnerebbe terreno anche sul Napoli, riducendo le distanze dal terzo posto principale e vero obiettivo di stagione. Proseguendo nell'analisi della giornata, Udinese-Torino, Parma-Cagliari, LazioLivorno e Genoa-Atalanta sono incontri che metteranno di fronte squadre di medio-alta classifica e dai quali si potranno trarre spunti interessanti dal punto di vista tecnico e tattico, a partire dal "confronto diretto" in panchina di Udine tra Guidolin e Ventura, in assoluto due tra i migliori allenatori italiani dell'ultimo decennio. Il programma è completato dallo scontro salvezza Chievo-Sampdoria, squadre che con l'arrivo in panchina di Corini e Mihajlovic, hanno entrambe ritrovato vigore e risultati, e che oggi con un buon risultato potrebbero allontanarsi ulteriormente dalla zona pericolosa della classifica. Buon campionato a tutti.

Basket Serie D:l’Ymca di Siderno vola verso l’alta classifica Nella sesta giornata di serie D di Basket, l’Ymca Siderno ha battuto in trasferta il Milano Cz per 87 a 86. E’ stata una partita combattutissima, dall’inizio alla fine. L’Ymca nel secondo quarto era sotto di quasi 20 punti. Nell’ultimo quarto grazie ad una grande difesa ed intensità offensiva si è materializzata la rimonta vincente. Sugli scudi Fonte, autore di 40 punti e Cardamone con 16. Oggi, alle 18,30 si giocherà alla palestra dell’ITC Marconi contro il basket Incontro Reggio Calabria.L’obiettivodell’Ymca è assestarsi nelle zone alte della classifica. (lr)

Il Marina di Gioiosa vuole i play-off

Roccella- Nausicaa: si torna a parlare di calcio

Tre punti fondamentali per Ieraci e compagni contro una buona squadra il Soriano che fino alla fine ha sperato nel risultato positivo chiudendosi bene in difesa e ripartendo in contropiede. Il Marina di Gioiosa ha giocato con grande determinazione esibendo un ottimo gioco di squadra con tutti i reparti che iniziano a funzionare molto bene a conferma di come i giallorossi stanno assimilando molto bene i nuovi schemi voluti dal nuovo allenatore Panarello. Bisogna aggiungere che questi tre punti hanno permesso di fare un bel balzo in avanti in classifica tirando fuori la squadra giallorossa dalla zona pericolosa. I ragazzi hanno giocato con il cuore sono stati molto bravi per il modo in cui hanno interpretato la gara che non era per nulla facile. Ieri pomeriggio contro la Bagnarese il Marina di Gioiosa ha cercato di proseguire nella striscia di risultati positivi incontrando una delle squadre più in forma del campionato. Nicodemo Barillaro

Cosa sia accaduto domenica scorsa prima di Guardavalle- Roccella non è dato saperlo, almeno ufficialmente. Da una parte il Roccella accusa che tre suoi tesserati abbiano subito un’inspiegabile aggressione prima dell’inizio del match successivamente chiudendosi dietro il silenzio stampa salvo anticipare (come si legge sul sito internet della società) che intenderà agire nelle competenti sedi mentre da parte della società Guardavalle si risponde con un comunicato stampa nel quale si afferma che la stessa non si sente corresponsabile di questo fatti. Il risultato, comunque, non è stato omologato dal giudice sportivo per la riserva scritta che la società del Roccella ha presentato all’arbitro alla fine del match. Vedremo quali saranno gli svi-

luppi futuri di una pagina calcistica che sicuramente non passerà alla storia per la sua valenza sportiva ma per fatti extracalcistici. Oggi, intanto, il Roccella ritornerà tra le mura amiche, al Comunale di Viale degli Ulivi, per affrontare la Nausicaa, squadra che raggruppa le cittadine di Soverato e Montepaone che fino allo scorso anno, lo ricordiamo, è stata allenata proprio da quel Ciccio Galati che oggi siede sulla panchina amaranto e che è diventato l’idolo della tifoseria locale. Una partita carica di significati per il tecnico di Guardavalle che, sicuramente, prima del fischio iniziale, avvertirà delle emozioni particolari visti i trascorsi a Soverato anche se sul campo poi la sua squadra non potrà lasciare nulla d’intentato in quanto l’unico risultato

al fine di poter riprendere la marcia spedita verso la conquista della serie D sarà la vittoria. Tre punti che servono come il pane per scacciare via i fantasmi di Guardavalle e riprendere così un nuovo filotto di vittorie. Sulla carta la sfida non sembra presentare eccessive problematiche ma sono proprio queste le partite dalle quali si ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. In attacco con ogni probabilità verrà schierato il tridente composto da Carbone, Femia e Saffioti con Criniti a supporto. Per il resto tutti gli effettivi dovrebbero essere disponibili. Arbitrerà il signor Luca Gatto di Lamezia Terme supportato dai collaboratori Chiappetta e Terenzio di Cosenza. Fischio iniziale alle ore 14,30. Antonio Tassone DOMENICA

