I colori dell'inverno 2017

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LAREGIONE INPIÙ

Tecnologia

SINCRONIZZATI COL FUTURO A colloquio con Roman Zai, Capo Ufficio dei trasporti pubblici, sui cambi d’orario annuali. Un breve viaggio nei meccanismi di un gruppo di lavoro alle prese con finanze, coincidenze e sfide digitali.

Roman Zai

Roman Zai, perché gli orari cambiano? Uno dei motivi riguarda l’offerta della ferrovia a lunga percorrenza sull’asse del San Gottardo. Gli orari del TILO e delle linee bus devono essere adattati all’orario della ferrovia per garantire un servizio attrattivo lungo tutto il viaggio. L’utente che vuole andare dalla Vallemaggia a Zurigo, per fare un esempio, pretende una coincidenza snella a Locarno, cosa della quale ci occupiamo assieme alle imprese di trasporto interessate. L’altro motivo, in linea con gli obiettivi del Cantone, è che l’utenza negli ultimi anni sta crescendo. Noi cerchiamo di accompagnare la crescita dell’utenza potenziando l’offerta per garantire capacità sufficiente e sempre migliore qualità, estendendo ad esempio le fasce di servizio anche alle ore serali. Dove il potenziale c’è, si è già fatto molto, dove il potenziale è minore, il lavoro è più complesso. Dove sta questa complessità? Siamo condizionati soprattutto dagli aspetti finanziari. Ci muoviamo infatti all’interno di un quadro legislativo dato da leggi e ordinanze sia federali che cantonali, dove i nostri compiti e la spesa per il trasporto pubblico sono chiaramente definiti. Rispettiamo queste condizioni quadro, entro le quali abbiamo comunque un margine d'azione che sfruttiamo per rendere più attrattiva l’offerta. In che modo vi approcciate alle modifiche? Ci basiamo sulle banche dati regolarmente aggiornate dalle quali emerge il numero di utenti per le singole corse e sulle previsioni del modello cantonale del traffico. La pianificazione più a lungo termine, ossia all’orizzonte 2020–2030, avviene all’interno dei programmi d’agglomerato che perseguono l’obiettivo di uno sviluppo coordinato tra gli insediamenti e la mobilità. Le Commissioni regionali dei trasporti e il Cantone ne hanno elaborati quattro, per il Bellinzonese, il Luganese, il Locarnese e il Mendrisiotto, che sono stati consegnati alla Confederazione a fine 2016. Per quanto riguarda invece il breve termine, lavoriamo fianco a fianco con le imprese di trasporto che sono i nostri partner per il lavoro di tutti i giorni: esse devono procurarsi i mezzi, formare nuovi autisti, garantire la qualità del servizio – e ci vuole un certo anticipo affinché le cose possano funzionare bene.

In quanti lavorano a questo aspetto? All’Ufficio dei trasporti pubblici siamo impegnati sull’orario e sulla parte finanziaria. Infatti, tra noi come committente e ogni impresa di trasporto viene stipulato un mandato di prestazioni in cui sono specificate l’offerta e le indennità per il costo che non è coperto tramite la vendita di biglietti e abbonamenti e che quindi va a carico dell’ente pubblico. Una grande parte del lavoro, comunque, riguarda proprio gli orari, anche perché abbiamo a che fare anche con compagnie di trasporto medie e piccole, come le Autolinee Bleniesi o l’Autolinea Mendrisiense, che per questioni strutturali non possono avere tutte le competenze “in casa”. Quanto tempo prima iniziate a lavorare sul cambio d’orario? Dalle prime pianificazioni all’orario di dettaglio trascorrono alcuni anni: per esempio, in vista della “rivoluzione” che vivremo con l’apertura della galleria del Monte Ceneri a fine 2020, la pianificazione degli orari ferroviari è stata avviata tre anni fa e ora sono in corso le progettazioni degli orari delle linee bus del Luganese e del Locarnese. Quanto agli adeguamenti minori, che si fanno di anno in anno, iniziamo adesso i lavori per l’orario 2019. La primavera, infatti, è il periodo nel quale è consultabile il progetto d’orario, come previsto dalla Confederazione, sul sito www.progetto-orario.ch. Ci teniamo a che questo progetto d’orario sia conosciuto di più anche in Ticino. Le persone che lo consultano spesso forniscono segnalazioni utili per aggiustare qualcosa a livello di coincidenze. Facciamo un lavoro tecnico e dettagliato, e qualcosa può sempre sfuggire anche a noi. Quale ruolo assume la digitalizzazione in tutta questa attività? La digitalizzazione è presente in ogni tappa della costruzione di un orario. Partendo dal monitoraggio dei flussi di traffico, passando alla pianificazione e all’elaborazione dei dati fino alla qualità del servizio (puntualità delle prestazioni) e alla comunicazione degli orari. Per quest’ultimo aspetto, dove la digitalizzazione offre numerose e sempre più complete soluzioni, il trend è indubbiamente orientato verso questi nuovi supporti digitali. È però necessario fornire le informazioni anche a chi non usufruisce ancora delle piattaforme digitali, come le varie APP o i siti Internet, ecco perché questa evoluzione dev’essere graduale.

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