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3.2 – Fattori particolari

Un giorno nel Quartiere di Brozzi, una zona dove abitano tanti immigrati cinesi di Firenze, un cinese trova le gomme della sua macchina tagliate. Nei giorni seguenti la stessa cosa succede ad altri immigrati cinesi della zona. Alla fine qualcuno denuncia il fatto alla polizia. Dopo un mese un giovane italiano è arrestato per aver danneggiato le macchine dei cinesi ma è accusato solo di normali atti di delinquenza, non di atti di discriminazione, mentre é molto chiaro che lui ha tagliato le gomme soltanto alle macchine dei cinesi e mai a quelle degli italiani.

Testimonianza di un rappresentante di gruppo etnico minoritario

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Perché è così importante rilevare un episodio razziale? È importante farlo per la specificità di tale categoria di episodi ascrivibile ai seguenti fattori: > l’ incidente non produce effetti solo sulla vittima diretta ma sull’intera comunità > le vittime di un “episodio razziale” possono essere dunque innumerevoli > la società intera risente delle tensioni ingenerate da siffatta categoria di episodi > c’è l’alto rischio del ripetersi dell’incidente > sussiste un’elevata probabilità che l’incidente rappresenti solo il tassello di un puzzle più ampio che, se ricostruito nella sua interezza, può fornire un quadro completo degli autori > esiste il rischio che, laddove non identificati e neutralizzati, gli autori di un “episodio razziale” possano commetterne di più gravi > potrebbe sussistere la possibilità che gli autori di tali episodi si organizzino formalmente o informalmente in strutture associative dedite a questo tipo di attività. Il servizio di polizia, il cui compito è di sostenere in ogni caso le vittime di tutti i reati, è nei casi di episodi razziali chiamato ad offrire un sostegno ancora più forte. Questo non significa riservare alla vittima di tali inci-

ESEMPIO

denti un trattamento speciale, quanto piuttosto dare il giusto peso a questo genere di episodi in ragione della paura e della pressione psicologica ingenerata nei soggetti che hanno subìto la condotta discriminatoria. La tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, costituzionalmente garantita e incisivamente ribadita nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, deve essere garantita senza ricorso ad alcuna forma di discriminazione. Laddove pertanto l’operatore di polizia non fornisse un sostegno adeguato alla vittima di un “episodio razziale”, e proporzionato anche alla gravità del fatto, verrebbe meno alla sua missione che è quella di costruire una relazione di servizio con un’altra persona che entra in contatto con lui, quasi sempre in una posizione di potenziale difficoltà psicologica. Ai fini di un’investigazione efficace é importante delineare la figura del trasgressore. Un’attività di intelligence condotta su un episodio razziale richiede dati completi e accessibili sugli autori conosciuti di tali episodi, come pure una comprensione ampia del tipo di persona che può rendersi protagonista di tali episodi, il suo modo di pensare, i suoi valori, i suoi comportamenti, le sue frequentazioni. Ricerche condotte in questo campo hanno evidenziato che sussiste un grado di prevedibilità delle azioni che giovani trasgressori compiranno con l’andare del tempo se non vengono messi in atto programmi correttivi. Spesso, infatti, essi si fanno coinvolgere in forme di abuso e di intimidazione via via sempre più violente. Per esempio, già a partire dall’età di quattro anni, i bambini possono mostrare a scuola o per la strada comportamenti discriminatori acquisiti nell’ambito della famiglia. Cominciando dagli insulti e da atteggiamenti di “bullismo” (o prepotenza) si può passare poi, nell’età adolescenziale e giovanile, a veri e propri reati razziali. È anche significativo che, mentre gli anziani in genere non commettono reati di questo tipo, le loro opinioni e comportamenti possono avere un’influenza notevole sui giovani. Un obiettivo primario per la polizia deve essere dunque identificare, indagare e perseguire gli autori di tali episodi in modo soddisfacente per la vittima e la comunità. Quando l’episodio discriminatorio non ha dato luogo ad un reato perseguibile penalmente la polizia deve avere quale obiettivo di intraprendere azioni alternative in partnership con altre associazioni, gruppi e istituzioni competenti in relazione al caso.

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