Ecco le decisioni su FilogasoSoriano e DelieseBenestarNatilese Gara del 17/11/2013 FILOGASO SORIANO 2010. Il Giudice Sportivo Territoriale, a scioglimento della riserva di cui al comunicato ufficiale n.62 del 21.11.2013, letti gli atti ufficiali dai quali risulta: che l'arbitro, al 31^ del secondo tempo, sospendeva ''momentaneamente la gara in quanto si era creata una violenta rissa in tribuna a cui partecipavano circa venti persone sulle cinquecento presenti, riconducibili alle tifoserie di entrambe le società e la stessa rissa durava qualche minuto"; che l'arbitro, resosi conto dell'assenza delle forze dell'ordine, si adoperava con l'assistenza dei capitani e dei dirigenti delle due società di contattare il 112 al fine di fare intervenire i carabinieri; che l'arbitro dopo avere atteso inutilmente l'arrivo dei carabinieri (per circa un'ora), chiedeva alla società Filogaso di assicurare l'ordine pubblico e constatava la presenza di un solo rappresentante della protezione civile, ritenuto non idoneo a parere dello stesso arbitro; che a questo punto l'arbitro, in considerazione del mancato arrivo dei carabinieri e di persone idonee che garantissero "l'ordine e la sicurezza pubblica, l'incolumità fisica dei calciatori, della terna arbitrale e degli altri tesserati" decideva di chiudere definitivamente la gara; letto il reclamo fatto pervenire dalla società Filogaso con il quale contesta la decisione dell'arbitro di chiudere anticipatamente la gara, chiedendone la ripetizione; premesso quanto sopra; considerato che la situazione sugli spalti si era normalizzata in pochi minuti e che i dirigenti delle due squadre si erano prodigati per garantire il prosieguo della gara nella più assoluta tranquillità; ritenuto, altresì, che le intemperanze sugli spalti di circa venti sostenitori,anche se censurabile e perseguibile sotto l'aspetto disciplinare, non possono essere considerate di tale gravità da adottare da parte dell'arbitro il provvedimento di sospensione della gara; visto l'art.17, punto 4, lettera c) e 18 del C.G.S.; delibera 1) di annullare la gara di cui in narrativa disponendone la ripetizione; 2) trasmettere gli atti al C.R. Calabria in sede per quanto di competenza; 3) infliggere alle società FILOGASO e SORIANO 2010 l'ammenda di 450,00 e DIFFIDA ciascuna; 4) accreditare sul conto della società Filogaso la tassa reclamo. TRASMISSIONE ATTI Il Giudice Sportivo Territoriale, a scioglimento della riserva di cui al C.U. 62; Gara del 17/11/2013 DELIESE BENESTARNATILESE letti gli atti ufficiali e relativo supplemento; visto il reclamo proposto dalla società Benestarnatilese; rilevato che i fatti denunciati per la loro serietà e rilevanza meritano adeguate e più approfondite indagini da parte del competente organo inquirente; delibera sospende il giudizio e dispone la trasmissione degli atti alla Procura Federale per quanto di competenza. lr

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Gusto&

A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone www.associazione-tone.it associazione.tone@gmail.com

sapori

Il torrone classico alla mandorla Fare il torrone in casa non è particolarmente difficile, richiede solo un po' di tempo e attenzione, ma i risultati sono veramente straordinari e potete scegliere il formato secondo i vostri gusti o le esigenze, continua così la nostra piccola ricerca tra i profumi , gli aromi, la frutta secca, candita e fresca di questa terra ricca di alimenti naturali e preziosi per la nostra Salute. Il torrone classico, quello bianco, arricchito di mandorle oppure di nocciole, è uno dei dolci tipici del Natale, che però ci arriva invece dalla tradizione araba, maestra in tutte le preparazioni con le mandorle, e la frutta secca in genere. Il torrone bianco è diffuso in tutta Italia, anche se ogni regione ha creato le sue varianti, a cominciare dalla principale, cioè quella del torrone tenero. Esistono anche molte altre varianti da nord a sud, in cui si utilizzano ad esempio le nocciole, i pistacchi, si aggiungono scorzette di frutta, si ricopre di cioccolato, etc. Se volete prepararlo in casa per dargli la forma potete utilizzare qualsiasi stampo rettangolare di metallo o di silicone, con i bordi alti da un minimo di 3 cm in poi. Ovviamente più lo stampo è stretto e più recuperate in altezza.

INGREDIENTI: o 650 gr. di mandorle sgusciate o 300 gr. di miele o 300 gr. zucchero o 200 gr. di scorzette miste (potete sostituire con 50 gr. di pistacchi pelati) o 2 limoni o 3 albumi d'uovo o 1 bustina di vaniglina o 1 confezione di ostia (si trova in farmacia e nelle pasticcerie)

Preparate innanzitutto lo stampo, dove verserete il torrone dopo la cottura e dove deve restare il tempo necessario per rassodarsi. Ungetelo pochissimo con un po' di olio di mandorle. (solo se è di metallo) Rivestite lo stampo con l'ostia sul fondo. Eliminate la pellicina delle mandorle poi passatele in forno caldo per 2 -3 minuti, per farle leggermente tostare. Tagliate le scorzette a dadini piccoli in una ciotola, unite la scorza dei limoni. In una casseruola versate lo zucchero insieme a 100g di acqua fredda e tenete da parte. Mettete sul fuoco una pentola piena d'acqua per 3/4 per il bagno Maria e in una seconda pentola versate il miele. Accendete la fiamma e fate cuocere il miele a bagnomaria, sempre mescolando con un cucchiaio di legno per circa 1 ora e mezza. Se l'acqua del bagnomaria si consuma, rimboccatela con altra acqua bollente. Quando il miele è quasi pronto, mettete sul fuoco la casseruola con lo zucchero che avevate preparato e fate cuocere il tempo necessario a far sciogliere completamente lo zucchero. Fate scaldare leggermente le mandorle in forno. Montate a neve gli albumi, ma se è possibile fatevi aiutare da qualcuno che li monti a neve ben ferma, mentre voi continuate a seguire il miele che non deve cuocere troppo. A questo punto, unite gli albumi a neve al miele mescolando bene per circa 5 minuti, sempre a bagno Maria, poi unite anche lo sciroppo di zucchero senza smettere di mescolare. Dopo qualche minuto il composto comincerà a indurire. Deve avere una consistenza dura ma ancora elastica. Unite le mandorle e mescolate con forza, poi le scorzette e in ultimo la vaniglina. Rovesciate il composto del torrone sullo stampo, livellate col dorso di un cucchiaio e coprite con un altro strato di ostia. Coprite con un tagliere un po' più grande dello stampo e mettete sopra un peso. Dopo circa mezzora togliete la copertura e con un coltello tipo trinciante tagliate il torrone a pezzi della grandezza che preferite. Il torrone si conserva a questo punto incartato con il cellophane per alimenti, al chiuso e in luogo fresco ma NON in frigo. La durezza finale del torrone dipende molto dal tempo di cottura del miele. Se volete un torrone del tipo 'morbido' dimezzate il tempo di cottura del miele.

