riviera 27-02-2011

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la Riviera DOMENICA 27 FEBBRAIO 2011

Il giallo Il bando Stillitani

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500 borse lavoro, ovvero oltre quattro milioni di euro sono state concentrate nelle mani operose della ABRAMO Printing, Logistics e CustomerCare, notevole famiglia catanzarese di

industriali con affaccio importante sulla politica con Sergio Abramo,emerito sindaco di Catanzaro

La notte in cui tutte le vacche erano grigie Abramo recita la parte del leone CARMELO CARABETTA

Dare lavoro, è la religione di Francescantonio Stillitani, che già fu assessore nella giunta Chiaravalloti e che ora è assessore regionale alle politiche del lavoro sotto l’alto patrocinio di Giuseppe Scopelliti . Per il lavoro, in nome del lavoro, destinato ad alleviare l’intensa disoccupazione calabrese, egli ha fatto di tutto, ha osato tutto. È finito, addirittura, nel registro degli indagati per abusivismo edilizio. Bisogna dargli una medaglia a questo imprenditoreassessore, non anticipargli il banco degli imputati. Per il lavoro, in nome del lavoro, Francescantonio Stillitani s’è fatto promotore d’un bando per borse lavoro, giunto a conclusione con la pubblicazione della graduatoria relativa - veniamo informati- alle imprese calabresi che hanno usufruito dei contributi che permetteranno l'assunzione di 3119 giovani disoccupati. Cifra modesta, ma che fa sobbalzare di soddisfazione l’assessore-imprenditore, gaio anche del nuovo modo d’operare. E così esulta: “ Non più contributi elargiti a pioggia”. Infatti,

ben 500 delle totali borse lavoro sono state concentrate nelle mani operose della ABRAMO Printing, Logistics e CustomerCare, notevole famiglia catanzarese di industriali con affaccio importante sulla politica con Sergio Abramo,emerito sindaco di Catanzaro, sconfitto candidato del centrodestra a

Nella foto in alto - lo stabilimento tipografico Abramo Printing In basso - Sergio Abramo e l’assessore al lavoro Francescoantonio Stllitani

presidente della Regione Calabria e, dopo l’avvento del Governatore Scopelliti. Presidente della Sorical. Ma non possiamo fare punto e daccapo. Poiché il bando Stillitani s’è colorato di giallo. Orbene, stentiamo a comprendere perché mai quasi tutte le domande delle aziende sono

state presentate alla mezzanotte del primo giorno utile a mezzo dei servizi delle poste private e non delle poste statali. Spedizione postale , recita asciuttamente il bando. E non doveva essere precisato se con lettera semplice o con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno? Tutto sospeso in aria come i salami. E certo non è di secondaria importanza che il Dipartimento del Lavoro abbia sollecitamente chiesto lumi sulla legittimità della presentazione del dette domande. Orbene ancora, noi abbiamo il cervello tardo e lento. Invidiamo il cervello prodigioso del Governatore, dell’assessore-imprenditore, degli assessori che in non più di 7 minuti sono riusciti a esaminare 988 domande, stabilendo con la graduatoria delle imprese vincitrici. Infine, poiché l’autore di questo giallo è l’assessore Stillitani e supervisore il Governatore, chiediamo ai due guaritori magici della piaga della disoccupazione di sciogliere il mistero della notte in cui tutte le vacche furono grigie, come s’ addice quando c’è mercato.


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