MANDORLE: PROPRIETÀ Sono le regine della frutta secca: sono un vero toccasana e un prezioso contributo naturale per combattere e prevenire numerose patologie. Grazie all'alta percentuale di grassi “buoni”, le mandorle abbassano il livello di colesterolo nel sangue. Sono un potente antiossidante naturale, preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e il benessere dei capelli. Grazie alle elevate quantità di ferro sono un buon rimedio contro l'anemia, mentre il calcio le rende preziose per la salute delle ossa. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le mandorle hanno effetti positivi su chi è affetto da diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità verso l'insulina. L'effetto sedativo e riequilibrante della mandorla agisce su sistema nervoso antagonizzando l'azione eccitante dello iodio marino e del frequente consumo di pesce delle popolazioni costiera. La mandorla, tra l'altro, aumenta la forza vitale e il vigore generale dell'organismo e combatte la sindrome della stanchezza .

AL MATTINO RIMINERALIZZANO LE OSSA Una bevanda particolarmente digeribile, energetica, immunostimolante è il latte di mandorla. Si prepara con mandorle dolci e zucchero. Le mandorle vengono immerse in acqua bollente per togliere la pellicina che riveste il seme. Una volta spellate vengono pestate e lasciate a riposare per circa dodici ore in un contenitore di terracotta, coperte da acqua fredda. Trascorse queste ore si filtra il composto ottenuto e si porta a ebollizione con lo zucchero per 10 minuti. Oggi in commercio si trova dell'ottimo latte di mandorle biologico: è uno scrigno di sali rimineralizzanti. Bevine un bicchiere la mattina, caldo o tiepido, per colazione.

MANDORLE: IN CUCINA Il loro uso in cucina è molto vario: vengono utilizzate per fare dolci ma anche per preparare ricette salate. Sono molto apprezzate come snack al naturale o tostate al forno. Nelle regioni dell'Italia Meridionale, le mandorle sono le protagoniste di molte preparazioni gastronomiche, pensiamo ad esempio alla pasta di mandorle o al marzapane, anche chiamato pasta reale (perché degna di un re!). Una bevanda piuttosto diffusa e preparata con questi gustosi frutti è il latte di mandorla: delizioso e nutriente è perfetto come sostitutivo del latte per i neonati che soffrono di intolleranza al latte vaccino , latte di mandorla è spesso confuso con l'orzata, che invece è una bevanda dolce a base di benzoino. Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali nell'area del mediterraneo, in particolare nella cucina calabrese , siciliana e pugliese. Sia nel dolce che nel salato. Si raccolgono a mano e con delle verghe (bastoni flessibili lunghi dai 3 ai 5 metri) nel periodo agosto-settembre e sono usate sia in cucina (pesto alla trapanese) che in pasticceria (confetti, biscotti, pasticcini, marzapane, torroni ). Una tra le bevande più diffuse preparate con le mandorle è il latte di mandorla , una bibita molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e calcio) utilizzata soprattutto nelle caldi estati , come comune è trovare in Calabria e Sicilia la granita di mandorla.

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CULTURA E SOCIETÀ

“ CALABRIA FILM FESTIVAL”

Una regione “esaltata” dal grande schermo Considerazioni sul Medef 2013 e la triste Reggio Calabria Il più bel kilometro d’Italia è, nella sua prima metà, buio. Illumina Reggio una luna splendida tra le nuvole. Il lungomare Falcomatà riceve la sua dose di luce dal mare dello Stretto, che la riflette come un prezioso diamante. Una città frastornata e polverizzata resiste, triste, all’incuria ed alla violenza di uomini e cose. Ogni tentativo di guarirne le ferite diviene, esso stesso, una nuova ed inguaribile ferita. L’avranno capito le varie commissioni antimafia nelle loro audizioni, lo avranno capito i vari Prefetti succeduti a rappresentare uno Stato ormai a distanze siderali. In questo clima si è svolto il medfest 2013 , sostenuto da una CONFINDUSTRIA dal volto umano, che ha le fattezze del presidente Cuzzocrea, coraggioso fino all’incoscienza, avvezzo ai veleni di una città oramai irriconoscibile e nemica di chi vuole costruire futuri di speranza. Il grido alto di monsignor Morosini e quello ferito di Cisterna, magistrato di valore, già vice di Grasso alla Direzione Nazionale Antimafia, cadono come carboni ardenti addosso al pubblico di ragazzi del classico Campanella, che seguono con occhi avidi, ragionamenti che sanno vitali per il futuro che li aspetta. Futuro che sarà lontano da questa terra, se vuol essere di non

dolore, incertezze, precarietà infinità. Gino Votano, cui il premio giornalistico è dedicato, per volere di un figlio testardo, Francesco, oggi, di sicuro, non riconoscerebbe la sua città. Non la riconoscerebbe il Vate, non la riconoscerebbe Italo Falcomatà. In questo deserto, anche umano, si chiuderà il festival internazionale del mediterraneo con il concerto del giovane (appena 24 anni), e bravissimo Vincenzo Nizzardo e Chiara Barilla, presentato al teatro F.Cilea dalla giornalista Rai Anna La Rosa. Fedelissima alla sua Calabria da sempre. Pronta a contribuire per una sua immagine diversa, anche al di là del comune buon senso. Provo invidia per la forza del suo animo.

È certo che i fratelli Lumière, quando nel 1895 rivelarono al mondo di aver inventato il cinema, non pensassero alla lontana Calabria. Non pensavano, certo, che un giorno dal quel grande schermo bianco sul quale a fulminea velocità proiettavano centinaia di fotografie che una dietro l’altra davano vita a immagini in movimento, sarebbe stata “esaltata” una regione che del proprio territorio e della propria cultura non deve aver timore di farsi vanto. Non ne ha timore al punto che in questo scorcio del 2013, per il secondo anno consecutivo, ha organizzato il “Festival Cinematografico della Calabria” del quale, nei giorni scorsi, è terminata la “tappa” di Reggio, dove è andato in scena il “Calabria Film Festival”. Si è trattato del primo di tre eventi e ha preceduto il “Magna Grecia Film Festival” a Catanzaro e il “Primavera del Cinema italiano – Premio Federico II” a Cosenza. Grande successo quello di quest’anno per il “Calabria Film Festival”, soprattutto per quanto riguarda il messaggio che gli organizzatori sono riusciti a lanciare ai giovani. In particolare con la sezione “Voci di dentro”, un’occasione per dibattere con i ragazzi su temi come quello della legalità e dell’immigrazione, grazie alla proiezione di film importanti come “Giovanni Falcone” di Giuseppe Ferrara (1993) e “I cento passi” di Marco Tullio Giordana (2000), così come “Terraferma” di Emanuele Crialese, quest’ultimo incentrato sugli scontri di Rosarno del 2010, seguiti al ferimento di due immigrati africani. Un

L’INTERVISTA con Dacia Maraini

La scrittrice: «Le donne ribelli della Locride? «Si sono dimostrate estremamente intelligenti» Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della "generazione degli anni trenta", vincitrice del premio “Campiello” e del premio “Strega”, è stata ospite a Locri delle scuole cittadine in un importante incontro svoltosi presso il Centro Pastorale Diocesano, dove la più grande scrittrice italiana vivente ha presentato il suo nuovo libro Chiara d'Assisi. Elogio della disobbedienza, edito da Rizzoli. Grazie all'intermediazione dell'amico Enzo Calderazzo siamo riusciti ad incontrarla nella hall dell'hotel che l'ha ospitata e le abbiamo rivolto alcune domande: Signora Maraini, lei che ha anche origini siciliane, è venuta nella Locride per presentare questo suo nuovo libro, quali le sue impressioni? Rimango sempre molto affascinata dall'accoglienza della gente calabrese e soprattutto dal clima eccezionale che ho potuto riscontare qui nella locride anche in questo particolare periodo d'autunno inoltrato. Per quanto concerne il libro tratta del racconto della vita di Chiara Scifi che, intorno all'anno 1200, ad Assisi, abbandona la tranquillità della sua famiglia e sceglie di vivere in assoluta povertà. A quell'epoca le donne erano fedeli esecutrici del volere patriarcale. Chiara è riuscita a evitare questi ostacoli e ad imporre la sua volontà. La grande intelligenza di Chiara è stata quella di aver rispettato la chiesa ma allo stesso tempo aver scavato uno spazio di liberta: lei accettava e ubbidiva. Sempre con dolcezza. Però ha praticato, lo ricordo, un voto di povertà

fino in fondo". Come mai questo libro sembra così attuale, nonostante ci siano quasi 800 anni di differenza? Viviamo in un mondo dove molto spesso si fa qualcosa in funzione dei soldi. Tutto si compra e si vende. Questo porta al consumismo più sfrenato. Il denaro sembra essere l'ultimo fine dell'uomo. A questo punto recuperare quella che Chiara chiama il privilegio della povertà è una straordinaria scelta di vita. Chiara è una donna profondamente democratica, con un forte spirito civile che combatteva per le sue idee. Se fosse vissuta oggi avrebbe fatto senz'altro questo. Perché lei, oltre a dedicarsi all'ascesi aveva anche un

pensiero politico. Chiara è stata un esempio luminoso e può essere un modello anche oggi con la sua capacità di difendere le sue idee, la sua straordinaria indipendenza ed autonomia nel convento dove ha praticato la vera democrazia. In un'epoca in cui i bambini e gli anziani sono vuoti a perdere poiché non votano e non producono, l'esempio di Chiara è dirompente. Non ci rendiamo conto che non siamo più esseri umani ma merce, che pensiamo di essere compratori ma in realtà siamo comprati. Le donne della Locride si sono ribellate ad alcuni servizi giornalistici trasmessi dalle reti nazionali che tenderebbero a relegarle ad un ruolo secondario nella vita sociale e professionale, lei che ne pensa? Penso che hanno ragione. Bisogna sempre ribellarsi alla cattiva informazione e pretendere che sia veicolata la giusta comunicazione. Io sono sicura che le donne della Locride siano donne estremamente intelligenti ed impegnate nei vari settori della società. Evidenziare gli aspetti positivi del territorio dovrebbe essere un compito insostituibile di tutti gli organi d'informazione . Le donne occidentali tendono sempre di più a scoprirsi quelle musulmane indossano il burqa. Un gesto che contraddice l'altro? La misoginia, cacciata dalla porta, è rientrata dalla finestra in forma di dipendenza da una cultura di mercato, in cui tutto si vende e si compra, prima di tutto il corpo umano, soprattutto quello femminile. Antonio Tassone

Bilancio positivo per l’importante rassegna di Reggio. Il direttore organizzativo Michele Geria: «Da noi cinema, fiction e serie tv potrebbero portare cultura, lavoro e crescita economica”

tema autoctono, che ha coinvolto in modo particolare la platea. «C’è grande soddisfazione – ci ha detto Michele Geria, direttore organizzativo della “Calabria Film Commission” – visto anche il sensibile aumento delle presenze. Particolare piacere ci ha dato il percorso di condivisione con i ragazzi, che dà ragione a quanto detto da Nicola Gratteri (procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, ndr), secondo il quale a scuola bisognerebbe prevedere un’ora di cinema e un’ora di libri. Con questa edizione del Festival ci siamo allineati a questa idea». Accreditata, come già accennato, dall’intensa partecipazione dei giovani in età scolare, che hanno riempito le sale del capoluogo regionale, «intervenendo a dibattiti durati delle ore», specifica Geria.

Roberta Franco, l’arte per la beneficenza Roberta Franco, l'arte per la beneficenza È la danza che anima ogni suo passo, gesto, movimento. Ed è sempre questa stessa arte che le permette di parlare in maniera così appassionata e vibrante della sua attività di ballerina. Incontro Roberta Franco in abito e trucco da scena mentre prova, nella sua scuola Elite Danza, i pezzi per l'esibizione che svolgerà questo pomeriggio, alle ore 17:00, presso l'Auditorium Comunale di Roccella Jonica, in occasione dello spettacolo di beneficenza per la lotta contro la leucemia. L'evento è stato organizzato dal Lions Club di Locri di Rocco Vasile, che vedrà, tra l'altro, la partecipazione dell'Accademia Ars Musicae di Gioiosa Jonica, con le esibizioni dei propri allievi ed un recital pianistico di Giuseppe Fusaro. Un'occasione, questa, per poter fruire l'arte «qui e ora», nel momento magico, unico ed irripetibile della sua creazione dal vivo. È di questa necessità di creare maggiori spazi per una fruizione artistica di qualità, che parliamo con Roberta, negli intervalli tra un assolo e l'altro. Infatti, la ballerina e coreografa, formatasi presso l'Accademia Nazionale di Roma e la scuola di danza e teatro di Roberto Greco, nel momento in cui, tre anni fa, dopo 30 anni trascorsi fuori, ha deciso di far ritorno nella sua terra d'origine, la locride, svolge quotidianamente, una lotta personale di rivendicazione culturale di una disciplina, la coreutica, che a suo avviso dovrebbe trovare maggiori spazi sia nelle manifestazioni di qualità che nelle scuole. Il corpo in movimento secondo un ritmo musicale, di fatti, oltre DOMENICA

ad essere una delle massime forme artistiche godibile a livello estetico, è un potentissimo veicolo culturale di conoscenza, giacché il costume scenico e la rappresentazione emotiva di personaggi e storie, permette un'assimilazione immediata e pregnante dei medesimi. La prova? Guardare Roberta mentre esegue in assolo tre passaggi delle opere di “La Tosca” di G. Puccini e di “Raymonda” del compositore russo A.K. Glazuniov previsti per lo spettacolo pomeridiano, dove costume e accessori, fanno entrare lo spettatore nel clima storico della vicenda mentre figure, passi e mimica ripercorrono in toto i momenti salienti delle vicende di queste due forti ed energiche donne che vissero per amore con la stessa passione con cui Roberta svolge la sua danza entrando nella dimensione di grazia che solo l'arte può darle. Lucia Femia

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ANALISI DEI COMUNI DEL SUD

“STELLA POLARE”, INDICAMI IL CAMMINO

Vito Teti ed il suo nuovo libro “Maledetto Sud” Presentato martedì scorso a Siderno, al Salotto Calliope della libreria Mondadori, il volumetto Maledetto Sud, edizioni Einaudi, del noto etnologo e antropologo Vito Teti, ordinario presso l'Università della Calabria. Il volume si propone di analizzare significato e portata dei principali luoghi comuni sul Sud e sui calabresi in particolare. Sono intervenuti all'incontro Ilario Ammendolia, Enzo Stranieri, Gioacchino Criaco, Mimmo Gangemi, Silvana Iannelli e Gianni Carteri. Ha moderato la tavola rotonda la giornalista Maria Teresa D'Agostino, editor presso Rubbettino. Gianni Lucà, previsto tra i relatori, non è potuto intervenire per motivi pastorali. Il folto pubblico ha seguito il dispiegarsi dei molteplici argomenti del libro tramite gli interventi dei numerosi relatori. Gli excurus sono stati improntati sia ad una analisi stilistica del testo di Teti, sia ad una prospettiva politica. In particolare Ilario Ammendolia ha sottolineato quanto preoccupante possa essere la militarizzazione del Sud, da più parti auspicata come sola soluzione ai problemi che affliggono questa terra. Altri temi trattati sono stati l'importanza del cammino, dell'incontro fisico, dell'appaesamento, del dialogo, del confronto tra opposti. I relatori hanno spesso fatto riferimento a due opere precedenti del professore Teti, Pietre di pane e il noto Il senso dei luoghi, in cui lo svuotamento dei paesi collinari e sub collinari viene

Interessante e qualificato il dibattito che si svolto nella sala Calliope della libreria Mondadori di Siderno alla presenza dell’autore del volume

ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò

“ il Sud è Niente”

Il film del giovane regista reggino Fabio Mollo Il giovane regista reggino Fabio Mollo è cresciuto nel quartiere popolare di Reggio Calabria “Il Gebbione”, nel quale ha potuto osservare attentamente la vita, il tempo, i gesti e le abitudini quotidiane della gente che caratterizza questa terra, spesso provando amarezza e rabbia. Fabio ha studiato alla University of East London, dove si è laureato in cinema, e poi a Roma, al Centro Sperimentale Cinematografico. Lontano dalla sua terra ma con un'ancora emotiva forte che lo ha legato, da sempre, ai costumi e alla realtà cruda in cui è cresciuto. A tal proposito ha voluto iniziare a raccontare il suo luogo con occhi di lacrime per la realtà della vita, ma aperti, spalancati ad una speranza. Ha iniziato a raccontare la sua terra e la sua gente nel saggio cinematografico “I Giganti” nel 2008, tratto dalla storia scritta da un altro giovane calabrese, Andrea Paolo Massara. Lavoro preambolo creativo ed embrionale che ha portato poi alla nascita e allo sviluppo della realizzazione del film “Il Sud è Niente” in questo periodo in quasi tutte le sale Italiane. La sua opera prima cinematografica come lungometraggio ha suscitato molto interesse e apprezzamento per la realtà che si racconta, con particolare stile riflessione e suggestione emotiva. Un film efficace e schietto che parte dal cuore dei loro personaggi, gente di Calabria che forzata-

Uno dei primi momenti ha riguardato la premiazione delle scuole reggine che hanno aderito alle matinè

mente spesso vive succube di un sistema indotto al quale si ribellano solo gli istinti, le emozioni e non le azioni. Capitolando il più delle volte ad una forzata rassegnazione. Il Sud è Niente ha già vinto 47 premi tra cui : il Production Award e il Post Production Award al Torino Film Lab, è stato selezionato alla Cinefondation del Festival di Cannes, al Talent Campus e al Talent Market del festival di Berlino, al the New Cinema Network del Festival Internazionale di Roma e all'Ateliers d'Angers diretto da Jeanne Moreau, il Cinemaster 2011 di New York. Un esordio notevole e di spessore per l'artista Calabrese. Fabio Mollo è un predestinato che farà parlare a lungo di se nel panorama cinematografico internazionale, portando il timbro nel mondo

visto come uno dei pericoli più gravi della modernità. Molto rilievo è stato dato all'iniquità del positivismo scientifico che voleva i meridionali inferiori in quanto razza. È stato messo in luce quanto perverso e incrollabile sia uno stereotipo quando si insedia nelle menti per generazioni attraverso l'analisi della figura di Longino, il militare romano che inflisse un colpo di lancia a Gesù per constatarne la morte, per impedire ulteriori e inimmaginabili torture. Il professore ha chiuso il dibattito di ampio respiro con un ringraziamento alla dottoressa Strangio della libreria Mondadori e a tutti i relatori convenuti alla tavola rotonda, nonché al pubblico che si è trattenuto fino ad ora tarda.

“Made in Calabria”. La storia ruota intorno alla forza di ribellione di Grazia (interpretata da una giovanissima ragazza reggina Miriam Karlkvist, alla sua prima esperienza da attrice), che non vuole lasciare la Calabria, ma rimanere a lottare e non accettare la profondità abissale di una terra per certi versi maledetta, abbandonata e segnata dai crimini mafiosi, spesso taciuti. Una visione attuale speranzosa delle nuove generazioni, in contrapposizione alla rassegnazione delle generazioni passate. Giovani che vorrebbero vedere questa terra diversa da com'è, scoprendo il lenzuolo per scoprire il bello che c'è sotto nascosto. Un segno di fiducia e cambiamento fatto anche di rabbia, ribellione, lotta contro una realtà che ha forzatamente sempre affermato e trasferito all'esterno che “Il Sud è Niente”. Non è cosi e c'è altro negli occhi di Grazia e di tutti i giovani calabresi, un qualcosa da non scoprire solo sullo schermo di un cinema ma nella vita quotidiana, perché il Sud è molto di più di quello che appare. Nel Cast una brillante interpretazione di Vinicio Marchioni (il Freddo di Romanzo Criminale) padre di Grazia, uomo glaciale e distaccato, un pescatore alle prese con la realtà malavitosa e che evita in tutti modi di parlare alla figlia di quanto accaduto diversi anni prima per la morte di Pietro (Giorgio Musumeci), il fratello maggiore di Grazia, scomparso in circostanze mai chiarite. A completare il cast: Alessandra Costanzo (la nonna) e la bellissima Valentina Lodovini, che molti ricordano per il film “Benvenuti al sud”. Le musiche sono di Giorgio Giampà , espressioni sonore evocative del “non detto” che caratterizzano fortemente la narrazione descrivendo quella malinconia, nell'angoscia e nella frustrazione che, inevitabilmente, viene ripercorsa.

Il filosofo del pop pubblica un nuovo saggio sulla contemporaneità Fino all'invenzione del GPS viaggiatori, marinai, naviganti e piloti d'aereo si sono sempre orientati con le stelle, e la Stella Polare è il riferimento fisso del nostro cielo. Ecco perché Claudio Sottocornola ha così intitolato la sua ultima fatica letteraria, edita da Claude Production con Marna Edizioni. “Un centro di gravità permanente”, per citare un brano di musicale, nel perfetto stile contaminato tipico del professore bergamasco che ogni estate è solito proporre anche nella Locride i suoi lavori e le sue opere. Sottocornola è infatti innamorato della Calabria, dove trova un luogo semplice, non corrotto (be', non troppo!) dal consumismo e dall'illusorietà dei rapporti umani. Filosofo multiforme, di grande spessore conoscitivo, difficile da catturare tutto e subito, personaggio poliedrico che si lascia scoprire poco a poco nell'imbricata trama della sua complessità, Sottocornola è anche un uomo franco e operoso, per il quale il dialogo con il pubblico è essenziale al fine della sua attività di artista e filosofo. È noto con appellativo di “filosofo del pop”, per la sua capacità di mescolare filosofia con la cultura figurativa postmoderna e con la musica leggera, di unire poli apparentemente opposti. Siamo forse troppo abituati a immaginare la filosofia come qualcosa di terribilmente arduo o noioso, di vecchio e ammuffito, di estraneo al mondo del consumismo, della contem-

poraneità, delle più quotidiane abitudini sociali, come l'uso del telefonino o la comunicazione via internet. In effetti non è affatto così, e osservando e studiando la sua opera, come quella di altri filosofi molto noti, come Vattimo, Bodei, Baudrillard, Eco, Augè, tanto per dirne alcuni, ci sia accorge che la filosofia ha profondamente indagato l'estetica del consumo. Dopo il ponderoso lavoro multimediale di Working Class, che lo ha visto operativo dal territorio al web tra musica e filosofia, ecco questo Stella Polare: una raccolta di saggi sullo status quaestionis dell'attuale crisi di civiltà, una sequenza di interventi che passano in rassegna i temi più cari al filosofo orobico, dal declino del sacro alla cultura pop, dal problema educativo al pensiero debole, dalla ridefinizione dei ruoli alla questione gay, dalla recessione economica al mutamento dei paradigmi culturali in atto, nella ricerca di verità esistenziali e non ideologiche. Dopo aver dedicato il precedente libro I trascendentali traditi a Pier Paolo Pasolini, stavolta Sottocornola rivolge il suo pensiero a Giacomo Leopardi, poeta del desiderio da lui molto amato, a cui associa il divo del rock Johnny Hallyday, ribadendo così il valore dirompente che egli attribuisce alle icone della popular music. Ciò di cui si sente davvero la mancanza è un volume bibliografico sulla vasta e complessa opera di Sottocornola, nonché di un lavoro di critica ragionata. Sappiamo di chiedere molto ma auspichiamo che tale lavoro complesso e stratificato infine veda la luce. La scorsa estate Sottocornola ha presentato a Siderno un estratto della mostra fotografica “Il giardino di mia madre e altri luoghi”, con una efficace relazione di Antonio Falcone, critico cinematografico e giornalista. La Redazione DOMENICA

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Parlando

di...

ATTUALITÀ

POLITICA E DINTORNI ...

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MESSAGGI NEL TEMPO di Daniela Ferraro

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1- Primo giorno con la fascia per Domenico Vestito. Il nuovo sindaco di Marina di Gioiosa. Un “in bocca al lupo” particolare da parte del nostro giornale che continuerà a vigilare sempre con la massima attenzione 2- Abbiamo conosciuto questo simpatico amico al Rotary di Melito Portosalvo ed abbiamo apprezzato la sua disponibilità e grande cordialità 3- Due giovani sindaci prossimi alle elezioni, uno viene da San Giovanni di Gerace e l’altro rappresenta i cittadini di Caraffa del Bianco che a guardare bene sono i due comuni con i nomi più lunghi. Infatti loro sono i sindaci più alti nell’assemblea.

Visita a San Giovanni Theristis E' tra le poche chiese italiane a conservare ancora il rito ortodosso. Antiche le sue origini: risale, infatti, al 1100 circa il katholikon del monastero che sarebbe stato ben presto annoverato tra i più fiorenti cenobi greci della diocesi di Squillace accanto al già celeberrimo Vivarium di Cassiodoro. La sua titolatura fa riferimento a San Giovanni Theristis, nato a Palermo da una prigioniera calabrese e che, all'età di 14 anni, si rifugiò a Stilo dove ricevette il battesimo ortodosso per quindi avviarsi alla vita monastica. Molti i miracoli da lui compiuti come, ad esempio, quello relativo alla mietitura del grano per i poveri che gli valse l'epiteto di “Theristis”, cioè “Il Mietitore”. Dall'alto della valle dello Stilaro (Comune di Bivongi), il monastero fu subito meta di pellegrini provenienti da ogni dove e che ivi confluivano a rendere omaggio all'aghiasma (fonte sacra) e a visitare i luoghi dove il santo aveva vissuto ed operato. All'interno del monastero , fornito di una vasta biblioteca e di ricchi tesori, i dotti monaci alternavano le devote preghiere ad attenti studi e ricopiatura di testi. La successiva latinizzazione del luogo come pure la progressiva estraneazione all'ambiente ortodosso fecero si che, già nel corso del '400, il monastero si avviasse ad una inevitabile fase di declino (nel 1457 il Visitatore Apostolico del Papa ne constatava la decadenza). Ma fu principalmente a seguito delle continue minacce di una banda di briganti che i monaci si decisero, alfine, ad abbandonare questa sede per trasferirsi nel convento più grande di San Giovanni Theristis fuori le mura a Stilo, dove furono portate le reliquie di San Giovanni Theristis e dei santi asceti Nicola e Ambrogio (1662). Il monastero ormai dismesso venne scoperto da Paolo Orsi nei primi del '900 e poi “riscoperto” nel 1965 da Franco Ernesto, allora sindaco di Bivongi, il quale si adoperò affinché il monastero ed il Katholicon fossero conosciuti e salvaguardati. Nel 1990 cominciarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio e della zona circostante che resero possibile, qualche anno dopo, l'insediamento ai primi monaci athoniti ,provenienti dal Monte Athos

(Grecia) mentre il Consiglio Regionale della Calabria dichiarava sacra l'area da essi occupata. Nel marzo del 2001 il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, vi si recava in visita riportandovi una reliquia del santo prima conservata a Stilo. L'anno dopo, i lavori venivano ultimati e, nel 2008, il Consiglio comunale di Bivongi concedeva l'uso del monastero per 99 anni alla chiesa ortodossa rumena. Il katholikon si presenta, attualmente, come mirabile testimonianza architettonica di transizione tra lo stile normanno e quello bizantino. Elementi dell'architettura normanna si ritrovano, ad esempio, nei quattro pilastri angolari ( chiusi da 4 archi) che sorreggono la cupola, elementi bizantini nei muri perimetrali della basilica costruiti con strati di pietra concia e cotto alternati. All'interno icone, arredi sacri, affreschi ( tra cui spicca quello raffigurante i 12 apostoli), uno splendido lampadario in oro nella navata centrale.

Il cancelletto sempre aperto ai visitatori, il cane che sonnecchia nella sua cuccia, le galline che razzolano libere nel praticello circostante, le celle dei monaci ammucchiate lungo il pendio sovrastato dalla basilica, il novizio rumeno Arthur che, lasciato momentaneamente il suo bucato, ti si fa cortesemente incontro per illustrarti la visita. E tutto attorno a te risplende di ferventi memorie e santità assieme….e non te ne puoi allontanare senza sentirti migliore.

BRIGANTI di Brigantessa Serena Iannopollo

IMMACOLATA CON GIOIA E LEOCOS

Na massa i pecuruni

Giovedì 8 Dicembre, in occasione dell’Immacolata Concezione, per l’inizio delle festività natalizie, i volontari della LEOCOS sono tornati a trovare i piccoli amici del reparto Pediatria dell’ospedale di Locri. I volontari travestiti da Babbo Natale con palloncini e piccoli doni hanno rallegrato la giornata dei piccoli malati ricoverati portando un sorriso e un po’ di serenità in corsia.

N’occasioni sprecata, perduta, juta. Una comu a tanti atti, pecchì chisti simu, calabrisi, genti chini d’amuri e di pacienza, genti chi ti lapri i vrazza e si sciala mu ti saluta, genti chi ‘nci regala u cori puru du nemicu, genti però chi non avi a capacità u s’incazza quandu si tratta u si difendi. Cui sugnu ieu pemmu arzu u jiditu e u giudicu? Nugliu. Sugnu sulu una chi sula non poti fari nenti, chi aspetta na rivolta nazionali pemmu vidi si armenu i piazzi si linchiuni, e nenti! A genti ‘mbascia l’occhi e vaji avanti, ca tantu poi ‘ndi sarva cocchiunu. E vitti genti chi jìu u jetta dui

euro pemmu chiudi l’occhi e u si dici ca l’unica rivoluzioni è chissa: a politica. Ma comu si faci u si cridi ancora ‘nta politica i sti tempi? U 9 dicembre 2013 potìa esseri na data ‘nteressanti u si ricorda puru pe’ nui, ‘mbeci a Sidernu, Gioiusa, Rocceglia… i jornati continuanu e nui jamu avanti comu pecuri. ‘Nta l’atti regioni ennu ‘nte piazzi e nui guardamu u telegiornali ca’ speranza ca l’atti cangianu i cosi puru pe’ nui. Eppuru ‘ndavarrìamu cosi pemmu ‘ndi rraggiamu. E ‘mbeci nenti. E ieu mi chiedu quali poti esseri a cosa chi ‘ndi faci scardari u cori si non basta

ca non avi sordi, ca non avi lavuru, ca simu costretti u ‘nda fujimu i cca pemmu sopravvivimu, simu costretti u ccettamu u lavuramu senza sordi, e ‘ndi cercamu dui o tri lavuri puru non in regola basta u potimu ccattari u latti pe’ figghioli. Senza dignità, ma non faci nenti. Finchè simu vivi jamu avanti, comu pecuruni. ‘Ndi bastùnanu e nui ‘mbasciamu a testa. L’atti ‘nta l’atti città bloccanu tuttu e cca si camina ca è na bellezza. Mi ripetu: ieu sula non pozzu fari nenti, e sula m’arrestanu e non è cchiù tempu i martiri. O tutti o nugliu DOMENICA

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I PERSONAGGI DELLA SETTIMANA

LA GRU FESTEGGIA IL SUO COMPLEANNO

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Anche quest’anno la notte bianca del centro commerciale “la gru”è andata benissimo. Ad allietare la giornata ci hanno pensato Radio La Gru e Radio Energy che hanno intervistato il “patron” Luciano Racco come al solito impeccabile nelle vesti di padrone di casa

WEEK

The

2 GRUPPO DI TENTAZIONI l’amico Cosimo del bar “Tentazioni” assieme ad un gruppo d’amici posano per la Riviera dopo che gli stessi hanno provveduto a degustare il fantastico e ricco aperitivo della casa. Si possono intravedere i signori Anthony Voice, Bucci, Gandolfo e Lurasco. Un saluto a tutti.

3 MICU U PULICI Mimmo Lizzi ed il grande amico “Micu u Pulici”. Dopo la sua tourneè, Micu si è trasferito dagli studi di Calabria Tv a quelli di Video Calabria. I due sono stati avvistati dal nostro fotografo dalle parti di Reggio Calabria

PALIZZI TREMA L’amico Walter Scerbo ha superato la soglia dei 50 e in molti nella sua Palizzi hanno pensato di volergli fare come regalo una promessa di voto per le prossime elezioni amministrative, sarà vero?

PAOLO THE TRATTOR Ecco a voi Paolo “l’idraulico”. I tubi della città di Siderno sono avvertiti: dove passa lui con il bob-cat non rimane nulla, neanche le buche. Fuori dal lavoro lo si può incontrare contemporaneamente in 5 posti diversi

PINO IL CUOCO Pino Fimognari esibisce un delizioso “risotto ai frutti di mare” della Vecchia Hosteria....mmmm

1- Anche Lino Banfi si è stupito della grandezza di Salvatore Tripodi e Giuseppe Agostino ...disgrazieti.....dove l’avete beccato Nonno Libero? 2- Un saluto all’amico Antonio, sempre attento e presente allo stadio comunale per le partite della juniores della Fossa dei Leoni 3- Siderno- Protesta pacifica all'assemblea dei sindaci da parte di Rocco Panetta, autodefinitosi il “Paladino della Locride”, tra il pubblico in Sala Consiliare, vestito da generale dell'Esercito. La sua missione è quella di portare agli enti la voce dei deboli e degli inascoltati. Una presenza senza dubbio bizzarra, alla quale però non costa nulla dare spazio.

DOMENICA

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